Recensioni per
Everybody's Gotta Live
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 61 recensioni.
Positive : 61
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
25/08/20, ore 15:59
Cap. 2:

Ah, mh.
Mi hai proprio ingannato. È da un po' che sto fissando lo schermo del pc, i muscoli della faccia sono tirati dalla sorpresa e un mi fanno male. Non so dove iniziare, è difficile dare un senso ai pensieri quando succedono certe cose, come quando vedi una stella cadente nel cielo. Non lo sai, che si fa dopo. Si esprime un desiderio e poi è come se nulla fosse stato. Questa recensione è un po' come aver espresso un desiderio, ma poi voglio che succeda ancora, vorrò leggerti ancora, vorrò un milione di volte in più. Trovarti, leggerti, è un po' come una stella cadente.
"«Vorrei che non mi tenessi aggrappato alla vita.» Siccome per me hai deciso di mettere a rischio la tua, e io questo non riesco proprio a perdonarmelo." Che dire? La prima parte di questa storia, il loro confronto iniziale ha stroncato ogni piccola parte del mio cuore: quei dialoghi così ben pensati, congeniti, un dolore che sembra quasi essere impossibile da quanto lo rendi vero. E lo è, è vero ed è atrocemente difficile continuare a leggere quando Peter lo prega di smettere di ancorarlo alla vita.
Perché se lui è tornato, è perché Tony è quasi morto e Tony è quasi morto solo per far tornare lui. Ed è difficile pensarlo, difficile persino superarlo e Peter, che è un cristallo, che è ancora giovane, che è un po' un Peter Pan non sa più andare avanti, vivere. Semplicemente preferisce rimanere nel nulla, preferisce non essere aiutato, non pensare che esista un tempo. Preferisce fare finta che la sua vita non valga tanto quanto Tony l'ha misurata, preferisce chiudersi in quella stanza, lasciare il mondo fuori e perdersi. Preferisce... Ma Tony non è mai stato un uomo che lascia le cose a metà, non è stato un uomo che si da per vinto.
All'inizio, nel capitolo precedente, ho pensato che fosse Stark l'uomo da aiutare: un po' come una equivalenza. Tony se lo dice da solo, che Thanos non verrà ad ucciderlo, ma convincere Park a tornare in vita è diverso, è tutta un'altra storia. Provarci è un conto, è il non riuscirci che è l'ennesima coltellata nel cuore: che esiste e gli brucia come il sale sopra una ferita quando passa troppo tempo, troppo silenzio, quando raggiunge l'assoluta convinzione che Peter non può essere salvato questa volta, che l'unico modo per superarlo è fare in modo che non ci siano mai stati quei cinque anni, quella morte, quel dolore, quel sacrificio.
E allora tutto ha inizio, come una nuova possibilità: non senza ostacoli, non senza problemi, ma comunque una nuova vita. Sono convinta, nel profondo del mio animo, che quello sia un appuntamento, che non può essere altro che un appuntamento quello al cinema. Insomma, Tony ha aspettato fin troppo per recuperare quelle labbra, per toccarlo davvero come si deve. I tocchi, i tocchi disperati che Tony ha provato a fare durante i due capitoli mi hanno colpito: c'era una semplice complicità, un dolore pungente, un amore struggente. Questa storia è stata un abisso, mi ci sono lanciata e l'ho amata: parola per parola, sguardo per sguardo, complessità per complessità. Nulla lasciato al caso, ogni dialogo misurato in precisione per creare qualcosa di naturalmente meraviglioso.
Sono felice di questo scambio, è stato bellissimo trovarti e non vedo l'ora di leggere qualcosa di nuovo,
Scusa ancora per la prolissità o per qualsiasi refuso nella recensione – sia ortografica, che concettuale.
Sia ❤

Recensore Master
30/04/20, ore 11:03
Cap. 2:

Buongiorno <3
Eccomi qua per la seconda e ultima parte della mini-long e... adoro, adoro tutto **
Ho amato il paragone fra Peter Pan e Peter e mi è piaciuto tanto, l'ho trovato calzante. Così come ho amato vedere Tony così preoccupato per Peter, vederlo in questo stato mi ha davvero spezzato il cuore :c
I dialoghi di questo capitolo sono qualcosa di meraviglioso. Sarà che adoro veder trattare l'argomento della morte, che può dare un sacco di spunti di riflessione interessanti, ma poi qui trovo che sia trattato in maniera molto originale e ho adorato troppo Peter e il suo modo di pensare, che è sì tristissimo e mi fa stare male vederlo così, ma è anche coerente con ciò che gli è successo, penso che non avresti potuto descrivere meglio qualcosa di così difficile da superare come la morte per alcuni anni e un ritorno alla vita quando tutto è cambiato, diventato diverso, e ti ha lasciato indietro. Ho amato il momento in cui Tony gli chiede di spiegargli cosa gli stia succedendo "qui dentro", sfiorandogli una tempia, che amori che sono <3
Mi sono piaciuti anche tutti i piccoli riferimenti a zia May sparsi per il capitolo, perché è ovvio che se la situazione sta segnando Tony, ha inevitabilmente anche coinvolto la zia May. E, ovviamente, sono stata contentissima di rivedere Bruce e Natasha <3
Trovo che il modo in cui la storia sia andata avanti sia geniale, non potevi trovare un metodo migliore per rimuovere il trauma di Peter. Cancellargli la memoria, e così tutti i suoi ricordi su Thanos. E ora si spiega anche il perché del balbettio di Peter, un effetto collaterale della rimozione dei ricordi. Mi hai shockata, seriamente. Quando ti ho visto citare il libro di Margaret Mazzantini, poi, ho adorato troppo. L'ho letto qualche anno fa e mi è piaciuto un sacco. 
Non vedevo possibilità per un bel lieto fine, e invece arriva eccome e ne sono stata troppo felice. Peter sta effettivamente riuscendo a risollevarsi, Tony gli ha offerto di lavorare per lui e poi gli ha chiesto di andare a guardare Ritorno al futuro al cinema. E sì, sono certa che il loro sarà proprio un appuntamento. Mi sono sciolta troppo, ahw <3 
Continuerò volentieri a leggere ancora di loro in 3000 salse diverse, non preoccuparti; li amo, amo le tue storie e amo te come autrice <3
Alla prossima ^^
fumoemiele

Recensore Master
14/04/20, ore 10:18
Cap. 2:

Ciao ^^
È sempre un piacere leggere di Tony e Peter scritti dalle tue mani, soprattutto quando esplori degli scenari post-endgame.
Peter è tornato, ma la morte lo ha cambiato, cosa alquanto comprensibile. Tony ha ascoltato i consigli di May finché ha potuto, poi ha deciso di agire. Mi è piaciuto il paragone che hai fatto tra Peter Parker e Peter Pan, rimarcando il fatto che ormai il primo è cresciuto, in modo improvviso e brutale, e probabilmente non tornerà mai a essere il ragazzo spensierato di un tempo. Quello che è successo lo ha traumatizzato in un modo troppo unico e profondo perché Tony riesca davvero a capirlo e aiutarlo. Peter non sa più cosa significhi vivere e, soprattutto, per cosa lo si faccia, dal momento che ormai non può più vivere nella speranza che dopo la morte ci sia qualcosa di bello perché l'ha visto e sa che non è così. Così come molti altri hanno avuto difficoltà a riprendere la loro vita e qualcuno addirittura ha scelto di non farlo e morire di nuovo. Sarebbe stato interessante vedere le vite dei "blippati" dopo il loro ritorno, nei film lo hanno fatto passare come se non fosse stato niente di grave, ma di sicuro non è così e mi ha fatto piacere leggere le tue ipotesi di come potesse essere.
Alla fine Tony fa una scelta drastica, ma efficace: rimuove i ricordi a Peter, causandogli una balbuzie che però è sicuramente più semplice da gestire. L'altra volta avevo solo pensato che le scene con Peter balbuziente fossero solo una tua versione alternativa di lui nel passato, mentre quando l'ho riletto in questo capitolo, con la domanda di Tony se si conoscevano da tanti anni, mi era venuto il dubbio che la scena fosse ambientata nel futuro. Hai ingannato tutti, brava XD
Sono contenta che nella tua storia si sia salvata anche Nat, che insieme a Bruce ha aiutato Peter a dimenticare quello che era successo, dandogli così una nuova vita, senza Thanos, guerre e quant'altro. Ora lui può lavorare con Tony ed essere finalmente solo un amichevole Spider-Man di quartiere. E, ovviamente, avere degli appuntamenti con il suo idolo ❤
Mi dispiace sempre quando le tue storie finiscono, ma da una parte questo mi dà modo di iniziare a leggerne altre ;)
A presto!
Baci, pampa

Recensore Master
29/03/20, ore 20:34
Cap. 2:

Ok ok ok alt! Alt! Non avevo proprio capito una sega su quale fosse il presente e quale il passato, ma ehi! E' stato piacevolissimo scoprirlo con questo secondo capitolo!
Allora, non credo che il problema sia tuo, la cosa è palese, solo che se ci si ferma solo al primo capitolo non si capisce.
Però non è un errore e nemmeno è scritto male, anzi; scoprirlo ora dà quella sensazione di realizzazione di quando si completa un puzzle dopo aver cercato per tanto tempo il pezzo mancante.
In sé per sé rimangono gli aspetti descritti nella precedente recensione ma con una marcia in più.
Il tentativo di Tony di far superare al ragazzo il trauma con la forza è molto IC e il nuovo Peter balbuziente è stranamente più IC di quello che mi sarei aspettata.
Mi è piaciuta davvero tanto, complimenti!
A presto al prossimo scambio!

