Recensioni per
La luce dei tuoi occhi
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 73 recensioni.
Positive : 73
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
07/05/18, ore 21:52

ECCOMI.
Finalmente riesco a recensire i capitoli che avevo lasciato indietro.
E li ho letti - e riletti, e riletti, e riletti - talmente tante volte che A I U T O , PIANGO TANTISSIMO.
Sono stati uno più bello dell'altro, davvero.
In questo capitolo sono successe tante cose BELLISSIME e TRISTISSIME e IL MIO POVERO CUORE, come farà a reggere tutto ciò, help.
Mi piace come, poco per volta, si stiano delineando i rapporti tra i personaggi.
Sōma e Takumi sono sempre più vicini e in alcuni casi è proprio Sōma a chiedere la vicinanza dell'altro, Akira e Ryou sono bellissimi, il primo così preoccupato per l'attacco di panico di Ryou - ho un sacco di cose da dire a riguardo - e Kuga e Tsukasa… beh, loro mi fanno impazzire/morire/sclerare in ogni loro forma e sfaccettatura, quindi sai già quanto io abbia amato le loro parti.

"Kuga aveva perso la parola. Il che era di per sé un fatto straordinario." ---> how to iniziare il capitolo con una punta di ironia - o forse sarcasmo? Ad ogni modo, il solo fatto che Kuga stia zitto è seriamente un fatto straordinario anche se, nella situazione in cui si trova, è più che comprensibile.

"È il mio fardello, Tsukassan. Il mio problema. Non trovo giusto il fatto che tu debba starci così male." ---> non lo trovo giusto nemmeno io, ma Tsukasa ha fatto la sua scelta e non ci si può opporre. Perché ha scelto di starti vicino e quindi sa bene a cosa va incontro. I MIEI AMORI BELLISSIMI.

"Io quel velo di ingenuità nei tuoi occhi non riesco più a vederlo. Questo significa che sai quanto è grave la situazione. Allora cosa fai? Stai fingendo? Non puoi fingere." ---> è impossibile fingere, non in una situazione del genere. Nemmeno per Kuga. Potrebbe riuscirci per un po', ma poi crollerebbe e questa cosa mi distrugge.

"Se parli di sedute di chemio e cose del genere, io non le faccio! Hai idea di come si riduca una persona? Diventerò un cadavere che cammina!"
"Ma di cosa... di cosa parli?! Stupido, se non lo fai, tu..."
No, non si muore. Affatto. Quest'opzione non esiste.
"Lo so cosa succede. Ma questo non cambia. Io non voglio... non voglio perdere le mie forze, non voglio essere impossibilitato dal fare le cose che faccio. Sarebbe umiliante" ---> quando ho letto che Kuga si era opposto nel fare le sedute di chemioterapia mi è crollato il mondo addosso. E mi sono sentita sempre più vicina a Tsukasa perché sta facendo di tutto per farlo ragionare. Insomma, è una cosa seria. Tremendamente seria. E Kuga non vuole sentire ragione. Diamine, è una cosa tremenda… da una parte c'è il suo orgoglio, che in questo caso si sta rivelando una brutta bestia che non fa altro che alimentare il male che si porta dentro e dall'altra c'è Tsukasa, che se fosse per lui porterebbe Kuga dritto in ospedale per curarsi. Troppo ANGST tutto in una volta, non ce la faccio.

"L'orgoglio è forse più importante della tua vita?"
"La mia vita è come quella degli altri. Che valore in più vuoi che abbia?"
"Per me ha un valore inestimabile!" ---> io… cioè loro… cioè, quello che si sono detti… I MIEI TESORI PREZIOSISSIMI. Quello che ha detto Tsukasa lo prendo per una dichiarazione d'amore, NON VOGLIO SENTIRE RAGIONI, TSUKASA SI È DICHIARATO.

"Lo aveva detto. 
Non era solo inestimabile, era tutto. Se Kuga fosse morto... Oddio, non voleva neanche pensarci. 
Sarebbe morto anche lui. A quel punto non sarebbe esista razionalità che avrebbe potuto salvarlo.
Se muore lui, la faccio finita anche io.
Ma questo non posso dirglielo, sarebbe un peso troppo grande." ---> … Tsukasa lo ama talmente tanto che sarebbe disposto a spingersi così oltre da farmi venire i brividi. A parte il fatto che non tollero assolutamente pensieri così negativi - ma che comprendo, perché alla fine sono entrambi disperati - PERÒ TSUKASSAN, NON PENSARE MAI PIÙ AD UNA COSA DEL GENERE, PERCHÉ ANDRETE AVANTI INSIEME, CE LA FARETE INSIEME, VIVRETE INSIEME E NESSUNO DEI DUE MORIRÀ - LO SPERO.
Mi ha lasciata sconvolta perché non pensavo che Tsukasa arrivasse a questo punto: a sentirsi talmente legato a Kuga che, se dovesse andarsene, allora se ne va anche lui. No, non voglio pensarci, è troppo struggente.

"Crudele ironia" ---> sono bastate queste due parole per spiegare tutto. Perché Kuga ha sempre desiderato le attenzioni di Tsukasa ed ora che le ha tutte, ma proprio tutte… la vita è stata così ingiusta, con lui. Poi ci credo che si arrabbi, dopo che Tsukasa gli è sempre stato distaccato ed ora gli è talmente vicino da fargli male. Il mio piccolo leoncino preziosissimo.

"Eccole, eccole lì. Eccole lì le lacrime sgorgare fuori dai suoi occhi. Tsukasa si maledì mentalmente.
Non voleva vederlo piangere, era già abbastanza doloroso così!" ---> PIANGIAMO TUTTI INSIEME, PERCHÉ SE KUGA PIANGE IO PIANGO CON LUI.

"Sorrideva di nuovo, mentre la lacrima gli rigava ancora il viso. Avrebbe voluto asciugarla, poi avvicinarsi alle sue labbra e baciarlo. 
Lo avrebbe voluto davvero tanto." ---> guarda, se lo avessi fatto, avresti avuto tutto il mio sostegno.

"Kuga, devi essere forte. E devo esserlo anche io. Non è strano? Dovrei essere io quello a darti coraggio, ma mi sembra che sia tu quello che sta dando coraggio al sottoscritto.
È questo il motivo per cui ti amo. Sei un concentrato di determinazione.
Ma hai bisogno di piangere e voglio che sia fra le mie braccia. Lascia che sia io a raccogliere i pezzi delle tue certezze ormai infrante. 
Lascia che sia io." ---> ho adorato questo pezzo. L'ho letteralmente amato. Perché Eishi è così innamorato e spaventato che mi fa troppa tenerezza. Ha capito che entrambi sono fragili ma che si possono sostenere a vicenda e vorrebbe tanto che Kuga si lasciasse andare, almeno una volta. Sto seriamente rischiando di morire interiormente e sono solo a inizio capitolo. Good.

"Tu sei sempre più bello e io mi innamoro sempre più di te.
Credevo che ad un certo punto anche l'amore si fermasse. Che avesse un limite.
Invece non è così." ---> adoro troppo l'immagine di Sōma sotto la neve. É una cosa bellissima e triste allo stesso tempo. E vedere Takumi così innamorato è meravigliosamente struggente.

"Sai, Takumi. Mi sento fortunato. Perché nonostante ciò che è successo, io ho ancora voi che vi prendete cura di me. Questo mi rende felice, perché se fossi morto non sarei stato più in grado di vedervi. Cioè, adesso non vi vedo comunque, però sai cosa intendo" ---> questo pezzo. MAMMA MIA, QUESTO PEZZO. Sōma ha detto delle cose bellissime e vere, perché se fosse morto non sarebbe nemmeno lì e tutto sarebbe anche peggiore rispetto a quanto lo è già. É vero, non riesce a vederli, ma è ancora lì, con loro, con Takumi, è può sempre sentirli. Può sentirlo. Ciò che più amo di Sōma, soprattutto in questa storia, è la sua gratitudine nei confronti della vita.

"Tu fortunato?
No, angelo. Sono io che sono fortunato ad aver incontrato te, che sei la cosa migliore che mi sia successa.
Ho promesso a tuo padre e a me stesso che mi sarei preso cura di te.
E lo farò. Puoi contarci che lo farò.
Ti proteggo io, da tutto." ---> Takumi ha tutto il mio sostegno. Assolutamente. E sono convinta che manterrà la sua promessa. Certo, ci saranno diversi problemi e sarà tutto in salita, ma ce la farà. Non si arrende, questo è certo.

"Ah, e poi, Takumi... Scusa se quella sera ti ho fatto arrabbiare. Non era mia intenzione".
Perché? Perché mi stai chiedendo scusa?
Sono io a dover implorare il tuo perdono!" ---> è addirittura Sōma a chiedere perdono. SŌMA. Manco avesse fatto qualcosa di sconvolgente… che poi, diciamocelo: per ciò che è successo quella maledetta notte, sostanzialmente non ha colpa nessuno. É successo qualcosa di grave, assolutamente, ma non perché era stato premeditato o cose del genere (ed io voglio sapere altri particolari riguardo quella sera, mi sto seriamente perdendo tra le mie congetture ed elucubrazioni mentali per cercare di capire cosa è successo).

"Gli circondò le spalle con un braccio, poggiando la testa sulla sua.
"Comunque... sono contento che tu stia bene. Non te lo aveva ancora detto".
Adesso ne ho la certezza, tu devi essere un angelo. Non so come spiegarmelo altrimenti." ---> Sōma che abbraccia Takumi trascende qualsiasi dimensione. E trascende ancora di più il fatto che gli abbia detto di essere felice perché lui sta bene. Almeno lui. Certo, Takumi starà bene fisicamente, ma psicologicamente è ridotto uno schifo. E questa cosa mi distrugge.

"Non staccarti da me". ---> P I A N G O . È una richiesta così pura e disperata… non ce la faccio, seriamente.

"Takumi e Soma, la vita è stata ingiusta con entrambi. Spero davvero che le cose possano andar bene per voi, perché dopo questa orribile esperienza vi meritate il meglio. E troverete la vostra felicità, ne sono certo." ---> sto seriamente amando Akira, in questa storia. É veramente un eroe, anche se non vuole sentirselo dire. Ma è così. E il fatto che si preoccupi tanto per i suoi compagni che e augura loro il meglio lo rende ancora più meraviglioso. Grazie perché mi stai facendo rivalutare tantissimo un personaggio che nella serie originale sì mi piace, ma non tantissimo. Quindi grazie di cuore, davvero. ❤

"Pff, è stata una brutta esperienza, voglio solo dimenticare".
Ma Ryou non avrebbe mai dimenticato. Non si sarebbe mai tolto dalla testa quelle immagini che la notte venivano a tormentarlo, impedendogli di dormire." ---> anche Ryou mi sta piacendo sempre di più. Anche con lui vale più o meno lo stesso pensiero che ho per Akira, quindi grazie perché sto rivalutando tantissimo anche lui! E poi, vedere Ryou in questo stato è tremendo: lui che, se non indossa la sua fidata bandana è sempre così calmo e posato - addirittura un po' fiacco, detta come va detta - ed ha sempre tutto sotto controllo si ritrova il mondo rovesciato al contrario. Perché è vero, non avrà vissuto il prima persona quella bruttissima esperienza, ma i ricordi ci sono, li ha vissuti e non sono per nulla piacevoli.

"Non lo so cosa sento, d'accordo? So solo che non riesco a respirare, che cazzo...!" ---> quando hai scritto dell'attacco di panico che ha avuto ho pensato: no, ti prego, anche Ryou no, eh! Non bastano i nostri protagonisti principali, vero? No perché l'ANGST non è ancora sufficiente, a quanto pare. Mi sono sentita male per lui… hai descritto bene il suo attacco di panico; l'ho vissuto solo una volta in tutta la mia vita e mi è bastato… perché ho provato quasi tutto quello che ha provato lui. Non è stato per nulla piacevole.

"Che ti prende, Ryou? Non è da te. Mi sembri così spaventato." ---> e ci credo, dopo tutto quello che ha vissuto… il fatto è che anche Ryou ha un orgoglio smisurato, come un certo midget A CASO. Quindi per lui è difficile ammettere certe cose e si tiene tutto dentro.

