Recensioni per
I Pompuledii
di Genziana_91

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/01/22, ore 12:26

Ciao,
torna Vesullia e scopriamo che gli eroici guerrieri stanno lasciando più tracce di un trattore! Meno male che si credono tanto in gamba!
Mi piace sempre molto il rapporto di Vesullia con la natura e con gli spiriti. Molto molto bella la descrizione in cui si accorge del pericolo incombente e la successiva apparizione degli uomini che cominciano a inseguirla.
L'inseguimento è molto bello, mi ha tenuto con il fiato sospeso. Credevo se la sarebbe cavata e invece ha commesso un grave errore. Cosa ne sarà di lei al suo risveglio?
Complimenti ancora una volta, scrivi davvero molto bene e la storia è sempre più bella!
A presto! ♥️
AlbAM

Recensore Master
20/11/21, ore 17:42

Ciao!
Dopo tanto tempo torno a questa storia!
Il drappello di giovani guerrieri sta procedendo velocemente verso il nemico, ma la notte e il freddo li costringe a fermarsi. E qui scopriamo che la loro missione è ancora più pericolosa di quanto sembrava. I giovani guerrieri infatti rischiano di essere attaccati dagli Incerulani, in attesa di una scusa per vendicarsi della sconfitta. La chiacchierata intorno al falò è interessante perché ci permette di cominciare a conoscere le personalità personalità dei guerrieri, appena accennate a inizio capitolo. Stetio già mi piace, mi sembra un tipo in gamba e razionale, al contrario di Seku che mi sembra il classico guerriero che vuole solo combattere e ammazzare senza alcuna razionalità o strategia, il classico tipo che non si pone problemi a mettere tutti in pericolo!
Vetio sembra avere un'idea risolutiva... Sarà davvero così? Vedremo!
Come sempre ti faccio i complimenti per l'atmosfera è l'ambientazione davvero perfetta!
A presto ♥️
AlbAM

Recensore Master
15/05/21, ore 11:07

Ciao,
molto bello questo capitolo dedicato a Vesullia.
Mi è piaciuta molto l'atmosfera soprannaturale. In particolare, mi è piaciuta l'apparizione della madre e quando descrivi l'alzarsi del vento che prelude alla visione del toro bicefalo.
La visione mi ha fatto pensare che i due gemelli stiano per scontrarsi contro un nemico o comunque una forza molto potente. Quello che mi chiedo è se si tratta di un avvertimento "non lasciate che nessuno possa dividervi o ne morirete" oppure di una premonizione.
Spero sia una premonizione e che Vesullia ricongiungendosi con il fratello possa contrastare un possibile tragico destino.
Anche la descrizione della natura intorno, così misteriosa e allo stesso ricca di messaggi nascosti, mi è piaciuta molto. Mi fa pensare a un tempo in cui gli uomini erano più legati e rispettosi della natura e il rapporto con essa era molto più intenso e profondo.
A presto ♥️
AlbAM

Recensore Master
09/05/21, ore 23:37
Cap. 6:

Ciao Genziana,
capitolo molto ricco di azione. L'intuizione avuta da Vetio, su come usare il territorio circostante per avere un vantaggio nella battaglia, si è rivelata molto utile; infatti, ha permesso di prendere alla sprovvista Anco e i suoi uomini, però purtroppo per loro l'imboscata non ha avuto un grandissimo successo. Le folate di neve, unite ai numerosi uomini che Anco aveva al suo fianco, hanno quasi azzerato il vantaggio.
Mi è piaciuto il modo in cui ha narrato la battaglia, senza fronzoli, cruda, dura. Mi sembrava di essere tra gli uomini di Nevio, mentre combattevano al massimo delle loro capacità per salvaguardare la loro vita. Ho potuto "vedere" ogni singolo colpo scambiato, le ferite, il sangue che schizzava. Ho potuto "udire" le urla degli uomini, il clangore delle armi.
Nevio e Stetio mi sono sembrati molto tranquilli, quando erano circondati dai nemici, nell'accettare la loro morte, erano sereni, poiché stavano per cadere in battaglia come i grandi eroi. Ma anche Anco assieme ai suoi uomini non era molto ben messo, tant'è che ha deciso di rifugiarsi nella Foresta, seguito dai suoi uomini, anche se non erano molto convinti. Seku vorrebbe seguire il nemico, anche a costo di disobbedire al suo capo e lo avrebbe fatto se quelle freccia, scoccata chissà da dove, non lo avesse fermato. Sarà stata Vesullia o qualcun altro?
Grazie per la bella lettura.
A presto.
Mask.