Saeko

Recensore Master
27/03/20, ore 14:14
Cap. 2:

Carissima ♥
Ok, adesso mi sento alquanto idiota a non aver capito prima che le parti in cui Peter balbettava fossero il futuro rispetto al resto, e quindi ci sono rimasta con un palmo di naso quando l'ho scoperto XD L'unica cosa che non mi quadrava era come fosse possibile che Peter fosse guarito dalla sua balbuzie tanto perfettamente, e che non gli fosse ritornata fuori con il trauma della morte per colpa di Thanos e il ritorno alla vita, e ora scopro che è perché la balbuzie è venuta dopo. E niente, sono contenta di essermi ingannata, perché questa sorpresa mi ha reso questa storia ancora più bella (come se poi ne avesse avuto bisogno).
Ho trovato molto realistico che Peter non riesca a riprendersi da ciò che gli è accaduto, anche se mi ha spezzato il cuore. Mentre leggevo, speravo davvero che Tony in qualche modo riuscisse a farlo riprendere, a scuoterlo, e per un attimo ci riesce anche davvero, ma è solo un istante fugace, perché Peter, quel Peter non c'è più e non può tornare. È come se questo ragazzo ci fosse ma non ci fosse, come se fosse vivo ma morto allo stesso tempo. Come se continuasse a respirare solo perché è un qualcosa d'involontario, ma in realtà lui vorrebbe solo smettere di esistere, non essere mai tornato. Qualcosa di lui è rimasto dall'altra parte, e lo chiama così forte da farlo star male, da spingerlo all'apatia. Peter è sospeso tra due mondi, in quel velo che separa la vita dalla morte, e vorrebbe tornare dov'era, ma al contempo non può e non vuole, perché la sua priorità rimane comunque Tony, e non vuole deluderlo, anche se gli dà la colpa per averlo riportato indietro, in un mondo che non riesce più a capire, in un modo che non sarebbe dovuto accadere.
La conversazione tra Peter e Tony è stata davvero dolorosa e struggente, ho sofferto con Tony per ogni singola parola che gli ha detto Peter, per ogni sua reazione contraria a quella che l'altro si aspettava, per ogni suo non reagire e per quel suo essere un guscio vuoto e ammettere che un po' Tony lo incolpa, anche se gli è grato per aver pensato a lui. C'è un grande peso tra i due, il peso di scelte e decisioni, il peso di eventi più grandi di loro che li ha divisi e non permette loro di riavvicinarsi, perché Peter è distante, è altrove. È rimasto morto.
E non funziona nemmeno la terapia che Tony gli fa tentare perché, come il medico gli fa giustamente notare, con una grande e amara verità, è Tony ad aver insistito per quella terapia, non Peter, che quindi non potrà mai guarire, perché la cosa non è partita da lui. Di nuovo, Peter lo ha fatto solo perché Tony gliel'ha chiesto, lo ha fatto per farlo contento e non deluderlo, ma non vuole, e alla fine glielo dice, di non portarcelo più perché tutto ciò che desidera è dimenticare.
E così, Tonu e May prendono la decisione che è la più difficile ma anche la più giusta. Sarebbe semplice, egoisticamente, non permettere a Peter di dimenticare, di lasciare che nemmeno l'immagine di Tony svanisca, ma non sarebbe giusto per lui, per quello che vuole. E poi in questo modo Tony riavrebbe indietro il Peter di prima, anche se questo non si ricorderà di lui. Avrebbe una seconda occasione con Peter, una seconda occasione per ricominciare tutto da capo e non ripetere i suoi errori.
È terribile quando chi amiamo non si ricorda più di noi, è orribile che, guardandoci negli occhi, non ci riconosca, che tutto ciò che siamo stati vada perduto, come se non fosse mai esistito. E Tony deve essersi sentito spaventato ed esausto al pensiero di tutto ciò che avrebbe dovuto rifare da capo, riprendere in mano e ricostruire, dopo tutti i momenti, dopo tutta la fatica. Però sa anche che così ha rispettato le volontà di Peter e che lui è tornato quello di prima, con solo una balbuzie a ricordo di ciò che lo ha fatto soffrire. E questo vale la pena di tutto.
Tony ha persino la possibilità di fargli vivere una vita da adolescente e da invitarlo persino al cinema, a un appuntamento, facendo con lui cose che prima non ha potuto - e voluto - fare. Questa seconda occasione ha portato del buono tanto a Tony quanto a Peter, e forse l'unico modo per ricominciare bene, per loro, era proprio ricominciare da capo, da zero. Dall'inizio.
Carissima, che altro dirti? Questa storia mi ha incantata, mi ha stretto il cuore, mi ha fatta soffrire e poi mi ha fatta sorridere per il lieto fine che questi due, in un modo o nell'altro, riescono sempre a trovare insieme. Leggerti è sempre meraviglioso, tu sei meravigliosa in quello che fai e le tue storie lo dimostrano ampiamente. Non smettere di scrivere, perché crei delle cose davvero stupende.
Un abbraccio, a presto ♥

