un rivolo di lava tossica lungo la spina dorsale
Buonasera meravigliosa creatura,
è così che decido di esordire, dopo aver letto il capitolo e aver divorato ogni frammento della tua poetica, con una maniacale fame. Ogni parola, ogni frase, ogni dialogo, ha composto questo nuovo squarcio di loro, in maniera eccelsa. Io sono ammaliata, totalmente.
Li fai viaggiare per le mete più disparate, li dividi, ma non lo fai davvero, perché non è possibile. Sono legati da un patto di sangue, che nasce dall'amore, da una necessità di appartenenza indissolubile, che è racchiusa in quel medaglione; la prova dell'eternità di quel sentimento.
Gellert senza Albus è perso. Non percepire la sua presenza significa vivere la solitudine e l'unico sentimento che alberga in lui, in quell'istante, oltre alla paura, è la rabbia. Si scaraventa contro di lui, quando quel pazzo riemerge dal cerchio, perché non può accettarlo. Loro sono un'unica entità che funziona solo insieme e, divisi, crollano. Come un edificio a cui mancano le colonne portanti. Eppure Albus lo sente, glielo ribadisce, glielo dice, lo rassicura ma per Gellert non è stato lo stesso.
E, come cantano i Kodaline in "The One", You make my heart feel like it's summer When the rain is pouring down You make my whole world feel so right when it’s wrong That’s how I know that you are the one That’s why I know you are the one . Mi è subito venuto in mente questo pezzo, leggendo dell'apprensione di Gellert e la sua disperazione. Albus è il suo uno e lui è l'uno di Albus. Ogni angoscia o paura sparisce, quando sono in grado di darsi forza, di sostenersi, ma è qualcosa che poi ne fa emergere di nuovo, chiara, l'ossessione maniacale che li lega. Ogni istante insieme, rende più insostenibile quello in cui non lo sono. E la reazione di Gellert spega proprio questo lato del loro rapporto: divisi mai, o ci si avvicina alla pazzia.
La cosa che amo, adoro, venero del tuo modo di renderli, è questa tua minuziosa attenzione nel voler affrontare ogni qualsivoglia conseguenza, ogni situazione. Ogni volta ci presente un nuovo lato di loro, questa volta quello più debole di Gellert e quello più libertino di Albus, incapace di fermarsi, di rimanere esattamente dove sta. Per questo funzionano, per questo me li fai amare tanto. Si somigliano, ma sono anche così diversi e sono proprio queste diversità a permetterti di renderli così vivi e umani; per questo non dovresti tipo mai smettere di scrivere su di loro.
Ogni contatto fisico è un ardente immagine che brucia in testa, persino quelle di cui non parli, e la frase di Tauriel (che, da fan della saga ho un pochino - tanto, odiato) in questo contesto è azzeccato perché sì... perché fa male. L'amore fa malissimo. i sentimenti, i legami, i battiti del cuore. Fa male tutto, eppure è bello lo stesso e si va ricercandolo.
Insomma, mia adorabile e dolce donnah, non so che altro dire oltre che: mi fai sognare. Mi fai bruciare. Ho letteralmente adorato ogni singola parola che ha composto questo racconto e, diciamolo, il mondo ha decisamente bisogno di te e dei tuoi scritti, eh...
Quindi spero a presto, prestissimo!
Miry
P.s. ti ho letta dopo il caffè; vorrei lo sapessi u.u ♥ |