Cara Maddy, capitolo strepitoso scritto con una tale potenza che arriva tutta al lettore nella sua forza dirompente, come dirompente è la fuga di Oscar verso casa sua, perché deve arrivare in fretta e sapere e vedere con i propri occhi cosa possa essere accaduto di così grave da costringere il generale suo padre addirittura ad imprigionare nelle segrete di palazzo André. Qui in questo passo ritroviamo la Oscar dell’anime che agisce impetuosamente e questa volta non ha qualcuno che possa frenare il suo comportamento. A nulla sono valsi gli appelli della governante spaventata da quello che sarebbe potuto accaderle durante quel viaggio iniziato di notte e di nuovo in solitaria. La governante per tanto che si rivolga ad Oscar con appellativi declinati al maschile sa benissimo che è una donna e che si accinge ad una impresa che forse anche un uomo solo comincerebbe con le luci del giorno. Ma per Oscar l’impellenza delle parole scritte nel messaggio le fanno mettere da parte tutte le remore e i consigli della governante. Durante tutto il viaggio abbiamo potuto sentire la fatica, la stanchezza sua e del suo destriero che si è piegato ai suoi voleri, il suo continuo arrovellarsi per cercare di capire cosa possa essere successo da indurre il padre ad un comportamento tale verso una persona che comunque ha sempre tenuto in grande stima e rispettato. Bellissime le descrizione del paesaggio che scorrevano davanti ai suoi occhi e al quale poco badava in quanto il suo fine ultimo era arrivare in tempo. Già ma in tempo per cosa? E così dopo estenuanti giorni di cavalcate, dove aveva persino perso la nozione del tempo, arriva spossata a palazzo dove senza neanche rassettarsi si precipita nelle stanze del padre a chiedere spiegazioni. L’accoglienza del generale è fredda e distaccata come tutto il loro rapporto, ma dagli atteggiamenti che traspaiono dal suo comportamento mi fanno pensare che sia rimasto piacevolmente stupito del fatto che Oscar si sia letteralmente precipitata a casa per venire in soccorso dell’amico di sempre. Amico? Forse il generale ha compreso qualcosa che ad Oscar non è dato sapere. André per salvaguardarla ancora una volta si è spinto oltre il consentito facendo in modo che il generale fosse costretto a punirlo? Sarà stato veramente oggetto del castigo del generale oppure è una astuta mossa da stratega che il padre ha messo in atto per fare in modo che Oscar scoprisse le sue carte proprio nei confronti del suo fraterno amico? Insomma un capitolo che può essere letto in vari modi ma solo a te spetta dare una spiegazione di quanto avvenuto. Sei sempre bravissima a farci immedesimare nell’animo dei personaggi che con il tuo stile rendi tuoi e solo tuoi. Sei riuscita anche questa volta a farmi sorgere un sacco di interrogativi che ora scalpitano, al pari del cavallo di Oscar, per sapere se il generale darà ad Oscar stessa, alla quale si rivolge sempre al maschile, le chiavi per lasciare che si sinceri sulle condizioni di Andrè. Resto in trepidante attesa e ti mando un caloroso abbraccio. |
Ecco appunto... mi sono sbagliata clamorosamente! In questo capitolo viene fuori molto bene che si tratta di Oscar e che è la stessa dell'anime! Mi piace questa Oscar che rimane da sola e che rimugina su quanto le stia accadendo. Stai raccontando molto bene una parte che viene soltanto accennata nell'anime. Non accade molto ma è un capitolo assolutamente essenziale alla comprensione di quanto accadrà dopo. Ed è scritto molto bene. Aspetto la continuazione. Un abbraccio. |
Ciao e ben tornata! |
Non è facile attrarre l'attenzione del lettore in una storia dove i dialoghi sono pressoché inesistenti. Eppure tu ci sei riuscita in modo magistrale, hai, sicuramente attratto la mia attenzione e non solo. |
Sono proprio curiosa di sapere che cosa abbia scritto il Generale... in particolare, se quel nome quasi nascosto fra le righe sia un accenno casuale che rammenta implacabile a Oscar ciò che lei vorrebbe dimenticare (se ho capito bene, infatti, siamo dopo lo strappo) oppure, semplicemente, se la lettera riferisca qualcosa su André capace di sconvolgerla. |
Davvero un bel capitolo dove ci descrivi di questo “gentiluomo” che, impegnato nella ricerca del “nuovo” se stesso, si ritrova invischiato in una battaglia che lo “spossa” perché l’avversario è un fantasma, forse anche il fantasma di sé, che si prende gioco di “lui” e della agognata solitudine che non arriva. |
Buongiorno cara e grazie per aver aggiornato così velocemente. Sai che curiosamente "il tuo" Oscar mi ha ispirato una grandissima tenerezza? Non so bene per quale motivo ma questa sua caparbietà nel negarsi, nel dimostrarsi di essere bastevole a sé stessa/o, disattesi poi dal suo stesso istinto -quell' en garde che si perde nel vuoto è straziante- mi fa venire voglia solo di poterla stringere in un abbraccio fortissimo. Paradossalmente nel mio sentire la trovo incredibilmente donna in questa sua cocciutaggine e incredibilmente giovane nel dover ammettere con sé stessa qualcosa che non vuole neppure prendere in considerazione: qualcosa che si è concretizzato in quel nome letto nella lettera del Generale e che le ha causato una reazione inaspettata. Aspetto con ansia di vedere se quel nome è quello di chi penso (e spero) e a quale evento è associato. Sempre straordinaria. Un abbraccio. |
