Recensioni per
Mio blu
di padme83

Questa storia ha ottenuto 60 recensioni.
Positive : 60
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/05/21, ore 20:13
Cap. 3:

Cara Padme,
finalmente trovo un pochino di tempo per concludere questa raccolta che ero ad un passo dal finire.
Sai, leggere del passato, di questi momenti in cui i due ragazzi sono ancora così felici, inebriati del loro amore, che si consumano nella loro passione - come è giusto che sia - ma non nel dolore, fa forse ancora più male perché loro non sanno che cosa li travolgerà da lì a poco ma io sì e mi struggo anche se non ce ne sarebbe bisogno, che bel carattere eh?
La verità è che non dovrei farlo perché in questa shot, in realtà, c'è davvero tanta speranza che, nonostante il richiamo alla morte di Silente, riporta a Gellert la promessa che si sono fatti e che noi sappiamo si avvererà ma, fortunatamente, anche se loro non possono saperlo, hanno questa incredibile consapevolezza in cui si possono rifugiare, la loro luce nel buio. E dopo tutto quel dolore, diosolosa, se se lo meritano questi due poveri disgraziati ToT
Ma lasciando un attimo da parte i miei voli pindarici e tornando al testo, è stato davvero bellissimo vederli in quella normalità che così tanto si troveranno ad agognare in futuro, due giovani innamorati con gli occhi che brillano nel guardarsi e che anche solo con quello sguardo sono capaci di fare l'amore, che battibeccano sul di chi sia la colpa di essersi risvegliati su un pavimento quando c'era un comodo letto ad aspettarli, letto che poi li accoglie ancora e c'è solo desiderio, solo amore e felicità, tanta, e quel sentimento così forte che il cuore sembra scoppiare e ti sembra di morire.
E quel piccolo broncio di Gellert di essere messo da parte da Albus perché c'è quella famiglia a cui dover sempre tornare, quella piccola gelosia di essere messi in secondo piano rispetto al resto (come se poi fosse vero eh)... quanto è normale tutto questo?
Ed è bellissimo, davvero, e al solito descritto in una maniera attenta e deliziosa, con quei richiami non solo ad altre opere ma anche alle altre tue storie che ricollegano (e ricollegheranno) tutto perfettamente (e, lo sai, che queste cose mi esaltano tantissimo).
Anche se, come ti dicevo, a pensare a quello che succederà di lì a poco mi viene un colpo bello secco. Non è che sei un po' crudele come Albus anche tu? XD
Sai che ti dico, Mein Blau ha il suo sporchissimo perché ed è tanta roba sentirlo dalle labbra di Gellert!
Come sempre, ti ringranzio per questa lettura.
Un abbraccio e alla prossima <3
Cida

Recensore Master
01/02/21, ore 20:02
Cap. 3:

Ciao, eccomi a recensire stranamente a tempo di record (miracolo! Domani nevica proprio...) l'ultima parte di questa stupenda raccolta, che per altro ho già inserito tra le mie preferite e lì ci starà benissimo, perché l'ho seriamente adorata in ogni parola.

Questa storia conclude un po' il cerchio che avevi aperto con "Mio blu", ma in un certo senso si rifà anche alle storie precedenti, penso soprattutto a "Vide cor tuum" in cui viene mostrato un incontro che va al di là della mera fisicità e che è anche mentale. La promessa che qui viene sancita è un po' secondo me la chiave del loro rapporto, forse qui non hanno ancora stretto il patto di sangue che hai raccontato nell'ultima Drabble de: "Vorrei cantare il canto delle tue mani", però senza dubbio è un passaggio fondamentale per comprendere il senso di questa serie e quella che poi è l'essenza dei tuoi personaggi.

