Recensioni per
Suit and Tie
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/10/20, ore 17:12
Cap. 1:

Ciao carissima *-*
Parto subito con il dirti una cosa che credo sia ovvia: STO SOFFRENDO.
Ho una grandissima passione per i missing moments, poter raccontare di ciò che c’è stato (ma che non c’è stato mostrato), lo trovo molto affascinante. E in questo caso ho trovato tutto molto azzeccato e realistico, oltre che doloroso, ma alle volte è giusto così, bisogna affrontare le cose così come vengono, ed è un po’ quello che viene fatto qui, attraverso gli occhi di Peter. Mi piace sempre tanto quando la storia è dal suo punto di vista essendo il personaggio in cui più mi identifico, poi non so, in questo modo la storia acquista una dolcezza e una malinconia ancora maggiore. La prima parte ha un forte sapore dolce amaro. C’è questo matrimonio, c’è la gioia e le frenesia nell’organizzazione. C’è Peter che sclera appresso alle diecimila tonalità di colori, zia May entusiasta e la consapevolezza che perfino uno come Tony Stark ha messo la “testa a posto”. Chi l’avrebbe mai detto, vero?
Ho adorato un sacco la chiamata tra Peter e Tony (anche perché in quel momento ci ho visto un sacco Tom Holland e Rober, quindi ADORO). I due ridono, scherzano, parlano, tuttavia c’è una costante malinconia, una tristezza da parte di Peter, rappresentata da quel vestito da cerimonia che dovrebbe indossare. Ma quello stesso vestito l’ha anche indossato al funerale di suo zio, quindi non può dargli una connotazione positiva. Tony è stato tanto, tanto adorabile a proporsi per comprarne uno nuovo, anche se condivido l’idea di Peter del “lo metto così magari esorcizzo il dolore e lo associo a qualcosa di buono”.
E le buone intenzioni c’erano anche, se non fosse per il dannato canone :D
Immaginavo che avrebbe preso una piega del genere, perché la strada percorribile per ricollegarsi al canon è quella. Mi ha fatto soffrire, non importa quante volte si legga della morte di Iron Man, è ancora una ferita aperta per lui e per molto. Trovo terribile e ironico come Peter abbia perso per la seconda volta in vita sua una persona che rappresentava una figura di riferimento.. diciamo che in questo più che altri è stato sfortunato e non sai la voglia che ho avuto di abbracciarlo. Perché siamo passati da un momento felice come quello di un matrimonio a quello di un funerale.
E a proposito del matrimonio, ho adorato un sacco quando Peter pensa a Tony e si rende conto che, nonostante l’egocentrismo, lascerebbe comunque il giusto spazio alla sua sposa (ammetto che sarebbe carino leggere del matrimonio tra lui e Pepper, personalmente non ho mai letto nulla al riguardo). Ma questi pensieri carini e dolci vengono ben presto sostituiti, dalla consapevolezza che bisogna andare avanti, perché banalmente non c’è altra scelta. È triste pensare che ancora una volta Peter dovrò ricollegare il suo abito ad un evento così triste. E posso assicurarti che il suo dolore è palpabile, che ogni suo passo pesa un macigno. Quando zia May gli chiede come si sente, Peter non mente. Si sente così perdo e addolorato che in un certo senso è quasi estraniante, perché certo non pensava che sarebbe arrivato a questo e che la vite potesse essere così ingiusta. Sì, ho sofferto, ma è stato giusto così, perché come dicevo prima a volte c’è bisogno proprio di questo-
In conclusione, non posso che complimentarmi con te, era tanto che non leggevo qualcosa di tuo e questa storia mi è piaciuta tantissimo e, nonostante il dolore, mi ha scaldata. Non so se abbia un senso, ma è così.
Un abbraccio, a presto!

Nao

Recensore Veterano
16/08/20, ore 21:29
Cap. 1:

Spero di non fare la brutta figura di recensire qualcosa che ho già recensito in passato, ma questa storia l'ho letta già un po' di tempo fa, messa nelle preferite e mi ero ripromessa - come al solito - di recensirla, ma non credo di averlo ancora fatto. Comunque, che dire, l'ho riletta e come per la prima volta, la fic risulta BRUTALE, in senso buono (?) però. Voglio dire: la prima volta che l'ho letta, la prima parte mi aveva messo tanta allegria che mi ero completamente dimenticata di come è finito Endgame o comunque mi ero convinta che la storia si fermasse lì, alla discussione di vestiti, oppure mi avrebbe portato al matrimonio. Una canon divergence insomma. Ti giuro, il cambio di tono, il parallelismo del vestito usato al funerale dello zio Ben a cui Peter voleva dare un nuovo ricordo, ma finisce poi per usarlo ad un altro funerale, ancora una volta per una figura paterna che ha amato così tanto. BRUTALE, davvero. Ci sono rimasta ç.ç Però dicevo in senso buono, perchè nonostante il colpo al cuore, questo parallelismo mi è piaciuto tantissimo. Tornando alla prima parte, però, mi ha fatto ridere Peter che non conosce tutte queste sfumature e Tony che dall'altra parte del telefono sembra super esasperato. Non so se Pepper sarebbe davvero così ansiosa, ma adesso che mi ci fai pensare potrebbe benissimo esserlo. Per quanto sia una donna molto forte, molto decisa, è pur sempre una donna che sta per sposarsi e sarebbe totalmente naturale emozionarsi così. Anzi, fa anche tenerezza ed è bello immaginarla in una situazione così normale, così felice. Se lo merita lei, se lo merita lui, se lo meritano tutti, anche Peter e zia May che non vanno ad un matrimonio da così tanto tempo. La tenerezza della scena con Peter che da un bacio alla zia e lei sorride anche se non sa perchè... ma quanto è bella? ç.ç Un'altra cosa che mi è piaciuta tantissimo è che mentre May, come probabilmente quasi tutti gli altri, pensa che Tony non lascerà il centro dell'attenzione al suo matrimonio, Peter, avendolo conosciuto, sapendo quando sia innamorato di Pepper, pensa invece che per lei Tony sarebbe disposto a fare anche questo. E io penso abbia ragione, perchè Tony, nel corso degli anni, è cresciuto tantissimo e sì, a volte sa essere ancora molto egocentrico, ma per Pepper sarebbe disposto a tutto, a TUTTO. La storia, come sempre, è scritta molto bene e non mi sembra di aver notato errori. Forse qualche virgola di troppo in un paio di frasi, ma credo che abbia più a che fare con una diversità di gusti che altro. E' stato davvero piacere leggere questa storia, mi è piaciuta tanto, complimentissimi cara <3 Alla prossima, Baci.

