Recensioni per
Figlio dell'inverno
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 207 recensioni.
Positive : 207
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/07/25, ore 03:08
Cap. 6:

Io: "Ciao Astolfo, come te la passi?"
Astolfo: "Oh, carissima! Cosa fai qui? Perché sei tornata sulla luna?"
Io: "Eh, sapessi..."

Ciao Old! Eccomi di ritorno! ^^
Quante emozioni in questo capitolo! E' stato bello ricco, di certo non da meno dei precedenti. E oltre ad appassionarmi, mi ha portato ancora una volta a fare congetture e infine a sciogliermi come un ghiacciolo sotto al sole (e dalle mie parti picchia forte, te lo garantisco).
Detto ciò, be', gli uccelli per diabetici imperversano e la diabolica creatura scorrazza indisturbata continuando a mietere vittime. E abbiamo un inquisitore in arrivo... Mh, quasi quasi preferisco il cane maculato, lo trovo sicuramente più simpatico. Non ho un bel rapporto con gli inquisitori. Sebbene abbia letto parecchio di Torquemada e mi sia interessata all'argomento, i membri di quell'istituzione religiosa non mi sono mai andati a genio, e credo che anche il personaggio in arrivo mi starà sul gargarozzo. Potrei arrivare a insultarlo, a seconda. Perciò non prometto niente! ^^
Intanto Dürnau si è trasformata in un Inferno, dove non c'è pace nemmeno per i morti. L'immagine che hai descritto, con le tombe profanate e i corpi smembrati è stato un tocco da maestro. Raccapricciante al punto di giusto. Regna l'orrore, i cittadini sono totalmente indifesi, in balia del mostro. Appellarsi alla fede è l'unica via, l'unico appiglio di cui dispongono.
Nell'incubo che imperversa, le uniche figure che si oppongono, facendo valere la loro forza, sono i due cavalieri. In questo capitolo li abbiamo visti parecchio all'opera, e mi complimento con te per le scene di combattimento, che ho trovato molto ben fatte. E, al solito, un ruolo fondamentale lo hanno avuto le tue descrizioni. Sono riuscita a figurarmi molto bene Dürnau notturna, con i suoi colori foschi, la nebbia spettrale, e gli ululati raccapriccianti.
Adalrich ed Hermann affrontano senza timore la notte e la città deserta, ben consapevoli dei pericoli che li attendono. Ma non si sottraggono al loro dovere. Sono cavalieri, sono eroi e nobili d'animo. "Non timebo mala". Le scene in cui li vediamo impegnati in battaglia sono state qualcosa di bellissimo! Hai deliziato i lettori con splendide coreografie.
Piccola considerazione. Mi è piciuto moltissimo quando, prima di entrare nella casa disabitata, Adalrich rinuncia alla spada e impugna il pugnale perché, in un ambiente stretto, la spada sarebbe effettivamente ingombrante. Non ci avevo mai pensato, sai? Però ha perfettamente senso! Grazie per avermici fatto pensare. ^^
Ad ogni modo, usbergo santo subito! xD Quella cotta di maglia ha compiuto più miracoli in successione, salvando il nostro bianco cavaliere. E mentre Adalrich si scontra con le creature, Hermann arriva addirittura a battersi contro il cane maculato! Ma nulla sembra infliggere reale danno al diabolico animale. La situazione pare chiara. I nostri cavalieri non sbagliano un colpo, sanno combattere e lo fanno bene. Il problema è l'arma. Le loro armi non vanno bene. Fin quando non sapremo qualcosa di più sulla creatura, però, c'è poco da fare. Possiamo almeno rallegrarci del fatto che, se decapitate, le creature generate dal mostro/demone cessano di generare problemi. Però bisogna far fuori il capo.
Buona, comunque, l'idea di bruciare i cadaveri ormai corrotti dalla... maledizione? Possiamo chiamarla così? Vale sempre l'assioma: "Nel dubbio, dagli fuoco".
Caro Asso di Efp, le domande sono così tante che la testa finirà per esplodermi! xD Quale creatura stiamo affrontando? E in che modo ragiona? Vediamo, ad esempio, che alcune vittime vengono trasformate. Altre, invece, divorate. Inoltre, chi viene morso in modo non letale, come Bertha, muore in preda alle più atroci sofferenze. Siamo di fronte a una creatura dalle molte sfaccettature. Un essere capace di assumere diverse forme. Un trickster, se vogliamo.
Mi è piaciuto il barone. Von Obenstein sta guadagnando punti. Dopo l'incredulità iniziale (più che comprensibile) sta cercando di raccapezzarsi, di capire cosa fare. E si è confrontato con i fratelli cavalieri per conoscere il loro punto di vista. Si è comportato in modo umile ed assennato. Purtroppo temo che a breve i guai si moltiplicheranno. Gli inquisitori portano solo problemi. Non so... magari mi farai ricredere. Ne saresti in grado. Sei uno che quando prende una strada nella trama, sa argomentarla e renderla convincente. Non voglio essere troppo prevenuta nei confronti di questo inquisitore, ma al momento le premesse non sono affatto buone. E, cavolo, non mi piacciono le occhiate e le allusioni di padre Caspar nei confronti di Adalrich. Ma porca miseria, come osa?! Questo ragazzo si sta spendendo tantissimo per la cittadina, si è beccato non so quanti morsi, non ha chiuso occhio! E poi... dubitare di Adalrich, è dubitare (per esteso) dell'integrità dei Cavalieri dell'Ordine Teutonico, no?
Assurdo prendersela così con quel povero ragazzo. Neppure il manto candido e la croce dell'Ordine hanno potuto metterlo al sicuro da certi pregiudizi.
Per forza che Adalrich ha i suoi complessi. Complessi di tale gravità che, a volte, arriva a dubitare anche delle buone intenzioni di Hermann. Salvo poi ricredersi subito e scusarsi.
Mi piace moltissimo questo protagonista così fragile. Fragile e, al contempo, forte e massiccio. Capace anche di scusarsi, in ogni caso. Adalrich è sfaccettato, pieno di sfumature. Hai creato un bellissimo personaggio, uno dei miei preferiti in assoluto.
Ma veniamo al motivo della mia recente visita ad Astolfo.
Adalrich ed Hermann mi stanno regando dei bellissimi momenti. Prima di tutto perché il nostro protagonista si apre solo quando si trova in compagnia del compagno (e lontano da orecchie indiscrete). E poi, be', l'affinità fra i due è palese e davvero meravigliosa. Hermann ha mille riguardi nei confronti di Adalrich. Credo che lo conosca davvero molto bene. Sa quante e quali ferite il giovane si porta dentro, perciò gli si rivolge sempre con tatto e delicatezza. In questo capitolo si occupa anche delle ferite riportate durante lo scontro con quegli esseri.
Adalrich gli chiede qualcosa di impensabile. E per quanto gli argomenti del giovane siano giusti, io sarei come Hermann... non potrei dare garanzie.
Le parole di Hermann, che dichiara così apertamente i propri sentimenti, mi hanno molto colpita. Così come mi ha colpita la reazione di Adalrich che, in sostanza, sente lo stesso nei confronti del confratello.
Il loro è un bellissimo rapporto. Fin dall'inizio della storia li abbiamo trovati sempre insieme, sempre pronti a preoccuparsi l'uno per l'altro, sempre disposti ad esserci. Morirebbero per salvare l'altro, poco ma sicuro. Sono anima e sangue. Per me, da quello che credo di aver compreso leggendo i tuoi racconti, questi due sono una delle massime espressioni del Männerbund. Però magari mi sbaglio, eh.
E... niente, mi preparo al prossimo capitolo. E non so se temere di più il cane maculato o l'inquisitore.
Nel dubbio... il cane maculato non può divorare l'inquisitore e poi morire perché il religioso gli va di traverso? ^^
Sempre tanti complimenti. Questa storia è una meraviglia da leggere!
(Recensione modificata il 18/07/2025 - 03:18 am)

