Recensioni per
Mio blu
di padme83

Questa storia ha ottenuto 60 recensioni.
Positive : 60
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/03/21, ore 14:28
Cap. 2:

Cara Padme,
cosa caspiterina ho appena letto?
Potevo aspettarmi di tutto ma non davvero che il nostro caro Professore potesse prendere una mezza (facciamo un quarto va') di sbandata per una studentessa.
Oh io non credo affatto che tu sia uscita di senno, nel mio piccolo penso che una cosa di questo tipo sia maledettamente realistica perché è indubbio che l'amore di Albus per Gellert sia ineluttabile, impossibile da reprimere, non può essere spento ma è anche inesorabilmente vero che le loro strade si sono separate, c'è infinito amore ma anche infinito dolore e, di fatto, per loro non c'è futuro in questa vita oltre a quegli incontri fugaci e appassionati in cui inesorabilmente cadono perché semplicemente non possono stare lontani l'uno dall'altro.
Per cui io Albus che, davanti a quella graziosa ragazza, intelligente e brillante (caratteristiche che ricordano un po' qualcuno, non trovi?), si riscopre a desiderarla lo capisco... quella sarebbe stata una ventata di normalità, una vita serena che, nonostante tutte le colpe di cui si fa carico, si è permesso di desiderare anche solo per un attimo. Tuttavia gli impulsi del corpo e i sogni svaniscono in fretta perché quello che è Albus non si può cancellare e Albus è un grande mago il cui cuore batte racchiuso in una morsa di filo spinato che lo lega a quello di Gellert, filo che magari ferisce ma avviluppa e non lascia andare. Non si può vivere nella menzogna.
E' per questo che non può che allontanare questa ragazza e sebbene lei ci sia rimasta male dato che si era abbondantemente accorta dell'attrazione che lui aveva per lei, lui è stato incredibilmente onesto perché il suo cuore batte per una persona soltanto.
Persona che non è stata granché contenta di avvertire questo momento di smarrimento nel nostro bel professore e che palesandosi cerca di ricordargli con i suoi assalti che loro si appartengono, ma non c'è niente da ricordare perché niente è stato dimenticato, loro non sono due, sono uno, i momenti in cui non sono assieme sono un sopravvivere mentre è soltanto quando sono insieme che vivono ed è proprio per quei momenti che vale la pena resistere, a dispetto della solitudine, a dispetto del dolore.
Quindi è questa la tua scena preferita? Gellert che arriva come un tornado quando sente il prof vacillare? 🙂 
A me questa shot è piaciuta veramente moltissimo perché li ha resi ancora più umani e reali e soprattutto mi è piaciuto come hai gestito e descritto il tutto, a partire da Adelaide accomunata alla figura del grifone, meravigliosa e maestosa, alla bellezza della luce che scompare sul Lago Nero, alla disperazione di Albus nella solitudine della sua camera da letto (che è, in effetti, il passo che ho amato di più) per concludersi con il loro ritrovarsi e amarsi, con foga e urgente bisogno visto che il tempo in cui sono lontani è sempre troppo rispetto a quello in cui sono insieme perché, semplicemente, è così che deve andare in quella vita. Il tutto condito con citazioni perfettamente integrate nel testo e, fra le varie, credo di aver colto anche un po' di un certo generale dai biondi capelli con quel "l'amore porta sempre più dolori che gioie".
Non posso sapere di preciso cosa ti abbia portato a scrivere questa shot ma sono molto contenta che tu l'abbia fatto.
Ti mando un grosso abbraccio.
Alla prossima
Cida

Recensore Master
31/01/21, ore 20:22
Cap. 2:

Ciao, allora... per fortuna oggi un paio di momenti di tranquillità sono riuscita a ritargliarmeli per lasciarti un paio di impressioni perché, e specie su questa storia, ci tenevo davvero tanto. Ricordo, a memoria e vagamente, il periodo in cui postasti i link su Facebook o comunque ne parlasti lì, di questa raccolta e ricordo anche che mi incuriosì. Ma purtroppo sono arrivata tardi, avrei voluto davvero godermi prima questa stupenda storia. Che mi ha sorpresa, sì, mi ha sorpresa tanto.