"Non se n'era neanche accorto, ma adesso la sua mano era stretta a quella di Ryou. Non intendeva lasciarlo, temeva che facendolo sarebbe caduto. E d'altro canto, lui gli stringeva a sua volta la mano con forza.
È un contatto piacevole. Meno piacevole è vederlo stare così male." ---> Akira che aiuta Ryou è stupendo. Si vede la preoccupazione che nutre nei suoi confronti e non ha esitato un attimo a prestargli soccorso. E Ryou non può fare altro se non aggrapparsi a lui, perché anche se non lo vuole ammettere, ha bisogno di aiuto. Del suo aiuto.

"Va tutto bene. Ci sono io" ---> mi sto seriamente innamorando di Akira e Ryou insieme.

"Perché mi sento più tranquillo adesso che mi sta toccando? Da quando in qua ho bisogno della sua rassicurazione?
Questo è davvero patetico.
Ma adesso...
Riesco di nuovo a respirare." ---> ecco, BRAVO RYOU, che almeno tu quando serve sai mettere da parte l'orgoglio e pensi prima di tutto alla tua salute e a stare bene, non come un certo midget A CASO.

"Takumi, Takumi", Soma lo raggiunse, cadendogli praticamente addosso.
"Soma! Ma vuoi fare attenzione?"
"Chiedo scusa!", rispose allegro, porgendogli qualcosa che aveva tra le mani. "Ecco, ti ho portato dei mochi*, assaggiali!"
"No, ora non mi va"
"Ho detto assaggiali!", esclamò infilandogli a tradimento un dolce in bocca. Takumi mugugnò qualcosa." ---> quanto è stato tenero questo pezzo! Adoro la parola "Hatsunoide", così come il significato e l'evento che porta. E sono felice che tu abbia dedicato l'ultima parte del capitolo al capodanno. ❤
Kuga che si lamenta per il freddo è un must, un po' come Marui che sclera per la sua camera. Poi niente, Sōma che imbocca a modo suo Takumi credo sia una tra le cose più dolci di questo mondo. Era così spontaneo, così disinvolto ed ha centrato la bocca senza troppi problemi, solo per questo si merita un applauso di novanta minuti.

"Sono disteso accanto a lui. Così, come se nulla fosse. In lontananza sento il mare che si infrange. L'aria fredda non mi dispiace affatto.
E poi tu mi sei accanto. Ma non posso guardarti troppo, te ne accorgeresti." ---> ormai lo sai fin troppo bene che adoro le introspezioni che fai di Takumi. É sempre così intendo e profondo che mi vengono i brividi.

"Takumi, hai freddo?"
"Cosa?"
"Ti sento tremare. Hai freddo? Su, vieni più vicino, tranquillo".
Oddio, mi sta chiedendo di avvicinarmi. Non so se potrò rispondere delle mie azioni." ---> troppo belli. Seriamente, sono una cosa meravigliosa quei due. Leggere cose del genere mi fa tornare alla mente quando erano l'unica OTP che avevo di Shokugeki no Sōma, prima di sprofondare in un Inferno tremendo con la Tsukasa/Kuga. Mi fanno venire una nostalgia immensa… troppo preziosi.

"E pensi che il mio viso potresti scordarlo?"
Soma dovette avvertire il suo respiro sulla pelle.
"No, non credo. Ah, sì. L'azzurro dei tuoi occhi non lo dimenticherò mai", allungò una mano, sfiorandogli accidentalmente le labbra. Takumi non riuscì a trattenersi dal baciargli le dita." ---> a leggere: "L'azzurro dei tuoi occhi non lo dimenticherò mai" non solo mi sono sciolta, ma ho anche pensato che fosse una bellissima e velata dichiarazione d'affetto. Perché ancora non si capisce al cento percento se Sōma prova qualcosa per Takumi - nel senso, che tenga a lui più della sua vita è palese, ma sta andando oltre poco per volta, senza sbilanciarsi mai - quindi insomma, quelle parole sono un bellissimo passo avanti. E l'ho adorato troppo. Troppissimo.

"Cos'ha la mia vita in più rispetto a quella degli altri?
Dio, faccio fatica a credere che stia succedendo a me." ---> midget del mio cuor, sto faticando a crederci anche io, sul serio. Comunque la tua vita è importante per tutti e per Tsukasa soprattutto quindi sì, la tua vita ha qualcosa in più rispetto a quella degli altri perché lui, amandoti, le ha dato un valore in più. Capito? Quindi non pensarci e rifletti su quello che vuoi fare, che vederti così mi fa venire il magone - sembra che io stia parlando direttamente a Kuga come se lo avessi davanti, aiuto.

"Non voleva morire. Assolutamente no che non voleva. Ma non voleva neanche essere trattato da "persona malata". Non voleva indebolirsi, né dipendere da qualcuno.
Nessuno lo voleva. Sarebbe stato un grave colpo per il suo orgoglio." ---> qui entra in scena una cosa molto importante. Che ci sia di mezzo l'orgoglio di Kuga sulle sue scelte ormai è palese, ma è anche vero che, spesso e volentieri, succede che i pazienti siano riluttanti a farsi curare perché soffrono nel mostrarsi diversi agli occhi degli altri. C'è che quando qualcuno si ammala, tutti tendono a cambiare atteggiamento nei suoi confronti, a trattarlo come un malato e ciò non fa che appesantire la situazione. Perché alla fine e prima di qualunque altra cosa, si è esseri umani, non malati. E mettere ancora più in evidenza questa seconda cosa non fa assolutamente bene a nessuno.

"Tsukasa sembrava non capirlo.
Non è che non lo capisce, stupido. Se non ti curi non puoi guarire. Se non guarisci, morirai. Ha detto che la tua vita ha per lui un valore inestimabile.
Tsukasa lo ha detto. Lo ha detto proprio a me.
Era il mio sogno. Sì, lui è sempre stato il mio sogno. Inizialmente lo ammiravo. E lo detestavo. Volevo essere come lui, se non migliore. Poi però tutto è mutato. Ho cominciato a vederlo con occhi diversi. 
Ma non avrei mai creduto che ci fosse alcuna possibilità per me, per noi." ---> … il mio leoncino tenerissimo. Non so davvero come esprimermi riguardo a questo pezzo… è stato così sentimentale e fluffoso, con quel pizzico di Angst che non guasta mai che boh, mi sciolgo malissimo.

"Forse Tsukassan è arrabbiato con me perché mi crede un egoista. E sicuramente lo sono. Lo faccio preoccupare sempre.
Stupido che non sono altro.
Terunori abbassò lo sguardo.
Non voglio che mi guardi in maniera diversa." ---> quanto l'ho trovato indifeso, qui. Mi ha fatto troppa tenerezza - come se già normalmente non avesse questo effetto su di me -, così insicuro nelle sue debolezze. Tsukasa si preoccupa per lui a prescindere, questo ormai si sa. Ma lui ancora non lo comprende ed ha paura di apparire diverso ai suoi occhi. PIANGO.

"Tu sei una mia responsabilità. Dovessi donarti l'aria che respiro, ma ti salverò." ---> SÌ PERÒ TSUKASSAN, NON TI CI PUOI METTERE ANCHE TE, IL MIO POVERO CUORE.

"Vuoi che ti dica tre validi motivi per cui dovresti vivere?" ---> te stesso, io e NOI. E C C O . Che poi alla fine è così, solo che l'ho riassunto in mezza riga e invece tu lo hai spiegato benissimo.

"Il primo motivo è... per il tuo orgoglio. Non ho mai conosciuto nessuno come te, porti allo sfinimento. Vuoi permettere a questa malattia di vincere? Non sarebbe proprio da te" ---> quanto è teneri Eishi che gli da velatamente del rompiscatole. Però è vero: Terunori porta allo sfinimento come solo lui sa fare… e vuole forse permettere ad una malattia di sfinirlo più di quanto lui possa fare? Certo che no.

"Il secondo motivo è un mio capriccio. Non puoi morire prima di me. Perché poi non potrei vivere senza di te. Quindi è meglio se viviamo entrambi. Poi, se al massimo c'è qualcuno che deve morire per primo, quello devo essere io. Tu sei più forte, ce la faresti comunque...".
Tsukassan, ma che dici? Io... vivere senza di te? Non è contemplabile." ---> EISHI, COSA CAPPERI STAI DICENDO, TI HO GIÀ DETTO CHE NESSUNO DEI DUE DEVE MORIRE, N E S S U N O , HAI CAPITO? Che poi ormai è chiaro come il sole che Eishi non può vivere senza Kuga e viceversa. Si amano troppo per poter anche solo pensare ad una vita o anche solo un giorno senza la persona amata. E TU NON PUOI FARMI QUESTO, ME LI HAI GIÀ RESI COSÌ TANTO INNAMORATI E SIAMO SOLO AL QUARTO CAPITOLO, HO PAURA PER QUELLI FUTURI.

"Quale... qual è il terzo motivo?".
La bocca secca.
Il batticuore. 
Le vertigini.
Le labbra di Tsukasa si dipinsero di un sorriso. Con le dita prese una ciocca dei suoi capelli, la accarezzò, per poi portargliela dietro un orecchio.
"Il terzo motivo giace qui sulle mie labbra" ---> … sta per succedere. Aiuto, sta per succedere VERAMENTE. IL. MIO. POVERO. CUORE.

"Non puoi farlo davvero, Tsukassan.
Ma Eishi si chinò su di lui, prese il suo viso tra le mani e poggiò le labbra sulle sue, spiegandogli così il motivo più importante per cui avrebbe dovuto continuare a vivere." ---> … OKAY, IT'S HAPPENED. EVERYBODY STAY CALM. EVERYBODY STAY FUCKIN' CALM! (CHE POI, L'UNICA CHE DOVREBBE STARE "CALM" SONO IO, MA OKAY).
Eishi ha baciato Kuga.
E mi sento felice e disperata allo stesso tempo.
I miei tesori preziosissimi. ❤

"Ma questo è il mio primo bacio. Donato proprio da te, Tsukassan.
Era il mio sogno. Uno dei tanti." ---> amore mio bellissimo. Ha realizzato uno dei tanti sogni legati a Tsukasa ed è stato Tsukasa stesso a realizzarlo per lui. Bellissimo.

"Ti amo, Terunori. Voglio stare così con te per sempre." ---> e sarà così. Vorrei tanto dirti che ne ho la certezza, ma tutto dipende dall'autrice che stimo e adoro tantissimo - NON STO CERCANDO DI ENTRARE NELLE TUE GRAZIE PER AVERE LA CERTEZZA CHE STARANNO SEMPRE INSIEME, ASSOLUTAMENTE NO.

"Si era addormentato con il viso poggiato sul suo petto, ascoltando il battito del cuore, il suono più rassicurante al mondo.
Soma lo stava stringendo a sé. 
Lo stringeva forte..." ---> AMORI BELLISSIMI ANCHE LORO! ❤

Insomma, ho seriamente adorato questo capitolo.
Ma tanto, tanto, tanto.
T A N T I S S I M O .
E niente, salvo la recensione e te la posto subito dopo aver finito quella per il quinto ~
A dopo,

Jill ~

Recensore Master
07/05/18, ore 20:37

Approfonditando dello scambio su gruppo FB The Writing Spell, ti lascio questa recensione.

Avevo promesso d'iniziare la tua Fic su Food Wars e devo dire che ... è stata una vera sorpresa, in tutti i sensi. Come al solito l'Angst parte pesante, ma devo dire che siamo in un contesto più soft rispetto ad altre tue opere ( ... vedi Vietato Morire ), forse è per questo che mi è parso più normale e contestualizzato.
Takumi e Soma potrebbero entrare presto nel mia top ship di Food Wars.
Del capitolo ho apprezzato il come si viene a scoprire della cecità di Soma, Takumi ( ... ogni tanto mi viene di quello di Nana sorry ) si lascia andare a una pianto di liberazione, si sente tremendamente in colpa per ciò che è avvenuto e la sua sofferenza interiore entra in conflitto con la solarità di Soma. In questa sofferenza non riesce ovviamente a esprimere i sentimenti d'amore verso quest'ultimo. Questa è l'immagine che più mi ha colpito. Siamo in una situazione di stallo e l'aria che si respira è molto tesa, almeno da parte del nostro italo-giapponese. Ma sono sicura che Soma saprà come risollevare la situazione.

