Recensioni per
Incubo vestito di rosa
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/08/20, ore 13:01

Sono venuta qui alla fine. E tu dirai, che ci fai proprio qui? Non lo so, la tua pagina è piena di talmente tante storie interessanti che si finisce per perdersi un po'. È surreale la sensazione che ho provato sul tuo profilo, è come cercare di scegliere quale candela accendere mentre si fa un lungo bagno: non lo sai, sono tutte troppo buone. E poi spunta, quella un po' inaspettata, forse la tua preferita. 
Sei stata tu a farmi conoscere Alastor e Dolores: li ho letti un po' così, come faccio tutto, ma le tue parole erano riuscite a colpirmi anche in passato. Era una FlashFic quella, ho avuto voglia di averne di più. 
La mia passione per questa coppia, è proprio la passione che hanno l'uno per l'altro: dall'aspetto orribile, io li seguo perché semplicemente li desidero. Alastor lo amo, figurarsi se non è da amare un uomo rude come lui, un uomo che ha imparato a vivere da solo, su due gambe, poi su una. Con due occhi, poi con uno. Malocchio regredisce, acquisendo luce, Dolores regredisce e diventa incubo. Non è più il sogno che Alastor ha pensato di vedere, è solo un incubo travestito da incubo, che s'è persa nella sua oscurità accecante.
Straziante, lo trovo così maledettamente giusto e allo stesso tempo doloroso che dare ordine ai miei pensieri è difficile: è tutto perfetto, il ritmo incalzante della storia, questi rapporti che si ripetono a distanza di anni, sembrando così simili, ma serbando molto di più. C'è che all'inizio sono inesperti, ma quando si rincontrano la seconda volta Alastor sa dove colpire, come colpire, come farla miagolare come un gatto. Ed è in quelle due volte che prova a cercarla: avanti, Dolores, sembra dirgli, salviamoci insieme. Perché forse per lei sarebbe stato più attento, perché forse per lui sarebbe stata più vera. Niente più rosa, niente più oscurità celata, niente più rigidità, niente di niente. Sarebbe stata solo Dolores, una ragazza con dei chili di troppo che un giorno si innamora di un uomo, che ha tutti gli spigoli del mondo e che a sua volta la ama. Non potranno mai esserelo e, quando lei finalmente lo desidera, quando il loro rapporto smette di essere aggressivo, possessivo, per Dolores è troppo tardi: viene ignorata, messa da parte. È qualcosa che mi ha profondamente colpito, mi ha proprio ancorat alla storia e mi piacerebbe vederli ancora e ancora lottare insieme. 
Perché alla fine è solo quello, una lotta per entrambi, un monito per ricordarsi chi sono veramente: è quello il motivo per cui rimane tanto affezionata a quell'occhio, un occhio che la conosce meglio di tutti gli altri: la scruta ancora, così è come se Malocchio non se ne sia mai andato. Ed è quando glielo portano via, che Dolores comprende che non è più un sogno, non è più nemmeno realtà, è solo un maledetto incubo travestito di rosa. 
Bellissima, sono felicissima di essere finita qui, 
Sia ❤

Recensore Veterano
01/07/20, ore 15:23

3° POSTO: GiuniaPalma – Incubo vestito di rosa

Titolo: 4/5
Semplice ma conciso, racchiude appieno quello che è lo spirito della OneShot.
Non ti ho assegnato punteggio pieno in quanto, benché non sia una traduzione letterale del pezzo da te scelto, lo richiama molto. Ho apprezzato il fatto che, in qualche modo, tu lo abbia “fatto tuo”, ma mi sarebbe piaciuto fossi stata un tantino più originale.

Grammatica: 9,97/10
Sulla grammatica, così come sulla punteggiatura, non ho nulla da ridire!
L'unico mio appunto riguarda tre refusi:
sogni, (nella frase standard di Dolores ripetuta ad Alastor la seconda volta) utilizzato al plurale quando invece per tutta la OneShot ne hai parlato al singolare (-0,01 pt);
alena, al posto di “anela” (-0,01 pt);
chelui, senza spazio (-0,01 pt).
Sono veramente piccole minuzie, errori di distrazione/battitura.

Stile e Lessico: 10/10
Per quanto riguarda il tuo stile, devo dire che mi piace tanto; anzi, lo trovo addirittura calmante.
È piacevole leggere i tuoi testi, la scrittura è fluida e tiene incollati allo schermo, incuriosendo il lettore. Lo trovo, al tempo stesso, molto semplice; tuttavia la sua semplicità non è da interpretare negativamente. Come ho detto, trovo i tuoi scritti calmanti, rilassanti, che riescono a trasmettere senza sforzo le emozioni e le sensazioni provate dai personaggi.
Il lessico è semplice come lo stile, eppure ogni tanto compare qua e là una parolina leggermente più “aulica” che non guasta affatto.