Lo dico senza offesa alcuna, al contrario, ma quando leggo qualcosa di tuo so più o meno cosa aspettarmi, mi oriento dai tuoi scritti passati su quali corde andrai a toccare, come sarà strutturata la storia, la trama, eccetera... Diciamo che posso dire ormai di conoscere il tuo stile e il tuo approccio a un testo, ma questa storia è diversa e io non me l'aspettavo. Ieri sera ero a letto e dopo "Mio blu", trovo questa. Inizio a leggerla, prima forse un po' confusa (anche se avevo intuito subito il pov di Albus perché è diverso da quello di Gellert in alcune piccole sfumature), dalla presenza di questa ragazza che fungeva già di per sé, e già solo perché era presente, come elemento di novità. Ogni tua storia su di loro è focalizzata al cento per cento su Gellert e Albus, cambiano i contesti, gli anni, la concretezza fisica di quello che stanno vivendo, ma al centro della scena ci sono sempre loro. Al massimo è la natura a essere presente, l'universo entra nella loro stanza, ma è solo questo. Diciamo che è un'influenza poetica molto forte, Pavese, che citi spesso, scriveva un po' così. Con l'universo in mano, pronto a tirarlo fuori, ecco per te è la stessa cosa su Silente e Grindelwald. Qui invece arriva Adelaide e spacca i ritmi della narrazione, tira fuori altre cose e quelle sensazioni che ti hanno un po' contraddistinta ai miei occhi, cambiano radicalmente diventando altro. Ieri sera, leggendo, il mio interesse aumentava a dismisura al punto che non sono riuscita a staccarmi dalla lettura fino alla fine, e anche allora mi è rimasto addosso un senso di stupore che leggendoti non avevo mai provato prima. Come dicevo, ormai so che quando ti leggo troverò storie molto sensoriali e intense da un punto di vista emotivo. Introspettive, certo, ma data la brevità che di solito contraddisingue i tuoi scritti (mediamente, ho notato, anche grazie al tuo contatore molto puntuale che sono tutte sotto le mille parole) e questo fa sì che ci sia introspezione psicologica ed emotiva, ma che questa non vada a fondo. Qui lo fai. Sarà la lunghezza, sarà che la storia stessa è stata impostata in un'altra maniera, ma questa storia va a fondo nella mente di Albus e la scorpora, pezzo dopo pezzo tirando fuori le sue contraddizioni, la sua solitudine, il suo sentirsi come mancante di un pezzo, ma soprattutto tira fuori il suo amore totalizzante che non può nulla nemmeno contro la ferma volontà di voltare pagina e di cambiare vita, magari con un'altra persona. Come dicevo nella recensione a Mio blu, la loro non è la storia di una cotta adolescenziale. La Rowling stessa differenzia il tipo di amore tra Silente e Grindelwald da quello degli altri studenti di Hogwarts, pur avendo più o meno la stessa età li mette già lei su due piani diversi, facendo intuire semplicemente da racconti di altri, quasi per sentito dire, che sono due cose diverse. Il loro non è un amore adolscenziale e superficiale, sono due persone che sono arrivate a fare un patto di sangue e che dai due film usciti è chiaro che patiscano la reciproca lontananza. Il loro è un legame fisico e mentale che posso spiegare solo pensando alle anime gemelle. Di soulbonding, per riprendere la tua idea messa per iscritto se non sbaglio Supernova.

Come dicevo, Adelaide è l'elemento di rottura. Ce la descrivi come una ragazza, seppur giovane, tanto talentuosa d'aver attirato l'attenzione di un genio come Silente. Sappiamo che a Silente piace insegnare, io credo che il modo in cui ha impostato Howgars sotto la sua presidenza, sottolinei molto bene il fatto che lui ami l'insegnamento. Quindi si può anche pensare che l'interesse per questa ragaza sia legato a questa sua "vocazione", diciamo così. Ma così non è, pare che Albus abbia la ferma intenzione di spingersi a qualcosa di più e lei lo ha capito. Perché ce la descrivi come molto intelligente, anche. Lei è perfetta, non ha niente che non vada e con Silente farebbero anche una bella coppia. Ma più vai a fondo dentro la mente di Albus, più scorpori pezzo dopo pezzo tutto quello che prova, più ci rendiao conto che non è la perfezione che Albus vuole. Questa ragazza bella e intelligente, anche molto capace e con un futuro di sicuro molto roseo davanti a sé, non è quello che lui vuole. E lui lo sa già. Perché questa non è una storia in cui Silente capisce quello che vuole e se lo va a prendere, è una storia in cui Albus si ricorda quello che ha sempre desiderato e che desidererà sempre, e lo accetta. Non è bello, non è roseo, non è un amore limpido e non c'è un finale felice. E Albus è troppo intelligente per non saperlo, eppure non può fare a meno di amare Gellert, non può fare a meno di sentire la propria voce dentro la sua mente, che fuge quasi da coscienza. Non può farne a meno perché il mostro mitologico esiste davvero, ha due teste, ma una sola anima e Silente ne è consapevole.

Quasi mi dispiace per la ragazza perché era chiaro che ci aveva creduto, a questa relazione (che non trovo affatto scomoda o altro, che era maggiorenne era evidente dal fatto che l'avevi collocata all'ultimo anno e poi siamo nel '10, Silente non deve avere molti più anni di lei, quindi su questo capisco i tuoi dubbi, ma mi sento di rassicurarti). Ma forse se l'avesse baciata o anche solo incoraggiata, l'avrebbe probabilmente illusa e questo sarebbe stato persino peggio.

Il finale l'ho adorato e mi ha sorpresa tantissimo per le implicazioni che porta con sé. Ero convinta che avresti concluso con lei che se ne va via, e Silente che rimane da solo e invece Grindelwald arriva. Cioè lui ha preso il treno ed è venuto fino a Hogwarts. Fisicamente, questa volta. Non c'era nulla di mentale, in quella scena di sesso a cui hai accennato. E l'idea che sia venuto fino a qui mi ha fatta impazzire, perché lui ha sentito tutto. Sarà il patto di sangue, sarà che sono soulbonding o una sola mente e un solo cuore. Ma lui ha sentito i pensieri di Albus e i suoi sentimenti e in un certo senso è venuto a metterlo in riga. Lo ha riportato sulla retta via, che poi retta non è. Il loro non è un rapporto perfetto o di puro amore come, ipoteticamente, lo sarebbe stato quello con quella ragazza. Al contrario è un sentimento contorto, vissuto con la certezza che non potrà mai andare bene. Ma che pure viene vissuto perché non c'è altro che entrambi possano fare, è come se non avessero alcuna via di fuga e per certi versi neanche la volessero. Intenso, di certo. Finora la tua storia che ho preferito in assoluto tanto che metterò senz'altro la raccolta tra le preferite perché merita assolutamente di starci.