Recensore Master
16/08/20, ore 02:40
Cap. 1:

Ed eccomi qui, seppure con un ritardo terribile per lo scambio a catena del giardino.
Questa one shot ci presenta due situazioni completamente diverse tra di loro: la prima parte è quella dove Peter sa del matrimonio di Tony, in quanto ha appena ricevuto l'invito, sua zia è entusiasta e lui? è tipo rimasto colpito da quanti colori possano esistere al mondo, ahahah, caro Peter, non si risparmia proprio mai. La telefonata tra i due è simpaticissima xD e proprio mentre Peter pensa all'abito che dovrà indossare al matrimonio, scoprendo che l'unico che ha adatto per l'occasione è proprio quello che indossò al funerale dello zio, io non credo proprio avrei il coraggio di indossare un abito che mi porta brutti ricordi ma Peter pare volerlo farle, proprio per non abbinarlo più a quello, ma il destino non pare d'accordo.
Infatti come scopriamo nella seconda parte della storia, molto più triste e drammatica, quell'abito il nostro giovane Spiderman lo indosserà per un altro funerale, quello di Iron Man, a quanto pare quell'abito era partito come abito funerario e così sarebbe rimasto. Il momento in cui Peter scoppia lo si sente bene ed è terribile.
Questa storia mi è piaciuta particolarmente, mi sono piaciuti i due pezzi completamente diversi tra loro messi in un unica storia, sono piacevoli e scorrevoli come lo stile che hai usato, errori non ne ho notati qundi perfetto. Complimenti davvero, hai scritto di due momenti completamente diversi intrecciandoli perfettamente, cosa non sempre facile quindi davvero brava**.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Veterano
12/08/20, ore 18:36
Cap. 1:

Carissima Miryel,

Prima di sdilinquirmi in scuoricinamenti vari – con debita alternanza tra cuoricini inteneriti (“aww”, per intenderci) e cuoricini con una malinconia ed un magone che non ti dico, “accartocciati”, per rubarti l’espressione – lasciami partire per la tangente delle considerazioni di principio sul canon, sui sentimenti sottili, sul mélange di toni. Che, a conti fatti, è una tangente su come mi piace leggere fanfic  e  su cosa renda a darmi un sacco di soddisfazione, a priori  (spoiler alert: tutto quello che scrivi tu – ma detto con qualche parolina in più XD). Ho una certa inclinazione al detour, come avrai notato; e, excursus per excursus, tanto vale fare il giro lungo in partenza, prima di incanalarsi sulla retta via.

Quello che, a prescindere da tutto, mi fomenta (termine tecnico XD), ad un livello squisitamente concettuale, della fanfic come genere letterario, è il suo rapporto necessariamente  esegetico con un materiale dato di riferimento, il canone. Il canone, lo si può implementare, gli si possono riempire i buchi, lo so può rinnegare in parte o in toto, lo so può sceverare sotto mille interpretazioni possibili, ne si possono riempire i silenzi, ma alla fine della fiera, comunque lo si approcci, lo si fa sempre con un’interpretazione di fondo. Io sono una donna semplice. Intendiamoci: amo AU, What if..?, e quant’altro, quelle piccole correzioni (o almeno virate) sulla lettera del canone. Ma leggere una penna come la tua cimentarsi con la lettera del canone, colla fedeltà ad i suoi spazi bianchi,  è uno  degli autentici piaceri che questo tipo di lettura può regalare – sarà che io sono ghiotta di esegesi, forse per deformazione professionale, o forse solo per una questione di palato.