Recensore Master
19/04/21, ore 18:04

Ciao Genziana,
ah, i cari vecchio e amati menhir, uno dei tanti argomenti su cui gli archeologi amano scontrarsi. Come dico spesso e volentieri, gli archeologi amano discutere sulla fuffa. XD
Tornando alla storia...Lo sapevo che Vesullia non se ne sarebbe stata buona e calma, ma sopratutto al sicuro nel suo villaggio. Lei non sarà una cacciatrice, ma è stata molto abile nel seguire le tracce lasciate da suo fratello e dalla sua squadra. Per quando facciano i gradassi, a parole ovviamente, hanno ancora tanto da imparare, sempre che non periscano prematuramente.
Ho molto appezzato il pensiero di Vesullia sui miti e sulla realtà dei fatti. Le storie che si raccontano intorno al fuoco servono più a darsi coraggio; però, chi piange gli uomini sono le donne. Una disamina cruda, priva di ogni infiocchettatura, estremamente reale.
E poi, Vesullia, da inseguitrice, viene inseguita. Chi saranno questi uomini che le danno la caccia? Sono la tribù che ha giurato vendetta nei loro confronti? O altri? Ma sopratutto, cosa le sarà successo?
Ci vediamo molto presto.
Mask.

Recensore Master
11/04/21, ore 20:42

Ciao Genziana,
direi che con questo capitolo si entra nel vivo del tuo racconto, che porterà Nevio a diventare Re.
Il gruppo di "cacciatori" che descrivo è molto eterogeneo a livello sia fisico che caratteriale. Fra tutti loro spicca appunto Nevio che, a quanto pare, è un cacciatore molto abile, nonostante la giovanissima età. Infatti, durante l'inseguimento non si lascia confondere da delle tracce che lo potrebbero fuorviare o dalla neve che potrebbe indurlo allo sconforto, considerato che copre molte tracce. Inoltre, nonostante la giovane età, sembra quello che ragiona di più in quel gruppo. La maggior parte dei suoi compagni di ventura non vede l'ora di versare un po' di sangue, invece lui sa che la realtà è molto diversa dalle storie che si raccontano intorno al fuoco; si può uccidere, ma si può venir anche uccisi.
A quanto pare le tribù di quel territorio sono alquanto bellicose. Non importa la causa scatenante, l'importante è che si faccia la guerra per non perdere la stima dei propri guerrieri e il proprio ruolo all'interno della società.
A quanto pare dovranno attraversare per forza il territorio degli Incerulani che, nonostante la pace (fittizia), non vedranno di buon occhio il passaggio di quei guerrieri. Ora sono proprio curioso di conoscere quale sia l'idea di Vetio e se si rivelerà vincente.
Ci vediamo presto.
Mask.

