Ciaoooo cara! :D
Scusami tanto, sono un po' in ritardo questa volta, colpa di maledetti contrattempi che mi mandano all’aria tutti i piani con le recensioni, ma finalmente eccomi qui per lasciarti un segno del mio passaggio!
Allora, questo capitolo mi è piaciuto ancora di più dei precedenti per due motivi fondamentali: prima di tutto, perché riprende uno dei momenti che mi stanno più a cuore dell’intera saga di HP, vale a dire lo scontro al cardiopalma fra Harry e Draco nel Principe Mezzosangue, adottando però un punto di vista diverso ed originale come quello di Astoria; in secondo luogo, perché in quell’infermeria abbiamo il primo, vero confronto tra Astoria e Draco e mi ha regalato un vortice di emozioni contrastanti.
Mi spiego meglio, fino ad adesso i due ragazzi avevano condiviso solo dei brevi sprazzi, delle brevi parentesi, in cui la loro reciproca attrazione si era resa palese, certo, ma nessuno dei due aveva mai avuto davvero il coraggio o lo slancio di avvicinarsi all’altro. Benché le parole di Draco nei confronti della ragazza siano state decisamente forti, è la prima volta che noto una reazione sincera da parte sua alla presenza di Astoria, una emozione vera e propria, seppure violenta, al di là delle barriere che è solito porre tra sé e gli altri. So che le ha spezzato il cuore, ma sono convinta che non fosse sua intenzione farle del male perché è lui il primo a stare male. In quel momento, Draco stava affrontando delle cose terribili, molto più grandi di lui e mi ha colpito molto come ciò viene fuori nitidamente, sebbene il punto di vista sia sempre affidato ad Astoria che, come abbiamo detto, fortunatamente non sa molto di Voldemort e della guerra in atto.
Un altro capitolo fantastico cara, complimenti
Un abbraccio, Violet :D

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Ciao ^^
Da tempo la tua storia mi aveva incuriosita e sono contenta di essere finalmente riuscita a leggerla.
Di Astoria davvero sappiamo pochissimo, in realtà è poco più di un nome alla fine de “I doni della morte”, ci viene presentata come la moglie di Draco e la madre di Scorpius, ma oltre a questo, obbiettivamente, c’è il nulla (e io ammetto candidamente di ricordarmi a stento pure dell’esistenza di sua sorella Daphne).
Questo fatto, però, secondo il mio parere, può essere un’opportunità, perché veramente ci si può sbizzarrire nel costruire il suo personaggio, così come il suo passato, la sua infanzia, i suoi anni a Hogwarts - non sarà mica sbucata fuori all’improvviso come un fungo, no? Se è appena più piccola di Draco allora la sua permanenza nella scuola ha coinciso con gli avvenimenti principali della storia, dei quali si può presumere sia stata spettatrice.
Il momento che hai scelto per presentarci questa tua Astoria è di per sé iconico per qualunque studente di Hogwarts, ovvero il momento in cui per la prima volta la ragazzina sale sull’Espresso che la porterà, appena undicenne, verso una vera e propria nuova vita. Astoria ha visto la sorella partire per i due anni precedenti, e adesso finalmente tocca a lei. Al timore naturale che l’accompagna – riguardante soprattutto l’eventualità che il Cappello Parlante non la smisti nella casa che lei vorrebbe (in questo caso per questioni famigliari) – si aggiunge anche la pressione cui l’ha sottoposta la sorella, che evidentemente non la ritiene alla sua altezza e non la vuole in alcun modo fra i piedi. Il gruppo che frequenta è un po’ la crème della casa Serpeverde, quello che subito salta agli occhi. Oltre alla bellezza stupefacente di Zabini c’è anche Draco, e posso immaginare l’effetto che può fare il biondo Malfoy agli occhi di una ragazzina.
Astoria mi sembra comunque una ragazza con i piedi ben piantati per terra, e il momento finale mi ha fatto davvero molta tenerezza, quando lei raggiunge le sue amiche, pensando che potrebbero essere gli ultimi istanti da passare insieme in spensieratezza, perché una volta giunte a Hogwarts potrebbero essere divise.
È un inizio promettente, che regala molti spunti ed è in grado di creare, attraverso una prima persona schietta e diretta, un’immediata empatia con la protagonista.
Una bella lettura, insomma 😊
Alla prossima!

