Recensioni per
Human
di reggina

Questa storia ha ottenuto 50 recensioni.
Positive : 50
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/09/18, ore 01:33

Chi meglio di Jun può capire lo stato d’animo di Hikaru e chi meglio di Yayoi può infondere sicurezza in Yoshiko?
Jun è sincero quando dice che Matsuyama non è fatto per camminare ma per volare e Hikaru, al solito, si schermisce (proprio non ce la fa a credere di essere un fuoriclasse).
Ma Misugi insiste e gli conferma che il suo posto in nazionale non glielo porta via nessuno e che la malattia (o neglio i postumi) sono li solo per essere sconfitti.
C’è un filo rosso che unisce questi due uomini: il loro coraggio e ka loro forza d’animo che riesce a superare gli scogli più ardui, anche quando sembra impossibile o quando le avversità sembrano averli sbaragliati, e le donne che sono loro accanto, nonostante a vokte sembrino remissive e deboli, sono in realtà il puntello su cui appoggiarsi per rialzarsi e ripartire.

Recensore Master
18/09/18, ore 12:34

Eccomi qui, bimba mia, sempre in ritardo, ma forse un po' meno rispetto al solito! ♥

Se non ricordo male Jenny è maestra d'asilo, vero? ^_^ Ho adorato come hai descritto il ritorno in classe, descrivendo la tristezza dell'aula sfoglia - che la dolce maestra - si è subito premurata a rallegrare con ogni sorta di accorgimento; i piccoli poi hanno fattoil resto con i loro buffi e colorati disegni, dando l'ennesimo tocco di colore ed alleggria, come è giusto che sia in una scuola dell'infanzia. *_*
Jenny, cucciolina bellissima lei, mi è piaciuta davvero tantissimo nei panni di maestra, me la immaginavo esattamente come l'hai descritta: severa, dolce e spiritosa, la maestra ideale che tutti i bimbi non possono che amare er forza, la stessa maestra che mai si potrebbe immaginare triste. Ma lo sai che il giochino delle emozioni descritti con i colori me lo fece fare la suora all'asilo? Ora però non ricordo più che colore scelsi, ma non è importante. xD
Jenny sceglie il blu, paragonandolo alle lacrime che sono celate dentro al suo cuore, ma che i bimbi con la loro ingenuità riescono a scorgere - e da brava e dolce maestra quel è - ha raccontato loro del folletto malefico che rovina la sua vita e quella del suo principe, l'infanzia è una favola, ed è giusto che anche i problemi più grandi vengano raccontati come tali a quei cuccioli che pensano solo a giocare e divertirsi o quanto altro tempo manchi prima che la maestra li richiami dalla ricreazione.

Ovviamente è un periodo fatto di fate, magia e gnomi... ma dimmi, non è che tra questi c'è qualcuno che potrebbe prendere le orme di nonna? xD Scherzi a parte, scommetto che è stata proprio lei ad ispirati, con il suo amore incommensurabile verso Brontolo. Ahahaha!

Per fortuna la collega le dà il cambio e finalmente può correre dal fidanzato in attesa in ospedele: lui è lì, nervoso e terrorizzato come nei giorni peggiore, ma gli basta vedere il bel viso ed il solare sorriso della donna della sua vita, che la tensione si allenta un po', in due è più facile affrontare difficoltà e paure, avresti dovuto capirlo molto prima, stupido Callaghan. (Vedi, coro Pippo ingrato? alla fine la mia darling non è così cattiva come la descrivi tu, solo io posso chiamarla Malefica, perché se fosse stato davvero come dici tu altro che piastrine sballate, ti avrebbe fatto sballare anche il più insignificante dei valore e nemmeno la recidiva ti avrebbe risparmiato, quindi non ti lamentare sempre e per tutto!)

