Recensioni per
Mi basta vederti sorridere
di Nirvana_04

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/09/20, ore 11:51

Ehi, ciao, finalmente sono riuscita a passare!
Inizio con il dirti che la frase di Italo Calvino ci sta alla grande. Descrive perfettamente Sana e Heric (ho un po' di difficoltà a chiamarlo Akito perché i miei ricordi d'infanzia prendono il sopravvento).
Ho molto apprezzato il modo in cui hai descritto i personaggi, per me sei completamente IC. Sana... beh, è Sana! Pasticciona, ingenua, pazza. Quello che però mi ha davvero colpito è stato come hai sottolineato la sua capacità di non arrendersi davanti a nulla. Soprattutto quando riguardava Heric, che – siamo sincere – non è uno facile da capire o amare.
Parlando di lui, credo che sia stato colui che ha aperto il mondo ai bei e tenebrosi nei manga (almeno credo, visto che li ho scoperti solo al liceo). E dobbiamo dirlo: ci hanno provato in molti a rubarci il cuore, ma l'originale è imbattibile.
Sai che non ho mai ragionare su un probabile conflitto interiore di Heric? Ed è proprio questo che più apprezzo delle fanfiction: quando mi fanno scoprire su sfumature che io non avrei mai colto.
Ti ringrazio per aver portato la mia attenzione su questo punto. Con questo manga/anime non sono molto oggettiva, purtroppo l'adorazione offusca qualsiasi logica, quindi anche il rapporto tra Heric e Nelly, dopo che Sana è intervenuto, lo davo per risolto. Lo so, molto scontato da parte mia. Invece tu mi hai fatto capire che non bastava un film per cancellare parole tanto crudeli, specie se dette ad un bambino fin dall'infanzia.
Altro punto a favore di questa storia: Marine. In genere è un personaggio che viene trascurato, ad esempio dalla sottoscritta, quindi mi ha sorpresa non poco vederlo qui. Con Marine, Heric è stato particolarmente crudele e credo che tu abbia ragione: sapere fin dove può spingersi, non deve essere una consolazione per il nostro ragazzo. Specie se lo mettiamo nella prospettiva della questione “mi merito Sana o no?”
Veniamo all'interazione tra i protagonisti. Mi ha fatto un po' sorridere lo scambio di battute e l'ingenuità di Sana (fa tutto da sola, è incredibile!). E' stato capace di riportarmi indietro, facendo sorridere.
“Sana è come il sale, come il vento, e non sa che può far male.”
Questa frase è meravigliosa, di un'intensità pazzesca. Colpisce il lettore, facendogli comprendere perfettamente la situazione. Tra i due, non è Heric quello forte e questo si vede, si sente, continuamente per tutta questa storia.
Hai rappresentato i pensieri di questo ragazzo in maniera sublime. Se riuscita ad esprimere al meglio i suoi sentimenti, concentrandoti così tanto sull'amarezza, il disagio, l'inadeguatezza di Heric che sembrava davvero di essere lì, nella sua mente.
Tra l'altro il tuo stile è perfettamente all'altezza di questa narrazione. Non è arefatto, è semplice ma di quella semplicità che risulta autentica e affascinante.
Davvero una bellissima storia, i miei complimenti. Certamente, finiti gli esami, commenterò anche il seguito.
Un abbraccio,
Blue