padme

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Buongiorno cara, eccomi qui di ritorno per scoprire qualcosa di più su Astoria. Ohhh adoro assolutamente questo lasso di tempo nella storia, quello dedicato al regime di terrore della Humbridge ad Hogwards: hai scelto un momento molto delicato a mio parere, duro da mandare giù. Che poi per che motivo? Perché è coinvolta con un ragazzo? Qualsiasi sia stato il concetto era esagerato comunque punirla in quel modo barbaro e dolorosissimo, ma tutto questo riesce a creare comunque una scena tra loro che ho apprezzato davvero: c’era qualcosa tra loro in quel momento, nonostante lei fosse impegnata e a lui sembrava non interessare.
Forse.
Forse sì, chissà.
Secondo me comunque la seconda, perché lo vedevo infastidito e parecchio solo a sentire quel nome. Draco ha mostrato l’essere se stesso anche in questo capitolo, acido e cinico, con quel suo sorriso beffardo e l’aria di superiorità stampata in volto che a volte sembra scappare, e lasciare trapelare altro dietro a quello sguardo. Astoria è comunque la protagonista, così come lo sono i suoi sentimenti cristallini – la si sente fremere, arrossire, mi sembra di sentire addirittura il suo cuore rimbombarmi nei timpani – e le sue reazioni così palesi. Lei è cotta, cotta davvero, e non ci può fare cproprio niente e infatti, il giorno dopo, dopo quel colloquio di qualche minuto, quei pochi contatti, leggeri sfioramenti, lei decide di mollare il proprio ragazzo. Riesci sempre a far venire a galla la sua emotività di adolescente, una ragazzina viva e che ha delle reazioni comprensibilissime nei confronti dei ragazzi, e in questo caso, di colui che l’ha colpita davvero. Sfaccettata nel suo essere insicura e soprattutto impulsiva, visto ciò che farà il giorno dopo.
La stai tratteggiando in modo sempre più specifico ed approfondito, cresce con il suo carattere e con i suoi sentimenti sempre meno confusi ma di fatto è una ragazza che si sta approcciando con il sesso opposto a modo suo. Questi piccoli frammenti della sua evoluzione personale sono significativi, e non vedo l’ora di scoprire cosa mi aspetterà il quarto anno. Alla prossima cara, come sempre è un piacere essere qui da te e leggere ciò che crei. Buona ispirazione! :3

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Ciao cara! Eccomi qui per il nostro scambio :) è sempre un piacere tornare su questa storia, ormai mi sto affezionando alle avventure e ai pensieri della giovane Astoria. Allora, la carrellata di ricordi continua e ci spostiamo al suo terzo anno ad Hogwarts, caratterizzato – ahime!- dal regime di terrore della professoressa Umbridge. Ho trovato molto originale lo spunto di mostrare Astoria in questo momento di sconforto, di fragilità, come vittima della professoressa e non come sua alleata: sottolinea nuovamente come questa giovane, pur essendo una Serpeverde, si discosti molto dai luoghi comuni e dagli ingiusti stereotipi sulla sua casa, dando al suo personaggio una grande freschezza!
Draco continua ad essere particolarmente affascinante *^* stai facendo davvero un ottimo lavoro con lui, complimenti! Pur non essendo il protagonista del POV, solo attraverso questi piccoli flash della memoria di Astoria, stai riuscendo nell’impresa di dargli una introspezione e una sua complessità. Mi piacciono queste piccole attenzioni che riserva ad Astoria, pur non avvicinandosi ancora del tutto a lei. È molto da Draco non aprirsi completamente e subito con le persone, mantenendo quell’alone di algidità, di distacco, che caratterizza la sua persona, tuttavia è evidente che riservi ad Astoria una malcelata tenerezza e la cosa mi fa fremere di aspettativa!
Quando alla fine lui sembra flirtare con lei, è stato davvero molto sexy! Sono contenta che la ragazza abbia lasciato perdere quel tale che le era valsa anche una petizione, seguendo il suggerimento di Draco!
Un altro capitolo molto interessante, non vedo l’ora di continuare!
A presto, Violet :D