Recensore Master
15/07/25, ore 16:14
Cap. 5:

Ciao Asso di Efp ^^
Ah, qui le cose cominciano a farsi parecchio interessanti! La gente muore malissimo, e la sottoscritta ha un sorriso che va da un orecchio all'altro (alla faccia dell'empatia...)!
Ho adorato l'inizio del capitolo. Mi è piaciuto molto il realismo. Abbiamo un porcaro che si alza al mattino presto, quando è ancora buio, per mettere fuori gli animali. La scena, che contiene tanti elementi di vita vera, la vita di una famigliola medievale, è stata un meraviglioso cammeo. L'hai descritta molto bene, tanto che sono riuscita a figurarmela nella mente.
Poi abbiamo questo ululato, che non è un verso riconducibile a un lupo, perché viene subito descritto come qualcosa di diverso. Infatti qui di lupi non si parla (mi sa che i lupi, nel frattempo, hanno tagliato la corda). Qui abbiamo questo canide maculato... un licaone, o addirittura una iena, da come viene descritto più avanti.
Io avevo già cominciato a salutare il povero Udo... e invece il nostro se la cava. Dopo aver rinvenuto un cadavere. Il primo di una lunga serie.
Sei stato magistrale nel gestire tutto ciò che avviene dopo. La situazione precipita rapidamente, tuttavia il passaggio riesce comunque ad essere graduale. Riga dopo riga, sale l'inquietudine. Aumenta il senso di opprimente angoscia. Noi lettori sappiamo bene che qualcosa non va, e che c'è un pericolo, ma i personaggi, almeno all'inizio, ancora non lo sanno. E quanta frustrazione si prova alle parole del barone, che si ostina ad attribuire la colpa a un comune animale selvatico!
Sono proprio le emozioni che devono sorgere in un lettore che segue con trepidazione l'intera vicenda. Bravissimo! ^^ Sono un'appassionata di horror (horror all'antica, diciamo, i romanzi/film moderni mi coinvolgono poco) e devo dire che la tua storia non ha nulla da invidiare a certi racconti che ho letto negli anni. Tant'è che, se fosse un libro, lo metterei con gioia nella mia libreria.
Ma andiamo avanti.
Il ritrovamento del corpo genera l'atteso putiferio. Si radunano persone, si fanno congetture, il panico comincia a diffondersi. Il barone von Obenstein pensa a una belva, ed ha senso. Non è che uno va subito a pensare al soprannaturale. Diciamo che a von Obenstein spetta il ruolo del razionale, quello che si aggrappa pervicacemente al concreto. Ma Wernhart - meno istruito e quindi meno vincolato alla ragione, e magari più vicino al popolo e ai racconti del volgo - capisce subito che non si tratta di un animale selvatico. Poi, essendo un guardiacaccia, conosce il comportamento delle fiere menzionate dal barone. Sa che nessuna di esse può aver ucciso il viandante.
E la paura monta, sale, cresce. Si diffonde l'inquietudine, anche in chi legge.
Ad ogni modo, si decide per la battuta di caccia. E vengono coinvolti anche i fratelli cavalieri. Adalrich, fra l'altro, è sempre più tormentato dagli incubi.
La caccia alla belva si rivela infruttuosa, anche se viene avvistato lo strano animale maculato. I cani, nel frattempo, si rifiutano di seguire la traccia (mica stupidi!)
Il bello, però, arriva quando Gertrud vede il cadavere del viandante, con tanto di gola squarciata, che se va a zonzo intorno casa. E... qui abbiamo l'inizio della fine. C'è la corsa da padre Caspar, naturalmente, che prova a tranquillizzare la donna come può, salvo poi rendersi conto che nel cimitero due fosse sono state smosse. La scena nella chiesa mi è piaciuta tantissimo perché, ancora una volta, l'ho trovata di un realismo disarmante. Ho sentito una cura particolare da parte tua. Non so, ho avuto questa sensazione ^^
Si torna dal barone, dunque. Padre Caspar, naturalmente agitato, parla subito di opera diabolica. Povero Maligno, danno sempre la colpa a lui, si sarà stancato di essere costantemente tirato in ballo! xD Però Caspar non ha del tutto torto, anche se bisogna ancora capire molto della creatura... Ad ogni modo, il barone non vuole ancora saperne. La caccia alla belva riprende, e proprio lui fa uno strano incontro. Si imbatte infatti in un vecchio, molto inquietante. Chi sarà mai? Una delle tante forme della creatura?
Non abbiamo il tempo di rifletterci, perché a Dürnau si scatena l'inferno. Chi è stato morso muta, e aggredisce a sua volta gli altri. Inquietanti figure si aggirano nel buio, e raccapriccianti ululati risuonano nella notte.
ADOROOOO!!!
Tutti si rifugiano in chiesa, la scelta più plausibile e sensata, ma nemmeno lì sembrano essere al sicuro. Chi era stato lievemente ferito in precedenza cade al suolo, in preda agli spasmi. E' terrore puro!