Tornando a noi: ho adorato il modo in cui hai descritti il dottor Wright, ormai siamo diventate delle maestre a creare medici noi due. xD Mi è piaciuta la sua descrizione fisica e mi è piaciuto il suo comportamente quando appuntava le coese sui referti, girandosi per non farsi vedere commosso da quei due ragazzi, che trovano forza nel loro saldo amore.
Beh, che altro dire? Come sempre hai descritto alla perfezione ogni emozione e sensazione, raccontando tutto come se fosse una favola, sei davvero migliorata tantissimo in questi anni, tesoro! ^^ ♥

“Adesso non hai più scuse per non sposarmi, Philip Callaghan!”
infatti, adesso non più scuse, Philip Callaghan, quindi vedi mettere mano al portafoglio ed organizzarle un matrimonio con i fiocchi... io intanto aspetto notizie dai tuoi "callaghanini" ;P

E finalmente al prossimo capitolo arriva il nostro bellissimo Julian! ♥
Alla prossima, non vedo l'ora. :*

Amy

Recensore Master
15/09/18, ore 10:58

Paura, angoscia, timore che tutto stia ricominciando nonostante gli sforzi fatti per combattere il male. Hikaru è in attesa di una risposta che porti verso il paradiso o verso l’inferno ed è atterrito da questo dubbio che non lascia respirare.
Yoshiko, come sempre è vicino a lui, ma lui non ruesce ad aprirsi completamente (il pudire a darsi completamente di chi ha dovuto dipendere totalmente da qualcuno e se ne fa uba colpa). Yoshiko però è decisa a non permettergli di chiudersi in sé stesso.
Poi finalmente la sentenza risolutiva: non c’è nessuna ricaduta, il male non è tornato.
La felicità esplode per entrambi e Yoshiko chiude in bellezza: “Adesso non hai più scuse per non sposarmi, Philip Callaghan!”
Anche se ormai è assodato, ti dico nuovamente BRAVA.

Recensore Master
15/09/18, ore 00:05

Ciao carissima! **
Eccomi qui dopo aver letto al volo il tuo nuovo capitolo. E' più che normale che la vita reale ci porti via la maggior parte del nostro tempo e che quindi ci è possibile scrivere e pubblicare solo nei ritagli di tempo libero. Per cui, don't worry per l'aggiurnamento. L'importante è poter continuare a leggere queste tue bellissime storie perchè io, onestamente, non ne ho mai abbastanza. **
Ho amato l'introspezione e i piccoli aspetti psicologici che hai delineato molto bene in questa ultima parte della tua storia.
Il gioco delle emozioni basate sui colori e le immagini fatte da Jenny con i bambini, la ricerca di spiegazioni attraverso 'l'ascolto' del linguaggio non verbale di Philip. Tutto ciò è di una delicatezza a tratti toccante e a tratti trascinante per il lettore. Davvero mi sono sentita parte integrante di questi avvenimenti man mano che proseguivo con la lettura. E queste sono le qualità che mi fanno decisamente amare un autore, indipendentemente da cosa scriva. 
Nella seconda parte Jenny si reca Philip che si trova in ospedale, in sala d'attesa, per capire quali siano stati gli esiti dei suoi esami ematici. A quanto pare si tratta solo di un problema di coagulazione dovuto ad una abbassamento della quantità delle piastrine presenti nel sangue. Nessuna recidiva! Nessuna! ** Sono tanto felice per loro, se lo meritano dopo tanta sofferenza.
Sono rimasta particolarmente colpita dalla descrizione della sofferenza del dottor Wrigth, medico curante di Philip:

E quell’uomo con il camice bianco, in passato più volte si era dovuto girare dall’altra parte per scrivere i referti e per evitare di commuoversi davanti a quell’amore che vinceva su tutto, a quei due ragazzi che avevano imparato a vivere sul filo del rasoio, a stare sempre all’erta anche quando avrebbero avuto bisogno solo di un grande sospiro di sollievo.

Mi piace vedere (anche nella vita reale) quando un professionista prende davvero a cuore il problema, la malattia, il bisogno del suo paziente/cliente. Certo, non bisognerebbe mai eccedere per tutta la questione deontologica e di etica professionale, ma non so, a me vedere un medico che si deve girare per non commuoversi davanti a due ragazzi che si amano e che hanno tanto sofferto in passato a causa di una brutta leucemia, fa decisamente stringere il cuore. E tu sei sempre bravissima a rendere palapabili tutte queste sensazioni! **
Stile sempre perfetto, impeccabile e nessun errore/refuso all'orizzinte! Complimentissimi! ^^
Attendo con trepidazione il prossimo capitolo e... Julian!
Ormai mi hai messo la pulce nell'orecchio e non posso fare a meno di 'attenderlo al varco'. 
Un abbraccio,
Mahlerlucia

