Ciao Asso di Efp ^^
Ah, qui le cose cominciano a farsi parecchio interessanti! La gente muore malissimo, e la sottoscritta ha un sorriso che va da un orecchio all'altro (alla faccia dell'empatia...)!
Ho adorato l'inizio del capitolo. Mi è piaciuto molto il realismo. Abbiamo un porcaro che si alza al mattino presto, quando è ancora buio, per mettere fuori gli animali. La scena, che contiene tanti elementi di vita vera, la vita di una famigliola medievale, è stata un meraviglioso cammeo. L'hai descritta molto bene, tanto che sono riuscita a figurarmela nella mente.
Poi abbiamo questo ululato, che non è un verso riconducibile a un lupo, perché viene subito descritto come qualcosa di diverso. Infatti qui di lupi non si parla (mi sa che i lupi, nel frattempo, hanno tagliato la corda). Qui abbiamo questo canide maculato... un licaone, o addirittura una iena, da come viene descritto più avanti.
Io avevo già cominciato a salutare il povero Udo... e invece il nostro se la cava. Dopo aver rinvenuto un cadavere. Il primo di una lunga serie.
Sei stato magistrale nel gestire tutto ciò che avviene dopo. La situazione precipita rapidamente, tuttavia il passaggio riesce comunque ad essere graduale. Riga dopo riga, sale l'inquietudine. Aumenta il senso di opprimente angoscia. Noi lettori sappiamo bene che qualcosa non va, e che c'è un pericolo, ma i personaggi, almeno all'inizio, ancora non lo sanno. E quanta frustrazione si prova alle parole del barone, che si ostina ad attribuire la colpa a un comune animale selvatico!
Sono proprio le emozioni che devono sorgere in un lettore che segue con trepidazione l'intera vicenda. Bravissimo! ^^ Sono un'appassionata di horror (horror all'antica, diciamo, i romanzi/film moderni mi coinvolgono poco) e devo dire che la tua storia non ha nulla da invidiare a certi racconti che ho letto negli anni. Tant'è che, se fosse un libro, lo metterei con gioia nella mia libreria.
Ma andiamo avanti.
Il ritrovamento del corpo genera l'atteso putiferio. Si radunano persone, si fanno congetture, il panico comincia a diffondersi. Il barone von Obenstein pensa a una belva, ed ha senso. Non è che uno va subito a pensare al soprannaturale. Diciamo che a von Obenstein spetta il ruolo del razionale, quello che si aggrappa pervicacemente al concreto. Ma Wernhart - meno istruito e quindi meno vincolato alla ragione, e magari più vicino al popolo e ai racconti del volgo - capisce subito che non si tratta di un animale selvatico. Poi, essendo un guardiacaccia, conosce il comportamento delle fiere menzionate dal barone. Sa che nessuna di esse può aver ucciso il viandante.
E la paura monta, sale, cresce. Si diffonde l'inquietudine, anche in chi legge.
Ad ogni modo, si decide per la battuta di caccia. E vengono coinvolti anche i fratelli cavalieri. Adalrich, fra l'altro, è sempre più tormentato dagli incubi.
La caccia alla belva si rivela infruttuosa, anche se viene avvistato lo strano animale maculato. I cani, nel frattempo, si rifiutano di seguire la traccia (mica stupidi!)
Il bello, però, arriva quando Gertrud vede il cadavere del viandante, con tanto di gola squarciata, che se va a zonzo intorno casa. E... qui abbiamo l'inizio della fine. C'è la corsa da padre Caspar, naturalmente, che prova a tranquillizzare la donna come può, salvo poi rendersi conto che nel cimitero due fosse sono state smosse. La scena nella chiesa mi è piaciuta tantissimo perché, ancora una volta, l'ho trovata di un realismo disarmante. Ho sentito una cura particolare da parte tua. Non so, ho avuto questa sensazione ^^
Si torna dal barone, dunque. Padre Caspar, naturalmente agitato, parla subito di opera diabolica. Povero Maligno, danno sempre la colpa a lui, si sarà stancato di essere costantemente tirato in ballo! xD Però Caspar non ha del tutto torto, anche se bisogna ancora capire molto della creatura... Ad ogni modo, il barone non vuole ancora saperne. La caccia alla belva riprende, e proprio lui fa uno strano incontro. Si imbatte infatti in un vecchio, molto inquietante. Chi sarà mai? Una delle tante forme della creatura?
