Recensioni per
Il senso della vita
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 187 recensioni.
Positive : 187
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Ciao Gladia,

no vabbeh, io ho sgranato gli occhi mentre leggevo e sono rimasta così fino alla fine.

Quel colpo di scena ha obnubilato tutto il resto ahahhahaha

Proseguo con la serie.

Ciao
RKM

Nuovo recensore

Ma, ma! Sono morta! Ed ecco come Crowley baciò per la prima volta la labbra di Aziraphale. Crowley avrà benedetto e maledetto il thè allo stesso tempo. Dovresti fare la scrittrice, scrivere qualche libro. Sei bravissima.

Recensore Master

Ciao cara Gladia, torno con molto piacere a proseguire questo "percorso dei sensi".
Mi è piaciuta l'ambientazione nel Seicento e come hai giocato con l'effettiva presenza delle bevande: il caffè dalle Americhe e il tè dalle Indie rappresentano delle novità effettive nell'epoca moderna a cui tutti - ineffabili compresi - si approcciano. Ho trovato le due reazioni alle due bevande rivelatrici ovviamente delle due personalità fin nel primo assaggio, e chiaramente non ho potuto che adorare la dolcezza dietro la spiegazione del perchè Crowley non rifuta il tè pur non apprezzandolo. Quel bacio dato da Aziraphale in maniera credo innocente, dettata dall'esasperazione per lo scetticismo del demone nei confronti del tè, diventa il vero sapore che Crowley vuole conservare nella memoria - e reiterare a ogni nuovo assaggio. Il gusto passa splendidamente attraverso la descrizione del sapore del tè (ma anche incidentalmente del caffè - che Aziraphale non ama, ma che Crowley ricerca) e culmina in quel contatto inaspettato tra labbra.
Un'altra cosa che ho apprezzato di questo capitolo è come hai giocato la carta del "tenersi d'occhio" e del trovarsi, elemento che crea un parallelismo con la primissima oneshot della raccolta: così come la novità dello stetoscopio univa i due, adesso è la novità della bevanda a farlo. Mi piace, insomma, come usi gli elementi storici per ricreare connessioni particolari tra loro.
Come sempre apprezzo come scrivi e quello che riesci a suscitare. Non posso fare altro che rinnovarti i miei complimenti!
Alla prossima!

Recensore Veterano

Ed eccomi qui di nuovo. Al terzo capitolo di questa raccolta che mi sta piacendo sempre di più. Il minimo comun multiplo è sempre lo stesso: prendere un oggetto ordinario e farlo diventare perno della storia. In questo caso, però, si tratta di una bevanda: il the. Non sono un amante di tale intruglio caldo, freddo ne butto giù a secchi, ma penso che avrei avuto la stessa reazione di Crowley se mai Azi me l'avesse offerto. Diffidenza, leggero disgusto e negazione. Oh, ma è il perfetto riassunto del carattere del demone. In contrapposizione con la forza di volontà dell'angelo che mi fa sorridere spontaneamente. È adorabile. Così convinto e insistente nel voler condividere una passione con Crowley. E il modo in cui lo fa è di una dolcezza disarmante. Di quelle che resti senza parole a fissare il vuoto davanti a te.
Lo stile che hai utilizzato in questa storia è leggermente diverso rispetto alle altre. Un punto di vista non centrato e un avvenimento che si spalma su un tempo decisamente maggiore rispetto alle altre e che quindi prevede una narrazione diversa. E la differenza si nota. C'è poca introspezione e dialoghi, insomma pare che tu sia uscita dalla tua zona comfort per spingerti su uno stile che si discosta leggermente senza risultare estraneo. È sempre la tua mano, e si riconosce, ma stavolta non scandagli approfonditamente lo stato emotivo dei protagonisti ma ne descrivi la situazione, lasciando interpretare a chi legge tutto ciò che non palesi.
Tant'è che l'ultima frase lascia aperte varie interpretazioni. Quel [...] Nonostante quello che continuò a dire per tutti i secoli a venire, comunque, Crowley non smise mai di bere il the che gli offrì Aziraphale. [...] che resta in sospensione, portando il lettore a domandarsi sul peso che quel bacio possa aver avuto su Crowley. E sembra che sia un peso che riecheggia nei secoli.
Insomma. Un'altra piccola perla di nostalgica felicità. Pare quasi che tu abbia messo per scritto vari ricordi dei protagonisti e che ora tu ci stia facendo fare un tour su quelli che sono stati i momenti più profondi della loro relazione. Gli highlights, praticamente.
E io, pop corn alla mano, non vedo l'ora di leggere il prossimo.
Sperando che non faccia trascorrere nuovamente tutto questo tempo per tornare a leggerti. Perché è sempre un piacere, autenticamente un piacere.