[ A bassa voce, Adalrich disse a Hermann: “È sotto le finestre.” Accennò con la testa in quella direzione. ]

Questa piccola parte è stata stupenda! Mi ha messo un'inquietudine addosso che non so spiegarti! Complimenti! ^^
Credo che il branco (lo si può definire così?) abbia circondato la chiesa non solo per stanare le prede, ma anche per richiamare mastro Kurt e Bertha, che si trovavano (senza saperlo) in un processo di transizione.
Mi sono piaciuti moltissimo Adalrich ed Hermann, che da cavalieri valorosi quali sono non hanno perduto il controllo dinanzi all'ignito, affrontando il pericolo. Adalrich si trova addirittura ad affrontare uno di quei mostri dopo averlo colto nell'atto di divorare un cadavere.

[ Nel buio il suo volto appariva come una macchia bianca nella quale si aprivano tre voragini nere: due erano gli occhi, e la terza, innaturalmente ampia, la bocca. ]

Meraviglia!! Scrivi altri horror, ti prego! *-*
E tante grazie all'usbergo, che qui ha fatto il suo dovere, altrimenti ci saremmo giocati anche Adalrich!
Il capitolo si chiude nella devastazione più totale. I nostri eroi sono nella melma, e credo ci resteranno per un bel po'. C'è tanto da fare. Bisogna prendere atto della situazione, capire di che avversario si tratta e trovare il modo di distruggerlo. Nel frattempo, immagino che gli attacchi andranno avanti.
Passo alle mie considerazioni.
A inizio capitolo ero quasi del tutto certa che si trattasse di un vampiro, gli indizi portavano lì. Poi però si sono aggiunti altri dettagli. Chi viene morso si trasforma quasi subito, cosa che di regola non avviene nel vampirismo, non in quello convenzionale, almeno. Inoltre - e questo è l'elemento più importante - questi esseri divorano cadaveri. Quindi, si nutrono di sangue, ma non disdegnano i resti dei defunti. Mi sento sicura nell'affermare che non si tratta di vampiri. Sono necrofagi. Dei ghul/gula, magari? Sto facendo delle ipotesi, tu non rispondermi, eh! xD
Chiudo con Adalrich, che sto adorando sempre di più. Mi ha commosso verderlo ossevare la scena del figlio che si occupa del padre anziano (fra l'altro, l'immagine dell'uomo che porta in spalla il padre anziano mi ha subito fatto pensare a Enea e ad Anchise, e l'ho assolutamente amato!). Altro momento molto bello è stato quando il bimbo - non ancora condizionato dalle superstizioni - si è avvicinato al nostro bianco cavaliere ^^
Che meraviglia, caro Old. Cosa posso dirti di più? Spero che questi fiumi di parole riescano a farti comprendere quanta stima nutro nei tuoi confronti.
Sei un fantastico scrittore e meriteresti ben altro.
Al prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 15/07/2025 - 06:25 pm)

Recensore Master
14/07/25, ore 16:46
Cap. 4:

Io amo questa storia.
Ecco, tutto si racchiude in questa affermazione, ma ovviamente argomenterò. ^^
Ciao Old! E grazie, come sempre, per questa meraviglia!
Dicevo, amo questa storia. La adoro in tutti i suoi aspetti. Credo proprio fosse la storia che attendevo da una vita. Forse dovrei aspettare di arrivare alla fine prima di fare certi proclami, ma con te sono sicura, so di non avere bisogno di ulteriori conferme.
Si entra nel vivo, dunque. La bara con il suo contenuto viene portata in Germania (poveri tedeschi). Continuo a essere convinta che quello sia Sant'Atanasio come io sono Lara Crof, però magari mi sbaglio. Forse quel cadavere è realmente il santo, e io scopro di essere una giovane Angelina Jolie dedita all'esplorazione di tombe.
Bellissimo il corteo che accompagna la sedicente reliquia a destinazione. Hai saputo descrivere benissimo il momento, e in particolare ho amato la descrizione del carro e degli animali. Mi sono emozionata quando ti sei soffermato sulla severa figura dei due cavalieri, quasi un mondo a sé rispetto alla vivacità e ai colori dei festeggiamenti. Ho avvertito quella "barriera" di cui parlavi nei precedenti capitoli. I due fratelli cavalieri sono due figure elevate, distante dagli altri. Incutono quel timore reverenziale che porta chiunque a quietarsi e abbassare il capo con rispetto. Però fratello Hermann ha ricevuto un (meritato) mazzolino di fiori. E ad Adalrich niente? Ah, queste ragazze stupide... Gliene farò avere uno io, con tutta la mia stima. ^^
In realtà, qualcuno che dona dei fiori al nostro bianco cavaliere c'è. Ma si tratta di qualcosa di ben diverso. Ecco infatti comparire una vecchia vestita di nero. Una donna reale, in carne ed ossa? Oppure no?
Mi è piaciuto molto come hai deciso di farla comparire/scomparire, perché lascia il dubbio. Inoltre le apparizioni della donna sono precedute da un senso di vertigine di Adalrich, quindi rimane il sospetto che possa trattarsi di qualcosa di soprannaturale. Ad ogni modo, reale o non reale, non ha importanza, anzi. Bene che resti il mistero.
La donna parla al nostro eroe senza mezzi termini. Per prima cosa, ho la conferma che il cavaliere dell'inverno è proprio Adalrich. In secondo luogo: "Lui arriverà, ma la tua croce non potrà fermarlo". Sono confermati anche gli uccelli per diabetici.
Mh. E se la croce non "lo" ferma, che cosa può farlo? Sento delle vibrazioni alla Dracula, sai? (In realtà le ho dal capitolo precedente, quando si parlava della bara in viaggio verso il nord Europa) Cosa che mi farebbe rapidamente raggiungere galassie inesplorate! *-*
Al momento, comunque, nulla sappiamo di questo essere che arriverà e che non sarà fermato dalla croce. Rimango in trepidante attesa, certa che adorerò qualsiasi "simpatica" creatura vedremo scorrazzare per Dürnau.
Altra cosa, sappi che amo questi ripetuti riferimenti alle piante e alle erbe. Qui abbiamo l'iperico. Una pianta officinale davvero nobile.
Più avanti abbiamo poi un bellissimo momento fra Adalrich ed Hermann. Finalmente Adalrich si apre un po', e questo poteva solo accadere con l'amico fraterno. Scopriamo cosa è successo. Alla fine i conti von Hohenberg hanno avuto un figlio loro, e Adalrich ha preferito allontanarsi dalla sua famiglia. Il suo è stato un racconto molto triste. Sono felice che ai conti non sia accaduto nulla, ma me li immagino addolorati per la "perdita" del figlio maggiore che, di fatto, è uscito dalle loro vite. Spero che Adalrich cambi idea e che, data la sua presenza in Germania, vada almeno a trovarli. Adalrich è figlio dei von Hohenberg, tanto quanto l'altro.
Ad ogni modo, il racconto del giovane cavaliere (così come il dubbio su ciò che Hermann potrebbe pensare di lui) ci fa ben comprendere come questo ragazzo abbia sofferto lo stigma.
Sono felice che, nonostante il dolore, abbia trovato una casa all'interno dell'Ordine dei cavalieri. E, anzi, sono lieta che l'Ordine lo abbia accolto, non lasciandosi influenzare da superstizioni e pregiudizio.
Adesso Adalrich ha una famiglia vera. Ha Hermann e gli altri confratelli. E comprendo il suo non sentirsi più a casa in Germania, ormai il suo posto è altrove, ed è giusto così.
Davvero, è stato un bellissimo momento quello fra i due. Mi sono emozionata ^^
Ma c'è poco tempo da dedicare ai sentimentalismi. C'è una cassa con un presunto santo, e una messa da celebrare. Anche qui... ottime le descrizioni. Mi hai fatto vivere perfettamente la cerimonia. Non è mancato nulla. Si sono percepiti la sontuosità, l'attesa, e poi il raccoglimento dei fedeli. Mi è piaciuto come ha cercato di rendere la scena dinamica, riportandoci piccoli dettagli, come quello del vecchio addormentato o del ladruncolo.
Poi, be', tutti gli occhi sulla bara.
Adalrich, sempre più inquieto, rivede la vecchia. E poi abbiamo i suoi sogni. Anche lui scorge qualcosa di nefasto.
Ma nessun altro ha le sue sensazioni. Tutti sono assolutamente entusiasti della reliquia.
Konrad... lui è un grande interrogativo. Nel senso che in questo momento mi unirei ad Adalrich per prenderlo a calci nel didietro, però magari ci stupirà più avanti. Vada come vada, è un ottimo personaggio. Fa il suo dovere, e io apprezzo.

[ Quasi sussultò quando vide il velo sollevarsi appena, ma poi percepì una leggera corrente d’aria, che faceva increspare l’impalpabile stoffa. ]

Gente, qui c'è da scappare. Quella cavolo di cassa doveva restarsene dov'era! Sono sempre più curiosa di scoprire il mistero. Cos'è? Di cosa si tratta? Ci sto pensando ininterrottamente!
Caro Old, benedetto dalle Muse, sei un fantastico autore e hai il mio imperituro rispetto, perché sto letteralmente "friggendo". Devo sapere!!
A messa conclusa, è il momento di collocare la reliquia nel suo nuovo alloggio. Be', immagino che l'essere, di qualsiasi cosa si tratti, sarà lusingato da tante attenzioni! :) Di sicuro l'ha lusingato il generoso tributo di sangue da parte di Hans, che invece di andare a far visita al maggiore Stuart, ha pensato bene di farsi un viaggio nel tempo e tranciarsi una mano... Sì, lo so, sto delirando. E' che questa storia mi mette di buon umore, la adoro!
Suppungo che il sangue fosse quel "quid" necessario a sbloccare qualcosa. Può essere? Oppure il pericolo era già bello che avviato, anche senza sangue? E, soprattutto, di cosa si tratta? Continuo a pensare a un vampiro (si scoprisse che è un vampiro, mi sentirai urlare da casa tua! xD), ma mi hai spiazzato con l'apparizione del cane.
Un cane parecchio strano, fra l'altro. Mica il classico black dog del folclore inglese. Del resto, questo presunto santo, arriva da ben altro luogo. Un cane giallo e con delle macchie nere... tipo un licaone? Cerando in rete, ho trovato anche il cane africanis. Però il cane della visione viene paragonato a dei mastini, quindi la stazza dovrebbe essere maggiore...
Comunque sia, niente è più inquietante di questo: "Gli parve di udire un cigolio come di legno, e poi un fruscio alle sue spalle". Improvvisamente la temperatura è scesa di colpo, e dai 30 gradi mi sono ritrovata in una ghiacciaia! Wow! Sei bravo anche a suscitare inquietudine, te lo garantisco! Questo è l'horror che mi piace!
Tanti complimenti, Old. Ti ringrazio tantissimo per questa storia che allieta i miei momenti di pausa ^^
(Recensione modificata il 14/07/2025 - 04:52 pm)

Recensore Master
14/07/25, ore 03:10
Cap. 3:

Ciao Old! ^^
Qui è sempre meglio, come faccio? Finirà davvero che non troverò più le parole per commentare. Voglio dire: non solo scrivi una storia ambientata nel Medioevo, non solo ci inserisci un Ordine di cavalieri... in questo capitolo scopro che nel racconto si fanno anche dei ritrovamenti archeologici? *-* (Vabbe', parlare di ritrovamenti archeologici a quel tempo era prematuro ma... ).
Caro Asso di Efp, meriti una statua. In questa storia c'è tutto ciò che amo. E vorrei mangiarmi le mani, perché il racconto è qui dal 2017, ma io giungo sono adesso... Vabbe', è la storia della mia vita. Io arrivo sempre tardi.
Ciò detto, passo subito a commentare questo bel capitolo dove c'è tanta, davvero tanta, carne da mettere sul fuoco. Una bella grigliata, insomma!
Si parte con i migliori auspici. Adalrich ed Hermann devono scortare barone e figlio in giro per la zona, da bravi cavalieri al servizio dei pellegrini. Un po' mi è dispiaciuto per loro. Insomma, sono cavalieri, non guide turistiche, quindi posso capire il malumore di Adalrich. Del resto, però, il compito dichiarato dei membri di questi Ordini era questo, accompagnare i fedeli in Terra Santa e proteggerli dagli infedeli.
Perciò, ecco la comitiva che parte. Per fortuna abbiamo Hermann nel gruppo, altrimenti non so come il povero Adalrich sarebbe riuscito a sopportare il viaggio. Fra l'altro, il nostro eroe appare davvero sofferente a causa della luce fortissima. L'ho trovato un dettaglio molto importante. Purtroppo spesso si tende a dimenticare certi aspetti. Tu, invece, non lo fai. Hai un personaggio albino, e non lo dimentichi, attribuendogli anche le tare di cui soffrono le persone che hanno una ridottissima produzione di melanina. Ottimo, sappi che ho apprezzato ^^
Ad ogni modo, Adalrich proprio non sopporta Konrad. E come dargli torto? In questo capitolo, ha cominciato a stare indigesto pure a me.
Prima di passare a parlare delle chiese, ci tenevo a dirti che mi sono piaciute molto le descrizioni ambientali, a cui hai dato una cura particolare. Ho immaginato le montagne, le rocce, la bassa vegetazione. E poi le ginestre, e il profumo del timo e del tanaceto. E' assolutamente meraviglioso. Buttarsi in mezzo alla natura è qualcosa di bellissimo, e che molti di noi hanno perso. Io ho la fortuna di fare percorsi del genere, di tanto in tanto, e i colori, e i profumi, sono proprio quelli che descrivi. ^^
Ma il mio cuore di appassionata di antichità è stato tutto per quelle chiese. E' stata una meravigliosa sorpresa, e mi sono bevuta ogni riga.

[Sulle pareti di roccia si trovavano delle porte e delle piccole finestre, alcune rozzamente quadrangolari, altre con un accenno di arco a tutto sesto. Le chiese erano disposte su più livelli. Alle più basse si accedeva direttamente, per quelle più alte era necessario percorrere tortuose file di gradini scolpiti direttamente nella roccia. ]

Poesia! Dove si firma per andare a dare un'occhiata? A una prima lettura, mi sono venute in mente le domus de janas che ci sono in Sardegna. Luoghi con un'energia davvero molto particolare. Poi il pensiero mi è andato alla valle di Göreme, in Turchia.
Insomma, è stata un'emozione. Tuttavia non sono rimasta indifferente all'inquietudine di Adalrich, che secondo me ha un sesto senso niente male. Lui non sente arrivare energie positive da quelle camere scavate nella roccia, e io mi fido delle sue sensazioni. Adalrich, chiaramente, gira su di sé il problema. Lui, creatura maligna (anni di accuse e sguardi malevoli hanno lavorato sulla mente del povero ragazzo, era inevitabile), non può che essere respinto dalle chiese. Per me, invece, il cavaliere ha percepito molto bene che qualcosa non va.
E quindi, immaginami mentre comincio a lambiccarmi il cervello sul mistero delle chiese. Ero tutta presa dalla trama che ecco arrivare... Konrad. Lo avevamo lasciato a orinare, ed eccotelo a fare lo scemo sulle rocce. Questo è stato il momento in cui l'affettuoso scappellotto della recensione precedente si è trasformato in un calcio negli stinchi.
Se c'è una cosa che mi fa imbestialire, sono le persone che si mettono a blaterare e a fare casino nei siti archeologici. La trovo una terribile mancanza di rispetto nei confronti di chi è esistito prima. Perciò, insieme ad Adalrich, ho incenerito con lo sguardo il nostro Konrad. Konrad che, fra l'altro, combina Il Disastro, finendo dentro una delle camere.
Per carità, l'impresa porta alla scoperta del sarcofago e del suo contenuto ma... sarà davvero stato un bene?
Io la vedo male, caro compagno di serraglio. Malissimo.
Adalrich recide le corde, e la bara viene aperta. Lo ammetto: non vedevo l'ora di scoprire cosa si trovava là dentro, anche se una parte di me non avrebbe toccato quel sarcofago manco con un'unghia.
E vediamo un po' cosa abbiamo trovato. Vesti di lino, una stola ricamata, qualcosa di simile a un cilicio, una croce, un ciondolo di cristallo di rocca con un cartiglio.
Tutto fa pensare che si tratti del cadavere di un religioso. Il cilicio è il simbolo della penitenza per antonomasia. Il cristallo di rocca è invece noto per le sue proprietà purificatrici. Hai voluto dirci qualcosa?
Inoltre, il corpo è perfettamente conservato. Non si può neppure definire mummificato.
Sento odore di guai, e di roba oscura.
Sul cartiglio troviamo scritto "Athanasios". E subito Konrad - che non vede l'ora di tornarsene in Germania, e ha fiutato pure l'affare - si mette a blaterare di Vergini che non avevano nient'altro da fare che fargli ritrovare le spoglie mortali di Sant'Atanasio.
Ora, se quello è Sant'Atanasio io sono Lara Croft, giusto per restare in tema di tombe! xD No, per me non si tratta del santo. In greco, Athanasios è una parola composta da a (che funge da privativo) e thanatos (morte). Il cartiglio parla chiaro, quella cosa non è morta. O, comunque, non si tratta di una morte normale.
Io avrei dato fuoco a tutto e tanti saluti. Ma poi ci saremmo persi il divertimento.
Quindi i nostri allertano gli altri cavalieri, e la bara con il suo pericoloso contenuto viene portata a Starkenberg. Tutto fa però pensare che il sedicente santo sarà presto portato in terra tedesca... poveri tedeschi, mi sto preoccupando per loro.
Ah, giusto! Fantastico padre Georg! Mi è piaciuto tantissimo! Bello ruvido e dalla lingua tagliante! ^^
Adalrich, povero ragazzo, non è tranquillo e ha tutta la mia comprensione. Il giovane cavaliere non riesce più a dormire, e comincio a pensare che le sue siano proprio doti da sensitivo. Il nostro protagonista, a questo punto, poteva essere lasciato in pace? Ovviamente no. Infatti lui, Hermann e il sergente Dorn dovranno accompagnare la bara in Germania. Saranno uccelli per diabetici? Temo proprio di sì. E devo dirti che questi brividi molto horror mi stanno piacendo parecchio!
Tantissimi complimenti per questo capitolo, che mi ha tenuto incollata allo schermo. Questa storia mi sta piacendo tanto, ma proprio TANTO!
Un caro saluto e alla prossima!
(Recensione modificata il 14/07/2025 - 03:15 am)

