Recensioni per
At The Wrong Time
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/05/19, ore 18:49

Bella tu <3 
E bella come sempre questa storia, la tua, le storie che scrivi, le sceni che racconti, i sentimenti che vai a delineare e che usi per trascinarci nella mente di Tony e Peter, così simili ma così diversi, così diversi ma allo stesso modo così uniti, imprescindibili, anime gemelle. E lo si deve essere prima col cervello che con il cuore, perchè il cuore può ingannare, la mente, invece, no. Sa cosa vogliamo e sa come prendersela, o almeno dovrebbe, e sa che Peter è così sbagliato per Tony, e Tony è così incredibilmente sbagliato per Peter, che insieme si completano, si annullano, si appartengono. Si appartengono uno addosso all'altro, sulla pelle ma soprattutto nel cuore, sulle labbra ma soprattutto nella testa.
Sono uno lo specchio dei sentimenti per l'altro.
E quella scena al cinema, seppur vissuta in modo diverso, seppur con l'intento di raccontare un rapporto più paterno che altro, più mentore/pupillo ha fatto male lo stesso. Farà sempre male, e ora un po' di più, dopo queste parole, dopo questa storia che hai delineato con quella maestria che ti caratterizza mentre parli di loro due, l'uno il centro dell'universo dell'altro. Adoro tutto, dico davvero. Adoro anche se ha fatto male, adoro anche se Tony ha desiderato che il posto di Peter spettasse a lui, che lo schiocco del Titano cancellasse la sua, di vita, e non quella del ragazzo che ama, del suo Spiderman di quartiere, del suo giovane Peter Parker che tanto desidera dentro di sè, dentro le sue vene e il suo cuore, nella sua pelle <3 <3 Mi fai piangere sempre, davvero.
E tutto ciò è ancora il resoconto sconclusionato di una pazza che è qui a leggere, ad amare, e non sa come mettere due parole in croce per esprimere un pensiero! Wow <3 <3
A presto prestissimo
Alice
 

Nuovo recensore
20/04/19, ore 14:40

Ciao miry,
io non sono proprio pratica di questo mondo, non amo particolarmente le au o situazioni che si discostano troppo dal canone, difatti ho sempre cercato di leggere storie che non si allontanano troppo dall'opera che amo.
Qui ti hai fatto il miracolo: non solo mi hai fatto leggere una soulmate au, di cui non sapevo assolutamente a qualche giorno fa, quando ho letto questa storia, ma è inserita nel contesto canonico, in un momento terribile del film.
Lo sai, ci ho messo un po' ad entrare nell'ottica di questi due insieme (cosa che tu sei riuscita a fare con le tue storie e i tuoi disegni) e leggere certe cose strazianti mi fanno male però le amo, per quello forse mi vedrai più spesso su questi tipi di storia che su altro.
Comunque la trama è semplice, se la si pensa fuori dal contesto, eppure quando ci si rende conto che Peter ha il nome e Tony no, ci rendimao conto che in realtà le cose sono più complesse di quel che credessimo. Amo come riesci a sfilacciare le tue trame che, mentre il lettore si divora il racconto, scopre nuove sfumature e si lascia catturare.
E qui soffri mentre leggi, e quando Peter sparisce e a Tony compare il nome... penso non potevi concepire crudeltà più grande,per loro. Però ci dai speranza, nelle note. Speriamo di scoprirlo presto, se tornerà dal suo signor Stark o no.
Insomma, grazie per questo frammento di dolore. Come ti dicevo, sono le storie che prediligo e, scritto da te, probabilmente leggerei anche il retro dei cereali.
Buona pasqua, se non ci sentiamo prima.
Bau

Recensore Master
10/04/19, ore 15:48

Ma ciao ^^
Allora, io non sono una fan della Marvel, ma ormai da diversi mesi mi ritrovo a leggere in questo fandom e devo ammettere che ogni volta che ci finisco, le storie che leggo le trovo bellissime. Tant'è che ormai questa coppia ho iniziato a shipparla un sacco perché, fra una fanfic e l'altra, è impossibile non rimanerne affascinati e iniziare a fangirlare come se non ci fosse un domani.

Anyway, questa one-shot mi è piaciuta tantissimo, come avrai già capito. Penso di non aver mai letto nulla di tuo, ma spero di ritornare da queste parti perché sei riuscita a farmi emozionare come una bambina **
E' tutto così angst, così triste, che proprio non può evitare di travolgere il lettore. Le tue parole sono quasi coltellate, direi, perché arrivano dritte al cuore e fanno male, trasmettono tutta la sofferenza dei personaggi e li fanno sentire vivi. 

Hai uno stile davvero piacevole. E' pulito, è scorrevole, e ha la giusta attenzione verso i dettagli. 
Le introspezioni sono qualcosa di assurdo, mi sono piaciute tantissimo. Ho sentito lo stesso rimpianto di Tony, verso la fine, il suo stesso dolore. 