Un saluto,

ci leggiamo presto.

Recensore Master

Ciao, anzitutto domando scusa per il ritardo con cui giungo a lasciarti la recensione che ti spetta. Volevo passare ieri, ma qui tra una cosa e l'altra sembra che io non abbia un attimo di respiro... Ci tenevo tantissimo a leggere un'altra delle tue storie e ho scelto questa per svariate ragioni, anzitutto perché il titolo mi attraeva tantissimo (lo so, sarà una motivazione banale, ma faccio molto caso a questi aspetti di un racconto) e sì, ho saltato un capitolo e lo recupererò di certo, ma per intanto ho preferito mettermi su questa perché sì, io amo il tè e volevo capire cosa ne avresti tirato fuori (motivazione un po' labile, me ne rendo perfettamente conto).

Anche questa devo dire che mi è piaciuta molto. Sono storie brevi e leggere in cui ci mostri come Aziraphale e Crowley hanno vissuto nel corso dei secoli passati sulla terra. Potrebbe essere benissimo una scena che non ci hanno mostrato della serie per quanto è credibile e soprattutto per quanto i personaggi rispettano il canone della serie e direi anche del libro. Anche qui non fai cenno alla coppia o al fatto che potrebbero amarsi in più di un senso conosciuto, però ci mostri una scena di vita che ha uno spaccato anche parecchio divertente. Anzitutto devo dire che mi piace l'ambientazione. Uno degli aspetti interessanti di questa serie e di questi personaggi è che se decidi di ambientare una storia nel seicento o nel medioevo, sei perfettamente conscio che potrebbe essere accaduto veramente e che non stai scrivendo un AU. E poi è molto affascinante oltre che bello immaginarseli in abiti differenti. Del loro passato ci sono cose che sappiamo e altre che abbiamo solo intuito. Che Aziraphale voleva aprire una libreria lo sappiamo benissimo e sappiamo anche che gli piace il tè. Non stento a credere che detesti il caffè perché lo ritiene troppo forte né che abbia fatto di tutto pur di portarsene a casa un pochino. Mi piace molto come introduci l'argomento "tè", una passeggiata per le strade di una Londra che era radicalmente diversa da quella di oggi e che tu ci descrivi molto bene in poche e brevi frasi. Non fatico a immaginarmi Aziraphale che passeggia su e giù e che viene attratto dalla folla che sta davanti a un negozio. Come dicevo mi piace l'idea che ami il tè e detesti il caffè e adoro ancora di più il fatto che Crowley sia invece ai suoi antipodi. Lui invece ama il caffè, ma il tè non gli piace. Hai giocato bene sulle loro somiglianze e sulle loro differenze e lo hai fatto in un periodo in cui oltretutto non erano vicini come nel dopo apocalisse. E infatti tu inserisci questo dettaglio, facendoci capire che ancora usavano come scusa l'andare a controllare cosa fa il nemico per poter stare vicini. Mi è piaciuto questo dettaglio, così come mi piace il fatto che Aziraphale chiami Crowley "caro". Più in generale trovo che i personaggi siano ben IC, Aziraphale che colleziona libri ma che non sa ancora bene cosa farci, me lo immagino questo stanzone sommerso di tomi e papiri addirittura... ma poi anche lui che sente il bisogno di immergersi tra gli umani per fare del bene. Non stento a immaginare un pensiero del genere se fatto da lui. E Crowley che come prima cosa che fa dopo esser tornato a Londra è andare a vedere come sta l'angelo. Insomma, credo tu ci abbia preso con i loro caratteri e ci hai fatto vedere per bene come non riescono a stare lontani l'uno dall'altro, anche in un'epoca in cui ancora lo negavano a loro stessi. Più in generale ho trovato la storia leggera, carina e divertente.