Nel caso specifico, poi, l’esegesi – narrativa, letteraria – focalizza la sua lente di ingrandimento su quel tipo di sentimento delicato che è l’amore familiare, l’affetto tenero, profondo, che ci lega  ai nostri mentori, a quelle figure che – di solito per circostanze più o meno tragiche della vita, come è per la vita di Peter – eleggiamo a punti di riferimento, quasi genitoriali. A me piace l’amore familiare: mi piace leggerne, mi piace scriverne; e mi piace che sia tematizzato con la sua dignità, le sue sottigliezze, le sue dinamiche psicologiche e sociali, senza essere messo in ombra dal fantasma  dell’amore romantico. Non si dovrebbe mai dire “solo amici”, “solo fratelli”, “solo mentore e protégé”, sminuendo sistematicamente con quel “solo” relazioni che sono importanti e preziose in sé e per sé e che, per natura, risultano altrettanto  definitorie della traiettoria di una vita, dello sviluppo di una personalità, del fantomatico amore romantico. Anzi, spesso di più dell’amore romantico.  Del resto, quella che ci mostri qui è la continuità della crescita, della maturazione emotiva di Peter, in relazione alla perdita. È sempre la perdita, costante, ricorrente, ciclica, di una figura di riferimento, di un “Padrino” (bello il dettaglio della suoneria!) che può valere tanto quanto un padre. L’occasione gioiosa delle nozze, in fondo, non è che il demarcare rituale di un cambiamento radicale, nella forma se non nei fatti futuri: perché le nozze sanciscono l’inizio di una nuova famiglia, ex novo, in cui i figli pregressi (di sangue, adottivi, putativi, figliocci, non conta) non trovano in linea di principio una collocazione immediata, perché per definizione essi sono parte della famiglia vecchia, di quella che si lascia. L’ansia di Peter per il cambiamento, nella prima parte di questa tua, mi fa pensare a quella che immagino essere la disposizione d’animo del figlio d’un padre che si risposa. Ha una delicatezza, la prima parte della tua storia; a suo modo, ha  una leggerezza che riscalda il cuore – do la colpa allo schema di colori variegato selezionato da Pepper, al giro di telefonate di prevenzione danni e drammi che gli sposi devono sobbarcarsi, all’attesa del lieto evento in cui è facile lasciarsi coinvolgere se solo per un attimo si dimentica il canone. Ma il canone è ben presente sullo sfondo, con la tristezza, la mancanza, evocata dal ricordo di zio Ben; come un presentimento che va a minare la speranza che no, quel vestito, non vedrà ricordi più felici. Forse, arrivati ad una certa età, finiamo tutti coll’avere un vestito così nell’armadio, uno che sa di naftalina e di una malinconia che non si lava via – è solo uno dei mille modi in cui il tuo Peter  è uno di noi; e non si può non volergli bene.

Così come, dopo aver letto ormai diversi tuoi lavori, posso dire di voler bene a tutti loro: dalla leggerezza che mi risolleva  il morale, alla nostalgia lancinante che mi fa soffrire deliziosamente, ad un mélange di toni e sentimenti che è perfettamente bilanciato, perfettamente  umano, tutti mi hanno lasciato qualcosa di prezioso in cuore.

L’immagine che, a questo giro, ho amato oltremodo, è Peter con un raggio di sole in bocca che torpidamente, meccanicamente, si sveglia per andare a un funerale. La morte, in fondo, è quel cambiamento cui non si può rimediare.



Un abbraccio forte forte!

Recensore Master
04/08/20, ore 23:59
Cap. 1:

Ciao carissima, eccomi finalmente qui a poter leggere e recensire questa tua shot.
Ammetto di conoscere poco i personaggi di questo fandom/crossover.
Spiderman e Avengers, Peter Parker e Tony Stark.
Ho già avuto modo di leggere e apprezzare qualcosa di tuo e, allo stesso tempo, conoscere meglio questi personaggi che a quanto noto tu ami particolarmente e, attraverso questa tua passione, lasci percepire anche a noi lettori.
Passiamo al testo.
Sebbene i preparativi per il matrimonio dello scapolo d'oro, del playboy Stark, si concentrassero sulle diverse sfumature di azzurro e rosso, rendendo l'argomento alquanto fastidioso per i protagonisti, io devo ammettere che, forse come la maggior parte delle ragazze innamorate dell'idea dell'amore, ho amato questa scena; è stato bello partecipare, quasi spiare, un momento che vede Peter e sua zia alle prese con i fiori da appuntare alla giacca, la cara zia pronta a immaginare un color Tiffany all'occhiello dell'abito del suo amato nipote e la sensazione di commozione al solo pensiero di vederlo bello ed elegante per l'occasione.
E che dire della telefonata tra Peter e Stark?
Sebbene io, come accennavo sopra, non conosca molto bene i personaggi delle opere originali, ho veramente sorriso insieme a oro durante la loro conversazione.
Peter che ricorda di essere stato l'artefice della conoscenza tra Stark e la futura moglie e Stark che che in tono molto scherzoso lo addita a colpevole dell'episodio...
Hai reso molto bene il senso non solo di amicizia ma anche di complicità tra i due che è difficile da percepire ma che tu attraverso questi dettagli hai trasmesso a noi lettori.
Certo, il momento del ricordo del funerale dello zio apre uno spiraglio di tristezza che saggiamente e in maniera molto empatica, Tony cerca di smorzare e cacciare via con battute che, forse riescono a far distrarre Peter da quel triste evento.
Quando ho letto che gli eventi cambiavano e che Tony sarebbe stato sì protagonista della giornata ma in maniera del tutto diversa, opposta direi, ci sono rimasta molto male, perché sei stata molto brava a creare un crescendo di emozioni ed aspettative che è stato un colpo di scena leggere di lui durante il funerale.
Non so se hai richiamato un episodio della serie originale o se la morte di Stark è stata una tua personale scelta per questa shot ma, da lettrice che si accinge a conoscere i personaggi attraverso questi tuoi lavori, devo riconoscere che il finale non scontato ma del tutto particolare, che ribalta le emozioni in crescendo fino a tre quarti della shot, a me è piaciuto tantissimo e per questo ti porgo i miei più sinceri complimenti.
Spero di leggerti ancora, un abbraccio e a presto.
Demy

Recensore Master
31/07/20, ore 12:51
Cap. 1:

Ciao Myriel,
sono qui per lo scambio a catena.
Prima di passare alla recensione vera e propria, vorrei dirti che sono contentissimo di aver avuto l'opportunità di leggere una tua storia, sei davvero molto brava, complimenti.
Allora, leggendo fra le tue note, ad alcuni non sembrava chiaro che Peter stesse andando al funerale di Tony, per me, invece, è stato chiarissimo. Hai parlato/scritto di due eventi separati, dove si capivano limpidamente i sentimenti di Peter. Nella prima parte abbiamo uno Spider-man che è felice per il suo mentore, perché, finalmente, ha deciso di "mettere la testa al posto"; mentre, nella seconda, un ragazzo devastato da una perdita importante. Il cambio della situazione è lampante. A mio avviso hai reso in maniera netta, chiara ed efficace, i sentimenti che pervadono il ragazzo nei due momenti diversi. Complimenti, non deve essere stato facile. Mi è piaciuto anche come hai caratterizzato i due personaggi, molto IC. Inoltre, mi è piaciuto molto il parallelismo tra zio Ben e Tony Stark.
La tua narrazione è molto scorrevole, si fa leggere che è un piacere, quasi non ti accorgi di essere arrivato alla fine del testo. Dal punto di vista della sintassi, della grammatica e del lessico, nulla da dire, potrei solo imparare.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
A presto, Mask.

Recensore Master
28/07/20, ore 23:26
Cap. 1:

Eccomi qui per lo scambio a catena! Un po' in ritardo, ma ho avuto una lunga settimana.
Mi erano mancate le storie con il tuo Peter, riesci sempre a presentarlo come un personaggio adorabile ed estremamente complesso al tempo stesso, tale quale a quello del film, ma comunque rispettoso del fumetto da cui è tratto. Inutile dire che ho molto apprezzato la citazione allo Zio Ben, che prima o poi spero inseriranno anche nei film MCU, lui è lì in sottofondo che aspetta solo il suo momento per apparire come fantasma in stile Ben ( lol ) Kenobi.
Avrei tanto voluto assistere al matrimonio di Tony anche nei film, ma credo che dovrò accontentarmi di questa tua versione cartacea. Anche se la parola "accontentarmi" penso che sia riduttiva, visto che ho adorato non poco il modo con cui hai scelto di gestire la faccenda.
Il tutto è stato condito con una seconda parte decisamente più drammatica ma altrettanto coinvolgente, con Peter in preparazione al funerale che segna la tragica scomparsa di Tony dopo gli eventi di Endgame.
Quindi ti rinomino i miei complimenti!

Recensore Master
15/07/20, ore 11:21
Cap. 1:

Devo ammettere che per me è dura commentare una storia legata così fortemente al canon, in genere io il canon lo supero e lo cambio proprio perché penso che la vita reale sia già abbastanza triste e tragica di suo e se dovessi del male anche scrivendo o sognando tanto varrebbe suicidarmi. Detto questo, comunque, mi sembra veramente assurdo che ci sia gente che ti ha minacciata di morte per questa storia, spero che stessi scherzando, o davvero la gente sta parecchio male e la quarantena ha peggiorato la situazione nel cervello di molti. Ognuno scrive quello che ha bisogno di scrivere, che sia triste o allegro, e se uno non vuole leggere questa storia non ha che da evitarla. Si vede che per molti è più divertente andare a cercare le storie che non piacciono per poi criticarle... si vede che è una nuova moda malata.
Io invece ho avuto la curiosità di leggere comunque questa storia anche se non rientra nelle mie corde proprio perché esplora parti che non ho mai preso in considerazione ed è dunque un modo diverso di vedere le cose, un nuovo punto di vista e può essere anche una fonte di ispirazione.
Credo che l'equivoco di Peter che va al matrimonio e non al funerale di Stark sia dato dalla prima parte, che è veramente molto carina, vivida, piena di luce e colore. Mi sono potuta immaginare benissimo Peter e zia May che scherzano mentre parlano del matrimonio di Tony e Pepper e decidono cosa mettersi, me li sono proprio visti davanti in una giornata piena di allegria. Azzeccatissima anche la battuta su Tony, che di certo avrebbe fatto di tutto per essere LUI al centro dell'attenzione e non avrebbe lasciato la scena alla moglie nemmeno nel giorno delle sue nozze, figuriamoci! XD
Molto IC anche la telefonata di Stark, che chiama per parlare di vestiti e chiedere se hanno bisogno di un aiuto economico per comprare un abito adatto... ma in realtà chiama perché è nervoso, sta per fare il grande passo che non aveva mai pensato di fare prima e ha bisogno di sentire una voce amica, di scherzare un po' sulla decisione che ha preso e che, comunque, lo chiama a un impegno al quale finora si era sempre sottratto.
Eppure, anche in questa prima parte così vivace e divertente si insinua un'ombra che fa pensare che le cose non andranno bene, il triste ricordo di zio Ben. E' veramente molto bello e intenso il POV di Peter su quanto zio Ben gli manchi e su quanto Tony abbia, seppure inconsapevolmente, preso il suo posto. Zio Ben è una figura fondamentale per la crescita di Peter e la sua perdita è per Peter forse più dolorosa di quella dei genitori, morti quando lui era ancora piccolino. Peter è grato a Tony per aver riempito quel vuoto che zio Ben aveva lasciato ed è anche giusto che voglia usare il vestito del funerale dello zio per il matrimonio di Tony e Pepper, come per "esorcizzarlo"... eppure, da un lato, questi continui rimandi al legame tra la figura di Ben e quella di Tony e tra il matrimonio e il funerale fanno già intuire che il finale non sarà felice e questo dimostra ancora di più quanto la storia sia costruita bene, fa pensare per quasi tutto il tempo a un evento felice, ma ci sono dei segnali che indicano che non è così.
La parte finale, poi, mi sembra così limpida e cristallina nella sua durezza e nel suo dolore che mi stupisce che qualcuno non l'abbia capita, a parte il fatto che è detto chiaramente che Peter sta andando al funerale di Tony e non al suo matrimonio, ma anche l'atmosfera è da subito impregnata di una sofferenza che travolge tutto, dalla consapevolezza della fine di un passato felice, che niente sarà mai più come prima. La disperazione di Peter è descritta in modo perfetto, in tutte le sue sfumature, si avverte proprio il vuoto lasciato dalla figura di Tony e ancora una volta verrebbe voglia di abbracciare quel povero Peter, ancora una volta abbandonato dalla persona che lo guidava e lo aiutava a crescere e a maturare. E' profondamente ingiusto che, dopo zio Ben, Peter debba sopportare anche la perdita di Tony e forse è ancora più doloroso proprio per questo, è come se zio Ben fosse morto due volte, come se il funerale di Tony fosse un deja vu, come se Peter fosse veramente destinato a veder scomparire tutte le persone care dalla sua vita. Mi è sembrato molto triste anche il fatto che Peter non abbia potuto indossare il vestito per partecipare al matrimonio di Tony e Pepper, ma solo per il suo funerale, perché quando Tony e Pepper si sono sposati lui non c'era, era svanito per lo schiocco... E' un po' come se Peter, esattamente al pari del suo vestito, fosse destinato ad essere presente solo ad episodi devastanti e non potesse mai godere di una giornata di festa come un matrimonio e una festa tra amici.
E' una storia molto triste, certo, ma anche infinitamente bella nella sua complessità, nell'analisi psicologica, nel coraggio di sprofondare nel dolore più assoluto senza crearsi scappatoie. Sinceramente non credevo che mi sarebbe piaciuta tanto, ma sei riuscita a dare quella profondità e quella completezza che rendono accettabile anche il canon, cosa che la Marvel non ha saputo fare, sbrigando via frettolosamente le scene relative all'ultimo incontro di Tony e Peter e al funerale dell'uomo. Per quanto triste, anche il canon ci guadagna da questi Missing Moments, perché una cosa che mi ha veramente fatta arrabbiare nel film è stato il pochissimo spazio dato ai sentimenti, al dolore, allo strazio di chi resta.
Per fortuna ci hai pensato tu con questa bellissima storia.
Complimenti davvero, sono rimasta molto coinvolta e emozionata.
Abby

