1° classificato:
“Soldati blu” di OldFashioned
Grammatica, lessico e stile: 14,85/15
• ... in un infruttuoso tentativo [di] allontanarlo. → manca la preposizione.
• ... buono a nulla,” ringhiò, “Credi di essere... → non ci vuole la maiuscola poiché non c'è alcun punto, né dentro né fuori al discorso diretto.
• ... il quindici arriva,” replicò Hayner imperterrito, “E a qualcuno... → stesso discorso.
• ... in quindici una ventina di noi dovrà partire. → il.
• “Vaffanculo, Hayner,” brontolò Rosat dalla sua branda, “Non si possono... → la maiuscola.
• ... ma la presa dell'altro gli mozzava in respiro. → il.
• ... e poi te ne portai tornare dentro... → potrai.
• ... riuscì solo a emettere un specie di rantolo. → una.
• La mano che gli stava stingendo il collo... → stringendo.
• ... se la mise a spall'arm... → se intendi la posizione me la dà scritta: spallarm oppure spallàrm.
• Quella era la la casa padronale... → ripetizione.
• Si può dire di te quello che si vuole, Dxie... → Dixie.
• Prenditi qualcuno e va a fare... → va'.
• Poi, rivolto al Ragazzo... → ragazzo.
• Quando si furono allontananti un po’... → allontanati.
• ... contro un Apache [che] stava prendendo di mira... → manca il che.
• ... non ce la faremmo mai a raggiungere... → faremo.
Un piccolo appunto che non ha inciso sul punteggio: usando le unità di misura americane, per chi come me ci capisce poco, sarebbe opportuno ricorrere ad appendici per chiarire di quanto si parla: a quanto equivalgono cinquanta iarde? A quanto sei piedi e otto pollici?
Le uniche sottrazioni riguardano la forma dei dialoghi, ossia le maiuscole che a mio avviso non ci vogliono, per il resto la lettura si è presentata fluida e senza strafalcioni grammaticali.
Ciò che ho apprezzato sopra a tutto, è la cura minuziosa nella scelta dei vocaboli. Esplicativi e mirati, accompagnano la fantasia durante la lettura evocando gli scenari, accentuando i gesti, amplificando le emozioni più celate. I colori risaltano, le descrizioni rendono tangibile il paesaggio, mi sono sentita partecipe e accanto ai protagonisti in questa avventura travagliata.
C'è una perfetta sinergia fra descrizioni, azione e dialoghi. Un equilibrio che ammiro e che attiva facilmente il coinvolgimento da parte del lettore.
Originalità, trama e caratterizzazione dei personaggi: 15/15
Se c'è un filo conduttore che ho individuato fra i due personaggi è la loro passività. Subiscono e sopportano, diversamente, con forze d'animo opposte, ma per certi versi si assomigliano molto. Non è quindi un caso che si sono infine avvicinati e legati.
Posso dire che ogni scena apporta qualcosa di nuovo alla storia, che sia un avanzamento di trama, un approfondimento dei personaggi, o una tematica, questa storia dà e rende molto.
La trama è lineare, segue da capo a fondo un pezzo di avventura, con qualche ricordo del passato disseminato lungo la lettura. È una semplicità che apprezzo, non dispersiva ma che carica ogni sequenza di significato.
Eccezionale l'alternanza fra scene cariche di aspettativa, di timore e incertezza, a quelle più tranquille e di transizione. Notevole lo studio e la ricerca che si cela dietro questo lavoro.
I personaggi si scoprono poco alla volta, insieme a loro, si può dire. Attraverso i loro dialoghi si viene a sapere del loro passato, osservando i loro gesti si nota la loro formazione ed educazione, dalle loro azioni emergono gli istinti e il carattere.