Inserimento del pezzo scelto: 5/5
Assolutamente punteggio pieno!
Partiamo dal presupposto che, personalmente parlando, il rosa è già di per sé un incubo. Sarà che lo detesto così tanto, sarà che la Umbridge me l'ha fatto detestare ancora di più, ma credo che collegarlo alla frase che hai scelto sia stato veramente azzeccato.
Gusti personali a parte, mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai utilizzato il pezzo.
Quella frase, ammettiamolo, era bella pronta! Intrinsecamente racchiudeva già il senso che tu – affibbiandola a Dolores e al suo colore tanto amato – hai espresso nella OneShot; ma, per quanto pronte per essere utilizzate, hai fatto di quelle parole un elemento centrale e ricorrente di tutta la storia, facendole cadere a pennello con le situazioni descritte.

Gradimento personale: 8/10
La OneShot mi è piaciuta molto!
Devo dire che mai, prima di scoprire le tue storie, avevo letto di questa coppia. È una coppia strana che, là per là, sembra assolutamente male assortita; ma è proprio questo che la rende unica nel suo genere. Riflettendoci, non mi sarebbe mai venuto in mente di associare Dolores e Alastor (in realtà la Umbridge non riuscirei ad associarla neanche a uno dei suoi amati gatti!), però mi piacciono insieme. Oddio, in realtà è un piacere strano, ma funziona. Un piacere che non può finire bene, che esprime dramma al solo pensiero, che racchiude tutto ciò che di più sbagliato possa esserci in una coppia... perché entrambi (lei più di lui) hanno le proprie grane e le proprie personalità contorte, complicate. Questo ha fatto sì che funzionassero benissimo per il contest, che esprimessero dolore assoluto. La parte drammatica l'ho letteralmente adorata, complice anche l'ottimo utilizzo della frase scelta e del suo modificarla in base all'andamento della storia; si è passati dall'incubo travestito da sogno per lei, al sogno travestito da incubo per lui, finendo poi nell'unica maniera in cui – secondo me, considerata la coppia, i caratteri, la mentalità e la vita in generale – poteva finire: incubo travestito da incubo, perché Alastor aveva smesso di vedere quell'ultimo brandello di sogno rimasto in Dolores. Così come ho trovato struggente il fatto che, nell'ultimo rapporto avuto, l'irruenza abbia ceduto il posto alla dolcezza proprio perché entrambi avevano intuito si trattasse dell'ultima volta.
La parte che mi è piaciuta meno, invece, è stata quella erotica. Avrei gradito la sviluppassi un po' di più, non necessariamente entrando nei dettagli – come ho scritto anche nel bando, mi andava bene un eros parafrasato; non è stato un problema di qualità quanto, appunto, di quantità.