Ovviamente c'è anche una piccola parentesi per Kuga e Eishi. Non mi aspettavo un Eishi così " manesco ", ma data la situazione ci sta qualche schiaffo. Almeno la preoccupazione dell'albino è palpabile :3

Davvero un bell'inizio.
E come al solito, complementi.

Inoltre non ho riscontrato errori.

Al

Recensore Master
05/05/18, ore 20:35

Ciao!
Eccomi di nuovo qui, nella tua personale valle di lacrime alias "La luce dei tuoi occhi" - e con questo capitolo il titolo comincia a delineare il suo perché. Ed è bellissimo, a mia detta. E dolcissimo. Quindi, sotto sotto avevo un po' ragione a definire il titolo fluff xD
Tornando seria, devo ammettere che questa storia, per quanto presenti argomenti delicati e abbastanza "pesanti", non mi deprime. E lo dico in senso positivo: aggiungi sempre una nota di humor - molto giapponese, tipico degli anime - che alleggerisce di molto il testo.
Per me è un grosso bene, altrimenti sarebbe davvero difficile andare avanti. L'angst fa bene al cuore, ma anche qualche risata non guasta mai. Quindi: continua con questo accenno di commedia, che è molto apprezzata!

Grazie a te, inoltre, sto scoprendo un lato di Kuga che non conoscevo: lui è un pagliaccio! Ma adesso lo adoro ancora di più! Non so chi siano tutti gli altri personaggi, però mi è piaciuto tantissimo questo pezzo:


[...] Ci avete portato qualcosa? Magari un regalo? Di solito si portano dei regali e..."
"La nostra presenza è già un regalo perfetto, non credi?", domandò Ryou serio.

Cioè, Kuga è praticamente me quando accolgo qualcuno della mia famiglia in casa dopo un'uscita. Sono un cane umano, mi aspetto sempre qualcosa di buono. xD
Ma è stato Ryou ad avere tutta la mia stima: ottima risposta, bro. Così si fa!
Immagina cosa potrebbe nascere se lasciassimo questi due chiusi in una stanza da soli... (NO, non sto pensando a cose sconce. Solo tante risate, giuro!).

Curiosità del giorno: leggendo spesso il nome di Kuga - che non starò qui a scrivere di nuovo - non riesco a non pensare ai teneroni. xD
Eh vabbé, anche 'sta figura di niente è stata fatta. Andiamo avanti.


Takumi. Mamma mia, povero cucciolo.
Sta soffrendo talmente tanto anche se sembra l'unico a stare fisicamente bene, per il momento. (Non si sa mai).
Impossibile non empatizzare con lui: si sente responsabile di un incidente in cui i suoi amici sono stati coinvolti e per causa del quale la persona che ama ha perso la vista.
Anche se si è trattato di un incidente, alla guida c'era lui. Non saprei come sentirmi al suo posto, e non so se avrei la forza di consolarlo se fossi uno dei suoi amici. C'è davvero troppo dolore da affrontare, troppi ostacoli da combattere.
Credo sia umano ritenersi responsabile - o ritenere responsabile qualcuno.
Soma... rende tutto ancora più insopportabile. Non che io lo voglia incolpare di nulla ma... Takumi ha bisogno di sfogare tutto quel senso di colpa che sente dentro; essere trattato come se niente fosse da Soma è ancora peggio, perché amplifica il dolore. Gli ricorda che Soma è una persona migliore di lui, e questo è... terribile.
Perché la vista l'ha persa lui, qualcuno migliore di Takumi. (Io non la penso così, non credo che Takumi sia una cattiva persona o che valga meno di chi si è innamorato, ma presumo che nella sua testa il ragionamento sia questo. Ed è... soffocante, sul serio).


E ti pareva che anche Kuga non avesse qualcosa.
Adesso, io parto prevenuta, ma quando inizia la parentesi "commedia" mi lascio trasportare e mi dimentico di quanto tu possa trovare divertente bistrattare i personaggi delle tue fanfiction. ECAVOLOPUREKUGAMO.
Non so cos'abbia, non so se mi va di scoprirlo - BASTA CHE NON MUORE - ma tanto leggerò ugualmente e soffrirò con Eishi.

Black Humor: se fossi in Takumi, adesso sì che non vorrei ritrovarmi nelle vicinanze di Eishi.

E cavoli, leggendo la tua storia dimentico pure che l'anime si basa sulla cucina. E cavoli (quante volte ho ripetuto questa parola all'interno della recensione??), questo rende ancora più straziante la situazione di Soma.
Perfetto, insomma.
Non so cosa tu pensi degli happy ending, ma io mi aggrappo disperatamente a quell'1% di possibilità che Soma riacquisti la vista.

Insomma, anche se non conosco l'anime - come avrai sicuramente notato - non mi spiace seguire questa storia. La trovo interessante, dolorosa, a tratti comica e... dolorosa.
Però i personaggi non mi dispiacciono. Da quello che ho capito, la ff continuerà ad essere corale - e io amo le storie corali -, ma devo ammettere che i focus su Takumi non mi infastidiscono. D'altro canto, è lui a ricoprire il ruolo del protagonista; è il suo punto di vista che prevale sugli altri.
Non mi spiace come personaggio, anzi!
Quasi, quasi, lo shippo anche con Kuga AHAHAHHAH.

Dunque, nel complesso: la storia va.
Passando al lato più "tecnico", e qui mi odierai, ho di nuovo fatto la lista dei refusi. Ti prego, non mi uccidere. So che non a tutti fa piacere, ma personalmente credo sarebbe ridicolo chiudere un occhio se posso segnalarti qualcosa che anche gli altri vedono.
Dunque:


- [...] "un vere e proprio colpo" --> "un vero e proprio colpo";
- "L'osservò in truce" --> Non ho mai trovato l'espressione "l'osservò in truce" nei romanzi, e non so se sia esatta come forma... ma ti consiglio ugualmente di eliminare quel "in";
- "Ma la verità era che non fosse altro che un debole." ---> Più che un refuso, credo sia proprio la struttura della frase a stonare un po'. Credo dovresti girarla, magari scrivendo "Lui non era altro che un debole, questa era la verità";
- [...] "sembravano non poter reggere" ---> nessun errore, qui sono io che voglio fare la rompi. Sulla stessa riga utilizzi due volte il verbo "reggere". Credo sia meglio utilizzare un sinonimo, ma questo è solo un mio parere;
- [...] "e stava ora lasciando ora spazio" ---> un "ora" di troppo;
- ", per lui che non era altro che un ragazzo." ---> in questo caso, invece, credo sia meglio utilizzare un punto fermo;
- "Soprattutto quando quella persona è per te un fratello." ---> Non odiarmi, ti prego. Anche in questo caso, è la struttura della frase a non piacermi. Ma attenzione: non è un errore, si tratta solo di gradimento personale e va benissimo anche così com'è;

- "Volevo farti vedere quanto ti amo.
Perdonami se invece ti ho tolto la possibilità di vivere una vita normale.
alleggerire il suo suo cuore" --> manca il corsivo.

E con questo ho finito. Ti prego, non odiarmi. xD
Bandierina verde, of course.
Al prossimo capitolo!

Recensore Junior
03/05/18, ore 21:47

Ciao! Anche questo capitolo mi è piaciuto tantissimo, complimenti! Sei davvero brava :) ho adorato in particolare la descrizione che hai fatto dei baci tra Soma e Takumi e Kuga e Eishi. Spero che ci sia qualcosa in cantiere anche per Akira e Ryo eheheh ;)
A presto!

LeeShiHo

Recensore Master
29/04/18, ore 17:49

Ciao!
Eccomi finalmente per recensire questa tua storia. Mi avevi detto che ci tenevi tanto, quindi cercherò di essere il più accurata possibile in questa recensione.

E devo dire che ho anche compreso - finalmente - la tua reazione quando ti avevo detto che il titolo mi sembrava dolce.
E INVECE ANCHE QUELLO TRASUDA ANGTS, mannaggiaalfluff!
Ma è un problema? Assolutamente no, adoro soffrire con i personaggi delle ff. Se fosse un lavoro, probabilmente, a quest'ora sarei più ricca di Trump.

Ma veniamo a noi.
Come ti avevo già accennato, non conosco il fandom. Avevo già letto il primo capitolo di un'altra storia, dove ho già conosciuto i personaggi di Kuga ed Eishi. Al momento, leggendo questo primo capitolo, Kuga resta il personaggio che preferisco. E ovviamente lo voglio con Eishi.
Gli altri due, invece, già sento che mi regaleranno angst su angst. Quindi probabilmente mi piaceranno tantissimo. XD

E... Cavolo. Quando ho capito che Soma aveva perso la vista... Ci sono rimasta malissimo. Non me l'aspettavo. E la frase con la quale hai chiuso il capitolo... Ha fatto male.
Alcuni pensano che uccidere i personaggi sia la parte più dolorosa, io non la vedo così. Penso che affrontare questa perdita con Soma sarà doloroso quanto la morte di un protagonista.
Perché... Cavolo. Perdere la vista deve essere orribile. Orribile.
Anche per chi ti è attorno.
In questo caso, soprattutto per Takumi. (Ti prego, dimmi che non ho sbagliato nessun nome. Sono una pippa con quelli giapponesi, devo sempre riguardare il testo.)

Ma sono sicura che ci sono anche altre cose che ancora non ci hai mostrato. Colpi di scena ancora più dolorosi della perdita della vista. ECCO.

Tirando le somme, questo primo capitolo mi è piaciuto. E mi ha anche incuriosito. Insomma, voglio vedere in che modo li farai soffrire lol.

Quanto allo stile, ho notato che è maturato molto dall'ultima volta che ho letto qualcosa di tuo. Adesso il testo ha un aspetto più completo. Brava! Continua per questa strada.

Quanto all'ala grammaticale, ho trovato diversi errori dettati dalla distrazione, che mi sono presa la briga di segnalarti. Spero che non ti offenda.


- "Non ci di poteva nascondere" - > "Non ci si poteva nascondere"
- E che a volte dare la colpa a qualcosa - >" È che a volte..."
- i fiocchi deve cadere al suolo. - - > i fiocchi di neve
- gli altri fanno di tutto per fartici pensar?e! - - > pensare?!
- po sguardo vitreo - - > lo sguardo
-Sei stupido ocosa - > o cosa
- Cavolo, non dovrei avere più lacrime da versare, nonostante ciò continuo a piangere. - - > Questa frase credo che debba andare in corsivo.

Piccoli refusi di poco conto, insomma.
Per il resto, una bella bandierina verde of course.
Alla prossima!

Recensore Master
29/04/18, ore 16:12

Ciao! Eccomi qui per lo Scambio Recensioni Efp :) 
Allora! Volevo leggere questa storia da un po', dopo aver letto sul Cita Tu diverse frasi da questa long mi sono incuriosita tantissimo e il mondo di Food War ha cominciato ad appassionarmi da quando ho letto le storie di Jill quindi mi sono detta: e perché no? Buttiamoci! 
Cosa migliore non potevo fare *_* 
Per prima cosa, non conosco bene il Fandom e quindi ho deciso di leggere questo tuo racconto come se fosse un originale e credo ci stia completamente, questo primo capitolo ne è stato una prova, almeno dal mio punto di vista. 
Ho adorato l'intreccio. Molto da Film! Inizia con una botta d'ansia che non si scioglie ma anzi aumenta quando si capisce che sono in Ospedale e qualcosa di terribile è successo. 
Dico solo: Angst, angst, angst come se non ci fosse un domani! 
Quando Tsukasa schiaffeggia Kuga? Mi sono sciolta perché si leggeva che era un gesto dettato dalla paura e da una preoccupazione profonda. Mi ha stretto il cuoricino. 
E stavo sempre più in ansia per capire cosa mai fosse successo a Soma! E ti giuro, la cecità non l'avevo proprio considerata e dopo mi sono anche data della tonta. 
Ma complimenti, milioni di complimenti, per come hai tenuto sempre molto alto il livello di tensione e attenzione. È stato molto ipnotico e ha un ritmo incalzante. 
Non vedo l'ora di continuare e di scoprire quali sorprese ci regalerai. 
Bravissima, bravissima, bravissima!!! 
A presto :) <3

Nuovo recensore
29/04/18, ore 16:04

Io… penso di essere un po' morta.
Giusto un po', eh.
Aiuto, questo capitolo è stato tremendo ma anche bellissimo e non riesco a trovare le parole per esprimere al meglio ciò che provo.
Ci sono stati dei momenti in cui mi sono sentita VERAMENTE FELICE perché FINALMENTE qualche piccola gioia concreta ha iniziato a materializzarsi qua e là e non posso che esserne contenta.
Poi, però, sono successe cose, UNA IN PARTICOLARE, che mi ha fatto crollare il mondo addosso.
Questo capitolo è stato un vero e proprio giro sulle montagne russe e siamo solo al terzo, quindi non oso pensare cosa succederà nei prossimi, soprattutto ora che CERTE COSE sono venute a galla.
Sono seriamente innamorata di questa storia ed è raro che una storia mi piaccia quando è ancora in corso e soprattutto quando è solo ai primi capitoli; solitamente vado coi piedi di piombo, nel senso che mi prendo del tempo prima di valutarla come si deve e aspettare un bel po' di capitoli, MA QUESTA… AIUTO, PIANGO.

