Mia cara, carissima Padme.
Giungo infine a recensirti, con la gioia nel cuore di chi voleva della passione e l'ha avuta. E ne ho avuto tantissima, inondata da quella di questi due giovani amanti, passionali. Un amore che va oltre l'età, oltre l'intelletto. Un amore che è parte dell'anima, del cielo, degli dei, della natura e qui, questa natura, è lo sfondo dell'attimo intenso che hai voluto descrivere, come sempre marcando ogni sensazione come se, io lettore, potessi provarlo sulla mia pelle (e invece non posso perché non ho un Albus o un Gellert che mi fa provare cose del genere, ma tant'è... mi accontento di leggerti XD).
È una supercazzola?
dici nelle note. Non lo so, è una supercazzola? XD beh, se lo è, devo dire che è abbastanza intensa per esserlo, ma dopotutto i sogni non sono forse lo specchio dei desideri? Non è forse anche un sogno, un'esperienza di qualcosa che si è vissuto o che si vorrebbe vivere? Beh, sì e qualunque cosa questo racconto sia, trasmette realtà.
C'è il mare. Il mare è burrascoso, calmo, limpido, sporco, imprevedibile. Un vero e proprio parallilesmo con i cuori pulsanti dei tuoi ragazzi. Loro sono questo: Onde di emozioni che saltano e si incontrano sul bagnasciuga.
Ci sono abbracci che diventano più caldi e accoglienti, più ardenti. Ci sono profili che vengono studiati, che inesorabilmente distruggono ogni contegno. C'è la ricerca degli occhi e quella delle mani, intrecciate, che è sempre un chiaro segno della paura di perdere quel che si ha. In questo racconto in particolare ti sei soffermata moltissimo sulla smania di aversi, sul desiderio che non può essere alleviato in alcun modo. Possono trovarsi ovunque, anche in mezzo alla guerra, alle fiamme, al dolore... loro sono loro. Il loro amore è qualcosa a parte, qualcosa che vibra, si infuoca ma che per forza di cose, prima o poi si distrugge. Ecco, c'è sempre questa velatissima nota di consapevolezza, del fatto che questa passione è sempre intensa, ma anche immensamente disperata. Perché lo sappiamo, e lo sanno anche loro, che non sarà per sempre e lo so che lo dico in ogni recensione, ma ci tengo che tu sappia che il tuo, è un lavoro enorme. Tu non basi i tuoi racconti solo su quello che è stato, ma non dimentichi nemmeno quello che sarà, per questo la disperazione nel cercarsi è così forte.
Infine, mani nelle mani, l'aurora li guarda, e quel mare calmo che odora di salsedine si è fermato con loro... ed io sto morendo per la citazione a CMBYN, e sai... lo sai, che ci muoio sotto QUASI quanto te.
Mia dolcissima donna, che dire? Mi sono innamorata ancora, di te, di loro...
lo dico ancora, per l'ennesima volta: raccontaci ancora di loro, per favore. Ne abbiamo bisogno.
Un affettuoso abbraccio all'affettato.
Miry |