Recensioni per
Vide cor tuum
di padme83

Questa storia ha ottenuto 67 recensioni.
Positive : 67
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/01/20, ore 23:22

Sei sempre incredibilmente evocativa nei tuoi brani. Crei delle immagini che appaiono a volta violente, altre sfumate, e spesso mi si mescolano davanti agli occhi.
Credo sia la prima volta che leggo il punto di vista di Albus in modo così articolato, nelle altre raccolte che ho letto Gellert e la sua introspezione hanno sempre un poco più di importanza, o quantomeno questa è l'impressione che ho avuto.
Il desiderio che si legge è quasi palpabile, una sorta di agonia che si può alleviare solo con la presenza dell'altro. Tanto dal doverlo toccare per assicurarsi della sua presenza nel mondo reale. Albus ha sognato così tanto di averlo di nuovo accanto che deve accertarsi che esista, che non sia un sogno.
L'introspezione che presenti è sempre profonda, mistica, ma allo stesso tempo è come macchiata e impastata dal desiderio. Eppure, nonostante tutto, mai sembra sporca. Vedi, tu usi parole come succhiare, marchiare, leccare, ma insieme dici "cresta iliaca", e poi parli di nuovo di unghie che graffiano le scapole, e cosce pallide. Vedi è tutto mischiato, violento e allo stesso tempo etereo, disperato ma innamorato... ultraterreno.

Questo livello di amore e compenetrazione e desiderio senza confini mi fanno rabbrividire ogni volta che li leggo. Sono pezzi della tua mente che colano dalle tue dita, imbrattano la tastiera, vengono soffiate via dalla più piccola brezza.
Sto farneticando.

Adoro la parte finale, in cui loro sono stupiti e tremanti. Hanno fatto l'amore centinaia di volte probabilmente, eppure ancora sono in grado di desiderarsi a tal punto e di stupirsi di quello che provano, nel cuore e sulla pelle. Eppoi, giusto un attimo prima che finisca davvero, un momento di serenità, proprio come la calma che arriva dopo una tempesta. Un momento unico, prezioso, in cui poggiano il cuore dell'uno su quello dell'altro senza sanguinare nello stesso momento. Le mani strette, un sonno che ristora sia l'anima che il corpo.

Ogni cosa che scrivi è più di semplice prosa.
Mi ripeto, perdonami, ma è difficile mettere le idee in ordine dopo aver letto questa specie di pioggia torrenziale di amore e desiderio.

Recensore Master
30/12/19, ore 14:50

Io ogni volta mi stupisco e mi sciolgo davanti al tuo stile. Non mi capita spesso di leggere storie in seconda persona e, se devo essere sincera, non le vado nemmeno a cercare (ancor meno quelle in prima, ma questo è un altro discorso) perché il più delle volte non riesco ad apprezzarle. Il più delle volte mi annoiano, le trovo banali, ridondanti e in un certo senso statiche – con le tue non avviene nulla di tutto ciò, le tue sono storie appassionate (e passionali) che riescono sempre a travolgere pure me che da brava ignorante non conosco o non ricordo quasi nulla di questi due. E lo so che mi ripeto sempre su questo, ma è qualcosa che mi stupisce ogni volta in modo positivo.