Ora, io amo le Soulmate!AU, e quella del tatuaggio è un classico in questo tipo di storie, eppure non mi è sembrata per niente banale, forse proprio grazie al tuo modo di narrare e rendere tutto così triste. Sei andata oltre alla classica storia in cui i personaggi si ritrovano l'uno il nome dell'altro addosso. E, tra l'altro, il momento in cui è Tony a ritrovarsi il nome di Peter sulla pelle, solo una volta che lui è ormai sparito, ha un effetto davvero devastante sul lettore.

Insomma, mi è davvero piaciuto un sacco leggerti. **
Alla prossima!
fumoemiele

Nuovo recensore
10/03/19, ore 19:49

Una Soulmate,
Ciaciò, una soulmate??
Io non sapevo manco che era una suolmate finche non me l'hai detto tu. Avevo letto quella di Gladio e Ignis, l'altra con Tony e peter ma questa?? erano tutte così dolci, così poetiche... e questa?? questa ti tira un pugno in faccia per farti proprio male!
Ok è vero me l'avevi letta in anteprima in macchina, ma cavolo rileggerla così, immaginado le loro voci, immaginando quella scena terribile che proprio non riusciamo a superare è straziante! A volte mi chiedo perché gli vuoi così male a sti due però poi mi ricordo che quando vuoi bene a qualcuno fai anche questo (oddio, spero non alle perosne vere, intendiamoci). Però c'è amore, c'è sentimento, c'è tutto.
Tony confuso, che come sempre è un capriccioso di merda che vuole qualcosa che a quanto pare non può avere ma che si trattiene per il bene di peter. Rosica, sì rosica che Peter ha il suo nome addosso e lui no, e questo li divide inesorabilmente. Che triste... mamma mia, che male. che dolore al cuore.

E tony lo vuole, si guarda la pelle la mattina per vedere se lui compare, e peter non compare e quando lo fa? quando è svanito perchè sì perché ormai non c'è più la paura di amare, ma solo quella di perderlo. una cosa straziante da morire. e questo sai cosa ci insegna? a non aver paura. a non trattenerci.
perché se tony non avesse avuto paura di amarlo, il nome sarebbe comparso molto prima. no? c'ho preso?
e poi la parte in cui il nome compare. già lui sta male perché appunto è sparito, in più il braccio punge perché gli compare il nome (che poi è come immagino che si tatua il nome... come un tatuaggo vero, che fa male, che è come tante punture e questo lo hai reso benissimo).
Insomma... tanto dolore e sì, credimi, si vede che ci tieni, ma solo perché scrivere certe cose significa amarla davvero tanto, questi personaggi perché sono loro e loro soltanto. sento le loro voci, vedo le loro facce e non è facile.
insomma grazie per la sofferenza, grazie per averli resi sempre bellissimi.
Impossibile non shipparli, e volerli leggere dalle tue mani. un privilegio che sono felice di avere.
un abbraccio forte,
a presto ciaciona mia.
Rusty

Recensore Master
08/02/19, ore 13:56

Ciao tesoro eccomi finalmente qui :) 
Questa storia mi piace tantissimo e commentarla è più difficile delle altre volte, ma come sempre ci si prova e ci si prova in ogni modo possibile, nel miglior modo possibile. 
Prima di tutto complimenti perché hai ripreso il mondo delle SoulMate AU e l’hai reso in maniera totalmente differenza rispetto all’altra tua Shot “The little guy”, e qui meriti davvero tanti tanti complimenti perché un’artista si riconosce in queste occasioni: sapersi sempre innovare, saper emozionare in maniera nuova pur riprendendo dei temi già trattati. 
In questo tu hai pienamente raggiunto il tuo obiettivo, l’obiettivo di ogni scrittore, quindi posso solo togliermi il cappello e dirti quanto io ti ammiri e ti apprezzi tantissimo per questa tua capacità. 
Brava, brava, brava. 
Cosa posso dire della storia? So che nel mondo SoulMate le due anime gemelle devono essere legate da un qualcosa, di solito un tatuaggio che può essere qualsiasi cosa, e tu hai scelto il nome. 
Sei stata... molto brava nella scelta. Solo Peter ha il nome di Tony tatuato addosso. Tony no. 
Allora: premetto che non sono esperta di questo mondo SoulMate per quanto mi piaccia da impazzire il tema e che quindi da ora in avanti potrei dire tantissime stupidaggini, però è ciò che ho pensato.
Tony è l’anima gemella di Peter, è quindi la sua altra metà della mela, il suo pezzo mancante, l’incastro perfetto: è qualcosa che dovrebbe essere speculare. Se l’anima di Peter coincide con quella di Tony, per proprietà transitiva dovrebbe essere così anche per l’anima di Tony con quella di Peter.
Quindi (e qui la stupidaggine sta arrivando al suo apice): il nome di Peter non compare sul corpo di Tony perché lui non è realmente pronto? L’amore è un rischio. Lui sa di amare Peter, lui sente di amare Peter, ma la questione del nome lo blocca. Si ripromette di essere una guida per lui, di vegliare come un angelo custode, ma in ombra. È con Peter, ma non totalmente. Credo che per le regole del mondo SoulMate se tu non hai il nome (in questo caso il nome) di quella persona tatuato addosso allora non puoi stare con quella persona perché rischieresti altrimenti di non farle neppure trovare la sua anima gemella ma... penso che tu abbia creato un’enorme metafora su quello che è il loro rapporto. 
Tony ama Peter, ma si rende davvero conto di se stesso e della sua anima quando ha perso realmente tutto. Avrebbe potuto muoversi in maniera diversa, avrebbe potuto trovare un altro modo, avrebbe potuto fare di più, ma non l’ha fatto e ora il rimpianto lo accompagna. 
Molti hanno visto un finale di speranza con il nome di Peter alla fine, io sinceramente no invece. 
È una burla, una beffa del destino. 
“Volevi sapere chi era la tua anima gemella, Stark? Ecco, te lo scrivo. L’hai avuta accanto a te per tutto il tempo e non l’hai veramente vista.”

