Buona sera! Arrivo in ritardo e salto davvero molti capitoli, ma ormai ho letto questo e se provassi a recensire anche gli altri finire i per fare una cosa frettolosa e mal composta.
Quindi eccomi qui a recensire l'ultimo capitolo di una storia che ho letteralmente adorato.
Ho una strana passione per i personaggi che sono/erano dei bulli ma che non sono dei completi idoti che fanno le cose sole perché gli piace. Se dietro ad ogni azione c'è una motivazione, che siano stupidi preconcetti instillati dalla nascita o la voglia e la necessità di sentirsi all'altezza di qualcosa o qualcuno, non ha importanza, ma se c'è uno sviluppo del personaggio come l'ho trovato qui, beh, allora è davvero l'apoteosi della magnificenza.
Ha senso quello che ho scritto? Spero proprio di sì.
Si capisce chi è il mio personaggio preferito? Eh? E già.
Graham è stato un amore a prima vista, sappilo e questo amore è solo cresciuto nel corso del tempo.
La storia della dolce Lia, o Lea, o Lue Anne o quel che è, è stato un filo lungo e annodato da seguire e ha aperto moltissime porte, ma vorrei spendere due parole per partire dall'inizio.
La storia de sti due senza nome è partita in modo atipico e mi ha portato, preparati perché ora arriva l'eresia per cui verrò messa sul rogo, ad odiare un poco i gemelli. Non c'avevo mai pensato, nella mia mentequel poveraccio nell'armadio svanitore era finito da qualche parte materiale, un luogo, una stanza, un posto in cui aveva potuto vivere, non in un libmo d'inferno. E vabbeh che Fred e George sono simpatici e tutto quello che vuoi, ma non sono i miei Weasley preferiti, che per altro, ennesima opinione moooolto impopolare, il mio preferito è Ron e ho detestato da morire sia i gemelli che Ginny per il modo in cui me lo trattavano, ma vabbeh pure qui.
Già il semplice fatto che tu abbia tirato fuori una storia del genere su personaggi di cui non si sa nulla è già magnifico di suo e credo di averlo già detto, ma ripeterlo non è male. Se poi riesci a dare una così ampia visuale di tanti personaggi diversi, compresi quelli "canonici" per dire così... beh, non so dove volessi arrivare con tutto quello che sto scrivendo. Non ci vedo bene e ho anche sonno, ma so che se non scrivo adesso rimanderò ancora e non ce la farò più.
Quindi, il punto del discorso: adoro leggere di personaggi di cui non sappiamo nulla e di cui possiamo dire e inventare di tutto. Adoro che vengano citati i personaggi più famosi ma solo di contorno e spesso neanche con la luce sempre magnifica in cui tutti li mettono. Perché sta cosa di un povero cristo chiuso a morire in un armadio è passata davvero molto sotto gamba, l'avesse fatto un serpeverde era caccia alle streghe.
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pessimo esempio.
Graham comunque è il tesoro bellissimo di zia. Punto, lo se ama e basta. Perché ha fatto ciò che ha fatto ma non è stupido, ha ragionato, ha capito i suoi errori, un po' (all'incirca) come un altro serpentello di nostra conoscenza.
* Guarda Bastien con fare eloquente e lui la schifa *
Forse, se ne avrò la forza (ovvero se il mio disturbo dell'attenzione me lo permetterà) arriverò a recensire anche lì e a farti sapere quanto sono morta male spesso con quei capitoli.
Oh, e quanto la povera Alicia in Wonderland mi abbia intrippato il cervello come l'Alice vera. Mai come "oltre lo specchio", quello è davvero un romanzo da leggere sotto acidi pensati se lo vuoi capire, ma non stiamo parlando di quest ora, ve?
Sì, sì, Graham. Se continuo così pare che solo lui mi interessi, ma anche se è il mio amorino di zia, la sua dolce metà, o il suo dolce quarto visto che lui è un armadio a tre ante, la cara Linda è ugualmente estremamente meritevole d'attenzione.
Cosa sapevamo di lei?
