Recensioni per
Effetto Stanislavskij
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/05/20, ore 13:57

Recensione premio per il contest "Scriptophobia" - 2/5

Pensavo che non sarei riuscita a passare da un'altra storia oggi, invece eccomi con la seconda recensione premio!
Mi avevi consigliato questa storia e io mi ci sono precipitata *____*
E niente, come al solito sono rimasta senza parole, come alla fine di ogni tuo scritto! Io vorrei veramente avere la tua capacità di costruire situazioni credibili e poi stravolgere tutto con un colpo di scena... cioè, seriamente, come fai???? Me lo insegni?? Anche perché io ADORO queste cose, le storie con l'effetto sorpresa, che lasciano spiazzati!
Io ti giuro che mi sono immedesimata un sacco nella prima parte della storia, sembrava tutto vero! Le emozioni, le descrizioni, le scene... sembrava di essere dentro una puntata di Criminal Minds! Pensavo "questa tipa è pazza, povero Marco..." E INVECE!
INVECE ERA UNO SPETTACOLO TEATRALE!
GRANDIOSO!!!! *_____*
È pure difficile trovare le parole per commentare qualcosa del genere, perché ci sono rimasta "male", cioè sono rimasta sbalordita! E poi è tutto così perfetto, hai già detto tutto qui, quindi qualsiasi cosa io aggiunga sembra superfluo!!
Sicuramente per riuscire a tenere quest'effetto sorpresa bisogna fare un buon lavoro di coinvolgimento sul lettore prima, fargli credere che ciò che stia vedendo è vero, cosa che tu sei riuscita a fare benissimo grazie al suo stile sempre super coinvolgente! Ti giuro che potrei leggerti per ore senza nessuna fatica, ADORO come scrivi e questo, unito alle idee allucinanti che ti vengono e che sai sviluppata magistralmente, ti rendono un'autrice fenomenale!
Grazie di cuore per avermi consigliato questo scritto, è stata una lettura super gradita :3
Alla prossima! Devo ancora aggirarmi nel tuo profilo in cerca dei prossimi scritti da recensire, ma se c'è qualche altra storia a cui tieni particolarmente e a cui vuoi indirizzarmi, accetto consigli di ogni genere! ♥

Recensore Master
15/01/20, ore 14:14

Recensione per “4 Storie e… un Arbitro!” indetto dal gruppo facebook Il Giardino di Efp.

Location (titolo e introduzione): 7/10
Ho apprezzato molto il titolo (alla fin fine non è un vero spoiler, e anche se fosse, “l’effetto” che fa, invoglia alla lettura). Forse avrei scelto un estratto diverso, ma va bene anche questo.

Menù (trama e personaggi): 7,5/10
La trama è lineare, incentrata in due uniche scene, nonostante la protagonista ci faccia rivivere cose del passato che l’hanno portata a quel momento. Il sipario che si chiude è stato un vero e proprio colpo di scena, e la seconda parte, con Matilde che sembra avere intenzione di uccidere Antonio, mi è piaciuta.


Servizio (grammatica e impaginazione): 7
Ho apprezzato l’impaginazione (il font, la presenza del titolo, il testo giustificato). Unico appunto: avrei preferito fossi andata a capo più spesso, giusto per facilitare la lettura.
Per la grammatica, ti riporto qualche esempio:
- E’ invece di È;
- “in un vasetto di vetro, che dici?W disse con voce melliflua”.
- “Era questa strana combinazione che la rendeva autenticamente cieca e che la stavano facendo tremare proprio in quel momento non di paura” (“la stava”, perché a farla tremare è la “strana combinazione” – e aggiungerei una virgola dopo “momento”: leggendo ad alta voce, si prende un respiro prima di “non di paura”, e la negazione trasforma questo dettaglio in un inciso).