Piccoli bonus, senz'altro la citazione a Pavese. Di nuovo, io adoro questo autore e le tue citazioni mi hanno fatto venire voglia di rileggermi qualcosa. Poi, non so se ti sei immaginato Albus con il suo aspetto da giovane, forse sì se si considera l'anno, ma io non riuscita a fare a meno di vedermi un giovane Jude Law in queste parole. Sarà per il fatto che sono a Hogwarts, non lo so. In effetti penso che nella tua mente ci siano sempre gli Albus e Gellert più giovani rispetto a Depp e Jude Law...

In conclusione, davvero, mi dispiace essere arrivata così tardi a leggerla. Ora non mi resta che l'ultima storia, la recupererò al più presto, intanto tantissimi complimenti per questa.
Alla prossima...
Koa

Recensore Master
04/11/20, ore 10:41
Cap. 2:

Ciao Padme, eccomi per lo scambio.
Un altro colpo al cuore è possibile? Mentre leggevo di Albus alle prese con l'ennesima stundetessa innamorata di lui, mi sono soffermata sull'idea che ho sempre avuto di Silente e la sua immensa solitudine. In effetti, non ci si chiede mai cosa abbia passato, o chi abbia veramente amato durante la sua lunga vita terrena. E qui è evidente, come dici tu, che lui ha bisogno di calore umano, come è giusto che sia, ma non di amare, perché già ama ed è riamato. La lontananza dal suo vero e unico amore gli spezza il fiato e lo incatena a lui per sempre, malgrado si conceda la distrazione di un sogno - fra le braccia tenere e delicate di una giovane donna - che lenirà solo a tratti questa desolante e insopportabile mancanza. Soffro per Albus e il suo amore per Gellert, ho trovato straziante e meravigliosa la scenza del loro ricongimento... Ti rinnovo come sempre, i miei più sinceri complimenti. Col tuo stile fluido intenso e ricercato, sai toccare l'animo delle persone: mi lasci dentro sempre una struggente nostalgia, e per questo, ti ringrazio...
Passerò senza ombra di dubbio a deliziarmi ancora con la tua storia!
Tea.

Recensore Master
11/09/20, ore 18:09
Cap. 2:

Ciao Padme, arrivo dopo aver letto la bellissima presentazione che hai fatto di questa storia nel gruppo "Caffè e Calderotti" e mi dispiace non riuscire ad avere tutto il tempo che vorrei per leggere e commentare tutte le storie meravigliose che sto scoprendo. A questo punto, ho abbandonato ogni velleità di avere un metodo e sto ricorrendo al criterio random. Prima o poi arrivo a tutte, prima o poi leggerò e tornerò. Non c'è altra soluzione.
Passando alla storia, mi ha colpito l'inizio con l'attrazione di Albus per Adelaide che sembra quasi la promessa di una fuga, un anelito di normalità che permetterebbe ad Albus di placare il tormento dato dall'assenza di Gellert. Tuttavia, è chiaro a tutti (credo anche ad Adelaide) che non sia proprio cosa per Albus e che non ci siano speranze, che è profondamente sbagliato, ingiusto, egoista, aggrapparsi in quel modo a una persona solo per sfuggire ai propri demoni.
Lo spiega benissimo Gellert che - con somma gioia - vediamo comparire alla fine del capitolo in un vicolo, pronto a reclamare il suo Albus.

Adoro il tuo stile di scrittura e il modo in cui hai infarcito la storia di citazioni. Denota una cura incredibile verso la storia e i personaggi.
Menzione speciale: la festa del solstizio d'estate. Adoro quando le festività pagane vengono citate nelle fanfiction. Io lo faccio di frequente e mi piace l'idea che il mondo magico fosse in continuità con quello che è il folklore anglosassone.

Spero di poter ritornare presto tra le tue pagine!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
02/06/20, ore 08:39
Cap. 2:

tesoraaaaaaaaaaaaaa, in ritardo epico ma eccomi!
uuhh quandto mi è piaciuta questa shot, in ogni suo dettaglio, dalle citazioni che la aprono (sono sempre così ragionate e denotano una tua cultura musicale e letteraria non indifferente) allo stile pazzesco che hai di usare il POV (mi emoziono ogni volta che vedo la prima persona resa col tu, io non saprei mai gestirla) , allo scenario che hai proposto, ilnostro caro Silente che pensa sempre al suo Gelelrt ma qui è quasi a un bivio, la bella Adelaide con la quale a ballato, per la quale sente qualche pulsazione non dico amorosa ma forse sessuale, per un attim lo tenta, gli mostra quella che forse sarebbe la via più facile, ma costellata da mnzogne.
e lui, il più elegantemente possibile friendzona la ragazza, la rimanda al suo banchetto e poi e poi...
beh te lo devo proprio dire quanto HO AMATO la scena finale? 'Mio blu sei triste' aawww e lo porta via e si amano e si ameranno sempre, qualsiasi cosa succesa, perché, insomma, guardali.
e la citazione che chiude tutto?
spettacolo <3
sei sempre una scelta sicura, 'sgomiterò' se ti rivedo alla catena, lol

