Recensioni per
Vide cor tuum
di padme83

Questa storia ha ottenuto 67 recensioni.
Positive : 67
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/06/19, ore 17:59

Carissima, eccomi qui a recensire questo nuovo inizio di raccolta e, nonostante quello che mi hai scritto, io mi auguro che ci saranno ancora tante altre storie. Vedi, in fondo le tue storie sono episodi a sé stanti, non è una ff a capitoli, quindi non hai l'urgenza di aggiornare. Questa meravigliosa storia, per esempio, come scrivi tu potrebbe essere un sogno di Albus, ma anche un flashback, magari legato al periodo dorato della loro giovinezza, a quella bolla al di fuori dello spazio e del tempo che ti hai regalato loro. E' una storia che nasce dal desiderio, dalla passione e dall'amore dei due giovani amanti, che non sappiamo quando e dove si svolga (ma io sono certa che non si tratta di un sogno e che, caso mai, potrebbe essere un ricordo di Albus). Non c'è un inizio, non c'è una fine, soltanto il loro amore che li unisce nel modo più assoluto, che distrugge l'universo attorno perché loro stessi sono il loro universo e non hanno bisogno di altro. E' un momento di incanto appassionato, non c'è bisogno di sapere altro.
Per cui io spero veramente, con tutto il cuore, che questa sia una lunga raccolta, non importa quanto tempo ci metterai a scriverla, magari anche mesi e mesi... ma io sarò qui ad aspettare che tu aggiorni, senza fretta. E non c'è bisogno di tanto tempo per scrivere, in realtà. Capisco benissimo che tu voglia stare vicina alla tua famiglia, adesso, e anzi spero di cuore che tutto si risolva al meglio <3, ma io credo che anche Albus e Gellert abbiano bisogno di te e tu di loro, per ritrovare un po' di luce, ricaricarti e riprendere la forza per lottare. Magari può essere una scena, un'immagine, un brano musicale o di una poesia (visto che ami tanto le citazioni!) e basta un'agenda per buttar giù il pensiero che hai avuto, la scena che hai immaginato. Poi, con tutto il tempo necessario, quella scena potrà diventare una nuova ff.
Io ci credo, so che puoi farlo e che farà bene anche a te.
Nel frattempo ti abbraccio e ti ringrazio per questo nuovo gioiello, la prima pietra preziosa di una nuova raccolta che regala amore e passione e sogno...
A presto!
Abby

Recensore Master
29/05/19, ore 18:36
Cap. 4:

Cara padme,

Io non mi commuovo quasi mai leggendo le fanfiction e sono piuttosto avara di complimenti. Le mie recensioni sono spesso tecniche, magari lunghe e accurate, ma raramente fangirlano o si sperticano in lodi. Mi commuovo poco, ma qui l’ho fatto e ho brividi e t’assicuro che non è solo per questo raffreddore che mi distrugge a fine maggio. È perché uno dei miei kink, chiamiamoli in maniera modaiola, è quello di poter morire assieme alla persona amata, di avere il privilegio di un ultimo incontro, di un ultimo contatto o bacio. Così, anche se Gellert era chiuso nella sua prigione/suite, l’aver potuto rivedere per un solo istante Albus annulla tutto, rende accettabile e dolce anche la morte. Sono felice di averti suggerito una meravigliosa colonna sonora per un meraviglioso capitolo, ma ancora di più per averlo letto. Ho trovato un bellissimo omaggio non solo al film di Del Toro (amo quel regista da sempre e ho seguito tutti i suoi lavori), ma anche al mai dimenticato Dracula nella versione cinematografica di Coppola, in quegli “oceani di tempo” che mi hanno segnata così tanto da farmi amare gli amori tormentati.