La parte iniziale di questa fic, Gellert svegliato da un presentimento e consumato dalla paura per quel che potrebbe essere accaduto ad Albus, mi ha tenuta con il fiato sospeso, in quel crescendo d’angoscia che sei riuscita a gestire così bene. Come al solito tu scrivi e io leggo poesia, raffinata, ricercata, suggestiva, dolce in maniera disperata e me ne faccio trasportare.
È chiaro che qui sono più giovani rispetto ai loro personaggi nei film, ma ogni volta mi colpisce trovare un Gellert così agitato, che si preoccupa con tutto il cuore dell’uomo a cui è legato e che senza pensarci due volte si lascia trascinare da Fanny là, dove potrà ritrovarlo. Però poi ci sono momenti come “ma, per la spada di Siegfried, se ne esce senza danni questa è la volta buona che lo ammazzi sul serio” e allora come si fa a non apprezzarlo? Come? XD
Mi piacciono queste versioni giovani e fragili, questo Albus così incosciente e questo Gellert che dopo ore di estenuante attesa, davanti alla risposta dell’altro, gli si scaglia contro. E, ti dirò, ci vedo benissimo anche Albus che non ha pensato alle conseguenze del suo gesto, ce lo vedo prendere e decidere e, se anche avesse saputo che il contatto con la realtà e con Gellert si sarebbe spezzato tutto d’un tratto, non ho dubbi che si sarebbe buttato lo stesso a capofitto, decidendo lui che ne valeva la pena e che Gellert se la sarebbe cavata. Disgraziato.
L’imprecazione di Gellert, con il suo bravo riferimento alla terra natia è semplicemente perfetta, e adoro il fatto che Albus lo chiami “bredhu”. Ma perfino il concetto del legame di sangue che si traduce nel sentire due cuori battere nel proprio petto invece che uno solo mi ha lasciata a bocca aperta, perché è affascinante a apre tutto un mondo di angst e romance a cui non avevo mai pensato. La. Fottuta. Meraviglia!
Il finale, infine, penso contenga la mia frase preferita di tutta la fic, che è semplice, ma è qualcosa che mi ha proprio toccato l’anima “lo baci e rivedi terra,”. La trovo una frase piena di significato, ancor più della successiva (lo baci e sei a casa) – perché mi fa pensare a un naufrago in mezzo alla tempesta che ha finalmente trovato la sua terra e la sua salvezza. Bella, bella, bella.

n.b. E comunque invece sì, c’era da specificare cosa succede intorno ai fuochi di Beltane! Non mi puoi saltare la parte più FONDAMENTALE di tutto il capitolo… datemi il p0rn!

Recensore Veterano
18/12/19, ore 10:42

Ciao Ale!
Eccomi per lo scambio ^.^ In questo periodo la voglia di leggere Harry Potter è tornata con molta potenza e scoprire le tue Grindeldore è stato un piacere. Ho voluto iniziare da questa raccolta; il motivo è stato sopratutto il titolo: non conosco il latino, ma ho un debole per i titoli particolari, magari in altre lingue - come questo - e quando iniziando la prima one-shot ho realizzato si trattasse di una citazione - che ho scoperto essere di Dante, purtroppo non conosco molto di lui oltre l'Inferno - mi è piaciuto ancor di più. Correggimi se sbaglio, ma "Vide cor tuum" dovrebbe significare "Vide il tuo cuore" e alla luce di questo primo capitolo credo sia assolutamente calzante, tanto quanto il sottotitolo – che non so se sia una citazione o meno – perché in questa fic sia Albus che Gellert non vedono né sentono se non con il proprio cuore e quello, come dici tu, cerca prima il piacere, cerca l’altro, voracemente, disperatamente.
Ho adorato come hai caratterizzato Albus in questa storia, il modo in cui non lo troviamo controllato, sicuro, fermo come lo abbiamo conosciuto, ma debole, anelante, consumato dal suo stesso desiderio, dalla brama di qualcosa a cui – ancora, almeno – non riesce ad opporsi.
Inoltre ti faccio i complimenti per lo stile e l’impostazione della shot: è un piacere leggere questa storia anche solo per la chiarezza e l’armonia del testo, il modo in cui scorre fluido nonostante l’uso di termini ricercati.
Insomma, se non si fosse ancora capito, mi è piaciuta tantissimo e credo che leggerò anche il resto della raccolta!

Alla prossima,

Ale

(Recensione modificata il 22/12/2019 - 08:08 pm)

Recensore Master
26/11/19, ore 17:20

Se ti fermi mi uccidi.
Ed io invece sono morta non appena l’ho letta (ti ho amata per la citazione che è assolutamente perfetta per il momento da loro condiviso) e sono morta lentamente per tutta la fic, adorando ogni parola, ogni frase e tutta la poesia che riesci ad inserire e mescolare ad una delle scene più erotiche e belle che abbia mai letto.
Mi rattrista il fatto di non conoscere bene come li conosci tu questi due personaggi, ma anche se non posso apprezzare completamente ogni sfumatura che tu regali loro e che nascondi dietro ad ogni frase, è impossibile non sentirli, non percepirli. L’intreccio non è solo carnale, ma è qualcosa di così profondo che addirittura esce dalle righe – ci sono punti nella stessa fic in cui i due si fondono così bene che quasi è difficile dire chi sia chi e, a dire il vero, non è nemmeno così importante. Così come, almeno a me, non mi interessa nemmeno sapere se sia reale, se sia un sogno – forse perché lo vedo come entrambe le cose, o come qualcosa che sta nel mezzo, ma che non inficia la passione e l’amore che Gellert e Albus si scambiano.
Ormai mi sembra di ripetermi in continuazione nel dirti quanto adori il tuo stile e il modo in cui gestisci i personaggi. Ogni volta che ti leggo io rimango assetata e con il bisogno di averne ancora.
(tra l’altro anche il titolo è perfetto!)

