Recensioni per
Uomo
di mgrandier

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/09/19, ore 11:29
Cap. 3:

Cara Maddy, capitolo strepitoso scritto con una tale potenza che arriva tutta al lettore nella sua forza dirompente, come dirompente è la fuga di Oscar verso casa sua, perché deve arrivare in fretta e sapere e vedere con i propri occhi cosa possa essere accaduto di così grave da costringere il generale suo padre addirittura ad imprigionare nelle segrete di palazzo André. Qui in questo passo ritroviamo la Oscar dell’anime che agisce impetuosamente e questa volta non ha qualcuno che possa frenare il suo comportamento. A nulla sono valsi gli appelli della governante spaventata da quello che sarebbe potuto accaderle durante quel viaggio iniziato di notte e di nuovo in solitaria. La governante per tanto che si rivolga ad Oscar con appellativi declinati al maschile sa benissimo che è una donna e che si accinge ad una impresa che forse anche un uomo solo comincerebbe con le luci del giorno. Ma per Oscar l’impellenza delle parole scritte nel messaggio le fanno mettere da parte tutte le remore e i consigli della governante. Durante tutto il viaggio abbiamo potuto sentire la fatica, la stanchezza sua e del suo destriero che si è piegato ai suoi voleri, il suo continuo arrovellarsi per cercare di capire cosa possa essere successo da indurre il padre ad un comportamento tale verso una persona che comunque ha sempre tenuto in grande stima e rispettato. Bellissime le descrizione del paesaggio che scorrevano davanti ai suoi occhi e al quale poco badava in quanto il suo fine ultimo era arrivare in tempo. Già ma in tempo per cosa? E così dopo estenuanti giorni di cavalcate, dove aveva persino perso la nozione del tempo, arriva spossata a palazzo dove senza neanche rassettarsi si precipita nelle stanze del padre a chiedere spiegazioni. L’accoglienza del generale è fredda e distaccata come tutto il loro rapporto, ma dagli atteggiamenti che traspaiono dal suo comportamento mi fanno pensare che sia rimasto piacevolmente stupito del fatto che Oscar si sia letteralmente precipitata a casa per venire in soccorso dell’amico di sempre. Amico? Forse il generale ha compreso qualcosa che ad Oscar non è dato sapere. André per salvaguardarla ancora una volta si è spinto oltre il consentito facendo in modo che il generale fosse costretto a punirlo? Sarà stato veramente oggetto del castigo del generale oppure è una astuta mossa da stratega che il padre ha messo in atto per fare in modo che Oscar scoprisse le sue carte proprio nei confronti del suo fraterno amico? Insomma un capitolo che può essere letto in vari modi ma solo a te spetta dare una spiegazione di quanto avvenuto. Sei sempre bravissima a farci immedesimare nell’animo dei personaggi che con il tuo stile rendi tuoi e solo tuoi. Sei riuscita anche questa volta a farmi sorgere un sacco di interrogativi che ora scalpitano, al pari del cavallo di Oscar, per sapere se il generale darà ad Oscar stessa, alla quale si rivolge sempre al maschile, le chiavi per lasciare che si sinceri sulle condizioni di Andrè. Resto in trepidante attesa e ti mando un caloroso abbraccio.

Recensore Master
31/08/19, ore 09:51

Ecco appunto... mi sono sbagliata clamorosamente! In questo capitolo viene fuori molto bene che si tratta di Oscar e che è la stessa dell'anime! Mi piace questa Oscar che rimane da sola e che rimugina su quanto le stia accadendo. Stai raccontando molto bene una parte che viene soltanto accennata nell'anime. Non accade molto ma è un capitolo assolutamente essenziale alla comprensione di quanto accadrà dopo. Ed è scritto molto bene. Aspetto la continuazione. Un abbraccio.

Recensore Master
31/08/19, ore 09:42

Ciao e ben tornata!
Non ero ancora riuscita a recensire il primo che tu già arrivi col secondo! Mi piace questa partenza perché e ambigua. Avrei scommesso che il viaggiatore fosse André. Non so perché, ma mi hai dato decisamente questa impressione. E poi escono fuori le generalità di Oscar. Sono davvero curiosa di capire se mi sono sbagliata clamorosamente o se qualcuno dei personaggi (indovina chi?) stia mentendo.. Spero di scoprirlo leggendo il secondo capitolo.
Comunque molto brava. A presto.