Lo stile richiama quello della precedente tua storia che ho letto, il che mi porta a pensare che tu abbia delineato con attenzione uno stile adatto a questa raccolta e a questi personaggi. C'è l'intento di ritrarre con le parole come se fossero pennellate, una situazione che è anche descritta con molta narrazione, per quanto il tutto sia comunque breve. Ma c'è anche dell'ironia che non è soltanto insita nel carattere dei personaggi, ma che è invece parte della narrazione. Ne ho vista parecchia mescolata assieme alle azioni, ai dialoghi e l'ho apprezzata in maniera particolare perché il libro e la serie in realtà sono molto ironici. Sono tanto intrisi di comicità. Il testo è sempre perfetto comunque, privo di errori e con un uso di lessico e virgole adeguato. So che questi sono aspetti soggettivi, ma mi piace sottolinearli di tanto in tanto.

Credo che leggerò ancora da questa raccolta in futuro, intanto sono felice di aver recuperato questa.
Alla prossima!!
Koa

Recensore Master

Buongiorno cara <3
Questa storia mi ha da subito trasmesso il buon umore. Ammiro la voglia di Aziraphale di andarsene in giro e di camminare un po', tra l'altro quella mattina addirittura fra le persone per scambiare due chiacchiere. Decisamente mi manca tutta questa voglia di vivere ahaha
Mi è venuto un colpo quando ho letto che per Aziraphale il caffè è sgradevole e sa di bruciato. Rispetto i suoi gusti, ma io sono esattamente il contrario, adoro il caffè e non sopporto minimamente il thè, di qualsiasi tipo esso sia. 
Comunque, trovo molto canon che Aziraphale prenda l'abitudine di raggiungere spesso quel luogo per bere del thè, e che ne compri anche un po' da tenere a casa. E così scopriamo come Aziraphale è diventato assuefatto dal thè. Mi sembra tutto molto plausibile.
Adorabile che, quando Crowley va a trovarlo, decida quindi di farglielo provare.
"Sedersi. Dove, che era pieno di libri?" -> qui mi hai uccisa XD
Sicuramente presentare a Crowley il thè come bevanda paradisiaca non è una buona idea, ecco. Se non ne è convinto per l'odore, figuriamoci se Aziraphale lo sprona così a provarlo. Io rimango team Crowley e quindi team caffè, in ogni caso. 
Però Aziraphale sa sfruttare la carta del bacio a suo favore... ed ecco come riesce a farlo apprezzare a Crowley per il resto della loro esistenza. Non ammetterà mai che gli piaccia, ma il ricordo di quel bacio non può che spronarlo a berne ancora. Una fine per questa one-shot che ci stava tutta, e da grande shippatrice della coppia quale sono non può che avermi fatto piacere questo risvolto. 
Le tue os sono sempre molto semplici e brevi, ma al tempo stesso sono efficaci e mi fanno sempre sorridere, o emozionare - o deprimere, a seconda dei casi, quando sfociano nell'angst xD
Un ottimo lavoro come sempre, bravissima **
A presto <3
fumoemiele

Recensore Master

Ciao cara! :)
Eccomi qui per lo scambio libero del Giardino, non so quante volte te lo avrò ripetuto probabilmente ma è sempre un piacere continuare questa raccolta. Con ogni nuova OS rimango sempre più affascinata dai tuoi Aziraphale e Crowley, dal modo in cui nei scrivi nonché dal tuo stile sempre elegante e pulito.
Ma andiamo con ordine! In questa OS partiamo da una scena semplice, di vita quotidiana, dove il nostro Azi scopre per caso quella che diventerà la sua nuova bevanda preferita: il tè. Già questo piccolo aneddoto è stato veramente molto piacevole da leggere. L'essenza millenaria dell'angelo permette giustamente di poterlo collocare in diverse epoche storiche e associarlo a questa scoperta del passato, addirittura il famoso tè inglese - in modo quasi casuale, aggiungerei, un giorno qualsiasi al mercato- è stata una trovata davvero geniale.
Mi ha davvero strappato un sorriso e mi ha trasportato un secondo in quell'epoca, complici anche le descrizioni del suggestivo paesaggio londinese.
Ti dirò che io sono più team Crowley, nel senso, non cederei il mio caffè per il miglior tè inglese dell'universo! xD Non ci posso fare niente, a parte quello freddo, il tè è una bevanda che non mi va proprio a genio! De gustibus! xD
La scena tra di loro, ad ogni modo, è stata veramente magnifica, mi ha colpito dritta dritta al centro del petto! Non mi aspettavo il gesto di Azi, è stato così spontaneo e dolce che anche io sono rimasta di stucco mentre leggevo. Eppure lui è proprio così no? Genuino e un bel pò innocente, capace di spiazzare un demone - un essere dell'Inferno, abituato ad assistere alle peggiori nefandezze- con un gesto semplicissimo con un bacio, dato per vincere le ritrosie e la testardaggine "dell'amico" a cui è tanto legato.
La stoccata finale, il fatto che Crowley nonostante tutto, continui a bere quel tè offerto da Azi proprio per ricordare il sapore del bacio, ci porta tanto romanticismo ma anche un bel pò di malinconia! Mi fa chiedere quando ancora il nostro demone dovrà attendere per poter conoscere il sapore reale delle labbra del suo amato.
Ti faccio i miei complimenti come sempre e spero di ritrovarti presto in qualche altro scambio per poter continuare la lettura di questa fantastica raccolta!
Un abbraccio virtuale, Violet :)