"Così curioso, come un bambino che riscopre il mondo per la prima volta.
E in effetti ci sono tante cose che dovrai riscoprire, con i tuoi modi, i tuoi tempi.
Eppure mi chiedo, non hai paura di camminare nel buio, pur sapendo che, molto probabilmente, non arriverà mai la luce?" ---> ho adorato questa descrizione di Sōma attraverso gli occhi di Takumi. Ad ogni capitolo, mi piacciono sempre di più! Sono sempre così delicate ma al contempo così intense, piene di amore, senso di colpa, apprensione… è sempre bello - e struggente - vedere Sōma attraverso gli occhi di Takumi.

"Takumi guardò Soma. Quest'ultimo sembrava così in difficoltà, sul punto di iniziare a camminare, ma costretto a rimanere fermo, non sapendo in che direzione andare.
Il biondo sentì il cuore riempirsi di tenerezza. Lentamente allungò una mano, afferrando la sua." ---> questa scena è stata bellissima, così tenera nella sua genuinità. Takumi che prende per mano Sōma, per guidarlo, per indicargli la strada giusta è un'immagine stupenda. Perché alla fine è l'unico che può farlo. E dopo ciò che è successo, quello è diventato il suo scopo nella vita: guidare Sōma.

"Kuga cacciò la testa fuori dal finestrino." ---> … OKAY, so bene che questa è una frase semplicissima e che, soprattutto, quando ha fatto questo la macchina era GIÀ FERMA, però davvero, per un attimo mi stavo per soffocare dalle risate perché mi sono immaginata Kuga che mette la testa fuori dal finestrino mentre la macchina ancora andava, con la lingua di fuori. Sì, COME I CANI. STO MALE, MA MOLTO MALE.

"Piccoletto io?! Non c'è rispetto per i più anziani, tsk!" ---> adoro troppo il midget quando sclera per la sua bassezza, aw ~

"Kuga allora non perse tempo.
"Per me?! Non dovevate! Sono quasi commosso!", affermò con grande teatralità. 
Takumi alzò gli occhi al cielo, andando subito a rifugiarsi accanto a Isami." ---> ho adorato questo pezzo perché Kuga era proprio lui, cioè, talmente egocentrico che pure ad un concerto metal sarebbe più protagonista lui rispetto alla band che si esibisce. E intanto me lo sto immaginando mentre pensa: "DOV'È TSUKASSAN?".

"Era sinceramente sollevato nel sapere che nessuno fosse lì per accusarlo di niente - nonostante si sarebbe meritato ogni accusa del mondo - ma ancora non riusciva a parlare e ad agire come se nulla fosse.
Invidiò la capacità dei suoi amici di fingere. Lui non era proprio in grado." ---> mi ricordo che, all'inizio del primo capitolo, la stessa cosa era vista in maniera diversa, agli occhi di Takumi: ipocrisia. Per lui tutti si comportavano da ipocriti, agendo in quel modo. Adesso non sembra più così ma anzi, pur facendosi ancora un sacco di problemi - e come fargliene una colpa, dopotutto -, ha compreso che quello è solo il loro modo di andare avanti. Perché, prima di ogni altra cosa, sono vivi. Ed è questo, quello che conta maggiormente.

"Ascolta... lo so che probabilmente non ne vuoi parlare, ma mi sento in dovere di dirtelo! Quando ho baciato Soma, non ero io! Cioè, ero io, ma non ho agito di mia volontà. L'alcol deve avermi dato alla testa e non so cosa mi sia preso" ---> … io sono senza parole. Davvero. Questo è stato un colpo di scena TREMENDO! Non avrei mai pensato ad un tassello così interessante in tutta la vicenda: pure Megumi, quando si ubriaca, succedono cose. Quindi, ricolleghiamo i pezzi: oltre ai tre sopravvissuti all'incidente, c'era anche Megumi. Oltre a lei c'era anche l'alcool e la ragazza ha bevuto abbastanza da non capire più nulla, fino a perdere la testa e baciare Sōma. Ho alcune teorie a riguardo: potrebbe aver bevuto senza rendersene conto, nel senso che un goccetto tira l'altro e si è ritrovata ubriaca a fare cose; potrebbe aver bevuto consapevolmente perché sapeva che grazie all'alcool avrebbe avuto quella "marcia in più" che le avrebbe permesso di fare cose che da sobria non farebbe mai e quindi ha baciato Sōma perché prova qualcosa per lui. Chissà. Mi viene da dedurre che fosse una serata in compagnia di molti, quindi una possibile festa. A I U T O , VOGLIO SAPERE.

"Perché nel breve ma allo stesso tempo infinito attimo in cui siamo stati separati, sospesi tra vita e morte, mi sono innamorato di te un'altra volta." ---> ed io allago casa perché piango come una fontana. Ho amato questo pezzo. É tutto così TRAGICO ma allo stesso tempo così SENTIMENTALE che… non trovo le parole. Adoro e basta.

"Dio, sarebbe sempre stato grato ad Hayama per averlo strappato alla morte. Era grazie a lui se respirava, camminava, esisteva ancora." ---> ho letteralmente amato tutta questa parte con Akira e Ryou. Che Akira abbia salvato la vita di tutti, quella sera, ormai è lampante e non lo ringrazierò mai abbastanza per questo. Inoltre, come ha pensato bene Takumi, c'è una certa alchimia tra Hayama e Kurokiba e, lasciatelo dire, l'hai resa divinamente. Questo loro battibeccare è stato divertentissimo, con quella giusta punta di sarcasmo che lo ha reso molto piacevole da leggere.

"Circa mezz'ora dopo, per grande gioia di Kuga, arrivò anche Tsukasa." ---> non devo pensare alla musica nuziale, non devo pensare alla musica nuziale, NON. DEVO. PENSARE. ALLA. MUSICA. NUZIALE.

"Terunori fece per abbracciarlo, ma qualcosa lo trattenne. Non sarebbe stato un po' strano?" ---> la fujoshi che vive in me ha urlato "NO", però comprendo la titubanza di Kuga. Dopotutto, non si erano mai abbracciati fino al giorno prima e quello di Tsukasa non era un abbraccio "normale", ecco.

"Dirlo fa paura. Lo rende reale.
Ma è reale. 
E la realtà alle volte fa proprio schifo." ---> il chiarimento tra Takumi e Tsukasa mi è piaciuto tantissimo. All'inizio ho seriamente avuto paura che Eishi prendesse a schiaffi anche lui, anche se poi la sua pacatezza e tranquillità - per quanto si possa essere tranquilli in una situazione del genere - lo hanno fatto agire nel modo giusto, ovvero: parlare. Parlare e chiarire. É anche vero che, come ha spiegato Tsukasa, nella tragedia si è scoperta anche una cosa e - si spera - ANCORA IN TEMPO da poter essere risolta.

"Kuga non moriva, non andava da nessuna parte. 
Non era neanche contemplabile un mondo in cui l'amore della sua vita non esisteva.
Perché era questo che Terunori era. 
Ma forse non lo immaginava neanche." ---> … il mio povero cuore. Sto seriamente male per Tsukasa. Sto male per lui perché è così tanto innamorato e non sa cosa fare per evitare il peggio. Vederlo così fragile nella sua compostezza mi fa intenerire.

"Takumi e Tsukasa, diversi, ma protagonisti dello stesso destino tragico. Una partita il cui esito rappresentava molto più di una semplice medaglia d'oro o una coppa.
La vita, la morte o un'esistenza misera." ---> sto seriamente iniziando a vederli come BROTP. Sono così simili, in questa storia. Così simili nella loro diversità. Ciò che li accomuna è la paura di perdere la persona amata. Voglio vederli combattere insieme per ciò che vogliono proteggere - e prevedo già Cascate dei Niagara sfociare dai miei occhi.

"Takumi vegliava praticamente su di lui, silenziosamente come un angelo.
Era quello che avrebbe allungato una mano, in caso ce ne fosse stato bisogno. Quello che gli avrebbe impedito di cadere. Era questo ciò che voleva essere, senza ombra di dubbio.
Non solo perché glielo dovesse.
Ma perché era quello che voleva.
Essere la guida.
Essere la sua forza.
E chi da la forza a me?" ---> questo pezzo. QUESTO PEZZO. Takumi che ha deciso di fare di tutto per Sōma, il suo Sōma. Bellissimo. Ha deciso di dedicarsi interamente a lui per guidarlo, per cercare di fargli rivedere il mondo. La domanda, però, è: chi da la forza a lui? Perché, prima di poter aiutare Sōma, per sorreggerlo e non farlo mai cadere, deve essere forte lui. É lui che, prima di chiunque altro, non deve cadere, non deve cedere. Tremendo e bellissimo, davvero.

"Papà, sei tu...?", sussurrò.
In quel momento, Jouchirou si fece avanti e lo abbracciò come mai aveva fatto prima di allora." ---> quando è entrato in scena Saiba avevo il cuore a mille. É stato il momento più bello del capitolo, così intenso e pieno di affetto paterno nei confronti di un figlio che non riesce più a vederti. Amo troppo il rapporto che Sōma ha col padre, lontani fisicamente ma sempre vicini col cuore e la mente. E adesso che Jōichirō è lì e lo sta abbracciando… PIANGO.

"Malgrado non fosse mai stato particolarmente apprensivo, in quel contesto non poteva far altro se non preoccuparsi. Perché il futuro di suo figlio, che era sempre stato certo fino a qualche tempo prima, adesso era un grande punto interrogativo." ---> Jōichirō, è vero, non è mai stato tanto apprensivo nei confronti di Sōma perché sapeva - e aveva sempre avuto la certezza - che il figlio se la sarebbe sempre cavata con le proprie forze - cosa che è sempre successa. Aveva sempre avuto molta fiducia in lui. Solo che non aveva mai pensato al fatto che Sōma potesse diventare cieco e qui le cose cambiano drasticamente. Perché Sōma ha sempre superato le difficoltà, ma forse - anzi, sicuramente - questa è quella più grande che la vita gli ha messo davanti. Mi sento tremendamente vicina a Jōichirō; non lo dimostra - come il figlio - ma dentro soffre. E non poco.

Okay, da qui verso la fine - circa - sarà una cosa talmente tragica che basterebbe questa recensione a mandare in depressione anche la persona più felice al mondo.
Arriviamo ad un altro punto estremamente tragico del capitolo: il male di Kuga e il suo relazionarsi a Tsukasa.
Sono stata male. Davvero.
Sono stata male perché hai scritto tutto così bene ed era tutto così vero, così triste, così tremendo… fa male sapere che Kuga e Tsukasa si sono avvicinati a causa di questa tragedia, ma allo stesso tempo sono così belli, così innamorati e così spaventati… io li amo. Li amo troppo.
Sono la mia vita.

"Eishi lo guardò negli occhi. Quel gesto, quel breve attimo, tradì ogni suo tentativo di non lasciar intravedere la paura. Kuga scorse qualcosa, qualcosa che doveva essere terribile." ---> i miei amori preziosi. Tsukasa ha paura e Kuga lo ha capito. Ha capito che c'è qualcosa che non va e la sua voglia di sapere non fa altro che alimentare la paura in Tsukasa.