Il nome. Non so neanche se la descrivevano fisicamente, non me lo ricordo per niente, e invece ora so tutto di lei e della sua storia.
Essere orfani e non sapere cosa fare o dove andare dev'essere una cosa terribile, che non augurerei a nessuno, ma la nostra cara Luisa è forte e pronta a rimboccarsi le maniche e soprattutto a non beccarsi uno schiaffo volante a buffo. La sua permanenza all'Hotel ha avuto alti e bassi, i bassi spesso per colpa di un Kain selavatico, ma ha raggiunto il suo culmine con l'arrivo di Ares.
Penso tu lo sappia di averla fatta sotto il naso a tutti quando ci hai raccontato la storia di Mary. Credevo che suo padre fosse davvero Ares e che l'avrebbe costretta a far parte dela sua fazione, se non addirittura a prendere il marchio, tanto era lui a farlo a tutti.
La parte alla villa è stata terribile: non solo ho temuto per Greta e per Plin, ho davvero avuto paura anche per Leanne. Ma per fortuna, di nuovo, è arrivato qualcun altro di nostra conoscenza a salvare la situazione. Anche se poi, in futuro, col segno di poi, poteva trovare un altro modo per ridare il povero Earl alla sua consorte.
Saltando completamente a buffo nei vari capitoli, ho amato, Amato, le descrizioni dei circoli magici, delle isole sperdute ed isolate dalla guerra, ultimo baluardo franco della resistenza e di RadioPotter. Pensare poi che i ragazzi hanno avuto il coraggio di lasciare un posto sicuro per andare in aiuto dei loro amici, della giusta causa, beh... sono anche loro nostri eroi, malgrado non verranno ricorati al pari del Bambino che è sopravvissuto.
L'ultimo susseguirsi d'eventi, la storia di Mary, la scoperta che Lara non poteva essere figlia di Ares, che forse suo padre era coraggiosamente morto durante la prima battaglia, l'arrivo di quella coppia strampalata ma magnifica che sono Aussie e Bastian, la corsa per salvare gli opali e poi quella per raggiungere Hogwarts. E' stato tutto un crescendo che ci ha proiettati nel futuro con la fluidità che questa storia ha sempre avuto.
Posso dire che Ares non avrebbe meritato morte migliore e che il fatto che sia stato proprio suo padre a salvar Lena è solo un valore aggiunto.
Mi sono riempita d'orgoglio come una mamma quando Graham ha avuto l'idea di usare l'armadio e quando è riuscito a smaterializzarsi ancora una volta entro i confini della scuola. Ma quanto è bravo l'amore di zia? Quanto? Nulla, basta, io lo adotto, ora, all'istante.
Degna conclusione di questa storia, un "evvissero tutti felice e contenti" che sa di rivalsa, di quel filo i cui nodi ora sono tutti sciolti e che riconginuge famiglie e ne crea di nuove.
Non so se questa recensione ha molto senso e ti chiedo scusa per gli errori che sicuramente ci saranno, chiudi un occhio te ne prego, non ho la forza di ricontrollare il tutto, ma davvero ci tenevo a dirti la mia.
Per ultimo ma non meno importante, la frase di chiusura: sappi che la diceva sempre anche mia nonna ogni volta che finiva di raccontarmi una favola e mi ha fatta ripensare a quegi anni ormai decisamente lontani, grazie anche per questo.
Penso di aver finito, forse già domani mi renderò conto che volevo scriverti altro e a quel punto mi maledirò da sola, ma per ora anche io ho detto la mai e passo e chiudo.
Grazie per questo bellissimo racconto, sempre estremamente preciso e coerente in ogni sua narrazione, in ogni suo rimando ad altre avventure e soprattutto grazie per la storia di due sconosciuti che mi hanno tanto emozionata e fatto scoprire cose che mai mi sarei aspettata, mostrandomi la parte che anche loro hanno avuto nel quadro generale. E' un'ottima versione dei fatti, sappi che da ora in poi non riuscirò a non pensare a questo ogni volta che mi capiteranno quei ragazzi sotto gli occhi.
Ho finito davvero, giuro, grazie ancora e spero a presto!
Byebye!
Phebe. |