Recensore Veterano
17/03/20, ore 22:22
Cap. 2:

Allora, ti dico subito che ho letteralmente ADORATO questa storia. Breve, intensa, commovente, ha tutte le credenziale per essere un must di lettura per gli appassionati Marvel.
Il perfetto dualismo tra Peter e Tony è ben descritto. Una scrittura leggera, ma pregna di emozioni che ti fanno sperare fino all'ultimo che Per possa farcela. Il quadro drammatico del post blip è molto realistico, con quei piccoli dettagli che rendono lo scenario veritiero ( come i suicidi ad esempio).
Tony è nuovamente l'eroe della situazione ed ancora deve pagarne il prezzo con un lieto fine che puzza di mandorle e sa di veleno.
Bellissimo <3

Recensore Master
16/03/20, ore 00:47
Cap. 2:

Inizialmente ci sono cascata di brutto: credevo che le parti in cui Peter balbettava e lo chiamava "Signor Stark" fossero il passato, mentre "Toni" fosse il presente. Poi man mano che andavo avanti nella lettura mi sono resa conto che era esattamente il contrario. Nei film viene toccata la tematica della perdita, i gruppi di sostegno per chi non riesce a gestire quella che comunemente è la sindrome del sopravvissuto, ma sembra che il tornare dopo 5 anni venga preso alla leggera, Invece con questa storia hai toccato un tema molto delicato e poco esplorato: la morte e il ritorno da essa. Peter ha una disturbo da stress post traumatico talmente forte da doversi sottoporre a una procedura di rimozione dei ricordi. Tony gli dà tempo, lo trascina in terapia, ma per il suo bene affronta anche l'oblio. Temevo che non ci sarebbe stato un lito fine, ma in qualsiasi universo, in qualsiasi flusso del tempo, loro devono stare insieme.

Recensore Master
15/03/20, ore 21:18
Cap. 2:

Da questa conclusione, potrei considerare We Are Connected come un dolce parallelismo di questa storia MiniLong. Come riconciliare Peter e Tony dopo gli eventi EndGame? Se nella prima il tutto avveniva attraverso un addio più concreto, con Peter che abbondana il presente per ricongiungersi al Tony del passato; qui... mi hai stupito! Mi hai giustamente ingannato facendomi credere che la parti con la balbuzia fossero nel passato! E invece no managgia! Brava, uno strabiliante colpo di scena! Certo il percorso che ha portano Tony a tale decisione è stato travagliato, e ho trovato molto toccante e messi al punto giusto per intenderci, anche le figure di Bruce e Natasha, per quanto meno importanti.
Se la parte nell'ospedale mi ha trasmesso la giusta dose di ansia, la parte finale è stato il trionfo di pura dolcezza. Vedere questi due vivere di nuovo e assaporare un inizio diverso eppure simile al precedente, è stato semplicemente meraviglioso.
A vedere la maratona di ritorno al futuro? Beh quasi, quasi potrei farlo anch'io, non l'ho mai visto ritorno.
Grazie per questa magnifica lettura cara <3
Che l'ispirazione sia con te <3
Un baciotto e ci si vede appena il Terzo Capitolo di III. Echo of Rain sarà pronto.
Un baciotto

Recensore Master
14/03/20, ore 20:59
Cap. 2:

Ciao eccomi a recensire per lo scamio. Non avevo mai riflettuto sul significato della morte di metà della popolazione umana a opera di Thanos, e sugli effeti che questa scomparsa ha avuto su queste persone. Compresi molti super eroi, uno in primis Peter Parker, ovvero, Spider man. Non ho idea di cosa abbiano passato, se siano solo evaporati o abbiano percepito il momento del trapasso, se di questo possiano parlare. E tu ci porti a rilfettere proprio su questo tema, soffermandoti su cosa sia potuto passare per la mente di chi l'ha provato sulla pelle. Peter sembra devastato, come sospeso fra un mondo e un altro, e Tony cerca disperatamente di riportare il giovane indietro da questo abisso creatosi nella sua mente e nel suo cuore. Lo trovo doloroso ma anche molto significativo, il suo affetto per il ragazzo è reale, e lo spinge a volerlo aiutare a ogni costo. Faticosamente Peter torna lentamente ad essere ciò che era prima che Thanos lo facesse sparire, ritrovandosi d'innanzi un nuovo inizio al fianco di Tony, che non vuole altro che il suo Peter gli stia finalmente accanto. Molto bella l'introspezione dei sentimenti di Tony e Peter, hai saputo immergermi nella lettura e devo dire che l'ho apprezzato tanto. Hai uno stile fluido e d'impatto, ho trovato corretti anche lessico e grammatica, anche se ha volte l'uso delle virgole mi è sembrato eccessivo. Un mio gusto personale. Ho scoperto anche un nuovo termine, ammetto la mia ignoranza nel non conoscerlo e non averlo mai usato, al punto da pensare che fosse scorretto, parlo della parola consapevolezzato. Complimenti ancora per questa bella storia, e per avermi emozionato e portato a riflettere su una questione che non avevo preso mai in considerazione.

