Recensioni per
Il senso della vita
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 187 recensioni.
Positive : 187
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/04/24, ore 17:49
Cap. 2:

Ciao Gladia,

che meraviglia questa storia, a me ha dato un'impressione più tattile che visiva. E' tutto luminoso e pieno di colori vividi, l'opposto della storia precedente.

Bellissima.

Ciao
RKM

Recensore Master
05/06/20, ore 00:37
Cap. 2:

Io davvero non so come dire. Vorrei innanzitutto ringraziarti fin dal profondo del cuore per le tue fic su Good Omens – credo di avertelo già detto, ma ci tengo a ribadirlo e ad assicurarti che non lo dico tanto per dire, né sono frasi vuote che dico a chiunque: è raro trovare in questa sezione delle fic che non solo sono così belle (e il tuo è uno stile unico e dolcissimo), ma che riescano ad affrontare i personaggi con maturità e con coerenza, tratteggiando Aziraphale e Crowley con la caratterizzazione che meritano.
Sono loro, ma arricchiti della tua visione. E di questo non posso che ringraziarti, perché ogni volta che vengo su questi lidi lo faccio con piacere e con il cuore gonfio di aspettativa – aspettativa che tu non manchi mai di soddisfare, ma pure superare!
E infatti questo capitolo non poteva essere da meno.
Tra l’altro non sai come sia felice di vedere che stai mandando avanti la raccolta, ricordo di aver commentato il primo tempo fa e poi mi sono dedicata ad altre tue oneshot, ma tornare a leggere di questi missing moment legati ai cinque sensi è davvero una delizia.

Ricordo che nell’ultima fic che ti ho recensito, dicevo quanto sarebbe stato bello poter leggere del momento in cui questi due si incontrano ai tempi del Giardino dell’Eden e della cacciata di Crowley/Crawley.. a-ah! Che ingenua sono stata! *_*
Questo momento completamente dal POV di Craley in versione serpente è qualcosa di cui non sapevo di avere il bisogno finché non l’ho letto. A parte che ogni suo pensiero è stato calzante (devo smettere di stupirmene, lo so), ma mi ha proprio fatto tenerezza il modo in cui praticamente si ritrova già attratto da quell’angelo che dovrebbe essere suo nemico, ma che in cui non riesce a vedere nulla di pericoloso. Anzi, quello che vede è un essere con un corpo imperfetto e che comunque gli appare bellissimo e puro e che gli mette voglia di accarezzargli i capelli… e se non sono anime gemelle predestinate sti due, allora non so proprio chi altri lo sia!
A parte le descrizioni accurate (il modo di strisciare del serpente e quello di arrampicarsi sugli alberi allentando e stringendo le spire, ad esempio), ho davvero amato l’introspezione focalizzata su Crawley, sui suoi “ricordi”, sul sapere che un tempo era stato un angelo a sua volta, ma che poi si è ribellato a differenza di Aziraphale.
È stato un (non)incontro il loro che pur mancando di dialoghi, pur mancando di una vera e propria interazione, ha detto più di mille parole e ha lasciato il segno nel cuore del demone. E poi il finale in cui Crawley non si accorge di niente, ma Aziraphale si gira a guardarlo ammirato... giuro che ho esultato. Non sai quanto mi sarebbe piaciuto poter vedere questa scena nella serie tv, sarebbe stata perfetta!
Complimenti.

Recensore Master
13/05/20, ore 21:13
Cap. 2:

Ciao, come vedi non sto procedendo in ordine, ma vado un po' a sensazione, leggendo la storia che al momento mi ispira di più. Questa l'avevo lasciata indietro perché dandole una rapida occhiata mi ero convinta che avessi meno cose da dire (per una recensione lunga, dato che partecipavamo a quello scambio), ma adesso che sono più libera penso di potere lasciarti un commentino anche un pochino più breve del solito.