Recensore Master
24/10/19, ore 12:18
Cap. 4:

Cara Padme, chiedo scusa per il ritardo, ho avuto mia figlia con la febbre e pochissimo tempo per leggere e recensire le vostre bellissime storie.
Ero tentata di iniziare quella su CMBYN ma poi ho deciso di finire prima questa, visto che mi aveva appassionata fin da subito.
Il tuo modo di scrivere di loro è semplicemente perfetto, sono i GRINDELDORE per eccellenza, a mio parere. Nel mondo delle ff non riesco a leggere niente su loro due, che non sia scritto da te.
Sara per il tuo stile meraviglioso, sarà perché si percepisce tutto il tuo amore per questa coppia fantastica, sara per le citazioni che si colgono ogni volta che ci si ritrova a leggere un tuo pezzo e che trovo bellissime, sta di fatto che per me sei la migliore quando si tratta di loro, anzi, l'unica che bazzico qui su efp!
E possono essere giovani e belli, maturi e affascinanti, ma anche vecchi e decrepiti, non è rilevante, perché il loro amore, il loro legame è sempre incredibilmente magico e ineffabile.
Qui assistiamo alla morte di Silente, seppure indirettamente, e ci prepariamo a quella di Gellert, subito dopo l'apparizione dello spirito del suo amato.
Dopo una vita che li ha uniti e divisi mille volte, alla fine si ritroveranno a condividere l'eternità, loro due insieme, uniti come mai prima d'ora, perché un amore così non può finire e un legame come il loro non si può spezzare.
"Resti con me?"
"Sempre..."
E mi risuona in testa quel "Always" che nell'universo potteriano ha fatto piangere quasi tutti.
Sempre. Nonostante tutto, nonostante la morte, Albus sarà lì ad attenderlo oltre la soglia, per continuare ad amarsi sempre e per sempre.
È superfluo dire che ho amato tutte le altre citazioni, incluse quelle musicali. Marriage d'amour, Nono Rota e i Queen non si possono non amare. ;)
Insomma, sono felicissima di essere riuscita a finire questa minilong e non vedo l'ora di cimentarmi nella lettura su CMBYN!
So già che l'adorerò!
Nel frattempo ti faccio ancora tantissimi complimenti per questo piccolo capolavoro, come mi fai piangere tu (in senso buono) nessuno mai. ❤
A prestissimo cara, non vedo l'ora.
Bacioni
S.

Recensore Master
28/09/19, ore 12:40

Cara Padme, eccomi qui!
Finalmente riesco a continuare questa meravigliosa minilong.
Che dire? L'ho adorata, come adoro tutto ciò che scrivi su questi due, ormai l'avrai capito, sei la mia spacciatrice preferita di Grindeldore, sappilo! ;)
Nelle note alla fine sostieni di aver calcato un po' troppo la mano e che non sei sicura che la ciambella sia riuscita col buco. Beh, io posso dirti che questo tuo "calcare la mano" a me ha fatto impazzire, letteralmente. Adoro le storie così, angst, forti, dove il dolore è crudo, reale, violento. Per me è una delle migliori che tu abbia mai scritto, se non ho già messo questa raccolta tra le preferite, lo farò adesso perché davvero lo merita e questa è la punta di diamante a mio parere.
Si sente tutta la sofferenza di Albus, ci arriva in modo potente, investendo, come quando la notte ci si sveglia da un incubo e si scopre di star male per davvero. Ci mostri il suo malessere che è anche fisico: il reflusso acido (ahimé, ti capisco Albus!), il freddo, il tremore, i brividi; e soprattutto quello psicologico, dell'anima, nascosto (ho trovato la tortura della pioggia emblematica del suo tormento, bravissima) che però Gellert vuole vedere, condividere, attenuare.
Vuole prendersi un po' di quel fardello, da quel che ho capito tutto è collegato alla morte della sorella di Albus, per la quale lui si prende tutta la responsabilità, sebbene non sono certa sia davvero sua, non completamente almeno.
Bellissimo il momento in cui infine lascia entrare Gellert, in ogni senso possibile, chiudendosi entrambi in un modo solo loro, come se tutto il resto non esistesse.
Sappiamo bene che prima o poi tutto ciò non potrà più accadere, ma leggere di questi momenti meravigliosi è un vero piacere, perché tu li rendi una cosa sola, rendendoci davvero difficile pensare che presto saranno addirittura nemici.
*soffre e singhiozza*
La lemon, così soffusa e scivolata, è STUPENDA.
Dico sul serio, potevo sentire l'abbandono di Albus, il suo lasciarsi andare, aprirsi completamente, con ogni fibra del suo corpo e della sua anima, il suo sentirsi un po' più leggero, al sicuro tra le braccia di Gellert, con cui infine condivide anche questo, come tutto il resto, perché la loro anima è una sola.
Bello, bello, bellissimo!
Un'altra perla, pregevole in tutto, stile compreso!
È sempre un piacere, cara.
Complimenti e a presto!
Baci
S.