Tot: 36,97/40

Recensore Veterano
08/06/20, ore 18:28

Ciao mia cara!
Eccomi nuovamente da te per leggere e recensire questa storia che mi hai consigliato. Devo davvero ringraziarti per averlo fatto, perché l’ho veramente amata.
Penso che questa One Shot possiamo benissimo dividerla in quattro scene.
Nella prima, troviamo un Alastor e una Dolores molto giovani. Dopo essere stati ad un party organizzato da Lumacorno, i due si trovano ubriachi nella Sala Comune di Serpeverde. Me la immagino proprio Dolores che, con un vestito rosa pieno di fiocchetti, dice di essere “un incubo travestito da sogno a occhi aperti”. È proprio questo infatti quello che lei si sente: un incubo. Deve essere terribile quando ci si è fissati degli obiettivi nella vita - andare bene nello studio, sposare un bel uomo - e vedere che, pian piano, nessuno di questi si avvera, ma sembrano andare solamente in frantumi.
Ormai, infatti, si è resa conto che nessun ragazzo, al di fuori di Alastor, la toccherebbe mai, quindi vede quell’occasione l’unica per potersi finalmente togliere di dosso quello che sente come il più grande macigno che si porta dietro: la sua verginità.
Nessuna ragazza dovrebbe vivere la sua prima esperienza in quel modo, come la liberazione da una triste condanna: dovrebbe essere un atto d’amore, un dono da dare alla persona che ama.
Anche per Alastor si tratta della prima volta, ma per lui la situazione è molto diversa: lui si sente attratto in qualche modo da lei, è da tempo ormai che la desidera.
Infatti trovo bellissimo che lui le dica che in realtà è un “sogno travestito da incubo”: lui riesce davvero a vedere che, sotto quella scorza pesante che lei ha assunto, in realtà vi è del buono.
Ovviamente non vi è nulla di sentimentale nel loro atto sessuale: oltre al fatto che sono entrambi inesperti, sembra proprio più un atto carnale fine a se stesso.
Mi dispiace davvero che il giorno dopo Alastor le chieda di cominciare a frequentarsi e lei gli risponde che non è il caso, ma trovo che comunque la reazione della donna sia coerente: lei voleva solamente liberarsi di un “fardello” e quindi non è assolutamente interessata ad una possibile relazione.
Nella seconda scena, gli troviamo ormai cresciuti, tanto che lui è già diventato auror e lei lavora al ministero.
Questa volta Dolores ripete quel “Sono un incubo travestito da sogni ad occhi aperti” quasi scherzandoci su, per voler ricordare quella notte di tanti anni prima. Ovviamente gli anni gli hanno cambiati, sono diventati due “mostri ambulanti” visto che lei ha messo su qualche chilo in più e lui ha perso una gamba, quindi, ovviamente, anche il sesso tra di loro è cambiato. È diventato qualcosa di più animalesco, dove il piacere arriva solamente quando i due sono piuttosto violenti a vicenda, mordendosi e graffiandosi.
Anche questa volta, si vede come Alastor si senta molto più coinvolto rispetto a Dolores, tentando persino di inviargli una lettera per mantenere i rapporti - lettera che, come c’era d’aspettarsi, lei brucia.
Unica differenza è che, anche se ancora pensa che lei è “un sogno travestito da incubo”, non se la sente di dirglielo a voce alta.
Nella terza scena, invece, ci troviamo di fronte a una situazione molto diversa. Alastor si è recato da Dolores per parlare della legge assurda che ha fatto promulgare sui licantropi e lei gli chiede “Ancora cerchi guai con un incubo travestito da sogno ad occhi aperti?”
Questa volta però, mentre lui la spinge contro la scrivania le sussurra che lei è un “incubo travestito da incubo”.
Sì perché, anche se Dolores non era mai stata una vera bellezza, almeno vi era ancora qualcosa di bello dentro di lei, ma, ormai, è quasi più brutta dentro che fuori. Ovviamente questo è qualcosa che colpisce la donna, perché si rende proprio conto che ormai lui prova solo disprezzo per lei.
A segnare che le cose tra di loro non saranno mai compre prima, vi è anche il fatto che il sesso tra di loro sembra quasi più dolce del solito, caratterizzato da baci e carezze invece dei soliti morsi e graffi. Sembra proprio che entrambi hanno il sensore che quella sarà l’ultima volta.
È davvero tristissimo che, quando il giorno dopo i due si incontrano nel corridoio del Ministerio, Alastor fa finta di non conoscerla. È proprio un segno ancora più inequivocabile che qualsiasi cosa ci fosse mai stata tra di loro, ormai è finita.
Nella quarta ed ultima scena, ritroviamo Dolores che si è appena ripresa dall’incantesimo che Harry Potter le ha appena lanciato contro. Certo, lui le ha appena portato via il medaglione che aveva al collo, ma sembra davvero più colpita dal fatto che avesse portato con sé anche l’occhio magico di Alastor che aveva incastonato alla porta. Si, usava con tutti la bugia che le serviva per controllare i suoi dipendenti, ma, la verità è che quel occhio una volta riusciva a vedere il buono che c’era in lei e sperava che, avendolo accanto, riuscisse a vederlo anche lei. Ora che Alastor è morto, quello era l’unico oggetto che rimaneva che era riuscito ad andare oltre al suo aspetto, a vedere la sua anima. Ma ormai, è completamente consapevole di essere solo uno “stupido incubo vestito di rosa”.
La maggior parte delle storie che leggo su di loro - tranne quelle che finiscono con un happy ending - mi fanno sempre pensare a come potrebbe essere stata diversa la vita di Dolores se avesse messo via la sua ambizione e il suo orgoglio e si fosse lasciata amare da qualcuno che riuscisse ad andare oltre il suo aspetto e l’amasse per le sue qualità, invece di allontanarlo inevitabilmente per sempre. Mi rendo conto che spesso capita anche a noi di cercare di tenere sempre lontano qualcuno che vorrebbe esserci solamente accanto, per poi renderci conto solamente quando è troppo tardi di quanto in realtà ne avessimo bisogno.
Mi è piaciuto molto vedere che, mentre il rapporto tra Dolores e Alastor cambiava lungo lo svolgersi della storia, anche il sesso tra di loro cambiava, mutava per adattarsi a quelle che erano le emozioni dei due. Mi piace come hai scritto queste scene perché non le ho trovate per nulla volgari o squallide, ma fanno ben comprendere quello che è il rapporto tra di loro.
Grazie mille per tutte queste bellissime storie che ci regali tra di loro, soprattutto perché, almeno per quanto mi riguarda, sono capacissime di farmi sia sorridere che pensare a diversi aspetti della vita e delle relazioni con gli altri.
A prestissimo mia cara!
Un abbraccione,
Jodie