Recensore Master
30/05/20, ore 11:47
Cap. 2:

Ciao! Scusami per il ritardo, sono sempre indietro con le tue raccolte, però sono anche molto contenta di vedere che continui a scrivere e a sognare con la tua OTP, vedi che hai fatto bene a non arrenderti e a trovare almeno un po' di tempo per loro? Non si può rinunciare ai sogni altrimenti si muore dentro.
E ora veniamo alla storia. Mi piace molto la canzone di Venditti che hai scelto di citare e penso che sia davvero adattissima all'immagine dell'amore come lo hai rappresentato in questa storia. Albus ha ballato con Adelaide, una sua studentessa, e si è reso conto di desiderarla, di pensare a lei. Oddio, non so proprio come si possa affrontare una cosa del genere! Mi sembra straziante, Albus è combattuto tra due sentimenti diversi, l'attrazione per Adelaide e il rapporto ormai simbiotico che lo lega a Gellert, e non sa cosa fare. Mi sono immedesimata perfettamente nei suoi sentimenti, Adelaide rappresenta per lui la possibilità di una vita normale, di un amore tranquillo che non brucia le vene ma che assicura una dolce compagnia, la possibilità di una famiglia, di invecchiare insieme senza doversi nascondere. E' una tentazione immensa, oltre tutto Albus prova anche attrazione per lei, non sarebbe un vero e proprio "ripiego" (e moltissimi, ne sono convinta, fanno proprio questa scelta nella vita reale), ma sarebbe comunque un atto di egoismo. Lui sa già che il vero amore, per quanto difficile, impossibile, lacerante, sbagliato magari, è Gellert e Adelaide non merita di essere legata a un uomo che non la ama come dovrebbe, Albus augura ad Adelaide di vivere un amore appassionato e bruciante come il suo per Gellert. E alla fine il suo saluto è un atto di coraggio e di generosità, Albus rinuncia al sogno di una vita serena e normale e regala a Adelaide la possibilità di vivere un amore vero e pieno, anche se lei ora non lo capisce.
Ma, in tutta sincerità, credo che Albus abbia fatto benissimo a scegliere la sua vita complicata ma appagante e sensuale. La scena finale, con Gellert che lo "aggredisce" in un vicolo e poi se lo porta via ripaga di tutto quello che Albus può aver perduto rinunciando a Adelaide. Quello è il vero amore, quello che ti porta a perderti nell'altro, a perdere il controllo e te stesso, a perderti ma allo stesso tempo a ritrovarti completamente perché, come scrivi giustamente, solo con Gellert Albus può sentirsi davvero vivo. E' lui la persona che ama, è lui che vuole, e non importa se non è la persona giusta, se non c'è un futuro per loro, se dovranno nascondersi sempre. Quello che conta è il vero amore e loro hanno avuto la fortuna di trovarlo, in pochi ci riescono e allora non importa quanto possa durare e se ci sarà un futuro per loro, quando sono insieme il tempo sono loro stessi e il futuro è un eterno presente, non c'è bisogno di altro.
Nelle note scrivi di aver esitato a pubblicare questa storia, ma non capisco perché, io credo che sia una delle tue storie più belle e intense proprio per la sua complessità. Affronti un tema difficile, è vero, ma lo fai con delicatezza e sensibilità ed è un tema che sono certa sia comune a molti. Scegliere la strada più semplice, una vita calma e serena, approvata dagli altri è una tentazione comune e credo che la maggioranza tenda a cedervi. Quello che fa Albus è molto coraggioso, lui sa che dovrà soffrire, ma non può rinunciare a quello che prova insieme a Gellert, per quanto riprovevole possa apparire agli occhi altrui e, allo stesso tempo, è anche generoso perché permette ad Adelaide di essere libera e di poter vivere, magari, anche lei una storia così piena e appassionata.
Credo che questa sia la tua storia più bella, in ogni sua parte, e questo non vuol dire che le altre non siano lo stesso meravigliose, ma mi è piaciuto particolarmente che, in questo caso, Albus abbia dovuto misurarsi con il "mondo reale" e abbia scelto comunque Gellert, mentre di solito loro vivono il loro amore solo in una dimensione dove sembra non esserci posto per la "realtà". Ti ammiro ancora di più per aver trattato questo argomento, hai saputo farmi immedesimare totalmente nei pensieri e nei sentimenti di Albus, sei una scrittrice fantastica, te lo dico sempre, ma oggi lo sei ancora di più (e forse non finirai mai di stupirmi!).
Complimenti di cuore e alla prossima (prima o poi arrivo, lo sai).
Abby

Recensore Master
15/01/20, ore 14:27
Cap. 2:

Ciao, Padme!
Oh, cielo, non so bene come impostare questa recensione. Non lo so mai, con te, perché le tue storie sono tanto grandi che io mi sento sempre piccina piccina, incapace di dire quello che avrebbe senso dire.
E quindi mi sa che ti ritroverai di nuovo con una recensione emotiva e un po' sconclusionata, spero mi perdonerai.
Questa storia mi ha del tutto stupita: rispetto alla prima, è molto più "narrativa", ma questo non va minimamente ad intaccare il tuo stile, che è sempre ricchissimo, poetico ed estremamente evocativo. L'ho amata tanto, davvero tanto, perché non è affatto semplice riuscire a mantenere una continuità con la storia precedente, pur andando a strutturare la cosa in maniera un po' diversa. E invece tu ci sei riuscita.
E lo hai fatto in maniera splendida: ti assicuro che, di solito, non sono una persona che ama incensare troppo nelle sue recensioni: soprattutto negli scambi, cerco di essere equilibrata, e di non ricoprire soltanto l'autore di complimenti. Dunque se dico di essere senza parole, e di trovare ogni tua storia più bella, ricca e significativa dell'altra, lo faccio in tutta sincerità.
Davvero hai una maestria unica, e apprezzo tantissimo il modo in cui hai fatto tuoi i personaggi, rendendoli estremamente vividi e reali, ma anche, definitivamente, tuoi. E questo vale ovviamente per Albus e Gellert, che non ho mai letto resi tanto bene, con un amore così disperato, così assoluto e distruttivo (perché un amore del genere, in qualsiasi condizione, non potrebbe fare altro che ardere fino a lasciare solo ceneri), ma anche per gli altri personaggi, per Adelaide, e per le ambientazioni. Hogwarts a inizio estate, con il profumo dei fiori e i falò è qualcosa di davvero molto suggestivo, che hai saputo rappresentare in maniera molto vivida, e che aiuta a costruire questa atmosfera quasi senza tempo, dove i personaggi sembrano sospesi.
Ho molto apprezzato anche tutta la vicenda: vedere Albus così umano, in preda a debolezze come un amore che poi non è amore (o lo è, ma non abbastanza), ai desideri propri della giovinezza, vederlo rapportarsi così ad Adelaide (che personaggio meraviglioso! Compare poco, ma è caratterizzato benissimo), è molto nuovo, molto distante dall'immagine che si ha di lui nel fandom, ma non per questo è meno coerente.
Bello, bello davvero.
Scusa se, come sempre, sono stata un po' incoerente e fin troppo emotiva, ma spero che almeno ti sia arrivata tutta la mia ammirazione.
Spero di leggere al più presto anche il capitolo conclusivo di questa raccolta!

Recensore Master
11/12/19, ore 20:02
Cap. 2:

Ciao cara!
Eccomi qui per lo scambio a catena del Giardino e ti ho prenotata più che volentieri perché mi ricordavo della prima one shot che avevo letto di questa raccolta, e mi era piaciuto un sacco. 
E stavolta non solo hai superato le mie aspettative, ma hai stretto il mio piccolo cuoricino e tirato fuori con forza delle emozioni, che mi stanno un po' distruggendo adesso, ma questo perché io sono una ragazza particolarmente sensibile e quando si racconta l'amore in questo modo così sentito io sento tutto, il dolore di Albus mi ha fatto male. Leggendo le tue note finali comprendo che come scelta possa essere stata azzardata, infatti all'inizio ammetto di non aver capito dove effettivamente volessi andare a parare, ma sono rimasta estasiata da tutto quanto, ho amato la storia dall'inizio alla fine, il tuo stile poi è così poetico ed introspettivo che quasi risucchia il lettore in un'atmosfera parallela, è difficile da spiegare. Mi hai toccata emotivamente, e quando capita significa che ho apprezzato seriamente una lettura. 
E ho apprezzato il tuo volerti spingere oltre, hai raccontato una storia d'amore in un modo diverso, la studentessa che s'invaghisce di Albus ha avuto un ruolo importante per fare comprendere come lui in realtà, alla fine, sia inevitabilmente legato al suo vero amore, la parte finale è stato bellissimo, introspettivo, insomma, mi è piaciuto tanto. Non posso che rinnovare i miei complimenti e alla prossima!

Shakana

Recensore Master
05/12/19, ore 10:03
Cap. 2:

A differenza del precedente capitolo, che era una poesia d'amore straziante e disarmante, qui tratti l'amore in due modi totalmente diversi.
Nella prima parte è quello di una ragazza, giovane, giovanissima, innamorata del proprio professore. Quanto la capisco. E bene o male, capisco lui. Il desiderio è difficile da tenere a bada, ma la morale lo impone. Quando si è adulti ci si rende conto di quanto l'ardore adolescenziale o della prima giovinezza sia bruciante ed intenso, ma solo in pochi casi duraturo. Hai tratteggiato benissimo il carattere di Adelaide: spavaldo, incosciente ma orgoglioso e fiero. Sarà una donna di grande forza, e credo che in futuro sarà felice della scelta di Albus. Questo tipo di amore è bello perché rimane in potenza, e non potrà mai essere sporcato da nulla. Rimane etereo, sognato, magari pieno di desiderio, ma puro e meraviglioso. Ho scritto fiumi di parole su questo argomento.

La seconda parte è quasi uno schiaffo. Diversa da questo amore sognato quanto può esserlo un blocco di ghisa da una piuma. Qui c'è desiderio, dolore, violenza, passione. È quel tipo di amore che va oltre qualsiasi altra cosa. Non ha ragione di esistere, non ha modo di essere spento, a dispetto di ogni istinto e buonsenso. Non è nemmeno possibile ridurlo con le parole, è qualcosa che si sente e basta. Ti permea, ti invade, ti toglie il respiro. È chimico e tossico e inebriante, come una droga.