Io la trovo una storia complessa, aperta a più interpretazioni e suggestioni. Anche questa è bravura, saper creare così tante riflessioni nella mente del lettore, portarlo a domandarsi “ma qui c'è un secondo significato? cosa mi sta dicendo davvero?”. Le tue storie sono bellissime da analizzare, questa con particolare piacere. 
Sarà che Infinity War ancora ci uccide da dentro.
Complimenti per tutto, la storia è meravigliosa :) 
A presto! 

Recensore Master
05/02/19, ore 19:02

Tesoro, tu sei la regina delle Soulmate. Per forza mi sciolgo ogni volta che ne scrivi una... ma questa... non so come descriverla.
Per tutta la durata del testo Tony si tormenta poiché vuole assolutamente quel nome inciso sulla pelle, quelle cinque lettere che testimonierebbero il loro appartenersi reciprocamente e poi... sì, il titolo lo suggerisce: succede tutto nel momento sbagliato. Quando è troppo tardi, quando Peter è stato sgretolato, quando Thanos ha preso possesso del potere e tutto è andato a farsi friggere.
Ma in quel momento Tony continua ad avere Peter con lui; perché l'amore non è solo la presenza fisica ma quella spirituale e per Tony... Peter è decisamente più di un corpo da abbracciare.
Davvero, non so cosa dirti: è scritta benissimo e comunica più amore che mai.
Stavolta mi devi tu della cioccolata! AL PISTACCHIO!
Oppure una carbonara. Scegli tu.

Recensore Master
05/02/19, ore 16:37

Ciao tesorah, eccomi di nuovo da te ^^
Che dire? Ammetto di avere un rapporto conflittuale con le soulmate!AU: da una parte è indubbiamente affascinante il concetto di anima gemella, questa famosa metà della mela cui siamo destinati fin dalla nascita e che rappresenta la realizzazione di ogni sogno e desiderio d’amore. Che sia un nome segnato sulla pelle o una profezia o chissà che altro, sapere che al mondo c’è qualcuno che con la sua sola esistenza può completarci è tremendamente dolce e consolatorio: non importa se qui, ora, sei solo, prima o poi colui\colei che ti appartiene di diritto incrocerà la tua strada e la solitudine verrà spazzata via.
D’altra parte, è allo stesso modo evidente l’altro – e oscuro – lato della medaglia: che ne è della libertà di scelta che è insita nell’essere umano, se il nostro destino è già immutabilmente tracciato a priori? Che ne è del libero arbitrio, di quello splendido verbo, “scegliere”, che ci eleva al di sopra della mera materia? Può forse venire in aiuto l’esempio che, a suo tempo, fece la mia professoressa di italiano al liceo, per spiegare l’onniscienza di Dio: quest’ultimo sarebbe colui che, dal molo, osserva una nave entrare in porto. Egli già sa dove e in che modo questa attraccherà, ma è comunque sempre il capitano a guidarla nelle complicate operazioni di ormeggio. In qualsiasi caso, comunque, tutte queste elucubrazioni (per le quali spero che mi perdonerai, ma è la demenza senile che avanza), lasciano un po’ il tempo che trovano perché, davvero, non si può sopravvivere a quel pozzo nero di dolore e mainagioia che sono Tony e Peter.
Nemmeno in un AU in cui l’amore della tua vita ti appare marchiato sulla pelle questi due riescono a trovarsi e a viversi completamente. No, perché se da un lato il nome di Tony spicca quasi con arroganza sul braccio di Peter, lo stesso non si può dire dell’ipotesi contraria: Tony non ha nulla tatuato da nessuna parte – e il modo in cui ne rende partecipe Peter è sì estremamente da Tony, ma cavolo a volte le sberle il caro sig. Stark le strappa fuori dalle mani, diciamoci la verità.
Comunque, quanta tenerezza può fare l’apparentemente inscalfibile Iron Man che ogni giorno cerca un segno, una traccia dell’unico nome che vorrebbe veder marchiato sulla sua pelle? Lo cerca ma non lo trova mai, e allora, se non potrà essere la sua anima gemella, sarà il suo angelo custode, perché anche solo il pensiero di veder soffrire quel ragazzo è qualcosa di insopportabile, inconcepibile.
Ma naturalmente Tony propone e Thanos dispone, e di nuovo mi porti su Titano e mi fai rivivere una scena che, ribadisco, io ho visto solo su youtube e già così mi devasta ogni volta.
E poi, alla fine, la beffa suprema, che solo tu, oh anima perversa, potevi tirar fuori. Tony ha finalmente il nome del suo vero amore inciso sulla pelle… ma Peter non è più accanto a lui per poterglielo dire.
Mi volevi morta? Ebbene, sappi che più morta di così muoio per davvero (?).
Comunque, tutto ciò che scrivi, anche l’angst più nero e inconsolabile, si traduce in pura ed autentica meraviglia. Ogni volta mi lasci incantata.
Un giorno mi spiegherai come fai.
Un abbraccio immenso <3