Anche questa mi è piaciuta molto, racconta non propriamente del primo incontro tra loro (che succede poco dopo questi eventi), ma della prima volta che in qualche modo si sono visti. Senza parlarsi, ma guardandosi da lontano in una maniera anche incuriosita, sebbene a tratti diffidente, per ovvie ragioni perché stanno pur sempre su due opposte fazioni. Non credo che Aziraphale abbia notato qualcosa, sembrava confuso e stordito dal sonno, e non credo abbia capito che quello fosse uno degli angeli rivoltosi che sono caduti, ma il demone invece ha visto eccome. Abbiamo questo Crawly, col nome ancora strisciante che a me affascina tantissimo, che nel giardino terreste sta andando a tentare Eva. Lo cogliamo nel momento in cui sta strisciando nel giardino, appostandosi tra le fronte dell'albero di mele, in attesa che lei arrivi e lì chi ci sta seduto sull'erba? Ho trovato l'immagine dell'angelo dormiente davvero stupenda, questi piedi nudi, le ali spiegate, il volto rilassato... un'immagine da affresco quasi. Mi è anche piaciuto molto come hai usato le parole, le descrizioni e i piccoli dettagli che hanno reso la scena davvero viva, come l'amore che Aziraphale infonde camminando per il giardino. L'averci mostrato questo angelo bellissimo e rilassato e dall'altra parte un Crawly incuriosito da questa figura dormiente e particolare, che se ne sta a dormire come se niente fosse. Ho trovato proprio questo, Crawly incuriosito e forse anche affascinato. D'altronde, quando lo ritrova dopo la cacciata dal giardino terrestre, che se ne sta sulle mura di cinta, Crawly dà già l'aria di sapere chi sia Aziraphale e di esserne anche parecchio incuriosito, questo è l'inizio di tutto insomma. E ho amato il modo in cui hai utilizzato le parole, tutte adeguate e che rendono anche bene l'idea di una serpe che striscia, un demone che deve assolvere al compito che gli hanno dato e che lo fa, magari senza troppa voglia e dall'altra parte l'angelo, che infonde amore a ogni passo. Che già sembra così diverso rispetto agli altri angeli. Ama ogni cosa, anche la più piccola e in apparenza la più insignificante ed era così lui...

Come sempre resto affascinata dallo stile, dalla tua capacità di ritrarre le sensazioni tattili, le emozioni visive, ottime soprattutto le descrizioni, uno stile che con Crowley e Aziraphale calza a pennello. Anche questa storia mi è piaciuta molto, e ti faccio i miei complimenti.
Koa

Recensore Veterano
03/05/20, ore 11:12
Cap. 2:

E ritorno da te. Senza niente da dire. Senza tante parole ma con in mano questa recensione per te.
*Sant'Iddio gli effetti della quarantena, le citazioni a Jovanotti. LE CITAZIONI A JOVANOTTI*

Cara Gladia, eccomi qui. Torno alle tue storie con un po' di nostalgia. Mi era mancato il tuo modo di scrivere così profondo. Ho deciso di riprendere questa raccolta perché il primo capitolo mi piacque particolarmente.
Partiamo da un presupposto, dunque. Ho una personale definizione per quanto riguarda la parola "geniale" ed è: qualcuno che, con mezzi ordinari, riesce a rendere qualcosa di banale straordinario. E questa raccolta ne è una riprova capitolo dopo capitolo. Se nel primo hai utilizzato uno stetoscopio per renderlo un oggetto romantico, qui ti limiti all'uso degli occhi. Così scontato nella sua semplicità, proprio perché è il senso su cui la maggior parte delle persone fa più affidamento, da risultare geniale.
Quindi ci troviamo nei rettili occhi di Crawly, serpente tentatore che s’aggira per l’Eden in cerca dell’albero i cui frutti sono proibiti agli uomini. Un retrogusto biblico per questa storia.
Pare che Adamo ed Eva non siano gli unici per cui è sbocciato l’amore in questo giardino.
Tanto che, quando Crawly scorge sotto e vi trova Azi, mi è parso di sentire la rullata di percussioni del buon Phil Collins in In the air tonight. È questo, dunque, il loro primo incontro? La prima volta che Crawly poggia gli occhi sulle curve morbide dell’angelo di cui pare invidiare la purezza. Proprio lui che persino da angelo era considerato anomalo per via di quella cascata di boccoli rossi come il fuoco.
Nel suo tono vi è disprezzo, tanto da descrivere gli occhi di Azi così fastidiosamente gentili e innocenti, una volta che riesce a vederli distintamente. Quel contatto non è frutto del caso, però, è qualcosa di ricercato in silenzio come se Crawly lo stesse cacciando. E come al solito, come nella maggior parte dei tuoi scritti, anche in questo hai celato allo sguardo di chi legge più di quanto volessi mostrare.
C’è molto all’interno di questo serpentesco modo di guardare l’angelo. Vi è una punta di invidia, disprezzo e voglia di corrompere. Eppure… allo stesso tempo pare che sia difficile per il demone distogliere lo sguardo dall’angelo, mentre si nasconde nell’erba alta. Quel non detto che lascia sempre trasparire le intenzioni di chi tace. Così e così sarà, per i secoli a venire, tra i due. E questo primo incontro, occhi negli occhi, non è altro che la scintilla che innescò la fiamma. Il fuoco, che ci è tanto caro, e che spaventa ma ammalia. Un pensiero ricorrente, quando leggo i tuoi scritti. Forse è perché è quello che riesci a imbrigliare con le tue parole. Te l’ho sempre detto che hai uno stile che trasuda passione, in tutto ciò che fai. Se disegni o scrivi lasci comunque percepire quel calore che ci metti dentro.
E a te, moderna Prometeo, rinnovo i miei complimenti. Passo al prossimo capitolo e intanto ti saluto,