Gellert attende Riddle con la serenità di chi sa che il proprio tempo è al capolinea, con l’attesa di chi è cosciente che, presto, potrà abbracciare l’amore della sua vita, la sua fenice che nemmeno l’Avada Kedrava può spezzare. È un finale dolcissimo e per nulla amaro, in fondo, perché racconta di un missing moment che forse resterà tale, ma che sarebbe bello se fosse andato proprio così. Li attende un altro ciclo? Queste due anime innamorate si ritroveranno ancora? Spero di sì non solo in altre bellissime raccolte, ma anche in quell’universo presente solo nella testa di noi autori, quando immaginiamo un futuro per i nostri personaggi. Grindelwald non è mai stato più reale, più fiero, più regale di così ed è stato bellissimo leggere del loro bacio che racchiude il mondo intero. Ma in fondo, il mondo inizia e finisce nel cerchio del loro bacio. Ho amato anche la citazione di Baudelaire con quel richiamo al fuoco e alle fiamme che non sono rappresentano anche nel nome Albus, ma indicano anche concetti come la rinascita, la passione, la luce, la vita, la morte.

Possiamo dire che l’esistenza di Gellert inizia e finisce con la sua anima gemella? Che l’intero percorso è un cercarsi e poi ritrovarsi? Possiamo, se ne scrivi tu. Grazie per questa raccolta fatta col cuore.
Un caro abbraccio e spero di poterti indicare altre soundtrack ispiranti <3
Con affetto e stima,
Shilyss

Recensore Master
29/05/19, ore 12:27
Cap. 4:

Carissima tesoro ♥,
io ti chiedo immensamente scusa per il mio ritardo, ma questa shot meritava che prendessi il mio tempo per recensirla, perché seppure "breve", è talmente intensa e pregna di significato, che limitarmi a lasciare due considerazioni in croce non era esattamente ciò che desideravo, e che meritavi, quindi eccomi qui ♥
A parte che mi esordisci con Baudelaire, e io ho avuto un mezzo mancamento perché Baudelaire è il mio tormento. Ha voluto per forza infilarsi nella mia tesi di laurea, al tempo... ha voluto lui, eh! Non è colpa mia u.u Ma, bando alle cavolate varie, parliamo di cosa è questa shot.
La tua capacità infinitamente perfetta di saper descrivere ogni luogo e ogni clima, fondendolo nel contesto dei sentimenti e delle emozioni, è superlativa. Le tue non sono mai solo descrizioni visive, sono sensazioni che vibrano nel cuore e nell'anima e questo Gellert che passeggia in quella che è la sua prigione, che in quel quadrato di vasi fioriti e verde sembra quasi non essere più una gabbia, sembra solo in attesa di qualcosa che da lì a pochi istanti si palesa, in una luce chiara e quasi dolorosa.
Ecco, la rappresentazioni di Albus che arriva, illumina tutto, e lo fa in modo accecante, è esattamente la metafora giusta per descrivere quell'amore intenso, passionale e eterno, che brilla ma brucia, ed è doloroso, ma così dannatamente necessario e affascinante, che non manca di sorrisi e lacrime.
E di nuovo si perdono, annegano uno negli occhi dell'altro, perché non c'è altro modo. Non si può scappare da quello che sono stati e da quello che sono, per sempre, in eterno e questi battiti del cuore che descrivi, irregolari, che si fermano e poi tornano a cantare, l'uno contro l'altro, sono un'immagine che spiazza. Che mi lascia ammaliata ancora una volta da quanto queste due personalità, questi due uomini, giovani, ragazzi siano dentro di te e si esprimano con tanta dolcezza e decadenza, facendo uso delle tue mani d'oro.
Il loro non è solo un legame di cuore, di sentimenti, ma un legame di testa. il non sentirlo ha un significato totalitario che va dai loro pensieri, al caldo tepore di due corpi che si uniscono, ubriachi d'amore. Come fai? Vorrei mi spiegassi come fai a rendere l'amore così... così oltre. Un amore che si ricerca oltre lo spazio e il tempo, oltre la crudeltà e la pazzia, oltre la divisione... come fai ad andare così oltre? Io sono ammaliata, ogni volta di più.
E dai ad Albus la libertà . Non è morto, è libero e Gellert con lui. Un Gellert che lo ha aspettato, lo ha ritrovato, gli ha teso la mano e ora attende che Tom Riddle arrivi. Attende di spegnersi, e il drago raggiungerà la fenice, finalmente. Forse in pace, forse con la consapevolezza che, dopotutto, ora potranno vivere serenamente quello che in passato hanno vissuto con troppe separazioni e troppe scelte che li hanno divisi. Per sempre.
Ma ora è tempo di tornare insieme e, per quanto questo tu lo abbia chiamato "congedo" io ci vedo un inizio. È il tuo, di congedo, che non accetterò.
Sai, padme, so che c'è qualcuno che ha bisogno di te, e che è giusto che sia così, che ti dedichi alla tua famiglia e a chi richiede la tua presenza, ma dentro al mio cuore so che tu hai bisogno di loro e di scrivere ancora del loro amore, come noi abbiamo bisogno di te e del tuo modo unico e profondo – impareggiabile, di saperceli mostrare. Magari non sarà semplice, magari non avrai tempo, magari a volte nemmeno voglia, ma quando puoi, quando ne hai bisogno, scrivi di loro. Non importa quanto ci metterai a pubblicare, io sarò sempre qui ad attendere di leggerti.
È impossibile per me, salutarti e dirti grazie senza augurarmi di vederti qui, presto o tardi, a parlarmi di loro ♥
Ti voglio bene, sappilo e per qualsiasi cosa, conta su di me ♥
I love you and them 3000
Miry