Recensore Master
09/04/20, ore 11:42

Ciao!
Appena ho visto che scrivi in questo fandom mi ci sono fiondata, mi dispiace aver scelto una storia di due anni fa ma la tua recente raccolta è ancora incompleta e questa mi sembrava più corposa per potermici immergere e credo di non aver scelto male.
L'unica cosa che non mi piace molto è il tempo verbale utilizzato durante la stesura e narrazione, però sono gusti personali e non battono sul contenuto né sulla trama quindi, non reputo la storia meno bella per questo.
L'unico errorino che forse ho notato è la mancata maiuscola all'inizio di questo dialogo «non lo avevi specificato.».
Mi ha colpita molto il tuo pensiero riguardo i sentimenti scoperti come una specie di tiro al bersaglio, già da qui si nota la profondità del racconto e il modo in cui tieni ai personaggi, che tra l'altro, sono la mia OTP santo cielo li adoro.
Li trovo davvero molto IC anche rispetto al manga oltre che all'anime, dove essendo più 'cartonizzati' sono anche più infantili, e si vede che hai letto il manga perché chiami Akito 'figlio del diavolo' e non 'diavoletto'.
Amo alla follia l'introspezione che dai ai personaggi. Mi piace il modo in cui cerchi di comparare i loro caratteri con gli elementi naturali circostanti, il modo in cui dai voce ai pensieri di Akito, il modo in cui sia combattuto tra due fuochi che sono la felicità che avrebbe se si lasciasse andare, e il freno che ha costantemente in fase on nella sua anima, perché si sente sbagliato perché è così che lo hanno sempre fatto sentire, con la sorella che lo incolpa del male che hanno passato, il padre assente, e giustamente ha paura. Paura non solo di queste nuove emozioni che facendolo sentire bene, bene come non lo è mai stato, e quindi rappresentano un territorio inesplorato e ignoto, cosa che lui non è abituato a tenere in conto controllando tutta la sua vita e restando restio alle emozioni forti, ma ha paura anche per lei, perché da Sana si è sempre sentito un attimino intimorito, dalla sua esplosione di vivacità, il suo carattere espansivo, aperto alla vita e alle esperienze emotive, un carattere troppo forte per lui, che potrebbe essere compromesso proprio dal suo animo così oscuro e triste. Tu hai descritto al meglio questi dettagli e queste situazioni creando un'introspezione meravigliosa, e una sintonia tra questi due personaggi che non è per niente indifferente.
Mi complimento!
A presto!

Recensore Master
03/04/20, ore 23:47

Ed eccomi qui per lo scambio libero del giardino.
Non ho mai letto qualcosa dentro al fandom di Rossana e così ho deciso di buttarmici per una volta. La storia in questo primo capitolo ci presenta poche cose ma capiamo più o meno il punto della situazione, Rosana, Heric e i loro compagni si ritrovano in quello che sembra essere una specie di campo scuola? e il ragazzo guarda Sana, la ragazza che tanto lo fa impazzire ma anche arrabbiare, in questa storia lo troviamo confuso più che mai sui suoi sentimenti che non sa più cosa fare e pensare, direi tipico del pg. i Due devo dire li ho trovati perfettamente Ic, è stato come rivedere un episodio in tv, uguali ahha XD.
Per lo stile direi che non ho nulla rimproverarti dato è abbastanza scorrevole quindi apposto. Ti faccio i miei complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
31/03/20, ore 16:06

Ciauu! Eccomi qui!
ti ringrazio moltissimo per avermi suggerito una storia di Rossana, amavo da morire quel cartone da piccola, ma non ho mai indagato se ci fosse il fandom, mannaggia :D
ti ringrazio perchè leggere questa storia è stato come fare un bellissimo tuffo nel passato: se non ricordo male quest'episodio si svolge durante la gita scolastica, vero? Prima della pubblicazione del libro della mamma di Sana ? Peraltro perdonami ma continuavo a leggere Sansa, ahahahaha, ho troppo in mente GoT
Sana che cercava le lucciole era una delle cose più tenere del mondo, e poi alla fine è talmente impegnata a rincorrere Heric da non accorgersene aahahahah.
Per quanto riguarda le caratterizzazioni, sono tutte perfette, dai due protagonisti a Terrence (lo sopportavo poco, parlava decisamente troppo :P)
Le riflessioni circa Nelly mi hanno fatto stringere il cuore... ricordo che tutta la questione della famiglia di Heric mi aveva fatta piangere non poco. Splendido anche tutto l'accenno a Marika, al male che le ha fatto e che ovviamente non può essere dimenticato facilmente: mamma mia, era un cartone ma trattava tematiche super complesse.
Invece l'accenno alla festa sulla spiaggia mi ha fatta ridere tantissimo nel ripensare alla scena del limboooo, io ho imparato cosa fosse guardando questo cartone e non c'è volta che non ripensi a quella prof psicopatica quando vedo qualcuno esibirsi.