Nuovo recensore
10/07/20, ore 17:46
Cap. 1:

Ciao! Eccomi per lo scambio!
Allora, sono molto felice di aver scelto questa tra quelle che hai elencato, perché ammetto che mi e' piaciuta molto e non capisco perché tu abbia dovuto mettere una nota per sottolineare la morte e quindi il funerale di Tony... io l'ho capito subito e conta che non ho ancora visto End Game, tranquilla fra tutti gli spoiler che mi sono sorbita e' come se lo avessi già visto, quindi non e' un problema.
Tornando alla storia, mi ha veramente coinvolta e se devo essere sincera mi ha anche fatto apprezzare un pochino di più Tony Stark, che ammetto non ho mai amato particolarmente, non sopporto le prime donne, a parte quando sono cattivi (tipo Loki, che adoro, ma qui si parla di altro), e Quando zia May dice a Peter: "È il giorno di Tony Stark, Peter. Davvero credi che non farà di tutto per spiccare tra tutti? Io non penso che metterà da parte la sua competitività solo per lasciare che sua moglie si goda la sua giornata" ero morta dalle risate e si ovviamente e' proprio da Tony fare una cosa del genere, ma forse si per una volta avrebbe cercato di limitare il suo egocentrismo per amore della dolce Pepper.
Interessante il modo in cui hai descritto le emozioni di Peter anche legate a un vestito che sembra insignificante ma di fatto non lo e' anzi e' molto importante.
Per il resto e' molto scorrevole e piacevole da leggere, non ho trovato errori, molto ben fatta. Brava
A presto.
Isil/Andy/Andromaca/chiamamicomevuoi

Recensore Master
28/06/20, ore 11:09
Cap. 1:

Questa storia è di una tristezza disumana :°
Miry, cosa mi fai???

Sai, col tempo ho imparato a capire Tony e Peter visti dai tuoi occhi. Ho imparato ad amarli e ad apprezzare quello che vedi in loro. Perchè sotto alla superficie del loro modo di fare sempre un po' scanzonato c'è tanto. Ho capito l'amore che provi per loro e l'amore che vivono nel tuo mondo interiore. Ci ho messo un po' perchè io sono refrattaria alle ship e non capisco una mazza di questo mondo, eppure con la tua delicatezza mi hai fatto vedere. Per me ora loro sono così.

Quindi inizio la storia che sono già triste, pensando che c'è un futuro in cui Tony comunque ha scelto Pepper, e non Peter. Tra l'altro qui io sono sempre combattuta, perchè Pepper mi piace.... ma insomma, come si fa a non amare Peter.
Faccio una seconda digressione. Non so se te lo avevo detto mai, ma io sono stata molto in dubbio se vedere i film di SpiderMan nuovi perchè dopo Tobey Maguire (per cui ho avuto una celebrity crush all'epoca) ero a disagio ad associare il personaggio a qualcun altro... e invece poi ho adorato Tom Holland, ma ok, fine digressione.

