Recensioni per
24h
di Fuuma

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
10/01/18, ore 10:04
Cap. 5:

Rukawa mi ha sempre dato l'idea di uno che parla poco, ma pensa molto (e che quando agisce sono cavoli tuoi, come può testimoniare Mitsui). Le domande che si pone, mentre la palla rimbalza a terra e si insacca nella rete del canestro, sono quelle che tutti, prima o poi ci poniamo ad un certo punto della relazione che stiamo vivendo.
Perché proprio lui? o lei, ça va sans dire.
I sentimenti non hanno esattamente un inizio; in realtà ce l'hanno, così come hanno una fine, ma è complicato individuare il punto esatto in cui qualcosa inizia o finisce. Non è come con una partita di basket, col fischio d'inizio e quello di chiusura, o un pezzo musicale.
Eppure, ce lo chiediamo, così come ci chiediamo il perché di certe nostre scelte.
Sì, per questi due molto avrà contato la rivalità che corre tra di loro - o almeno, avrà contato per Kaede; Sendo, stando a Rukawa, è stato più che esplicito e sincero - ma c'è qualcos'altro sotto; qualcosa di indefinibile ed ineffabile, uno stato di grazia, forse; o l'incapacità di comprendere come si possa fare a ridere con gli occhi. Non dovrebbe essere possibile; eppure succede. Oh, se succede...

So che questa storia è in stand by da tanto tempo, e che quando una cosa è in stasi da così a lungo, sarebbe più saggio lasciarla com'è. Eppure, semmai dovessi decidere di scrivere l'ultimo tassello di questa giornata, sappi che io sarei molto felice di leggerlo. Ma, tutto sommato, forse quegli occhi zaffini (quanto ho amato quest'aggettivo!) che ridono e il pallone che rimbalza è la migliore chiusura che possa esserci.


Questa recensione aderisce all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" del gruppo Facebook Il Giardino di Efp. Vuoi partecipare? Chiedimi come!

Recensore Master
10/01/18, ore 09:52
Cap. 4:

Succede, quando si corre perché si è in ritardo clamoroso. Alle volte, io lascerei la testa da qualche parte, se non ce l'avessi saldamente attaccata sulle spalle. E ci sono giornate che si preannunciano storte, ritorte come un ramo d'ulivo saraceno e destinate a peggiorare, quando ci ritroviamo senza pranzo e scendere alla caffetteria significa impelagarsi in una lotta mortale.

«E’ chi penso io?» domanda Hiroaki, raggiungendolo.
«E’… il mio bento!»


Ho trovato adorabile questo scambio tra Sendo e Koshino, due amici, due compagni, due sodali - ma non fino al punto di condividere il pranzo.
Kaede sarà anche stronzo - nato stronzo e creperà stronzo - ma anche loro sanno avere dei momenti di tenerezza, nei confronti di chi amano.

Attenzione! stanotte è una parola unica; e credo che anche un interrogazione avessa fame, visto che è sparito l'apostrofo. Te lo segnalo, qualora volessi sistemare questi due refusi.

Questa recensione aderisce all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" del gruppo Facebook Il Giardino di Efp. Vuoi partecipare? Chiedimi come!

Recensore Master
10/01/18, ore 09:44
Cap. 3:

Mentalmente è da tutt’altra parte, rinchiuso in un mondo tutto suo, con i portoni del proprio regno sigillati perché possa continuare a rimanere da solo.

Avere il proprio cuscino personale. Sì, si acquista sempre più intimità, in questa storia; mi piace godermi questi piccoli tocchi delicati, questi sprazzi di una quotidianità disarmante, con un ragazzo che deve correre a scuola - ché se salta il compito in classe sono guai - e con l'altro che no, non ne vuole sapere, perché alzarsi quando si può sonnecchiare così bene a letto?
È bello anche vedere come Kaede sia fedele a se stesso e non parli - non ancora - ma sappia essere comunicativo in un modo tutto suo, mugugnando, ringhiando, tirando calci e abbozzolandosi nelle coperte.
Sì, ha ragione Sendo: non è che lo disegnano così, lui è prorpio così!

Questa recensione aderisce all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" del gruppo Facebook Il Giardino di Efp. Vuoi partecipare? Chiedimi come!