A mio modo di vedere non è Rory il personaggio che evolve in maniera significativa, Finch lo è. Il più giovane lo accompagna in ciò, lo addolcisce, gli cresce dentro grazie al suo approccio delicato e genuino. Rory trova appena il tempo di crescere, di maturare. Ripone la sua fiducia nel più grande e si lascia guidare. Si appassiona alla sua persona, al suo passato, e ben presto lo vede come suo punto di riferimento e compagno nell'inferno in cui si trovano. Se ne innamora, in senso platonico prima che fisico, e questa pacatezza nella dimostrazione dei sentimenti l'ho molto apprezzata.
È stato emozionante seguire il loro avvicinamento, la loro missione travagliata e continuamente minacciata dal pericolo degli Indiani. Come cambiano e come si evolve il loro rapporto è toccante ed espresso con un'ottima tempistica. Nulla è affrettato, ogni aspetto riceve il giusto tempo per maturare.
Gradimento personale: 10/10
In questa storia hai dimostrato come le parole e i più semplici gesti di attenzione, i tocchi più contenuti, possano esprimere un mondo di emozioni eguagliando in intensità le dimostrazioni mille volte più sfrontate o plateali. Certe volte i più piccoli e intimi scambi sanno regalare molto di più. Io personalmente ho provato tanto, in una maniera quasi indefinibile.
Questa storia è difficile da rendere a parole nella sua bellezza. Ciò che dà e fa provare, ciò che lascia a lettura ultimata, è un'esperienza piena, appagante, la sensazione di aver fatto parte di quella spedizione per Coyote Point.
Si vivono il terrore e l'ansia degli agguati, il sollievo per ogni pericolo scampato e istante di calma apparente, si soffre e tanto insieme ai giovani soldati. Si rimane senza più fiato con Rory e infine... infine, si sente tutto il peso delle emozioni accumulate durante la lettura, capitolo dopo capitolo, parola dopo parola. Io di quelle ne sono rimasta a corto, sperando di aver reso giustizia a questa stupefacente avventura.
Attinenza al contest: 8/8
Il tema della guerra si presenta a tratti statico a tratti travolgente. Come una partita a scacchi, in un continuo scambio di ritorsioni. Risalta la brutalità e la crudezza del tema. [+2]
I riferimenti al periodo storico abbondano, così come le descrizioni dei luoghi e dei paesaggi. Dalle armi alle divise, il linguaggio dei soldati, i riferimenti ai campi di cotone e ai servi neri, il torrido paesaggio desertico e i fortini isolati: tutto ciò rievoca fedelmente il periodo trattato e le ambientazioni del vecchio west. [+2][+2]
Per i soldati blu svolgere il loro lavoro è un vero inferno. È palpabile la paura e l'astio nei confronti dei nemici Indiani, così come la ferocia di ogni conflitto ravvicinato. Ma qui il vero punto di pregio è il passato di Finch. Seppur indirettamente, attraverso i ricordi raccontati da lui, si può cogliere la vera sofferenza e devastazione che può arrecare la guerra. Lui è quello che ci ha rimesso di più, a cui la crudeltà delle battaglie ha completamente sconvolto la vita. [+2]
Bonus: 4/4
Le armi sono presenti e molto incisive: le hai sia descritte accuratamente che fatto uso durante i conflitti armati. La rappresentazione più approfondita e dettagliata di questo bonus. [+1]
Mi hai preso sul serio alla lettera quando parlavo di storia d'amore che fa da contorno alla trama. La dose di romanticismo inserita è perfetta per i miei gusti. Accennata ma intensa nei gesti più comuni, con una sua evoluzione e maturazione. [+1]
Perché... perché?! La morte scioccante c'è e manco a dirlo sei riuscito a colpirmi, a devastarmi e ad affondarmi. Mi sono quasi pentita di aver inserito quel bonus. Quasi, puoi chiamarmi masochista. [+1]
Il finale, come richiesto, è aperto. Lascia un senso di sospensione, il passaggio in chiusura instilla dubbi di ogni sorta: stanno tornando gli Indiani? Il giovane Rory ha forse intenzione di usare quel famoso ultimo proiettile? Oltre alla tristezza, rimane tanta angoscia. [+1]
Totale: 51,85/52 |