"Il cuore prese a battere veloce, le parole iniziarono a premere sulle sue labbra, volevano venir fuori.
Lentamente si voltò a guardarlo. Terunori indietreggiò appena, non lo aveva mai visto in quelle condizioni." ---> e il fatto è che Tsukasa è in quelle condizioni proprio a causa - involontaria - di Kuga… non ce la faccio.

"M-mi fai preoccupare così. Che... cosa ho fatto?".
Sei di una dolcezza infinita, tu. Perché pensi sempre che sia colpa tua di tutto?" ---> tu non hai fatto niente, anzi, forse hai fatto anche troppo. É una delle poche volte che Kuga dimostra una empatia maggiore nei confronti di qualcuno - perché è raro che si metta a pensare di essere lui la causa della preoccupazione altrui.

"Eishi si avvicinò, si chinò su di lui e poggiò la fronte contro la sua. Terunori arrossì visibilmente.
"T-Tsukassan...?"
Sii forte.
"Sii, forte. Non mollare. La forza che hai, adesso dovrai concentrarla tutta qui. Io te ne prego... non cadere" ---> questa scena… mi ha fatto sprofondare nell'abisso della tenerezza - mista a disperazione. Tsukasa che poggia la fronte su quella di Kuga, mentre lo guarda e gli sussurra di essere forte… mi chiedo come abbia fatto il mio cuore a non implodere ancora.

"Kuga, tu sei malato" ---> … eccola, la terribile verità. E siamo solo all'inizio. Perché questo è solo l'inizio del calvario. Spero solo che non sia l'inizio della fine.

"I suoi occhi sono seri. Sembra disperato. Perché mi guarda come se... stesse per perdermi? Come se io stessi per...?" ---> sai quale è la cosa veramente triste? Anche se l'ho già scritto, lo ripeto: che quei due si sono avvicinati solo ora. Che prima il loro rapporto non era così, il loro rapporto era "normale", se così possiamo dire. Perché Eishi provava già qualcosa per Kuga - e da quel che vero la cosa è stupendamente reciproca - ma non si sono mai avvicinati sentimentalmente. Tenevano tutto dentro di loro, limitandosi ad un rapporto cordiale. Ed ora… ora rischia di sparire tutto. Non voglio pensarci, aiuto.

"E' un cancro. Perdonami" ---> eccola qui, la terribile verità. Kuga ha il cancro ai polmoni. C'è che quando senti la parola "cancro" ti viene in automatico pensare subito alla morte, cosa che Kuga fa. Perché il cancro è, purtroppo, ancora in molti casi imbattibile. Il fatto è che Kuga non ha mai mostrato alcun sintomo e quindi questo è ancora più tremendo: un attimo prima sei felice - magari un po' irritato perché il ragazzo che ti piace si comporta in modo strano nei tuoi confronti - e un attimo dopo quella stessa persona ti dice che hai il cancro. Tu… mi vuoi seriamente tanto male, ammettilo.

"Con la schiena si poggiò al muro. Tsukasa sentì il suo respiro, la vita che lo riempiva, sparire per qualche attimo. Vide Kuga sollevare lentamente lo sguardo, fino a incrociare i suoi occhi.
Ciò che vide fu lo smarrimento totale. In quel preciso istante, Kuga si era perso, stava in piedi su un filo mosso da una tempesta.
Stava cadendo." ---> il mio leoncino preziosissimo. É la prima volta che vedo Kuga in questo stato e tutto ciò non ha niente a che vedere con la sconfitta che ha subìto quando ha sfidato Tsukasa nello Shokugeki. Qui siamo su un altro pianeta, in tutto un altro universo. Qui c'è in gioco la vita, non una "semplice" rivincita dettata dall'orgoglio. Qui la cucina passa in secondo piano. E Tsukasa lo vede. Lo vede come, in un attimo, tutta la sua luce va a spegnersi all'improvviso e di come sia diventato debole tutto in una volta. Sto davvero tanto male per entrambi.

"Cazzo", sussurrò portandosi una mano sul viso. "Io sto per morire. Sto per morire. Io sto per...".
No, Kuga non moriva. Non andava da nessuna parte. Rimaneva lì, con lui." ---> ecco, proprio come ho scritto prima: la parola "cancro" riconduce, irrimediabilmente, alla parola "morte". Kuga lo ha capito. Ha capito che rischia seriamente di morire. Che il cancro esiste e vive dentro di lui, si nutre di lui. Non riesco a pensare a Kuga in queste condizioni, nel senso che non voglio che ciò accada per davvero… sto seriamente iniziando ad avere TANTA PAURA per il suo futuro. Qui Eishi si smuove: non appena ha sentito Kuga dire "sto per morire" ha subito realizzato che non vuole che ciò accada, che non se ne capacita. E anche se contro questo male non può fare nulla, sente comunque di avere il potere di fare qualcosa, anche minima. Mi stai distruggendo, sappilo.

"Tu non vai da nessuna parte, hai capito, Terunori Kuga? Guai a te se provi anche solo a pensare una cosa del genere. Io non lo permetterò"
"Tu? Ma tu non hai alcun potere su questa cosa, così come me!" ---> esattamente. Sanno entrambi che non possono fare nulla, ma nonostante tutto combattono. Eishi dice a Kuga delle cose bellissime… e spero con tutta me stessa che abbia ragione. Voglio davvero vederli combattere per la loro felicità - che poi ne parlo come se stessero insieme quando invece non è così o almeno, non ancora.

Una lacrima rigò il volto di Tsukasa.
"I-invece sì" ---> IL MIO POVERO CUORE.

"Tsukasa è così... caldo. Sento che in questa stretta potrei starci per sempre. Non pensavo che il suono del suo cuore che batte potesse tanto piacermi." ---> Kuga tra le braccia di Tsukasa è la cosa più bella al mondo. Oltre al fatto che Terunori ha anche compreso il significato dell'abbraccio che Eishi gli ha dato il giorno precedente. Si merita di essere abbracciato per tutta la vita. E sono convinta che Tsukasa pensa lo stesso.

"Ti sto tenendo a me. Tu stringiti con tutte le tue forze, in tutti i modi.
Non devi cadere, non dobbiamo cadere." ---> sai quanto io ami questo pezzo. L'ho condiviso praticamente dappertutto dal gran che lo adoro! Tsukasa ha ragione: nessuno dei due deve cadere. Perché se anche dovesse cadere lui che sta "bene", sarebbe la fine. Tsukasa è effettivamente diventato il pilastro di Terunori… e questa cosa mi sta distruggendo e allo stesso tempo me li sta facendo amare ancora di più.

Ho finito con la parte Tsukasa/Kuga.
A fare così mi sento tremendamente di parte e mi riprometto sempre di dare lo stesso spazio a tutti, solo che poi mi lascio sempre troppo andare sulla OTP.
Chiedo venia… ma dopo ciò che ho letto non potevo contenermi, mi era impossibile. T^T

Passo a questi ultimi due punti che mi sono piaciuti molto - presi dal dialogo che Takumi ha avuto con Jōichirō, che ho amato alla follia:

"Hai detto che lo ami, no? Di conseguenza mi viene molto difficile credere che tu gli abbia fatto del male deliberatamente. Ti guardo negli occhi e vedo come stai soffrendo. Anche Soma soffre, ma non lo ammetterà facilmente. Ti stai chiedendo se mi fa rabbia il fatto che, probabilmente, mio figlio non potrà più vedere? Certo che sì. Però è vivo. E questa consapevolezza supera qualsiasi cosa" ---> Jōichirō è praticamente come Isami: la voce della verità. Ciò che ha detto a Takumi mi ha scaldato il cuore: non solo si è mostrato comprensivo, ma anche onesto. Ed ha compreso che non è Takumi il vero artefice del male di Sōma e, pertanto, non lo incolpa. Dire che l'ho adorato è estremamente riduttivo.

"Comunque sia, Takumi", Jouchirou ora gli dava le spalle. "Io non posso rimanere qui per sempre. Quindi... conto sul fatto che ti prenderai cura di Soma. Hai ben capito... io te lo sto affidando" ---> STO PIANGENDO. DAVVERO, QUESTO PEZZO È STATO BELLISSIMO. Spero che questo aiuti Takumi a realizzare ancora di più che non è colpa sua. Perché se così fosse, Jōichirō non si fiderebbe di lui e non gli avrebbe mai affidato la vita di Sōma. Piango tantissimo, è una cosa stupenda.

Insomma, è stato un capitolo TREMENDAMENTE BELLO, che mi ha fatto piangere, angustiato, sclerare, ridere - perché alcuni momenti sono stati simpaticissimi ed hanno aiutato a far pesare meno l'Angst che regna sovrano.
Ed ora, attendo con ansia il nuovo capitolo perché voglio sapere quale altro tassello della serata maledetta salterà fuori - e chissà, magari si scoprirà che sono coinvolte anche altre persone.
Così come voglio sapere come si comporterà Takumi ora che ha la "benedizione" di Jōichirō - perché alla fine può essere considerata anche così - e cosa farà Tsukasa per Kuga ora che la terribile verità è venuta a galla.
E quale atteggiamento assumerà Kuga d'ora in avanti.
Al prossimo capitolo. ❤

Jill ~

Recensore Veterano
29/04/18, ore 15:02

Mamma mia, sempre più emozionante questa fic!


Takumi mi spezza il cuore, questo Natale non sarà certo uno dei migliori però si, la coda importante è che loro siano vivi, e anche se Soma ha perso la vista e il povero Kuga ha un malore incurabile, in questo momento sono vivi; a proposito di quest'ultimo, mi ha fatto una tenerezza assurda insieme a Eishi che lo rassicurava che non se ne sarebbe mai andato. Quando è arr il padre di Soma e l'ha abbracciato mi sono scese le lacrime, e mi fa piacere sapere che il padre non ce l'ha con Takumi ma anzi, che gli affida il figlio stesso.


Sono davvero curiosa di sapere il continuo.

A presto,
Chichi-
(Recensione modificata il 29/04/2018 - 03:03 pm)

Recensore Veterano
29/04/18, ore 14:12

Un altro capitolo ricco di sorprese e tanta tristezza, cose che adoro. Odio vedere Takumi cosi, continuando ad incolparsi per una cosa che non ha fatto accadere volontariamente ma che ahimè, è successa; Soma mi ricorda molto una persona nella mia vita che ha perso la vista da un occhio, nonostante questo continua a sorridere e a far trascorrere la sua vita al meglio, davvero una lettura piacevole. Oddio, credo che andrò subito a leggere il terzo capitolo per sapere se c'è scritto cos'ha Kuga, sono troppo in ansia e la faccia di Eishi non preannuncia nulla di buono. Stile impeccabile e scrittura scorrevole, la storia si fa sempre più interessante, anche qui ho notato errori di battitura) distrazione, ma nulla di grave. Complimenti ancora, Chichi-

Recensore Veterano
29/04/18, ore 12:45

Ciao.


Sono rimasta letteralmente affascinata da questo primo capitolo, mi è piaciuto molto come l'hai scritto e le sensazioni che prova Takumi sono devastanti, io stessa ho sofferto con lui. Quando ho letto di Soma che ha perso la vista mi sono rattristata e non poco; non posso credere che non potrà più vedere Takumi e tutto il resto del gruppo, che non potrà più vedere i piatti che preparerà -ammesso che tu voglia farlo cucibare ancora-, ma nonostante tutto lui è sempre lo stesso Soma: tranquillo, sereno, spensierato. In fondo come hai scritto tu cosa avrebbe potuto fare?

Ancora complimenti per la storia, mi è piaciuto molto come primi capitolo, ho notato alcuni errori di distrazione ma nulla di grave, basta solo una rilettura.