Recensore Master
29/05/19, ore 01:16
Cap. 4:

Ciao Padme...
Che dirti?! Immancabilmente magnifica!
Tu non mi hai visto apparire da mesi, ma io ti ho comunque seguita rimanendo nell' ombra. Sono
rimasta lì a causa della mia scarsa conoscenza dei temi da te trattati in questo ultimo periodo.
Poco fa ho aperto questo tuo ultimo scritto... Troppo ben curato per essere un semplice arrivederci,
purtroppo. Te ne stai andando veramente. Incommensurabile perdita!!! La vita però va proprio a
questo modo, cioè a stagioni. L' esistenza ti chiama altrove, come e più dell' altra volta. E' giusto così!
Permettimi comunque di scrivere che perdere te e non veder più giungere puntualmente le tue
stupende narrazioni sono impatti decisamente destabilizzanti. Credimi, è stato un grande piacere,
oltre che un onore, per me il poter perdermi fra le tue righe! Grazie!
Nella vivissima speranza che non ti debba mai capitare di dimenticare le tue non comuni doti di
scrittrice amatoriale, e non solo, ti invio il più affettuoso dei miei saluti
La tua affezionata fan Lenovo 2015

Recensore Master
28/05/19, ore 08:55
Cap. 4:

Cara Padme, dopo aver visto Star Wars (i primi tre episodi per il momento) non posso scrivere il tuo nickname senza pensare ad Anakin (che è il mio personaggio preferito. Ormai sono dal "lato oscuro della forza").
Fatta questa premessa (di cui non ti importava un cavolo, sono sicura) posso procedere al pianto in cui mi hai fatta sprofondare.

Un racconto travolgente, introspettivo, che si conclude in un sogno di Gellert. Mi hai fatta viaggiare nella sua mente, ho percepito l'intensità dei suoi sentimenti per Albus, ho tifato per loro e ora...

Anche secondo me la prigionia di Gellert non è come quella di un qualsiasi mago ad Azkaban. Nell'ultima scena di "Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald" si può proprio ammirare la maestosità di Nurmengard che, più che un carcere, dà l'impressione di un bel palazzo viennese. Beh... siamo comunque in Austria. Che bel posto l'Austria! Ok, basta divagare. Comunque, dicevo, quindi sono d'accordissimo con il pensare a un isolamento più che ad una vera prigionia... dopotutto, Gellert resta uno dei maggiori dolori di Albus anche nella saga originale. Quindi ci sta.