Recensore Master
29/05/20, ore 13:21

Recensione premio per il contest "Scriptophobia" - 1/5

Carissima Palma!!
Ti starai domandando come mai ho scelto proprio questa storia per la prima recensione premio! Ebbene, devi sapere che sto ancora piangendo lacrime amare per non essere riuscita a consegnare per questo MERAVIGLIOSO contest e, per consolarmi, sto passando a leggere un po' di storie partecipanti, come normalmente avrei fatto se fossi stata in concorso! Potevo quindi perdermi l'occasione di passare anche da te???
Oltretutto ho letto davvero poco di questa tua OTP - che, da quel che mi è parso di capire, è abbastanza strana e insolita - ed ero curiosa di conoscerla meglio. Poi arrivo alla fine e scopro pure che questo è il tuo esordio nel mondo dell'erotico, wow!!!
Ti dirò, ho trovato che le scene erotiche non fossero affatto scritte male, sono abbastanza "soft" ma questo non è per niente un difetto, anzi, non è obbligatorie scrivere qualcosa di eccessivamente spnto per fare un bel lavoro, soprattutto la prima volta - se solo ripenso ai miei primi esperimenti nell'erotico XD si percepisce un sacco che ero imbarazzata e impacciata col genere, ho scritto qualcosa di molto simile a ciò che hai fatto tu, solo molto più fluff ^^
Tornando a noi... mi piace un sacco il modo in cui hai costruito il rapporto tra Alastor e Dolores e quindi hai cucito il dramma su di loro: non è quel dramma tipico delle coppie che hanno problemi/si lasciano/vivono un momento difficile, no, sono semplicemente due amanti che non avranno mai un futuro come coppia, come hanno un rapporto solo basato sul sesso e anche, in un certo senso, sul disprezzo reciproco. E questo disprezzo, quest'irruenza, è la benzina che tiena accesa la passione tra loro, anche se passano gli anni e cambiano le cose.
Mi è piaciuta anche questa suddivisione in varie scene, vari periodi, che permette di assistere all'evoluzione - anzi, all'involuzione - del loro rapporto. Sei stata molto furba nel costruirle e raccontarle in questo modo, perché ti ha permesso di dire tanto in un testo piuttosto breve!
Ma una delle cose che mi ha colpito di più è senza dubbio il personaggio di Dolores. Dalle sue parole emerge tutto il suo orgoglio, la sua sicurezza ostentata, come se gridasse in faccia ad Alastor "io non ho bisogno di te, ti sfrutto solo per ciò che ho bisogno". Ma dietro questo egoismo si cela invece una grande fragilità, un bisogno di essere amata che probabilmente nemmeno lei riesce ad ammettere a se stessa.
E quando, alla fine, pare accorgersene almeno un minimo, è troppo tardi: Alastor non ha più voglia di starle appresso, ormai è disilluso.
Uno scritto davvero molto intenso e ricco di dinamiche, mi è piaciuto tantissimo e sono sbalordita da quanto tu sia riuscita a esprimere in una shot così breve, facendo intendere perfettamente tutte le dinamiche di questa coppia! Complimenti, sempre bravissima :3
Alla prossima e in bocca al lupo per il contest!!! ♥

Recensore Master
05/05/20, ore 13:10

Ciao Palma, eccomi qui!
Sono così felice che tu abbia deciso di partecipare all'Erotic Drama Contest, è bello prendere un contest come sfida!
Sai, è singolare il fatto che tu shippi tantissimo una coppia come questa, perché da come li descrivi sembrano davvero tanto orribili!
Eppure, eppure… si vogliono, si desiderano e sembra proprio che questo loro orrore li calamiti maggiormente l'uno all'altra.
Io, da ignorante del fandom, posso però dirti che ho apprezzato molto come hai gestito il dramma e l'erotico.
E no, non devi dire che l'erotico l'hai scritto male, sai? Non è vero, è solo più soft perché il rating non è rosso, ma non vuol dire che tu lo abbia trattato in maniera sbagliata o non buona, anzi!
Certo, in effetti è strano trovarti in questi panni, però devo ammettere che te la sei cavata molto bene e sei stata tanto brava, non posso che farti i miei complimenti!
Poi hai questa particolarità, nelle storie, di riuscire in poche parole a raccontare una vita intera: hai diviso la tua OS in atti, dove abbiamo potuto vedere Dolores e Alastor in fasi differenti del loro rapporto, a distanza di anni uno dall'altro.
E sei riuscita a farmi provare l'angoscia delle loro consapevolezze, sei stata veramente capace di farmi immedesimare nel loro dramma e nel loro desiderio intenso e bruciante, che supera i canoni di bellezza e i sentimenti che forse non hanno mai davvero provato l'uno per l'altra.
Ottimo lavoro, cara, mi ha fatto piacere passare da te! Ero davvero curiosa *-*
Buona fortuna per il contest e alla prossima <3