ci leggiamo presto (molto presto).

Recensore Master
30/04/20, ore 13:17
Cap. 2:

Ciao cara Gladia, eccomi qui a proseguire questa raccolta. Se nel primo capitolo il senso al centro della oneshot era l’udito, qui abbiamo invece il protagonismo della vista – anche se nella prima parte sono altri i sensi che guidano il serpente: il tatto nella sensazione dell’erba sulle squame, e poi il gusto nel momento in cui assaggia l’aria con la lingua. La vista si apre del tutto solo dopo, quando vede Aziraphale.
Non è sempre facile scrivere una recensione di una certa lunghezza quando la storia è breve, ma per fortuna con te questo problema non sussiste: gli spunti sono sempre tanti, così come i dettagli da sottolineare. Inizio con il dirti che mi è piaciuto tantissimo tutta l’impostazione della situazione: il primo incontro tra i due, un incontro in cui non si parlano e neanche si guardano vicendevolmente, ma semplicemente si scorgono vicendevolmente.
Crowley – o meglio Crawly – è il serpente tentatore con un compito preciso, un angelo caduto che si imbatte mentre striscia nell’Eden in una figura paffuta che riconosce subito come angelo anche se non proprio in possesso di un corpo perfetto (elemento che giustamente nota en passant nella parentesi della descrizione).
L’importanza del vedere è sottile ma emerge di continuo, anche perché parte della potenza dell’incontro si basa sugli occhi. Infatti, dopo aver descritto in tutti i particolari quella figura che gli appare di spalle appoggiata al tronco, Per un attimo, Crawly si rammaricò di non potergli vedere gli occhi. E quando finalmente qualche righe più sotto quegli occhi li vede, ne è stupito ma anche in qualche modo seccato: Ovviamente, era un angelo, doveva per forza avere quegli occhi fastidiosamente gentili e innocenti. Ed è inevitabile ricollegare gli occhi azzurri di Aziraphale a quegli originali di Crowley: color nocciola che – uniti ai ricci rossicci – rappresentavano già da subito un’anomalia.
Il senso della vista assume qui assume due dimensioni e un’altrettanto duplice prospettiva: Crowley vede di passaggio il Giardino ma soprattutto vede l’angelo; Aziraphale invece vede dapprima il Giardino e solo di sfuggita, nell’ultima frase, si accorge del serpente. Mi è piaciuto quell’ultimo momento in cui la visione si è ribaltata e ci hai mostrato anche se in pochissimo il punto di vista dell’angelo: se finora più che vedere il Giardino lo ha contemplato benedicendo questo o quel fiore, ora rimane per qualche attimo incantato a guardare le sue squame che luccicavano di nero e di rosso alla luce del sole. Il serpente pur nella sua funzione demoniaca riesce a suscitare incanto e rientrare in pieno diritto nella contemplazione assoluta che abbraccia tutto il Giardino: per Aziraphale non è un’anomalia, neanche in quella forma, fa parte del Giardino. Ed è interessante soprattutto se messo in relazione a quell’iniziale riferimento alla forma fisica di Crowley come angelo e alla parentesi rivelatrice in cui lasci intendere la sensazione di non appartenenza: (così poco angelici, gli avevano detto).
Una oneshot veramente bella e densa di significato. Mi è piaciuta molto, come tutti i tuoi scritti. Spero di poter continuare presto la lettura.
Un bacio e alla prossima!