Recensore Master
13/07/25, ore 03:06
Cap. 2:

Io che salto sulla sedia esclamando: "Eccolo, è luiiii!" quando i due von Obenstein si affacciano nella sala degli allenamenti e vedono i due cavalieri, uno dei quali albino.
Ciao Old! ^^
Ti avviso, la sottoscritta si è presa una cotta letteraria da manuale! Fratello Adalrich mi piace tantissimo, è proprio uno di quei personaggi che mi conquista alla prima riga.
Siamo ai livelli del Werwolf che sfreccia sulla moto, tanto per rendere l'idea! xD
Ecco, fatta questa imbarazzante confessione, torno nei ranghi e passo a commentare il capitolo che ho trovato davvero bellissimo.
Che meraviglia, caro Asso!
Quanto vorrei poter usufruire di una macchina del tempo per vivere certe situazioni di persona. Per poter vedere con i miei occhi, per poter ascoltare. Che luoghi evocativi, e che uomini straordinari.
Uno dei motivi per cui desideravo tanto leggere questa storia era proprio il desiderio di immergermi in questo contesto, e conoscere meglio i cavalieri dell'Ordine Teutonico.
Speravo che ce li mostrassi, che ci portassi nel loro mondo. E qui siamo addirittura entrati nella loro fortezza... meglio di così! Non potevi rendermi più felice ^^
Non so molto di questo Ordine, potrebbe essere la volta buona che mi decido ad approfondire. Negli ultimi anni mi sono lasciata assorbire dai Templari, in particolar modo mi sono interessata a ciò che è accaduto loro dopo la famosa bolla di papa Clemente V. Ci sono teorie interessanti che li vedono ripiegare in Portogallo, e poi in America.
Tutto questo discorso per dire che mi sono impuntata su un Ordine, tralasciando però gli altri. Recupererò ^^
Cosa dire del capitolo? L'ho assolutamente amato. Ci porti direttamente in Terrasanta, ad accompagnare padre e figlio nel loro viaggio. I due sono in pellegrinaggio, e sul finale del capitolo mi è parso di capire che il barone - grandissimo fan dei cavalieri - intendesse in realtà convincere il figlio a entrare nell'Ordine.
Konrad, però, non pare proprio avere quel genere di vocazione. E' interessato a ben altro. Legittimo, eh, per carità. Però alla sua ennesima mancanza di interesse gli avrei assestato un affettuoso scappellotto. Va bene che fa caldo, va bene che ti manca la Germania, la taverna e i pasticci di Grete... ma come si fa a non cedere al fascino di ciò che ti viene mostrato? Lo dico perché sono invidiosa. Io avrei pagato oro per fare un giro per la sede dell'Ordine, scortata dal Priore. ^^
Non sto attaccando Konrad, ci mancherebbe. Il mio è, appunto, un rimbrotto affettuoso. In realtà un personaggio del genere sta benissimo nella trama, e sono molto curiosa di scoprire se alla fine della storia riprenderà la strada verso casa, o se invece deciderà di restare con i fratelli cavalieri.
Diciamo che io mi ritrovo molto nel barone, assolutamente entusiasta di essere ospitato dai cavalieri. Proprio come von Obenstein, mi sono goduta il tour all'interno della fortezza. Qui è stata fondamentale la tua bravura nel descrivere, e la tua attenzione ai dettagli. Molto bello anche come hai giocato con i colori. Mi riferisco, ad esempio, al segnalibro rosso che spicca sul tono neutro della stanza. Sono dettagli piccoli, ma che io cerco, trovo e accolgo con piacere quando leggo uno dei tuoi scritti.
Ti faccio i complimenti per l'accurata ricostruzione storica. E' sempre un casino e una fatica enorme cercare di creare qualcosa di credibile quando si torna così indietro nel tempo. Dal mio modesto punto di vista, il tuo lavoro di "ricostruzione" è assolutamente ben fatto.
Mi piacciono tutti i personaggi. Li hai caratterizzati benissimo, dando loro una propria identità. Fratello Hermann mi è ovviamente simpatico, e ho adorato il Gran Maestro, che si è subito posto in maniera molto cortese e amichevole. Anche Konrad, così recalcitrante, mi piace molto.
Poi, be', c'è la mia cotta letteraria. E così il giovane Adalrich si è unito all'Ordine. Si è allontanato tanto dalla sua casa, e da quei genitori che lo avevano tanto voluto.
Gli interrogativi sono ovviamente tantissimi. Perché questa decisione? Così su due piedi mi viene solo da pensare a qualcosa di triste, se non peggio. Che sia accaduto qualcosa ai genitori adottivi? qualcosa che ha spinto Adalrich ad allontanarsi, magari perché si ritiene responsabile? Lui non si presenta, non nomina il nome della propria famiglia, al contrario di Fratello Hermann. Ma forse si comporta così perché, semplicemente, è un ragazzo chiuso.
Un'altra ragione potrebbe essere che non sopportava le occhiate malevole della gente per via del suo aspetto fisico... Per il momento sappiamo che è un tipo di pochissime parole, e che eccelle nel combattimento. Sono molto curiosa di saperne di più.
Veniamo anche a sapere che gli Ospitalieri avevano fatto delle insinuazioni su di lui. Va', che si comincia con le prime frecciate fra gli Ordini! xD E' stato un aneddoto brillante. Perché in effetti di questi Ordini (penso ai Templari) è stato detto davvero di tutto.
Per concludere, tutto fa pensare che il barone resterà scontento, perché Konrad non ci pensa proprio a restare lì. Le parole di Von Salza sono giustissime: un fratello cavaliere lo si è prima di tutto con il cuore, altrimenti non è possibile superare determinate prove. Ne sono convinta anche io ^^
Carissimo, temo di non essere in grado di esprimerti la mia gioia e il mio entusiasmo nel leggere questa storia. E' un po' come trovare un libro che hai cercato da tanto tempo.
Ancora una volta, grazie.
E sempre tanti complimenti, la lettura scorre divinamente!
P.S.
Ho adorato il fatto che sia stato menzionato Federico II, "stupor mundi". Uno dei personaggi storici che più amo in assoluto. E' stato uno dei padri della letteratura italiana, una mente brillante.
Di lui si potrebbe parlare senza arrivare mai a una fine ^^
(Recensione modificata il 13/07/2025 - 03:21 am)