padme

Recensore Master
05/02/19, ore 01:23

Ciao :)
Comincio subito con due premesse: non amo particolarmente le soulmate e non shippo la Starker. Detto ciò a mio rischio e pericolo, sappi che questa storia mi ha colpita profondamente, e non pensavo fosse possibile proprio a causa di quelle due precondizioni. Eppure a fine lettura ero devastata, in positivo, perché sei riuscita a toccare corde sensibili e universali, che esulano dalla ship e dalle preferenze per un genere o un altro.
Ho amato molto la tua caratterizzazione di Peter, che sprizza forza vitale, esuberanza e vitalità da ogni riga, animato da quel misto di infatuazione e ammirazione che lo avvicina a quella che ormai è una figura imprescindibile nella sua vita, in qualunque senso la si voglia intendere.
Personalmente, preferisco vedere il loro come un rapporto filiale e mi fa strano interpretarlo altrimenti, ma in un mondo Soulmate ho trovato plausibile questo tipo di connessione più profonda, e su ciò ha influito anche il fatto che tu abbia affrontato il tutto con delicatezza. Soprattutto, hai attribuito a Tony dei pensieri adulti, consapevoli del suo ruolo di mentore e delle difficoltà che comporterebbe un rapporto simile. Hai delineato molto bene anche il modo in cui si sente troppo oppresso da sensi di colpa e difetti per poter pensare di meritare un qualunque amore puro e tantomeno scritto nel destino. L'hai mantenuto IC, con la sua freddezza solo manifesta e mai interiore, con i suoi dubbi e paure e tutti gli interrogativi sul meritarsi qualcosa, che però non esplicita mai a nessuno – e tutto questo è canon, terribilmente canon, a prescindere dal partner con cui lo si voglia appaiare. La tua resa mi ha conquistata, e in effetti tendo ad essere molto esigente su Tony, essendo il mio personaggio preferito in assoluto ;)

La seconda parte è stata, ovviamente, l'arma del delitto per il mio povero cuore. Per evitare uno sproloquio, mi limito a riportare la frase che più mi è rimasta impressa: "Thanos gli portò via tutto, sebbene Tony non possedesse poi così tanto". È il riassunto di Tony, un richiamo a quel "sei un uomo che ha tutto e niente" pronunciato da Yinsen dieci anni prima, e leggerlo qui come riconferma è stato straziante, così come la rievocazione della scomparsa di Peter, che mi ha catapultata di nuovo nella scena come se la vedessi per la prima volta.
Nonostante la tragicità del finale, ineluttabile, un po' di quella speranza di cui hai parlato nelle note ce l'ho vista. Perché anche se Peter è scomparso, il suo nome rimane su Tony non solo come memento delle sue occasioni mancate, ma di quelle che potrà ancora avere, uno sprone e una ragion d'essere che possa spingerlo a rialzarsi e a incamminarsi guardando avanti come ha sempre fatto, proteso più in là del presente.
In quel nome impresso sulla pelle ci ho visto questo: un futuro. Ed è la più bella speranza che potessi offrirgli.

