Recensioni per
Il Canto della Banshee
di Shinji

Questa storia ha ottenuto 53 recensioni.
Positive : 53
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/11/09, ore 14:29

Visto che ti prendi l'impegno di scoprire la provenienza della frase in questione, non mi resta che sperare che tu riesca a rintracciarne il padre per poi condividere con me i frutti delle tue ricerche.
Inb4 cercatela da sola, smerigliapalle.
Benchè la mia intenzione sia quella di lasciare un recensione che mi faccia sembrare una persona intelligente - impresa ardua, lo ammetto - e data la complessità dell'azione che mi accingo a fare la smetto immediatamente.
La lettura è vergognosamente scorrevole ed è un colpo al cuore arrivare alla fine di ogni canto, mi ritrovo a pensare: "Ma come, di già?" e abbandono il capitolo con delusione, bestemmiando come un vichingo. E qui viene il bello.
La storia è narrata così bene che non posso fare altro che rievocare la lettura e fermarmi a pensare. E'reale, sembra di ascoltare davvero Dylan che parla e che racconta, sembra di entrare davvero nel Mekai: lo vedo, lo sento e mi spavento.
Poi mi ricordo di essere allieva di Death Mask, quindi tutto può terrorizzarmi eccetto il Mekai e mi rimetto a pensare. Non posso non farti ancora i miei complimenti più sinceri mascherando una punta (in realtà è paragonabile all'Everest unito al K2) di invidia.
Ciancio alle bande.
Dylan riesce a fare una tenerezza sovrannaturale, riesce a descrivere le cose come se non accadessero a lui, come se raccontasse una storia in cui il suo coinvolgimento è limitato, quasi fosse solo un osservatore. Hajidah è l'amico che chiunque vorrebbe avere, sempre presente e dispensatore di consigli, anche se devo ammettere che, per quanto me lo aspettassi visto che siamo nel Mekai, il cinismo con cui incita Dylan alla battaglia mi ha lasciato sbigottita.
L'intervento di Dylan successivo all'espressione della pura malvagità di Minos, la descrizione del colpo del Grifone...wow. Che spuccino coraggioso che abbiamo, beata incoscienza.
Ed è tutto stupendo. TUTTO.
La spersonalizzazione per poter diventare specter, guardare l'orrore e sforzarsi di restare indifferenti, impregnarsi di cinismo per andare avanti. Oh...è tutto così bello e profondamente triste.
Ora basta, sappi che ti odio, io speravo di trovarmi una bella dose di Olim di Fafnir e invece nah, ma sappi anche ti amo. Al prossimo canto! :*

Recensore Veterano
07/11/09, ore 18:43
Cap. 6:

... cioè...n che capitolo... allora... la favola è incredibilmente significativa, e ben inserita nella crescita del buon Bansheenino, e la stessa intuizione di Dylan è sorprendente. il motivo per andare avanti. la libertà di fare le cose per se. la libertà più pura. la consapevolezza di avere possibilità. la voglia di lottare. è una crescita sentita, sofferta. mi è piaciuto davvero. e devo ancora decidere se adoro di più Hajidah o Fafnir. di cui DEVO sapere la storia.
complimenti fratellino. bacio

Recensore Junior
18/10/09, ore 22:30
Cap. 6:

Ah, che bello, Hajidah è ricomparso davvero! Grazie Shin!

Cosa posso dire di questo Canto?... Forse che anche se la storia non l'hai inventata tu le hai dato un'interpretazione che si adatta perfettamente alla vicenda. Combattere per se stessi, non per altri... Dylan ha coraggio per prendere questa decisione. Lo dico perché negli occhi degli altri ("decisi, o rabbiosi, o disperati, o semplicemente spenti" come scrivi tu stesso) io ci vedo anche rassegnazione. Forse è solo una mia idea, ma Dylan ha trovato il modo per uscire vincente dalla sfida che vivere negli Inferi gli presenta ogni giorno.
E forse anche Hajidah, chissà. Magari non ha raccontato la storia a caso.

Olim di Fafnir è spaventoso. Ma già lo adoro!!