Che dire? non vedo l'ora di leggere il secondo capitolo, spero di riuscire a passare presto :D
nel frattempo ti faccio tantissimi complimenti, li meriti tutti!!

un caro saluto,

Leila
 

Recensore Master
26/03/20, ore 19:03

Non conosco il manga/anime a cui è ispirata questa fanfiction, quindi l'ho letta come fosse un'originale.
Va da sé che non posso valutare l'IC dei personaggi.
Fatta questa premessa, devo dire che sono rimasta colpita dalla prosa scorrevole e puntuale.
Non sono abituata a leggere storie al presente e tanto meno in seconda persona (che tuttavia preferisco all'uso della prima), ma il risultato finale è davvero gradevole.
La storia è semplice, ma l'introspezione del personaggio è notevole. Mentre leggevo riuscivo a figurarmi le scene attraverso i suoi occhi. Mi ha dato l'impressione di un personaggio molto solo e chiuso, sofferente nonostante abbia una cattiva reputazione. Deve avere un passato interessante alle spalle, qualche spiraglio si coglie e, per chi conosce la storia è di certo sufficiente. Per chi, come me, non la conosce, è intrigante. Verrebbe voglia di saperne di più, di proseguire con la lettura per scoprire "come continua".
Il modo in cui è invaghito di Rossana e decide di proteggerla ha un che di drammatico: sembra sul punto di volerla proteggere "anche da se stesso", il che può preannunciare disastri.
Non definirei in questo modo, però, l'impressione generale della storia, ma mi ci riaggancio dopo.
Rossana, agli occhi di lui sembra inconsapevole di tutto: una ragazzina solare e aperta che non vede in lui nulla di sbagliato, e pertanto lo tratta come qualsiasi altro ragazzino.
Uso i diminutivi perché ho avuto l'impressione si tratti di personaggi molto giovani.
I piccoli episodi sono concatenati molto bene nello strutturare una storia che fin qui mi pare solida e gestita ottimamente.
Il clima che avvolge la narrazione mi sembra malinconico, lo stesso protagonista, che osserva gli amici schiamazzare e battagliare a colpi di cuscino, rimane in disparte, non si sente compreso nella scena. È alla ricerca del proprio posto, ma c'è questa voce rabbiosa nella memoria che sembra aver costruito un muro tra lui e gli altri e tracciare così un destino infausto.
Ho avuto anche l'impressione che lui non si sia mai ribellato a questo "destino" stabilito per lui da qualcun altro. Mai, fino al momento in cui non decide che non farà mai del male a Rossana. Potrebbe essere un punto di svolta nella crescita del personaggio.
Per concludere, torno allo stile: è incalzante, probabilmente per l'uso del "tu" e privo di sbavature. Ogni termine è appropriato e non ci sono tempi morti. Oltre a questo, non ho trovato errori.
Davvero una lettura molto gradevole. Complimenti. ^^

Recensore Veterano
24/03/20, ore 21:39

ciao cara, eccomi qui per lo scambio del giardino!
Che piccola perla che ho trovato!!! 😍 quante emozioni in queste tue parole! (e grazie per aver usato Heric invece del nome originale, che io tutte le volte devo segnarmi i doppi nomi se no non li ricordo... 😅 )
Quanto Angst in questa os, il nostro povero 'piccolo' Heric, così malinconico e così triste. Lui sì che si può meritare la sua (ho adorato quanto lo hai scritto 'la tua Sana') Sana, e lo sa, sa che può essere degno di lei.
Sana vista dai suoi occhi è stupenda, mi piace, così sprizzante (esiste questa parola? 😅 ) così esuberante, così... 'Sana' e lui che la ama, che fondamentalmente è un bravo ragazzo, ma che deve fare il bullo... oh, che presa sul cuore! E le lucciole... che bel paragone, poi, lei è come una lucciola e lui forse ha paura di spegnerla... cavolo, spero di non piangere.
Ti dico, normalmente non mi piacciono molte le storie alla seconda persona, ma questa (sarà che è scritta molto molto bene - complimenti, a proposito!) non mi ha 'infastidito' anzi, mi è piaciuta molto e mi ha aiutato a sentirmi più coinvolta.
Mi piace che tu abbia usato delle 'citazioni' (margherita l'avevo riconosciuta 😍), ci stanno bene, anche quella tua, quella sul tramonto è molto bella.
non ho notato nessun tipo di errore, né refusi, né battitura (oppure nel momento non li ho visti perché presa dalla lettura), non sono mai dovuta tornare indietro perché non avevo capito e la lettura è stata scorrevolissima e molto molto piacevole.
Ancora complimenti,
ti metto in lista per la prossima volta,
così da vedere come finisce 😊
un abbraccio,
💜

