Recensioni per
Chi ha paura dell'uomo nero?
di Uptrand

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
06/12/20, ore 10:28

Wow. Questa è una storia DAVVERO BELLA.
Io non posso essere d'accordo con Alexya, alcune persone non reagiscono combattendo, siamo predisposti ad avere una delle tre reazioni "fight flee freeze" ed è una cosa innata che non decidiamo. Una bambina non merita di essere lasciata morire perché non ha la reazione giusta.
Però capisco Alexya, lei non ragiona come i normali esseri umani; è sempre molto coerente con se stessa e questa è una cosa che apprezzo in un personaggio. Ha agito esattamente in character. Poi, vederla in caccia è sempre spettacolare. Il prete per caso è quello con cui aveva parlato in un'altra storia?
Taiga invece è una persona normale ed è più vicina a ciò che posso comprendere 😂
Comunque godo per la fine che ha fatto l'uomo nero, se lo meritava quel brutto pezzo di merda. Non sei davvero forte se per attestare la tua forza hai bisogno di prendertela con i deboli.
(Recensione modificata il 06/12/2020 - 10:29 am)

Recensore Master
07/02/20, ore 07:02

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio dell'ABC. Ti chiedo scusa per l'immenso ritardo: la sessione mi divora. Parto col dire che sono stata molto incuriosita a scegliere questa storia sia per il titolo sia perché la protagonista è una bambina.
Il titolo infatti è molto catchy: attira sicuramente l'attenzione di chi si imbatte in questa storia ed ha sicuramente attirato la mia. Per quanto riguarda la protagonista, beh, io adoro le child-fic.
In questa fic hai deciso di trattare un tema che più che delicato e delicatissimo: mi si è straziato il cuore al pensiero degli abusi che hai descritto, su una bambina così piccola e già così danneggiata a livello fisico e psicologico, soprattutto dopo la morte dei suoi genitori. E' una cosa tremenda, che hai trattato con il giusto tatto e anche con il giusto rating, visto che comunque alcuni dettagli sono abbastanza grafici.
La figura dell'uomo nero risulta creepy, un po' stagliata nel buio: è sospesa fra leggenda e realtà, le tinte sono confuse in senso buono ed è davvero come un ombra terribile e spietata nella notte.
Mi è piaciuta molto la vendetta di Alexya: i dettagli delle dita sono magari forti, ma si tratta di una punizione commisurata dopo tutto il dolore e tutte le violenze che quest'uomo ha causato, sebbene inquietante. I toni della storia infatti risultano particolarmente dark, lascia il giusto filo di inquietudine e ansia.
Il tuo stile è semplice, senza troppi preamboli, ma mi sei sembrato assolutamente padrone dei contenuti che hai scelto di trattare, sebbene non tutti fossero esattamente semplici e abbordabili, essendoci comunque delle tematiche delicate e della violenza. Credo dunque che tu abbia fatto un ottimo lavoro, sebbene non conosca il fandom. Non ho notato particolari o fastidiosi refusi: non ho incontrato intoppi degni di nota durante la narrazione.
Ho apprezzato particolarmente tutto l'aspetto descrittivo della scena, negli spostamenti e nei cambi di ambientazione: in particolare ti ho trovato abile nell'uso della suspance, che trovo il suo culmine massimo nella scena fra Alexya e l'uomo nero, quando finalmente riesce ad uccidere, non prima di averlo torturato, con una buona dose di sadismo.
Alla prossima e scusa ancora per il ritardo,
Desy

Recensore Master
08/05/19, ore 21:08

Ciao!
Eccomi per il secondo scambio a catena.
Ho scelto questa storia che mi incuriosiva tantissimo e poi vedendo la figura di quest'uomo nero mi ha ricordato molto una favola per spaventare i bambini.
Mi ha colpito tantissimo questa bambina che a soli quattro anni ha dovuto affrontare cose bruttissime e essere rapita da questo uomo nero.
Devo ammettere che nonostante è stata forte per riuscire a sopravvivere fino all'arrivo di Taiga che l'ha salvata.
L'arrivo di Alexya e le sue parole contro la bambina non sono delle migliori in fondo quella povera creatura ha dovuto sopportare tantissimo, ma sapeva che comunque non sarebbe stata al sicuro da quell'individuo.
Infatti le sue parole sono diventati realtà quando quest'uomo nero riuscì a trovarla, ma in suo aiuto è arrivata Alexya e devo dire che è stata fantastica anche quando si infuria perché lui si paragona ad un predatore e poi propone il gioco e alla fine uccide questo fantomatico uomo nero e con l'uccisione di questo individuo la situazione migliore e anche la giovane si rende conto grazie ad Alexya che non deve aver paura.
E' stata una lettura piacevole.
alla prossima :)