Recensore Master
16/09/19, ore 18:22
Cap. 4:

Sono arrivata all'ultimo capitolo di questa raccolta, ma sono felicissima di vedere che, contrariamente a quanto dicevi, non hai smesso di scrivere le tue storie. Spero che questo voglia dire che adesso le cose vanno meglio, ma in ogni caso penso che tu stessa, scrivendo e sentendoti viva, nutrendo i tuoi sogni e il tuo cuore, possa far migliorare le cose anche per le persone speciali che ti sono accanto e che vuoi aiutare. I nostri mondi di sogni sono quello che ci fa essere noi stesse, che ci ricarica e ci dà la forza di affrontare anche le difficoltà reali, per cui non ho dubbi che scrivere possa già di per sé migliorare le cose.
E ora passo alla storia. Anche a me piace pensare che la prigionia di Gellert sia stata più simile a una sorta di "esilio", è vero che quello che vediamo di Nurmengard non è proprio idilliaco, tuttavia non penso che fosse così terribile come Azkaban, un luogo dove chi è prigioniero finisce per perdere il senno... no, sarebbe stato troppo triste.
E questa OS... oddio, non mi aspettavo una cosa del genere, fino ad ora le tue storie avevano raccontato il passato di Albus e Gellert, i giorni del loro amore, della loro gioventù, il periodo della loro "bolla" in cui nient'altro esisteva. Qui, invece, siamo alla fine della loro storia, Albus è morto e Gellert lo raggiungerà presto, all'inizio la cosa mi ha rattristata molto, come la fine di un sogno, poi però mi sono resa conto che non era così, anzi tutto il contrario! Io ti avevo chiesto molte volte di regalare a questa coppia un lieto fine, di non fermarti alla storia della Rowling, perché quello che Albus e Gellert erano riusciti a creare era un amore talmente forte da non poter essere distrutto da niente, loro avevano dimostrato di appartenersi da sempre e per sempre, di essere rimasti sempre, in fondo al cuore, i due giovani nella bolla d'amore. E questa tua storia dice proprio questo. Albus è morto, ma non è scomparso per sempre. Non so cosa volevi intendere con la storia, se quella di Gellert doveva essere solo una visione, ma per me non è così, Albus è tornato veramente dal suo amante, giovane e bello com'era e come è tornato ad essere nella dimensione in cui vive e in cui, presto, Gellert lo raggiungerà. E' venuto per avvertirlo che Voldemort sta arrivando e che lui gli starà vicino e lo porterà via con sé. Tutto ciò che li ha divisi nel corso degli anni è passato e dimenticato, esiste solo il loro amore, ancora una volta più forte del tempo, dello spazio e anche della morte, il bacio che si scambiano è reale, è solo il primo dei tanti che potranno scambiarsi quando saranno di nuovo insieme. E questo è il lieto fine più bello e completo che potevo sperare per loro. Sai, io ho un po' una fissazione sul fatto che i personaggi che amo, nelle mie storie, non devono mai perdersi, non esiste che uno debba veder morire l'altro, devono restare insieme anche nella morte. E tu hai regalato proprio questo ad Albus e Gellert. Forse non sono potuti stare insieme quanto avrebbero desiderato, nella vita, ma hanno conosciuto un amore così assoluto e totale da farli appartenere l'uno all'altro fin dall'adolescenza, e questo amore è sempre stato la loro salvezza, anche quando sembrava che tutto fosse perduto. E ora potranno ritrovarsi ancora e questa volta per sempre, in un mondo in cui non ci saranno guerre, rivalità, odio, e loro saranno eternamente giovani e innamorati e quella bolla incantata di tanti anni prima esisterà in eterno. Non è triste, è la cosa più bella che potesse accadere a questa coppia, quello che dovrebbe accadere a tutte le coppie, perché il vero amore vince su tutto il resto.
Non so se questa recensione è comprensibile, ero talmente commossa, emozionata e felice che non so se sono riuscita a farmi capire a parole... poi la canzone di "Romeo e Giulietta" di Nino Rota mi ha dato proprio il colpo di grazia, "A time for us, someday there'll be
a new world, a world of shining hope for you and me" parole e musica perfetti per tutte le nostre OTP... e io non posso pensare a questa canzone senza piangere, ma di commozione e non di tristezza!
Bellissima OS, e sono felice di sapere che ne avrò ancora altre da leggere (con i miei tempi, ma arriverò sempre!).
Grazie per le emozioni che mi hai regalato, ti abbraccio!
Abby