Recensore Master
24/03/20, ore 13:13

Forse l’avevo già detto, ma di questo anime/manga ho ricordi vaghi legati, credo di aver letto qualche numero del manga, ho visto l’anime, ma non ricordo la fine, né ricordo bene quale fossero i demoni di Heric… che chiamerò Akito, perché sono carogna e la traduzione dei nomi non mi è mai piaciuta XD

Inizio col dire che innanzitutto non mi aspettavo una storia raccontata da te in seconda persona – sono quasi sicura che prima non mi fossero mai capitate. È strana, non mi ci abituerò mai perché ha un certo fascino, ha una certa vivacità introspettiva, ma è anche molto difficile da gestire e più spesso che no il rischio è quello di rendere il tutto un’accozzaglia di statici pensieri rivolti al personaggio o un noioso elenco di azioni. In questa fic non accade, qui c’è la coscienza di Akito che racconta, ma anche lo assale, lo assilla, gioca con la sua introspezione dandocene bocconi e poi svela le sue emozioni, quello che c’è davanti e dietro la maschera di indifferenza che il Mostriciattolo indossa.
Non ci sono pensieri noiosi. Non ci sono frasi ridondanti. Non è una storia statica. È l’esatto contrario e per di più con uno stile che mi ha affascinato e mi ha catturata completamente. E adoro il fatto che tu abbia saputo adattare il tuo stile (che io conosco per il Tredicesimo Re) a questa storia, che lo abbia modulato per rendere le frasi più corte, più moderne ma altrettanto potenti. E, come non bastasse, vogliamo parlare di quanta bravura hai mostrato nel riuscire a cucire perfettamente nella storia le citazioni a Calvino e alla canzone di Cocciante?
E sì, confesso che la canzone non l’avevo riconosciuta e che se non l’avessi segnalato nelle note non me ne sarei accorta, perché anche il tuo stile è pura poesia come quella frase bellissima.

Ancora più della storia di questo primo capitolo – una storia fatta di piccoli momenti, di dialoghi e di una splendida introspezione di Akito – sono i personaggi ad avermi colpita.
Non mi stancherò mai di ripetere quanto io ci tenga all’IC dei personaggi e quanto – purtroppo – sia raro ritrovarlo nelle fic (nei fandom in generale, perché di Rossana leggo fin troppo poco per poterlo giudicare… ma qualcosa mi dice che tutto il fandom è paese (?)). Ci tengo ad una buona caratterizzazione forse ancor più che alla storia stessa e in questo capitolo, tutto di quello che ci hai mostrato apparteneva all’Akito e alla Sana del manga – con l’aggiunta perfino dei personaggi di contorno che non hai relegato solo in un angolino, ma a cui hai dato una loro profondità, rendendoli parte integrante della storia; cosa assolutamente non da tutti.
Ma i protagonisti… oh se li ho amati. Ho adorato l’affettuosa poesia dei pensieri di Akito riguardo a Sana, il modo con cui la vede, con cui la sua coscienza ne parla e certe descrizioni che ho trovato così dannatamente calzanti oltre che bellissime da leggere… ma la parte che più mi ha commosso è stata quella in cui ha scoperto che Sana, per lui, è il silenzio. Quello tanto agognato che ha sempre ricercato e che nessuno gli ha mai dato. Ed è una cosa che mi ha lasciata senza parole, perché non te lo aspetti da Sana che è un vulcano di esuberanza, ed invece ha quella dolcezza così speciale che riesce perfino a toccare un ragazzino come Akito e sollevarlo dal suo bozzo di tristezza. Davvero, non ci sono parole per dirti quanto ho adorato come tu abbia gestito il tutto…
Per non parlare poi de:

Urla, urla come solo lei sa fare. Salta fuori dal cespuglio e comincia a correre, per poi tirare il freno e fare marcia indietro. «Sei ammattito? Mi hai fatto prendere un colpo. Senti come mi batte il cuore…» Allunghi una mano verso il suo petto. «Ah, tieni le mani apposto!»

Ahahahahah, sono morta a questo punto. Come si fa ad essere così adorabili? XDDD
Tra l’altro è anche molto bello come hai portato alla luce il fatto che siano comunque dei ragazzini, cosa che spicca nel modo in cui tratteggi l’esuberanza di Sana e certe sue frasi o la sua intenzione di cercare le lucertole.
Davvero è tutto adorabile, perfino il finale del capitolo in cui Akito le promette che sarà degno di lei… Ah, il mio cuore, il mio povero, povero cuore! ç__ç

Davvero, complimenti!

Recensore Junior
28/05/19, ore 00:26

solitamente non leggo storie così corte, ma ho fatto bene a cambiare idea. complimenti storia ben scritta. due capitoli per una marea di emozioni

Recensore Master
21/07/18, ore 09:18

Recensione per il premio: Cuore di panna, nel contest: Scegli il tuo premio! di Setsy
Buongiorno, tesoro. Non che dubitassi delle tue versatili capacità, ma trovare così tanto su un fandom semplice come Rossana non me l'aspettavo. I personaggi sono fioriti tra le tue mani, mantenendo le loro radici vive, ma al massimo della loro espressione. D'altro canto questo contest l'hai vinto, ci sarà pure un motivo!
Rossana è forse un pochino più semplice da caraterizzare, ma passare da Heric come protagonista assoluto della storia è un altro tipo di scommessa. C'è un mondo complesso nell'IC del ragazzino, perchè è tante cose diverse, ma non devono apparire contrastanti, come se avesse un'oscillazione della personalità. Hai centrato la verità, secondo me. Heric ha una natura eroica, un vissuto contorto e una crescita difficile e si trovano tutti racchiusi perfettamente nel ritratto che ci offri. Il figlio del demonio... deve essere terrbile crescere così, anche perché tutti noi crediamo e facciamo nostro quello che assorbiamo da piccoli come imprinting morale e caratteriale. Riconosco il leader sfacciato, quello che ha imparato ad uscire dalla fase peggiore grazie all'amicizia di questa bambina - non più davvero tale - vitale, solare, determinata, che ha mantenuto le caratteristiche più "innucue" del bulletto - ruba i cioccolatini, ma non penso che ormai farebbe molto di peggio.
E vedo nel contempo che vorrebbe chiedere scusa a Marine, ma ancora non sa come fare. Non è cattivo è ovvio, ma è come se dovesse ripartire da zero, organizzare una specie di programma di recupero di se stesso, e come hai brillantemente detto, imparare a conoscersi tramite la conoscenza di un'altra persona che gli vuole bene e che gli si offre come uno specchio sincero dei suoi pregi e difetti. Un grande gesto d'amore, degno della deliziosa Sana-chan, perchè è molto difficile scontrarsi con chi si ama, invece di cedere per piacere, per sicurezza personale.
L'inizio credo sia a parte più emblematica; Rossna riesce a muoversi quasi indenne tra le spine (piccoli graffi ovvi) e quando Heric cerca di aiutarla le fa più male, perché la strattona via dal pericolo. Ecco, questo potrebbe essere il riassunto di come inizi il loro rapporto. Lui che non sa avvicinarsi senza ferire le persone, non sa prendere le misure, mentre lei è così sicura di come è giusto comportarsi che può riuscire nelle imprese più disperate. (ma cercava un nido dove riportare degli uccellini? *-* ti, prego, ho bisogno di saperlo!)
L'atmosfera giapponese che hai ricostrutito mi fa venire gli occhi a cuore, è perfetta, romantica e "tecnicamente" giusta: la cattura delle luccciole, così amate nel Sol levante, i bastoncini di scintille (poi dici la civiltà: da noi sarebe stati i botti! che grezzi che siamo!)e il Kimono propiziatorio mi fanno piangere di gioia. Tutto è perfettamente credibile, comprese le dinamiche dei gruppi maschietti/femminucce così difficili a quell'età. C'è interesse, ma incapcità di gestirlo, l'avvicinarsi ha sempre un po' di sapore di confronto, di sfida.
Sei sempre più brava, ed è ovvio che leggerò il secondo capitolo, anche se sono purtroppo ferma sulla tua long... l'estate è la morte mia!
grazie di aver scritto questa perla, Queen-sama!
un bacio giapponese,
tua, Setsy