A presto,
Chichi-
(Recensione modificata il 29/04/2018 - 12:49 pm)

Recensore Junior
26/04/18, ore 20:50

Ciao! Ho avuto modo di leggere la tua splendida ff e mi piace davvero da matti! Ti prego davvero di continuarla! Ho adorato in particolare la descrizione che hai fatto del conflitto interiore di Takumi e della bellezza estetica di Soma. Mi ha davvero coinvolto. Quando o se continuerai, ti prego fallo!, mi piacerebbe vedere gli sviluppi con Akira e Ryo, anche. Complimenti vivissimi! LeeShiHo

Nuovo recensore
26/04/18, ore 12:51

Sono viva!
E sono pronta per recensire!
… credo.
Ti chiedo immensamente scusa per non aver recensito ieri sera; PENSAVO di farcela, solo che poi ho iniziato a scrivere… e a scrivere… e a scrivere la recensione che si era fatto tardissimo e sono crollata con il telefono spalmato in faccia.
Tu non immagini MINIMAMENTE cosa è stato questo capitolo per me e quanto mi abbia fatto urlare, piangere e sclerare, infatti questa sarà una recensclero coi fiocchi, S I C U R O .
Quanto è bella la parola "recensclero", adoro. Devo proporla alla Crusca!

Ad ogni modo, in questo capitolo sono successe davvero tante cose - e siamo solo al secondo, non oso pensare più avanti -, una più tremenda dell'altra e aiuto, non so nemmeno da dove cominciare.
Innanzitutto, prima di concentrarmi sui quattro personaggi principali che tanto adoro e shippo come se non ci fosse un domani, vorrei spendere qualche parola per tutti gli altri che sono stati introdotti.
Mi sono piaciuti tutti, ma proprio TUTTI, perché ognuno di loro ha avuto un proprio momento all'interno della storia e lo avrà in futuro.
In particolare, mi sono piaciuti molto Akira, Ryou, Hisako ed Erina, senza contare Isami il quale, ancora una volta, ha fatto da provvidenza per il fratello.
Ho davvero TANTE cose da dire riguardo ognuno di loro… e ho la strana sensazione che questa recensione sarà forse più lunga della precedente, H E L P .

"Oh, Tsukassan... così mi fai arrossire", gli sentì mugolare chiaramente. "Adoro quando mi tocchi in questo modo". ---> … certo però che iniziare COSÌ, io boh, sto male, ma MOLTO MALE. Tralasciando il fatto che secondo me Kuga dorme veramente in quel modo, nel senso che durante la notte mugola cose A CASO (ma proprio A CASO, eh), credo che abbia scambiato Takumi per Tsukasa, altrimenti non si spiega. Che poi, ora che ci penso, visti da lontano potrebbero anche essere scambiati… aiuto. E se ripenso al fatto che il giorno prima Tsukasa lo ha sì toccato, ma con due schiaffi, non oso pensare a come lo stia "toccando" nelle sue fantasie perverse. Comunque, il midget che espone con nonchalance i suoi sogni erotici con Tsukasa è il TOP.

"Davanti a loro, Soma stava letteralmente immobile in mezzo alla neve, il viso puntato verso l'alto." ---> questa è stata, senza ombra di dubbio, una tra le immagini più significative dell'intero capitolo. Mi è piaciuta tantissimo e mi ha trasmesso una tale malinconia che… non trovo le parole, davvero. Perché Sōma ama la neve anche se ora non può più vederla. Ma può comunque sentirla e, non vorrei dire una cavolata colossale, quando ha detto a Takumi che "la neve ha un buon odore", potrebbe anche essere un fatto legato alla sua cecità. Solitamente, chi perde un senso "reagisce" affinando gli altri rimasti, come l'udito e l'olfatto. Non so se sia una cosa graduale o repentina, dato che Sōma è cieco relativamente da poco e forse gli ci vorrà del tempo per maturare gli altri sensi, però potrebbe essere. O forse, si tratta solo della sua immensa sensibilità, e credo che sia questa la risposta giusta.

"Fu a quel punto che Soma chinò piano lo sguardo. E fu in quel momento che Takumi si ritrovò a rabbrividire.
Quelle pupille lo guardavano senza realmente vederlo. Gelide, come la neve.
Vuote, come la morte." ---> di questo pezzo ho amato, in particolar modo, la sua intensità e il costante rimarcare il fatto che Sōma lo vede ma non lo vede - però, al contempo, vede a modo suo, ovvero percepisce -. É stranissimo da spiegare e devo dire che come cosa crea non poco sgomento, ma il tuo intento era quello e quindi ci sei riuscita alla grande.

"Parli con la stessa ingenuità e la spontaneità di un bambino. Ma come fai? Come fai ad essere così meravigliosamente te stesso, nonostante tutto?" ---> perché è tipico di Sōma. Comportarsi in maniera differente sarebbe, per lui, come rinnegare se stesso, per questo preferisce tenersi tutto dentro e "fare finta di nulla". Questo lato di Sōma l'ho sempre amato, fin dal primo momento che l'ho visto.

"Si ricordò del perché avesse accuratamente evitato di guardarlo, di parlargli.
Perché parlare con una persona che non può vederti faceva male. Soprattutto se quella persona era ridotta in quello stato per colpa tua.
Soprattutto se si trattava della persona che amavi." ---> qui, oltre ad avermi fatto morire dentro, torniamo a ciò che è successo quella notte. In parte è ancora un gran mistero e mi piace il fatto che gli indizi arrivino poco per volta, così si possono mettere insieme i pezzi capitolo dopo capitolo. Sicuramente la causa involontaria dell'incidente è Takumi e fin qui siamo tutti d'accordo. Erano lui, Sōma e Kuga e gli ultimi due - Sōma soprattutto - sembravano intenti a cercare di calmarlo. Il fatto è che, più ci penso, e più sono fermamente convinta che c'entrino i sentimenti di Takumi per Sōma, ma non per una cosa da poco, bensì per una cosa sconvolgente, altrimenti tutto questo non sarebbe successo. E sono convinta che, una volta svelata la verità, rimarrò di stucco. Me lo sento. Inoltre, devo ancora capire la presenza di Kuga, nel senso che sì, suppongo fosse una serata apparentemente tranquilla trascorsa in compagnia, ma ancora qualcosa non mi quadra e voglio arrivare fino in fondo senza perdermi alcun passaggio.

"Non è arrabbiato con me per quello che ho detto ieri notte?
Ma soprattutto, come può anche solo tollerare la mia presenza?
Odiami, Soma. Ho bisogno che mi odi, così forse il mio senso di colpa si allevierà un po'.
Ma allo stesso tempo ti prego, ti prego di non farlo. Perché se mi odiassi, sento che ne potrei morire.
Come posso vivere sapendo ciò che ti ho fatto?" ---> questo è un punto molto importante sulla introspezione e caratterizzazione di Takumi. Sōma è diverso dal resto del mondo, praticamente: chiunque avrebbe provato anche solo un po' di odio nei confronti di chi gli ha rovinato (che sia involontariamente o meno) la vita e se proprio non è odio, forse un po' di rancore. Ma non Sōma. Sōma sembra proprio rimasto lo stesso a prima che tutto ciò accadesse e i casi sono molteplici: o vuole talmente bene a Takumi da averlo perdonato fin dall'inizio, o deve ancora effettivamente rielaborare e metabolizzare cosa gli è successo o si tiene tutto dentro sperando di non esplodere da un momento all'altro. Perché potrebbe capitare, non è mai detto. E Takumi preferirebbe un Sōma che gli urla contro, un Sōma arrabbiato con lui, un Sōma che lo odia perché così, secondo lui, tutto avrebbe più senso. Sarebbe pur sempre doloroso, ma avrebbe più senso. Al contempo, però, essendo innamorato di lui, sarebbe terribile sentirsi dire "ti odio" dalla persona che si ama. In entrambi i casi, Takumi starebbe male, veramente male. Ed io continuo a stare male per lui.

"Perché così dipendi da me. Mi sarebbe sempre piaciuto che tu avessi bisogno di me, ma non così. Non così, mio amore. Non così.
Perdonami." ---> … sono solo a inizio capitolo e già sto piangendo malissimo, non ce la faccio. Quando si è innamorati si spera sempre di essere indispensabili per la persona desiderata… anche se, in questa situazione, Takumi preferirebbe mille volte non essere indispensabile per Sōma. E qui il mio cuore sprofonda negli abissi della disperazione.

"Adesso Ryou lo guardava con fare impassibile, eppure Akira era stato in grado di vedere, non molto tempo prima, lo sgomento, il terrore totale nei suoi occhi.
E, forse, senza che neanche se ne rendesse conto, adesso stava tentando di proteggere anche lui." ---> qui entrano in scena due personaggi che, in questo capitolo, ho letteralmente adorato: Akira e Ryou. Dalla conversazione che Akira ha avuto con Sōma, viene fuori un altro tassello del puzzle, ovvero che, quella notte, li ha soccorsi ed aiutati, Sōma in particolare, viste le sue condizioni critiche. E, mi sembra di capire, Hayama aveva chiesto aiuto a Kurokiba, motivo per il quale quest'ultimo dice di essere stato coinvolto nella faccenda e che Hayama ha voluto fare l'eroe. Diciamo che, volente p nolente, Hayama è un eroe in ogni caso, perché ha comunque impedito che tre persone perdessero la vita. La frase di Alice, poi… non so se hai piani hottosi (?) anche per questi due, ma dal modo in cui si è espressa Alice potrebbe anche essere *coff coff*

"E se chiudeva gli occhi poteva ancora ricordare il duro dell'asfalto contro il viso, la sua mano disperata che tentava di raggiungere quella di Soma, il corpo di quest'ultimo a pochi passi dal suo, eppure così maledettamente irraggiungibile." ---> sai cosa vuol dire che mi sono immaginata tutta la scena e che avevo i brividi nonostante fuori ci fossero (e continuano ad esserci) quaranta gradi all'ombra? É stato tremendo…

"Ma che modi", borbottò Kuga accanto a lui. "Tsukassan non è venuto a trovarmi. Prima si preoccupa e poi mi lascia qui. Vedrai appena arriva..."
"Sinceramente preferisco che non sia qui", sussurrò l'altro.
Terunori gli lanciò un'occhiata confusa.
"Ma perché no? Anche io ho il diritto a un po' di compagnia, non ti pare?".
Takumi strinse le ginocchia al petto. Non era certo che sarebbe riuscito ad affrontare Eishi visto che, a causa sua, Kuga aveva rischiato di morire." ---> tralasciando il fatto che mi stavo quasi per sciogliere a causa della tenerezza del midget, che nel capitolo prima fa tanto lo spaccone dicendo a Tsukasa "perché sei venuto proprio tu? La compagnia non mi mancava" e adesso reclama la sua presenza quasi come l'ossigeno… qui entra in gioco una cosa molto importante: la paura di Takumi a relazionarsi con gli altri. Perché non ne parlano tra di loro, ma è comunque una realtà muta: tutti sono consapevoli del fatto che, ciò che è successo, è a causa di Takumi. E non deve essere affatto bello vivere con questa oppressione, soprattutto se sono tutti lì nella stessa stanza.

"Perché era ovvio che Tsukasa provasse qualcosa per Kuga. Era proprio palese, ma aveva sempre preferito tenere per sé le sue impressioni." ---> okay, momento. Momento, momento, MOMENTO. Takumi e Tsukasa sono uguali, dal punto di vista sentimentale, nel senso che entrambi sono già innamorati ed è un sentimento già maturo. Mi piace, mi piace tantissimo - e ciò andrà ad alimentare ancora di più l'Angst, SICURO -.

Arriviamo a due punti altrettanto importanti e significativi: le probabilità di Sōma di guarire e il suo futuro. Per quanto riguarda il primo punto, posso dire di essermi sentita un po' sollevata. Certo, il 10% è relativamente poco ma, come ha detto Sōma, è sempre meglio di niente. Le probabilità di guarire, seppur poche, ci sono, e questo mi rende fiduciosa (anche se so che prima dovrò patire, soffrire, piangere e sclerare).
Poi ancora, quando Alice gli chiede: "E come farai con la cucina, adesso?" mi sono ricordata che, nella scorsa recensione, non ti avevo chiesto se la storia fosse ambientata nell'universo canonico del Manga oppure fosse una AU. Non avendolo messo nelle note, era comunque chiaro, però devo ammettere che così la storia si fa ancora più interessante… e drammatica. Quindi sono tutti iscritti all'Accademia e cucinano dalla mattina alla sera, tra Shokugeki, festival e stage. Sono sempre più curiosa di sapere come farai evolvere le cose e se penso a Sōma che non potrà più cucinare - o che se ci riesce, con non poche difficoltà - mi vien male.