Recensore Master
30/08/19, ore 21:13

Non è facile attrarre l'attenzione del lettore in una storia dove i dialoghi sono pressoché inesistenti. Eppure tu ci sei riuscita in modo magistrale, hai, sicuramente attratto la mia attenzione e non solo.
Hai saputo descrivere qualcosa di molto difficile da descrivere: la solitudine.
Non parlo della solitudine che circonda un personaggio di una storia o una persona reale. Quella solitudine quasi tutti gli autori sanno descriverla.
Tu hai descritto la solitudine interiore, la ricerca spasmodica di un vuoto emotivo che annulli e cancelli ogni sentimento, ogni sofferenza. Chi soffre profondamente cerca quell'annullamento di sé che possa dare sollievo e possa fare tornare tutto come prima.
Oscar si circonda di silenzio, nessuna emozione, nessuna presenza, nessuna voce amica, neanche la sua a portare un po' di luce in quel vuoto emotivo che è la sua vita. Che vuole sia la sua vita.
Eppure , nelle sue corse sfrenate con Ceasar, non è sola. Nella voglia improvvisa di un duello non è sola. Nei suoi ritorni a casa non è sola. Non è sola neanche quando cerca l'oblio nella lettura. Letture che hanno avuto un antico compagno.
Una presenza costante, non reale, eppure inevitabile e silenziosa, accompagna la sua solitudine.
E quel cercare quasi inconsciamente e inconsapevolmente un solo nome tra le righe di una missiva inaspettata, è la prova che l' assenza è diventata mancanza.
La declinazione al maschile mi porta alle origini, alla versione giapponese dell'anime e a quella francese che ho amato molto.

Complimenti davvero per una storia che affascina e intriga.

Recensore Master
30/08/19, ore 17:51

Sono proprio curiosa di sapere che cosa abbia scritto il Generale... in particolare, se quel nome quasi nascosto fra le righe sia un accenno casuale che rammenta implacabile a Oscar ciò che lei vorrebbe dimenticare (se ho capito bene, infatti, siamo dopo lo strappo) oppure, semplicemente, se la lettera riferisca qualcosa su André capace di sconvolgerla.
Ad ogni modo, mi ha particolarmente colpito la la ricerca della solitudine da parte di Oscar: una ricerca caparbia e ostinata, mossa quasi da un senso di rivalsa, nell'erronea convinzione che soltanto così possa trovare la vera libertà e, aggiungo io, il suo vero equilibrio.Tuttavia, se già quel suo sguainare la spada contro il nulla ha il sapore della beffa, la lettera è forse il colpo ferino capace di riportarla a una realtà che si è illusa di poter dimenticare. Staremo quindi a vedere se questo monsieur Oscar (che un pochino mi urta con il suo atteggiamento, lo confesso!!) si riallaccerà presto alla Oscar amareggiata e malinconica che vediamo vagare, nell'anime, sulle selvagge spiagge della Normandia😉
In ogni caso, mi affascina sempre come tu riesca a rendere avventuroso e avvincente il viaggio nell'interiorità dei tuoi protagonisti... davvero chapeau!
Un abbraccio
Silvia
(Recensione modificata il 30/08/2019 - 05:55 pm)

Recensore Veterano
30/08/19, ore 16:00

Davvero un bel capitolo dove ci descrivi di questo “gentiluomo” che, impegnato nella ricerca del “nuovo” se stesso, si ritrova invischiato in una battaglia che lo “spossa” perché l’avversario è un fantasma, forse anche il fantasma di sé, che si prende gioco di “lui” e della agognata solitudine che non arriva.
Si spinge su “quell’altura” - prospettiva diversa, posizione strategica, di vantaggio e al di là di un ambiente a lui familiare e famigliare - per scorgere quella visione e quella consapevolezza di sé,  nuove, che a tratti afferra ma che in realtà “gli” sfuggono.