Torno alla storia.

Insomma leggo una felicità dolceamara in Peter, che non sa bene come comportarsi di fronte ad un evento che è sì lieto, ma anche qualcosa che mette dei paletti al rapporto che ha con Tony. Nelle tue ultime storie ho letto meno amore esplicito e più qualcosa di sottile, appena accennato (e ho amato molto questa visione così dolce). In questo caso forse ha una delicatezza ancora maggiore. Peter è un ragazzo che non sa rapportarsi a una scelta d'amore perchè non ha gli strumenti per comprenderla forse: è ancora troppo giovane. Quindi c'è una parte di felicità ma anche di imbarazzo. Ho trovato molto bella la chiacchierata che fanno al telefono lui e Tony, in cui si vede tutta la bellezza dell'affetto che li lega. E' giocoso e dolce e nonostante la differenza d'età li mette sullo stesso piano, per qualche attimo. Sono belli, sono teneri. Mi fanno venir voglia di abbracciarli e di guardarli mentre fanno le loro sciocchezze e scherzano tra di loro.

Ma poi, come una mazzata, arriva la seconda parte. Ci ho messo un attimo a capire che la parte prima era un sogno, una realtà inventata da un Peter che non è in grado di accettare quello che è successo. Il fatto di ambientare il tutto in quei momenti terribili in cui ci si deve preparare per un un funerale, QUEL funerale, mi hanno un attimo ucciso. Perchè in un modo o nell'altro abbiamo tutti perso qualcuno che amavamo, e ho rivissuto quelle sensazioni. Qui c'è un dolore ancora più forte, perchè Peter ha perso Tony... ma lo ha perso anche tutto il resto del mondo. Tutto il mondo gli è debitore, Peter gli deve la vita... e non credo ci sia dolore più grande di questo: che qualcuno muoia al posto tuo. Tony ha scelto di sacrificare sé stesso per un bene più grande, ma ho il sospetto che Peter avrebbe fatto volentieri a scambio. Quindi vederlo così, prepararsi col vestito buono, per andare a quel funerale... mi ha un po' messo il magone. Un po' tanto. Perchè bene o male i ricordi si legano alle cose e quel vestito è infausto per Peter. Credimi, so benissimo cosa voglia dire questo. Mi piange il cuore per lui e per tutti quelli che amano Tony Stark... dentro al mondo Marvel e anche fuori. E' una grossa perdita, enorme.
Immagino Peter stordito dal dolore, ma in piedi dritto a rendere omaggio, nonostante tutto. Mi immagino la sua figura un po' piccina, scomoda nei vestiti che non gli si addicono. E' un po' terrificante pensare al coraggio e alla forza che ci vuole per dire addio a Tony: suo protettore, quasi un padre, quasi un amore, forse entrambi o nessuno dei due.

Mi hai un po' devastato l'anima, devo essere sincera: ma è bello lo stesso, perchè leggo tante emozioni che sento anche io, e sapere che siamo in due è confortante.

P.S. Mini refuso “che Tony Stark si sarebbe spostato”, malefiche t che si mettono di traverso!

Recensore Master
24/06/20, ore 16:18
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui. Oh, giuro, questa è una storia che ho iniziato con un mood incredibilmente allegro, perché dalle prime righe mi sembrava una storia ad happy ending... ed effettivamente lo è, una storia con un happy ending, solo che appunto, l'happy ending di Tony non coincide con l'happy ending di Peter.
Il tema di questa shot, con i pensieri di Peter riguardo l'imminente matrimonio, mi ha fatto molto pensare. All'inizio, visto che l'atmosfera era molto leggera mi aspettavo uno sconvolgimento della serie Matrimonio a quattro mani (non giudicarmi, è una comedy carina) con Peter che fermava il matrimonio o qualcosa del genere, ma onestamente è stato più verosimile, più struggente e persino più giusto così, con un Peter che comunque sia, nonostante faccia fatica a scendere a patti con l'idea del matrimonio, lo lascia andare perché a quel punto è giusto così e sarebbe sbagliato fare qualsiasi altra cosa. L'atmosfera di per sé allegra e spensierata di un matrimonio, dove non si può fare a meno di pensare ai fiori, ai vestiti - mi ha fatto ridere Tony che riferisce che Pepper vuole sapere se Peter ha bisogno di un aiuto economico -, fa in qualche misura contrasto lo stato d'animo di Peter, che è forzatamente allegro nel suo fare le congratulazioni per il matrimonio, reticente nel parlare della perdita dello zio Ben.
Il finale sa di quei non detti, di quei rimpianti, di quelle sensazioni che mi chiedo se, nel profondo, non circondino necessariamente ogni tipo di matrimonio, ogni unione stabile. In questa OS dai toni dolceamari, non posso non dire di aver empatizzato molto con Peter, mi ha fatto molta tenerezza questo suo tenersi tutto dentro, arrivare addirittura a congratularsi con Tony, salvo poi cedere e confessare di non stare bene alla zia May, che si era probabilmente già accorta di tutto, con l'occhio di chi sa, di chi conosce. Di questo personaggio, devo dire di aver apprezzato anche quella sua muta comprensione e partecipazione al dolore, molto discreta ma efficace.
Un passaggio che mi ha colpita particolarmente è questo qui: "I cambiamenti nella vita erano di certo importanti, tanto quanto il loro peso, solo che quel cambiamento era comune; di molti. Forse di tutti. Egoisticamente Peter pensava che per lui fosse più significativo che per chiunque altro. " Credo descriva una sensazione e una sorta di egocentrismo (non saprei trovare un termine più adatto: non lo intendo nel senso cattivo con cui tendiamo ad intenderlo, ma nell'accezione più comune, di cui siamo parte tutti) che è assolutamente comune e proprio delle persone, quando soffrono e che è molto psicologicamente credibile.
Alla prossima.
Desy
(Recensione modificata il 24/06/2020 - 04:20 pm)