Ho già parlato approfonditamente del legame speciale che lega Gellert e Albus, del loro amore che è più che un sentimento fine a se stesso, più di attrazione fisica, è proprio l'essere e il diventare l'altra persona in tutto e per tutto. Sarà perché sono dei maghi potenti o forse, come dicevo anche nelle precedenti recensioni, perché sono proprio Soulbond, ma il loro stesso fare l'amore e farlo in questo modo, all'infinito e senza stancarsi mai, è diverso. Diverso dalle altre fanfiction che ho letto in generale su Efp, diverso il modo in cui ti approcci tu per prima a questi personaggi. Il tuo è uno scrivere molto costruito, nel senso più positivo del termine. Ci lavori tanto, e si vede. Da un punto di vista stilistico c'è tanto di passionale e istintivo, o almeno io percepisco gran parte della tua scrittura in questo modo. Ma poi condisci il testo con citazioni, riferimenti musicali più o meno evidenti, ma ben presenti. Lavori da anni a questa serie, arricchendola di tanti piccoli dettagli e si vede tutta la passione e l'amore che provi per Silente e Grindelwald. Portare avanti un progetto come questo che non so se hai già conlcuso o meno, è impegnativo, lo so per esperienza. Quindi già per l'impegno che ci hai messo ti faccio i complimenti. In questa storia poi fai tirar fuori loro una passione indomita e selvaggia che finora non avevo mai percepito così intensamente. Non conosciamo l'antefatto, ovvero come sono finiti lì, ma come spesso succede nelle tue storie, certi dettagli pratici non sono importanti, quel che conta è il qui e ora! Perché è ciò che sono li porta a farlo per terra, a non rendersene conto e a non pensare a nient'altro, nemmeno a quel futuro che presumono ci possa essere, ma che lasciano fuori dalla porta assieme a tutto quanto il resto. Non pensano all'universo che c'è fuori, a nulla. L'universo ce l'hanno dentro quella stanza e tanto gli basta. Torna il Mio Blu con il punto di vista di Gellert che accoglie tra le proprie braccia un Albus assonnato e pigro, ma ancora voglioso. Il Mio blu è tutto lì, è uno stupendo concetto che racchiude alla perfezione l'idea che l'altra persona sia il tuo universo, il tuo "Blu" infinito appunto. Torna tutto quanto, in quest'ultima fanfiction. Le storie sensoriali e molto intense che ti contraddistinguono, l'emotività volubile di questi due personaggi che parlano e flirtano come soltanto loro riescono a fare... Questa raccolta però ha in sé qualcosa che sa un po' di cambiamento, è stata diversa fin dalle prime righe di "Mio blu" e lo è fino alla fine. La promessa a cui acennavo prima è quella di non lasciarsi mai davvero e non è una frase retorica, è un sancire qualcosa con l'anima e il corpo. Ed è questo l'elemento che spiega tutto quanto, questo legame profondo che va al di là di tutto e che sa molto di quella stessa magia d'amore di cui Silente parla spesso in Harry Potter e che poi è la chiave dei sette libri. Per me è quel tipo di magia lì, è la stessa che lega i tuoi Albus e Gellert, quella che intuiamo in "Miraggi" e prima ancora in tutte le storie precedenti. Qui semplicemente le dai un nome, una definizione più precisa. Ciò che li lega diventa palpabile e concreto e deriva da una magia impalpabile, che non fai con la bacchetta. Non c'è un incantesimo per formularla. Devi amare in questo modo e basta. E qui succede, c'è questa promessa e a cosa porta ce lo mostri alla fine.

La morte di Silente è sempre uno dei momenti più drammatici della serie. Con tutte le morti che ci sono state, per me non è la più insensata, ma è la più dolorosa. Tu ce la descrivi, non per la prima volta oltretutto, mostrandoci il come la vive Gellert. Lui lo sente, è ovvio che l'abbia sentito. Come poteva non farlo? Patto di sangue o meno, il legame tra loro c'è e ci sarà sempre. Se lo sono promesso e così è stato. La tua storia finisce nel 1997 (a proposito, anche io avevo sempre pensato che fosse giugno, essendo già finite le lezioni!), ma lascia sottinteso quello che c'è stato in tutti questi anni. Lontananza, certo. Separazione. Ma anche un qualcosa di più, un trovarsi mentale, il sentirsi costantemente. Direi che più che finire con la tragica morte di Silente, questa storia finsice con la certezza che sia tutto vero e non soltanto una promessa tra ragazzi. Questa idea, a me personalmente, ripaga di tutto l'angst possibile e immaginabile.