Grazie per questo scritto bellissimo, e complimenti sia per lo stile che per i concetti, oltre che per aver saputo presentare e avermi fatto apprezzare questa coppia a prescindere dalle mie preferenze e headcanon :)
Spero alla prossima,

-Light-

Recensore Master
04/02/19, ore 20:06

Eccomi qui, come avevo detto a modificare la recensione. Non è che mi sentissi in dovere di farlo, lo faccio volentieri, perché sono stata io a non capire il messaggio della storia e, rileggendola alla luce di quello che mi hai spiegato, ho colto altri significati che avevo piacere di sottolineare. Tra l'altro, avevo letto l'altra tua AU in cui Tony e Peter scoprivano di essere anime gemelle perché avevano delle frasi complementari sul braccio, ma quella era una vera AU in cui Tony e Peter non si conoscevano e non erano supereroi, per cui avevo capito subito che si trattava di un tipo di storia diverso. Qui, con il riferimento a Thanos e alla sparizione di Peter su Titano avevo capito tutt'altro... comunque, in questo modo secondo me la storia diventa da un lato più straziante e drammatica, dall'altro però ravviva ancora di più la speranza di un lieto fine.
Peter con le guance rosse, emozionato e felice nel mostrare a Tony il suo nome tatuato sul polso, è adorabile, questo te lo avevo già scritto, nel suo candore adolescenziale per lui quella è una prova assoluta del suo appartenere a Tony e non si vergogna a mostrare la sua gioia nel sentirsi legato per sempre all'uomo. Tony, invece, non ha nessun tatuaggio e quindi risponde un po' bruscamente a Peter, deludendo le sue aspettative.
Sicuramente Tony soffre moltissimo nel non trovare mai il nome di Peter addosso, si chiede perché, lo vorrebbe, vorrebbe sapere che quel ragazzino è suo per la vita... Ogni giorno cerca il suo nome sul corpo, sperando che sia quello il giorno in cui lo troverà, e rimanendo ogni volta deluso pensa di non meritarsi quel nome e quell'amore, di non meritare l'amore di nessuno, di essere ormai tagliato fuori dai legami sentimentali, forse perché lui stesso per tanti anni li ha tenuti a distanza. Questo è sicuramente lacerante per lui, anche perché probabilmente è vero, e quindi lo riempie di rimorsi e sofferenze. L'unica via che trova è quella di dedicarsi a Peter solo come mentore e guida, per stargli vicino almeno in quel modo visto che non gli è concesso di meritarsi di averlo tutto per sé. Però anche in questo caso Tony non esprime la sua sofferenza, si tiene tutto dentro, è vero che è tipico di lui, ma mi fa domandare se... se invece avesse parlato chiaro a Peter, se gli avesse detto che lo amava e che soffriva tanto nel non avere il suo nome addosso, sarebbe forse stato quello il momento in cui il nome sarebbe apparso? Forse ho detto un'altra bestialità, ma non so come funzionano veramente queste Soulmate!AU e quindi se il meccanismo potrebbe essere questo! XD
E poi c'è l'esperienza terribile su Titano, quando Peter si aggrappa a Tony, con la sua ingenua, dolcissima e straziante fiducia che lui potrà salvarlo (quel ripetersi di "Non voglio andare" spezza il cuore, ma rende ancora più vero il momento drammatico e angosciante, fa rivedere la scena davanti agli occhi), questo è ancora più doloroso perché fa venire in mente che Peter sia ancora più sicuro della possibilità che Tony lo salvi. In fondo, potrebbe pensare, io sono destinato a lui e allora non è possibile che Tony non mi salvi, non posso e non voglio morire perché devo essere suo per la vita! Quel "Non voglio andare" pensato così è ancora più straziante!
Peter svanisce, nonostante gli sforzi di Tony, e allora scopriamo che il suo nome rimane impresso sul polso dell'uomo. Ecco, io in questo non ci ho visto tristezza, anzi, al contrario: proprio il fatto che adesso il nome di Peter è inciso su Tony, così come quello di Tony è addosso a Peter, fa intendere in modo ancora più forte che Tony e Peter siano destinati a stare insieme e che la loro storia avrà un lieto fine, anche se adesso sembra finire in tragedia. Io ho pensato (forse sbagliando!) che il nome di Peter sia apparso proprio in quel momento per due motivi: perché in quel momento Tony capisce e accetta veramente e completamente il suo amore per Peter, con tutte le sue conseguenze, sente che la sua vita non ha più senso senza di lui, si arrende ai sentimenti che aveva sempre negato... e allora il nome che doveva incidersi su di lui inaspettatamente appare! E il secondo motivo è che quel nome rappresenta per Tony la speranza, gli fa capire che Peter è vivo, che non è scomparso per sempre (perché mai dovrebbe trovarsi addosso il nome di un morto?), che probabilmente è lontanissimo, perduto in qualche altra dimensione, ma è vivo e lo sta aspettando, lo sta cercando. Quel nome non è fonte di dolore, ma è una luce, la luce che deve guidare Tony a cercare Peter in qualsiasi universo, a cercarlo perché Peter è suo e loro due sono destinati a stare insieme per sempre. Nonostante le delusioni, i fallimenti, le cadute, gli sbagli, Tony guarderà quel nome inciso sulla sua pelle e ricomincerà a cercare e sperare, è un incitamento per lui, l'incoraggiamento a non smettere mai di cercarlo. Sono destinati a stare insieme e sono destinati a ritrovarsi, prima o poi, questo è certo.
Spero di aver capito bene, questa volta, il significato della storia. Potrei aver detto altre castronerie, non conoscendo le regole di questo tipo di ff, ma io ho visto questa storia come un'opportunità, ciò che ha spinto Tony a lasciar andare resistenze e scrupoli davanti alla prospettiva di perdere Peter e ciò che lo aiuterà e lo incoraggerà a credere che è ancora vivo e che lui, lui solo potrà salvarlo, andare a riprenderselo, perché Peter è destinato a lui e lui a Peter. Questa storia lo ribadisce ancora di più, lo certifica, lo sottolinea mille e mille volte.
E nessuna di noi ne dubita.
A presto e scusa se ho frainteso il messaggio della storia... in queste cose sono proprio una capra! XD
Abby
(Recensione modificata il 06/02/2019 - 02:18 pm)