Recensore Master
26/04/20, ore 18:52

Ciao!
Avevo intravisto questa storia già qualche tempo fa, ma poi era finita un pochino sommersa dai vari aggiornamenti, per cui approfitto molto volentieri dello scambio per recuperarmi anche questa Alastor/Dolores: la curiosità, qui, era davvero tanta, perché se ormai tu sei riuscita a insegnarmi a vedere tutta la bellezza che si nasconde nella potenzialità di vederla assieme, ammetto che, tra tutti, loro sono i personaggi che più faticherei ad immaginare accostati al genere erotico.
E, per essere uno dei tuoi primi approcci a questo genere, credo che tu te la sia cavata veramente bene: la vera difficoltà, secondo me (almeno per quello che mi è capitato di leggere nell'ambito delle fanfiction) è non scadere in descrizioni di atti assurdi e assolutamente irrealistici, che trasformano i personaggi in amatori dalle doti straordinarie anche quando si tratterebbe di persone con poca esperienza o comunque un atteggiamento ben diverso da quello di un amante consumato. Tu, invece, sei riuscita a rendere benissimo la veridicità dei loro approcci: sono approcci a volte maldestri, ci sono corpi reali e spesso nemmeno troppo attraenti, ci sono rapporti esasperati, disperati, che spesso lasciano più dolore e solitudine che altro. Sei stata esplicita al punto giusto, senza mascherarti dietro giri di parole che a volte risultano un po' ridicoli, ma senza nemmeno essere mai volgare o scadere in scene che più che altro lasciano il lettore in imbarazzo.
Al di là di questo, ho apprezzato davvero molto la struttura che hai dato a questa storia: lo scandire del tempo affidato alla stessa citazione che, nel proseguire della trama, viene ad assumere un'importanza sempre maggiore è stato secondo me gestito molto bene, ed è stato davvero doloroso assistere a questo allontanamento sempre più evidente tra i due. Sei sempre tanto brava a scrivere di loro partendo da approcci differenti, riuscendo sempre a sviscerare la complessità del loro legame: questa storia, in particolare, si muove sin da subito su atmosfere tristi, mostrandoli insieme in maniera quasi squallida, in quel primo rapporto che, più che unirli, li isola in una solitudine ancor maggiore. E col disvelarsi della storia l'atmosfera opprimente cresce piano piano, passando per un rapporto dove si trovano attratti pur essendo consapevoli di quanto siano distanti, di quanto il loro legame sia malsano e privo di un futuro che possa permettere loro di costruire qualcosa.
Il finale, come spesso accade con loro due, mi ha davvero stretto il cuore: è terribile che non possa esserci un lieto fine per loro (e non solo per il destino di Alastor durante la guerra), ed è terribile che Dolores si ritrovi a fare i conti con le sue verità e con i suoi rimpianti solo quando ormai per lei è troppo tardi (tra l'altro, a prescindere dalla coppia più o meno usuale, credo che questo concetto si adatti molto bene a un personaggio come Dolores).
Sei stata davvero molto brava, ti faccio i miei complimenti!

Recensore Master
21/04/20, ore 19:26

Cara LadyPalma,
Ho iniziato a scrivere per tre volte questa recensione per dirti che 1) è l’autore che rende la coppia bellissima e tu sei stata fantastica. 2) Mi ha straziato per la crudezza e la dolcezza e la verità che racconta 3) Va tra le preferite. Ci sono concetti che tornano nella shot, ci sono amplessi che mutano col variare di anni e di rapporti e c’è una specularità che ora analizzerò. La prima cosa che devo dirti è che approvo l’evoluzione del rapporto tra i due amanti; all’inizio sono adolescenti che neanche sanno farlo, l’amore. Via orpelli irrealistici come vergini che raggiungono l’orgasmo, via grandi intese. Qui lui la desidera goffamente e lei vuole dire alle amiche che non è più vergine. Al ministero sono giovani e focosi. Lui la vuole ancora perché è oscura (e questo lato della caratterizzazione del loro rapporto lo amo: Alastor non si illude che lei sia una brava persona. La vuole per quella che è – sbagliata, sovrappeso, cattiva, ottusa, e kitsch, ma l’amore è questo). In entrambi i casi è Alastor, il buono della coppia, a voler tentare una prosecuzione del rapporto trasformandolo in una relazione. Anche nei tentativi l’ho trovato coinvolgente e convincente.

La maturità segna, almeno da parte di Moody, una straziante rinuncia. È il tempo della lentezza e della tenerezza e mi ha commossa proprio perché lui riconosce che lei è totalmente perduta (incubo vestito da incubo) e quel loro amarsi con intensità e passione, con sincerità, segna l’inevitabile fine di un rapporto destinato a finire. E qui c’è la parte speculare: Moody se ne va e lei lo cerca – ma debolmente – muore e lei si mette l’occhio sulla porta (ormai mi è inevitabile pensare che non sia perché erano stati amanti). È dolorosa e vera, questa shot, anche perché c’è un’analisi delle aspettative e della complicità di questa coppia così umana – ecco perché sono belli. In tutti noi c’è qualcosa di Malocchio e di Dolores, una parte brutta che vorremmo fosse amata e riconosciuta. Quando si incontrano sanno come andrà a finire. Conoscono quale sarà la fine che li attendono e non vi resistono, come non dicono mai che sarà l’ultima. Si fanno cogliere da quel qualcosa che c’è. Insomma, a me ha colpito particolarmente questo esperimento su un genere non facile, ma che senza l’introspezione e il cuore (che invece qui sono presenti) non avrebbe alcun senso. E quindi, tanti complimenti, mia cara. Sei una garanzia **,
Shilyss