Recensore Master

O forse di quel bacio? ^^
Ciao cara, eccomi di nuovo da te, finalmente ci sono riuscita.
Proseguo questo vero e proprio viaggio sensoriale nelle esperienze “umane” di Aziraphale e Crowley. Ogni volta scopriamo un nuovo pezzettino del loro carattere, del loro modo di approcciarsi al mondo, del loro meraviglioso ma a tratti ostico rapporto. Angelo e Demone sono a tutti gli effetti l’uno l’opposto dell’altro, eppure quanti punti di contatto si possono trovare, anche tra due esseri tanto differenti!
C’è stato un periodo della mia vita in cui bevevo solo ed esclusivamente the, per cui mi sono riconosciuta tantissimo in Aziraphale. Anch’io ne assaggiavo – e poi compravo – di ogni tipo e il modo straordinario con cui hai descritto tutto mi ha fatto davvero venire l’acquolina bocca. Dove ho messo il tè, che me ne preparo subito una tazza?
Sei incredibilmente brava a creare l’ambiente, l’atmosfera in cui decidi di far muovere i tuoi personaggi. Sembrava proprio di essere lì, nella Londra – più rurale forse (ma non di meno chiassosa e fervente di vita e attività) – di metà ‘600. Di solito ci si immagina sempre questa città avvolta da una nebbia densa e fumosa, o bagnata dalla pioggia: invece io ci ho trovato tanta luce nella tua descrizione, uno spaccato genuino che trasuda bellezza pur nella sua semplicità.
Tornando al fulcro di questa storia, ovvero al senso del gusto, ammetto che al momento attuale mi ritrovo più in Crowley, e preferisco di gran lunga bere il caffè, piuttosto che il the (il quale, vai un po’ a capire, ultimamente mi fa bruciare lo stomaco – perdona questa divagazione estemporanea e decisamente superflua). Però è bellissimo il modo in cui comunque Crowley, nonostante l’iniziale – e magari anche giustificata – ritrosia, arrivi sempre a compiere un passo in più verso il suo angelo, anche se, in questo caso, Aziraphale gli ha dato una gran bella spintarella. A tal proposito, mi piace questa sua intraprendenza! Ha preso due piccioni con una fava, il nostro Zira: ha convinto Crowley ad assaggiare il the e allo stesso tempo gli ha stampato un bel bacio sulle labbra. Poi per forza il demone rimane a corto di parole!
Comunque, concordo in toto con Aziraphale: the e libri sono un connubio perfetto, ma non devono mai stare troppo vicini XD
Un’altra storia deliziosa, mia cara: amo il modo in cui delinei questo rapporto, in Aziraphale e Crowley c’è non solo passione, ma anche dolcezza e amore, un setimento coltivato con pazienza e dedizione e che si costruisce pian piano, un passo dopo l’altro. La tua cura dei dettagli poi impreziosisce il tutto, rendendo la lettura ancora più piacevole e accattivante. Complimenti <3
Un bacio grandissimo :*
Alla prossima,