Bello anche l'inserimento di Tom Riddle. Sei una maestra. Ti ammiro ♡

Recensore Master
26/05/19, ore 19:25
Cap. 4:

Ciao carissima!
Finalmente riesco a recensire, scusami dell’immenso ritardo, ma tra mia mamma in ospedale e bimba malata da gestire sono giorni intensi, so che puoi capirmi!
Da quello che ho capito io, profana del fandom, quello che hai scritto qui è un congedo, sia tuo che dei personaggi...
Per quanto riguarda la storia devo dire che fino all’uL timo ho pensato che l’incontro fosse reale e non una visione, o un desiderio di Geller, ma correggimi se sbaglio...
Tutto è dannatamente forte, struggente, feroce pure persino, e si respira perfettamente l’aria della prigionia forzata a cui è andato incontro Geller, che è duplice perché lo confina fisicamente nello spazio di una cella, e mentalmente lo separa dal suo secondo cuore, dal suo amore, sempre vivo, e immutabile, Albus...
Nella descrizione che tu fai del loro abbraccio e del loro toccarsi, sentirsi, ritrovarsi, sapendo di essere persinin precedenza, ci ho letto la forza di un sentimento che si ostina a rimanere vivo nonostante tutto, e forse è proprio questo che da la forza al prigioniero di sopportare quella punizione...
Lui sa che si ritroveranno, lo spera, lo sente, lo vive, ed è bellissima e tragico insieme, quando scomparendo il sole, scompare anche quel filo effimero di speranza, ma Geller mantiene a sé il simbolo di tutto il suo essere per l’altro: La Rosa Bianca...
Ora io non so perché lui è rinchiuso lì, e perché Tom Riddle si rechi da lui, ma ti faccio i miei complimenti per come hai reso tutto ciò.
Come sempre leggerti è un viaggio, un’altalena di emozioni che provo ogni volta che leggo di loro due...
Ti lascio con la speranza che darai loro voce di nuovo...
Complimenti davvero mia cara!
A prestissimo
Ladyhawke83

Recensore Master
26/05/19, ore 18:35

L'inizio di questa storia mi ha disorientata. Non riesco a figurarmi Albus e Gellert in questo modo, ma in particolare in questo "momento": non capisco quanti anni possano avere, in che fase del loro rapporto si trovino...
Però ho adorato l'idea dei due battiti, l'ansia di Gellert nel non sentire più il cuore di Albus battere accanto al suo.
Il patto di sangue che li lega espresso in questo modo è davvero bello e coinvolgente. Per il resto, la storia è scritta in maniera impeccabile.
Trovo azzeccatissima l'esclamazione su Sigfrido al posto di Merilino e anche l'aggressione con un incantesimo, là dove un Babbano avrebbe usato le mani.
Ecco, non posso dire di riconoscere in pieno i personaggi (ma solo perché io li immagino differentemente), ma trama e svolgimento sono davvero buoni.
Alla prossima. ^^

Recensore Junior
26/05/19, ore 12:44
Cap. 4:

Bwaaaaa!!!! Posso solo piangere disperata. A modo suo è un happy ending, perché tanto per Albus e Gellert nemmeno l'Happy ending può essere canonico e tranquillo, però... possono stare insieme dopo anni ed anni e solo quando muoiono, tra l'altro a pochi mesi di distanza uno dall'altro.
Ed io lo leggo di domenica mattina!
Però almeno sono insieme e potranno punzecchiarsi in eterno nell'aldilà o nel prossimo ciclo di reincarnazioni.
La rosa bianca è stata una delle cose che più mi sono piaciute di questo capitolo. Per me è una varietà aspirine rose. La rosa bianca è simbolo di purezza, innocenza, è la rosa dei bouquet delle spose; e poi bianco è "albus" in latino, giusto?
Grazie per averci regalato questi bei capitoli e buona fortuna per qualsiasi cosa tu debba fare.
Grazie anche per i suggerimenti di citazioni e di canzoni.
E no: ancora non ho letto "Chiamami con il tuo nome" perché Albus e Gellert descritti da te rendono meglio.