Recensore Junior
18/03/19, ore 10:33

Eccomi qui per lo scambio! E questa storia, devo ammetterlo, mi è piaciuta tantissimo. Specie il finale! Ha quella punta dark/horror che non guasta mai. Bellissimo il taglio delle dita, anche se probabilmente meritava di peggio xd L'idea dello scheletro è spettacolare. Anche se è morto, la leggenda lo mantiene comunque nella mente dei piccoli, riuscendo ad incutere terrore nonostante tutto. Ma la piccola protagonista ora è coraggiosa, e sono certa che simili storie su scheletri e uomini neri non la spaventeranno più. Bella! Penso sia una delle migliori tue storie che abbia letto.

Nuovo recensore
03/01/19, ore 17:44

Ciao, sono qui per L'ABC delle Recensioni ~

Dunque, questa One-shot mi mancava, ma era da un po' che l'avevo adocchiata e ci tenevo a leggerla.
Pertanto, ho approfittato dell'iniziativa del Giardino per prenotarti, leggerla e recensirla.
Parto col dire che conosco abbastanza bene il personaggio di Alexya – ho letto diverse tue storie su questo personaggio –, ma che non rimembro affatto quello di Taiga, anche se credo che abbia comunque un'aria familiare.
Ad ogni modo, non è stato affatto un problema leggere questa One-shot e ti dico fin da subito che mi è piaciuta molto.

La trama l'hai sviluppata bene e, in particolare, ho apprezzato molto la sfida che lanci nel titolo, se così possiamo dire.
Perché tutti hanno paura dell'uomo nero, a parte Alexya.
Anzi, sembra quasi che Alexya non solo lo disprezzi per il fatto che l'uomo stesso si sia definito un predatore come lei, ma provi anche una gran pena nei suoi confronti.

Il personaggio di Giorgia mi è piaciuto molto e, più di una volta, ho provato compassione nei suoi confronti.
La sua storia non è stata affatto facile, anzi, è stata costellata dal dolore e dalle disgrazie, ma sono felice che alla fine abbia avuto il suo riscatto.
Un po' sofferto, è vero, ma alla fine lo ha avuto.
E spero possa trovare la felicità, ora che l'uomo nero non c'è più.

Al contempo, però, mi domando se l'uomo sia stato veramente annientato oppure no.
La leggenda del vicolo mi ha messo molta suggestione, infatti non credo sia solo una storia che i genitori raccontano ai bambini per zittirli o farli stare buoni, da come l'hai raccontata sembra quasi… vera.
Non lo so, ho questa sensazione… o forse sono solo io che, da Horror maniaca quale sono, crede a tutte le superstizioni sugli spiriti o i demoni che hanno un conto in sospeso con il mondo o con alcune persone in particolare.
Alla fine l'uomo nero continua ad esserci anche se fosse effettivamente morto, perché la sua storia viene tramandata alle nuove generazioni.
Credo che questo sia stato uno tra i finali che più ho apprezzato delle tue storie.

Dal punto di vista tecnico e grammaticale, ho riscontrato alcuni refusi durante la lettura, ma si possono correggere senza problemi con una rilettura e senza intaccare o modificare in maniera massiccia il testo.
La lettura è stata comunque scorrevole e molto piacevole.
Complimenti e alla prossima,

Harriet;

Nuovo recensore
22/10/18, ore 20:04

Ciao! Ammetto di essere stata indecisa a lungo su quale recensire, infatti ne ho lette diverse – alla fine ho ceduto e sono qui. Ho ceduto perché questa è stata la storia che mi ha colpito fin da subito e che mi ha spinta a prenotarmi.
Ho scelto questa perché sono in genere questo è un tema che se trattato bene mi piace parecchio, ammetto di non essere stata delusa. Il titolo colpisce e fa il suo dovere, la descrizione fa ben capire a cosa si va incontro.

