Cosa dovrei dire adesso, io? Come potrei iniziare la recensione in modo che non sembri solo uno SCLERO TOTALE su questi due? Non lo so, stavolta proprio no. Hai intaccato ogni mia facoltà mentale ancora funzionante, cara bridget. Sarà difficile per me essere razionale e analizzare il tutto in modo obiettivo, come ho cercato di fare nei capitoli precedenti... d'altronde non è la prima volta che mi capita con una tua storia. Anzi, a dire la verità, succede piuttosto di frequente. Ma tenterò. Scusami in anticipo se sarà una recensione senza senso ma credo di aver lasciato un pezzetto di cuoricino là, con Hyeseon e Taehyung, e che questo si sia ulteriormente frantumato quando lei se n'è andata sbattendo la porta.
Argh, è dura essere un'amante dell'angst.
Ma bando alle ciance (non sono ciance, però devo proseguire XD), cercherò di andare con ordine.
Innanzitutto, mi ha fatto uno strano effetto pensare che Taehyung sia rimasto rinchiuso da solo per molto tempo; la situazione non è certo delle migliori e immagino che gli altri componenti della gilda abbiano avuto un motivo valido per decidere di comportarsi così nei suoi confronti. A questo proposito, non è da escludere che nel prossimo capitolo ci permetterai di sapere proprio come sono andate le cose “dall'altra parte”. Comunque, ammetto di essermi sentita male per lui. Quanto ancora vorrai farlo penare, eh, autrice? T_T (no non rispondere, è una domanda retorica!)
Mi è venuto il magone ad immaginarlo lì, in balia di chissà quali pensieri e sensi di colpa, chiuso nel suo silenzio forzato, incapace di trovare uno spiraglio che gli permetta di stabilire nuovamente una connessione, almeno con Seokjin. Non so se quest'ultimo lo avrebbe ascoltato, probabilmente sì, ma Taehyung avrebbe dovuto cadenzare con cautela le parole da usare.
Ho l'impressione che il medico della gilda si trovi a metà tra i due fronti: come abbiamo visto nel capitolo precedente, è uno dei pochi che non ha subito puntato il dito contro di lui, anche se è comprensibile sia ancora diffidente nei suoi confronti. Seokjin però mi dà proprio l'idea di una persona genuina, senza pregiudizi, che cerca sempre, per quanto può, di fare la cosa giusta; può darsi che questa sua indole sia anche una conseguenza delle numerose perdite che ha dovuto subire, o magari è parte integrante del suo carattere. Quell'indifferenza che mostra nei confronti di Taehyung è come un muro che sta cercando di ergere in attesa di capire quale approccio usare. Probabilmente si sente anche a disagio a trattarlo così, ma è normale che voglia prima sondare il terreno e prendere in dovuta considerazione le necessità e le opinioni degli altri suoi compagni.
Tornando a Taehyung, i suoi ragionamenti riconfermano la mia posizione “neutrale”: come avevo accennato nel capitolo precedente, credo che la “colpa”, se così la si vuole chiamare, non sia totalmente da una parte o dall'altra e, a mente fresca, sembra che anche Taehyung stia iniziando a rendersene conto. Tuttavia, le sue giuste considerazioni sembrano lasciare immediatamente spazio all'impulsività quando si accorge che ad entrare da quella porta non è affatto Seokjin.
Ebbene, ora per me arriva la parte “difficile”. Davvero non so come poterti descrivere a parole le sensazioni che l'incontro tra Taehyung e Hyeseon mi ha suscitato. Mentre leggevo ero tesa come una corda di violino, forse ho anche trattenuto il fiato per qualche secondo: lo scambio di battute è stato breve ma di un'intensità disarmante. Mi ha colpito molto come hai saputo descrivere il forte desiderio che hanno l'uno dell'altra, ancora palpabile, in contrasto con la paralisi che blocca Taehyung non appena la vede avvicinarsi, timoroso di fare o dire nuovamente qualcosa di sbagliato, e la “finta” indifferenza di Hyeseon, che certamente vuole parlargli ma cerca, per quanto può, di mantenere la calma e la fermezza. E forse è proprio lei la prima ad abbassare le difese, quando inevitabilmente si accorge delle ferite che lacerano il corpo di Taehyung, un corpo che, sono certa, le è familiare, e che probabilmente nei suoi ricordi aveva tutt'altre fattezze. D'altronde, anche lui è costretto a scontrarsi con la dura realtà dei fatti: lasciandola andare, l'ha inevitabilmente esposta ad un grave pericolo e la cicatrice che porta sul collo ne è una prova tangibile.