Recensore Master
12/07/25, ore 14:36
Cap. 1:

Carissimo, io non so più cosa dire. Mi rendo conto che le mie vagonate di complimenti potrebbero anche passare per un tentativo di captatio benevolentiae, ma non è così. Anche perché non ne avrei alcun interesse.
Il fatto è che non ne sbagli una. E questo prologo mi ha... folgorata!
Sapevo di aver beccato una storia "golosa", dato che ricorrono elementi che mi piacciono molto, e sono bastate queste prime righe per catturarmi.
Grazie a te ho letto davvero di tutto, anche generi mai esplorati prima. Prima e seconda guerra mondiale, piloti, soldati in Afghanistan... sono state tutte delle meravigliose novità. Qui però, cavolo, siamo nella mia comfort zone, nella mia passione. Medioevo, soprannaturale, dicerie del volgo, cavalieri... *_* Trovo tutto questo, e scritto da te. Praticamente il massimo! Oggi sono un'Antagonista felice! Grazie, Old! ^^
Ecco, fatto questo confuso preambolo, passo a commentare il prologo.
Meraviglioso. E' così che si prende all'amo il lettore. Mi è bastato leggere il prologo per essere trascinata in questo nuovo mondo e avere voglia di sapere tutto tipo SUBITO. Ma, anche stavolta, procederò adagio, commentando un capitolo dopo l'altro, perché lo meriti. Senza sé e senza ma.
Il titolo è molto evocativo, mi piace davvero tanto. Sarà per via dei colori del protagonista? Lo so, la storia è appena cominciata, non devo fare domande.
Si comincia con la figura della povera contessa Hildegard che prega per avere un figlio. Una situazione tremenda in ogni epoca, ma che a quei tempi era gravata dal fatto che la necessità di un erede incombeva costantemente, e le donne potevano addirittura essere ripudiate se non riuscivano a partorire il sospirato maschio. Peggio ancora se non riuscivano ad avere neppure un figlio. Si comprende, dunque, l'angoscia della nobildonna. E mi è molto piaciuta la combinazione di sacro e profano, ossia la preghiera alla Vergine e alle sante combinata con elementi simbolici/rituali. A tal proposito, mi piacerebbe sapere che valore simbolico hai attribuito alla terra in questo contesto. Inoltre, questa sorta di rituale lo hai inventato e deriva da qualche usanza particolare? ^^
Ad ogni modo, è stata una scena che mi è piaciuta molto. La religione cristiana non ha fatto altro che sovrapporsi a culti e tradizioni già esistenti, dunque ha perfettamente senso che la contessa, pur essendo molto devota, ricorra anche a espedienti più popolari.
Mi è molto piaciuto il conte von Hohenberg, una figura che, almeno per ora, trasmette positività. Mi è parso un brav'uomo. Bendisposto nei confronti della consorte.
La messa si conclude con un'inattesa sorpresa. Il bimbo tanto voluto è arrivato, anche se in modo completamente inaspettato. Il piccolo però è albino, e forse proprio per questa ragione è stato abbandonato. A me piacciono molto i personaggi albini (non per nulla, ho creato Nives) perciò questo neonato ha tutta la mia attenzione.
In questo momento ho millemila interrogativi in testa. Da dove arriva questo bambino? E' stato abbandonato "solo" per il suo aspetto? L'albinismo è legato a qualcosa in particolare? E come sarà da adulto? Un personaggio positivo, o negativo?
Ecco, vedi cosa intendo quando dico che la storia mi ha già catturata? xD Non vedo l'ora di andare avanti e scoprire qualcosa in più sui cavalieri dell'Ordine Teutonico!
Prosa godibilissima, come sempre. Mi fa piacere ricordarlo, a costo di essere ripetitiva ^^
Alla prossima!
(Recensione modificata il 12/07/2025 - 02:39 pm)

Nuovo recensore
21/01/21, ore 13:48
Cap. 11:

Oh, no, si devono portare dietro la piattola? Va beh, devo ammettere che mi ha strappato un sorriso. Padre Gerold ha avuto ciò che meritava e i cavalieri si sono dimostrati carinissimi una volta in più.

Davvero, una bellissima storia, un horror old style di quelli che piacciono a me.