Recensore Master
09/08/19, ore 22:25
Cap. 4:

Ciao :) Un po’ in ritardo, ma nuovamente eccomi qui. Siamo alla fine della raccolta, cioè mi commuove un po’ visto il tema di questa ultima storia e il modo in cui è stato affrontato. Mi sembra che tu non abbia visto Reign (la Serie Tv in cui Toby è protagonista), ma sappi che la scena finale è molto simile a questa tua immagine e situazione da te creata e quindi puoi immaginare l’effetto straniante. C’è tantissima poeticità e malinconia, delle immagini oniriche all’ennesima potenza, in cui il colore predominante è il bianco e il dorato che dominano costantemente la scena. Entrambi sono alla fine della loro vita, ma il loro incontro li vede giovani, senza i segni di una vita passata separata, giovani e innamorati come lo erano all’inizio del loro percorso. Un’idea sempre preziosa e bella che mi colpisce sempre tanto e che mi rimane impressa, soprattutto quando è descritta così bene. C'è totale amore, c’è nuovamente una fusione delle loro anime e penso che questa storia sia il punto più alto della resa del modo e del livello del loro amore: un amore indescrivibile per cui tu hai trovato parole perfette e indelebili. Ho amato il riferimento a “il cuore sussultò di sangue”, un’altra tua bellissima storia che tu hai citato con classe. E anche le battute riprese dalla stessa saga di Harry Potter: ci sono certi dialoghi scritti dalla Rowling che secondo rimaranno eternamente in noi. Io li ho assimilati tantissimo e mi ha fatto tanto piacere ritrovarli anche qui, di nuovo calzanti e di nuovo precisi, senza essere inseriti grossolanamente (ma niente mai nei tuoi scritti è stato grossolano. Mai nulla!).
E Voldemort che sta giungendo? L’immagine stessa della Morte con la falce. È stato bellissimo questo tuo progetto e la conclusione lascia spiazzati, c'è tanto dolore, ma allo stesso tempo un’immensa serenità. 
Inutile dire che mi è piaciuta tantissimo e che sono contenta di essere arrivata fino a qui. 
Complimenti per il tuo talento e per la tua dedizione :)
A presto! 

