Recensioni per
Di ghiaccio e di oscurità
di yonoi
Ciao, buongiorno, molto piacere. Parto in quarta facendoti subito i complimenti per questa storia. Spero che leggerai questo mio commento, anche se è passato un po' di tempo da quando l'hai pubblicata. Sono tornata da poco su questo sito e sto esplorando la sezione delle originali, con particolare attenzione alle storie fantasy e sovranaturali, alla ricerca di mondi in cui immergermi. Questa tua storia mi aveva attirato subito per la presentazione e per quella che mi sembrava, di primo acchito, un'ambientazione storica molto accurata. Man mano che ho letto questa convinzione si è rafforzata e ora che sono arrivata alla fine mi sembra di aver fatto il viaggio insieme a McClintock, con lo stesso senso di meraviglia, smarrimento e inquietudine. |
Ciao Yonoi. |
Ciao carissimo^^ |
Ciao caro^^ |
Rieccomi^^ |
Ciao caro^^ |
Ecco che rispunto all'improvviso ^^ |
Yonoi, questa storia è stata bellissima. Sei riuscito a farmi commuovere fino alla fine ma anche a sorprendermi con la storia di tutti questi fantasmi che definirei 'delicati'. La storia affascina da subito ma prende sempre di più man mano che si procede verso la fine perché poi conosci meglio tutti i personaggi. Nulla è lasciato in asso, tutto è pregno di fascino, fino alla conclusione fascinosa che si riallaccia ai giorni nostri. Lo stile è tale che non mi sorprenderebbe trovarlo sulle pagine di un libro acquistato in libreria. Davvero complimenti... La aggiungerò alle storia da ricordare! :) Baci, e a presto, Rita :D |
Ok. Ti scrivo dal cellulare quindi eventualmente perdona gli errori di digitazione. Fin ora, e manca l'ultimo capitolo, questo è quello che preferisco. Mi ha fatto commuovere fino alle lacrime alla fine e mi sono indignata tantissimo per la storia della madre di Colby. È un tema che mi provoca disgusto ma purtroppo molto reale e perennemente presente nella storia di ogni epoca... Tu hai saputo descrivere l'orrore con parole asciutte, suscitando l'empatia del lettore senza però avere nulla di patetico. Mi ha fatto pena pure la foca, soprattutto quando sognando muoveva il muso come se facesse girare ancora la palla del circo: una metafora molto pungente, che sicuramente colpisce sebbene sia solo un piccolo particolare. |
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Il racconto è incredibilmente realistico e riesce a trasmettere sin dalla prima riga il rigore del gelido paesaggio con quello 'strano' sole che non tramonta e le distese dei ghiacci, alla disperazione e al terrore delle morte. Una morte che è raccontata con agghiacciante freddezza: dati numerici, stime... gli uomini si fermano e si adagiano quando rimangono privi delle forze per morire soli, senza nemmeno la compassione dei loro compagni che potrebbero essere i prossimi e non hanno forze neppure di soccorrere, figurarsi per compatire. Addirittura si è tanto usi al perdere gli uomini che ormai si riconoscono i 'candidati' dai segni e sintomi, come fosse un macabro gioco. |
Ciao di nuovo ^^ |
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