Recensore Master
02/06/18, ore 14:58

Ciao ^^ Eccomi qui per lo scambio delle recensioni del gruppo del giardino di Efp, e anche se con un ritardo mostruoso, sono ancora in tempo per poter lasciare qui un parere. Ho scelto questa tua fanfiction perché da piccola mi sono innamorata dell'anime di Rossana, e qualche anno dopo ho letto fino all'ultimo capitolo Kodomo no Omocha: non ho quasi mai letto storie riguardanti questo fandom, e quindi non posso fare a meno di essere curiosissima!
È bello vedere come tu sia riuscita a mantenere perfettamente l'IC dei personaggi, la prima parte mi è così familiare da sembrare presente nel manga, addirittura i dialoghi si avvicinano molto alle personalità originali (cosa che apprezzo davvero perché mandare OOC i protagonisti è una cosa che assolutsmente non sopporto, come scrittrice e lettrice).
Tutta la scena che si svolge tra i due ragazzini è dolcissima e mi ha stretto il cuore, un attimo di normalità e di serenità in un'esistenza negativa e d'odio che è la vita di Akito: lui la ama, la ama da sempre, quella ragazza esuberante e fastidiosa, ma l'unica che è in grado di andare al di la della corazza che lui si è costruito addosso nell'indifferenza del mondo. Ho amato e amo ancora adesso lui e Sana assieme, ed ho apprezzato davvero questa prima parte che parla sei sentimenti di lui e di come si senta spezzato dentro nonostante l'apparenza che mostra agli altri; appena avrò l'occasione recupererò un poco di tempo per leggere anche la seconda.
Il testo è scorrevole e ben scritto, senza errori grossolani e molto evocativo a livello emozionale, hai descritto molto bene ciò che prova Akito dentro di sé, e Sana è davvero ben strutturata nel carattere originale. Una bella lettura e ti ringrazio ^^
Buon lavoro e alla prossima occasione :D

Recensore Veterano
21/05/18, ore 21:52

Eccomi per l'ABC delle recensioni, finalmente.
Ho adocchiato questa storia da un bel pò e sono felice, oggi, di poterla finalmente recensire. Partendo dalla grammatica e dallo stile non c'è che dire....Ti conosco come autrice dunque sei una conferma, dico solo questo. Per quanto riguarda i contenuti, beh, per me Sana ed Heric è - forse - la prima coppia che ho seriamente shippato. Li ho amati da bambina e li amo ancora ora. In questo primo capitolo sei riuscita a descrivere perfettamente il rapporto tra i due: pieno di scontri ma anche di incontri, di freddezza ma anche e soprattutto di dolcezza. In effetti, questa tua storia mi ha suscitato un immensa dolcezza e una grande tenerezza soprattutto nei confronti di Heric, da sempre molto problematico ma allo stesso tempo da sempre innamorato di questa ragazzina così sorridente, estroversa, positiva per chi gli sta attorno, soprattutto per lui. Cercherà in tutti i modi di sentirsi alla sua altezza, infatti la frase alla fine "Continua a sorridere, Sana, sarò degno di te." l'ho trovata di una dolcezza immensa. Con l'auspicio che Heric capisca che lui è perfetto per Sana esattamente così com'è.
Grazie per questa dolce lettura. Un abbraccio.