Recensore Master
31/07/19, ore 19:58

Già il titolo di ungarettiana memoria faceva capire che questa storia sarebbe stata dolorosa... e lo è stata! Qui troviamo un Albus distrutto per la morte di Ariana, che si sente in colpa per la sua morte (ammetto di essere molto ignorante al riguardo e di non ricordare bene come andarono le cose... ma sono certa che tu mi rinfrescherai la memoria!), è torturato da incubi e rimorsi e vorrebbe rinchiudersi dentro se stesso, rifiutare persino l'amore di Gellert, forse ora non si ritiene più degno della felicità che vive con lui. E qui ho visto un Gellert che non mi aspettavo, un Gellert premuroso, affettuoso, che cerca come può di contenere e di condividere il dolore di Albus, non vuole che lo tenga dentro, vuole aiutarlo. Mi ha colpita soprattutto questo lato dolce e tenero, e forse è proprio questo che colpisce anche Albus che infine si arrende alle sue carezze, ai suoi baci, si lascia andare a lui e intanto lascia anche che il suo rimorso si sciolga in un pianto liberatorio. E, come sempre, è meraviglioso come i corpi e le anime dei due amanti trovino insieme la pace, come ognuno dei due sappia di cosa ha bisogno l'altro, come il loro amore e la loro unione siano tanto forti da superare anche i momenti più dolorosi e strazianti. E mi verrebbe da chiederti se hai mai pensato di andare al di là della storia e di regalare a questa coppia un lieto fine, anche se fuori dal canon... perché mi sembra impossibile che due che si amano così tanto, che sono un'anima sola in due corpi, possano in qualche modo separarsi... secondo me non è credibile! Loro insieme possono sopportare tutto, affrontare tutto e vincere tutto. Tu lo rendi possibile nelle tue ff e allora perché non fare quel passo in più?
Un'altra bellissima storia in questa piccola raccolta, un altro momento prezioso di amore e dolorosa passione tra Albus e Gellert, e io spero che ti accompagnino sempre nelle tue fantasie, aspettando il momento propizio per ritornare in qualche storia, anche breve. Tu hai bisogno di loro come loro di te.
E sì, ho letto la frase con la voce di Oberyn Martell XD Adoro quando fai queste "commistioni" tra fandom diversi!
Complimenti ancora per queste tue storie bellissime e intense, un abbraccio e spero di sentirti presto.
Abby

Recensore Master
27/07/19, ore 16:14

Ciao cara :) Avevo già la OS di questa raccolta, ma rileggerla per recensirla è stato un bellissimo piacere perché amo tantissimo anche questa raccolta di Albus e Gellert: forse perché la trovo più sofferta dell’altra, ancora più vissuta, dolorosa, accecante. Sono meno spensierati (se mai lo sono stati questi due fringuelli), sono stati però ancora più toccati dalla vita e dalla morte, vivono i loro sbagli e le conseguenze dei loro errori o sbagliate considerazioni. Qui è trattato un tema molto forte, un dolore immenso che l’Albus di Animali Fantastici ha fatto percepire chiaramente con sole poche frasi (di cui la più bella è stata inserita in questa OS, complimenti!) e con uno sguardo tristissimo. La perdita dell’amata sorella, di cui noi abbiamo cominciato ad avere notizie solo alla fine della saga di Harry Potter, qui ricompare senza che venga mai pronunciato il suo nome, non è descritta o altro, ma la sua presenza è forte, è ciò che muove la storia e il tormento degli incubi di Albus e il senso di colpa anche di Gellert e il suo desiderio di fare qualsiasi cosa pur di alleviare il suo dolore che diventa un loro dolore. Perché come tu ci hai insegnato loro sono un’unica persona, hanno un vincolo che è al di là di tutto. La presenza della frase di Oberyn io la trovo perfetta, non solo per il modo in cui il climax è così portato avanti, ma anche perché lo stesso Oberyn pronuncia quella frase perché voleva vendicare la propria sorella, i propri nipoti. Trovo una corrispondenza che mi piace molto. La scena sensuale è sempre descritta perfettamente, o meglio... con te non si legge una “mera descrizione”, passami i termini. C'è sempre evocazione, uno sfumato, un’impalpabilità che io adoro all’inverosimile, perché con pochi dettagli rendi tutto ancora più erotico e passionale. 
E il pianto? Secondo me è giusto in questa situazione, non immagino o non ho mai immaginato Albus Silente piangere, ma... per la sorella sì. Per il suo senso di colpa troppo pesante e che non lo abbandonerà mai.
Complimenti, ma lo sai di scrivere divinamente :) 
A presto! 

Recensore Master
21/07/19, ore 23:13
Cap. 4:

Un bel balzo in avanti rispetto ai precedenti capitoli e, devo dire, forse questo è il più bello dei quattro.
C'è un retrogusto nostalgico in come Gellert attende l'arrivo di Voldemort.
Dopo tanti anni di prigionia, il suo arrivo sarà, in fondo, una liberazione.
Hai dato a Gellert un'immagine molto romantica, persino serena: non c'è acredine in lui per il tradimento di Albus, non c'è il rammarico per non aver potuto plasmare il mondo secondo il suo disegno, ma solo questo amore che in qualche modo non è mai cresciuto, è rimasto quello puro di due ragazzi che sono diventati uomini uno lontano dall'altro e che, seppure messi l'uno contro l'altro dalla vita, non hanno mai trovato nessun altro che potesse prendere il posto dell'altro.
Idealmente è molto romantico, poi, se ci si ferma a pensarci su è molto triste.
Nella tua storia, però, ha quel sapore di ineluttabile affinità elettiva che rende Gellert e Albus personaggi quasi mitologici, di una levatura superiore a quella umana.
Del resto erano due geni assoluti.
È stato un vero piacere leggere questa tua storia e spero di tornare presto a leggere altro di tuo.
Alla prossima. ^^