Recensore Veterano
18/10/09, ore 01:49
Cap. 6:

Awww, che bel canto.
Ogni volta che, il 17 di ogni mese, vedo la tua storia il mio cervello impazzisce e sento rimbalzare tra le tempie una frase: "La musica era respirare, cori di angeli e demoni ci avvolgevano e ubriacavano".
Non so che sia e non ricordo di averla letta o sentita. Mah, prima o poi un proprietario salterà fuori.
Ma basta palesare la mia ignoranza e veniamo al capitolo.
Stupendo come sempre, quasi mi vergogno ad insudiciare le recensioni, però non resisto.
Meravigliosa la necessità, per i futuri spettrini, di fuggire all'orrore che trovano nel Mekai attraverso le storie e le favole, stupendo il cammellifero signor Arabia che racconta teatralmente e stupendo Dylan che percepisce finalmente il proprio
cosmo. Certo, perchè si palesasse è quasi dovuto annegare nel Flegetonte e ha dovuto digerire in fretta la favola della formica e del cammello, ma in compenso ha conosciuto un Maggiore della Viverna: Fafnir, eh, benedetta sia la mitologia nordica.
Io non posso che ringraziarti per l'ennesimo, stupendo, incredibile capitolo.
Al prossimo mese con il prossimo canto e, si spera, con una recensione coerente! :*

(Recensione modificata il 18/10/2009 - 04:04 pm)

Recensore Master
17/10/09, ore 21:13
Cap. 6:

Credo molto nella forza delle parole.Forse per questo mi piace davvero molto il racconto che hai usato come metafora, il cammello e la formica. Poi è vero, una volta che sai per quale motivo vai avanti, nessuno può fermarti. Continua così. Sempre un ottimo lavoro

Recensore Veterano
02/10/09, ore 22:51
Cap. 5:

oddio... è una cosa dolcissima e tristissima... ed incredibilmente adorabile... e il padre sembra davvero Mufasa XD. Mi è piaciuta la figura di Euridice... e sono curioso di sapere come si evolverà la psiche di questo ragazzino. sono davvero curioso...

Recensore Veterano
02/10/09, ore 22:46
Cap. 4:

mmhh... mi piace che tu li faccia parlare in inglese ogni tanto... per ricordare di dov'è dylan... vero? bel rapporto si sta creando tra i due... ma sono curioso di sapere perché si è scomodato per lui...

Recensore Veterano
02/10/09, ore 22:40
Cap. 3:

è quasi inquietante il suo attaccarsi ad un sire che non ha mai conosciuto. ed è spaventoso come si è affidato completamente a Rhadamantys... non so... il suo bisogno di silenzio mi inquieta. la storia prende una linea particolarmente interessante, e la si legge con voglia. sullo stile, non so nemmeno più cosa dire, dopo tanti anni...

Recensore Veterano
02/10/09, ore 22:35

perverso... un mondo di silenzi per evitare che la gente possa sentire il suo canto di sventura... canto che lui stesso ha fatto... curioso... autolesionista direi... mi incuriosisce l'idea di ideale che potrebbe avere ogni spectre a seconda della sua storia... ma 108 motivi credo siano troppi...

Recensore Veterano
02/10/09, ore 22:29
Cap. 1:

finalmente comincio. ero rimasto parecchio indietro. curioso, questo Dylan. accattivante... ma è solo un prologo... lo stile è scorrevole, e fa venire voglia di leggerla...

Nuovo recensore
27/09/09, ore 22:59
Cap. 5:

Wow! Questo capitolo fa tanto "Cerchio della Vita", no? Una teoria stupendamente interessante e adatta al contesto, quella della morte come passaggio da una vita ad un'altra. Una vita come un fiore, piccolo e delicato e importante e bello. Sì, mi ha commosso! ç_ç Grammatica perfetta, ottima sintassi. E Dylan ha una caratterizzazione da paura (ed è un puccino, già XD). In più un progetto grande come questo, di prestare attenzione anche al mondo degli Spectre, è ammirevole. Complimentissimi!!!!!! Kin P.S. E' la mia primissima recensione, spero sia decente!