Recensore Master
11/05/18, ore 13:59

Ed eccomi qui, finalmente, per lo scambio.
Ce l'ho fatta e infine ho deciso di leggere e recensire questa per due semplici motivazioni:
1- la prima è che mi è saltata subito all'occhio e visto che l'hai messa tra le papabili fanfiction da poter recensire, ho deciso di farmi avanti.
2- adoro Rossana e non leggo una fanfiction su questo fandom da eoni, così ho voluto riprendere in mano questa avventura, con i suoi meravigliosi personaggi profondi e inusuali e recensirti.
Ovviamente non sono stata delusa e, uno dei motivi principali è la seconda persona presente singolare... di cui io vado pazza.

Non solo la adoro, ma sono anche abbastanza critica con chi la usa perché non è semplice riuscire a farlo per bene. La SPPS (abbrevio o è troppo lunga ogni volta XD) è un eccelso canto d'angelo che può rapidamente trasformarsi in un mostro. Non tutti sanno usarla bene e non tutti riescono a metterla in un contesto dove sta bene. E' fatta per trasmettere emozioni con un certo trasporto e non è sempre la decisione più consona ma qui... qui ci sta da dio.
Sei riuscita a padroneggiarla con il tuo stile particolare, poetico e che si porta una scia di malinconia, in questa fic, non indifferente.
Quindi, per quanto riguarda la scelta di questo stile di scrittura, non posso che farti i complimenti (POTREI PARLARE DELL SPPS PER ORE, MA MI FERMERÒ' QUI AHAHAHA).

Passiamo alla storia vera e propria.
Sin dall'inizio il tuo stile poetico si mostra in tutto il suo splendore.
Nel primo paragrafo c'è già qualcosa nell'aria, che sa di Giappone e delle sue tipiche feste e ci delizi con perle meravigliose come questa, che mi ha letteralmente scaldato e distrutto il cuore allo stesso tempo:

Il tramonto abbaglia, ti costringe a schermarti gli occhi: fa male vedere qualcosa di così bello. Se non lo vedi, non te ne innamori; e se non ti innamori, non soffri.

Poesia pura, sono affascinata da questo genere di cosa, perché se un attimo prima mentre leggi la frase pensi possa voler dire una cosa, infine ne vuole dire un'altra e mi sento paurosamente coinvolta.

«Com’è che non hai ancora imparato a trattare una fanciulla, eh?»
«Mh?» [...] «Quale fanciulla?»

Vorrei soffermarmi su tutto questo.
E' un breve dialogo che si porta dietro due personaggi che sono esattamente così. Hai centrato un punto chiave, quello della caratterizzazione ma anche del rapporto tra i personaggi. Sana e Akito sono così. Sono fuori dagli schemi in modo completamente opposto ma che alla fine si trovano sempre. E' un destino, il loro, quello di stare insieme anche nella stessa scena e scambiarsi parole, e quel piccolo punto in cui Akito le cura la mano col suo finto disinteresse è ancora una prova di quanto tu sia riuscita con tutta te stessa ad entrare nel personaggio e farlo interagire con l'altro.
Sono come il giorno e la notte che ad un certo punto si incontrano e si piacciono.
Adoro tutto ciò.

Poi ci spostiamo e abbiamo ancora un meraviglioso percorso interiore nei pensieri di Akito. E' completamente al di fuori di sé, non riesce a star fermo senza pensare e ogni pensiero è sempre legato alla paura che un giorno Sana possa sapere chi è davvero e nomini spesso Nelly. E' vero, il loro rapporto era particolare, c'era odio, c'era questo affetto che ormai si era assottigliato sotto un mucchio di frustrazioni, e molti dei problemi di socializzazione del ragazzo erano sfociati per colpa sua, e questo tuo continuo fargli ricordare le cose che Nelly gli diceva ("Figlio del demonio", e le sue urla senza sentimento) l'ho apprezzato.Puntualizza e ricalca i fantasmi di Akito e le sue ombre, le sue paure e il suo perenne distacco da ogni cosa.
Il suo distacco è palpabile anche dopo. Si vede che si sforza di sembrare normale, di essere come gli altri ma non ci riesce. Pur sentendo un profondo senso di colpa verso Marine, continua a lanciarle sguardi terribili che come al solito la terrorizzano, e ogni volta sembra peggio.