Recensore Master
20/03/20, ore 13:51
Cap. 2:

Ma ciao <3
Eccomi di nuovo qui per proseguire questa raccolta. La prima OS mi aveva conquistata, ma anche questa non è stata da meno, mi è piaciuta davvero tantissimo - ormai penso che qualsiasi cosa scritta da te finirebbe per piacermi, hai uno stile che adoro, ma sicuramente te l'ho già detto. 
Questa volta iniziamo vedendo Crowley nelle vesti di serpente, la descrizione delle prime due righe è un sacco bella. Il momento di cui hai scelto di parlare si sposa ovviamente benissimo con il fandom e sin dalle prime righe sei riuscita a incuriosirmi molto, mi chiedevo dove volevi andare a parare - certo, tralasciando lo scopo del serpente di tentare Eva e farle mangiare la mela, questo è universalmente conosciuto, ma mi chiedevo cosa sarebbe successo fra i due... e la risposta è niente, perché è solo Crowley a vederlo, ad ammirarlo, e l'os si basa sui suoi pensieri e le sue sensazioni. Quello che ci descrivi è la prima volta che Crowley vede Aziraphale, un angelo dalle fattezze così dolci e gentili, candide e in contrasto con la natura mutata di Crowley. Il modo in cui hai descritto Aziraphale dal punto di vista di Crowley l'ho letteralmente amato, è bellissimo come tu l'abbia delineato attraverso quei dettagli che lo rendo l'Aziraphale che tutti qui conosciamo. Ho amato ancora di più che Crowley abbia quel bisogno di sporcarlo, macchiarlo; è un concetto che pur non parlando di angeli e demoni ho usato spesso anch'io in alcune storie e che mi affascina un sacco. 
Non ci sono dialoghi in questa OS, non succede chissà che cosa, ma è un primo incontro che mi è piaciuto molto immaginare e mi ha catturata dalla prima all'ultima riga per come hai dipinto le sensazioni. Come al solito con poche parole crei dei risultati davvero piacevoli da leggere, sei una costante scoperta <3
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
18/03/20, ore 18:25
Cap. 2:

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio libero del Giardino! :D
Come ti dicevo, non vedevo l'ora di continuare questa raccolta, perché fin dalla prima OS mi aveva del tutto conquistato!
Prima di tutto, mi è piaciuto un casino il fatto che questa storia si ambienti nel loro "passato", quando cioè loro due non si conoscono del tutto, l'Eden esiste ancora e alcuni angeli sono appena caduti dal Paradiso.
L'idea di Crowley versione serpente tentatore con le sue spire rosse e nere, in procinto di svolgere la missione che cambierà per sempre la storia dell'umanità, l'ho trovata veramente geniale e accattivante.
In particolare, è stato bellissimo il risvolto per cui, alla fine vediamo che è lo stesso serpente che dovrebbe "tentare" a rimanere ammaliato dalla bellissima creatura che incontra nel giardino dell'Eden, cioè Aziraphale che se ne sta quietamente disteso a riposare.
La parte finale, dove Azi si volta e scorge il serpente, ammirandone suo malgrado la lucentezza e l'eleganze, è la perfetta chiusura del cerchio, ci lascia scorgere quel legame istintivo che poi li accompagnerà per tutto il resto del tempo.
Bravissima come al solito, non smetterò mai di farti i complimenti per la profondità che accompagna i tuoi spunti creativi e il tuo stile di scrittura, sempre così emozionante!
Non vedo l'ora di continuare la raccolta :D
Un abbraccio, Violet!