Avrei preferito un colpo di scena, nel senso che è chiaro che si doveva capire subito che la reliquia fosse malvagia, ma se il ghoul ad un certo punto avesse preso le sembianze di qualche personaggio rivelandosi all'ultimo dopo qualche capitolo sarebbe stato bello. Ma questo è un mio vezzo, non una critica.

Una bellissima storia medievale, con personaggi non idioti e il giusto equilibrio fra storicità e horror. Fantastica.

Nuovo recensore
21/01/21, ore 13:40
Cap. 10:

Va beh, per quanto detesti Konrad, di certo non lo reputo responsabile per questo, mica poteva immaginarsi una cosa del genere!

Molto inquietante il combattimento in quell'atmosfera crepuscolare.

Quindi ora è chiaro. Adalrich è figlio di una strega, di quella strega, credo. L'hanno abbandonato affinchè potesse avere una vita migliore, affidandolo a due nobili che desideravano un figlio e che con il loro potere l'avrebbero protetto.

Ed è vivo, grazie al cielo! Non te l'avrei mai perdonato se l'avessi ammazzato!

Nuovo recensore
21/01/21, ore 13:32
Cap. 9:

Le biblioteche dei monasteri sono forse le migliori al mondo. Lo sono ora, figuriamoci nel 1200. Si trovano libri dall’antichità quasi incredibile e che testimoniano il lavoro assurdo dei monaci amanuensi.

Un lavoro che spesso non viene riconosciuto, a causa di attacchi che definire strumentali è poco,
anche da parte di cosiddetti pagani che in realtà, pagani non sono, semplicemente usano quelle tradizioni per attaccare gli uomini di chiesa. E se è vero che il più importante di loro è un Capo di Stato a tutti gli effetti e come tale si è comportato nei secoli, nel bene e nel male, era anche vero che molti religiosi erano e sono caritatevoli, colti ed intelligenti. I monaci amanuensi ne sono l’esempio più calzante. Dediti al loro lavoro come nessuno, hanno lasciato al mondo dei tesori inestimabili.

I cavalieri teutonici hanno scritto una della pagine più gloriose della Germania, anche se adesso vengono demonizzati.

Quello che dovrebbe essere demonizzato, invece, è Konrad. Ma si può sapere che problema ha? Il suo villaggio sta venendo sterminato e lui pensa al pollo?

Tutta la parte al monastero mi è piaciuta tantissimo, fratello Hildebrand è davvero un'ottima entrata.

Nuovo recensore
21/01/21, ore 13:18
Cap. 8:

Davvero, Hermann si dimostra una bravissima persona, generosa e fedele, mentre padre Gerold è davvero da prendere a schiaffi. Sui paesani non ho più nulla da dire, meriterebbero di stare faccia a faccia con quelle cose per un secondo, così vediamo. Anche se almeno c'è qualcuno, tipo Petra, che ha conservato il senno.

Alleluia, qualcuno ci è arrivato che c'entrasse la reliquia, meglio tardi che mai, eh?

Nuovo recensore
21/01/21, ore 13:09
Cap. 7:

Oh, finalmente un inquisitore non invasato, ma semplicemente stronzo. Tra l'altro, contrariamente a ciò che si pensa, torturavano raramente e il rogo era l'ultima spiaggia.

Ma quanto schifo fanno i paesani? Fossi in Adalrich li manderei a quel paese, combatteteci voi con quelle cose, io mi sto facendo il mazzo e questo è il ringraziamento?

Speriamo che il barone, rivelatasi migliore di quanto mi aspettassi, ed Hermann riescano a salvarlo.

Nuovo recensore
21/01/21, ore 12:59
Cap. 6:

Ma come sono carini i due cavalieri da soli! Credo che la loro non sia solo amicizia, anche se, visti i tempi, è comunque una cosa platonica, ma sai, io voglio lanciare una petizione "Basta considerare una cosa platonica meno intensa di una cosa vissuta fisicamente."!

La vedo male per Adalrich, già padre Caspar sospetta di lui, adesso arriva pure l'inquisitore. Tempi duri, temo.

Nuovo recensore
21/01/21, ore 12:47
Cap. 5:

Wow, è diventato Dark Soul! I combattimenti sono una figata, veramente!

Certo che il barone non deve essere proprio un fulmine di guerra, eh? Ma secondo te può essere stata una lince a combinare uno scempio del genere? Da quando non si lasciano dietro neanche una goccia di sangue?

Mi è piaciuto molto che sia stato il prete a raccontare ciò che è successo, mi ha messo molta più inquietudine che se l'avessi mostrato. Tra l'altro l'ha detto con sorprendente sangue freddo, io non ce l'avrei fatta neanche a parlare.

Quindi ora il villaggio è infestato dagli zombie. Perfetto.

Nuovo recensore
21/01/21, ore 12:35
Cap. 4:

Ma quanto mi piace questo misticismo religioso che permea tutto? Mi sembra quasi di sentire gli inquietanti canti gregoriani!

Quindi adesso ci si mettono pure le streghe. Bene. Che abbia qualche legame con il nostro albino?

Hermann è carinissimo, comunque. Si vede che vuole molto bene ad Adalrich. Poverino, non deve essere stato facile per lui, anche se comunque è stato fortunato. Felice che la contessa alla fine sia diventata madre, succede spesso di restare incinte subito dopo che si è adottato.

Complimenti per questo medioevo per nulla stereotipato!

Nuovo recensore
21/01/21, ore 12:23
Cap. 3:

Konrad è davvero insopportabile. Irrispettoso, maleducato e immaturo. Non posso biasimare Adalrich se lo vorrebbe riempire di sberle.

La storia della reliquia mi ha ricordato quella di San Timoteo a Termoli, non so se la conosci. Le sue spoglie sono state ritrovate nel maggio 1945 per caso, durante i lavori di ristrutturazione della cattedrale. Tra l'altro era stato nascosto lì proprio all'epoca in cui è ambientata la tua storia.

E Adalrich comincia ad avere sensazioni e fare sogni strani. Adoro quando un personaggio capisce prima di tutti che qualcosa non va ma non sa bene come interpretare il tutto. Che il suo albinismo celi qualcos'altro?

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