Conto (gradimento personale e quanto la storia è attinente con le informazioni - rating, coppie, generi, note e avvertimenti, AU, ecc): 7,5/10
Forse alzerei il rating ad arancione (viste le minacce sugli occhi ecc). Per il resto trovo tutto azzeccato. Forse l’avvertimento “violenza” (sempre per gli occhi in un vasetto), ma alla fine siamo nella sezione horror… La storia mi è piaciuta e mi ha sorpresa!

Recensore Veterano
05/01/20, ore 23:08

Taccuino per quattro storie e un arbitro:

Location: 7 (titolo e descrizione veramente "ficcanti". Devo dire che ne sarei stato attratto immediatamente anche se non si fosse trattato di una storia per questa Challenge. In particolare la sinossi iniziale è prelibata, un'aperitivo che apre lo stomaco ancora di più prima del piatto principale)
Menù: 6,5 (ho trovato la storia geniale e originale, un classico per LadyPalma ormai. Sarai andato sicuramente oltre l'8 se non fosse stato per un finale agrodolce. L'idea di utilizzare il metodo Stanislasvski per giustificare la follia della protagonista veramente da applausi. Mi resta, però, l'amaro in bocca nella spiegazione utilizzata sul perché l'attrice abbia scelto proprio il suo regista come proiezione psicologica. Un po' deboluccia. A mio parere, ovviamente)
Servizio: 7 (anche qui voto che poteva essere tranquillamente più alto, ribassato da piccolissimi errori di distrazione e battitura. La grammatica e l'impaginazione invece sono ineccepibili.)
Conto: 7,5 (il gradimento personale è la cosa che alza di più il voto. Per quanto non sia un horror canonico comunque non vedo la scelta di inserire la storia in questa sezione fuori contesto e il resto delle informazioni mi pare perfettamente in linea con i parametri di ciò che è lo scritto)

Oltre la storia, devo riconoscerti un ulteriore merito. Scrivi veramente tantissimo, sono dovuto arrivare a metà della terza pagina delle tue storie per ritrovare questa che, tra le altre cose, è anche recente comunque. Bravissima insomma.

Recensore Master
05/01/20, ore 08:14

Eccoti il mio taccuino per i quattro ristoranti ^^ 

Location: 9/10
Non conoscevo l’effetto Stanislavskij e l’ho trovato un sacco interessante, non sapevo cosa aspettarmi man mano che leggevo e il titolo, pur essendo molto chiaro, se non si conosce il metodo Stanislavskij riesce a lasciare comunque sorpresi. La frase nell’introduzione mi piace un sacco.

Menù: 10/10
La caratterizzazione della protagonista, Matilde, è da brividi, mi sono innamorata del suo personaggio – per quanto sia folle. Mi piacciono i personaggi sopra le righe e lei è adorabile, l’ho adorata in ogni dialogo. Anche Marco, per quanto abbia poche occasioni di fare o dire qualcosa, mi è sembrato caratterizzato molto bene, perché dagli occhi di Matilde riusciamo comunque a farci un’idea di lui.

Servizio: 10/10 Non credo qui serva una nota molto corposa, non ho trovato un singolo errore durante la lettura e non posso fare a meno di dare il voto massimo, non mi pare di aver trovato nemmeno una virgola fuori posto. L’impaginazione è semplice, il testo è grande abbastanza e georgia è in assoluto il mio font preferito.

Conto: 10/10
Ho amato questa one-shot, mi è piaciuta davvero tanto. È quel tipo di horror che apprezzo moltissimo, e leggendo soprattutto questo genere non posso fare a meno di rendermi conto che come racconto è un sacco originale, non mi pare di aver mai letto qualcosa di simile; all’inizio sembrava una storia di quelle un po’ banali, capita spesso di trovare un personaggio che ne imbavaglia e lega un altro per scopi non proprio dolcissimi, però qui non ci si limita a questo e dopo la follia divagante di Chiara/Matilde si arriva a una soluzione. Il plot twist è pazzesco, riuscitissimo. <3

Alla prossima <3 

Recensore Master
04/01/20, ore 14:11

Ciao, eccomi per 4 storie e 1 arbitro...