Recensore Master
04/02/19, ore 15:31

Ciao, dunque, devo ammettere con una certa vergogna di me stessa che ho capito che si trattava di una soulmate!AU soltanto a metà storia. Non so come ho fatto a non accorgermene prima, fatto sta che arrivata a un certo punto mi rendo conto che questa cosa del nome scritto mi ricordava tanto alcune Johnlock che avevo letto nel fandom di Sherlock, e che erano proprio delle soulmate AU. La sostanza di questo "simpaticissimo" aneddoto è che non me l'aspettavo affatto, non avevo mai letto o visto storie di questo genere nei vari fandom dell'MCU che ho frequentato ed è stata una sorpresa piacevole. Sì, la storia è molto triste ed è stata questa la sorpresa di cui parlavo e che mi ha fatto apprezzare la tua storia ancora di più. Ormai mi sono abituata a leggere di questa coppia, quindi credo d'aver capito quali sono le dinamiche che la contraddistinguono, qui non è molto diverso da ciò che ho letto anche in altre storie (tra cui le altre scritte da te), in più c'è questa cosa delle anime gemelle che fa da legante alla vita di Peter e Tony. Dico che son rimasta stupita perché, quello che ho letto io sul genere (e quindi altrove), ha uno stampo davvero molto diverso rispetto a quello che hai dato qui. Di certo è per via di Infinity War, punto in cui hai collocato la trama principale, che la rende tanto drammatica. Io confesso d'aver preso le morti di quel film in un modo tutto mio, nel senso che non ho sofferto affatto e che non l'ho presa per niente male (non che mi abbia divertito, diciamo che mi ha lasciato indifferente). Qui però i sentimenti dei personaggi e questo legame che c'è tra Peter e Tony accentua il tutto, rendendola una storia davvero molto angst.

All'inizio mi ero convinta che Tony avesse già il nome di Peter tatuato sulla pelle, ma che si rifiutasse di accettarlo e questo proprio per via delle famose dinamiche tra i personaggi che già in altre storie hai approfondito. Questo sarebbe stato piuttosto da Tony, in effetti. Il mentire e il negarlo soltanto per via di un pensiero razionale e magari anche un po' infantile. Sul finale invece ci rendiamo conto che non l'aveva per davvero e che invece gli è "spuntato" (che è una parole forse inadatta ma non ne ho trovate altre che rendessero l'idea), soltanto adesso che Peter se n'è andato. Ecco, forse questo dovrebbe fargli capire che in realtà niente è perduto, dovrebbe dargli la forza per combattere ancora e cambiare le cose in modo definitivo, ma la storia rimane con un senso d'incompiuto sul finale. Non c'è una vera conclusione, l'unica che ci offri è legata al tema del nome tatuato e di Tony che lo legge e si rende conto di che cos'ha perso. Quindi è un finale che dal punto di vista emozionale non lascia alcuno scampo, ma che resta comunque aperto dal punto di vista della trama e degli accadimenti che potranno succedere. In questo rispetti il tono introspettivo della storia, lasciando da parte l'azione e ne sono davvero felice, perché amo le storie introspettive.

Come al solito è stata una lettura piacevole, quindi complimenti.
Koa

Nuovo recensore
02/02/19, ore 18:28

Ciao, tesoro!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino e ti chiedo immensamente scusa per l'imbarazzante ritardo col quale passo, davvero.
Purtroppo non è stato un bel periodo, ma questo non mi giustifica affatto, infatti ora sono super pronta per recensire questa One-shot che, inutile dirlo, mi ha letteralmente maciullato il cuore.

Le Soulmates!AU sono una cosa meravigliosa, assolutamente, ma tutto dipende da chi le scrive.
Nel tuo caso, sembra quasi che siano il tuo pane quotidiano praticamente da una vita, perché ti riescono sempre divinamente.
Se si tratta di Tony e Peter, poi… ormai sono una vera e propria garanzia.