Recensore Master
21/04/20, ore 11:03

Ciao carissima!
Ormai Alastor e Dolores sono diventati una coppia che adoro tantissimo, e vedere nuove storie su di loro sul tuo profilo non può che farmi gongolare.
Questa, rispetto alla long, è più seriosa e trasuda angst e dramma da tutti i pori, cosa che come ben sai mi piace sempre moltissimo, anche perché, come ti avevo già detto anche in una precedente recensione, un lieto fine per questi due non riesco proprio a vederlo. O quantomeno devono avere una relazione tormentata. Qui mi hai accontentata in tutto, perché non solo la storia finisce male, ma parla anche di un rapporto sofferente.
Ho amato moltissimo che la storia fosse scandita da tre momenti ben distinti, i primi due che in un certo senso sono coerenti tra loro, con Alastor che cerca Dolores e lei che si nega, l'ultimo invece che ribalta completamente la situazione (tipo Borghese). Infine, c'è un quarto momento, quello in cui Dolores consapevolizza, quello in cui si rende conto di cosa davvero fosse Alastor per lei e di come la facesse sentire.
Ho amato moltissimo anche l'evoluzione della prospettiva che Alastor ha su Dolores e come questa, pian piano, si accordi a ciò che lei ha sempre affermato di essere. Dolores si definisce, infatti "un incubo travestito da sogno a occhi aperti", mentre Alastor insiste nel dire che lei sia "un sogno travestito da incubo" a sottolineare come lui riesca a vedere del bello in lei, anche se oggettivamente è brutta, anche se è una persona meschina. Alastor questo lo sa, ma lui guarda oltre, e vede il bello in una donna che dice di essere crudele. Vede del buono sotto strati e strati di cattiveria. E così è lui che la cerca, e lei lo respinge, non lo vuole nella sia vita forse perché, inconsciamente, sa che lui è ciò di cui ha bisogno, la persona che davvero potrebbe trasformarla in un sogno anziché nell'incubo che crede - e vuole - essere.
È solo verso la fine che Alastor vede Dolores per ciò che veramente è, per un "incubo travestito da incubo" e non la vuole, perché ciò che credeva lei fosse, quel buono che aveva visto in lei era solo una bugia. Vede il mostro dietro al mostro, quel mostro che aveva imparato ad amare in quanto tale, ad apprezzare pur nella sua oscurità. Ora, non resta che la bruttezza, la meschinità, il viscido di una persona che di buono non ha nulla. E questa volta è Dolores a cercare Alastor, ma è lui a respingerla, in una netta contrapposizione di quello che è sempre stato il loro rapporto fino a quel momento.
Anche il loro amplesso è diverso: questa volta, questo momento in cui Alastor vede il mostro dietro al mostro e Dolores comprende che sarà l'ultima volta, questa volta in cui avrebbero voluto e dovuto essere aggressivi, si amano invece con una dolcezza che non è mai appartenuta loro, che è così distante dalle volte precedenti, in cui si facevano male e lo amavano. Dicendosi addio, spogliandosi di qualsiasi parvenza, maschera, vestito rosa, hanno saputo aversi con una delicatezza che forse smaschera la reale portata di quei sentimenti mai espressi, quel bisogno che hanno sempre tenuto per sé (Dolores più di Alastor).
Ed è proprio con la morte di quest'ultimo che Dolores non può più fare a meno di guardarsi e vedersi meramente per ciò che è: un incubo vestito di rosa. Non c'è più l'occhio di Moody a guardarla dalla porta, a ricordarle che qualcuno, un tempo, ha saputo vedere del buono in lei, che ha saputo amarla per ciò che c'era dietro il mostro e, anche, per il fatto di essere il mostro. E lei ha saputo perdere quell'uomo che riusciva in qualche modo a vederla bella, che riusciva a farla sentire come lei aveva bisogno di sentirsi.
Una vicenda struggente, carica di dramma, dove tutto s'intreccia alla perfezione a creare una vicenda breve, ma intensissima, che ho davvero amato (alcuni passaggi li ho riletti più di una volta). Carissima, non posso che farti tanti complimenti: questa è sicuramente la tua storia su loro due che ho preferito in assoluto. Ogni volta riesci a farmeli amare, raccontandoli in maniera impeccabile e meravigliosa.
Un abbraccio, alla prossima ♥

Recensore Master
20/04/20, ore 11:59

Carissima, eccomi qui :D
per quanto strano possa sembrarti io non vedevo l'ora di passare da qui, perchè ormai mi sono innamorata tantissimo dei tuoi Alastor e Dolores, senza contare quanto entrambi siano IC nonostante il crack, e come tutto questo possa assolutamente essere avvenuto davvero.
Poi il contest a cui partecipi mi sta a cuore perchè è il primo di quella dolcissima ragazza che è Freya (bacione cara, se mai mi leggessi) e mi spiace non aver per ora l'ispirazione per partecipare.
Partiamo dal primo momento di intimità: è la prima volta per Dolores (e non ho capito se anche per Alastor) e nonostante l'inesperienza e il fatto che non vi sia tra loro neanche un briciolo di amore, ciò che resta alla fine è una risata e l'ho trovata una cosa molto dolce. Ma poi, oddio, facevano entrambe parte di Serpeverde o si trovano nella loro sala comune perchè la festa di Luma era lì? All'idea di un Moody in Serpeverde mi sono prima presa male, poi l'ho trovata una cosa intrigantissima. Molto tenero che lui il giorno dopo le scriva o voglia in qualche modo proseguire la frequentazione, come farà anche le volte successive, nelle quali sono entrambi più brutti, più esperti e più soli, ma continuano a cercarsi perchè in qualche maniera sentono che solo l'altro riesca a vederli davvero. Solo l'altro li ritiene autentici, veri. E' una cosa quasi struggente.
La frase dell'incubo ritorna spesso e ho adorato come ogni volta l'hai riadattata al contesto, facendola pronunciare a entrambi con modalità e tempi diversi.
Il finale mi ha portato via un pezzo di cuore, perchè in fondo, Dolores, si è rovinata con le sue stesse mani.