Recensore Master
16/07/19, ore 14:43

Avrai anche calcato un po' la mano, ma il risultato è ottimo. A dirla tutta, delle tre OS di questa raccolta, che ho letto fin'ora, questa è quella che preferisco: è meno onirica, anche gli elementi di contorno, come la pioggia, sono concretamente presenti e sottolineano il momento di dolore di Albus.
La vicinanza tra lui e Gellert, qui, è priva di ambizione, competizione, tutti quegli elementi che li hanno spinti l'uno verso l'altro: qui c'è solo condivisione, vicinanza.
Saranno anche due grandi maghi, ma qui sono solo due ragazzi che si amano e che si sotengono.
La lemon è molto delicata, forse l'elemento più soffuso dell'intero racconto, ma ha una sua concretezza che mi piace.
Come al solito, nemmeno da dire, il testo è scritto in maniera impeccabile. Privo di errori, di sbavature, e senza alcuna caduta di stile.

Sappi che, prima di passare ad altro, voglio finire questa raccolta, quindi a presto! ^^

Recensore Master
15/07/19, ore 16:38

Ciao! Innanzitutto ti voglio dire che sono molto felice che tu abbia ripreso a scrivere, anche se una drabble, ma l'importante non è la lunghezza della storia, io sono contenta che tu scriva per TE, soprattutto, perché i tuoi personaggi e le tue storie ti rendono quella che sei e, anche se poco, anche se di rado, anche se solo una frase ogni tanto, poterli tenere dentro di te ti aiuterà a superare qualsiasi momento difficile.
Intanto io leggo pian piano questa raccolta... e questo secondo capitolo è veramente speciale! Sono molto affascinata da Stonehenge e dal mondo druidico e mi sembra meraviglioso che tu abbia fatto andare Albus e Gellert proprio là in occasione di Beltane. Credo che questo legame che tu hai creato tra i maghi "moderni" inventati dalla Rowling e il passato della magia dei Celti sia stupendo, in fondo quello è il loro passato, la loro mitologia ed è giusto che ne siano pervasi, cosa che invece nei libri e nei film si perde.
Quindi Albus non resiste al magico richiamo di Stonehenge e si avventura nel cerchio di pietre, venendo risucchiato in un mondo "altro", ancestrale e ricco di potere, e facendo venire un mezzo infarto a Gellert (e alla povera Fanny!). Gellert è stravolto dalla rabbia ma soprattutto dal terrore, senza Albus si è sentito vuoto, perduto, e viene da pensare con tristezza che questo sarà proprio il sentimento che regnerà nel suo cuore dopo la loro separazione, vuoto, aridità, gelo, che lui cercherà inutilmente di riempire con la brama del potere... ma non servirà. Capisco la sua reazione, ma anche la seduzione di Stonehenge, capisco che Albus non ha potuto fare a meno di farsi attirare da quel luogo speciale, quali che fossero le conseguenze. E' bello quello che lui dice a Gellert, che lo aveva sempre con sé, che il suo cuore batteva accanto a quello di lui... però mi è venuto un dubbio a questo proposito. Perché Albus non ha portato subito Gellert con sé, invece di lasciarlo solo e farlo spaventare? Credo che sarebbe stata un'esperienza unica anche per lui. E mi viene da pensare... è possibile che Albus abbia voluto fare questa esperienza da solo perché, in fondo al cuore, aveva la vaga premonizione che troppo potere non sarebbe stato opportuno per Gellert, che non sarebbe stato prudente farlo avvicinare troppo al cerchio di pietre? Non so, mi è venuto di pensarlo, magari a te non è nemmeno passato per la mente!
Come sempre una storia bellissima, piena di suggestioni, evocativa e incantata. Azzeccate le citazioni e soprattutto il dialogo "rubato" a Tauriel e Thranduil de Lo Hobbit: devo dire che sta molto meglio qui che in quel film, dove chiaramente Tauriel non serviva a niente. Erano parole belle e strazianti e finalmente hanno avuto la loro giusta collocazione!
Ancora mille complimenti, spero che le cose per la tua famiglia stiano andando meglio, che possiate passare una buona estate e che i tuoi personaggi e i tuoi sogni restino sempre con te e ti diano forza e luce, anche per scrivere ancora altre ff (anche brevi, va bene tutto!).
Un abbraccio!
Abby