Il tutto, splendidamente raccontato, descritto con i termini che gli danno la giusta forma e dimensione, che lasciano in sospeso piccoli punti che ognuno può colmare con la propria immaginazione. Davvero, una splendida raccolta.

Recensore Master
24/11/19, ore 14:18
Cap. 2:

Questa qui, se possibile, è anche più bella della precedente.
Ciao, padme!
Questa recensione temo non avrà nulla di ordinato, ma ho appena terminato la lettura e sono ancora tra le pieghe delle tue parole, in tutto quel blu che unisce i tuoi personaggi, sono ancora con loro in quel vicoletto semibuio a osservarli annegarsi l'uno nell'altro, con la prepotenza di chi si è mancato troppo e non aveva più aria da respirare.
La povera Adelaide è stata in grado di mostrarci che l'amore non ha niente di razionale e che un rapporto senza spigoli, se tiepido, non riesce a essere abbastanza per allontanarci dalle spire tentatrici di un amore senza futuro. Ciò che ho apprezzato di più del momento sospeso tra Albus e la studentessa è stata proprio la presenza invasiva di Gellert: Albus tenta addirittura di deviare i pensieri e impedirsi di nominarlo, ma lui è lì a pretendere il ruolo che gli spetta di diritto – non si può fuggire dai propri desideri più pronfondi, una lezione che il professor Silente ha dovuto recepire in fretta.
L'attimo dopo, quando sono a Hogsmeade e Albus sente la presenza di Gellert, è un'esplosione di passione, di amore urgente, di desiderio. Sembra quasi che Gellert gli abbia letto dentro e sappia che abbia preso in considerazione un futuro senza di lui – ed eccolo lì a reclamare il proprio posto, il mio blu che non può appartenere a nessun altro, quasi a punirlo con graffi e morsi.
So di non averti detto neanche la metà di ciò che avrei voluto dirti, ma spero sia evidente quanto abbia amato questa oneshot. Le citazioni, come sempre, sono incantevoli e perfette, a partire dalla poesia che apre il testo, così come il tuo stile caratterizzato da un registro linguistico ricercato e, per i miei gusti, gradevolissimo.
Complimenti, non vedo l'ora di leggere l'ultimo racconto!

Rosmary
(Recensione modificata il 24/11/2019 - 02:20 pm)

Recensore Master
10/10/19, ore 14:54
Cap. 2:

Buongiorno cara, eccomi qui a procedere con la lettura di questa tua piccola raccolta di tre storie, di cui la prima mi ha letteralmente stregata. Come potrei non continuare dunque anche con questa?
Io quando leggo queste cose mi sento trasportata letteralmente in un altro mondo: e non sto parlando del mondo canonico del fandom, ma di quello che tu hai ricreato attorno a questi protagonisti. Le sfumature, i colori e gli odori, le ambientazioni, mi è tutto chiaro e nitido, dalle tinte alle luci, dai gesti persino agli abiti ed ai particolari dei tuoi personaggi. Ogni singola cosa al suo posto a fare da cornice a queste persone che si cercano, si rincorrono, si desiderano segretamente e lontano da tutti, dal mondo. Le occasioni non mancano, ma affrontarle è dura e si nota da come vivono, pensano e reagiscono anche quando sono soli. Vedere lui così coinvolto che si strazia solo in camera è stato un momento malinconico, emotivo che mostra molto di ciò che di solito è costretto a mantenere nascosto: uno spiraglio nel suo animo così diverso dal ruolo che sta rivestendo.
Lo so, di norma non lo farei credimi, ma devo, DEVO riportare questo pezzo perché orca miseria veramente mi ha aperto il cuore:
“Tu conosci l’amore, quello vero, (…) ha mai veramente amato, non ha mai veramente vissuto.“ Qualcosa di straordinario, qualcosa che hai concepito con delle frasi da lasciarmi il fiato a metà strada perché mi sono dovuta fermare un attimo a rileggerlo ancora un paio di volte e capire davvero quanta bellezza tu abbia inserito tra queste parole.
Per un attimo questo ritmo melodico dolce e lento viene spezzato dalla coscienza stessa del protagonista che parla attraverso i suoni di Gellert, e qui si percepisce una lieve differenza, come se realmente qualcun altro abbia ricreato quel pensiero. Una differenza fine, ben articolata. Differenza che poi aumenta particolarmente nell’ultima parte, un altro universo, un’altra presenza, quella dell’amore vero, suo, a cui non può resistere che è fatto di carne e fuoco, passione e desideri. Un altro modo di scrivere e gestire le scene, altri ritmi, il tutto più rapido e bisognoso, l’amore di e per Gellert che lo rende quello che Adelaide non sarebbe mai riuscita a fare.
Bellissimo, questo modo che hai di trovare e descrivere diverse scene a seconda di ciò che vogliono mostrare lo adoro, l’ho sempre adorato in te come la scelta accurata delle parole, la musicalità delle frasi, la coerenza e l’accuratezza della stesura, senza contare la correttezza – cosa che per me conta, in quanto rende più godibile il tutto. Davvero, non vedo l’ora di poter leggere l’ultima parte di questa storia introspettiva che sa regalare emozioni. Alla prossima cara, e buon lavoro! :3

Recensore Master
21/09/19, ore 14:38
Cap. 2:

Carissima Padme, lo so, arrivo tardissimo, non sto qui raccontarti le peripezie affrontate in questi giorni ma sappi che sarei passata molto prima se avessi potuto. Questa storia mi aveva già stregato dal primo capitolo e non vedevo l'ora di leggere il seguito.
In ogni caso eccomi qui, in ritardo, ma ce l'ho fatta! ^_^
Non è un mistero che io adori TUTTO quello che scrivi. Il tuo stile è qualcosa che mi lascia sempre a bocca aperta, mi ammalia completamente e quando termino la lettura ho una voglia incontenibile di mettermi a scrivere anch'io. Miracolo, perché in questo periodo non ho molta ispirazione, quindi tutto ciò non può che sorprendermi! ^_^
Mi piace che tu abbia trattato l'amore in modo così particolare, diverso, dandogli quest'accezione dolorosa, triste, malinconica, nella prima parte della storia. Abbiamo una terza persona che pare quasi riuscire ad intromettersi tra due anime che sono ormai legate in eterno, che sembra riuscire a catturare Albus con la sua positività, la freschezza, la purezza, e che infine non riesce a distoglierlo da quelli che sono i suoi veri sentimenti per un'altra persona, che noi conosciamo benissimo.
Adelaide è giovane, intelligente, sveglia, forse potrebbe rendere felice il suo professore e per un istante egli crede che sia così, finché quel volto e quella voce tanto amata non tornano a tormentarlo, a perseguitato con infinita dolcezza, mentre, nel buio della sua stanza, la disperazione pare divorarlo.
Non si può sfuggire ad un legame del genere, ad un amore così potente e profondo, anche se controverso ed oscuro.
L'amore non è sempre facile, anzi, forse non lo è mai, e non si può decidere chi amare, tuttavia si può scegliere dove lasciare il proprio cuore e lui sceglie Gellert, nonostante tutto.
La storia si conclude proprio con loro due insieme, con quel bacio che fa malissimo e che ciononostante è tutto, vuol dire tutto ed è necessario come respirare.
Ho adorato, davvero. Mi sono davvero emozionata.
Come sempre ho amato i richiami a De André e Guccini, le citazioni e ogni singola parola da te scelta con minuzia per trasmetterci tutte queste profonde emozioni.
Sai parlare al cuore delle persone ed è un talento raro, non ricordo se te l'ho già detto ma l'ho sempre pensato. Complimenti sinceri e alla prossima!
Leggerò con piacere altre storie scritte da te.
Bacioni
S.

Recensore Master
20/09/19, ore 19:07
Cap. 2:

Mio dolce amore
In un ritardo mostruoso – più che mostruoso, infine giungo anche io da te, col cuore che palpita e gli occhi che brillano. Per quanto mi riguarda la fine del mondo può arrivare anche domani, ora come ora, per il senso di assoluto fascino che mi hai lasciato addosso oltre che, dentro, la consapevolezza che l'amore è questo. Che l'amore non è solo uno sguardo dolce, occhi che ardono, sorrisi scambiati e un cuore caldo. Amore significa struggersi, morire, andare in fiamme e perdere se stessi, certe volte.
chi non ha mai veramente amato, non ha mai veramente vissuto
Esattamente ciò. Non è forse ciò che colpisce, ferisce, taglia, che lascia il segno di una cicatrice indelebile? Non è forse un colpo al cuore a dimostrare quanto si è vivi? Per amore si vive, si muore e si sopravvive e, in questa meravigliosa OS, inno e manifesto di quanto questo sentimento può essere oscuro, ma anche una luce che abbaglia, ne è la prova.
Si vacilla, a volte. E Albus lo fa, perché Adelaide è agli antipodi dell'amore della sua vita, tutt'altra cosa; sorridente, luminosa, pura, genuina. Ma, ahimè, non è d'obbligo che questo faccia di lei l'altra parte della mela, quella che si incastra perfettamente alla sua. E allora il modo migliore è dirsi bugie, credere che si possa ricominciare o cominciare una vita nuova; ma come si può, se quella vecchia, malgrado tutto, ci piaceva così com'era, con una persona che è tutto, davvero tutto?
E qui la consapevolezza che se si vacilla, se si pensa oltre a ad altro, non significa che si è perduto ciò che si aveva, o ciò a cui si teneva anzi, forse proprio l'umanità di cedere, si tentennare, rende le risposte ancora più chiare. E Albus, la sua risposta, la trova nel momento esatto in cui la sua unica possibilità di prendere o lasciare Adelaide, gli si palesa davanti. Un treno solo, una possibilità unica e lui non cede (♥)

Per quanto riguarda Adelaide, l'ho trovato un personaggio carismatico, maturo, che a quello che vuole e non ha paura di esporsi nei riguardi di questo concetto. Però è rispettosa, vorrebbe che fosse lui a darle la conferma che sì... è così per tutti e due, che il desiderio c'è e lei sta solo aspettando la sua conferma. È un personaggio di contorno, è l'ostacolo, è la scissione mancata. È una novità ma non stona, sembra esserci sempre stata e si condensa bene, ma non è una vittima sacrificale. I questo racconto lo sono tutti, vittime dell'amore. Lei, Gellert e Albus, schiavi di un sentimento che, alla fine,fa soffrire sempre, in ogni caso. Infine, i tuoi blu si riscoprono, si rivelano, e l'urgenza che trapela da ogni singola riga, io l'ho amata alla follia. I toni cambiano, si scaldano, ma la sofferenza, la frustrazione, il peso di quell'amore così forte sono assolutamente il punto fermo di questa storia, che racconta l'amore per ciò che è e non per ciò che vorremmo che fosse. Mi capita sempre più spesso di leggere di amori idilliaci, perfetti, che nelle loro risoluzioni finali trovano la felicità e va bene così. Qui concludi con sguardi, odori e corpi che si intrecciano e si fondono, ma nulla toglie che le fiamme, le ferite e il dolore faranno sempre parte di quel sentimento complesso, che non tutti sanno descrivere. Beh, tu sì. Tu si .