Secondo me hai fatto davvero un ottimo lavoro :D
spero di rileggerti, un abbraccio

Benni

Recensore Junior
18/04/20, ore 14:11

Eccomi qui, my dear!
Premetto che avevo notato la storia, quando sono passata l'ultima volta, ma poi avevo visto quella su cui alla fine mi sono buttata e mi aveva ispirato così tanto - come avrai notato dalla recensione - che non potevo che sceglierla.
Ma ora ci sono.

Innanzitutto, leggendo, la prima cosa su cui voglio soffermarmi è il fatto che da subito mi è molto piaciuto il paragone tra sogno e incubo inerente al "rosa": da una parte lo sfarzo con cui Dolores si avvolge, dall'altra quello della sua pelle (che interpretato come il "sogno"), una volta che viene spogliata non solo dai vestiti, ma anche delle sue artificiosità (che invece sono l' "incubo").

Dolores non vuole nulla, se non vivere anche lei quell'esperienza che tanto aveva sentito raccontare e di cui nessuno, prima di Alastor, l'aveva resa partecipe. Nessuno la guardava, nei suoi chili di troppo e il suo corpo ancora immaturo, ma adesso si sente pronta, adesso desidera e brama che lei sia deprivata del suo fiore. Non cerca l'amore, come tu stessa dici: Alastor ci prova a darle un minimo di attenzioni e dolcezza, ma lei rimane distaccata; non cerca l'amore, vuole solo sentirsi desiderata e cacciare via la tristezza dei rifiuti o delle mancate considerazioni da parte degli uomini - ragazzi, in realtà.

Racconti una scena che, per i presupposti attraverso i quali prende atto, è fredda, distaccata, carnale, però lo fai con delicatezza e premura dando ai due personaggi dei tratti di umanità individuali che non riescono davvero a condividere l'uno con l'altra, forse perché sono troppo inesperti, forse perché al di là dell'attrazione fisica non resta molto altro da scambiarsi.
O meglio, lui vorrebbe condividere con lei la sua umanità - perché in fondo è l'unica che abbia davvero mai catturato il suo sguardo, ma lei la prende e la lancia lontano, se ne fa gioco e la calpesta ("ride ancora, stavolta cattiva, e dopo un tossicare diplomatico gli dice che non è il caso").

Li ritroviamo, anni dopo, in un contesto che è diverso, ma simile. Con lei ancora circondata di quel rosa che crede essere elegante e raffinato, ma non è altro che barocco, esagerato. Tutt'ora sempre una disperata zittella - prima una vergine -, ma a lui non importa: sa cosa c'è sotto quel rosa, quando è libera dalle sue costruzioni. Non è la migliore persona del mondo: rimane cupa e cattiva, ma ancora una volta è al contempo una persona che domina - e Alastor adora che lei si imponga su di lui - e che si lascia dominare - e Alastor, ormai, sa scoprire ben come farla arrendere al suo tocco.

Man a mano che passano gli anni, la storia si ripete e i due personaggi acquisiscono sempre più la forma con la quale li abbiamo conosciuti. Sono orrendi, come li definisci, ma è proprio in quel loro modo di essere simili che riscoprono l'altro ancora ed ancora, accomunati dalle loro condizioni - fisiche e non.
Le cose però sono ormai cambiate, perché cambiati sono loro. Faranno sesso, ancora un'altra volta, ma lui non vede più niente in lui, se non la donna oscura nella quale lei si è trasformata e non riesce a covare per lei quel medesimo sentimento e desiderio - anche emotivo - che lo aveva assalito in passato.
Dolores, dall'altra parte era quasi abituata alla certezza del suo interesse per lei - al di là del fattore fisico; lo cerca e, per la prima volta, forse avrebbe risposto positivamente ai suoi desideri. C'è una dolcezza contrastante, in quell'ultimo atto, una dolcezza amara, quasi a sottolineare la consapevolezza della situazione a cui ormai erano giunti e la separazione irreparabile che li aspettava.

Il finale, in cui finalmente ti ricongiungi al libro, mi è piaciuto davvero molto; hai dato all'occhio di Moody nella porta un valore affettivo e malsano al contempo, il ricordo lontano di qualcosa ormai svanito, che ha lasciato spazio solo all'oscurità. Dolores ormai non è niente se non incubo, lo sa bene adesso.
Personalmente, questo racconto mi è piaciuto molto. Come tu stessa evidenzi, la parte erotica non è stata approfondita, ma non credo fosse necessario farlo né ai fini del contest né della storia che hai voluto raccontare.
Il focus era un altro ed il sesso, che è comunque la forza motrice attraverso cui il racconto si districa, è il mezzo per trasmettere la loro condizione. In più, credo che tu abbia sfruttato benissimo il tuo prompt :P
In bocca al lupo e a presto!