Ciao, eccomi qui ^^
Mi è piaciuto molto questo primo capitolo, senza contare che mi fa molto piacere leggere qualcosa su Astoria, una ragazza che, proprio come hai scritto tu nella intro, è sempre rimasta nell'ombra, ma al contempo c'è sempre stata. È sicuramente uno di quei personaggi sui quali avrei voluto scoprire di più nel canon, quindi leggere questa storia mi incuriosisce molto.
Ho apprezzato tanto lo stile perché l'ho trovato semplice (ma non per questo banale) ed è proprio quel tipo di semplicità che si adatta benissimo alla caratterizzazione di una bambina di undici anni. I suoi pensieri sono chiari e concisi, privi di giri di parole, arrivano dritti al punto senza l'utilizzo di termini astrusi, come è giusto che sia.
Inoltre, questo mi ha permesso di entrare ancora più in empatia con Astoria, perché tutto ciò che pensa risiede nella sua mente, in quel luogo accessibile solo a lei e di conseguenza il suo flusso di coscienza non è influenzato da qualcosa, è puro e privo di fronzoli. Ciò che pensa Astoria è, in un certo senso, la sua realtà dei fatti. E ciò ci permette di avvicinarsi ulteriormente a lei, di capirla e anche di sostenerla, perché si tratterà pur di un contesto diverso rispetto al nostro, ma sempre del primo giorno di scuola si tratta.
E Astoria è agitata, mille pensieri legati alla sorella e alla famiglia in generale le vorticano in testa, fantastica sulla divisa scolastica anche se l'argento e il verde non le donano (secondo lei) e l'agitazione dovuta allo smistamento diventa sempre più importante – che alla fine è quasi un momento fatidico per ogni giovane mago e ogni giovane strega che inizia a studiare a Hogwarts.
È stato davvero un bel capitolo, sono molto curiosa di proseguire nella lettura ^^
Alla prossima!

»Amethyst«

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Ciao cara! Eccomi qui finalmente per lasciarti un segno del mio passaggio!
Scusa il ritardo, ma sono una incorreggibile lumachina! ^^’’
Prima di tutto, lasciami dire che sono molto felice di continuare la tua storia, soprattutto dopo questo secondo capitolo che mi ha convinto ancora più del precedente :D
Mi piace molto l’idea che hai avuto di ripercorrere la vita di Astoria attraverso questi piccoli flash che ci mostrano gli eventi più caratterizzanti dei suoi anni ad Hogwarts e soprattutto il modo in cui lei e Draco Malfoy hanno finito per avvicinarsi. Come in precedenza ho provato una forte empatia verso la tua protagonista! Trovo che la sua introspezione sia perfettamente in linea con l’età che ha, ma più di ogni altra cosa, adoro il fatto che pur essendo perfettamente integrata nell’alta società purosangue e condividendone i valori, ella abbia mantenuto quella freschezza che, da una parte, la fa risultare simpatica, dall’altra le permette di spiccare rispetto a personalità meno originali come quelle di Pansy o Daphne.
Una menzione d’onore però, va al personaggio di Draco Malfoy. Lo hai delineato in maniera DIVINA, ti giuro, mi sono innamorata di lui tanto quanto Astoria. Il suo essere algido, annoiato, autoritario e anche sottilmente vendicativo sono perfettamente in linea con il canone e poi quel suo complimento ad Astoria buttato lì, con la nonchalance di chi è già più maturo, sa già bene il fatto suo, me lo ha reso ancora più affascinante!
È bello che niente sia ancora definito tra di loro, mette tanta curiosità rispetto a quello che verrà.
Complimenti!
Alla prossima, Violet :)

Dal titolo non sapevo bene cosa aspettarmi, credevo che la storia si sarebbe svolta fisicamente nella stanza pensatoio di Astoria invece siamo proprio dentro ai suoi pensieri.
Ho trovato questi ultimi molto realistici in quanto ben si nota l'ansia e l'incertezza del primo giorno dovuti a non sapere cosa fare.
Infatti si percepisce non poco il suo sollievo di trovare le amiche e altre primini come lei. Nessuno di loro ha chiaramente idea su cosa fare, ma almeno adesso hanno la sicurezza del gruppo.
In questo momento non riesco a immaginare Hogwarts come un oceano, con gli studenti anziani a fare gli squali e con loro che mi appaiono come un branco di arringhe. In pratica il tipico ambiente amorevole di qualsiasi scuola.
Oltre a questo direi che Astoria non nutre molta fiducia in se stessa, a cui vanno aggiunti dubbi sul proprio aspetto tipici della sua età o almeno credo. A questo si aggiunge il problema di una sorella vanitosa chiaramente piena di se.