Recensore Master
24/05/19, ore 13:46
Cap. 4:

Ciao cara **
Sappi che in questo momento sto trattenendo a fatica la lacrime. Mi sento vuota, ma non nel senso negativo che può sembrare. E' quel vuoto che arriva quando finisci qualcosa di bello, come spesso capito con serie tv/film/libri e compagnia bella. Io devo assolutamente ringraziarti, perché mi hai fatto innamorare ancora di più di questa coppia, più di quanto già non fossi. Questo "finale" (dopo spiego il perché tra virgolette) è praticamente perfetto, penso sia quello che tutte noi avremmo voluto vedere. Gellert che, come un angelo, viene a prendere Albus, segnando l'inizio di qualcosa che questa volta sarà davvero eterno. Il momento in cui si riuniscono è di una dolcezza che mi ha troppo commosso, sono seria, rischio di piangere da un momento all'altro. E' tutto perfetto, non so come altro descriverlo, se non proprio così. Te l'ho già detto, per come, come scrivi tu di questa coppia, nessuno, davvero. Ora, il finale d poco fa l'ho messo tra virgolette, perché spero vivamente che un giorno tu possa tornare a scrivere su questa coppia. Lo dico perché so quanto ti piace farlo e perché so quanto tutti noi apprezziamo i tuoi scritti. Però è giusto che tu ti prenda il tuo tempo per gestire aspetti della tua vita privata, quindi ti auguro un sacco, ma proprio un sacco di serenità, che senza quella non si può né scrivere né far nulla, praticamente.
Non so esattamente cosa io abbia scritto, ma spero che le mie parole ti abbiano trasmesso qualcosa come le tue storie l'hanno trasmessa a me. E' stato un vero piacere <3

Alla prossima :)

Nao

Recensore Master
20/05/19, ore 21:19
Cap. 4:

Questa raccolta è stata stupenda, facendomi emozionare fino alla fine.


Specialmente perché in quest'ultimo capitolo entra in scena purtroppo Tom Riddle, un altro mago oscuro.


Infatti sia Albus che Gellert sanno che hanno poco tempo a disposizione in questa sorta di sogno, che li vede protagonisti.



Infatti entrambi periscono per mano di Lord Voldemort e non possono evitarlo.



Infatti gli avvenimenti che hai narrato quì richiamano molto i libri della saga di Harry Potter.



In special modo il sesto e il settimo.



L'unica consolazione che hanno entrambi è che potranno stare insieme anche nella morte sotto forma di entità spirituali.



Come sempre hai fatto un lavoro impeccabile.



Ti auguro una buona serata.



Alla prossima storia! ❤
(Recensione modificata il 20/05/2019 - 09:20 pm)

Recensore Master
20/05/19, ore 09:15

Cara Padme, anche questo capitolo mi lascia senza parole. Nonostante la scena lime/lemon il capitolo è gonfio di angst e amarezza.
Si portano dietro un fardello che li torturerà per sempre.

(Poi a questo punto mi chiedo: come reagirà Gellert alla scoperta della morte di Albus? Nei libri/film non era per nulla approfondito...)

Questi due si amano, eccome se lo fanno. Si cercano, si vogliono, si prendono, si lasciano e il cerchio riprende a girare. Si appartengono in un modo indescrivibile. C'è qualcosa di più importante della chimica e dell'amore, è una catena di magia, qualcosa che va oltre. E tu sei riuscita a descrivere con dovizia di particolari questo loro legame indistruttibile.

Quindi cosa dire? Sei bravissima, come e più del solito.

Un abbraccio ♡

Recensore Master
12/05/19, ore 22:00

Questa storia è davvero evocativa.
Il trasporto amoroso, si percepisce attraverso il velo della risacca che copre i suoni e in parte anche i pensieri, dà una sensazione di grande nostalgia e poi è scritta davvero benissimo.
Prima di leggere le tue note avevo però un paio di dubbi e, in realtà, uno è rimasto.
Mi ero chiesta dove e quando fosse ambientata, ma il fatto che possa trattarsi di una fantasia (e non per questo meno vera!) risolve perfettamente il problema.
L'altro è "chi" è il protagonista di questa fantasia. Tu hai detto Albus.
Io ho intuito fosse lui solo quando hai nominato il profumo di zagare e limoni. Forse potrei immaginare Albus più passionale di Gellert, ma per come li dipingi tu sono entrambi così coinvolti, così smaniosi di stare l'uno con l'altro, che non c'è distinzione. Non si riconosce un personaggio dall'altro, e questo mi ha messa un po' in difficoltà.
A parte questo, che può essere un problema solamente mio, il momento che hai immortalato è bellissimo e la tua scrittura l'ha reso coinvolgente, tanto che avrei letto volentieri qualche altra riga.