Andrò certamente avanti, intanto mi salvo la prossima storia da leggere.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
01/07/20, ore 19:16
Cap. 3:

eccomi tesora per lo scambio a catena.
Spero non ti dispiaccia se sono tornata a questa raccolta, dovevo proprio finirla, dai prossimi giri mi dedicherò a quelle nuove <3

tu me lo devi spiegare... come fa questa shot a essere così breve e a racchiudere centordici cose diverse, un'infinità di feel ed emozioni contrastanti?

e dolce e amara, disperata e speranzosa, romantica e crudele nell'infelice destino che hanno avuto questi due.

L'inizio è stupendo, Gellrt col suo blu, che lo guarda dormire, sperando si svegli al più presto, perché nonostante abbiano fatto l'amore tutta la notte, la sua voglia è ancora insazabile.

il salto sulla coperta di lana che li accoglie come una madre è un'immagine così bella <3 l'arotico non è mai volgare, con tè è praticamente impossibile.

e poi quel salto, la morte... e nello stesso momento...

basta, piango, ma sono lacrime innamorate di questa meraviglia, curata in ogni particolare, a partire dalle citazioni, bellissime.

sto esaurendo i miei complimenti per te.

Recensore Master
10/06/20, ore 18:15
Cap. 3:

Questa storia è davvero molto bella e intensa ma mi ha anche lasciato una grande malinconia, perché comunque finisce in un modo triste. Sì, lo so che Albus e Gellert si ritroveranno in un luogo dove non si lasceranno mai più, ma forse avrei bisogno che tu scrivessi anche su quel luogo, sul loro ritrovarsi (se già magari non lo hai fatto nelle raccolte che non ho ancora letto!). Sai, magari sono una sciocca, ma quando penso a una coppia non voglio mai pensare ad una loro separazione, mi fa male, lo so che è normale nella vita, ma proprio perché nella vita è inevitabile a me piace pensare che nei sogni le cose possano essere diverse (non so nemmeno come, riflessioni a ruota libera...).
E' meravigliosa la scena che apre la storia, i due giovani amanti nel pieno della loro passione, invincibili e inseparabili, ancora lontanissimi anche solo dal pensiero che un giorno non sarà più come ora. Nel loro presente c'è l'ardore della giovinezza, la bellezza del primo amore, totalizzante e unico, il bisogno assoluto di fondersi l'uno nell'altro, senza bastarsi mai, senza averne mai abbastanza. "torreggi sul mio corpo nudo, eccitato ed esposto e mi osservi, mi penetri la mente e l’anima, mi rendi tuo soltanto guardandomi." Ho adorato questa frase che mi sembra racchiuda perfettamente la particolarità del rapporto tra Albus e Gellert, la capacità di essere uniti e fusi assieme, di fare l'amore anche solo con lo sguardo, mi viene in mente "nessun grado di separazione" tra loro, ed è bellissimo perché il loro amore nasce impetuoso quando sono ancora due ragazzi, ma poi rimane lo stesso, ardente, unico, indistruttibile, non si appanna con gli anni, conserva sempre la forza del primo vero amore. E' un legame che non finisce mai, nemmeno quando la vita e le scelte li separano e nemmeno al momento della morte di Albus, perché, appunto, Gellert sa che si ritroveranno, se lo sono promesso.
Ed è questo che mi lascia un velo di malinconia sul cuore alla fine di questa meravigliosa raccolta, credo che mi piacerebbe leggere di loro che si ritrovano, di nuovo giovani, belli e appassionati, in un luogo oltre il Tempo dove non si lasceranno mai.
Perché è questo che sogno anche per tutte le mie OTP...
Una raccolta stupenda, forse è quella che mi è piaciuta di più tra quelle che ho letto finora, ma mi aspetto bellissime storie anche nelle prossime raccolte (sono molto contenta che ce ne siano tante che mi aspettano!).
Complimenti e grazie per il sogno, leggerti mi immerge sempre in un'atmosfera incantata e piena di passione!
A presto!
Abby

Recensore Master
20/02/20, ore 01:12
Cap. 3:


Ciao cara!
Eccomi qui per lo scambio a catena del Giardino e non potevo decidere di andare direttamente a leggere questo ultimo capitolo della raccolta di one shots, che ti devo dire, è stato un finale devastante quanto perfetto, secondo me. 
Sarà perché a me piace soffrire, ma ho trovato davvero un ottimo capitolo conclusivo, il modo in cui hai saputo gestire le emozioni calibrandole bene nei vari momenti è stato quel tocco in più che serviva per conquistare definitivamente me come lettrice. E te lo ripeto, adoro il modo in cui scrivi, mi piace la forte introspezione che inserisci e il modo in cui sai rappresentare un amore così difficile quanto profondo e infinito. Quando ho letto la parte erotica poi sono rimasta davvero sorpresa il modo in cui hai voluto gestire quel momento, hai saputo raccontare il desiderio in maniera davvero poetica, e non è una cosa che mi è capitato spesso di leggere da queste parti. Inoltre ti voglio anche riportare una frase che personalmente mi ha colpita molto: 

"Mi penetri la mente e l’anima, mi rendi tuo soltanto guardandomi."

Non c'è bisogno che io ti dica il motivo per cui questa frase mi sia arrivata dritta al petto, come al solito mi hai saputo coinvolgere, leggerti per me è sempre un grande piacere, davvero. Quindi ti faccio i miei più sentiti complimenti, alla prossima!

Shakana

Recensore Master
31/01/20, ore 14:26
Cap. 3:

Arrivare in fondo a questa raccolta è stato un po' un colpo al cuore, perché questo racconto conclusivo è talmente intriso di quel dolore che segna la fine di qualcosa, che è impossibile non farsi contagiare.
Ho trovato quest'ultimo momento una conclusione davvero perfetta per questa raccolta: il tuo tornare e riprendere i passaggi più significativi, quegli echi di frasi e di atmosfere che ritornano, quasi come un ritornello – quasi come il verso di una poesia – non fanno che contribuire a creare questo senso estremamente unitario e fluido, che dà continuità a tutto, pur nel continuo mutare di prospettiva.
Il modo in cui dipingi il loro amore folle e grandissimo, disperato, certo, ma pur sempre incrollabile è qualcosa di unico. Non ho mai trovato qualcuno che sapesse scrivere così, e ora temo che qualsiasi altra cosa leggerò su Albus e Gellert, ecco, quella cosa soffrirà inevitabilmente del confronto con la tua versione dei personaggi, da cui è veramente difficile cercare di distaccarsi.
Mi è piaciuto molto che questo finale, nonostante l'intrinseca tragicità della storia, conservi anche, in un certo senso, della speranza: una speranza tragica, certo, una speranza che sa di resilienza di capacità di restare saldi nelle intemperie, ma il loro dirsi addio, che è poi una promessa di ritrovarsi – sempre – è una delle cose più luminose a cui riesca a pensare.
Mi è piaciuto moltissimo il finale, dove la morte di Albus fa quasi vibrare questa corda del destino, trasmettendosi a Gellert non in maniera negativa, ma come la conferma di quanto ancora resista di quella promessa che, ora più che mai, è vicina all'essere mantenuta.
Sono davvero contenta di essermi potuta approcciare a questa tua storia, che mi è piaciuta sotto ogni punto di vista.
Complimenti davvero!

Recensore Master
08/12/19, ore 11:13
Cap. 3:

Questo terzo capitolo mi ha un po' uccisa.
La parte iniziale è delicata, dolce, passionale. Ci sono dei sorrisi, quelli privati e speciali che si scambiano due amanti. Quel linguaggio privato che si crea tra due persone che si amano, che conoscono così tanto l'uno dell'altro, fatto dalla consuetudine e dal fatto che ci si può lasciar andare.
Ho amato questa frase, splendida "Alzi lo sguardo e un sottile spiraglio d’alba, filtrato dalle imposte appena socchiuse, ruba un lampo turchino ai tuoi splendidi occhi". Che meraviglia. Quando non ti basta dire che gli occhi di qualcuno sono azzurri, si cerca il modo migliore per descriverne la bellezza, e il tuo rimando al blu e alle sue sfumature è evidente in ogni capitolo, ritrovato, cercato, sospirato.

Poi c'è l'abbandono.
La separazione.
Gellert tra i due sembra quello più fragile, anche se nella storia canon è visto come un villain. Eppure, Silente sappiamo benissimo quanto sia pervaso dall'ambizione, e che quindi non è assolutamente un buono senza sfaccettature. Piuttosto, lo vogliamo immaginare come tale, perchè abbiamo bisogno di una sorta di saggio eroe, ma la verità è che ha i suoi lati oscuri, a volte preponderanti, e che sono quelli ad aver diviso lui e Gellert. Se avesse scelto Gellert, le cose sarebbero state differenti, per tutti e due.