Recensore Master
22/09/09, ore 16:36
Cap. 5:

Ho inserito questa storia tra le seguite, ma ci ho messo un po' per inziare a leggerla.
Innanzitutto, ti faccio i miei complimenti per aver deciso di dar vita a uno spin-off piuttosto originale, e snobbato dal mondo delle fanfiction.
La scelta di far narrarare in prima persona al protagonista la storia è una scelta molto azzeccata, soprattutto perché gli hai abilmente dato una voce che s'accorda al personaggio.
Vedere il mondo degli Spectre con gli occhi di Dylan, comprenderlo e scoprirlo, lentamente insieme a lui... sì, mi piace molto, quest'impronta che gli hai dato!
Per non parlare di Rhadamantys... *_* E' perfetto! Caratterizzato benissimo: imponente, severo, fortissimo, trasudante attitudine al comando e fede da ogni poro. E così inglese!!! Ha pure l'humor di un inglese!!!
Quest'ultimo capitolo è molto struggente. L'incontro con Euridice che richiama alla memoria un ricordo felice... Mi sono quasi commossa. Ed ora, attendo che la storia entri nel vivo... anche se, non disdegno questa fase "preparatoria" che è scritta benissimo.

Recensore Junior
17/09/09, ore 21:02
Cap. 5:

Ho appena finito il Quinto Canto... Cosa posso dire? E' un capitolo molto diverso dagli altri, ma non so come definirlo. Perché da una parte mostra una visione più gioiosa (nella sua seconda metà) rispetto ai soliti inquietanti Inferi. Dall'altra, però, è proprio più angoscioso perché sai che quella gioia Dylan non potrà più trovarla. Povero piccolo... Riguardo Euridice ho solo una domanda: ci saranno altri riferimenti alla mitologia greca "distorta"? Lei comunque mi sta antipatica. Non per colpa tua, è da quando conosco i miti greci che non la sopporto... Bah. Well, aspetto il seguito!! PS. Splendida la teoria di tutte le cose che muiono e rinascono.

Recensore Veterano
17/09/09, ore 15:19
Cap. 5:

Sì, quel campo di fiori. Beh, non che ce ne siano altri oltre a quello eh. Awww,la tua fic è sempre più affascinante e coinvolgente, hai mostrato uno spicchietto del passato del puccioso Dylan e la filosofia che impregna in capitolo è oscenamente stupenda. Grazie per questa storia, dal più profondo del cuore.

Recensore Junior
17/09/09, ore 15:17
Cap. 5:

Altro che Dickensiano. Gli fai mangiare la polvere, a Charles. Tutto quello che avrebbe potuto fare Charles sarebbe stato far scoppiare a piangere il giovane orfano di fronte ad Euridice perché i fiori gli ricordavano la defunta madre fioraia, e i bei tempi in cui c'erano addirittura due tozzi di pane da intingere nel brodo. Al che Eurudice l'avrebbe raccomandato con una lettera a un rispettabile membro dei Tories, credo, per un posto di cocchiere. O qualcosa del genere. Ok, basta, Non volevo dire tutto questo. Volevo dire che mi sono ri-commossa rileggendolo. Il Quinto Canto non fallisce. ç_ç
Ow, Sagitteriano Padre! Come splendicchi! Come sbrilli! Come riscaldi i cuori! E a parte le sciocchezze, non mi meraviglio che Dylan senta una nostalgia così profonda e internamente disperata per essere rimasto privo di una figura del genere. Ha l'aria di quel tipo di padre che per un figlio può essere tutto: il sostegno, l'affetto, l'abbraccio, la vita. Posso solo immaginare vagamente come la separazione possa aver strappato tutto. Assieme alle circostanze terribilmente drammatiche in cui questa ha avuto luogo... povero Dylan.
E a proposito del nostro piccolo viola.
Non mi dispiacerebbe, dopo la mia morte, diventare un fiore o uno stelo d’erba.
Non credo di aver mai letto una frase che dica tanto del carattere di un personaggio originale come questa. Priva di artifici e di pretese. Priva quasi di intenzioni particolari. Una goccia di rugiada al posto di un gioiello, ma che brilla di più.
Un bacio, tesoro. Continua a scrivere. >_<
(Recensione modificata il 17/09/2009 - 03:20 pm)