padme

Recensore Master

Rieccomi per il nostro appuntamento settimanale. Sappi che l’ho anche appuntato sull’agenda, il che significa che si tratta di un impegno importante e, soprattutto, piacevole xD
Sai? In questi giorni mi sono domandata quale fosse il prossimo “senso” che avrebbe fatto da guida nel capitolo successivo. Ed ecco che finalmente la mia curiosità viene colmata: il gusto. Come gli altri cinque sensi, il gusto è essenziale per ogni individuo e lo è anche per due esseri speciali come Aziraphale e Crowley (ci tengo a precisare che il T9 dell’Ipad ha memorizzato questi nomi e me li dà in automatico xD).
Mi piace moltissimo il contesto ed il quadro storico scelto, soprattutto perché si abbina perfettamente alla bevanda preferita sia da Aziraphale che da me. Che dire, mi hai anche preso per la gola questa volta!
Aziraphale scopre questa bevanda nel giorno in cui decide di troncare con le proprie abitudini e cambiare aria. Il fatto che “aveva voglia di camminare in mezzo alla gente, di osservare l'operoso popolo di Londra intento nelle proprie occupazioni e magari di trovare un poco di compagnia, scambiare due parole”, si manifesta palesemente la bontà d’animo dell’angelo. Gli piace interagire con gli umani, scambiare con loro due chiacchiere e trovare l’occasione giusta per fare del bene. Si innamora del tè al primo assaggio (e come dargli torto!!) e da quel giorno diventa un assiduo frequentatore della bottega di Thomas Garway.
Ma FINALMENTE entra in scena anche Crowley che passando accidentalmente da Londra decide di andare a trovare l’angelo. E con la frase “Aveva i suoi compiti da svolgere, sia chiaro, ma una controllata al nemico era sempre prudente” in realtà nasconde il desiderio che ha di incontrarlo. Come sempre adoro il loro approcciarsi e lo scambio di battute della parte finale lo trovo perfetto. Da “ignorante” del fandom trovo che questi personaggi siano nati per stare insieme, nonostante la loro diversità. Alla fine anche Crowley diventa team tè, soprattutto perché gli ricorda le labbra dell’angelo.
Complimenti anche per questa storia, non ti sei smentita. Tutto è descritto con un’eleganza che ti contraddistingue. Non vedo l’ora di scoprire quale sarà il prossimo senso!
A presto!

Recensore Master

Ciao tesoro <3
Questa OS è adorabile! Tra l'altro io sono team Aziraphale, perché amo il tè, ma non mi piace affatto il caffè. Mi è piaciuto il modo in cui hai parlato dell'angelo che se ne va in giro, magari anche per scambiare due parole con qualcuno, finché non arriva in questa bottega dove per la prima volta prova il tè. E ce ne sono di tantissimi tipi, quindi ne rimane colpito. Ma sai che io ce le vedrei bene come un missing moment della serie stessa? Non mi sorprenderebbe di trovarla...
Ad ogni modo, mica possiamo lasciare fuori Crowley (che ricordiamo, lui va da Aziraphale solo perché deve controllare il NEMICO, certo, COME NO TESORO). E quando l'angelo gli offre il tè lui è piuttosto sospettoso (mi ha fatto ridere un sacco la sua testardaggine). E niente, alla fine il tè continua a non piacergli, ma trovo dolcissimo il fatto che comunque continuerà a berlo, se offerto ad Aziraphale... probabilmente perché ha un sapore speciale <3
Deliziosa davvero, mi piace come si spazia dalla malinconia al fluff in questa raccolta.
Un abbraccio, a presto <3

Nao

Recensore Veterano

Ciao! Eccomi per lo scambio!

Ho adorato questa shot. E' bello come tu abbia immaginato il modo in cui Zira e Crowley scoprino il thé. L'immagine di Aziraphale che fa passeggiate mattutine in una Londra seicentesca è rilassante, il lettore riesce a percepire il senso di quiete e di curiosità di Zira. L'accenno alla libreria e al rapporto tra l'angelo e Crowley è stato più che apprezzato, quei due sempre una coppietta sposata in ogni epoca! XD

Davvero una bella shot.

Alla prossima,

Ale

Recensore Master

Ma ciao Gladia!

Continuo con immenso piacere questa raccolta dove a farla da padrone, stavolta, è il gusto. Da un lato abbiamo l’angelo. Azipharale, cui non piace l’aroma tipico del caffè, scopre una nuova bevanda e ne rimane conquistato. Hai reso bene la sensazione corroborante che si crea quando si sorseggia qualcosa di piacevolmente caldo e hai anche reso in maniera efficace come il tè sia versatile, perché può essere bevuto con lo zucchero, col limone e persino all’uso inglese, col latte. Che l’angelo volesse condividere la sua scoperta con l’amico/rivale è una trovata deliziosa. Amo come scrivi di Crowley e come l’hai reso non solo guardingo, ma desideroso di giustificarsi riguardo la sua visita. Il demone ha bisogno di dirsi che lo fa per controllare il nemico, che è una precauzione e via dicendo, ma questo insistere circa le sue motivazioni nasconde probabilmente già la volontà (necessità?) di vedere l’altro.