Mi piace come scrivi, è scorrevole e alla fine ci si arriva senza troppe fatiche, senza renderti conto che è tutto finito, ormai, ma se devo recensire bene non posso che farti un appunto: succede in diverse frasi che manca la concordanza di genere quando ti riferisci alla protagonista, ovvero succede che alla bambina ci si riferisca al maschile. Distrazione? Non rilettura? Non posso stabilirlo io, ma una rilettura attenta e va tutto al proprio posto – in ogni caso non è niente che infici la lettura. Ho capito comunque tutto senza fatica, ma, sì, è qualcosa di presente.
È un tema molto complesso questo, ne sono consapevole, qualcosa che, ripeto, se trattato a dovere io trovo davvero interessante. Mi è piaciuto come lo hai fatto tu.
È evidente che dietro ogni azione, ogni frase, ogni gesto vi è uno studio del personaggio, della sua psicologia, è qualcosa che si sente, ma se posso essere sincera questa lettura tra le righe senza spiegazioni è qualcosa che a me è mancato, mero gusto personale qui, magari non è questo il tuo stile, ma trovo che in certi punti se ti fossi soffermato anche solo qualche frase in più l’effetto sarebbe stato anche più forte. È un tema parecchio duro questo, d’altronde, rimanere con l’amaro in bocca in certe frasi non è qualcosa di assurdo.

Nel complesso voglio dire che mi piace, che è qualcosa che probabilmente consiglierei pure, perché intrattiene e rimane in mente, quantomeno a me è rimasta in testa per giorni finché non ho avuto modo di leggerla e recensirla!
Spero che tu non te la sia presa, non ho mai voluto offenderti, spero che tu prenda queste mie parole per cosa sono: semplici opinioni dette con la sola intenzione di poterti “migliorare”.

Recensore Master
23/08/18, ore 20:49

Ho deciso di leggere questa per lo scambio.
Ho trovato, questo one shot, molto coinvolgente. Sia perché parli di una tematica molto profonda come lo sfruttamento e la violenza di questa povera bambina sia perché, da come scorre, nemmeno ti accorgi di averlo finito ahaha.
Mi è piaciuto molto il pezzo di Alexia dove dice all'uomo nero quello che lui è ovvero solo un uomo rabbioso e non un predatore ottimo anche l'effetto del coltello con ui sventra i pesci da un tocco di macabro ahahaa.
Ciaoo alla prossima.

Recensore Master
21/08/18, ore 23:21

Ciao! Eccomi qui per il secondo scambio. Non ho avuto nessun problema ad effettuare un secondo scambio perché nonostante la mia scarsa conoscenza del fandom ho già inquadrato i personaggi che utilizzi tu. 
Non sapevo effettivamente se leggerla  oppure no, però visto che ho avuto brevemente modo di conoscere Alexya e Taiga con l'one-shot di oggi, ho pensato di poter riuscire nell'impresa xD
La storia mi è sembrata buona, originale al punto giusto. Il personaggio di Alexya in particolare è stato fantastico, mi è piaciuto vedere come hai punito l'uomo nero facendogli strappare via le dita. Il finale nello specifico dà l'idea di una fiaba, una di quelle vecchie fiabe che hanno dietro dei segreti molto creepy e che nella versione originale possono quasi sembrare disturbanti per le loro stranezze.
Quando ho iniziato a leggere non mi aspettavo affatto che la storia si concludesse e proseguisse per questo verso. Credo sia la caratteristica che più preferisco delle storie che scrivi: non so mai cosa andrò a leggere perché le prime righe sono sempre e solo una piccola porta d'accesso a un'altra serie piena di situazioni differenti e svolgersi degli eventi in modo particolare e inaspettato.
Comunque, molto carino anche l'incipt, che fa provare le sensazioni della bambina e che riesce a far capire da subito la sua condizione, facilitando poi tutto il resto della lettura.
Alla prossima. :)
fumoemiele