Ecco dunque che il tormento di Oscar si consuma in occupazioni lente, ripetitive, tediose. Lei (lui?) si lascia assorbire completamente da queste distrazioni, che forse non riescono del tutto a compensare il vuoto dell’attività militare, e tantomeno l’angoscia del cuore. |
Carissima Maddy, |
Ciao Maddy, e così il viaggio in solitaria alla ricerca di se stessa continua. E continua anche il tuo modo di mostrarci Oscar fortemente al maschile a rimarcare ove ce ne fosse ancora bisogno la sua scelta di vivere e tentare di essere un uomo in tutto e per tutto. Peccato che la meta da lei scelta la riconduca in un mondo di ricordi che la assale ogni volta che posa lo sguardo su qualcosa. E’ un luogo che per lei significa molto, ma non solo per lei, nella casa normanna è sempre venuta in compagnia di un’altra persona che si trova dappertutto pur non essendo presente. Ha rifatto tutto ciò che era, erano, abituati a fare ma la soddisfazione non è la stessa. Allora per sopperire alla mancanza ha provato a darsi dei traguardi che doveva superare perché così sarebbe stata intenta al risultato da ottenere e forse non sarebbe riuscita a pensare. Pensiero vano perché appena superato un limite ha ricominciato a porsene uno più alto ancora, trovando e provando solo profonda insoddisfazione. Nemmeno la stanchezza fisica viene in suo soccorso e quindi tenta un’altra via non più fisica quanto mentale; si immerge in letture che la coinvolgano a tal punto da scordare il tempo che passa e perfino le persone che vivono nella villa e che hanno il compito di accudirla, fino a quando qualcuno non giunge a recarle un messaggio che porta il sigillo di casa Jarjayes e la scrittura netta e precisa di suo padre. Cosa avrà voluto comunicare il generale a sua figlia da non poterne attendere il rientro? E come mai gli occhi di Oscar al leggere un determinato nome si sgranano e il respiro le si spezza? In tutto questo capitolo André che non viene mai menzionato rivela prepotentemente la sua presenza, perché lo si trova in ogni dove. Ora attendo di sapere il contenuto della missiva e ti aspetto al prossimo accattivante aggiornamento. Un affettuoso saluto. |
Ciao, "un" Oscar al maschile decisamente estremo. Si percepisce come uomo ma anche come maschio, nel senso letterale del termine? Ossia con desideri proprio da uomo? Sarebbe interessante e mi incuriosisce. Non più Fersen ne André nei suoi pensieri, ma una donna che forse potrà scaldargli il cuore oltre che il corpo? Perché neanche la solitudine riesce a colmare il cuore di questo uomo solo e alla ricerca di sé stesso. Forse ricerca inconsapevolmente quella presenza di amico che ha condiviso la giovinezza con lui. È forse il suo nome che ha scorso nella missiva di suo padre? Devo dire che sono curiosa anche per André, anche lui inizierà a vedere questo nuovo Oscar non oui come la donna che ama ma come solamente l'uomo a cui è legato da una profonda amicizia ma appunto un uomo come lui? Stimoli la mia curiosità. |
Ciao, povera... ops... povero Oscar, si imbruttisce a forza di cavalcare, studiare, per andare oltre i propri limiti. Ma il desiderio di solitudine, perfettamente evaso, lo lascia vuoto e insappagato, ci sarebbe la voglia di avere qualcuno accanto, anche solo per un duello, ma la solitudine gli fa dimenticare anche il suono della propria voce. Mi piace il personaggio di Rose. La missiva che è giunta da palazzo Jarjayes di cosa, di chi parla? Quale nome scritto dalla grafia severa del Generale attira così prepotentemente l'attenzione di un uomo a cui la solitudine sta sempre più stretta? Capitolo molto interessante, ci lasci la giusta suspance. Brava. |
Il racconto è davvero ben scritto e accurato, descrive alla perfezione i tormentati sentimenti della.. del protagonista; non è dato ad Oscar di trovar pace, neppure nella sua amata Normandia. |
Bentornata Maddy! Davvero un inizio intrigante, questa tua nuova avventura, scritta con la tua consueta maestria e il tuo stile accurato. Sembrerebbe André l' ''uomo'' che prepara il cavallo nella stalla e parte per la Normandia, ma ecco che, quasi sul finale, ho intuito la sorpresa. Una sorpresa che mi riporta alla mente l'Oscar testarda e ferita del dopo strappo. La destinazione sembrerebbe la stessa, ma ancora sono pochi gli elementi per collocare la storia nel tempo e quindi aspetto qualche particolare in più per avventurarmi nelle mie consuete ipotesi strampalate😉. |
Ciao, molto interessante questo tuo racconto. Oscar che si "pensa" al maschile, come da bambina, prima che le rivelassero il suo vero sesso. Va via da palazzo Jarjayes in sordina, evita qualunque contatto umano. Fugge da chi, da cosa? Da Fersen, da André dalla propria femminilità? "Se fuggire fosse una soluzione io sarei fuggito tanto tempo fa", leggendo il tuo scritto mi sono tornate in mente le parole di André. Dopo la fuga si ritroverà Oscar? Smetterà di essere un uomo solo e accetterà la donna che è? Tante domande, solo tu hai la risposta per noi lettori. Pulita e lineare la scrittura, brava. |