Recensore Master
05/03/21, ore 19:00

Ciao,
dopo il bel prologo, ecco un altro capitolo ricco di atmosfera.
Il Villaggio è riunito a piangere le vittime di un massacro notturno che chiede vendetta.
Nevio, il giovane figlio del Capo villaggio è investito di questa terribile responsabilità. Poco importa che lui e gli altri guerrieri prescelti siano poco più che degli adolescenti. Ora sono dei guerrieri e come tali devono comportarsi.
Il ragazzo vorrebbe piangere i morti, soprattutto l'amica di sua sorella gemella per cui forse provava qualcosa più di una semplice amicizia. Ma di fronte a sua padre non può mostrarsi debole.
Fa impressione vedere questo ragazzo guidare il gruppo di guerrieri e ho trovato molto emozionante l'urlo di guerra finale che arriva fino al nemico preannunciandone, forse, la sconfitta.
Complimenti, scrivi molto bene e riesci a creare una incredibile atmosfera allo tempo epica e misteriosa.
A presto ♥️
AlbAM

Recensore Master
01/03/21, ore 15:54

Ciao Genziana,
ritorno con estremo piacere si questa long.
Dopo Nevio ci presenti Vesullia, la sua sorella gemella. Questo capitolo mi è piaciuto molto, forse più del precedente, forse per l'atmosfera carica di suspance e di mistero. Quindi la loro madre biologica è morta quando erano ancora dei ragazzini, ma non è questo l'elemento più importante di questo capitolo, bensì il fatto che loro riescano a vedere degli spiriti. Giustamente, essendo piccoli sono rimasti "traumatizzati" da quella visione poco ordinaria. Chi non si spaventerebbe nel vedere una persona che si crede morta?
Però, ora è tutto diverso, sono passati diversi anni e loro sono cresciuti, lei è diventata una donna forte e coraggiosa, che non ha più paura di addentrarsi in posti che temeva quando era più piccolina. Ed ecco che una nuova visione si fa avanti. Un toro bicefalo che si scontra con un altro toro. Posso ipotizzare che il toro bicefalo simboleggi i due fratelli? Posso azzardare ne dire che se restano lontani il loro destino è la morte, proprio come è successo al toro bicefalo? Forse è proprio questa visione che spinge Vesullia a partire, a lasciare il suo villaggio, anche se sa di star facendo un torto al Padre e alla Madre; ma, lei sente la necessità di ricongiungersi con il fratello. Sente che è in pericolo, deve raggiungerlo a tutti i costi.
Mi è molto piaciuto questo capitolo, dove il filo conduttore che lega i vari eventi è la morte, analizzata in diversi contesti e in diversa età.
Un capitolo molto ben fatto, complimenti.
A presto.
Mask.

Recensore Master
22/02/21, ore 13:01

Ciao Genziana,
è un piacere averti conosciuto come scrittrice, scrivi molto bene; infatti, il prologo e il primo capitolo si sono fatti leggere tutti d'un fiato e ho dovuto costringere me stesso a non proseguire nella lettura, altrimenti avrei corso il "rischio" di leggere tutto.
Ah, le storie che piacciono a me, quello a sfondo storico, il mio animo di archeologo esulta come non mai. Bhe, il prologo è abbastanza tetro, si è a mattanza già finita. I morti urlano vendetta per la morte disonorevole che gli è stata data, caduti in battaglia, senza neanche avere l'opportunità di scambiare un corpo. Mentre il primo capitolo si apre con un omicidio plurimo ai danni di una famiglia.
Nevio vorrebbe piagere, non è ancora un uomo temprato dalle battaglie, al contrario di suo padre, ma si deve trattenere, perchè suo padre non approverebbe. Prova vero dolore per l'omicidio commesso, ma non può mostrarlo apertamente, il dovere lo chiama.
E il dovere ha un nome: vendetta. Vendetta per ciò che stato fatto a quella famiglia, del loro villaggio. Chi è stato a commettere l'omicidio sente, anche se in lontananza, quell'urlo di guerra.
Come già ho detto prima il capitolo è scritto benissimo e la trama sembra molto intrigante. Infatti, penso che le cose non siano proprio come appiano; credo che ci sia molto altro dietro l'omicidio. Chissà se ci ho preso...
Ti ringrazio per la bella lettura.
Ci vediamo molto presto.
Mask.