Recensore Master
23/06/20, ore 14:08
Cap. 1:

Ciao tesoro bello, non sono scomparsa, cioè sì, ma sono viva, post covid, post quarantena, post figlia treenne a casa da quattro mesi... eccomi!
Intanto buon compleanno anche se in ritradissimo e poi... beh ... questa storia è un ennesimo colpa al cuore e io vado per i quaranta, sono fragile, tu queste cose non me le devi fare...
Io che un po’ ci speravo in una piccola gioia, una briciola, una scintilla, perché si a me piacciono i matrimoni, anche se so che Peter non sarebbe d’accordo con me, e poi Pepper io l’adoro lo confesso.
Una donna forte, divertente, intelligente, autoironia ma dolce, insomma un po’ di tifo lo facevo (scusami peter) e invece, e invece, quell’abito scuro di nuovo porta tristezza e lacrime, un ennesimo addio, un ennesimo ricordo triste e straziante per Peter. E mi dispiace un sacco, ma tu hai reso tutto benissimo, quasi mi ci hai fatto commuovere... e star male...
Ho adorato tanto Le parti di Zia May con Peter, le ho trovate dolci, intime, affettuose, con quel senso di famiglia che spesso a Peter manca.
In una parola questa storia è malinconica, ma meravigliosa.
Come tutte le tue storie del resto, una più bella dell’altra e per me sei sempre una continua sorpresa e scoperta. Mi piace leggerti, mi rilassa, mi emoziona, mi da stimoli.
Complimenti tesoro, questa è proprio una chicca. Fluff e triste al punto giusto.
Un abbraccio tesoro e ancora auguriiiii ...
Scusami il ritardo.
Tua
Ladyhawke83

Recensore Master
17/06/20, ore 19:42
Cap. 1:

Ciao carissima Miryel ^^

Come promesso, nell'attesa di nuove pubblicazioni recupero questa OS **.
Sempre dalla stessa amica mi sono fatta dare qualche ragguaglio e da lì ho scoperto il matrimonio di Tony, quindi mi sono avventurata in questa OS canonica con un minimo di basi ^^.
Sappi che in qualunque caso (indipendentemente che la storia sia het o slash) mi piace tantissimo come delinei le caratteristiche dei personaggi attraverso la prospettiva dell'altro. Sei partita dalla prospettiva di Peter ed io non posso fare a meno di sorridere quando dai voce ai suoi pensieri :D, principalmente perché trova sempre il modo di smontare l'ego di Tony. TOP XD. Povero il nostro Spider-Man però, tutti a sottolineare la sua ingenuità e la trascuratezza (che peraltro su certi fighi calza a pannello **). Io adoro la purezza d'animo di Peter, da lui girano al largo tutti i possibili difetti dell'anima che invece sembrano caratterizzare Tony. Insomma, mentre Peter lo prende in giro alle spalle (e a volte anche davanti XD), Tony ambisce alla stessa purezza di spirito.
Adoro da sempre zia May e il suo rapporto con Peter, io l'ho sempre definita la sua mamma nei modi di porsi; in questa occasione si atteggia a lui come se fosse un fanciullo, insomma l'ingenuità del ragazzo ispira anche a lei gesti teneri. Adoro alla resa la dolcezza che si scambiano vicendevolmente. Peter ha secondo me stretto un legame ancora più intenso con lei dalla morte dello zio Ben e si percepisce tutto dai gesti d'affetto che scambia con lei e che fanno liquefare il cuore.
Anche se il genere è malinconio mi è sfuggito qualche sorriso durante la telefonata. Mi ha toccata il riferimento all'abito funebre che Peter ha indossato in occasione del funerale dello zio Ben, ma ancora di più la delicatezza di Tony. Data l'occasione canonica, posso davvero dire di aver visto verso Peter un dolce atteggiamento paterno e in questo frangente è stato piacevole. Dietro la corazza di Tony è sempre gradevole leggere l'immenso affetto che nutre per Peter e che dimostra in modo tutto suo, ma in modo sentito.
È stato toccante quando Peter ha trovato l'abito, i ricordi sono stati malinconici, eppure non si sono persi i pensieri su Tony e sul giorno che lo vedrà protagonista, o meglio il giorno in cui forse troverà per la prima volta nella sua vita il coraggio di fare un passo indietro a favore della sua consorte.

Però dalla seconda parte in poi tu hai deciso di uccidere il mio povero cuore :'(. Per circa metà capitolo mi sono sentita Peter da capo a piedi, ho sentito ogni battito del suo cuore abbandonarlo e lasciarlo "vuoto".
Ed è sorprendente (nel senso più positivo possibile) che sia tutto partito da un capo d'abbigliamento (i dettagli, Miry, i tuoi dettagli **), portatore di gioia e dolore, intriso di ricordi (più negativi purtroppo per il nostro Peter) fino ad arrivare alla "corazza" rossa che Spider-Man indossa quando salva il modo e che lo fa sentire invincibile. Ancora una volta l'eroe e l'uomo si scontrano e paragonano. Ancora una volta la stima che Peter ha di sé cede il passo all'impotenza umana. Per poi scoprire in conclusione che il vero protagonista dell'Os è Peter; ironia della sorte hai scavalcato il momento di gloria di Tony per concentrarti sui sentimenti del giovane.