E infine c'è questa promessa, di essere insieme oltre la morte. Terribile. Triste, piena di dolore. Questa unione spezzata dall'incapacità di scegliersi fino in fondo, ma troppo forte per non lasciare un legame sanguinoso. E così, nel momento della morte di Albus, Gellert viene a saperlo. Lo sente. Perchè la promessa fatta è più forte di anni di distanza.

Tutto questo amore sprecato.

In un certo senso mi fa rabbia, ma capisco le sue ragioni. Questo capitolo è un po' un monito: scegliere se stessi piuttosto che qualcun altro porta ad essere grandi, ma non felici. Da segnare e ricordare, per pensarci prima di commettere errori.

Recensore Master
24/11/19, ore 18:55
Cap. 3:

Ciao di nuovo!
Un finale davvero straziante, non me l'aspettavo. Prima ci culli con quei momenti ancora luminosi, dove sono ancora insieme, e poi ci trascini nell'incubo di una vita che li ha visti divisi e morire senza essersi vissuti abbastanza.
Ovviamente, ho amato che Gellert percepisse la morte di Albus e che anziché cedere al dolore tornasse con la mente all'antica promessa, ho avuto come il sentore che sia stata proprio quella a tenerlo in vita negli anni di lontananza e prigionia. Si appartengono, nonostante il Bene Superiore li abbia distrutti, e si apparterranno sempre. Forse rinasceranno solo ed esclusivamente per questo, per appartenersi ancora – trovo sempre suggestiva l'immagine di un filo rosso che lega due anime oltre lo spazio e il tempo, che le conduce a ritrovarsi sempre, a oltranza, e trovo sia particolarmente adatta per i tuoi protagonisti.
Il punto di vista del tuo Gellert, più di quello di Albus, mi comunica sempre un pressante bisogno e una sorta di insicurezza di fondo, come se dentro di sé celi il timore che Albus non lo ami quanto lo ama lui – come se fosse sempre in cerca di un'ultima certezza, di una parola ancora.
Anche qui spiccano i riferimenti letterari, sempre curati e attenti a cogliere l'atmosfera del racconto. E in effetti la citazione in apertura era già un presagio, avrei dovuto intuire che avrei assistito a una separazione, anche se mi consolo assieme a Gellert e al loro per sempre.
Molto bello anche quest'ultimo tassello, complimenti!

Rosmary

Recensore Master
19/11/19, ore 22:29
Cap. 3:

Buonasera cara, eccomi qui per leggere il terzo e ultimo aggiornamento di questa tua raccolta così piena di emozioni e sentimenti da riempirmi il cuore e la testa. Ed eccomi finalmente alla conclusione del Trittico blu, come hai deciso infine di definirlo: anche qui mi sono emozionata, davvero, le sensazioni incredibili che sei riuscita a rivelare e gestire mi hanno lasciata senza fiato, come è accaduto per le altre due storie appartenenti a questa tua pubblicazione. Hai l’incredibile capacità di rendere meravigliosa l’introspezione, interessante la dinamica di coppia e il dire tantissimo in meno di mille parole; riesci a stupirmi ora, sei riuscita in passato e ad ogni recensione che ti lascio la mia ammirazione per il tuo stile ed il tuo modo di raccontare le persone aumenta, mi piace sempre più, mi rapisce sempre più. Io non so come fai, ma mi sembra di entrare davvero in un sogno e di farmi avvolgere completamente dalle atmosfere che crei, dall’erotismo delle scene intime che va al di là della mera fisicità, dall’amore eterno che lega i due protagonisti e che li legherà per sempre. Hai trattato l’argomento con una tale delicatezza drammatica che mi ha fatto male e bene, nel momento in cui mi sono resa conto che Gellert ha percepito la morte di Albus, non soffrendone essendo consapevole che potrà rincontrarlo. Mai titolo più azzeccato per un capitolo, ed il concetto stesso di promessa che supera persino le barriere del tempo e della vita è bellissimo.
Davvero, io adoro tutto questo, e non vedo l’ora di immergermi nuovamente nei tuoi scritti, respirare l’aria di cui parli, interagire con i personaggi che ami, e comprendere le sensazioni che nascono e crescono nei loro cuori. Come sempre è una meraviglia per me essere qui cara, un modo di scrivere conciliante e musicale, che accompagna dall’inizio alla fine passando per tensione e calma, coinvolgimento e amore, sesso che non è solo tale e scomparsa solo parziale, solo fisica. Non un refuso, non una sbavatura, non un solo neo a tutto ciò che ho letto, davvero… complimenti! Alla prossima cara, buon lavoro e buonanotte! :3