Recensore Master
04/09/18, ore 22:57

Ciao carissima! **
Finalmente ho un po' di tempo libero dal lavoro per poter recensire questo bellissimo capitolo. Non ho potuto fare a meno di leggerlo in treno, dal telefono, mentre tornavo a casa: ogni volta che vedo un tuo aggiornamento il mio cuore 'salta'! **
Amo follemente leggere (e scrivere) storie riguardanti i rapporti tra figli e genitori e tra fratelli. Tu sei una specialista in questo, te ne dò atto senza nessun problema (e con una punta di sana invidia). ^^
Erik è descritto come il classico 'orso' di montagna, alto, imponente e molto protettivo nei confronti di un figlio ormai adulto. Sa bene che, anche se il suo Philip vuole dimostrare al mondo di essere forte e di potersela cavare in ogni situazione, ha ancora bisogno del suo sostegno. Hai reso in maniera magistrale questa idea con l'episodio delle scarpe. Erik sottolinea l'inadeguatezza delle calzature del figlio per poter camminare tra le pozzanghere e si prodiga nel prestargli le sue. E' un'immagine quotidiana semplice, ma allo stesso tempo molto forte. Erik vuole dimostrare semplicemente che proteggerà sempre quella sua 'piccola' creatura che tanto ha sofferto a causa di quel brutto male. 
E poi c'è Sarita. Ci prova a strappare un sorriso al figlio con la battuta sulle cipolle, ma in realtà lo fa sentire ancora più indifeso avendogli fatto intendere di aver intravesto quell'unica lacrima che non è riuscito a trattenere. 
La scatola dei ricordi è l'unica soluzione possibile! Al suo interno c'è tutta l'infanzia di Philip, compresa quella foto 'cicciottola' che Jenny non dovrà vedere mai (io però voglio vederla! Doveva essere un patatone bellissimo, ma col suo solito ghigno di sfida! XD). 
Capitolo che un po' mi ha riportato alla mente i genitori dei gemelli Derrick della tua precedente long e un po' mi ha fatto sognare. Penso di avertelo già scritto più volte, ma sei davvero brava a rendere realistico e armonico tutto ciò che scrivi senza la necessità di essere eccessivamente prolissa o di usare grandi paroloni. La semplicità è sempre la miglior arma di seduzione... per i lettori! ;)
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! Controllerò everyday perché ormai mi pare di capire che tu non abbia più un giorno fisso per l'aggiornamento! Ci sta visto che la vita ha ripreso il suo ritmo regolare dopo le vacanze estive. 
Bravissima, coma sempre! 
A presto,
Mahlerlucia

P.S. *rullo di tamburi* ... ok, per quanto riguarda lo scorso capitolo, pensavo si trattasse di Julian. ;)

Recensore Master
04/09/18, ore 19:00

Sorpresa, darling, questa volta sono la prima. ♥

Finalmente siamo arrivati al tanto atteso capitolo di "mamma e papà" che proprio non voleva esser scritto, ma vedi che alla fine ho sempre ragione? Ti è venuto fuori un gran bel capitolo - come sempre del resto. ;)
Come si suol dire: "Tale padre, tale figlio" ma questo due proprio si superano, non chi sia peggio tra Erik e Philip, ma in fondo è vero, tra loro non c'è bisogno di parole e gesti amorevoli si capiscono con un sguardo e senza troppe parole. ^^
Certo, si sono proprio sprecati nel loro discorso, hanno parlato di scarpe come se fosse la cosa più seria del mondo ed ho riso perché sono stati troppo comici (me li immaginavo lì, tutti seriosi ed un po' impacciati, uno più in imbarazzo dell'altro, niente, non ho resistito a ridere.) Però sono bellini ed adorabili. ♥ mi è piaciuta tantissimo la descrizione dell'idea che Phil abbia di suo padre: un uomo burbero e montanaro, non avvezzo a sciogliersi a gesti plateali ed incapace di piangere, ma allo stesso tempo lo ammira per la sua forza ed è stato un sostegno fondamentale nel periodo della malattia - in fondo anche Philip è un po' come il suo papà - anche se un po' meno. ^^

Con mamma invece è tutto diverso, più facile e più dolce: perché c'è poco da fare, la mamma è sempre la mamma, e sa sempre quando i propri figli hanno qualcosa che non va od hanno semplicemente bisogno di conforto per ritrovare quel sorriso perduto.