Ciao cara, piacere di conoscerti! Eccomi qui per lasciarti un segno del mio passaggio per lo scambio a catena del Giardino! Ho visto un bel po' di cose interessanti sul tuo profilo, ma quando si parla di Harry Potter, finisco sempre per rimanerne attratta come il canto di una sirena, per cui eccomi qua! :D
In realtà, un altro dato che mi aveva incuriosita parecchio era la protagonista della tua storia: lo ammetto, conosco Astoria Greengrass soltanto di nome, perfino nelle Fanfiction che ho letto fino a questo momento, il suo è sempre risultato un personaggio di sfondo, dunque ho trovato interessante e originale l’idea che hai avuto di sviluppare la sua storia!
La sua presentazione, in questo primo capitolo, già ci porta un po' nel mondo di questa ragazzina in procinto di partire per Hogwarts. Grazie ai pensieri su sua sorella maggiore Daphne, con cui sembra avere un rapporto altalenante, intuiamo quelli che saranno, immagino, i suoi punti di riferimento all’interno della storia, vale a dire il gruppo degli algidi Serpeverde tra cui spiccano gli affascinanti Blaise e Draco e la snobbissima Pansy.
Le piccole paure ed insicurezze che mostra, la rendono molto realistica, soprattutto se si considera la sua tenera età, inoltre permettono al lettore di creare subito una certa empatia con lei, spingendolo anche a domandarsi se questo lato più fragile perdurerà una volta varcata la soglia della scuola magica oppure verrà a perdersi, lasciando il posto a un carattere più deciso, tipico delle serpi.
Insomma, un ottimo inizio e una bella scoperta! :D
A presto, Violet :D

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Cara buongiorno, eccomi tornata per la lettura di questo tuo progetto che davvero mi piace un sacco e mi ha coinvolta già con la prima parte. Questo fa parte del secondo anno, e grazie all’evento che hai riportato sono riuscita ad inquadrare benissimo il contesto e gli avvenimenti. Sai, mi aspettavo davvero altro, anzi, qui Astoria mi ha stupita: a parte la mancanza che avverte per l’amica che c’è sempre stata ma che ora fa parte di un’altra casata – sento l’amarezza farsi largo in questa sua osservazione malinconica, ho trovato il suo atteggiamento più che giustificato, anche se credevo le sarebbe piaciuto continuare la serata con Zabini.
Quando l’apparenza inganna, eh? Eh, si nota, si capisce da come reagisce, da quello che provava inizialmente ma che ora vacilla per cambiare. A chiunque avrebbe dato un sacco fastidio (ok, ammetto che mi sono trattenuta, avrei potuto scrivere cose ben peggiori a dire la verità!) e lei non è da meno: è pur sempre una ragazzina che cambia idea facilmente a seconda del comportamento di chi le sta intorno, e Zabini non è un classico galantuomo, come tanti altri in quell’occasione potrei aggiungere. La prima parte tanto coinvolta, più emotiva, più incentrata sul desiderio e l’aspettativa lascia lo spazio ad uno stravolgimento che mostra quando l’interesse possa passare da uno all’altro, grazie a piccoli gesti, parole fintamente disinteressate, un distacco che forse tanto distacco non è. L’ultima parte è rivelatrice, qui qualcosa sta cambiando e per una persona che è completamente opposta a quella che piaceva alla protagonista. Lei è pur sempre una ragazzina, ambia idea facilmente così come tutte quelle della sua età, si emoziona per un complimento e per quei pochi minuti lontani dal mondo in compagnia di Malfoy.
Trovo Astoria molto vera, divisa tra ciò che desidera e ciò che deve mostrare di essere; la trovo emotiva e travolta dalle sue stesse sensazioni, esattamente come gli altri adolescenti. Ha un carattere riconoscibile attraverso gesti e dialoghi, così come gli altri personaggi che appaiono qui. nella brevità sono riuscita ad inquadrarla bene, notando come di volta in volta cresca e maturi.
Non vedo l’ora di vedere come procede con gli anni successivi: il testo è gradevole, personale, adatto a ciò che è l’idea di base del progetto, quella del pensatoio. Il racconto da quella sensazione di colloquiale e intimo, di vissuto che viene rievocato nei particolari di nota, importanti per colei che li ha vissuti. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

