E ciao ed eccomi finalmente qui!
Comincio dalla fine, come mia abitudine: e certo che è spaventata, povera piccola. Lei è pur sempre una midgardiana, lui un dio norreno inca%%ato con il mondo di un migliaio di anni e spicci. Quando si scrive di Asgard, appare evidente come vi sia una carenza di posti interessanti dove potersi incontrare: giardini, biblioteche, sale dei banchetti e l'immancabile taverna. I posti dove incontrare quello snob di Loki, poi, sono ancora meno.
Bisognerebbe imprendere e aprire qualche attività nei Nove Regni, per far divertire un po' questi Asi. La tua biblioteca a ferro di cavallo mi piace molto, però, così come il modo in cui Abbie ci arriva, eh eh eh. Loki la considera meno della coccinella sul vetro, e devo dire che sfoggia tutta la simpatia, la gentilezza e il buonumore che lo contraddistingue. Ma che si stava leggendo? Risulta secondo solo a Sif, che per noi non ha più segreti (e mi chiedo se anche qui farà come in TDW). Intravedo una certa comunione di intenti tra la coppia Abbie/Robert e Thor/Loki. Azzeccato? Sai che è interessante questa cosa del passato di Abbie? Mi piace, di lei, che ne stai curando l'aspetto interiore senza però scivolare nel patetico (non lo avrei sopportato) né creando una insoportabile "so tutto io". Questa tua protagonista è una ragazza che ha sofferto e si ritrova in un posto dove tutti la schifano, non sa cosa deve fare e come e quando, e questo mi piace.
Insomma, attendo il prossimo capitolo ;)
P.S.
Ma che l'ex di Abbie si chiami Chris è una pura casualità?!
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