Recensore Master
10/01/18, ore 09:38
Cap. 2:

Volpastro narcolettico!
Scherzi a parte, comprendo perfettamente il rifiuto di Kaede di aprire gli occhi e svegliarsi. Comprendo il suo fastidio, dimostrato attraverso un gira che ti rigira senza fine e una serie di calci poderosi negli stinchi del povero malcapitato. Forse sarà per questo che mi piace tanto Rukawa?
C'è molta dolcezza in questa storia, uno svegliarsi gradatamente, per godersi l'alba, i suoi colori e assaporare le millemila possibilità che si aprono a ventaglio ad ogni sorgere del sole. Almeno, la teoria - l'idea - sarebbe questa; peccato che l'alba non sia per tutti, ed infatti Kaede crolla addormentato, come il suo solito. Però ha cercato Akira, come a dire che può dormire - ma dormire veramente - solo tra le braccia del porcospino. Come se lì, fosse il suo nido.

Questa recensione aderisce all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" del gruppo Facebook Il Giardino di Efp. Vuoi partecipare? Chiedimi come!

Recensore Master
10/01/18, ore 09:33
Cap. 1:

Sono finita sul tuo profilo tramite un giro assurdo, e quando ho visto che avevi scritto qualcosa su Slam Dunk, mi ci sono tuffata a pesce.
Premesso che sono una paladina indefessa della coppia HanaRu, non disdegno leggere anche le SenRu: parto dal presupposto che, se un autore scrive bene, è in grado di farmi credere anche - e soprattutto - nell'impossibile. Mi piace l'idea di una storia che si dipana nel corso di una intera giornata: le giornate sono composte da momenti, diventano un'unità solo a sera, quando le consideriamo nel loro complesso.
Partiamo dalla mezzanotte, allora, e da un ragazzo che si sveglia - che resta sveglio - ad osservare l'altro dormire.
Capiamoci, Kaede dorme sempre, appena ne ha l'opportunità, il tempo e lo spazio. Però, un conto è sonnecchiare durante l'ora di matematica - col professore che ti tira un cancellino in testa, se va proprio male - un altro è piombare addormentato; è il sonno spiato quello che fa intimità, il potersi addormentare accanto all'altro, incuranti di tutto. Si abbassano le difese, quando si dorme accanto ad un'altra persona. Ci si mostra per quello che è, e mi ha fatto davvero tenerezza vedere Kaede mugugnare sì - e Akira temere di aver svegliato il can che dorme, ché non è mai una buona idea. Anzi! - per poi accoccolarsi contro il compagno.
È un momento di pace armata - se possiamo dire così - un buon punto di partenza per mostrarci questa coppia che non molla. Devono fare scintille, due così...
Questa recensione aderisce all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" del gruppo Facebook Il Giardino di Efp. Vuoi partecipare? Chiedimi come!

P.S.: la tastiera del mio portatile sta entrando in sciopero. Semmai dovessi trovare qualche lettera che manca all’appello, o qualche stranezza, chiudi un occhio, per carità!!

Recensore Veterano
20/09/09, ore 16:35
Cap. 4:

E' caruccia molto la tua storia, sono momenti di vita semplici, quotidiani, ma sono estremamente IC. Aki non perde mai il suo sorriso, né la sua aria semplice, quasi ironica. E il più delle volte parla per tutti e due.
Ru XD è semplicemente lui, con tutti i suoi sbuffi, i suoi capricci e le parole non dette.
Sono intimi e sono perfetti insieme. Davvero carine, ogni storia.

Yuki.

Nuovo recensore
14/08/09, ore 19:27
Cap. 1:

Pur frequentando il fandom yaoi di Slam Dunk da anni è la prima volta che leggo una SenRu ed è la prima volta in assoluto che scrivo una recensione, ma mi è sembrato giusto farlo: infatti, pur non amando affatto questa coppia, è stato godibilissimo leggerti e inoltre sono stata colpita dal tuo modo di scrivere, pulito, terso, ben orchestrato. Una vera rarità rispetto alla media. Un'altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è che sia Sendoh che Rukawa non siano per nulla OOC (per quanto io abbia delle mie personali teorie sull'OOC nelle fanfic: Inoue avrebbe mai disegnato una scena yaoi fra uno qualsiasi dei suoi personaggi? Ma le fanfic servono proprio a questo, per fortuna. Ciò non toglie che se Rukawa e Sendoh si comportassero da ragazzine isteriche in sindrome premestruale risulterebbero molto poco credibili, soprattutto con il loro metro e novanta di statura...). Il romanticismo c'è ed è proprio questo uso sapiente di piccoli gesti ed espressioni a farlo risaltare maggiormente, più di quanto avrebbe fatto un'appassionata dichiarazione d'amore che sulla bocca di Rukawa sarebbe solo una nota stonata. Insomma, complimenti!