Ciao mia cara!
Eccomi nuovamente da te per leggere e recensire questa storia che mi hai consigliato. Devo davvero ringraziarti per averlo fatto, perché l’ho veramente amata.
Penso che questa One Shot possiamo benissimo dividerla in quattro scene.
Nella prima, troviamo un Alastor e una Dolores molto giovani. Dopo essere stati ad un party organizzato da Lumacorno, i due si trovano ubriachi nella Sala Comune di Serpeverde. Me la immagino proprio Dolores che, con un vestito rosa pieno di fiocchetti, dice di essere “un incubo travestito da sogno a occhi aperti”. È proprio questo infatti quello che lei si sente: un incubo. Deve essere terribile quando ci si è fissati degli obiettivi nella vita - andare bene nello studio, sposare un bel uomo - e vedere che, pian piano, nessuno di questi si avvera, ma sembrano andare solamente in frantumi.
Ormai, infatti, si è resa conto che nessun ragazzo, al di fuori di Alastor, la toccherebbe mai, quindi vede quell’occasione l’unica per potersi finalmente togliere di dosso quello che sente come il più grande macigno che si porta dietro: la sua verginità.
Nessuna ragazza dovrebbe vivere la sua prima esperienza in quel modo, come la liberazione da una triste condanna: dovrebbe essere un atto d’amore, un dono da dare alla persona che ama.
Anche per Alastor si tratta della prima volta, ma per lui la situazione è molto diversa: lui si sente attratto in qualche modo da lei, è da tempo ormai che la desidera.
Infatti trovo bellissimo che lui le dica che in realtà è un “sogno travestito da incubo”: lui riesce davvero a vedere che, sotto quella scorza pesante che lei ha assunto, in realtà vi è del buono.
Ovviamente non vi è nulla di sentimentale nel loro atto sessuale: oltre al fatto che sono entrambi inesperti, sembra proprio più un atto carnale fine a se stesso.
Mi dispiace davvero che il giorno dopo Alastor le chieda di cominciare a frequentarsi e lei gli risponde che non è il caso, ma trovo che comunque la reazione della donna sia coerente: lei voleva solamente liberarsi di un “fardello” e quindi non è assolutamente interessata ad una possibile relazione.
Nella seconda scena, gli troviamo ormai cresciuti, tanto che lui è già diventato auror e lei lavora al ministero.
Questa volta Dolores ripete quel “Sono un incubo travestito da sogni ad occhi aperti” quasi scherzandoci su, per voler ricordare quella notte di tanti anni prima. Ovviamente gli anni gli hanno cambiati, sono diventati due “mostri ambulanti” visto che lei ha messo su qualche chilo in più e lui ha perso una gamba, quindi, ovviamente, anche il sesso tra di loro è cambiato. È diventato qualcosa di più animalesco, dove il piacere arriva solamente quando i due sono piuttosto violenti a vicenda, mordendosi e graffiandosi.
Anche questa volta, si vede come Alastor si senta molto più coinvolto rispetto a Dolores, tentando persino di inviargli una lettera per mantenere i rapporti - lettera che, come c’era d’aspettarsi, lei brucia.
Unica differenza è che, anche se ancora pensa che lei è “un sogno travestito da incubo”, non se la sente di dirglielo a voce alta.
Nella terza scena, invece, ci troviamo di fronte a una situazione molto diversa. Alastor si è recato da Dolores per parlare della legge assurda che ha fatto promulgare sui licantropi e lei gli chiede “Ancora cerchi guai con un incubo travestito da sogno ad occhi aperti?”
Questa volta però, mentre lui la spinge contro la scrivania le sussurra che lei è un “incubo travestito da incubo”.
Sì perché, anche se Dolores non era mai stata una vera bellezza, almeno vi era ancora qualcosa di bello dentro di lei, ma, ormai, è quasi più brutta dentro che fuori. Ovviamente questo è qualcosa che colpisce la donna, perché si rende proprio conto che ormai lui prova solo disprezzo per lei.
A segnare che le cose tra di loro non saranno mai compre prima, vi è anche il fatto che il sesso tra di loro sembra quasi più dolce del solito, caratterizzato da baci e carezze invece dei soliti morsi e graffi. Sembra proprio che entrambi hanno il sensore che quella sarà l’ultima volta.
È davvero tristissimo che, quando il giorno dopo i due si incontrano nel corridoio del Ministerio, Alastor fa finta di non conoscerla. È proprio un segno ancora più inequivocabile che qualsiasi cosa ci fosse mai stata tra di loro, ormai è finita.
Nella quarta ed ultima scena, ritroviamo Dolores che si è appena ripresa dall’incantesimo che Harry Potter le ha appena lanciato contro. Certo, lui le ha appena portato via il medaglione che aveva al collo, ma sembra davvero più colpita dal fatto che avesse portato con sé anche l’occhio magico di Alastor che aveva incastonato alla porta. Si, usava con tutti la bugia che le serviva per controllare i suoi dipendenti, ma, la verità è che quel occhio una volta riusciva a vedere il buono che c’era in lei e sperava che, avendolo accanto, riuscisse a vederlo anche lei. Ora che Alastor è morto, quello era l’unico oggetto che rimaneva che era riuscito ad andare oltre al suo aspetto, a vedere la sua anima. Ma ormai, è completamente consapevole di essere solo uno “stupido incubo vestito di rosa”.
La maggior parte delle storie che leggo su di loro - tranne quelle che finiscono con un happy ending - mi fanno sempre pensare a come potrebbe essere stata diversa la vita di Dolores se avesse messo via la sua ambizione e il suo orgoglio e si fosse lasciata amare da qualcuno che riuscisse ad andare oltre il suo aspetto e l’amasse per le sue qualità, invece di allontanarlo inevitabilmente per sempre. Mi rendo conto che spesso capita anche a noi di cercare di tenere sempre lontano qualcuno che vorrebbe esserci solamente accanto, per poi renderci conto solamente quando è troppo tardi di quanto in realtà ne avessimo bisogno.
Mi è piaciuto molto vedere che, mentre il rapporto tra Dolores e Alastor cambiava lungo lo svolgersi della storia, anche il sesso tra di loro cambiava, mutava per adattarsi a quelle che erano le emozioni dei due. Mi piace come hai scritto queste scene perché non le ho trovate per nulla volgari o squallide, ma fanno ben comprendere quello che è il rapporto tra di loro.
Grazie mille per tutte queste bellissime storie che ci regali tra di loro, soprattutto perché, almeno per quanto mi riguarda, sono capacissime di farmi sia sorridere che pensare a diversi aspetti della vita e delle relazioni con gli altri.
A prestissimo mia cara!
Un abbraccione,
Jodie |