Non abbiamo il tempo di rifletterci, perché a Dürnau si scatena l'inferno. Chi è stato morso muta, e aggredisce a sua volta gli altri. Inquietanti figure si aggirano nel buio, e raccapriccianti ululati risuonano nella notte.
ADOROOOO!!!
Tutti si rifugiano in chiesa, la scelta più plausibile e sensata, ma nemmeno lì sembrano essere al sicuro. Chi era stato lievemente ferito in precedenza cade al suolo, in preda agli spasmi. E' terrore puro!
[ A bassa voce, Adalrich disse a Hermann: “È sotto le finestre.” Accennò con la testa in quella direzione. ]
Questa piccola parte è stata stupenda! Mi ha messo un'inquietudine addosso che non so spiegarti! Complimenti! ^^
Credo che il branco (lo si può definire così?) abbia circondato la chiesa non solo per stanare le prede, ma anche per richiamare mastro Kurt e Bertha, che si trovavano (senza saperlo) in un processo di transizione.
Mi sono piaciuti moltissimo Adalrich ed Hermann, che da cavalieri valorosi quali sono non hanno perduto il controllo dinanzi all'ignito, affrontando il pericolo. Adalrich si trova addirittura ad affrontare uno di quei mostri dopo averlo colto nell'atto di divorare un cadavere.
[ Nel buio il suo volto appariva come una macchia bianca nella quale si aprivano tre voragini nere: due erano gli occhi, e la terza, innaturalmente ampia, la bocca. ]
Meraviglia!! Scrivi altri horror, ti prego! *-*
E tante grazie all'usbergo, che qui ha fatto il suo dovere, altrimenti ci saremmo giocati anche Adalrich!
Il capitolo si chiude nella devastazione più totale. I nostri eroi sono nella melma, e credo ci resteranno per un bel po'. C'è tanto da fare. Bisogna prendere atto della situazione, capire di che avversario si tratta e trovare il modo di distruggerlo. Nel frattempo, immagino che gli attacchi andranno avanti.
Passo alle mie considerazioni.
A inizio capitolo ero quasi del tutto certa che si trattasse di un vampiro, gli indizi portavano lì. Poi però si sono aggiunti altri dettagli. Chi viene morso si trasforma quasi subito, cosa che di regola non avviene nel vampirismo, non in quello convenzionale, almeno. Inoltre - e questo è l'elemento più importante - questi esseri divorano cadaveri. Quindi, si nutrono di sangue, ma non disdegnano i resti dei defunti. Mi sento sicura nell'affermare che non si tratta di vampiri. Sono necrofagi. Dei ghul/gula, magari? Sto facendo delle ipotesi, tu non rispondermi, eh! xD
Chiudo con Adalrich, che sto adorando sempre di più. Mi ha commosso verderlo ossevare la scena del figlio che si occupa del padre anziano (fra l'altro, l'immagine dell'uomo che porta in spalla il padre anziano mi ha subito fatto pensare a Enea e ad Anchise, e l'ho assolutamente amato!). Altro momento molto bello è stato quando il bimbo - non ancora condizionato dalle superstizioni - si è avvicinato al nostro bianco cavaliere ^^
Che meraviglia, caro Old. Cosa posso dirti di più? Spero che questi fiumi di parole riescano a farti comprendere quanta stima nutro nei tuoi confronti.
Sei un fantastico scrittore e meriteresti ben altro.
Al prossimo capitolo! (Recensione modificata il 15/07/2025 - 06:25 pm) |