Il senso usato nella shot, come dicevo in apertura, è il gusto. Crowley sostiene come non gli piaccia il tè (per partito preso o gusto personale), ma gustandolo dalle labbra di Azipharale ne apprezza invariabilmente il sapore. È stata la bocca dell’angelo a mitigare il sapore altrimenti ritenuto insopportabile o è stato il tè che effettivamente era buono? La scena è sensualissima, segno evidente che non servono chissà che descrizioni per conquistare un lettore, e colpisce al cuore perché inaspettata. Non credevo che Azipaharale avrebbe osato baciare Crowley e a rendere più interessante il tutto è che il bacio sconvolge il demone, ma è dato sicuramente con innocente spontaneità. Azipharale non ha idea di quanto possa turbare un simile contatto e di tutti i pensieri che possono scaturire a fronte di un bacio dato a fior di labbra e al sapore di tè. Le tue shot – le tue storie – mi coinvolgono sempre tantissimo e mi piace molto come scrivi: sei stata una delle scoperte più interessanti del 2019 che mi porterò nel 2020 con più soddisfazione e a questo proposito ti auguro un felice anno nuovo! Un abbraccio e a presto,
Shilyss

Recensore Master

Oh, bella! *-* ho dato un'occhiata a questa raccolta e dove ho letto la parola "Tè" sono andata in visibilio.
Aziraphale, che angelo di gusto sei: il tè è il sommo bene dell'umanità insieme al vino! ora andiamo d'accordo al 100%.
Tutta la storia è molto interessante, non solo la parte romantica.
adoro i riferimenti veri - il cha giapponese; anche il India si chiama così? sai che non lo ricordo? - l'atmosfera storica immessa nei fandom. l'ho gustata dall'inizio alla fine
e poi diciamocelo: Crowley berrebbe pure l'acqua di palude se questo facesse felice in suo angelo, e questa cosa mi stringe il cuore in una morsa rosa. Cioè ha fatto un po' di scena "sono un demone cattivo, bevo solo superalcolici, umuahahahah!" ma poi avrebbe proceduto con l'assaggio lo stesso, lo so.
ma vuoi mettere se il tutto ha il sapore di un delicato bacio d'amore?
e ora non c'è nulla che gli piaccia di più. una ficton tenerissima, leggerò anche le altre
baci al cha bianco,
Setsy

Recensore Junior

Il tè è la bevanda più vicina agli angeli.

Anche se scommetto che Aziraphale ha iniziato presto ad apprezzarla in abbinamento a scones e biscottini al burro.

Che bella l'apertura con la passeggiata dalla campagna, fra i carretti di zucche e il chiocciare delle galline. Distende i nervi :)
E mi piace tanto pensare che entrambi, alla scoperta di qualcosa di bello e nuovo, non vedano l'ora di mostrarlo, farlo provare all'altro.

Forse Crowley apprezzerebbe di più il tè corretto con un po' di rum!

Recensore Master

Okay io sto fangirlando.
Sto DECISAMENTE fangirlando. Ma che belli sono??? AAAAAAAAAAAAAAAAAA, ma poi quanto fluff? A parte che Azi che se ne va a zonzo, che scopre il tè, che vuole conoscere ogni sfumatura di esso. Che vuole tutto il tè del mondo, in sostanza, è di una tenerezza unica ed è dannatamente lui (e anche me... tu non hai idea di quel che faccio ogni volta che vado a Londra... c'è un negozietto a Nothing Hill che svaligio come se non ci fosse un domandi e ora ho voglia di tè, per colpa tua e di quell'adorabile ANGELO!!) e poi il pensiero sul caffè è proprio da lui. Una bevanda nera e amara non può competere con una candida e saporita, che non brucia.. insomma, il té sembra nato per Azi ç////ç
E Crowley scettico XDD non so se già te l'ho detto ma adoro, venero, bramo i tuoi Crowley e Azi perché sono loro! Sono i più IC che io abbia mai trovato e sono identici ma diversi, timidi ma in confidenza... e quando Azi gli posa le labbra sulle sue per costringerlo a bere. Una costrizione dolce come il miele, santo cielo!
e la reazione di Crowley è da oscar, magistralmente da lui...
assurdo, mi fai innamorare ogni volta di loro come se fosse la prima volta. Amo l'alone che metti intorno alla loro storia.
Leggere dei tuoi Azi e Crowley è diventata una meravigliosa abitudine che non voglio perdere ♥ A presto
Miry

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