Alla prossima. ^^

Recensore Master
09/05/19, ore 09:09

Cara Padme, cosa dire di questa storia?
No, non c'era bisogno di sapere cosa accadeva intorno a quel fuoco. Sebbene tu non l'abbia specificato, nella mia testa era tutto chiaro.

Questo capitolo è straordinario. La prima parte mi ha coinvolto con l'ansia di Albus, mi sentivo come una mamma apprensiva che non sa che fine ha fatto il figlio. Fanny gioca come sempre un ruolo importante tra questi due; non esito a credere che il patronus di Silente sia proprio una Fenice. Renderebbe tutto più romantico se, per qualche strana coincidenza, fosse davvero così anche nei nuovi film della Rowling.

Nella seconda vediamo un misto di rabbia e sollievo. Gellert è stato trovato, sta bene e giustamente Albus si sente in diritto di picchiarlo e rimproverarlo.
Ma tutto questo fuoco d'ira viene spento con un bacio. Lo sappiamo tutti che l'amore è la magia più potente al mondo...

Volevo solo aggiungere che sei davvero brava. Lo dico ogni volta ma è giusto ripetermi: riesci a coinvolgermi emotivamente con i tuoi testi e quelle parole messe mai per caso.

L'unica cosa che volevo farti notare è un piccolo errore di battitura all'inizio del capitolo, hai scritto "giogo" invece che "gioco"!

Ancora complimenti ♡

Recensore Master
30/04/19, ore 11:40

Carissimo dono del cielo,
Io non ho parole. Sono ancora emotivamente instabile per svariate motivazioni e, leggere questo tuo scritto, è stato un unguento sulle mie ferite, e di questo te ne sono immensamente grata.
Sai cosa mi colpisce ogni volta? La sofferenza che ricerca un sollievo.
Albus e i sensi di colpa che tolgono il sonno, che ascolta i rumori e li paragona a bestie fameliche, come quelle che inondano il suo animo oscuro, imbrattato di pece e che non si dà pace. È qualcosa di personale, di talmente suo, che chiude i suoi pensieri a Gellert, e questi ne avverte la lontananza, che è la peggior sensazione che si possa provare, quando si ama qualcosa: il distacco. Quello che fa più male, riguardo a questo pensiero, è che la reclusione dallo stato d'animo dell'altro, nel caso di loro due, è totale. Il loro legame è talmente profondo che i pensieri e le sensazioni sono empaticamente condivise, ed è meraviglioso ma terrificante allo stesso tempo, perché quando il legame viene meno, uno dei due si sentirà sempre inadeguato e sprofonda nelle tenebre, alla ricerca di qualcosa, di un gesto, di una parola da dire, per poter riemergere e tornare a collegare quella spina che si è staccata.

Albus porta addosso un fardello che per amore non vuole condividere; Gellert invece vorrebbe condividerlo, proprio per amore. Hai descritto esattamente cos'è l'amore. Il bisogno di non lasciar soffrire l'altro, di tenere per sé i proprio errori e risolverli da soli, per non deludere... quando invece l'amore è proprio questo: condivisione. Condivisione di tutto, gioie, dolori, perdite, sbagli, sensi di colpa... e alla fine sono i gesti, a parlare.
Ogni descrizione dei loro baci, delle loro carezze, dei loro sguardi sono come chiavi che aprono, una per una, le porte dell'anima e alla fine si incontrano di nuovo. C'è una frase di Scrubs, che prendo sempre come esempio, quando ci sono delle coppie che rischiano una divisione, e dove una cerca di risolvere gli irrisolti, e te la devo citare, perché questo breve ma intenso racconto me l'ha riportata alla mente:

Lle coppie veramente giuste sguazzano in mezzo alla stessa merda di tutti gli altri. La grossa differenza è che non si lasciano sommergere. Uno dei due si farà forza e ogni volta che occorre lotterà per quel rapporto. Se è giusto e sono molto fortunati, uno dei due dirà qualcosa.