Recensore Veterano
25/05/18, ore 00:09

Anche questa storia è stata davvero bella, anche se molto più dark. Sono contenta di sapere che alla fine le tre ragazze abbiano trovato un loro posto nel mondo e che siano riuscite a traformare l'odio in bene, anche se a modo loro.
Interessante come tu abbia trasformato e reso reale la figura dell'uomo nero che di solito si trova solo nelle favole, è stato tutto davvero molto suggestivo e accattivante.
Questa bambina ha avuto una forza enorme nel saper resistere a questo, a scappare, e anche una grande fortuna nell'incontrare le persone giuste.
La leggenda finale è quanto di più inquietante tu avresti potuto inventare, degna delle migliori leggende metropolitane giapponesi e non solo.
Complimenti vivissimi, anche per questo piccolo racconto!
Per oggi è tutto, ci risentiamo domani ;D

Red_Coat

Recensore Veterano
24/05/18, ore 01:01

Eccomi per lo scambio!
Devo ammettere che questa storia mi ha incuriosita molto, ciò che mi è piaciuto particolarmente è la caratterizzazione dell'uomo nero e la sua interazione con le protagoniste. Sicuramente, la tua bravura più grande è la descrizione delle scene, quasi mi sembrava di immergermi nelle tue descrizioni e di ritrovarmi in quelle situazioni che raccontavi. Adoro anche la conclusione della storia e come hai impostato la storia della leggenda, ammetto che ho avuto i brividi! Un abbraccio 🤗

Recensore Master
23/05/18, ore 18:06

Ciao sono qui per lo scambio a catena.
Ho scleto questa storia perché prima di tutto è la più recente, secondo perché ti sei ispirato a Giorgia e io adoro come scrive quindi non posso che essermi buttata senza esitazione. In più anche il titolo è molto, molto suggestivo.
Prima di tutto voglio farti i complimenti per come riesci a padroneggiare la trama è i suoi personaggi, delineando profili psicologici man mano che si va avanti, con descrizioni assolutamente suggestive. Riesci ad unire più elementi senza perderti, lasciando che il lettore si immedesimi nei personaggi che subiscono ma anche in quelli che gravano sugli altri. Facendo avvertire senza problemi sia la paura che la sete di sangue, pur mantenendo un unico pov. E questo lo si può riscontrare all'inizio quando parli Delle percosse subite e alla fine, nella drammatica ma decisamente energetica scena del taglio delle dita.
L storia è breve, ma fa il suo dovere.
Riesci a dire tutto senza cadere in cliché o in mancanze, c'è tutto e niente viene emesso.
La protagonista ha una crescita interiore dovuta alla vita dura e l'esperienza subita e anche quando è tranquilla nel nuovo rifugio le viene ricordato che la vita non le permetterà di abbassare la guardia.
E a dirlo è proprio la persona che alla fine la salverà, che sembrava nemmeno volerla aiutare.
L'uomo nero ha una caratterizzazione particolare è studiata, crudele nei gesti e nelle parole, senza pietà. Si vede che è un uomo squilibriato ma che ha fin troppo potere e difatti alla fine ci spieghi chi è,con un sorprendente colpo di scena.
La fine è quasi un ode alla violenza sulla violenza, al riscatto e difatti la nostra protagonista non solo capisce di avere tanto sangue freddo che le permette di reagire per la prima volta quasi senza paura ma anche che non sempre la morte di qualcuno è qualcosa di brutto etrova in quel tragico evento anche una sorta di amica.
Che dire, sono molto sorpresa. Mi capita di rado che qualcosa mi coinvolga così tanto e sono felice di averti prenotato.
Probabile che lo farò di nuovo.
(Solo un appunto: ci sono molti errori di distrazione che ho notato. Forse dovresti fare una rilettura. Nulla di grammaticale, solo lettere sbagliate e un consiglio: quando scrivi i numeri cerca di farlo sempre a lettere e mai a numeri, a meno che non si tratti di un modello di qualcosa , tipo un telefono).
Alla prossima.
Miry

