E alla fine eccomi di nuovo qui!
Ci ho messo un po' e mi scuso sia con te che con fujiko91, però adesso ci sono e tra l'altro giorni fa avevo letto una parte di questo capitolo. Ora lo recensisco per bene.
"(...) Gabriel era seduto sul letto e continuava a passarsi le dita fra i capelli. Si annusò una ciocca, com’era bello non avere più addosso quel tanfo che sapeva di sangue e morte ma quello di… sì non poteva sbagliarsi, era proprio albicocca. Si chiese se Sam avesse usato quel particolare shampoo perché si ricordava che lui amava i dolci o se era quello che usava di solito."
Che bello! Gabe non ha più addosso quell'odore schifoso (le parole "sangue e morte" mi hanno fatto venire la nausea, poverino!). Albicocca? Beh, dev'essere un profumo dolce ed il pensiero di Gabriel è stato altrettanto dolce. Ora deve sentirsi molto meglio, sia fisicamente sia psicologicamente.
"«Non attaccarmi il telefono in faccia!» ringhiò il demone. «Gabriel non vi servirà a niente nelle condizioni in cui è. Se deciderete di resistermi, non avrò scelta e dovrò riprenderlo con la forza. Ridurrò voi e quel vostro squallido bunker in cenere. Avete 10 minuti per decidere. Ora puoi attaccare.»
Gabriel cominciò a iperventilare e si appoggiò ancor di più alla testata del letto.
Sam gli posò le mani sulle spalle. «Rafforzeremo le difese del bunker» gli disse, fissandolo negli occhi. «Non permetteremo che ti prenda di nuovo, hai capito?»
Gabriel si rannicchiò contro di lui singhiozzando: Sam e Cas non potevano far niente, Asmodeus l’avrebbe ripreso, le torture e gli abusi sarebbero ricominciati e lui non sarebbe riuscito a impedirglielo.
Sorpreso, Sam gli passò cautamente un braccio dietro la schiena. «Tranquillo, va tutto bene» gli disse, mentre Gabriel gli si aggrappava in preda al panico."
Oddio! No, no, non è vero, non può essere, oddio santissimo che ansia! Sto iperventilando pure io, e se vedeste la forza con la quale digito sulla tastiera probabilmente vi rendereste conto della mia agitazione. Quindi Asmodeus vuole, anzi rivuole Gabriel. Lo tratta come un oggetto di sua proprietà, non come una persona (è un angelo ma okay, ci siamo capite), difatti dice "qualcosa" e "mi appartiene", proprio per desumanizzarlo diciamo. Come ovviamente ha già fatto per centinaia, migliaia di anni (ora non ricordo quanto tempo Gabe è rimasto tra le sue grinfie). Il demone è, ovviamente, molto minaccioso e per quanto Sam cerchi di rassicurare Gabriel, diciamo che lui non riesce a stare tranquillo. Il che è molto realistico, come lo è il suo attacco di panico che avete descritto benissimo. Gabe è debole, la sua grazia non ha fatto effetto e la cosa mi preoccupa. Gliene è stata tolta così tanta che una fialetta non basterà, e quindi? E' arrivata la fine per lui? Per tutti loro? Asmodeus non può averla vinta, non può ucciderli e riprendersi Gabriel! Non può finire così!
"«Cas, ti devo dire una cosa… si tratta di Gabriel… Asmodeus l’ha violentato! È per questo che lo rivuole!»
«Cosa?» boccheggiò l’angelo. «Come fai a saperlo?»
«Me l’ha detto Gabriel, ma con la promessa che non te l’avrei mai detto… quindi capirai che non glielo dovrai mai dire, va bene?»
«Ma è pazzesco! Va bene lo prometto, a questo punto proteggerò Gabriel anche a costo della vita.»"
