Recensioni per
La giungla dentro
di Old Fashioned
Ed ecco che la cruenta vicenda del soldato MacFarland si è conclusa. Beh, credo che non potesse concludersi meglio di così. Il nostro eroe (o forse è meglio dire anti-eroe) si fa strada nella giungla vietnamita a cazzotti e colpi di mitra. Ma ovviamente le cose non sono tanto facili, eh no. Sennò dove starebbe il divertimento per noi lettori? Prima gli scontri coi vietcong (altresì noti come Charlie. Che poi tra l'altro non ho mai capito perché li chiamavano così), e naturalmente, non potevano mancare le allucinazioni dove vede i commilitoni morti. Queste credo siano la parte più inquietante della storia, perché ricordano a che livelli può arrivare il trauma generato da una guerra. MacFarland però non si fa fermare da tutto questo, e riesce ad arrivare a destinazione, anche se un po' (anzi, parecchio malconcio). E alla fine, nonostante tutto quello che aveva pensato lui stesso, in un certo senso a casa ci torna davvero. Riposa in pace, MacFarland. Te lo sei meritato. |
Dunque eccoci! Guarda, ti chiedo subito perdono per il ritardo veramente molto infame, ma la questione è che il lavoro mi risucchia tutte le energie vitali anche solo per bestemmiare. |
Mi è parso di percorrere quella città sotterranea insieme a MacFarland. Sono sempre rimasta colpita dalle tecniche di guerriglia dei vietnamiti, così come visti in alcuni film di guerra sull'argomento (uno su tutti: Full Metal Jacket). Gli Orientali hanno un concetto tutto loro del combattimento e della spietatezza: come sanno torturare loro... nessuno mai. |
Ave OF, virilmente mi gusto una birra, leggendo il capitolo, nulla MAC ci ricorda Rambo, che sopravvive alle imboscate, è davvero cinico, ironico, disincantato, preda dei suoi demoni. Riflette sulla vendetta, non è indeciso come Amleto, scopre un tunnel, lo percorre, senza (troppo) indugio e fa una strage in preda a omerica/achillica ira funesta.. e nulla, penso anche in nuce a Platone e al mito della grotta (tunnel), i doxa.. e si esce nella giungla. |
I tunnel dei Vietcong sono una specie di inferno sotterraneo, composto da gironi e trappole diaboliche, solo l'esperienza del veterano ha salvato McFarland dal fare la fine del topo. |
Ciao Old! |
Ciao, carissimo. |
McFarland ha un bel fegato a entrare in quei tunnel bui e pieni di insidie! Anche se ci ha fatto chiaramente capire che non è più tanto né attaccato alla vita né speranzoso, comunque l'istinto di conservazione alla fine tende a prevalere anche in lui. |
MacFarland mi ricorda sempre di più Rambo. Sopravvissuto all'attacco dei Vietcong (ironia della sorte, come fa notare lui, visto che era l'unico soldato che non faceva salti di gioia all'idea della licenza), medita vendetta contro quelli che hanno fatto strage dei suoi commilitoni. E dopo aver scoperto un tunnel, vi si infila dentro, incazzato nero e pronto a menare le mani. Cosa che poi accade davvero. Il nostro fa una vera e propria strage di Vietcong nel sotterraneo, per poi prendere una delle mappe trovate lì e riemergere da qualche parte nella giungla. E a questo punto mi viene da dire "e mò sò cazzi". Perchè il nostro eroe non sa di preciso in che parte della giungla si trova, e dovrà girare parecchio per trovare una via d'uscita. E non è detto che non incontri qualche altro Vietcong. Ma potrebbe anche andargli peggio. Potrebbe incontrare sua suocera (battuta idiota, lo so). |
Ciao^^ |
Ah, ed eccomi finalmente qui! Guarda ti chiedo scusa per non averti risposto subito al messaggio che mi avevi inviato, ma ero a lavoro e poi mi sono subito fiondato a leggere la storia, quindi da cosa non nasce cosa e ho deciso di farti capite il mio apprezzamento direttamente con la recensione, che tanto che altro posso fare se non apprezzare una tua storia. Comunque sia, devo dire che questa storia mi ha decisamente lasciato sorpreso! Certo, siamo solo all'inizio - che in realtà sono covinto questa non sarà una storia di dodicimilatrecento capitoli, però... - però già da subito si capisce che sarà una storia bella. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
La guerra sbagliata per eccellenza, quella del Vietnam, che ha spezzato tante vite, sia tra i locali che tra i soldati statunitensi. |
Ave OF, mentre mi gusto un mojoto, perdona la pleibità della scrivente brindo virtuale a MacFarland in preda ai suoi incubi, ecco un novello Re Lear in versione soldato!!, il corpo intatto e la mente devastata da incubi, demoni e peccati, compiuti o da compiere.. il soldato non si libera dalle immagini di guerra, vissute e raccontate, salta nel letto, i particolari sono omessi, al lettore immaginare la crudezza e la crudeltà. Tanto premesso, vi sarebbe da ridere e non lo è affatto. |
Carissimo questo si preannuncia un robusto racconto d'azione ambientato in quella che è passata alla storia col sinonimo di "Guerra Sporca". |