Sappi che quando gli confessa, a cuore aperto e senza più alcun tipo di freno, che il suo unico rammarico è quello di averla affidata ad un destino incerto, ma che è valsa la pena patire sofferenze atroci, se finalizzate a portarlo nuovamente da lei, ecco, sappi che non so cosa mi abbia trattenuto dal divenire l'esatto specchio di Hyeseon in quel preciso istante in cui lui le carezza la guancia per asciugarle le lacrime. Penso sia stato in assoluto uno dei momenti più belli e toccanti dell'intera storia, almeno fino ad adesso: non so se definirlo estremamente dolce, nostalgico o tremendamente doloroso, o magari tutte e tre le cose insieme, ma so che sei riuscita a renderlo vivo e reale, a coinvolgermi quel tanto che basta a farmi venire la pelle d'oca. Non so, però, come tu ci sia riuscita. Cioè, ti conosco ormai e non dovrei stupirmi più di tanto... ma niente, sei straordinaria. E anche quei due lo sono. Li amo insieme, sul serio, non potrebbe essere altrimenti.
Un amore forte come il loro, nato dal dolore – dalla morte – e cresciuto a tal punto da donare la vita, non è qualcosa che la lontananza può facilmente abbattere. Tuttavia, non voglio biasimare Taehyung per averle palesato i suoi dubbi in merito a Jungkook: è normale che abbia voluto chiedere direttamente a lei. D'altronde però, conoscendo la natura del loro legame, Hyeseon si è sentita quasi tradita, sminuita dalla richiesta e dalle insinuazioni di Taehyung, come se avesse voluto mettere in dubbio l'affetto che lei prova per lui (e in fondo, a pensarci è così). Anche se non sempre abbiamo potuto esplorare la mente di Hyeseon da vicino, sono sicura che Taehyung sia stato un pensiero costante e martellante: ci hai dato parecchi hint per farci capire che no, non avrebbe mai e poi mai potuto archiviare una parte così importante della sua vita, e anche se per un attimo mi hai annebbiato la vista attraverso le premure e la nascita di un sentimento d'amore così puro come quello che Jungkook prova per lei, in cuor mio ero sicura che Hyeseon fosse inevitabilmente destinata a Taehyung, e viceversa. Te lo concedo, bridget: sei particolarmente portata per l'incantesimo confundus, e ogni tanto rischio di caderne vittima, ma ormai ho espresso la mia preferenza e non intendo tirarmi indietro!
Per quanto riguarda Jungkook, invece, cercherò di essere breve. Penso che ricordi anche tu un'intervista nella quale chiesero ai membri del gruppo come si sarebbero comportati nel caso in cui si fossero innamorati tutti della stessa ragazza; proprio Jungkook, al tempo ancora un “ragazzino”, rispose chiaramente che lui non l'avrebbe lasciata andare. Insomma, diciamocelo, che avrebbe combattuto per averla! Dunque sì, ti direi che sicuramente una parte di Jungkook vorrebbe difendere quel sentimento e provarci; ma la situazione è delicata e bisogna analizzare le diverse variabili. Jungkook, ne sono sicura, anche se alcuni comportamenti lo hanno fatto sperare più del necessario, sa perfettamente quello che Hyeseon prova per Taehyung. E allora mi chiedo: forzerebbe la mano solo per volgere la situazione a suo favore? Se, come spero, ci sarà un chiarimento tra i due, non penso che lui faccia volontariamente qualcosa per allontanarli. Forse, e ripeto – forse! - parlare in modo sincero con Taehyung potrebbe far sì che decida di restare in disparte. Ma sappiamo anche che quando Jungkook è veramente preso da qualcosa, ci si butta a capofitto: chissà che quel sentimento non lo porti ad agire in modo sbagliato. Solo il tempo ce lo potrà dire!
Ma insomma, comunque la mettiamo, il succo della cosa è che qualcuno dovrà inevitabilmente soffrire. IO PER PRIMA, SAPPILOH. Ti prego, per favore, sii clemente con loro. Lo sai che l'angst fa quest'effetto: prima lo brami e poi te ne penti. Ma alla fine lo ami comunque. In poche parole: ti porta alla pazzia! XD
Ok, adesso levo le tende perché credo di star svalvolando. Probabilmente, tra tutte, questa è la recensione che ho scritto con meno lucidità, perciò perdonami, se puoi. L'ora indegna è colpa tua e delle tue splendide storie che mi tolgono il sonno.
L'ho letta e dovevo recensire subito, o non sarebbe più stato lo stesso.
Davvero, grazie. Tu non scrivi semplici storie: regali emozioni senza chiedere niente in cambio. <3
Vavi
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