Nella frase di Sam, quella che inizia con "Me l'ha detto Gabriel", ci sono troppe ripetizioni del verbo "dire" Potresti cambiare così:
"«Me l’ha detto Gabriel, ma con la promessa che non te l’avrei mai fatto sapere… quindi capirai che dovrai tenere per sempre la bocca chiusa, va bene?»"
Così va già molto meglio, secondo me. La frase non ha più ripetizioni, non è più pesante. Non che tutte le ripetizioni siano sbagliate, anzi, a volte rafforzano il concetto, ma in questo caso secondo me non lo facevano.
Sam ha fatto bene a dire tutto a Castiel, vista la situazione. E l'aòtrp pvvoa,emte ci è rimasto malissimo, ma chi non lo farebbe? Forse potresti scrivere che a Castiel manca il respiro o cose del genere, per far capire meglio le sue emozioni.
E così Gabe sta davvero malissimo e secondo me i demoni lo troveranno presto.
Uhm, domanda: cos'è la sala tattica? Cioè immagino sia una sala dove ci sono dei macchinari o boh e dove Sam e Castiel possono cercare di difendersi, ma me lo spiegheresti meglio, per favore?
"esocrizzò quello stava"
hai dimenticato il "che".
Mio Dio, questo Asmodeus mi fa abbastanza paura, soprattutto perché mi sto immaginando la sua voce e penso sia particolarmente tnebrosa e minacciosa, ergo ho paura, ripeto.
"Si voltarono e videro altri due demoni che stavano trascinando Gabriel davanti ad Asmodeus. «Mi sei mancato, ragazzo. Temo che dovrò punirti molto severamente.»
Che schifo! Ma non prova nemmeno un po' di schifo per le parole che usa? No, probabilmente, anzi di sicuro non gliene frega niente. Poi è orribile che abbia cucito le labbra di Gabriel! Che cosa disumana!
E proprio quando tutto sembra essere davvero arrivato alla fine, ecco che Gabriel si riprende e dice ad Asmodeus ciò che si meritava, riuscendo anche a farlo svanire. Wow, io so che il titolo del capitolo era "Debole? Non più" e quindi avrei dovuto aspettarmelo, però davvero ormai cominciavo a non sperarci.
Ora Gabriel sta bene, anche se le ferite psicologiche gli rimarranno, Sam e Castiel sono vivi e stanno bene pure loro e Asmodeus e gli altri demoni sono morti, quindi yeah, esultiamo!!!
Sono davvero felice per come è andata: quei bastardi hanno avuto quello che si meritavano. Io anziché ucciderlo l'avrei torturato molto lentamente, ma immagino che Gabe non volesse abbassarsi al livello di Asmodeus e quindi ha preferito farlo fuori.
Aspetta, aspetta! Quindi i due vogliono farlo entrare in squadra con loro perché Mihael, he credo sia un demone, vuole distruggere il mondo? Le altre informazioni che gli hanno dato non le ho capite bene perché non conosco la serie. Ma comunque Gabe ha ragione: è tutto troppo veloce, loro sono stati liberi e lui no, e per lui sono passati centinaia di anni, Sam e Castiel per quanto vogliano salvare il mondo devono rendersi conto che per Gabriel non è facile questo momento, che ha bisogno di tempo per guarire psicologicamente, non è pronto perché tutto bada così in fretta, così veloce! E' come quando accade qualcosa di brutto e tu ti senti sempre indietro mentre il mondo va avanti come se fosse una macchina infernale. Io ho usato tante volte questa frase, con i miei e con la psicologa, in questi anni... Ma comunque, hai capito ciò che intendevo, no? Quindi, per quanto capisco Sam e Castiel, posso capire ancora di più Gabe. Non ho vissuto ciò che ha vissuto lui grazie al cielo, ma so cosa significa soffrire e odiare che tutto vada così velocemente quando inece io avrei avuto, anzi avevo, bisogno di più tempo per riprendermi.
Ora sono curiosa di sapere quello che succederà. Bellissimo capitolo! Complimenti ad entrambe!
Giulia |