"Smettila di dire cazzate. Io capisco tutto, il senso di colpa, il dolore, ma non ti permetto di dire certe cose. Tu non sei un assassino e non faresti del male a nessuno intenzionalmente! Qui nessuno pensa che sia colpa tua, nessuno! Hai capito? Guai a te se provi... se provi a ridirlo!" ---> sto amando sempre di più Isami. Già di per sé è un personaggio che adoro, ma qui davvero, è praticamente l'unico che, a modo suo, ha la situazione sotto controllo e capisce come si sente il gemello. Mi piace perché non usa mezzi termini, è diretto e va dritto al punto. É la voce della verità, la parte razionale e aiuta il lettore a non perdersi, perché i sentimenti di Takumi sono talmente contrastanti tra loro e a tratti confusi, che si rischia di vedere la realtà in maniera distorta - e come dargli torto, dopo il trauma che ha subìto? -.

"Terunori era esattamente come appariva. Cristallino come acqua, allegro, sorrideva sempre, era bravo ad infondere coraggio a stesso e agli altri. E talvolta, molto spesso, era così immaturo. Sembrava non rendersi mai conto di quando fosse il momento di essere seri.
Si sentiva, in un certo senso, responsabile nei confronti di quel ragazzo." ---> oddio… hai descritto perfettamente Terunori e, cosa più bella, lo hai fatto attraverso gli occhi di Tsukasa. Il fatto che Eishi si sente responsabile nei suoi confronti è una cosa bellissima, così tenera e mi piace tanto. Mi piace il modo in cui stai delineando il loro rapporto: Eishi si preoccupa per Kuga e vuole proteggerlo e Kuga gli da mille ragioni per essere preoccupato, pur non facendolo apposta - perché alla fine è nel suo carattere -. E ancora di più mi piace perché Eishi prova qualcosa per lui e Kuga… beh, anche Kuga a quanto pare, MA QUANTO SONO BELLI, LI AMO TROPPISSIMO.
Solo che poi è successo. Me lo avevi accennato, che Kuga avrebbe avuto qualcosa. E quel "ma" mi ha fatto balzare il cuore in gola.

"Ogni.
Battito.
Più.
Veloce.
Di.
Un 
Altro.
Errore. Deve essere un errore.
Tremore.
Cosa ho visto?
Cosa?" ---> VORREI TANTO SAPERLO ANCHE IO E MI STO DANNANDO PER CERCARE DI CAPIRE COSA ABBIA KUGA. Ho paura, seriamente tanta paura e davvero, non vorrei essere nei panni di Eishi… bene, ora soffro anche per lui, per loro, PER TUTTI.

"Adorava il fatto che si fosse preoccupato. Forse non era niente di che, ma ciò lo faceva sentire speciale.
Importante." ---> tu SEI speciale e importante, piccolo mio. E se penso che Eishi sa cose che tu non sai… il fatto è che, a quanto pare, la cosa è talmente grave che Tsukasa ha paura di dirgli la verità. E quindi mi sto chiedendo quanto è effettivamente grave ciò che ha Kuga. Ho paura…

"Tsukasa lo guardava. E Dio, avrebbe continuato a guardarlo per sempre.
Il suo dolce, piccolo, Terunori. Che non era mai stato realmente suo e che forse mai gli sarebbe appartenuto.
Lui così pieno di vita, così perfetto nelle sue mille imperfezioni.
No! Chi era lui per poter spezzare la sua felicità?" ---> devo ancora riprendermi. Perché Tsukasa mi fa così tanta tenerezza e ora anche lui rischia di cadere nel baratro come Takumi, che si sente responsabile del dolore di Sōma. E questa cosa è tremenda e opprimente. Tsukasa innamorato è bellissimo, proprio come Takumi. Mi sembrano così simili pur essendo tanto diversi.

"Sarebbe bello pensare che sia tu l'artefice della sua felicità e disperazione, ma sappiamo entrambi che non è così, eh Eishi?" ---> e qui mi sono fatta le peggio pare mentali. O è solo una visione pessimistica di Tsukasa o sotto c'è dell'altro oltre alla verità che lui sa e che non vuole dire a Terunori.

"Terunori non lo aveva neanche visto arrivare. Aveva solo sentito le sue braccia stringerlo, un calore pervaderlo, un altro cuore, un altro battito, non il suo.
Tsukasa lo stava abbracciando. Kuga aveva spalancato gli occhi.
Non lo aveva mai abbracciato, mai." ---> STO PIANGENDO TANTISSIMO. Aiuto, quanto sono belli… Tsukasa che abbraccia Kuga trascende qualsiasi dimensione. Ed è la prima volta che lo abbraccia… proprio ora, che sa. Proprio ora ha trovato il coraggio di farlo. É triste e bello allo stesso tempo, perché quando tutto andava bene magari se ne stava un po' in disparte e non gli si era mai avvicinato in quel modo, ora, invece, stargli vicino e tutto ciò che può fare. È TREMENDO.

"Eishi non rispose, perso in quel momento, lungo come una vita, breve come un battito di ciglia.
Così fragile.
Tra le mie braccia.
Neanche questo potrà proteggerti da tutto il male. 
Neanche questo.
Non era un abbraccio normale. Era di più. Era un tentativo disperato di tenerlo a sé, era il bisogno di sentirlo. E di sentirlo vivo." ---> STO PIANGENDO PIÙ DI PRIMA. Perché Kuga è vivo ma allo stesso tempo il problema c'è, Eishi lo sa e non può fare altro se non abbracciarlo per avere la certezza che ci sia ancora. Io voglio sapere cosa ha Kuga… non so quante volte lo abbia già scritto però davvero, il non sapere è tremendo. Poi magari, quando scopriremo cosa ha Kuga, sarò la prima a dire: era meglio non saperlo, CI SCOMMETTO QUELLO CHE VUOI CHE SARÀ COSÌ.

"Tu meriti tanto bene. Meriti tutto ciò di bello che c'è in questo mondo, non meriti... sofferenza.
C'è un peso troppo grande che pesa sulle mie labbra. Sento come se, parlando, ti ucciderei." ---> mi sono venuti i brividi a leggere questo pezzo. É così intenso, così struggente… Tsukasa ha fatto la sua scelta: ha deciso di non parlare. O almeno per ora. Mi chiedo fino a che punto riuscirà a reggere tutto questo. In fin dei conti, Kuga dovrà saperlo, prima o poi… e lì prevedo Angst a palate.

Mi è piaciuta molto la parte dedicata a Erina e Hisako.
E mi piace il fatto che qui Hisako provi qualcosa per lei e che faccia di tutto per farla stare bene, è così tenera ~
Di Erina mi è piaciuto molto il suo "lato filosofico", se così possiamo dire; ho adorato la sua "fredda stabilità", anche se tutto è tranne che fredda.
Mi piace molto come le hai descritte e caratterizzate e prevedo tanto amore anche per loro… oltre all'Angst, perché quello c'è sempre.

"E' come vetro. Stringendolo potrebbe rompersi. La sua anima è fragile, è incrinata. Per causa mia.
Se adesso lo tocco, rischio di romperlo del tutto.
Come cristallo contro il pavimento.
Così bello da non riuscire quasi a respirare." ---> ti ho già detto che A D O R O le riflessioni che Takumi fa riguardo a Sōma? Nel caso lo ribadisco perché davvero, sono una cosa meravigliosa. Vedere Sōma attraverso gli occhi disperati di Takumi è straziante, ma al contempo così vero e così intenso che mi commuovo.

"Ringrazio di essere vivo, ma allo stesso tempo mi maledico per essere riuscito a sopravvivere così senza danni.
Perché se c'era qualcuno che meritava di essere punito, quello sono io.
E ho coinvolto te. Ho coinvolto tutti." ---> qui torniamo al punto di partenza, ovvero Takumi che si colpevolizza per tutto quello che è successo e non accetta scusanti: è colpa sua e basta, è lui la causa di tutto ed è lui che dovrebbe meritare tutto il male. Ma non è così. Non è assolutamente così.

"Ah!", Kuga si stiracchiò. "Su, ragazzi. Dopotutto siamo vivi".
A volte se ne usciva con delle frasi dette all'improvviso.
Ma in quel caso aveva ragione." ---> sicuramente il midget è riuscito a redimersi dalla battuta sul frigo! Scherzi a parte, è una cosa tanto ovvia eppure è l'unica certezza che hanno al momento: di essere ancora vivi… per ora. Perché io ho SERIAMENTE PAURA di ciò che accadrà nei prossimi capitoli.

"Volevo farti vedere quanto ti amo.
Perdonami se invece ti ho tolto la possibilità di vivere una vita normale." ---> il mio povero cuore non reggerà ancora per molto.

"Soma lo guardò con aria interrogativa.
"Dai, Takumi. Non voglio saperti piangere"
Cosa cambia, non puoi vedermi.
"Cosa cambia, non puoi vedermi".
Lo aveva detto davvero.
Stupido. Idiota. Insensibile.
"Io ti vedo". ---> mi sono tornati i brividi. Perché è vero, Sōma non vede più con gli occhi, ma sicuramente vede con il cuore. Questo è poco ma sicuro.

"E se diventassi la luce ormai perduta dei suoi occhi?" ---> sono felice che il capitolo si sia concluso con questa frase piena di amore e di speranza. ❤

Io… penso di aver sclerato tanto.
Ma tantissimo. E sono in ansia.
E ho paura per Kuga. E ho il magone per Tsukasa. E voglio che insieme siano felici perché se lo meritano.
E voglio sperare che Takumi torni ad essere felice. E voglio credere che Sōma tornerà ad essere felice con lui, a vederlo, a vedersi felici.
Voglio anche sapere quale ruolo copriranno Akira e Ryou d'ora in avanti e come si evolverà tutta la faccenda… voglio sapere T U T T O .
ORA MI DILEGUO CHE HO GIÀ SCRITTO ABBASTANZA - mi faccio paura da sola, mamma mia - e niente, attendo con ansia il prossimo aggiornamento! ❤

Jill ~

Nuovo recensore
23/04/18, ore 23:29

Io… ti sto amando.
Ti sto amando tanto. Tantissimo.
Immensamente.
Sai quando, dopo ricerche disperate e a tratti surreali, FINALMENTE ti imbatti nella storia dei tuoi sogni?
Magari avevi pure perso la speranza da tempo, ti eri rassegnata e avevi anche smesso di cercare e poi finalmente arriva, proprio quando ormai non ci pensavi e speravi più.
Finalmente arriva, quella storia che racchiude tutto ciò che cerchi per i gusti che hai.
Finalmente arriva quall'autore/autrice che vede il mondo alla tua stessa maniera, che ama i tuoi stessi personaggi, le tue stesse coppie, che ha i tuoi stessi gusti per quanto riguarda i generi e certe scene particolari da narrare.
E arriva anche per te il momento di prenderti una piccola pausa, di passare da autore a recensore perché finalmente sarai tu a recensire e non gli altri a farlo per te, in quelle storie dove scrivi degli stessi personaggi e delle stesse coppie delle quali hai finalmente trovato una storia che sia NON TUA.
Perché quando si è soli a scrivere su determinate tematiche, su determinati personaggi e pairing annessi, è bello fino ad un certo punto, forse solo all'inizio perché in pochi o nessuno lo aveva mai fatto ed è un po' come se avessi iniziato qualcosa che speri, in futuro, possa offrire bellissimi frutti… poi il tempo passa, e ti accorgi di essere sola.
E quando finalmente arriva qualcuno come te, nel tuo piccolo fandom, in questo posto che fatica a crescere… quando arriva qualcuno con idee bellissime e le scrive così bene… non puoi fare altro se non accoglierlo a braccia aperte.
E quindi niente… benvenuta - nuovamente - qui, in questo piccolo angolo di paradiso considerato da pochi.

… OKAY, ero assolutamente convinta che avrei cominciato la recensione sclerando malissimo come sono solita fare e ti giuro che avevo tutte le intenzioni di farlo, solo che poi ho letto - e riletto, e riletto, e riletto… - questo primo capitolo e per poco mi mettevo a piangere, aiuto.