Location: 8 1/2 direi che sicuramente il titolo è azzeccato, perchè la protagonista cade con tutte le scarpe in questo "effetto" e non riesce più a scindere personaggio da realtà. Anche la sinossi non è affatto male.

Menù: 8 1/2 anche qui un altro voto alto, perchè la storia è originale e fino all'ultimo, se non si sa cosa sia questo effetto - tipo me - non si capisce cosa andrà a succedere. Davvero ero lì che leggevo cercando di capire se questo effetto citato fosse qualcosa legato alla sfera omicida. Invece, quando ho letto che il sipario stava calando, ho tipo spalancato la bocca... Allo stesso modo non mi aspettavo affatto la scena finale.

Servizio: 8 1/2 lo stile è ottimo, la grammatica praticamente perfetta e non ci sono errori di sorta. Forse qualche svista, ma niente di che. Anche l'impaginazione è giusta: il font ha una grandezza ottimale anche per chi, come me, è mezzo ciecato xD

Conto: 8 la storia mi è piaciuta molto, ho trovato, appunto, l'idea del teatro geniale e che mi ha sorpreso.
Inoltre, il fatto che Matilde riversi sul palco l'odio/amore per il regista e che non si capisca fino alla fine mi ha stupito in positivissimo; ogni suo pensiero era "coerente" - per quanto possa esserlo quello di un'assassina - con quanto accadutole, seppur non coscientemente. D'altronde, mica si può decidere di chi innamorarsi. E la particolarità degli occhi mi ha fatto divertire/elettrizzare (so di avere dei problemi ahaha). Lo farà anche dal vero? Chissà...
Ho trovato la storia anche molto coerente con il rating e i vari avvertimenti.

Alice
(Recensione modificata il 04/01/2020 - 02:11 pm)

Recensore Master
22/12/19, ore 10:40

Ciao cara! Ci rivediamo per la terza settimana di fila. Un appuntamento che sto iniziando a segnare nell’agenda. È sempre un piacere leggere le tue storie che non risultano mai banali e sono molto interessanti. Ma adesso mi concentro su questa:
PORCA MISERIAAAAA! E giuro che lo sto urlando.
Mi hai tenuta con il fiato sospeso per tutto il capitolo e sono stata in apprensione dall’inizio fino alla fine. Questo non mi succede spesso quindi devo farti i complimenti perché sei riuscita nell’intento di coinvolgere il lettore e lasciarlo senza parole.
Ti dirò, non sono un intenditrice di teatro e sconoscevo questo metodo Stanislaviskij. Sappi che dopo questa recensione farò una ricerca in proposito perché mi hai messo molta curiosità. È bello quando qualcuno si serve della sua cultura e delle sue passioni per istruire gli altri. Ti ringrazio per aver colmato questo mio vuoto.
Credevo di stare per assistere ad un omicidio ed invece scoprire che si trattava di una rappresentazione teatrale mi ha un po’ rincuorato. Dico un po’ perché il finale è stato perfetto. Cavoli, non potevi scegliere finale migliore. Nella mia mente si stanno formando delle immagini di come avrebbe reagito il regista dinanzi all’ultima battuta della ragazza “Sofia”.
Complimenti davvero! Spero di non cadere nel banale ma non riesco a trovare altre parole per dirti quanto sei stata brava.
Ovviamente ci diamo appuntamento settimana prossima xD