Deve provare a se stesso che fantasmi non ve ne sono; in un certo senso e con tutte le differenze di “carattere” ( in Oscar non vi sono né ipocrisia né convenienza ma solo una sorta di ingenuità) questo gentiluomo è il Pasquale Lojacono di De Filippo che si affaccia a tutti i 68 “balconi” della propria anima per raccontare a sé stesso e agli altri di essere solo, ma è soltanto una mera illusione frutto della paura di trovarsi a desiderare e, quindi di conseguenza, di dover anche accettare quella costante presenza.
Il fantasma è sempre lì, alle spalle, e “lui” lo cerca, non lo scaccia ma gli si “rivolge” in cerca di un misto di approvazione e sfida, a proposito bellissimo quel “ en garde”! Ho sussultato davvero.
André è un “fantasma” vero, non è una una proiezione della mente di Oscar che le impone di guardare il proprio Io, André é concreto, c’è “sempre” e forse c’era anche dapprima che irrompesse nella sua vita.
Ma se è vero che “i fantasmi siamo noi” Oscar, la sua stessa essenza, forse non potrebbe “essere” senza quel fantasma che “lei” vuole rinnegare perché, semplicemente, non ci si può affrancare da se stessi, che sia la parte più nascosta di sé o che sia André fa lo stesso, perché le parti coincidono.

Ciao e grazie dello spunto.

Minaoscarandre

Recensore Master
28/08/19, ore 08:16

Buongiorno cara e grazie per aver aggiornato così velocemente. Sai che curiosamente "il tuo" Oscar mi ha ispirato una grandissima tenerezza? Non so bene per quale motivo ma questa sua caparbietà nel negarsi, nel dimostrarsi di essere bastevole a sé stessa/o, disattesi poi dal suo stesso istinto -quell' en garde che si perde nel vuoto è straziante- mi fa venire voglia solo di poterla stringere in un abbraccio fortissimo. Paradossalmente nel mio sentire la trovo incredibilmente donna in questa sua cocciutaggine e incredibilmente giovane nel dover ammettere con sé stessa qualcosa che non vuole neppure prendere in considerazione: qualcosa che si è concretizzato in quel nome letto nella lettera del Generale e che le ha causato una reazione inaspettata. Aspetto con ansia di vedere se quel nome è quello di chi penso (e spero) e a quale evento è associato. Sempre straordinaria. Un abbraccio.
(Recensione modificata il 28/08/2019 - 08:38 am)

Recensore Junior
27/08/19, ore 19:11

Ecco dunque che il tormento di Oscar si consuma in occupazioni lente, ripetitive, tediose. Lei (lui?) si lascia assorbire completamente da queste distrazioni, che forse non riescono del tutto a compensare il vuoto dell’attività militare, e tantomeno l’angoscia del cuore.
La lettera del Generale viene lanciata in questa valle di solitudine e di riposo come una granata e sconvolge i delicati equilibri di questa vacanza.
Il capitolo ci lascia ancora molte domande, anche se l’accenno a quel “nome”, mi fa sorgere un pallido sospetto. Ma sono curiosa di sapere nei prossimi capitoli a chi si riferisce la lettera.
Complimenti, a presto

Recensore Master
27/08/19, ore 19:09

Carissima Maddy,
ti dirò che faccio fatica ad associare ad Oscar le frasi al maschile.
La cosa mi sorprende perché in fondo sarebbe stato giusto e filologica ente più corretto.
Eppure ho sempre sentito Oscar come una femmina sempre intensamente, nella sua battaglia interiore sulla grande scelta della prima puntata, nel suo amore per Fersen, nella sua dolcezza quasi materna per Rosalie...
Strano esperimento il tuo.
La lettera del Generale mi fa pensare solo a una cosa: le dà la notizia che André si è licenziato e se ne è andato?!?

Recensore Master
27/08/19, ore 09:04

Ciao Maddy, e così il viaggio in solitaria alla ricerca di se stessa continua. E continua anche il tuo modo di mostrarci Oscar fortemente al maschile a rimarcare ove ce ne fosse ancora bisogno la sua scelta di vivere e tentare di essere un uomo in tutto e per tutto. Peccato che la meta da lei scelta la riconduca in un mondo di ricordi che la assale ogni volta che posa lo sguardo su qualcosa. E’ un luogo che per lei significa molto, ma non solo per lei, nella casa normanna è sempre venuta in compagnia di un’altra persona che si trova dappertutto pur non essendo presente. Ha rifatto tutto ciò che era, erano, abituati a fare ma la soddisfazione non è la stessa. Allora per sopperire alla mancanza ha provato a darsi dei traguardi che doveva superare perché così sarebbe stata intenta al risultato da ottenere e forse non sarebbe riuscita a pensare. Pensiero vano perché appena superato un limite ha ricominciato a porsene uno più alto ancora, trovando e provando solo profonda insoddisfazione. Nemmeno la stanchezza fisica viene in suo soccorso e quindi tenta un’altra via non più fisica quanto mentale; si immerge in letture che la coinvolgano a tal punto da scordare il tempo che passa e perfino le persone che vivono nella villa e che hanno il compito di accudirla, fino a quando qualcuno non giunge a recarle un messaggio che porta il sigillo di casa Jarjayes e la scrittura netta e precisa di suo padre. Cosa avrà voluto comunicare il generale a sua figlia da non poterne attendere il rientro? E come mai gli occhi di Oscar al leggere un determinato nome si sgranano e il respiro le si spezza? In tutto questo capitolo André che non viene mai menzionato rivela prepotentemente la sua presenza, perché lo si trova in ogni dove. Ora attendo di sapere il contenuto della missiva e ti aspetto al prossimo accattivante aggiornamento. Un affettuoso saluto.