Ho apprezzato tantissimo il tuo modo di rendere Akito un vero e proprio mostro nei dialoghi e di distruggere tutto ciò nei suoi monologhi interiori. E' quel tipo di persona che un minuto prima di una cosa e appena chiude la bocca sta già pensando il contrario e per quanto voglia cambiare, la verità è che non vuole farlo davvero, e lo capiamo nel momento in cui è di nuovo con Sana, in cerca di Lucciole, dove scopriamo quanto per lui sia quasi semplice diventare migliore di come è di solito. C'è un crescendo di sentimenti, quasi si perde quel senso di malinconia per un attimo. Le cede il bastoncino e lei è felice, lui anche lo è.
Scopriamo che Akito è infelice per la maggior parte della sua giornata, in questa fic. Scopriamo che la sua vita non lo soddisfa, come la sua famiglia, come i suoi amici e come tutto il resto... ma il resto non è Sana.
Sana può fare il miracolo e dove gli altri non sono riusciti, provando e riprovando, lei ci riesce senza nemmeno provarci ed è una cosa estremamente romantica e quasi irreale, ma c'è e mi ha davvero emozionata.

Nel finale, c'è questa supplica. Vuole vederla sorridere ancora e ancora, perché non ha il coraggio di dirle che la ama, ma intanto sa di essere meglio di come è di solito, quando è con lei, perché è come se fosse il suo intero mondo.
Quello vero, dove lui si piace, dove si ama, dove sorride ed è felice e dimentica tutto: passato presente e futuro.
Che dire.
Questa è una vera e propria perla, l'ho adorata per il modo in cui l'hai scritta, per i sentimenti contrastanti che mi hai fatto provare e per la SPPS usata egregiamente.

Grazie per questa meravigliosa esperienza, questo ritorno al passato e per avermi di nuovo inondato col tuo stile particolare, che ogni volta lascia il segno.

Al prossimo scambio.
Miry

Recensore Master
24/04/18, ore 18:56

Ciao!
*_*
Non so bene perché consideri le tue fanfiction mezzi disastri; comunque, questa certo non lo è.
Amo Eric e Sana, e tu li hai resi bene. Specialmente l'introspezione di Eric è centrata, ma TUTTI i personaggi che hai introdotto, da Margaret a Nelly (lei solo accennata) a Terence, sono perfettamente IC. Tutti, complimenti.
Molto carina l'idea di Sana che va a caccia di lucciole. Mi piace anche che Eric voglia essere degno di lei.
Il tuo stile è sempre impeccabile, ho solo un dubbio su questa frase:
- Allora è meglio pensarla come una fata ignorante: bellissima e [allo oscuro] di tutto.
Non so sia voluto o meno, ma non dovrebbe essere "all'oscuro"? Sono la prima che non sempre elide, ma qui mi stona davvero molto.

Inizialmente pensavo fosse una One Shot, ma ora sono curiosa di sapere cosa aspetta questi due nel secondo capitolo.
Alla prossima!

Mari

Recensore Junior
23/04/18, ore 10:20

Beh, per essere la follia di un attimo è decisamente degna di nota!! Personalmente mi piacciono molto le ff dal punto di vista di Heric/Akito e questa è molto carina! Mi fa sempre un certo effetto il sentire il disagio interiore di Heric e la sua sofferenza per quella che è la sua vita in questo particolare momento e tu sei stata molto brava nel renderlo. Un appunto, non è Margaret quella spaventata da Heric, ma Marine.

Recensore Master
21/04/18, ore 22:57

Wow verAmente niete Male come l'inizio e dopo gia qui si vede che Aki e cotto di Sana :)

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