Recensore Master
19/12/19, ore 08:15

Ciao,
Eccomi qui, dal Giardino di EFP. Ho molto apprezzato il tuo stile in questa shot e, essendo ignorante in materia di teatro, non conoscevo il metodo Stanislavskij e fino alla fine della prima parte ho pensato che tu stessi descrivendo un macabrissimo sequestro femminile culminato poi in una svolta drammatica. Devo dire che scoprire poi che si trattava di una rappresentazione teatrale è stato - per me- un colpo di scena che mi ha strappato un brevissimo sospiro di sollievo; breve, ovviamente, per via di questo finale aperto - quali sentimenti covava infatti la donna nei confronti del regista? E come culminano? Drammaticamente o in una macabra battuta? Credo sia stato strategico da parte tua non spiegarlo e dare spazio ad un finale aperto, congruo con i sentimenti e le emozioni espresse nella prima parte, lasciando appunto il dubbio al lettore. Ti dirò che a me personalmente piace moltissimo pensare in un finale super dark. Ho apprezzato anche come hai descritto questa particolare tecnica teatrale: credo infatti che tu sia stata efficiente e sul pezzo nel descrivere come personaggio e persona si fondano, come facce della stessa medaglia, come una cosa sola.
Alla prossima.
Desy

Recensore Master
18/12/19, ore 18:33

Ciao, sono qui per lo scambio.
Premessa: ho fatto teatro per diversi anni, quindi mi è piaciuto davvero tanto il colpo di scena del sipario.
Non sappiamo se alla fine Matilde uccide il regista, ma me lo sto chiedendo da diversi secondi. Forse qualche minuto. Lo avrà ucciso? Peccato non saperlo.
Molto, molto bello. Mi è piaciuto. Forse troppo monologo, ma allo stesso tempo rispecchia proprio il monologo teatrale, e considerato nel contesto lo trovo molto adatto.
Non ci sveli nulla della protagonista, se non il fatto che sia rimasta nel personaggio. Ahi, ahi, brutta storia! Accadde anche all'attrice di Via col vento, Vivien Leigh, però quando recitò in Un tram chiamato desiderio. Pare che, dopo quel film, si voltava solo se veniva chiamata Blanche, il nome del suo personaggio, altrimenti nisba.
Pare inoltre che molti attori soffrano si disturbo bipolare, ma non so quanto questo sia collegato, certo è che sottoporre una persona ad un cambiamento del genere è pericoloso per la mente. Bisognerebbe tornare indietro a sprazzi, ma si rischia di compromettere il lavoro dell'attore.
C'è un manga basato su questo metodo. Si chiama Glass no kamen (non ricordo il titolo in italiano), cercalo, è davvero molto bello ed anche estremo dal punto di vista della recitazione. Oggi si fa molto con gli effetti speciali, la recitazione ne perde.. il teatro fortunatamente è un'altra cosa, ma i più sono a conoscenza di una recitazione "finta", alterata dal pc.
Sarebbe stato bellissimo scrivere una long sullo studio del personaggio da parte dell'attrice. Perché non lo fai? Visto che conosci la questione, a mio avviso ne uscirebbe qualcosa d'interessante.
Non posso dirti moltissimo, se non il fatto di non aver trovato molti errori.
Il monologo è delirante, esattamente come può esserlo uno psicopatico. Ma ripeto, mi sarebbe piaciuto se ti fossi dilungata. Non è una critica, solo il fatto che mi sia piaciuto il racconto.
Tra parentesi, non mi aspettavo il sipario: pensavo lo uccidesse veramente.
Alla prossima!

- A.

Recensore Master
17/12/19, ore 15:31

Grammatica, Lessico, Stile: 14/15 (5+5+4)
Originalità di titolo, trama, attinenza col tema del contest: 15/15 (v. sopra)
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Gradimento personale: 9/10.
Punteggio totale: 48/50.

le sue unghia lunghe - unghie
***Poi si era fermata davanti a un tavolo quasi dimenticato a causa della posizione defilata nella stanza, ma che in realtà serviva a sostenere l’elemento più importante. Perché si sa che una vittima, un colpevole e un movente non sono sufficienti; per parlare di un delitto occorre che il delitto avvenga e il trasformatore da potenza ad atto non può che essere l’arma.***
E' un po' contorto.