Recensore Veterano
03/07/19, ore 12:47
Cap. 4:

Oh, io lo dico: a me il fatto che questa serie sia finita mette una gran tristezza. Ormai mi ero affezionata alla loro compagnia, ai toni malinconici, alle atmosfere soffuse... e poi, diciamolo, queste sono le Grindeldore che hanno reso la coppia una mia OTP.
Cominciamo dall'inizio: "il Sole brilla fulgido nel cielo sopra Nurmengard" Zan zan zaaaaan. Catapultati a forza in quello che promette essere un finale con i fiocchi, in un'atmosfera che è meno tetra di quello che potrebbe essere, ma che proprio per questo trasmette una gran malinconia. Non sono convinta che Nurmengard sia amena come la descrivi (per fermare Grindelwald penso servisse qualcosa di più strong di un paio di muri e carcerieri, ma nessuno dice che non sia stregata, dopotutto...) ma allo stesso tempo la trovo un'ambientazione molto adatta sia per il tipo di racconto che per trasmettere l'idea che Grindelwald fosse troppo grande e degno di rispetto per finire in una qualsiasi prigione. Credo che Albus, pur avendolo sconfitto, non avrebbe sopportato di vederlo rinchiuso a perdere il senno in un posto come Azkaban, quindi in realtà questa ambientazione più nobile e luminosa mi piace parecchio.
Per un attimo ho creduto che Albus potesse essere davvero lì, poi ho fatto due conti e...no. Un angelo, un fantasma, una visione, uno scherzo della mente di Grindelwald? Di sicuro qualcosa di potentissimo e impalpabile, in grado di concedere ai due un ultimo saluto e di preparare Grindelwald a quel che lo aspettava: l'arrivo di Voldemort.
Un bacio dolcissimo, che racchiude anni e anni di relazione, di sapori e sensazioni: l'hai descritto in modo estremamente evocativo ma non melenso, sembrava quasi di sentire quei sapori sulla lingua.
La promessa finale, un qualcosa che non è un lieto fine per davvero ma che non è nemmeno tragico come può sembrare, il sapere che Albus è da qualche parte che lo aspetta, che nonostante tutto potrebbero riunirsi, che la fine non è che un nuovo inizio (parole dello stesso Silente, oltretutto) dà al finale un sapore dolceamaro bellissimo, perfetto per questa coppia che, evidentemente, non poteva essere destinata al lieto fine classico. Il loro felici e contenti, si spera, deve ancora a venire.
Complimentissimi, le os di questa raccolta mi sono piaciute tutte, ma probabilmente questa è la mia preferita!
A presto
Pally

Recensore Veterano
17/06/19, ore 12:34

Ciao carissima!
Ritornare su questi siti è sempre un piacere... Come resistere alla tentazione del mix letale di angst e malinconia a tema Grindeldore? Sappi che prima di leggere te io non li shippavo, quindi le immagini mentali che mi si stanno formando sono esclusivamente colpa tua. Be', poteva andarmi peggio, considerati i risultati xD
Comincio veramente a credere che le mie recensioni siano tutte sfacciatamente uguali, ma ogni volta mi sorprendo di quanto la tua prosa abbia tocchi poetici senza diventare mai eccessiva o melensa, senza che ci sia mai una parola di troppo ma anche senza che ne manchi nessuna. Posso solo immaginare l'incredibile labor limae che ci sia dietro (o il talento innato, che a questo punto invidio da morire).
La lemon finale si incastra a meraviglia con il resto, non diventa troppo esplicita e non spezza l'atmosfera malinconica ma allo stesso tempo rende chiaro quale sia il bisogno che hanno uno dell'altro, l'intensità del loro rapporto a livello tanto spirituale quanto carnale. A "ti amo al di là delle forze, al di là della vita" mi sono letteralmente sciolta: credo che sia una delle dichiarazioni d'amore più profonde e azzeccate che io abbia letto negli ultimi tempi ed è assolutamente in linea con questa coppia... adoro.
Poi va be', mi viene sempre da sghignazzare leggendo le tue note finali e immaginando la riunione di condominio tra illustri citati! xD
A prestissimo, è sempre un piacere scambiare con te!
Un abbraccio
Pally