P.s. Di Avengers: Endgame ho amato la storia, anche se l'epilogo un po' meno. Poi, il fatto che Visione non sia tornato come gli altri, beh, mi ha fatta molto arrabbiare! A presto, Tea.

Recensore Master
14/03/20, ore 09:19
Cap. 2:

Ciao carissima, non potevo lasciare questa mini mini-long in sospeso, dunque eccomi qui! 
Questo finale mi ha sorpreso: ormai dovrei essere preparata ai tuoi colpi di scena, eppure riesci a crearne di nuovi, soprattutto perchè sei bravissima a giocare con le linee temporali, gli universi alternativi e, soprattutto, a dosare gli indizi durante la stesura. E' una tua qualità che mi tiene con il fiato sospeso per tutta la lettura e che mi fa stare sempre con l'attenzione concentrata in attesa del capovolgimento - che si rivela come in questo caso sempre meraviglioso!
Hai trattato il tema del "ritorno dalla morte" con grande profondità e intensità, sebbene si tratti di un'esperienza di cui nessuno può avere conoscenza per ovvi motivi ahahah  Peter risulta indagato perfettamente in questo stato di vuoto insopprimibile e allo stesso tempo nel suo desiderio di rimanere "aggrappato alla vita" - richiesta a cui solo Tony può rispondere. Peter non vuole superare il trauma, solo dimenticare, ed è alla fine proprio questo ciò che ottiene, perchè un'esperienza tanto sconvolgente forse davvero non può essere affrontata, del resto.
Un'altra tua storia stupenda, insomma, che finisce tra le ricordate.
Menzione speciale per il paragone tra Peter e Peter Pan: l'ho trovato appropriatissimo.
Alla prossima avventura Starker! Un bacio!

Recensore Veterano
13/03/20, ore 18:38
Cap. 2:

Miryel cara,

che sgambetto mi hai fatto!

Sei stata in grado di confondermi, sorprendermi ed emozionarmi.
L'esperienza di Peter è incredibile e tremenda e tornare alla vita sembra impossibile. E' tornato alla vita, ma è come se non fosse tornato davvero. "Vive" incastrato in un'emozione sorda e stordente, che annulla e vanifica ogni sforzo. Mi colpisce il fatto che nessuno di noi sa davvero cosa si provi a ritornare dalla morte, eppure tu riesci ad avvicinarci a questa esperienza come se fosse reale. Il peso delle emozioni che scatena mi sembra di sentirmelo nello stomaco ed è qui che scatta il BRAVISSIMA obbligatorio. Insomma, è già complicatissimo descrivere e penetrare emozioni usuali, reali, ma riuscire a rendere in maniera convincente un'emozione soltanto immaginata o supposta è roba per pochi. Touché.

Tony, poi, mi ha proprio stesa. Lui non può proprio accettare di dover rinunciare alla scintilla di vita che ha sempre animato Peter e quando comprende che gli sforzi di ripristinarla con cure e attenzioni non sono sufficienti, sceglie con dolore di percorrere l'unica strada possibile. L'unica perché, per Tony, la possibilità di lasciare che Peter si abbandoni e consumi non è contemplata. La scelta che compie è fatta, però, soprattutto di rinunce. Il prezzo per il sollievo di Peter consiste in nostalgia, perdita e oblio. Ma non importa, adesso che Peter è di nuovo se stesso, Tony può sopportare di tutto ed è bellissimo vedere l'impegno che mette nel ricostruire il loro antico legame. E' una ricostruzione che avviene soprattutto attraverso il sostegno e l'annientamento graduale di tutte le insicurezze che hanno preso a fargli inciampare le parole. Questo è amore nella sua forma più profonda.
Come sempre riesci ad assorbirmi completamente e a farmi amare questi due personaggi con sempre maggiore convinzione. Se penso che solo qualche mese fa non capivo cosa ci fosse di speciale in questa coppia, mi viene da sorridere.
Brava sempre, mia cara.

Un grande abbraccio,

Woodhouse

Recensore Master
07/03/20, ore 04:50
Cap. 2:

Allora.
Forse mi ci sarà voluta quasi un'ora per leggere questa minilong - ed è davvero patetico, da parte mia, visto che conta solo due capitoli lol -, ma ne è valsa totalmente la pena.