“Sono ospite, il minimo che possa fare è aiutarti!” Cos'è Phil, hai finalmente capito che dopo tre giorni il pesce, così come l'ospite puzza? Meno male che ti è capitata la lattuga, non oso immaginarti ai fornelli a preparare manicaretti commestibili. ;P ♥

Tornando seria: Sarita è dolcissima e sempre attenta, non gli è sfuggita quella lacrima del suo piccolo e si è subito premurata di chiedergli cosa non andasse; ovviamente Philip non aveva nessuna intenzione di mostrare le sue debolezze e se ne esce con quel: “Un uomo che piange suona veramente male, vero?” ma Sarita, cuore di mamma, ha sorriso dolcemente e gli ha detto che non bisogna avere di mostrare le proprio debolezze e che è importante essere un guerriero responsabile, prendendosi carico non di tutti problemi del mondo ma affrontando le sfide del momento - ed è vero. ;)
Ovviamente la mamma è riuscita a far tornare il sorriso al suo bambino, grazie anche alla scatola dei ricordi (ma tu lo sai che io adoro queste cose? Anche io sono una di quelle legatissima ai ricordi, che tende sempre a conservare le cose importanti della vita o legate a persone importanti e guai a chi osa dirmi: "Ma perché non lo butti? È solo roba inutile." Roba inutile per te, per me quel semplice oggetto - qualsiasi cosa sia - ha un significato profondo ed affettivo. Per farti un banale esempio: conservo ancora con gelosia il pettine di mio nonno. ♥)
Tornando a noi ed ai ricordi di Philip: ma quanto doveva essere bellino in quella piscinetta a mesi con i rotolini di ciccia? Sappi che per un attimo l'ho davvero immaginato come un piccolo Buddah, e pure dorato ed ho riso come una scema, sì, credo anche io sia meglio non far vedere mai questa foto a Jenny. ;P
Gli altri ricordi hanno poi una particolarità tutta loro: il primo giorno di scuola, le prime recite, le prime partite importanti... sono tutti frammenti di vita indelebili che si custodiscono per sempre nel cuore ed è bello ogni tanto rievocarli per prender forza per affrontare il presente e progettare sul futuro. ^^

Stupenda come sempre, tesoro mio, aspetto il prossimo capitolo con ansia - sopratutto se ci sarà quella certa persona. ♥

Amy

Recensore Master
04/09/18, ore 18:38

Un bel momento, il rapporto tra Philip e suo padre, in cui non è necessario dire nulla perché tutto è chiaro già solo con un gesto o uno sguardo. E poi il dialogo con sua nadre, che riesce a keggergli dentro senza oroblemi perché lo conosce fin nei più reconditi angoli del suo animo.
“Forse ha più coraggio un uomo che piange in quanto non ha paura di rivelarsi, non credi?” In questa frase c’è tutto l’amore e la consuderazione di sua nadre e, al contempo, la perfetta immagine dell’uomo che Philip è ed è sempre stato: coraggioso, fiero ma anche sensibile.
Di nuovo hai dato un’immagine perfetta di questa persona; oserei dire che è qualcuno che si vorrebbe avere al fianco nei momenti peggiori come in quelli migliori.
Di nuovo complimebti.

Recensore Master
03/09/18, ore 11:07
Cap. 8:

Eccomi anche qua, sai che non mancherei per nulla al mondo. ♥

Sappi che ho adorato la descrizione iniziale del paesaggio ed i pensieri di Tom, sembrava di leggere una favola: ma in fondo un po' è come se lo fosse, penso che le avventure dei bambini siano tutte delle favole, e credo che Tom abbia passato il periodo più bello della sua infanzia in Hokkaido. Sai? Me li immagino tutti quanti a combinare disastri e giocare e divertirsi fino a stancarsi; e Tom aveva proprio bisogno di respirare aria di casa e stabilità, sono davvero felice che hai deciso di farlo rimanere in Giappone assieme a Grace, è arrivato il momento di mettere le radici e cominciare una nuova vita. ;P