Recensore Master
20/10/19, ore 18:39
Cap. 3:

Cara **
Mamma mia, cosa non è questa shot... sono incantata, come sempre. E' veramente, veramente, VERAMENTE BELLISSIMA, intensa, passionale, dolce e tragica. E sensuale. Cavolo, non è cosa da tutti poter scrivere di certe scene, pur mantenendo questa eleganza, e tu ci sei riuscita. Albus e Gellert hanno passato una notte d'amore, eppure nessuno dei due pare potere fare a meno dell'altro. La narrazione è fluida, scorrevole, mi trascina dentro completamente, facendomi sognare e innamorare di questa splendida coppia che trova sempre giustizia nelle tue mani. Il loro amore è qualcosa di così palpabile, reale e passionale che mi ha fatto tremare il cuore, ma quella non è una novità. Ma il destino è stato crudele con entrambi, eppure il loro è un amore che persiste oltre tutto, tempo, spazio, addirittura la morte. Legati dal filo rosso del destino, esattamente come quella leggenda giapponese. Che cosa posso dire? Ogni tua storia è sempre una scoperta, non mi stancherò mai di dirti quanto io ami tutto ciò che fai <3
Grazie davvero, a presto <3

Nao

Recensore Master
10/10/19, ore 15:37
Cap. 3:

Carissima Padme,
leggerti è sempre una fortissima emozione e non solo per gli echi di Pavese, ma perché hai interiorizzato il concetto di anime gemelle, di metà di una stessa mela. Platone pensava alla Grindeldore mentre scriveva perché loro sono così, due metà della stessa anima separata, destinata a ritrovarsi a prescindere dal posto o dal contesto, fino alla fine del tempo, appunto (e questa frase mi è particolarmente cara, come la storia omonima, è un pezzo di cuore da cui, a un anno di distanza, ancora non riesco a separarmi ♥). I momenti intimi di Silente e di Gellert sono sempre caratterizzati da una passione travolgente, esasperata a mio parere (spero che ciò ti dia lo spunto per altre meravigliose raccolte <3 dal fatto che è un amore proibito. Lungo tutta una vita, separata dalla forza di Albus di non cedere alle lusinghe di un potere che, pure, potrebbe avere con facilità e che nemmeno la morte necessaria del preside saprà spezzare – ecco che vuol dire amare veramente – e nemmeno il destino avverso. Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è l’accezione del verbo penetrare.

Essendo la shot arancione non ci sono descrizioni effettive della passione e questo verbo è usato in maniera decisamente più intrigante e sensuale, nell’accezione di “penetrare la mente,” con riferimento sia al tuo headcanon circa la lettura della mente e la connessione sempre presente tra i due abilissimi maghi, sia a una commistione di pensieri e idee. La figura retorica che crei è forte e intensa e rende benissimo la passione che vediamo consumata, ma mai sazia e che lascia i due innamorati stesi su un letto a cercarsi e a ricercarsi ancora – e allora come non citare, sempre e per sempre, il nostro amato Catullo? I pezzi finali sono un colpo al cuore: c’è, sì, la speranza di un incontro che attraversi il tempo e che prevede una commistione tra le anime, ma c’è anche la durezza del tempo che trascorre e tutta una serie di parole che tornano (bredhu, mio blu) che contribuiscono a creare un vero e proprio linguaggio d’amore tra Gellert e Silente. La cosa bella è che si tratta di un linguaggio amicale e virile.