Ma ha un fondo/un limite la tua profondità? ** Probabilmente no e dobbiamo ancora aspettarci molto altro da te 💜.

A presto, cara!
Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Veterano
11/06/20, ore 11:21
Cap. 1:

Diamine...una storia che parte come una romantic-comedy e si conclude come un dramma...beh anche sapendo come si è evoluta la storia tra Infinity War ed Endgame...
Ma complimenti! Davvero un'ottimo racconto! Ha fatto quasi commuovere in certi punti! Raccoglie alla grande lo spirito della saga cinematografica degli Avengers e fa spiccare sia Peter che la Zia May più giovane e sexy di sempre...
Complimenti! Bravissima!

Recensore Junior
10/06/20, ore 21:34
Cap. 1:

Ciao!
Torno in questi lidi dopo aver recuperato tutta la Saga dell'Infinito durante la quarantena (che spero sia passata senza troppi problemi irl anche per te), e finalmente posso apprezzare fino in fondo le tue storie – e quindi piangere malissimo, sì.
Adorando i missing moments, il genere introspettivo e le fanfiction intrecciate con l'universo canon, mi sono lanciata su questa OS senza soffermarmi troppo sull'elemento "malinconico" che hai giustamente inserito nell'introduzione. Tra l'altro, dall'intro e dalla prima parte della storia pensavo di leggere qualcosa di tutto sommato leggero sul matrimonio di Tony, visto dalla prospettiva di Peter. Non mi aspettavo per niente il finale, in altre parole. No, non ero pronta. E no, ora non voglio uccidere nessuno, tantomeno un'autrice che scrive così bene, però sappi che questo angst a tradimento mi ha devastata t0t

Premesso ciò, cerco di andare con ordine. Ho amato il contesto in cui hai inserito la storia e il retroscena che hai tessuto intorno all'abito da cerimonia di Peter! Trovo sia un dettaglio molto intimo e molto vero. Certi capi si indossano solo per le grandi occasioni... ma le grandi occasioni non sono necessariamente occasioni felici. Mi sono immedesimata del tutto in Peter quando, nonostante la telefonata di Tony e le rassicurazioni sul fatto che avrebbe potuto comprargli praticamente qualunque tipo di vestito senza finire sul lastrico (hai reso benissimo la sua ironia, come pure il suo timore, in sottofondo, di non saper confortare l'altro ♥ ), ha deciso di indossare lo stesso completo che aveva al funerale dello zio, per dargli un nuovo significato. Ed è stupenda, delicata e dolce tutta la riflessione su Pepper, la donna che Tony ha scelto e a cui certamente avrebbe lasciato le luci dei riflettori nel giorno delle nozze. Credo che questo dica moltissimo di lui – e ancora una volta ammiro la tua capacità di restituirlo così bene tra le righe, il suo IC è splendido ♥
Riguardo al matrimonio "forzato" dalla rinuncia di Spider-Man di entrare negli Avengers, mi è piaciuto un sacco vedere Tony e Peter scherzarci su! Per quanto il fidanzamento ufficiale sia nato in circostanze davvero comiche, questo non sminuisce i sentimenti di Tony per Pepper, e lo hai espresso egregiamente in questa storia. Dal mio canto, ho sempre apprezzato Pepper e credo che Tony l'abbia amata davvero più di chiunque altra, ragione per cui il matrimonio era una pura formalità (e una potenziale carta jolly da giocarsi con la stampa, ovvio). Sono piacevolmente colpita per il trattamento che hai riservato a lei (e alla Tony/Pepper in generale), da amante della Tony/Peter, complimenti ♥

Infine, mi sono innamorata della malinconia di cui è permeata tutta la storia. Inizia con Peter che ripensa allo zio Ben – ed è già straziante così, ma in un certo senso è sopportabile perché Peter ha Tony come nuova figura di riferimento nella sua vita, che gli infonde sicurezza e speranza – e arriva al suo culmine quando alla fine scopriamo che Peter sta indossando quel vestito di nuovo per andare a un funerale. Il funerale di Tony.
Mi ripeterò ma devo farti i complimenti per la scena finale e per il paragone che elabora la mente di Peter mentre si dirige con zia May verso il cottage degli Stark. Il pezzo "Dunque, quel vestito, non avrebbe mai visto un evento felice. [...] Dunque quel vestito non salvava la gente, come invece faceva la tuta di Spider-Man." racchiude una verità tremenda ed è di una bellezza struggente. È il cuore della storia, che fa a pezzettini il cuore dei lettori. E niente, ti si perdona la fucilata di angst perché questa OS è meravigliosa, densa di significato e ha uno stile impeccabile. L'ho adorata**
Grazie per averla scritta e pubblicata!

Alla prossima,
Vegethia

P.S. "Peter Parker è anche questo: una ricerca costante di una figura di riferimento, che poi perde e lo lascia solo in un universo che pensava di saper gestire. Lo può gestire, ma dopotutto è così: insicuro e innamorato del resto, ma mai di se stesso." Ma si può piangere anche per le note dell'autore? Perché credo di stare per farlo. È l'aspetto di Peter che più mi ha colpita nei film Marvel, e non avrei saputo esplicitarlo meglio. Abbraccio te e abbraccio lui ♥

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