***, che dici?W disse con voce melliflua,*** Ti è sfuggita quella W

***E con una forza uguale e contraria, lei tentò di bloccarlo allora, stavolta con la lama appoggiata finalmente contro quella parte di petto dove potevano essere uguali.*** forse perdo colpi con l'età, ma "quella parte di petto dove potevano essere uguali" sarebbe il decolté? Perché credo che ti riferisci alla parte in alto, più dura, dove non ci sono pettorali o seni. Però è proprio costruita male come frase, anzi solo adesso ho capito come leggerla. Ti basta già spostare "allora" ed eliminare quella congiunzione a inizio frase per rendere la scena più comprensibile, in questo modo ***Allora, con una forza uguale e contraria, lei tentò di bloccarlo, stavolta con la lama appoggiata finalmente contro quella parte di petto dove potevano essere uguali.***

***L’accusa era stata discussa, l’imputato era stato costretto ad appellarsi al quinto emendamento e la sentenza era stata emessa senza possibilità di appello.*** i personaggi sono italiani, quindi perché fare riferimento alla legislazione americana invece che a quella italiana?

Questo invece è uno sfizio che mi devo togliere da "lettrice" :P
***Fenomenale davvero, anche se…”. Il regista esitò per un attimo come aspettandosi una reazione da parte della donna a quella che sembrava profilarsi come una piccola critica, ma quando non ricevette risposta continuò semplicemente: “Anche se gli occhi della tua vittima sono azzurri e non verdi!”.*** Cioè questo qui, ovvero il regista (colpa sua), scrive del quinto emendamento in una cornice italiana, invece di dare ai personaggi dell'opera teatrale dei nomi americani, e poi va a fare il precisino riguardo al colore degli occhi, dettagio che il pubblico non riuscirà a vedere? ^^

Mi è piaciuta molto, è stata una storia adrenalinica però in alcuni punti ho trovato la storia inutilmente contorta eppure è breve, p.e. va bene spiegare l'importanza del tavolo per tenere legato un prigioniero (nei film li vediamo legati a delle sedie e a volte trovano il modo di scappare, potrebbero legarli a mobili più robusti) ma dire perché stava in un angolino della stanza è una spiegazione che distrae, anche la parola trasformaore si capisce subito ma ci ho pensato qualche secondo perché di primo acchito il trasformatore ha a che fare con l'elettricità; idem il dettaglio sulla parte dle petto in cui potevano essere uguali che non ho compreso e non so se tu la intendevi come l'ho interpretata io visto che precisi che è attratta dal punto a destra dove non c'è il cuore.
In un racconto così, dal ritmo serrato come il battito del cuore del povero Marco della pièce teatrale, certe cose rallentano il ritmo, i tuoi personaggi sono due attori davvero bravi, e recitano talmente bene che sembrano improvvisare, ciò che è di troppo rovina l'immediatezza.
La pecca del tuo racconto sono gli stralci contorti, per questo ho penalizzato lo stile, e c'è anche qualcosa di fuori posto come ho spiegato. Tuttavia è una bellissima storia, ci ero cascata ad immaginarla come una psicopatica che voleva veramente torturare e uccidere l'ex fidanzato e quando ho capito che stavano recitando su un palco ho invidiato la loro bravura!

Il dettaglio degli occhi non avevo compreso che avesse la sua importanza, nel modo in cui l'aveva per te. Mi è chiaro il fatto che è la "scusa" per cui lei che non aveva mai ucciso, ancora suggestionata dal suo ruolo di psicopatica, mieterà una vittima nella realtà e non sul palcoscenico. Ieri a pranzo mi sono ritrovata a pensare che forse tutto partiva dal regista: se invece di essere quello che si trova al posto sbagliato nel momento sbagliato e ha la sfiga di dire la frase infelice, lei non fosse stata in passato innamorata del regista, avesse sofferto per li e per questo motivo mentre recitava il suo copione pur avendo davanti il personaggio di Marco con gli occhi azzurri, insiste col parlare di occhi verdi.