Intanto, lascia che ti dica una cosa: sei geniale. Adoro come, alla fine di ogni storia, tu riesca sempre a stupire il lettore. A fargli capire che ciò che ha letto, in realtà, ha un ordine ben diverso.

Lasci indizi sottili, piccole tracce che potrebbero lasciar intravedere la soluzione, ma a mio avviso il vero colpo di scena è nella soluzione. Non nell'intreccio (seppur brillante e geniale).

Tutto ha un senso, tutto fila liscio. E adoro che le tue soluzioni abbiano sempre un senso.

Tornare dalla morte (eccoci di nuovo ad affrontare questa dolcissima tematica, stamattina presto xD) deve essere terrificante, destabilizzante.

Qui Peter si spegne, lentamente. E Tony non sa proprio cosa fare. L'unica, appunto, è quella di cancellare tutti i ricordi. Cancellare i problemi. Cancellare la morte. Cancellare Tony.

E... Povero Tony.
Non ci sarebbe mai stata un'altra soluzione, ma quanto deve essere stato doloroso per lui?
Quanto deve essere doloroso guardare la persona che ami negli occhi, essere sopraffatto da ricordi che non gli appartengono più, e non potergli dire tutto?
Non poter mai essere sincero. Non del tutto.

Credo che un po' ammazzi, una cosa simile. Più di uno schiocco di dita per sconfiggere Thanos e salvare l'universo, ma decisamente meno di un Peter in balia del nulla.

Ed è stata giustissima la scelta di narrare l'intera storia dal punto di vista di Tony - che hai caratterizzato alla perfezione, btw.

In più, volevo complimentarmi per i dialoghi. Non sono mai banali. Mai. Hanno uno spessore. Offrono una riflessione importante.

Brava, brava, brava.

Ah!
Geniale la spiegazione per la balbuzie di Peter. Davvero geniale. Adoro come riesci a dare un senso ad ogni minimo particolare, rendendolo fortemente essenziale per la trama. Sei stata davvero brillante.


E mi dispiace non poter dire di più, ma il mio cervello comincia a non connettere più, ahimè.
Sappi solo che: ho adorato questa storia come ogni altra. Mi sai sempre stupire. Non mi hai ancora delusa.

È sempre un piacere - un vero piacere - lasciarsi cullare da una tua storia.
Complimenti.

Recensore Master
05/03/20, ore 08:56
Cap. 2:

Uelà!

Ho letto ieri la seconda parte di questa tua mini ma passo a recensirla soltanto ora perché ho preferito rifletterci prima un attimo su. La verità è che non so come considerare il rifiuto di Peter della vita in quanto strappato letteralmente dalle braccia della morte e che non riesce in nessun modo e maniera ad andare avanti, altri ci riescono come anche tu ci accenni grazie alla fede o alla psicoterapia, ma lui no. Il supereroe più umano di tutti, quello che ha dovuto fare la "gavetta" nel quartiere no... si ferma, punto. Era morto e doveva restare morto; sembra essere convinto di non meritare questa seconda possibilità e per giunta di meritare quella schiocco di dita da parte di Iron Man il quale ha trovato il coraggio di fare una cosa tanto coraggiosa proprio pensando a lui. Eh boh, vorrei poter dire che trovo questa sua atavica insicurezza e/o estrema sensibilità affascinante o comunque degna di tenerezza... e invece no. Sarà la prima (e spero ultima) che dico una cosa del genere sul nostro Speedy, ma l'ho trovato molto vigliacco: altri hanno saputo andare avanti, senza essere eroi o niente di speciale e tu invece? Nonostante l'affetto di tutti ( o l'amore come nel caso di Tony) ti rifiuti di farlo? Eh no, Peter: scusami ma a questo giro mi hai proprio deluso. Addirittura bisogna arrivare a cancellarti la memoria per fare il miracolo e Tony vede e provvede, come si dice. Spero che il nuovo Parker/Speedy riesca ad essere più coraggioso del suo predecessore e ti dico che mi piacerebbe vedere un seguito a questa storia. Come sempre ottimamente scritta e narrata, complimenti.
Un saluto e a presto,
Will D.

Recensore Master
03/03/20, ore 15:27
Cap. 2:

GUASCOSA!
T'è piaciuta 'sta doppietta? Beh, a me è piaciuto scriverla e scervellarmi come sempre sulle tue storie – in senso buono, nel senso che mi metti in moto le meningi e i sentimenti con ogni riga, ed è esattamente questo che cerco da una Storia, da un Racconto. E le maiuscole non sono a caso, bada.
Detto questo, ti devo comunque menare, perché io ho infartato quando ho letto la rivelazione di questo capitolo. Sono rimasta a bocca aperta come un pesce lesso e ho riletto tre volte il paragrafo incriminato, oscillando tra il "è un genio" e "ora la ammazzo". Quindi opero una via di mezzo e ti dico che sei un genio mentre ti picchio con le braccia degli Splatters (ma ti risparmio la crema, che io sono una Cosa di classe).