Ovviamente non poteva esser che lui ad andare a sostenere Philip, e non ci ha pensato un attimo a correre al suo fianco appena ha sentito la telefonata tra le ragazze: Tom è proprio un ragazzo d'oro, fossero tutti come lui là dentro...
I fiori mi hanno piegata dal ridere, così come le battutine e, Phil, non gradendo ha pure tentato di ucciderli. Ingrato, non c'era bisogna di fare così. xD
È proprio vero, l'amicizia quella vera non è essere inseparabili, ma sapersi separare, sapendo che nulla cambierà mai e loro ne sono l'emblema; senza nulla togliere a nessuno, penso però che loro siano la coppia di amici più legata di tutta la Nazionale, altro membro è sicuramente Julian - più per Philip che per Tom - ma sono entrambi importanti.
Tornando al capitolo ed al nostro scroccone preferito, non se l'è fatto certo ripetere due volte quando Tom gli ha proposto di offrirgli la colazione, oh. È diventato proprio incorreggibile, ormai. xD
Il discorso sull'incidente è stato di una grande profondità, sei riuscita alla perfezione a descrivere lo stato d'animo di Tom e la paura di perdere tutto, ma allo stesso tempo la determinazione di lottare affinché non accadesse; nella disgrazia ha ritrovato la madre ed avuto modo di conoscere la sorellina e ritrovare una famiglia e credo sia la prima volta che ne parla così a cuore aperto; come lui anche Philip apre il suo cuore, rivelando tutte le paure celate, sapendo di esser capito e sostenuto - e lui capisce e lo sosterrà - qualsiasi cosa riserverà il futuro.

È una cosa bellissima e dolcissima quella di voler andare a trovare il preside-allenatore, quel'uomo che ha messo tutto se stesso per far sì che quai bambini diventassero dai bravi calciatori e che li ha sempre sostenuti, ho sempre adorato quell'uomo ed ho pianto tantissimo quando è morto... e piango ancora adesso se rivedo quella parte. :'(

Capitolo bellissimo, emozionate ed anche un po' commovente, bravissima come sempre, tesoro mio. ♥
Sappi che sono stra curiosa di leggere il prossimo e... poi tu sai che non vedo l'ora di vedere una certa persona. ^^
Alla prossima! :*

Amy

Recensore Master
03/09/18, ore 10:34

Darling, questa volta mi sono superata in quanto a ritardo. xD

Ansie, paure, incubi, frustrazioni e chi più ne ha più ne metta... è proprio quella che viene chiamata "notte prima degli esami" Philip avrebbe sicuramente preferito mille volte gli esami del diploma, mi sa. xD
Ma per fortuna c'è sempre la sua Jenny a rassicurarlo e rilassarlo - sostegno insostituibile - da sempre nella sua vita, anche quando non lo sapeva. Che bellini che sono! ♥
Ho adorato il modo i cui hai descritto Jenny in abiti da notte, l'hai disegnata in modo perfetto, mettendo in evidenza tutta la sua bellezza e delicatezza, ma anche forza e sensualità, Philip è proprio un uomo fortunato ad averla. ;)

Passata la notte da incubo inizia la mattina, anche se i brutti sogni sono ormai un ricordo sbiadito, l'ansia per il prelievo è rimasta tale e quale. Ovviamente le sale d'attesa non possono che essere salotto di pettegolezzi e ipocondriaci... ma c'è anche chi è lì per sapere se tutto va bene, la ragazza incinta che inevitabilmente ha portato Phil ad immaginarsi la sua donna in una situazione analoga e felice è un pensiero bellissimo, che nasconde dietro una grande malinconia del non esser sicuro di riuscire, ma riusciranno.... forse. (Se la cara autrice sadica deciderà di non far fare cilecca ai callaghanini. xD)

Oh e meno male che il nostro grande eroe dice di non avere paura nulla, arrivato in sala prelievi sembrava un bimbo che voleva la mamma. xD Scherzi a parte, immagino sia normale esser così in un momento simile e tu - come sempre - sei riuscita a far trasparire ogni emozione e sensazione in modo fantastico. Come sono andate le analisi? Lo scopriremo nelle prossime puntate...

Superba come sempre, tesoro mio, vado a recuperare l'altro capitolo. ^^ ♥
Amy

Recensore Master
25/08/18, ore 17:31
Cap. 8:

Ciao carissima! **
Che delizia per i miei occhi e per la mia mente vedere l'aggiornamento della tua storia.
Non ti preoccupare per il ritardo, in questo periodo di vacanze ci sta tutto. E spero che anche il raffreddore sia andato in ferie! :D
Ho davvero amato questo capitolo, sia per come è stato strutturato, sia per il ritorno del nostro Tom.
Ammetto che io avevo pensato ad un'altra persona al termine del precedente capitolo (visto che Tom era già comparso qualche capitolo fa), ma sono felice in egual modo. Come ti ho detto più volte, io adoro da sempre il rapporto che intercorre tra Philip e Tom, indipendenemente che lo si tratti come un'amicizia o qualcosa di più. E con quelle battute (“Quelli sono per me? Mi dispiace ma sono già impegnato!” e “Non lo sapevi che i grandi amici sono amori mancati?”) sei riuscita a stuzzicare anche il mio cuore di yaoista incallita. Ma mi fermerei qui sulla questione, perché c'è veramente molto da dire su questo capitolo denso di emozioni e vera amicizia.
Adoro il modo in cui descrivi le ambientazione tipiche dell'Hokkaido e ho amato alla follia quel riferimento iniziale ai campi di lavanda, tipici dell'estremo nord del Giappone, paragonati a quelli della Provenza. Immagine davvero suggestiva e poetica, complimentissimi! *cuore*
Erano state un po’ delle scosse di assestamento le loro reciproche confessioni e avevano bisogno di una terra-ferma , di punti fermi che facessero da bussola per ripartire.
Questa è il periodo con il quale dai un senso al titolo che hai scelto per questo capitolo. Trovo che sia più che azzeccato perché, in fondo, Philip è un piccolo terremoto che ha bisogno di essere 'assestato', specie dopo la terribile esperienza della malattia con la quale ha dovuto 'convivere' per lungo tempo. E chi meglio di Tom per poter affrontare al meglio tutto ciò? Chi meglio di colui che sa cosa significa poter perdere tutto da un momento all'altro a causa di un incidente improvviso? Binomio perfetto! 
Esemplare anche il modo in cui hai riportato gli stati d'animo vissuti da Tom dopo la metabolizzazione dell'incidente. In fondo, è anche grazie ad esso che si è riavvicinato alla madre e ha potuto conoscere meglio sua sorella Yoshiko (Takahashi ama essere ripetittivo con i nomi! XD).
Nella parte finale del capitolo Tom chiede a Philip di accompagnarlo a visitare la tomba del loro storico preside-allenatore, dal quale era nata la squdra di Furano e dal quale era nato praticamente tutto, a partire dalla splendida amicizia tra Becker e Callaghan.
Slendido il passaggio finale:
D'altronde lo avevano capito molto tempo addietro che la vera amicizia non consiste nell’essere inseparabili ma nel sapersi separare senza che nulla cambi.
E' esattamente quello che penso io sul loro rapporto e sul concetto di amicizia in senso lato. 
Come ti scrissi nella scorsa recensione, davvero riesci a rendere pensieri, sentimeni ed introspezione attraverso pochissimi tocchi di tastiera e questo è un dono. Non ti perdi in inutili ghirigori infiniti e vai dritta e diretta al punto senza mai lasciare nulla al caso. 
Veramente bravissima! *cuore*
In attesa del prossimo capitolo ti rinnovo i miei complimenti per tutto quello che sei riuscita a trasmettere fino ad ora attraverso questa tua stupenda long. Certe storie fanno davvero bene al cuore! ^^
Un abbraccio,
Mahlerlucia

Recensore Veterano
24/08/18, ore 22:59
Cap. 8:

Credo che la cosa più bella da dirti sia, appunto, dirti che la lettura di questo capitolo mi ha fatto sentire bene.
Bene perchè rappresentare e descrivere un'amicizia come quella tra Tom E Philip fa bene al cuore.
E' verissima la frase che dici sul fatto che a vera amicizia non consiste nell’essere inseparabili ma nel sapersi separare senza che nulla cambi. Tanto più vero oggi, con la vita che spesso ti porta lontano, tanto lontano dai luoghi della tua infanzia e dagli amici di una vita.
Philip finalmente riesce a parlare, a dire le cose che prova, perchè comprende che la sua vita, seppure nel dolore della malattia, è per certi versi tanto simile alla vita di Tom, cui un brutto incidente costrinse a ridecidere del suo futuro. E scegliere strade diverse, anche se di scelta costretta si trattava (ma quale scelta non lo è in fondo...), non è stato sbagliato, perchè lo ha portato a fare nuovi incontri e a trovare una nuova famiglia.
Commovente, poi, la decisione di andare a visitare il loro comune amico, chi ha seguito la loro crescita e ha dato loro la chiave per andare avanti. Anche senza di lui.