Recensore Master
15/01/20, ore 17:16
Cap. 2:

C’è poco da fare, quando due creature sono destinate in questo modo, il legame si avverte da subito, anche se non a livello cosciente. È qualcosa che striscia (mai verbo fu più appropriato) fin sotto la pelle, è un istinto primordiale che ci fa poggiare gli occhi su qualcuno e quando, inevitabilmente, quel qualcuno diventa il centro del nostro mondo, non possiamo fare altro che tornare a quel primo istante di grazia e pensare “sì, io già lo sapevo, già ti conoscevo”.
Crawly vaga per l’Eden in cerca dell’albero della Conoscenza, e il parallelismo è evidente, poiché proprio sotto alle sue ampie fronde troverà Aziraphale: non è infatti proprio attraverso l’Amore che si impara a conoscere se stessi?
Crawly ne è subito incuriosito, tutto nell’angelo attira la sua attenzione, da quel corpo un poco imperfetto all’aura di benevolenza e dolcezza che diffonde attorno a sé come l’inebriante profumo di un fiore. La sua purezza smuove nel demone ricordi lontani, dolori antichi conseguenti alla Caduta, e il pensiero che sopraggiunge non può essere che uno solo: cos’ho mai io in comune con questa creatura? Niente, in apparenza, eppure Crawly non riesce a sentire avversione per l’angelo addormentato, non lo percepisce estraneo a sé, non lo ritiene un nemico da combattere. Né è già attratto, irrimediabilmente, solo che ancora non lo sa.
È bello che, proprio alla fine, ci venga dato un assaggio anche dei pensieri di Aziraphale, che per un istante si lascia attrarre dal riverbero del sole sulle bellissime squame del serpente, e ne rimane ammaliato. Anche in questo caso, non ci sono moti di repulsione da parte dell’angelo, ma solo fascinazione. Come se in un lampo di consapevolezza – emotiva, più che razionale – i due già sapessero di appartenere l’uno all’altro.
Quanta emozione, e quanto amore: quello fra Aziraphale e Crowley, all’inizio di tutto, ma anche il tuo, per questi due bellissimi personaggi.
Sono incantata <3
Un bacio e a presto :*

padme

Recensore Master
06/01/20, ore 17:32
Cap. 2:

Come sai, sto serpeggiando in questa raccolta un po' a caso, prima di mettermi in pari e poi leggere di fila come mi hai raccomandato ;)
Ma la dolcezza di questa storia? sei davvero bravissima con queste scene in apparenza piccole, dei quadretti all'acquarello pieni di dettagli preziosi, non solo di grandi accadimenti. L'angelo e il serpente si sono visti prima di coonscersi - essendo questa la vista, giusto? - e ammirati.
Per tutto il tempo sembra che sia solo Crawly a studiare Aziraphale, che d'altro canto, dorme. E' la visione stessa della pace e della benevolenza , lui ai fiori dice cose gentili, eh!- ed ha un aspetto imperfetto che attira il demone più di quegli altri che sembrano tante statue fatte in serie. E' soffice, biondo, morbido, particolare.
Non riesce a considerarlo nemico e questo non era un effetto facile da rendere scrivendo. Per natura dovrebbe esserlo, invece hai fatto sembrare così realistico che sia bastata questa occhiata per capire tante cose. Forse perchè sono troppo destinati :3
forse perchè la bellezza provocante e sensuale di quel serpente di ghiaietto ha attirato degli occhi di cielo che non lo dimenticheranno più.
li conosci così bene... che bello quando è così e leggi racconti nei quali ti perdi con gioia
un bacio dolce,
Setsy

Recensore Master
05/01/20, ore 14:14
Cap. 2:

Buon anno cara!
Inauguriamo il nuovo anno con una meravigliosa lettura. Cioè cosa ho appena letto? Mi pare di aver già detto nella recensione precedente che questa raccolta di Oneshot associata ai cinque sensi sarebbe stata una perfetta opera d’arte. Ad oggi il mio giudizio rimane immutato. Per questo ho deciso di continuare lo scambio con “il senso della vita”, nonostante sia estranea al fandom. Ma quando si incontra un autore così bravo come te diventa irrilevante conoscere o meno la storia di un determinato personaggio.
Ma partiamo dall’inizio: la scelta di ambientare questa OS all’inizio dei tempi, prima che Adamo ed Eva venissero scacciati dall’Eden è un’idea fantastica! Ho proprio amato questa ambientazione e, soprattutto, il contenuto: la sua particolarità sta nella descrizione minuziosa, dettagliata e sublime di ogni dettaglio. Grazie a questo tipo di narrazione ho avuto la possibilità di vedere con i miei occhi l’ingresso di Crowley nel giardino dell’Eden e l’incontro con l’angelo assopito ai piedi dell’albero.
È indiscussa l’attrazione che Crowley prova per Aziraphale, lo si percepisce dalla sua reazione nell’attimo in cui individua l’angelo. L’accurata osservazione tradisce le sue intenzioni. Pensare che sono destinati sin dal principio è davvero romantico ed emozionante.
La conclusione è a dir poco perfetta perché questo conferma quanto appena detto: Crowley e Aziraphale sono legati tra loro dal destino. Adoro queste storie.
Vuoi vedere che andrà a finire che diventerò fan del fandom grazie alle tue storie? Ahahah
Complimenti sei davvero bravissima. Amo il tuo stile e le tue idee.
A prestissimo!

Recensore Master
04/01/20, ore 11:52
Cap. 2:

Ciao tesoro.
Eeee h ti rinnovo gli auguri di buon compleanno. Quale occasione migliore per non continuare questa raccolta?
Posso dire che ho amato questo capitolo? Io adoro tutto ciò che ambientato nel periodo dell'Eden, perché si potrebbe fantasticare così tanto. Questo primo incontro sfuggente tra Crawly e Aziraphale mi è piaciuto da matti. A parte che io muoio quando si fa sempre riferimento a Crawly prima di cadere, a quando era un angelo, perché c'è così tanto materiale angst che non si può non amare. E' bellissimo il suo primo approccio ad Aziraphale, il suo osservarlo. E' incredibile come abbia già colto così tanti dettagli in lui. Come ne sia già rimasto così affascinato e preso. Nonostante lui dovrebbe odiare gli angeli, sente che con Aziraphale non è proprio possibile. Vedere Aziraphale attraverso gli occhi di Crowley (e viceversa) è sempre bellissimo. Anche se di sfuggita, anche l'angelo lo vede e ne è affascinato, eppure ancora non sanno che si rivedranno presto...
Niente da dire, mi è piaciuta moltissimo, è sempre un grande piacere leggere le tue storie <3
A presto, passa una buona giornata <3


Nao

Recensore Master
23/12/19, ore 17:30
Cap. 2:

Carissima Gladia!

Che capitolo dolce e bello – che raccolta incantevole che stai creando. Mi piace perché è ragionata e a mano a mano che si prosegue e si va avanti questo elemento è ben distinguibile. Qui facciamo un salto temporale notevole al primo incontro tra il demone Crowley e Aziraphale. La vista è il senso che viene utilizzato con maggiore intensità e che consente alle due creature ultraterrene di incontrarsi e di scrutarsi con curiosità. Il punto di vista privilegiato è quello di Crowley e ho amato come lo hai sfruttato per rendere Aziraphale e il suo aspetto puro, benigno, interessante – per esempio, quant’è calzante e tenero quel “paffuto”?