È tipico di Tony, decidere per gli altri. Non perché questo finirà necessariamente per giovargli, anzi, spesso si mette i bastoni tra le ruote da solo, ma accecato dall'ego si convince di fare sempre la cosa giusta, soprattutto se va a scapito proprio.

"Faceva male saperlo prigioniero della vita" questa frase racchiude tutto. Tutto, è la chiave di volta dell'intera storia e sorregge ogni arco e ogni volta che vi hai costruito. Peter, che è vita, è gioia di viverla... prigioniero. Spento, ingabbiato. Poi col parallelismo tra lui e Peter Pan hai direttamente segnato la mia condanna a morte, probabilmente ridendo nel farlo. Dio Co', cosa non fai con le parole e cosa non ti faccio io quando te becco...

Nello scorso capitolo ho accennato alla connessione di responsabilità tra Tony e Peter; ed è qui che trovo lo snodo fondamentale, il motivo per cui Tony ha compiuto una scelta così drastica: lui è già responsabile della sofferenza di Peter. Sia dai suoi occhi che da quelli dell'altro, esattamente come l'hai definito tu in questa sua doppia valenza di salvatore e boia. E responsabile lo sarebbe in ogni caso, che lui tenti di risolvere la situazione o meno; solo che, provandoci, può  sia sentirsi un Tony Stark che non rimane con le mani in mano, sia può alleggerire quel fardello di responsabilità che Peter si piazza sulle spalle, credendo di essere sempre Spider-Man e dimenticando di essere un adolescente che, al di fuori di missioni spaziali, alieni e battaglie, deve ancora capire come funziona la vita. Eppure ha già capito la morte. Ha capito troppo, sa che proverà per due volte quella sensazione, quella fine, e che ciò è inevitabile. Viviamo tutti nel timore della morte, in un modo o nell'altro e in atteggiamenti più o meno spiccati, ma non è una paura tangibile se non nel momento di estremo pericolo, in cui ci sfiora. Noi umani viviamo per esperienze e ci relazioniamo in dipendenza da esse; ma nessuno può relazionarsi alla morte... in quanto appunto morte, senza ritorno. E adesso mezzo mondo l'ha provata sulla propria pelle e sa che tornerà, ineluttabile.
È ben diverso dal vittimismo adolescenziale, è ben diverso da quella depressione che citavo in precedenza anche se mostra dei sintomi coincidenti di apatia e sconforto e atarassia. Non è depressione: è consapevolezza, lucidità di sguardo. Sapere quello che lo aspetta, che aspetta tutti loro, anche Tony. E Tony potrebbe quasi capirlo, lui che è stato perseguitato per anni da una visione frutto delle sue paure più recondite; spaventosa, ma pur sempre incorporea e immateriale. La morte di Peter è anch'essa immateriale, ma gli ha scavato l'anima, e non è un qualcosa che ci si può semplicemente scrollare di dosso.

Co', mi fai partire per la tangente, vergognati. Il punto è che capisco la scelta di Tony. Non la condivido a livello umano, nel tacerla a Peter che dovrebbe avere voce in capitolo, ma comprendo il suo agire in quanto è Tony Stark e abituato a decidere anche per gli altri prendendosi poi lo scotto dell'azzardo. Qui la decisione è di una portata tale da perseguitarlo per sempre, da macchiarlo nel profondo; non è vera e propria eutanasia, ma sta comunque uccidendo una parte di Peter per permettergli di rinascere e fiorire di nuovo. È un discorso delicato, questo, me ne rendo perfettamente conto. Ma non ho potuto fare a meno di trarre il parallelismo nel leggere le tue parole e i tuoi ragionamenti. Così come esiste un diritto alla vita, esiste un diritto alla morte; a Peter è stata già inflitta la morte vera e propria quindi, in un certo senso, la morte dei ricordi sembra per forza di cose il male minore. E forse lo è. Il finale ci lascia sperare che lo sia stato – e in tutto questo so che la cosa giusta da fare sarebbe stato interpellare Peter... se solo Tony non fosse Tony e Peter non fosse stato ingabbiato da se stesso, vuoto come lo hai descritto.
È questo che intendo, quando dico che mi metti in moto le meningi... 
Non sono certa di aver espresso al meglio ciò che intendo, ma sai che puoi bombardarmi e non ti manderò mai e poi mai la postale :')

Chiudo il dibattito filosofico, aggiungo che il dialogo tra loro due mi ha messo addosso brividi inesprimibili e ti dico infine che tu non puoi inserirmi Tony e Natasha nella stessa scena con la pretesa che io non dia di matto. Prima di tutto perché vederla viva e vegeta mi scalda il cuore, e in secondo luogo perché mi fomenti ship non canoniche con quel fatto che lei mantenga la calma al posto suo e lo riesca a calmare. E il suo ruolo è funzionale, ha un senso e un significato: "nessuno si salva da solo"... e se non lo sa lei, Co', davvero non immagino chi altri potrebbe saperlo.