Lascio gli scleri a certe parti della storia, adesso mi voglio concentrare sulla parte seria della stessa.
Innanzitutto: sia lodato l'Angst.
Ho un debole particolare per questo genere, soprattutto quando è scritto bene e trattato con un certo tatto, cosa che tu sai fare.
Già questo primo capitolo offre una dose considerevole di Angst e ti giuro, ho provato un senso di oppressione per tutta la lettura (dolcemente alleviato dalle battute di Kuga che mi hanno fatto perdere i polmoni).
Ero in UN'ANSIA CONTINUA perché all'inizio non sapevo nulla e poco per volta ricollegavo i pezzi e A I U T O , il quadro non è ancora completo, dopotutto siamo solo al primo capitolo, ma già si sanno determinati fatti circa cosa è successo e delle conseguenze che hanno portato ed ora sono qui che mi sto letteralmente perdendo nelle mie elucubrazioni mentali tra congetture, ipotesi e chi più ne ha, più ne metta!
I personaggi sono stati caratterizzati benissimo e devo dire che il punto di vista di Takumi ti riesce alla grande.
Ho adorato le introspezioni che hai fatto, il modo in cui lo hai descritto e come agisce.
I suoi sensi di colpa per ciò che è successo a Sōma erano talmente veri che mi sono venuti i brividi.

"Voglio andare via di qui", sussurrò impercettibilmente, ma il gemello lo udì.
"Ti rimetteranno presto! Ma se non te ne stai tranquillo, non farai altro che prolungare la tua permanenza qui!".
A Takumi gli ospedali non piacevano, ma dopotutto a chi piacevano?" ---> ecco, proprio in questo punto ho realizzato che si trovano in un ospedale e il cuore mi è balzato in gola. Da qui in poi era un crescendo di emozioni tremende, volevo sapere tutto e subito e allo stesso tempo avevo paura di conoscere la verità su ciò che è successo.

"... Soma starà bene. Anche i medici hanno detto che si riprenderà".
Forse.
"... L'importante è che sia vivo. Che  siate vivi... tu... Kuga senpai... Lo so che forse ti sto chiedendo troppo, ma cerca di essere forte." ---> … pure Kuga è rimasto coinvolto? MA VUOI CHE MUORO? (-CIT).
Ed ho iniziato a pensare: oddio, cosa è successo, cosa hanno combinato, quale è stato il fattore scatenante di tutto ciò… e tante altre domande che, sono sicura, nel corso della storia troveranno risposta (e già mi immagino inondare casa con le mie stesse lacrime).

"Fa male...", disse ad un tratto, la voce rotta dal pianto.
"Fa male? Dov'è che fa male?", Isami avrebbe voluto capire, ma suo fratello continuava a dargli le spalle.
"Qui!", con un gemito strozzato si portò una mano sul suo cuore. "È colpa mia. Colpa mia. Gli ho rovinato la vita. Maledizione" ---> questa è stata sicuramente una tra le parti più strazianti dell'intero capitolo. É stata tremendamente triste ma al contempo piena di sentimento che… non so nemmeno come descriverla, mi ha letteralmente stravolto il cuore.

"Tentò di smettere di piangere, ma non ci riuscì. Anzi, quello che voleva essere un abbraccio da parte di Isami, lo portò a continuare senza vergogna, come se fosse stato un bambino." ---> inutile dire che stavo per mettermi a piangere con Takumi… non oso minimamente pensare a tutto il dolore che ha provato in quel momento. Sono felice che ci sia Isami al suo fianco: spesso e volentieri, se non ci fosse stato lui, Takumi si sarebbe sicuramente perso.

"Ma come?! Non dipende da lui, né da me. Né da nessuno! Nessuno può fare niente. Perché fingiamo che sia tutto a posto? È evidente che non sia così! Giuro che sto provando a non essere così disperato. Perché non ci riesco?".
Passò qualche istante di silenzio prima che Isami gli desse la sua risposta.
"Perché tu lo ami. E quando si ama una persona, i suoi fardelli sono anche nostri". ---> … non so nemmeno come esprimermi. Ti giuro, è la prima volta che mi trovo tanto in difficoltà nel dover scrivere un parere personale perché è stata una lettura talmente intensa che ancora devo riprendermi. Isami è la voce della verità: colui che comprende fino in fondo il gemello e lo sostiene sempre. E qui viene fuori anche uno dei punti chiave di questa storia: Takumi ama già Sōma. Non è un sentimento che deve ancora nascere, bensì è già maturato dentro di lui. Questa cosa mi piace molto e non posso fare a meno di pensare che, l'incidente, sia anche legato a questo fatto.

"Kuga si massaggiò una guancia arrossata, con fare imbronciato e anche piuttosto infastidito.
"Tsukassan, insomma, che motivo c'era di colpirmi?", si lamentò." ---> tralasciando il fatto che mi sono immaginata tutto per filo e per segno ed ero un misto tra il perdere i polmoni e il sorpreso… How to introdurre alla grande la OTP: with uno schiaffo!
Eishi "manesco", non so il perché, ma l'ho trovato… intrigante. Cioè, dopo tutto l'Angst praticamente palpabile che c'è stato nella prima parte, ho pensato: "Anche il midget è in ospedale, ODDIO, chissà se c'è anche Tsukasa, chissà se è corso da lui" E INFATTI C'È E LO MENA DI BRUTTO (e un po' fa bene perché capisco come si sente ma, al contempo, capisco anche Kuga che cerca in tutti i modi di non pensare a cosa gli è successo insieme agli altri).
Insomma, Kuga e Tsukasa sono stati introdotti con uno schiaffo, G O O D .

"Eishi era incredibilmente serio. 
Quasi arrabbiato.
"Ti vedo ridere, ma non c'è niente da ridere, Kuga. Niente." ---> Eishi che si preoccupa per Kuga fino ad arrabbiarsi trascende qualsiasi dimensione. In quelle poche parole si nasconde un mondo. Come per dire: rischiavo di perderti e tu ci ridi sopra. Guarda cosa è successo a Sōma e guarda come siete ridotti tu e Takumi. Insomma, gli sta velatamente dando dell'imbecille ma al contempo agisce in quel modo anche perché lui stesso, pur non avendo vissuto quell'esperienza, ha avuto non poca paura.

"Era uscito praticamente illeso da dell'incidente.
A parte qualche graffio.
Qualche contusione.
Insomma, stava bene!" ---> ma sì dai, che vuoi che sia, tempo una dormita e le costole tornano tutte al loro posto! Tipico di Kuga: potrebbe anche essere in fin di vita, ma per lui tutto andrebbe sempre e comunque bene.
Della serie: sei morto? Sì, ma sono sopravvissuto!

"Un altro schiaffo. Eishi non agiva con cattiveria, era guidato da altro. Che fosse preoccupazione?" ---> ecco, infatti, come ho scritto prima: è il suo modo per scacciare la paura. Se può schiaffeggiare Kuga significa che è quest'ultimo è ancora vivo, un po' malconcio ma pur sempre vivo.

"Kuga non avrebbe saputo dire cosa gli passasse per la mente. Dopotutto era la prima volta che lo vedeva... così." ---> … EH, prova ad immaginare anche solo lontanamente cosa ha provato Eishi a sapere che eri in ospedale per chissà quale motivo. Poi, prova ad immaginarlo una volta saputo cosa è successo. Poi ancora, prova ad immaginare che magari c'è dell'altro sotto e che non agisce solo perché la tua spavalderia, in una situazione del genere, lo fa imbestialire. Peccato che non se ne renda conto, o almeno per ora. E qui sono davvero curiosa di vedere come farai evolvere il loro rapporto!

"Alle volte Tsukasa si preoccupava troppo.
Gli incidenti potevano capitare.
Però, in fondo... Kuga si sentì lusingato." ---> rischiavo di restarci secco, ma chissene frega, Tsukasa era preoccupato per me. PER ME, RENDETEVI CONTO! COME SONO COMPIACIUTO.
… sì, credo che abbia più o meno pensato così ad un certo punto, lol.

"Il senpai dormiva beatamente, disordinatamente disteso sul materasso, la coperta caduta sul pavimento." ---> me lo sono immaginato e A I U T O , mi sciolgo per la troppa tenerezza! ❤

"Soma dormiva anche lui. Sembrava sereno. 
Come sei bello.
Era bellissimo. Aveva sempre amato guardarlo. Si avvicinò piano, ascoltando il dolce suono del suo respiro.
Un suono così rassicurante.
Avrebbe tanto voluto chinarsi e abbracciarlo. Ma non riusciva.
Gli faceva impressione." ---> tremendamente bello e struggente allo stesso tempo. La voglia di stare vicino alla persona che si ama ma al contempo avere paura a causa di ciò che è successo. Avere anche paura di guardarlo - pur pensando a quanto sia meraviglioso - perché si ha la consapevolezza che se è ridotto in quello stato la colpa è tua. Sto seriamente male per Takumi… i sentimenti che prova per tutto ciò che è successo sono ormai diventati dei veri e propri demoni.

"Kuga dormiva ancora.
Figurarsi, quello dormiva sempre." ---> IL MIDGET SEMPRE SUL PEZZO.

"Certo che sono arrabbiato!", tentò di non urlare. "Tu hai... cazzo, non riesco neanche dirlo. Hai perso la vista. Hai idea di cosa voglia dire?! E sei tranquillo, non hai battuto ciglio! Sei stupido o cosa, eh Soma? Questo tuo modo di fare mi fa impazzire, mi fa incavolare di brutto!" ---> ed ecco che qui si scopre cosa è successo a Sōma. "Hai perso la vista"… mi è bastato leggere questa frase e il mondo mi è crollato addosso. Non pensavo che la situazione fosse tanto grave… ma ciò mi ha fatto comprendere ancora di più lo strazio di Takumi. E ti ripeto: sto davvero male per lui.

"E le pupille di Soma erano immobili. Non lo avrebbero più guardato.
Né lui né nient'altro." ---> mi sono accorta subito dopo aver letto questo pezzo, di avere gli occhi lucidi. É stato tremendo… perché in poche frasi hai espresso una straziante verità: Sōma è cieco. Non potrà più vedere il mondo, nessuno… neanche Takumi.

"Non riesco più dormire. Stavo pensando, ma quando chiudo il frigo secondo te la luce rimane accesa o spenta?" ---> … I DON'T WANT TO LIVE ON THIS PLANET ANYMORE.

"Riformulo il pensiero. Non c'è niente che possa svegliare Kuga, se non qualcosa di estremamente stupido." ---> o "certi sogni" con Tsukasa *coff coff*

"Per un breve attimo, Takumi dimenticò di essere in un ospedale.
E Soma rise.
Anche se non poteva vederli.
Anche se, molto probabilmente, non avrebbe più visto nulla per il resto della sua vita." ---> … TU NON PUOI CONCLUDERE IL CAPITOLO IN QUESTO MODO, ASSOLUTAMENTE NO. ESIGO IL CAPITOLO DUE SUBITO, ORA, NOW, IN THIS MOMENT.

Aiuto… è la prima volta che qualcuno mi dedica una long!
Non avrei mai pensato che questa storia… cioè… niente, non so più scrivere, davvero.
Mi hai letteralmente stravolto la vita e sono la sincerità in persona, in questo momento.
Già ero felicissima quando mi avevi anticipato che avresti nuovamente scritto su questo fandom, ma non avrei mai pensato che mi avresti anche dedicato la storia… sono così felice che piango sia per l'Angst che per la gioia. ❤

Inutile dire che amo già alla follia questa fanfiction e che non vedo l'ora di leggere - e sclera--- RECENSIRE - i prossimi capitoli.
Voglio sapere tutto, ma proprio T U T T O , per filo e per segno, di quello che è successo e succederà.
Voglio sapere come evolveranno i rapporti tra i personaggi ora che il danno è stato fatto, voglio sapere chi, oltre a loro, entrerà in scena e che ruolo avrà nella storia, voglio sapere cosa è effettivamente successo quella maledetta sera da stravolgere così brutalmente la vita di tutti e se ci sarà anche solo una possibilità per Sōma di tornare a vedere la luce, il mondo e soprattutto Takumi.
Sono disposta a sopportare tutto l'Angst di questo mondo pur di arrivare fino all'ultimo capitolo, è una promessa.
Per il momento mi fermo qui - penso di aver appena finito di scrivere la recensione più lunga della mia vita - e ti faccio nuovamente tantissimi complimenti per l'idea che hai avuto e per come l'hai sviluppata. ❤
Al prossimo capitolo - che spero arrivi preso! -,

Jill ~

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