Confermo quanto detto in precedenza. Poche parole che descrivono la scoperta di qualcosa di inaspettato e quanto mai gradito: il coraggio.
Non è una vittima del destino, ma un ragazzino dotato di coraggio e questo fa una grandissima differenza.

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Divertente e...mortale, in certe circostanze!
Anche in questo caso la breve descrizione fa perfettamente intuire lo stato d'animo di Hermione: la sua felicità per essere riuscita ad uscire dal suo guscio protettivo. Ho percepito molta tenerezza in questa frase: "Amici… aveva degli amici… sì, ne era sicura: le avevano detto grazie."

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Ronald. Non so che dire di lui.
I suoi pensieri sono coerenti con il suo essere avventato e poco sensibile, anche se non credo che il fatto che Hermione sia una nata babbana possa sconvolgerlo più di tanto. Ho sempre pensato che ciò che muove il suo agire sia l'invidia, per lo meno la maggior parte delle volte. Un'invidia che nasce dal fatto di non avere mai avuto qualcosa di realmente suo.
Questo capitolo è meno incisivo dei precedenti.

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Eccolo qui il nostro Harry, in tutto il suo potenziale ancora da sviluppare. Anche in questo caso le parole si sono piegate per servire il personaggio.
Il piccolo Harry sa cogliere le potenzialità di Hermione e la velata ammirazione che inizia a sentire nei suoi confronti viene fuori molto bene.
Un piccolo suggerimento: secondo me non è opportuno inserire tutti quei punti di domanda (??).

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Molto ben scritto anche questo piccolo inciso che lascia intravedere tutta la fragilità di Hermione, diversa in un mondo dove la diversità è considerata magia. L'insicurezza traspare nella semplice descrizione dei suoi ragionamenti e nelle sue domande quasi ossessive. Sto imparando ad apprezzare l'introspezione che nasce davvero dal cuore e non da fiumi di aggettivi ridondanti che sembra vadano per la maggiore e nei quali, mio malgrado, spesso mi tuffo anch'io.

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Buonasera,
cercavo qualcosa da leggere prima di dormire, qualcosa che placasse un po' il cuore e sono capitat* qui.
Ho trovato questo primo capitolo scritto molto bene, senza fronzoli eccessivi, semplice ed efficace.
Mi sono piaciuti i dialoghi che rispettano le personalità dei protagonisti.
Originale l'idea dell'anniversario: non credo di averla mai letta prima d'ora.
Ti segnalo un piccolo errore di battitura: "senza dar loro nemmeno il temo".

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