Dire a una persona “sei il mio blu” significa dargli dell’immenso, perché il blu è il colore del cielo e dell’oceano e dello spazio. Un linguaggio fatto d’amore, personale, intimo, privato nell’accezione di segreto, che fa riferimento a Petrarca e alla Woolf: un mondo loro, fatto per loro, a misura loro. La delicatezza e la dolcezza della tua penna sono qualcosa di prezioso. Trova sempre il tempo per scrivere.
Un abbraccio,
Shilyss ^^

Recensore Master
10/10/19, ore 01:34
Cap. 3:

Carissimo tesoro del mio cuore,
giungo a te con immenso ritardo, ma col cuore gonfio. Sì, perché è così che mi sento, alla fine di questa lettura. Gonfia e satolla di troppe emozioni, date da questa tua ineccepibile capacità di racchiudere l'amore in poche righe. L'unica persona in grado di farlo in così poco, creando quelli che sono mondi, oltre che frammenti di vita, di passione, che esplodono, rompono il tempo e lo spazio, e non lasciano scampo al mio povero cuore. Poesia pura, le tue storie. Non sono storie, sono diamanti. Diamanti che brillano, ma sono così delicati che solo tu puoi maneggiarli. Io ho sempre paura di rompere tutto, quando ti leggo. Ho sempre paura di distruggere un equilibrio. Mi spiazzi.

Il flusso di questa raccolta è una corda appesa al cuore e alla mente; all'anima. Un percorso fatto di amore, visto in tutte le sue chiare ma anche oscure sfaccettature, che hai concluso spezzandomi il cuore, sono con quelle semplici frasi: la supplica di Albus a Severus e l'Avada Kedavra che gli ha spezzato la vita per sempre... e il parallelismo di un Gellert che ricorda il suo blu, il suo tutto, che malgrado il distruttivo corso degli eventi e le differenti strade intraprese, non ha mai dimenticato.
Ma la bolla di sicurezza sta in quella mansarda, dove il letto è lontano; un posto troppo difficile da raggiungere, quando la passione è così tanta da esplodere, da doverla riversare su un pavimento. La spensieratezza di un amore che non bada ai dettagli, ma che racchiude il qui e ora come unica regola da seguire. Come la passione. Una religione, che va praticata, ovunque ci si trovi. Senza perder tempo; questo tempo, prezioso, che forse entrambi sanno troppo breve... e che va ottimizzato sempre, insieme, senza perdersi un secondo. Senza badare al resto e perdendosi nelle iridi dell'altro come se fosse l'unica ancora di salvezza. E forse lo è. L'erotismo che ogni volta riesci a descrivere, è spiazzante. Tu mi spiazzi (come fa un certo ragazzino del Queens con un certo playboy miliardario filantropo di mia conoscenza ♥), e mi travolgi. L'erotismo dei movimenti, della pelle, delle lingue, dei baci, dell'attesa, delle domande. E questo piccolo frammento di vita lascia scorrere battute scanzonate ("Che ci facciamo seduti a terra?") e bellissime suppliche che sembrano ordini ("Vieni qui e prendimi"). Risate, baci, sospiri e tocchi, sono la ricetta che ha finito di uccidermi. E tu, mia cara, carissima padme, lo fai sempre nel modo più dolce possibile.
L'amore come lo racconti tu è altro. Qualcosa che è vero, esiste, e non dimentica né la sofferenza, né la passione, né l'egoismo, né niente. Poca gente ci riesce come ci riesci tu. Perciò ti prego continua a raccontarci di loro. Te lo chiedono Albus e Gellert, di continuare a cantare di loro... e te lo chiedo io, che ne ho un bisogno fottuto.
A presto, mio tesoro, non smettere mai di incidere le emozioni su questi fogli. Sarebbe un mondo peggiore, se smettessi.
Un abbraccio,
da una Miryel che si sente profondamente fortunata, ad avere il privilegio di leggerti ♥

Recensore Master
05/10/19, ore 16:18
Cap. 3:

Mia cara Padme, ormai sarai abituata ai miei ritardi ma mi scuso lo stesso.
Non vedevo l'ora di fiondarsi su questo capitolo conclusivo e, appena ho visto il link sullo scambio a catena, non ci ho pensato un secondo e ho colto la palla al balzo.
Diciamo che gli scambi sono un buon incentivo per continuare a leggere anche se il tempo è poco e la stanchezza è tanta, ma sappi che se avessi più tempo non mo perderei assolutamente niente di ciò che scrivi, perché sai quanto io adori ogni singola storia uscita dalla tua testa.
Detto ciò, e scusa lo sproloquio, torniamo a noi, a questo capitolo che è come sempre un piccolo capolavoro. Ho amato i riferimenti alle tue altre storie, al primo capitolo di questa stessa raccolta, che tu chiudi come un cerchio perfetto, ricordandoci al presente, alla morte di Albus per mano di Piton, che comunque sarebbe stata inevitabile, vista la maledizione che avanzava, a Gellert che si trova a Nurmengard e ricorda l'antica promessa di ritrovarsi, in questa vita o nell'altra.
Ok, ora piango, è dannatamente triste il destino riservato a questi sventurati amanti.
C'è un contrasto fortissimo tra quest'ultima parte, che è tristemente canon, e quella narrata all'inizio di questo capitolo, e comunque in tutti gli altri. È come se davvero si trattasse di poter essere davvero se stessi, felici e innamorati, solo in quella bolla, creata da loro stessi per proteggersi ed essere liberi di amarsi nonostante tutto.
La lemon è pregevole, come tutte le tue, ormai non so più che parole usare per non risultare monotona, però è vero, cavolo, sai trattare l'erotismo con un'eleganza che è molto raro trovare su efp, o comunque su piattaforme simili. Io sono sempre più strabiliata e non mi stancherò mai di dirtelo, sei bravissima.
Le citazioni infilate sapientemente qua e là, certi passaggi che sono meravigliosamente evocativi, la seconda persona utilizzata dal personaggio stesso, come se tutto fosse un flusso di coscienza che accompagna la scena dall'inizio alla fine, ho amato tutto, ogni singolo particolare.
Mi pare di vederli, quegli occhi che han dentro l'oceano, e che osservano Gellert dall'alto, mentre Albus si prende il tempo necessario a farlo impazzire... ma awww! Io non ce la faccio con questi due, li amo troppo, soprattutto raccontati da te!
Non vedo l'ora di ritrovarti, nel frattempo penso proprio che recupererò le altre tue storie e lo farò con immenso piacere!
Complimenti, come sempre!
Sei bravissima
Bacioni
S.

Recensore Master
04/10/19, ore 23:36
Cap. 3:

Ciao!
Siamo giunti dunque alla fine di questa OS dove ci sono romanticismo e erotismo: la perizia dei dettagli con cui descrivi il rapporto fisico tra i due è la degna continuazione di quanto visto nei capitoli precedenti. E' evidente che i confini della mera passione siano stati superati, come già abbiamo visto i due si amano di un amore struggente, di quelli che distruggono ma che al contempo resistono alla distruzione che alla fine comportano, in un delicato ossimoro di azioni e reazioni. La chiosa finale la dice lunga al riguardo: Gellert percepisce la fine del "suo blu" ma ha l'assoluto certezza che si ritroveranno. E noi condividiamo questa convinzione.
Un caro saluto e a presto!

Recensore Master
04/10/19, ore 15:08
Cap. 3:

Eccomi carissima! Scusa il ritardo, ma sono mezza malata e incasinata con asilo di Airis e lavoro del marito...
Comunque, eccomi qua per davvero.
Vedere questi due fare l’amore è sempre qualcosa di struggente è bellissimo, ma lasciami dire che, questa volta ciò che mi ha colpito sono i dialoghi, gli scambi di battute divertenti, struggenti, fameliche, li ho adorati.
Come quel “cosa ci facciamo sul pavimento?” Che testimonia quanto si desiderino entrambi e quanto sia totalizzante il loro bisogno di sentirsi, amarsi, volersi.
Bello, bello anche quando Albus temporeggia toccando il corpo di Gellert, Dio che brividi mi ha dato ragazza, tu sì che sai cos’è l’erotismo...
Poi ho amato alla follia il finale, col ritorno al presente e quel pensiero triste, malinconico, ma determinato che ricorda la promessa che si sono fatti quasi un secolo prima...
È stata una piacevolissima lettura e credimi ne avevo bisogno, per non sentirmi un rottame ambulante. Mi hai risollevato lo spirito e non solo...
Questi due sono calamite bollenti ed è degno di nota come tu pur descrivendo i loro momenti più erotici e passionali, non cadi mai nel volgare.
Ti ammiro, mi piacerebbe saper scrivere anche solo un decimo di come scrivi tu.
Un abbraccio!
Tua Ladyhawke83

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