Mia carissima Padme, che dirti ancora? Primo grazie per i ringraziamenti finali ma sono io che devo ringraziarti... per una quantità di cose che nemmeno ti immagini. Tu, intanto, non smettere mai, eh? C'è sempre bisogno di annegare nei tuoi blu.
A prestissimo mio dolce tesoro,
Miry

Recensore Master
17/09/19, ore 10:38
Cap. 2:

Ciao!
Lo avevo chiesto ed eccolo qui, il punto di vista del grande Albus Silente. E' stato combattuto, molto combattuto ma alla fine ha fatto quello che farebbe ogni buon romantico: prediligere l'amore struggente ed "eterno" (poco importa se proibito dalle convenzioni sociali o da molto altro ancora) rispetto ad un altro, probabilmente più plausibile (per quanto possa esserlo per un professore costruire una relazione con una sua allieva, ora ex) ma non altrettanto devastante e non altrettanto foriero di dolori lancinanti ma anche di gioie dalla simile intensità. E il "suo blu" giunge puntuale a richiamare la sua vittoria; effimera purtuttavia visto che sappiamo che il loro amore sarà tutt'altro che eterno e non passerà molto che arriveranno a combattersi, ma dopotutto non è forse questa la fine di tutti questi amori struggenti che non sanno fare altro che bruciare senza riuscire a trasformarsi in qualcos'altro? L'intensità del primo capitolo è stata pienamente condivisa in questa parte finale perciò ti rinnovo i miei complimenti!
Un caro saluto a presto!

Recensore Master
17/09/19, ore 00:50
Cap. 2:

Cara Padme!

Ah, se ti ho fatta attendere con questa piccola, deliziosa perla che cita anche il magnifico Nabokov con quei suoi versi strazianti come quelli di Catullo, un altro autore che amiamo. La seconda persona è infida, ma tu sei bravissima nell’usarla come fosse un j’accuse. È perfetta perché l’azione è circoscritta – un ballo in riva al lago, un desiderio che nasce e muore quasi subito, che nasce perché Adelaide ha tutte le qualità che potrebbero affascinare Gellert (bellezza, intuito, intelligenza), e sarebbe un amore senz’altro più facile ed “economicamente” più vantaggioso non per quanto concerne, ovviamente, il denaro, ma per la semplicità che deriverebbe dall’amare una persona come Adelaide, nonostante il leggerissimo gap e la divergenza studentessa/insegnante. A tale proposito, solo tu potevi creare una storia con degli elementi simili così ben piantata e pura. Sì, perché il desiderio che Albus prova per Adelaide non è che una pulsione vitale che serve a ricordargli che non è lei, l’amore. Sarebbe bello se lo fosse, ma non è lei ed è in questo magnifico succo che sta la bellezza della shot.
Lei è giovane e delusa e coraggiosa e incassa il colpo con una grazia estrema. Nelle storie slash spesse volte le protagoniste femminili diventano poco meno di un elemento di tappezzeria, ma la tua caratterizzazione di questo personaggio è veramente ben resa e raccontata in maniera efficace in un flusso di coscienza robusto e bellissimo. La scena finale è veramente molto bella.

La connessione mentale tra Albus e Gellert, tuo personale canone, ha degli inconvenienti, se vogliamo. Curioso che Gellert venga a ribadire il possesso su Albus andando da lui a pericolo svanito, quando la Kane è stata messa tra le cose cui si è rinunciato e non nel momento della danza seducente. Invece Gellert, la cui voce della coscienza è la luce che guida Albus con la sua capacità di cogliere i fatti nella loro forma più scarna ed essenziale, voce della coscienza che non indora la pillola, dunque – giunge quando Albus ha accettato di non avere un destino facile. Tra l’altro, questa accettazione del dono della lettura del pensiero, unita alla commistione tra i pensieri di Gellert e quelli di Albus, cui, però, si affianca talvolta anche il mondo esterno (Albus sa che cosa prova la giovane e graziosa Kane) è un elemento estremamente profondo. Tutta la shot è veramente intensa e profonda ed è bellissima, mia cara Padme, semplicemente bellissima e l’ho adorata dalla prima all’ultima riga, come adoro ritrovare nelle tue storie quel sostrato di canzoni e libri che entrambe amiamo e che guidano la nostra ispirazione **. Ecco perché la citazione di De André in combo con Nabokov mi hanno uccisa. Ci sarebbero ancora tante cose da dire, ci sono tanti ragionamenti che andrebbero analizzati con più calma e cura, ma poi la recensione diventerebbe un’esegesi e non andrebbe affatto bene questa cosa **.

Ti ringrazio infinitamente anche per la menzione: è un onore e un piacere, sempre <3
Incantevole e profonda, come sempre. Un abbraccio forte e buona notte/buongiorno :*
Shilyss ^^

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