Recensore Master
22/02/21, ore 10:49

Devo ammettere che l’altra storia che stai portando avanti in parallelo mi coinvolge di più. Anche lo stile mi sembra più asciutto, vivace.

Non che qui sia brutto, tutt'altro.
Oltretutto il capitolo è come sempre corto, l'ideale per essere apprezzato su EFP: non può annoiare.

Le descrizioni selvagge sono originali, si arriva quasi a sentire le urla e lo spezzarsi delle frecce.
Gli uomini che sovrastano in alto, fra gli alberi, armati di archi, è uno spettacolo inusuale. Ricordo solo qualche western con gli indiani che tendevano imboscate dall’alto, ma qui il paesaggio è completamente diverso. Tutto è immerso nella foresta, nella neve e nel vento.

Le ultime tre righe sono magistrali. Il passaggio probabile di Nevio dalla vita alla morte è intriso di sentimenti forti, commoventi: il dolore per non poter salutare colei che ancora vive, la speranza di poter salutare colei che già è morta.

Recensore Veterano
21/02/21, ore 17:16

Che bel capitolo. Sai proprio come si fa a creare le tensione degli avvenimenti. Come sempre riesci a rendere gli ambienti vividi e le scene realistiche, non si fa fatica a "vedere" quello che racconti. A quesot punto della storia i personaggi sono molto chiari per me, non confondo più Stetio con Seku e la conformazione del terreno, i boschi nevosi, i declivi, le rocce, si formano nella mia testa con facilità.
Questo è merito del lavoro che stai facendo e dell'attenzione che metri nel portarci in un modo antico e poco conosciuto, ma senza dubbio affascinante.
Siami così indietro nel tempo, che persino una storia reale assume contorni fantastici.
Questo, ammetto, soprattutto nei capitoli su Vesullia, che si ammantano di un misticismo unico.
È davvero piacevole leggerti.
Aspetto il prossimo capitolo.

Recensore Veterano
09/02/21, ore 17:41

Wow, che bei capitoli. Ho letto questo e il precedente tutti d'un fiato.
Trovo che la tua scrittura inizi davveor a farsi personale e "mirata", nel senso che adesso mostri davvero quello che sei capace di creare: azione e pathos, due cose tutt'altro che facili da realizzare.
Entrambi i capitoli si chiudono lasciando un sospeso terribilmente interessante, verrebbe voglia di leggere subito ciò che succede dopo.
L'alternanza dei POV di Nevio e Vesullia alimenta questa tensione rendendo il testo davvero ben strutturato.
Ottimo, non vedo l'ora di continuare nella lettura!

Recensore Master
05/02/21, ore 21:50

Ciao!
Che bello questo prologo, mi è piaciuto moltissimo!
L'accostamento tra natura e battaglia è riuscitissimo, il vento che si placa insieme all'ultimo respiro del soldato è una immagine stupenda.
La parte che descrive la rabbia degli spiriti abbandonati senza sepoltura è altrettanto riuscita, mi sembra di vederli quegli spiriti incattiviti la cui rabbia si spande per la foresta trasformandola in un luogo cupo e pericoloso.
La frase finale mi fa pensare che in realtà almeno un pazzo capace di sfidare i morti ci sia, stiamo per conoscerlo?
Chissà... in ogni modo complimenti perché dopo aver letto un prologo così coinvolgente e ben scritto è inevitabile continuare la lettura!
A presto!
AlbAM