Recensore Veterano
16/05/18, ore 23:48

Devo ammettere che Alexya è stata fenomenale, mi piace tantissimo come la muovi e ha qual lato ragazzina e predatore che riesce a completare la sua personalità! Nonostante compia una buona azione ( non nell’uccidere, ma la storia lo prevedeva) nel liberare il quartiere da ‘l’uomo nero’ senza voler nessun merito è proprio tipico di lei! Ormai, pian piano, comincio a conoscere i tuoi personaggi e mi sono costruita un idea e me le immagino ogni qualvolta! Continua così

Recensore Master
16/05/18, ore 22:23

Ciao, ne approfitto per recensire la storia che ho già letto oggi pomeriggio ^^
Allora, sono davvero contenta di averti ispirata. Dall'inizio alla fine questa storia mi ha dato l'idea di essere una sorta di favola gotica. Il senso di ansia e oppressione è qualcosa che no ti abbandona mai, anzi, cresce sempre di più. E a proposito, hai mai pensato di buttarti su una storia originale?
Secondo me avresti tutte le capacità per farlo.
Ora, vogliamo parlare di quanto Alexya sia figa in questa storia? (lo è sempre in realtà, ma qui in particolare). Certo, probabilmente è un po' dura di carattere nei modi che ha di fare e parlare, ma quando poi uccide l'uomo nero... wow, senza parole! xD
Mi è piaciuto ovviamente il ruolo di quest'ultimo, questa figura che come un'ombra prende e "ti soffoca", pare quasi inafferrabile.
E poi... la bambina che si chiama come me, non me lo aspettavo ahaah.
E direi che la mia parte preferita è stata il finale, come hai concluso la storia, sembra quasi che tu stia raccontando una leggenda. Bellissimo poi il paragone con la "fata".
E' una storia senza dubbio diversa da quelle che in genere scrivi, ma a me è piaciuta molta.
Tecnicamente parlando, ho notato solo alcuni errori di distrazione, niente che una lettura non possa correggere.
Mi ha fatto davvero piacere leggere questa storia e sapere che ho, in parte, contribuito ^^
A presto!

Recensore Master
16/05/18, ore 21:47

Eccomi qui per lo scambio!
Mi spiace molto lasciare una bandierina neutra, ma devo confessare di aver trovato diverse cose che non vanno nella storia. Partiamo dall'introduzione: ti consiglio di modificarla, perché viola il regolamento in quanto non contiene alcun reale riferimento alla trama: parla solo di come la storia è nata e dei personaggi che hai usato. Il lettore che si approccia alla lettura non ha modo di capire di cosa tratti la fanfiction e tende a passare oltre, perciò ti consiglierei davvero di scrivere qualcosa di intrigante anche nel tuo interesse, per invogliare ad aprire.
Vengo poi a parlare del testo in sé e mi permetto di citare direttamente la prima frase a titolo di esempio: La bambina tremava di paura [...] davanti a LUI c'era [...] facendo qualsiasi lavoro GLI venisse ordinato. Ora, se come ho intuito tutti i pronomi della frase si riferiscono al soggetto della prima principale, avrebbero dovuto essere declinati al femminile, non al maschile. Questa continua oscillazione tra il maschile e il femminile serpeggia un po' in tutto il testo, per esempio, più avanti: Mai era statO lontanA tanto da quell'uomo... era terrorizzatA... se fosse stato lui a trovarlO. Immagino che siano semplici errori di distrazione che ti sono sfuggiti durante il testo, magari potresti considerare l'aiuto di un beta reader? Io non vi ho mai fatto ricorso, ma credo che siano molto utili.
Nella frase: Forti braccia lo presero e lo buttarono in un sacco, urlo terrorizzata oltre a questa oscillazione, manca anche l'accento sul passato remoto, che diventa così un presente. Presi ciascuno singolarmente non sono errori gravi, ma nell'insieme trovo che inficino alquanto la lettura, e penso che questo sia un vero peccato. Sono certa che li correggerai facilmente comunque!
Carino il finale, una sorta di piccola favola macabra.
Nel caso avessi dubbi sulla mia recensione non esitare a farmelo sapere, rimango a disposizione!
Un enorme abbraccio

Afaneia