Anche l’Eden appare descritto con pochi tocchi assolutamente giusti e perfetti, capace di ospitare entrambe le creature e di far loro stabilire un contatto – una prima impressione – che colpisce proprio perché noi sappiamo che questo non è un semplice demone che vede un angelo, affatto, ma qualcosa di più importante: è l’inizio di un’amicizia che sarà lunga quanto il Tempo – ah, come si diventa poetici sotto Natale >
Una cosa molto bella è che Crowley ricorda con difficoltà o quasi per niente ciò che c’è stato prima della sua ribellione e caduta: è cosciente che l’angelo appartiene alla sua fazione avversa e che quindi ci sarà un Giudizio Universale che li vedrà affrontarsi, ma il sentimento di neutralità che constata nella sua forma serpentesca e che è impossibile non leggere come il preludio a una simpatica che si tramuterà in un amore che ben conosciamo <3. Il fatto che in un certo senso si litighino l’albero e che Crawly lo osservi andare via – lo osservi a lungo andare via – e che l’angelo, di rimando, guardi il bagliore della sua pelle… è un momento molto ben reso e potente per quanto concerne l’immagine che trasmette. Gli sguardi si incatenano, l’attenzione è concentrata su loro due.
Bravissima e Buon Natale <3
Shilyss :)

Recensore Junior
06/12/19, ore 20:08
Cap. 2:

Crowley che guarda Aziraphale dormire (e Aziraphale che guarda Crowley dormire) sono fra le scene che mi piace di più immaginare; e Aziraphale all'Inizio, rotondo e piumoso e dorato come un anatroccolo, è un'immagine dolcissima <3

Cose che riappacificano con il mondo.

Recensore Master
28/11/19, ore 13:52
Cap. 2:

Carissima ♥
Mio dio, ho un amore spropositato per i tuoi scritti e per come riesci a scrivere di loro. Che meraviglia, rimango incantata. Ci sono delle descrizioni che fai, che modelli con il tuo stile, che mi spiazzano.
aveva le ali aperte, poggiate mollemente dietro di lui, che si aprivano ai due lati del tronco dell'albero di mele, questa immagine in particolare di Aziraphale addormentato mi ha letteralmente conquistata.
Questa storia è priva di dialoghi, ma così colma di introspezioni che non se ne sentiva la necessità, anzi. Rimanendo così resta quell'alone di curiosità, dolcezza, di dubbi, di domande che affossano la mente di Crowley, forse per la prima volta di fronte a qualcosa che lo incuriosisce davvero; qualcuno che è lì, inerme, che dorme, che esplode di dolcezza, di candore, di tranquillità... il suo totale opposto. Gli occhi blu di un angelo, imperfetto nella sua perfezione, capace di ammaliarlo, di colpirlo persino nelle pieghe del vestito che porta. Qualcosa che, seriamente, mi ha colpita nel profondo.
E lo studia, il suo Aziraphale, fingendo di non ammirarlo e invece lo guarda, ci si perde, in quel candore... e noi, con gli occhi di un punto di vista incentrato totalmente in Crowley, non possiamo che fare lo stesso.
Nel finale poi l'angelo si sveglia, e la luce del capitolo si espande. Lui brilla, scintilla... spiazza. E, infine, scopriamo che dopotutto c'è stato un "ammirarsi" a vicenda, in tempi diversi... dove Crowley si è deliziato della purezza dell'angelo, quest'ultimo si è deliziato della vista delle squame del serpente, scure e meno candide, ma di certo affascinante.
Un bellissimo mix, questi due, e non si può non amarli. Il tuo modo di rappresentarli è delicatissimo, sembra quasi che possano rompersi da un momento all'altro, e adoro... oh, se adoro tutto ciò.
In sostanza, questa raccolta di shot mi ha rubato l'anima, e non vedo l'ora di proseguire. I tuoi Crowley e Aziraphale sono irresistibili; ti prego scrivi di loro per sempre ♥
Miry

Recensore Master
26/11/19, ore 00:17
Cap. 2:

ed ecco il capitolo incentrato sulla vista, davvero una sorta di poesia, le descrizioni le sensazioni, come sei riuscita a far visionare tutto così bene a noi lettore, quel primo incontro che ha già lasciato il segno, si sono notati.. la curiosità di Cro di sapere di che colore ha gli occhi il dormiente angelo, i vaghi ricordi di Cro di quando era angelo… e poi alla fine, sapere che anche Azi lo ha già notato, colpito dalla sua bellezza di serpente
è tutto così awwoso <3
sei un portento
(Recensione modificata il 26/11/2019 - 11:36 pm)

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