Recensore Master
24/08/18, ore 21:34
Cap. 8:

Avrei dovuto prevederlo che l’incontro inatteso era con Tom (chi altri avrebbe potuto essere...) Ovviamente un’amicizia come quella tra Tom e Philip è impossibile da recidere e Tom aveva già dimostrato più volte l’affetto che prova per l’amico.
Bellissimo quel raccontarsi vicendevoke, quel mettersi a nudo a cuore aperto che è un balsamo non solo per l’animo di Philip ma anche per Tom, ché anche per lui la cicatrice dell’incidente non è del tutto rimarginata, nonostante il passare del tempo. Poi, per concludere, l’idea di andare a visitare la tomba di colui che, con i suoi insegnamenti, li ha resi quello che sono oggi è un momento veramente toccante.
Questo incontro e questa vicinanza in realtà sono una medicina per guarire le ferite psicologiche di entrambi i ragazzi.
Ti faccio i complimenti per come sei riuscita, senza inutili orpelli, a delineare perfettamente lo stato d’animo di entrambi e a mantenerli totalmente IC.

Recensore Veterano
19/08/18, ore 09:25

Molto bella la descrizione del tempo dell'attesa di Philip.
Sembrava davvero di essere li' con lui ad aspettare il giorno...
Chissà chi ha riconosciuto in ospedale. Sono davvero curiosa...

Recensore Master
13/08/18, ore 21:44

E ritroviamo Hikaru più insicuro dopo quanto successo. Ma è successo realmente o è stato solo un incubo, lui non lo comprende più ma in ogni caso ne è atterrito.
Anche la presenza di Yoshiko riesce a calmarlo solo in parte e il giorno dopo, la procedura del prelievo di sangue si trasforma in qualcosa di opprimente. A mitigare la situazione si presenta un incontro i aspettato (che hai subdolamente lasciato inespresso, lasciandoci così con la curiosità di conoscere gli sviluppi della situazione).
Sii buona e aggiorna al più presto! 😇
(Recensione modificata il 13/08/2018 - 09:47 pm)

Recensore Master
13/08/18, ore 18:16

Ciao carissima! **
Mi fa piacere vedere un tuo aggiornamento, come sempre. Pensavo che fossi partita per le vacanze e mi ero già rassegnata ad aspettare domenica prossima... e invece! Me felice! :D
Capitolo apparentemente tranquillo, ma che termina con un'unica, ovvia, domanda: a chi appartiene il viso familiare che Philip ha notato tra la folla fuori dall'ospedale di Sapporo?! Sono terribilmente curiosa! Ho qualche sospetto, ma al momento non mi pronuncio. :)
Ma andiamo con ordine. Dopo qualche capitolo di 'separazione' - in cui ognuno è andato per la sua strada con i proprio amici - abbiamo di nuovo un momento di quotidianità vissuto da Phil con la sua Jenny. 
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai reso la descrizione fisica della ragazza 'filtrata' dagli occhi del suo uomo. Traspare sensualità e femminilità anche nelle virgole e nei punti. Bravissima! Poi lo sai che io amo in modo particolare la 'tua' Jenny! ;)
Come sempre, il lato introspettivo del protagonista è stato ben delineato. Hai sottolineato in poche righe le sensazioni provate di notte, in seguito al brusco risveglio dovuto ai continui incubi causati dalla paura per la malattia. Così come la sensazione di 'calma apparente' della mattina seguente, dovuta anche alla costante e rassicurante presenza di Jenny al suo fianco.
Vivevano sotto lo stesso tetto ormai da settimane ma Philip riusciva ancora ad innamorarsi di lei ogni mattina.
Pochi tocchi di tastiera e rendi tutto sempre al meglio, senza troppi, inutili e ridondanti giri di parole. Hai un dono e Philip è davvero lui! :)
Ma quella mattina lo attende anche il prelievo di controllo in ospedale. L'ex giocatore della Furano arriva molto presto e trova poche persone nella sala d'attesa ad attendere la sua stessa 'sorte'. Anche qui, mi hai colpita con la descrizione ipotetica delle persone presenti (ci stavano pure gli immancabili ipocondriaci!), anche se erano solo dei figuranti. In particolare la ragazza in dolce attesa, che subito ha portato Philip a pensare alla sua Jenny e al loro tanto agognato futuro insieme.
E infine Philip, uscendo dall'ospedale, vede quacuno che conosce, ma non ci è dato ancora sapere chi sia. Motivo in più per fiondarsi a leggere al più presto il prossimo capitolo! ;)
Capitolo scorrevole e privo di errori. E soprattutto, piacevole come sempre. Complimenti!
Ti auguro buone vacanze! ^^
A presto,
Mahlerlucia