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Ciao, eccomi qui per lo scambio.

Dunque, questo primo capitolo è davvero molto interessante malgrado io non ami particolarmente il personaggio di Astoria.
Mi chiedo che cosa stia cercando tra i suoi vecchi pensieri? Probabilmente avremo presto una risposta, nei capitoli a venire. O almeno, lo immagino.
Anche sua sorella ha una cotta per Draco quindi, immagino, ad un certo punto vedremo dell'attrito tra le due. Salvo un cambiamento della situazione.

Ti rinnovo i miei complimenti, ci si sente al prossimo capitolo! Un abbraccio

Ciao! Mi ero persa i due capitoli ma eccomi qui. Questo mi è sicuramente piaciuto di più del precedente. Malfoy è proprio stronzo con lei, anche se evidentemente è solo una facciata!

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Buonasera cara, sono Stefy ed è un piacere averti incontrata nel gruppo del Giardino. Ho scelto questo tuo ultimo progetto per due motivi: 1. Amo leggere nel fandom di Harry Potter, è uno dei miei preferiti in assoluto. E 2. L’idea: trovo interessantissima la trama per il personaggio scelto. Ti sono bastate due righe all’inizio della storia per poter inquadrare il tutto, e farmi capire su cosa si baserà il tutto fino alla conclusione della raccolta. Il questa prima breve parte – apprezzo la brevità, sappilo, mi permette di leggere quando posso nei piccoli momenti della giornata – hai dato un quadro generale della situazione e della protagonista. Ho avuto modo di comprenderla, capire cosa le passasse per la testa e cosa tanto la mettesse in agitazione, passando poi per i riferimenti alla sorella, alla famiglia ed alla casata di cui fanno parte generazioni di Greengrass. Sangue serpeverde che scorre nelle vene e che inevitabilmente la porterà lì, ma ha ancora quel pizzico di agitazione all’idea di fallire nello smistamento e ritrovarsi chissà dove: dubbi giustificati (forse?) che si accavallano ad altre mille cose, e grazie a questo riesco anche ad immaginarmi fisicamente la protagonista, e capire come sia fatta a livello caratteriale.
L’incontro al binario mostra una cosa che mi rattrista davvero: qui la sua consapevolezza si mostra per ciò che abbiamo pensato tutti. Smistamento uguale divisione, indipendentemente dal rapporto precedente alla scuola. È un piccolo spaccato del quotidiano di chi è poco più di una bambina con delle aspettative sulle spalle da non dover deludere.
Il testo è chiaro, pulito, adatto a raccontare ciò che stai scrivendo; non ho notato alcun errore, è preciso nel font ed impaginazione. Sono particolari che noto sempre con piacere, e ritrovarli qui sul tuo profilo è una grande soddisfazione. Spero di poter tornare presto qui cara, alla prossima, buonanotte e buona ispirazione! :3

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Ciao! Non mi ero accorta del secondo capitolo, grazie che me l'hai detto. È molto interessante e ben strutturato ma trovo sia un po' troppo frettoloso, l'avrei allungato un pochino sopratutto verso la fine, ma è solo un parere soggettivo! Aggiorna presto

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Ciao! Trovo che la prima parte sia molto interessante, mi chiedo cosa stia cercando Astoria tra i (suoi?) vecchi pensieri.
Quindi è tutto un flashback, giusto? Qui scopriamo già il carattere di Astoria che risulta essere molto diverso da quello della sorella, la quale ha una cotta per Draco, quindi immagino già il dramma che ad un certo punto accadrà! Aspetto il prossimo capitolo, a presto.

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