Bongi :)

Recensore Veterano
17/04/20, ore 18:25

Recensione premio per aver vinto il terzo posto nel contest "Prof lei com'era da giovane?" sul forum di EFP
Ciao!
E di nuovo mi proponi una Dolores. Non è la prima fanfiction su lei e Alastor che leggo tra le tue, ormai mi sono abituata a vederli insieme, ma ovviamente quando ho visto il genere, ovvero l'erotico, mi è venuto un colpo haha dici che le scene sono scritte male, io non credo che lo siano. Sorvolano tanto, cioè non entrano nello specifico, ma se non mi sbaglio il contest lo permetteva, inoltre quello che hai messo lo hai reso bene, e soprattutto... Credo che tutti noi ti ringraziamo per non essere scesa nei particolari Haha sarebbe stato un po' troppo haha
Mi piace tanto come tu abbia narrato ben 3 amplessi ma a distanza di tempo, che hanno narrato un po' le vite, con le relative introspezioni di entrambi i personaggi (terribilmente ic contando le situazioni impensabili),facendo vedere come il rapporto che normalmente è inesistente sia in realtà evoluto e cresciuto. Dal sesso impacciato di due adolescenti troviamo due adulti rabbiosi, fino a ritrovarci a un uomo e una donna distrutti, lui fisicamente e lei internamente, che dicendosi addio diventano praticamente dolci. Mi piace come hai usato la frase, ma in particolare come Moody la rigira. Lei è oggettivamente tozza e bruttina, ma lui la vuole. È un sogno travestito da incubo. Non viceversa... Ma non alla fine. Lei diviene solo incubo, dopo averlo rifiutato più volte è lei a essere rifiutata. E ora il sogno è sparito... Triste, ma vero.
Molto particolare e sorprendentemente apprezzabile! Bravissima come sempre!
Marika

Recensore Master
15/04/20, ore 23:35

Ciao <3
Per tutte le mutande di Merlino, Marti! Questo sì che è un capolavoro!
Sono contentissima di essere passata su questa storia, mi hai lasciato senza fiato. Innanzitutto, loro due ormai riesci a renderli così IC che mi fai venire i brividi. Questi due sono ASSOLUTAMENTE canon, anche la Rowling stessa se leggesse le tue storie se ne convincerebbe, ne basterebbe davvero solo una! Riesci a tratteggiarli con una precisione che quasi spaventa, sia singolarmente che nella relazione che hanno l'uno con l'altra. Sei spaventosa, davvero, in senso buono. Poi, nonostante questa sia la tua prima storia di genere erotico, devo dire che per me è un capolavoro. La passione si percepisce, ti entra nella pelle con tanta forza e intensità, nonostante i tuoi protagonisti siano 'difficili' da trattare (cioè, io non riuscirei a scrivere una rossa normale, figuriamoci una rossa su Alastor e Dolores). Sei riuscita a mischiare alla perfezione (davvero, alla perfezione) la parte introspettiva e sentimentale a quella più carnale, creando davvero un testo super appassionante da tutti i punti di vista, sia per la parte più carnale che per quella fisica. Mi hai fatto percepire la loro passione, ma anche tutti i pensieri che avevano l'uno per l'altro. Ho veramente amato alla follia l'introspezione di Moody, oro colato puro, mi sono veramente crogiolata nella lettura e cioè darei oro per scrivere come te, sei stata di una potenza allucinante. Mi è piaciuto moltissimo l'utilizzo del prompt, non giudico io ma almeno secondo me sei stata in grado di costruire sul titolo della canzone delle riflessioni spaziali. Ho adorato tutto, in particolare il finale: devastante e pregno di significato, amo veramente le tue conclusioni a effetto, questo perchè tutto il tuo testo meraviglia e stupisce il lettore, ma con il finale tiri fuori veramente il meglio di te che lascia il lettore sballato e sconvolto.
Vabbè, mi hai fatto letteralmente impazzire, ti auguro tanta fortuna per il contest! <3
(P.S.: per eventuali errori grammaticali nella recensione, sappi che sono ubriaca di sonno AHHAH)

Recensore Master
14/04/20, ore 11:01

Wow!! riesco a pensare solo a questo... per tre semplici motivi, primo: il tuo modo di scrivere, coinvolgente e corretto, non ho trovato neanche un errore e non è poco :) secondo: il crack paring, io di solito non li amo, ma la tua introduzione mi aveva attirato per cui ho deciso di leggerla ed ho fatto bene, mi sono chiesta se per caso avessi letto qualche intervista della Row perchè ti giuro sembravano davvero canon entrambi...erano nel personaggio e contemporaneamente erano perfetti insieme; terzo: io odio la Umbridge, ma la odio proprio, una cosa viscerale che nasce dalla prima volta che l'ho vista e tu me l'hai resa leggermente più umana... l'odio resta, ma per lo meno hai fatto sembrare che un minimo cuore ce l'avesse anche lei!! complimenti davvero!!