Finalmente aveva trovato una strega. Finalmente ha trovato una strega!
Innanzitutto, buonasera autrice!
Sono riuscito a passare anche oggi - con la possibilità che domani non riesca - dalla tua storia. Ormai è uno dei fissi appuntamenti della notte; soffrendo d'insonnia non mi creo affatto problemi nel tentare di addormentarmi con una sana lettura sotto agli occhi.
Il capitolo - che si mostra come un prosieguo del precedente - ha riscontrato tutto il mio piacere. Come al solito, non posso che apprezzare le larghe sezioni descrittive in cui tu, autrice, impieghi molta minuziosità del renderci viva un'immagine. Questo dimostra che il lavoro procede bene, e che sicuramente vi è una scrupolosa attenzione dietro ai particolari.
La trama - anch'essa seguito dei precedenti fatti - continua a sviscerare il rapporto padre-figlia tra Stanford e Roxanne. Quello che mi è venuto in mente leggendo, ora, te lo riporto qui: spero che il nemico della storia - la forza antagonista vera e propria... semmai ve ne sia una, s'intenda - non sia da rimandare alla figura del padre di Roxanne. Lo vedrei meglio come un ostacolo, un peso iniziale, senza dubbio valicabile. Inoltre, mi piacerebbe tanto che padre e figlia si venissero dignitosamente incontro, eliminando - o cercando di eliminare - quella barriera di presunzione e orgoglio che li distacca. Sarebbe un'ottima crescita per entrambi i personaggi, ma temo che dovrò attendere giustamente molto per vedere realizzarsi tutto ciò.
Come già intuito, Ginevra è una strega. Ottimo, almeno Roxanne sa di non essere più sola nel suo infido, piccolo mondo magico. Ciò che mi chiedo è: anche Ginevra partirà per la stessa meta di Roxanne? Le due si incontreranno nel loro mondo? E, ancora, anche Ginvera fa i sogni macabri e cupi di Roxanne? Quindi, anche lei conosce il Signore degli Incubi?
Se sì, ci sono altre streghe che lo conoscono? Questo dubbio mi sorge per il semplice fatto che, avendo Stanford gettato il quaderno di sua figlia, se mai le pagine dovessero essere viste da un'ulteriore strega, ciò potrebbe suscitare una grande sorpresa. Ma se dovesse finire in mani sbagliate?
Che dire? Come al solito, un capitolo coinvolgente, leggibile a qualsiasi ora e molto scorrevole.
Adesso, dedichiamoci alla nostra solita sessione di correzione. Le cose che mi hanno fatto storcere il naso sono state parecchie, in questo capitolo: passo passo le vedremo, in modo da porvi rimedio ^^
e con la mano sinistra si mise a ricalcare gli occhi di un arpia. -> qui, "un" vuole l'apostrofo, in quanto di genere femminile.
Ma quando spostò gli occhi grigi, le rivolse un occhiata gelida. -> qui, "un" vuole l'apostrofo, in quanto di genere femminile.
Il primo piano, suo volto pallido e scavato. -> qui manca sicuramente qualcosa: volevi dire il suo, sul?
Suo padre dando un occhiata al disegno, gli strappò il quaderno di mano. -> qui, metterei una virgola dopo "padre".
la strada che serviva a far passare le auto, era riservata solo ai residenti. -> qui, la virgola dopo "auto" non è necessaria.
Il Signor Oswald gli lanciò un occhiataccia -> qui, "un" vuole l'apostrofo, in quanto di genere femminile.
Lì c’erano solo due stanze, e un bagno -> qui, la virgola dopo "stanze" non è necessaria: la congiunzione è già "e".
e rimase a bocca aperte, nel vedere che per la prima volta nella sua vita, aveva trovato qualcuno come lei. -> qui, "aperte" dovrebbe essere "aperta", e senza la virgola seguire + metterei, invece, una virgola dopo "che".
mentre lei sposta gli occhi verso gli scaffali in alto. -> qui, il tempo andrebbe al passato, quindi: spostava.
“E da quando ero piccola che sono in grado di farlo!” -> qui, la "è" iniziale va accentata.
Appena gli altri si voltano io lancio occhiata agli oggetti e li metto in ordine!” -> qui, credo sia o un'occhiata o occhiate.
“E tu lo chiami poco! Ecco perché oggi mi sembrava che stessi leggendo la buio!” -> qui, la buio sarebbe al buio.
Roxanne non poté fare a meno di notate un castello sospeso nel cielo -> qui, notate sarebbe notare.
Roxanne che per afferrare il dorso, del libro, aveva infilato la mano tra le fiamme lo sollevò da terra. -> qui, le virgole vanno messe dopo "Roxanne" e dopo "fiamme", non ai margini di "del libro".
“Questo era davvero inquietante!” disse Ginevra in un sussurro. -> mh, se è un’espressione detta in sussurro, io toglierei il punto esclamativo, no?
“Ginevra non sapevo che avessi un amica!” -> qui, "un" vuole l'apostrofo, in quanto di genere femminile.
e Roxanne la saluto con un cenno della mano -> qui, "la saluto" sarebbe "la salutò".
e i mia madre ne ha approfittato per invitare tutta la famiglia!” -> qui, la "i" tra e "mia" sarebbe da togliere.
“Beh da come ti sei comportate oggi davanti a tuo padre…” -> qui, "comportate" sarebbe "comportata".
“Non ne ho mai avuto uno. Insomma hai vesto cosa sono in grado di fare!...” -> qui, "vesto" sarebbe visto".
“Magari ci fosse più gente sincera come te - Ginevra!” -> qui, metterei una virgola dopo te, dal momento che “Ginevra” è un vocativo.
E con questo è tutto. Non scoraggiarti assolutamente, ma prendi anzi spunto per non rifare più alcuni di questi errori. Molti, sono chiaramente dettati dalla distrazione, cosa che tu stessa hai riconosciuto. Sono sicurissimo che, con un pizzico di occhio in più, ogni errore verrà a galla da sé da qui a poco!
Una buonanotte e a presto (sperando di essere al prossimo capitolo quanto prima)! ;)
Makil_
(Recensione modificata il 19/08/2017 - 02:09 am) |