Questa OS mi ha sorpresa, nel senso che non pensavo sarebbe andata così.
È difficile da spiegare, ma non avrei mai creduto che, inizialmente, il nome di Peter non fosse inciso sulla pelle di Tony.
E posso assicurarti che mi ha fatto davvero male… mentre Peter abbassava lo sguardo disperato e afflitto, Tony malediceva se stesso perché quel nome lo voleva e lo desiderava con tutta l'anima.
Ma non c'era. Non c'era e allora si era limitato a pensare che evidentemente non doveva andare così, che era destino, che tutto poteva essere tranne ciò che voleva, sempre per Peter.

Poi accade.
Thanos arriva, più potente che mai, e gli basta un semplice schiocco di dita per distruggere metà dell'Universo.
E Peter scompare, tra le braccia di Tony. Peter se ne va e Tony sprofonda in un abisso dal quale sembra impossibile riemergere, perché proprio in quel momento il destino si fa risentire e gli da il colpo di grazia: il nome di Peter compare proprio quando se ne va, proprio quando sparisce, proprio quando Tony resta solo e comprende di essere l'unico sopravvissuto.
E tutto questo può essere riassunto con questa frase: “La morte si sconta vivendo”.

Perché è così che si sente, Tony.
Sa che deve pagare e lo sta facendo nel peggiore dei modi, sopravvivendo all'amore della sua vita, restando solo e purtroppo vivo, mentre tutti gli altri – mentre Peter – non ci sono più.
Ho adorato in maniera alquanto masochista il modo in cui hai reso tutto questo.
Tesoro, che altro dire?
Ti rinnovo i miei complimenti per questa meravigliosa OS che mi ha fatta emozionare e commuovere tantissimo.
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
02/02/19, ore 15:45

Madonnina mia... grazie per aver scritto tutto ciò... io non sono brava con le soulmate, forse se ci provassi mi verrebbe fuori una roba melensa, o al più una cosa ancor più drammatica della tua, che per intenderci ho amato alla follia, perché si amo l’angst, le cose col finale amaro, perché secondo me tirano fuori le migliori riflessioni, i migliori sentimenti dell’animo Umano. Come l’amore che non sai di provare finché non lo perdi ed è nella consapevolezza dell’essere diviso dall’unica persona che bramavi che sta tutta la profondità,la dedizione, il rimpianto.
Così ci ho letto Tony, e così spensierato e poi disperato ci ho letto Peter, che hai il nome di Tony addosso ed è felice e poi quando sta per morire si aggrappa, si affida all’unica persona che conta per lui : Tony.
E la disperazione di chi resta l’hai resa magistralmente, mi ha fatto venire un gran magone, come se li avessi davanti agli occhi.
Complimenti cara!
Splendido lavoro anche questo!
Un abbraccio
Ladyhawke83

Recensore Master
01/02/19, ore 17:27

Io sono decisamente una persona che soffre. Io amo le SoulmateAU, amo la Starker, amo l'angst, unisci tutte queste cose, che ne è esce fuori?
UNA MERAVIGLIA. Io.. io... va bene, DEVO STARE CALMA.
Tutto ciò è bellissimo. Come sempre Peter non si fa problemi a mostrare orgogliosamente ciò che sente e il suo tatuaggio. Tony invece, al solito suo, è più reticente. Non ha il nome di Peter tatuato addosso e onestamente mi chiedevo il perché. E' stato terribile vederlo struggersi perché avrebbe tanto voluto che Peter fosse la sua anima gemella ma che poi, nella pratica delle cose, non lo sia.
Ovviamente non potevi che collegarti perfettamente a Infinity War per stritolare ancora un po' il nostro cuore e renderlo polvere a sua volta.
Quando si dice la sofferenza gigante. Perché non solo Peter scompare, ma il suo nome compare sulla pelle di Peter proprio lì, in quel momento.
Sembra quasi che il destino si sia preso gioco di loro e ti dirò che leggere il nome di Peter così in grande alla fine mi ha fatto male. Però in senso buono, perché con te è sempre come andare sulle montagne russe, un'emozione dietro l'altra. Davvero tesoro, hai unito tanti elementi che amo, facendomi emozionare tanto, TROPPO.
Sei in gamba come sempre, ti mando un fortissimo abbraccio **


Nao

Recensore Master
30/01/19, ore 22:24

Cara Miryel,

Ah, le SoulMate! AU, croce e delizia di noi poveri Autori! Sapevo che questa storia era una coltellata, però, fija mia, nun pensavo ‘na roba così esagerata. Appena Peter è morto ho detto “eccalla’. E ‘nfatti. Ok, adesso faccio la recensora profesciònal.