Concludo con un plauso al ritorno della cameriera col chewing-gum (io non dimentico!) e con gli occhi un po' lucidi, anzi, strabordanti, per questo finale che rimane perfettamente in bilico tra i due estremi, di un dolceamaro straziante che però fa bene all'anima. Tu fai bene all'anima, Co', con tutto quello che scrivi, quindi non smettere mai e continua a ficcarmi una massaia agguerrita nel petto <3
Ti mando un abbraccio spaccaossa, a questo giro, che mi hai devastato l'esistenza e ti amo per questo :')



-Light/Cosa-Non-Sicura-

Recensore Master
03/03/20, ore 12:19
Cap. 2:

Ciaoooo!!!! Mi ero fermata sul tuo nuovo lavoro e ci tornerò tra poco per la recensione ma… mi sono ricordata… Che non avevo ancora recensito questo capitolo meraviglioso (shame of me)

Ed eccomi qua con i mei commenti alla CdC XD

Io comunque sono obbligata moralmente a ripeterti!!!! Mamma mia mia Regina Starker ma quanto ci sta bene questo titolo!!!!

(io comunque sto pesticciando sulla tastiera con un po’ troppa enfasi XD se leggi parole astruse… dont worry non mi sta venendo un itcus XD)

“Faceva male saperlo prigioniero della vita, ora che era tornata ad appartenergli.” Questa frase è meravigliosa. Che poi se pensi a quello che stiamo vivendo, prigionieri dell’isteria collettiva. Adoro questa riflessione, insomma. Perché non si può tornare alla normalità, ciò che è accaduto ci fa sentire in gabbia.

Ma proseguiamo perché di cose da dire diu questo capitolo ce ne sono così taaaaante.

Però quando hai citato “Come l’ombra di Peter Pan” la ex fan di OUAT che è in me ha pensato all’ombra malvagia XD ok no ma amavo Peter Pan. L’ombra che fa parte di lui ma l’eterno ragazzo ha paura di perderla.

“… il suo Peter pareva cresciuto e aver perso quella spensieratezza…” e qui mi viene da pensare che crescere è una fregatura sempre e comunque…

Adoro come nelle tue storie si esplora in c modo così accurato le emozioni, come in questo caso le introspezioni in merito alle emozioni di Peter. Un po’ mi era mancato in Endgame (ok che sono incontentabile XD poi è uscito Far From Home… Oook… ma poi cosa mi lamento, ci sei tu, che quadri il cerchio e ci doni sempre nuove introspezioni su Peter e Tony, doni alle Starker quel tocco di meraviglia che nessun altro può dare!!!!!!


Guarda le riflessioni sono tutte belle, i loro dialoghi.
“… «La vita continua ad avere un senso. Anche quando torni. Il tempo scorre, e va colmato.»…”
Ma tutto questo dialogo andrebbe citato in blocco.
Le emozioni che emergono, così coinvolgenti.
Lo sai adoro ogni volta che scrivi di loro, ma mi ritrovo sempre a dire “staovlta si è superata” e poi mi sorprendi di nuovo!!!!!


«La richiesta d’aiuto del signor Parker non è partita da lui, ma da lei, signor Stark. Se il paziente non ha alcuna intenzione di collaborare, non vedremo mai dei miglioramenti.»
Ehhhh… parole sante… Però mi ci sono ritrovata tanto in Tony… quante volte vorremmo imporre il nostro bene a qualcuno che amiamo?
XD oddio detta così suona davvero male, è meglio come lo hai scritto tu!

«E non si ricorderà più di Thanos ma, soprattutto, di quello che è successo su Titano. Avrà l’occasione di incontrarti ancora, in una… nuova vita che lo aspetta»
Io lo vedo come un dono, per quanto crudele… fatto con il cuore… Un foglio bianco su cui scrivere.
Ah… adoro tutto si questa storia!!!!


Può eliminare il dolore donare una nuova vita?
Si apre una finestra di infinite possibilità.
Il passato è perduto? Oppure… Ricordi perduti dove vanno? Madò mi fai fare tante domande a fine di questa storia. È tanto MARVEL questa storia (ok XD so che sembra non aver senso…)
Io penso alle infinite vite e reset dei fumetti. E tu incarni sempre questo spirito, le riaperture i nuovi inizi. Molto più del film! Devi proprio farti arruolare tra gli sceneggiatori Marvel!!!! Assolutamente!!!!!!!
Ok chiudo qui il delirio e torno al tuo nuovo lavoro ;-))))))
A tra poco!!!!
Boingo!!!!!!!!! La tua foca Troll!!!!

[Precedente] 1 2 [Prossimo]