Recensore Master
17/12/19, ore 10:00

Ciao! <3
Meno male che mi hai consigliato questa storia... Comunque giuro che vorrei avere la tua costanza nella scrittura, ho visto che il tuo profilo è stracolmo di originali e fanfiction e niente, mi sa che mi divertirò parecchio! *risata malefica*
Okay, bando alle ciance, passiamo alla recensione. XD
'Se fossi una scrittrice, potrei scriverci un bel racconto in proposito...' -> in realtà è praticamente off topic, ma volevo segnarti questa frase perché l'ho adorata, è una specie di Easter egg super carino (Si intende questo per Easter egg, vero? Altrimenti ignorami ahahhaa).
'...e, ad essere sinceri, la verità non è che odiarle non è difficile. Odiarle è proprio così facile.' -> in questo periodo mi suona più 'sia difficile', invece che 'è' al tempo presente.
'Non hai idea di quante volte mi hanno pugnalato e quante volte poi mi hanno salvato. Sarebbe davvero un peccato non vederli più… Ma potrei sempre strapparteli e tenermeli gelosamente in un vasetto di vetro, che dici?W disse con voce melliflua...' -> anche in questo caso, mi suona meglio' mi abbiano pugnalato' e 'mi abbiano salvato', ma comunque non è un errore utilizzare il presente, te lo scrivo giusto così. E poi, c'è quella 'W' al posto del trattino, errore di battitura.
Non ho riscontrato altro, ma ero talmente presa dalla narrazione che sinceramente potrebbe essermi sfuggito qualcosa, chiedo venia in anticipo!
Ora, passiamo alla storia. La trama l'ho adorata, mi è piaciuta da morire e io non ho avuto nessuna difficoltà di comprensione. L'inizio è splendido, mi hai messo un'ansia allucinante, la pressione psicologica che la tua protagonista riserva a Marco è incredibile, ti giuro che sono stata malissimo perché stavo proprio aspettando la scena super splatter da un momento all'altro (anche perché, come hai sottolineato tu, persino l'inquisizione spagnola non avrebbe potuto fare di meglio con gli strumenti da tortura selezionati). L'introspezione della protagonista l'ho amata (AMATA) con tutto il cuore, fatta davvero bene, dettagliata e coinvolgente. Il pezzo degli occhi è stato il 'peggiore', ho pensato 'okay, ora glieli cava lentamente dalla faccia' HAHAHA. E poi, BABAM, colpo di scena, il rosso delle tende e non quello del sangue... Fantastico, mi hai fatto tirare un sospiro e di sollievo (momentaneo, accidenti a te!). Sarebbe stato già bellissimo se fosse finito così, ma tu no, dovevi inserirci qualcosa di mooolto peggiore. Un ulteriore colpo di scena, ovvero che lei non stesse affatto recitando, soltanto che nella sua mente la vittima designata era proprio il regista dello spettacolo. '...Non vorrei mai stare nei panni della persona che ti ha evocato simili emozioni nella vita, ma credo che dobbiamo ringraziarla se questo è il risultato...' -> bellissimo questo dialogo, detto proprio dal regista poi!
Insomma, l'immagine finale è veramente fantastica, ancor più inquietante della scena iniziale! Sei stata bravissima a coinvolgere e a stupire il lettore più volte, e i colpi di scena (se fatti bene) attribuiscono alla storia proprio un altro passo, io vorrei essere in grado di farli ma non ho mai troppe idee brillanti! XD
In sintesi, mi è piaciuta moltissimo, grazie per avermela consigliata, geniale e coinvgente, le tue storie le adoro!

Recensore Master
05/11/19, ore 12:17

Ciao^^
vedi un po' chi è la persona dagli occhi verdi che dovrà guardarsi le spalle…
La tua storia mi ha ricordato per certi aspetti alcune sequenze di "Luna di fiele", non so se l'hai visto.
Molto bella l'immedesimazione dell'attrice, profonda e inesorabile, che pian piano la porta in una realtà sospesa che non è più quella del palcoscenico ma non è nemmeno quella in cui può concretamente uccidere la sua vittima, che tempo prima era stata carnefice.
Molto ben scritto, complimenti!