Recensore Junior
26/08/19, ore 21:51

Ciao, "un" Oscar al maschile decisamente estremo. Si percepisce come uomo ma anche come maschio, nel senso letterale del termine? Ossia con desideri proprio da uomo? Sarebbe interessante e mi incuriosisce. Non più Fersen ne André nei suoi pensieri, ma una donna che forse potrà scaldargli il cuore oltre che il corpo? Perché neanche la solitudine riesce a colmare il cuore di questo uomo solo e alla ricerca di sé stesso. Forse ricerca inconsapevolmente quella presenza di amico che ha condiviso la giovinezza con lui. È forse il suo nome che ha scorso nella missiva di suo padre? Devo dire che sono curiosa anche per André, anche lui inizierà a vedere questo nuovo Oscar non oui come la donna che ama ma come solamente l'uomo a cui è legato da una profonda amicizia ma appunto un uomo come lui? Stimoli la mia curiosità.

Recensore Veterano
26/08/19, ore 21:18

Ciao, povera... ops... povero Oscar, si imbruttisce a forza di cavalcare, studiare, per andare oltre i propri limiti. Ma il desiderio di solitudine, perfettamente evaso, lo lascia vuoto e insappagato, ci sarebbe la voglia di avere qualcuno accanto, anche solo per un duello, ma la solitudine gli fa dimenticare anche il suono della propria voce. Mi piace il personaggio di Rose. La missiva che è giunta da palazzo Jarjayes di cosa, di chi parla? Quale nome scritto dalla grafia severa del Generale attira così prepotentemente l'attenzione di un uomo a cui la solitudine sta sempre più stretta? Capitolo molto interessante, ci lasci la giusta suspance. Brava.

Recensore Master
26/08/19, ore 19:30

Il racconto è davvero ben scritto e accurato, descrive alla perfezione i tormentati sentimenti della.. del protagonista; non è dato ad Oscar di trovar pace, neppure nella sua amata Normandia.

Recensore Master
24/08/19, ore 00:40

Bentornata Maddy! Davvero un inizio intrigante, questa tua nuova avventura, scritta con la tua consueta maestria e il tuo stile accurato. Sembrerebbe André l' ''uomo'' che prepara il cavallo nella stalla e parte per la Normandia, ma ecco che, quasi sul finale, ho intuito la sorpresa. Una sorpresa che mi riporta alla mente l'Oscar testarda e ferita del dopo strappo. La destinazione sembrerebbe la stessa, ma ancora sono pochi gli elementi per collocare la storia nel tempo e quindi aspetto qualche particolare in più per avventurarmi nelle mie consuete ipotesi strampalate😉.
Un abbraccio,
Silvia
(Recensione modificata il 24/08/2019 - 12:42 am)

Recensore Veterano
24/08/19, ore 00:30

Ciao, molto interessante questo tuo racconto. Oscar che si "pensa" al maschile, come da bambina, prima che le rivelassero il suo vero sesso. Va via da palazzo Jarjayes in sordina, evita qualunque contatto umano. Fugge da chi, da cosa? Da Fersen, da André dalla propria femminilità? "Se fuggire fosse una soluzione io sarei fuggito tanto tempo fa", leggendo il tuo scritto mi sono tornate in mente le parole di André. Dopo la fuga si ritroverà Oscar? Smetterà di essere un uomo solo e accetterà la donna che è? Tante domande, solo tu hai la risposta per noi lettori. Pulita e lineare la scrittura, brava.