Recensore Veterano
01/02/21, ore 13:25

Buongiorno.
Ho letto tutto d'un fiato questi due capitoli.
Sono scritti proprio bene, probabilmente la storia scritta meglio che abbia mai letto su una piattaforma come efp.
Non so scherzando, ne esagerando.
Ne ho lette davvero tante e, tralasciando quelle in inglese che capisco benissimo ma di cui non sono in grado di giudicare lo stile, le suddivido fra pessime, quelle di cui a stento riesco a finire un capitolo, brutte, medie e belle.
Fra quelle belle ne posso inserire 3, ripeto, 3 e la tua è una di queste.
Questa storia è scritta davvero bene. Ha tutto quello che deve avere: il contesto, la trama, la struttura, la suspence.
Spesso quando recensisco mi trovo a dover scegliere un modo gentile per far notare vari errori (principalmente un uso caotico dei tempi verbali, forzature nella trama, dialoghi inverosimili e spesso un eccesso di "robe" che confondono il lettore), ma in questo caso non ho assolutamente niente da dire.
Mi piace tutto.
Non è solo una questione di gusti però.
Scrivi incontestabilmente bene. Il ritmo tiene per tutto il capitolo e sai bilanciare bene azione/descrizione/riflessione e dialogo, cosa che non riesce quasi a nessuno.
Non so se ci sia uno studio dietro o sia solo una dote innata, ma ad ogni modo stai facendo un ottimo lavoro.
Come ti avevo detto so poco o nulla di ciò che racconti, ma lo trovo molto appassionante.
Proprio per questo, l'unico appunto che mi viene da fare è sulla lunghezza dei capitoli. La lettura è talmente facile (perché ben scritto) che i capitoli vanno via alla velocità della luce e lasciano davvero con troppa fame.
Ti rinnovo i miei complimenti per questa storia di qualità!
(Recensione modificata il 01/02/2021 - 01:27 pm)

Recensore Veterano
27/01/21, ore 00:08

Eccomi ♥️ finalmente so che fine ha fatto Vesullia, almeno per un attimo sono stata soddisfatta, e poi il capitolo è finito e siamo da punto e a capo. Mannaggia!
Il modo in cui si è aperta la scena sulla foresta inquieta mi è piaciuta, ancora non riesco a decidere se sia realmente abitata dagli spiriti o se sia tutta suggestione. Vesullia in ogni caso è tutt'altro che una sprovveduta, ok si era fatta prendere dal panico prima, ma qui ha tirato fuori un sangue freddo e una furbizia degne di nota, la adoro sempre di più *.*
Poi il modo in cui chiede al tizio di girarsi, gli chiede l'acqua e gli si siede vicino, riuscendo a fingersi quella poco intimorita, mentre credo che dentro fosse terrorizzata, lo ha mascherato benissimo.
I Pompuledii non hanno paura è il suo mantra, è stato interessante anche quel piccolo indizio sul padre quando parlano del riscatto, nella famiglia di Nevio e Vesullia pare non ci sia proprio spazio per la debolezza, sarebbe interessante approfondire e saperne ancora di più per definire meglio i protagonisti.
Se avessi scritto io la storia probabilmente sarebbe scoccata la scintilla tra Vesullia e il ragazzo che deve farle la guardia, sembrava pure carino! Quando lei ha pensato "perché deve essere gentile" ho sperato ci ripensasse e tirasse fuori un antidoto in qualche modo, invece è proprio morto, ed è stata una scena davvero triste e forte allo stesso tempo; lei che lo guarda sconvolta da ciò che ha fatto, lui che agonizza, mi ha messo il magone. Però è anche vero che se questo uomo in particolare non era poi così cattivo chissà gli altri cosa le avrebbero fatto, probabilmente la scelta che ha fatto è stata assolutamente quella giusta e al momento giusto, non avrebbe davvero avuto altre occasioni e sarebbe stato inammissibile sbagliare.
Tutta la faccenda del Tasso che poi hai spiegato nella nota è stata interessantissima! Mentre la leggevo ad ogni frase pensavo "ah certo!!" tutto tornava: il luogo, l'aspetto, gli effetti, il tempo che ci mette ad agire, è stata una figata! (per dirlo in modo elegante e ricercato)
Un altro capitolo stupendo che mi lascia con la voglia di sapere come va avanti, sono combattuta tra l'essere contenta di seguire la storia in tempo reale e il rammarico di non poterla leggere tutta d'un fiato se l'avessi trovata già completa!
Spero a presto 😘

Cedro

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