Struggente e drammatica rivisitazione del concetto di anima gemella, la storia segue i canoni di Infinity War proponendo un what if altamente tragico: mentre Peter ha sul braccio il nome di Tony, quest’ultimo ne è privo. Sembrerebbe, dunque, una soulmate non pura, che l’amore di Peter debba essere eterno, ma non corrisposto e purtroppo, in un certo qual modo, è così: la scritta che compare sul palmo di Tony solo dopo la morte di Peter sublima, a mio parere, l’eternità del legame che non ha avuto la possibilità di trovare un riscontro nel mondo terreno. È un amore corrisposto, ma con un tempo e un modo tragicamente sbagliato. A questo concetto che già di per sé strazia il cuore di chiunque non sia un maledetto androide, si aggiunge il trauma di Avengers: Infinity War. I Vendicatori perdono miserabilmente contro un avversario semplicemente troppo forte (e il fatto che fossero divisi non ha aiutato granché, va detto). Al dolore e al senso di impotenza per una sconfitta tragica, per LA sconfitta che dimezza mezzo universo, se ne somma una senza speranza. La perdita dell’amore prima di esserselo confidato e confessato e ammesso. Certo, c’è la speranza che Peter, ovunque sia, abbia visto il realizzarsi del suo sogno, ma qui è un po’ come Giulietta e Romeo, dove per pochi istanti i due non si incontrano. Ecco perché è una coltellata che si infila proprio bene nel petto e spinge. Hai reso Tony non schiavo della passione, non eccessivamente romantico o troppo dolce, ma con quella durezza che gli è propria e che non fa storcere il naso nemmeno a chi segue più attentamente il canone. Il suo secco rifiuto di fronte a Peter l’ho trovato molto coerente col personaggio e altamente plausibile.

Spendo le ultime parole per descrivere anche lo stile di scrittura: generalmente usi il punto di vista di Peter, dove ti muovi molto bene. Quello di Stark è forse più difficile – assieme a pochi altri è tra i più complessi – ma si nota lo stacco netto tra una persona e l’altra. Si nota – vediamo se riesco a spiegartelo in italiano – distintamente lo sforzo che fai per inserirti nei suoi pensieri. E niente, Co,’ sta recensione è stata più difficile del solito da scrivere perché avevo tanto da dire. Sai che amo le Soulmate, insidiosissime, e quindi, mi piace, mi piace, mi piace. Pure se mo’ l’angst siede accanto a me.

Bellissima.
Shilyss :*

Recensore Master
30/01/19, ore 15:44

Buongiorno cara eccomi qui! Pronta per la prima delle due recensioni, ho deciso di buttarmi subito su questa che hai indicato nello scambio, a pesce proprio! Angst? Starker? Sei proprio tu! Questa dunque deve essere la OS per la challenge di gennaio, giusto? Non vedo l'ora di leggerla, anche perché adesso vedo che è segnalata soulmate, e qui mi sciolgo solo all'idea. Non solo un concetto, bensì un marchio indelebile segno di quel legame indissolubile e non scelto; se poi all'entusiasmo giovanile e genuino di Peter, affianchiamo la testadicazzaggine di Tony e la sua freddezza, mi sento proprio spiazzata fin da subito. Insomma, lui non ha un nome per sé, da nessuna parte; il suo amore e il suo desiderio di essere la metà anima di Peter, che ama immensamente, si oscurano al mattino. Si controlla, cerca un segno e orca miseria questo manca.
Manca al momento, perché continuando la storia poi arrivo al finale canon, dolorosissimo di una IW che non riesce ad abbandonarci nel ricordo, una IW che sancisce la Starker come vera praticamente, in cui il nome dell'anima destinata a lui gli appare nel momento stesso in cui quest'anima scappa via per sempre. Era suo, ma non era il momento; era suo, ma non se lo meritava. Era suo certo, lo sarebbe stato, ma lontano all'eterno. Sei crudele cazzarola, questa fa male, fa malissimo donnolinah. Una delle più angst che tu abbia mai scritto, forse la più angst anche a livello psicologico proprio, perché qui il destino si è praticamente fatto beffa di lui, fino alla fine. Struggente, da magone, in un crescendo di dolore fino alla conclusione con la consapevolezza che per Tony amore non sarebbe potuto essere ricambiato mai più.
Sofferenza in vita, fino alla morte.
Stavolta hai dato tutta te stessa per ricreare dolore sul dolore, una frase dopo l'altra, con l'utilizzo di parole evocative, di dialoghi diretti e duri, e di immagini che si stagliano nella mente del lettore fino al troppo triste epilogo.
Mi auguro che quel "per sempre" non sia così, e che Peter possa tornare per riunirsi con la sua anima gemella. Me lo auguro, e che il Canon possa aiutarci con End Game: guai a lui se fa puttanate, già lo dico. Sei speranzosa, ma nel modo più doloroso possibile per Tony e Peter. Ti sei superata nell'angst stavolta, superata davvero! Alla prossima stella, e buon lavoro! :3