Insomma, agire. Agire e non arrendersi. Disperarsi, condividere, piangere e ricominciare insieme. Ecco, cosa fa chi si ama... lotta insieme.
Adorabile, dolce donna... non so che dire. Ogni Shot è un colpo e ogni colpo è un segno nell'anima che rimane lì, forte, pulsante... e ti ringrazio per averli presi a cuore e averli fatti tuoi, e per regalarci poi queste poesie che straziano.
Il riferimento a Oberyn però... sigh... io ancora non l'ho superata, la sua dipartita, sappilo ç____ç
Quindi con le lacrime agli occhi, ti saluto e ti do appuntamento alla prossima, che spero sarà molto presto!
Un abbraccio,
Miry
(Recensione modificata il 30/04/2019 - 11:41 am)

Recensore Master
29/04/19, ore 12:17

Carissima Padme, <3

è sempre emozionante leggere i tuoi capitoli e sono così felice che i nostri gusti musicali s’incontrino e che poi tu crei queste cose meravigliose ♥♥♥… continuerò a segnalarti musiche finché avrò le forze perché l’angst scorre potente, nelle nostre vene **. Ma andiamo con ordine. Albus vive un senso di colpa grandissimo e terribile che non può condividere con il suo Gellert semplicemente in virtù di quel desiderio di proteggere chi amiamo dalle brutture della vita, dalle meschinità, da noi stessi. E allora, anche se esiste nettamente un filo mentale, una connessione di cuore e di corpo che lega i nostri due splendidi amanti, Albus protegge Gellert e cede all’unico modo che ha per sopravvivere alla sua colpa. Fare l’amore con l’uomo che ama e riflettere sulla perfezione dell’amore, ma anche sulla sua fragilità, sul sottile equilibrio che si crea quando amiamo qualcuno e che è così terribilmente facile da spezzare, sono riflessioni che un uomo dalla fine intelligenza come Silente non può evitare di fare proprio perché l’analisi critica è l’elemento fondamentale che caratterizza un soggetto del genere. E quanto fa male leggerle, alla luce del destino di separazione che li attende?

La consolazione che prova nell’unirsi all’altra metà del suo cielo, a Grindewald in attesa, presente, comprensivo perché conosce il cuore di Albus, non sopperisce comunque al dolore che, come dici giustamente, è un fardello tremendo. E qui, faccio un breve volo pindarico perché l’uso della poesia ermetica di Ungaretti e il richiamo a Oberyn (che per inciso, amavo) e non solo, crea un mix che colpisce diritto al cuore, come una freccia. Il rimpianto e le lacrime di Albus derivano da un senso di colpa tremendo e sono accompagnate da una disperazione notturna. Silente non piange a causa di un ginocchio sbucciato, ma perché ha l’anima corrosa dal rimpianto e in questo senso io trovo che sia stupendamente IC perché l’immagine che esce fuori dalle tue righe sempre scritte in maniera lirica e correttissima non è quella di un uomo troppo emotivo, ma di un uomo che soffre. E io, che detesto le lacrime facili ovunque, qui le apprezzo particolarmente perché qui hanno un senso: Albus piange svegliandosi e cede suo malgrado davanti a Grindewald e quasi si sente in colpa per essere stato graziato e benedetto dall’amore, lui, che invece non è stato capace di occuparsi di colei di cui non riesce nemmeno a pronunciare il nome, ma che doveva proteggere. È un cavaliere che ha fallito una missione e allora le lacrime sono solamente le testimoni della sua grandezza e del suo animo consapevole, non un vuoto mezzuccio.

Come al solito, sono partita per voli e riflessioni lunghe che spero possano rallegrarti. Qui, nonostante maggio sia alle porte e il weekend sia stato roseo, il cielo è drammaticamente plumbeo e molto, troppo angst. Sarà l’occasione giusta per scrivere?? Sul Manzoni, ah, quanto hai ragione XD!
Un bacio, mia cara: scrivi in maniera stupenda, come sempre, ma ogni volta leggerti è una meraviglia ♥.
Shilyss :*