Recensore Veterano
09/10/19, ore 00:35

Ciao!
Oh. Mio. Dio.
Si, queste espressioni sembrano tutta scena ma devo dire che, dopo 'Il migliore dei mondi possibili', questo è il tuo scritto che preferisco. ma come gli è venuto in mente a quei tipi di non farti vincere? già ero convinta nel leggere la descrizione, quando dici che alla fine c'è un colpo di scena. ma a parte che il colpo di scena, per chi ignorante come me non conosce l'effetto Stanislavskij, ne ha letti due ... è che hai scritto tutto benissimo. la prima parte, quella sul palco, non solo mi piace e mi ha fatto pensare a criminal minds, ma mi ha conquistata con questo: in fondo noi vogliamo solo ciò che riteniamo possibile. Forse voleva semplicemente che io cominciassi a ritenerti qualcosa di impossibile, ma l’unico modo che conosco per farti smettere di essere possibile è che tu smetta di esistere del tutto. Ecco perché devi morire, perché devi smettere di essere possibile.
mi è piaciuta tantissimo come motivazione, molto poetico e macabro allo stesso tempo. e poi arriva il colpo di scena del teatro, che mi è piaciuto già. poi, quando dici che lo sceneggiatore aveva minacciato di toglierle la parte, ho intuito il finale e non stavo nella pelle di confermarlo perchè è una cosa stupenda e tremenda. mi affascina tantissimo la psiche criminale, lo sai!

Brava!
AC

Recensore Master
06/10/19, ore 14:46

Ciao!
Ero molto curiosa di leggere anche io qualcosa di tuo, e visto che partecipiamo allo stesso contest, ho deciso di leggere questo racconto: ammetto di non essere in generale una grande appassionata di horror, ma il titolo mi ha subito catturata (ho "rischiato" di scrivere la tesi, su Stanislavskij).
Mi è piaciuto molto questo gioco di specchi che hai messo in atto, svelando al lettore, di volta in volta, soltanto una prospettiva da cui osservare la scena: hai secondo me mantenuto molto bene la tensione, riuscendo a darle un arco consistente durante la prima parte, e poi a farla "crollare" nella maniera giusta sul finale, con quell'attimo di rilassatezza in cui il lettore crede di essere finalmente al sicuro, di aver svelato ogni mistero e di potersi rilassare in un'atmosfera tranquilla, per poi chiudere il tutto con il vero colpo di scena, quello che rimette nuovamente in discussione ogni certezza.
Mi è piaciuto molto anche lo stile con cui hai narrato tutto: uno stile scorrevole, ma accurato, che accompagna molto bene la narrazione. La accompagna talmente bene che avrei voluto poterne leggere un po' di più.
Comunque, il tuo racconto mi è piaciuto tanto, sono contenta che il contest mi abbia dato l'occasione di leggere qualcosa di tuo!
In bocca al lupo per il concorso, e alla prossima!

Recensore Master
05/10/19, ore 07:17

Buongiorno.
Hai avuto una valida ed originale idea!
Il racconto ha del potenziale, secondo me al Contest si piazza bene.
:)

Recensore Master
04/10/19, ore 21:36

Erano mesi, forse anni che non entravo sul sito per recensire. (Non mi è venuto il meme di Albero Angela nel dire questa frase, no no.)
Comunque, sono felice di essere ritornata e aver trovato la tua storia. Mi piaciuta molto perché l’ho trovata parecchio dettagliata. E l’intermezzo che ti fa rimanere di sale l’ho adorato, come anche il finale, che ti fa rimanere di sale ancora di più. Questo doppio colpo di scena mi è piaciuto da morire.