Recensioni per
Viaggio nel passato
di Dorabella27
Oscar dimostra una volta di più la sua onestà morale. E se la rivoluzione è stata tanto sanguinosa, è proprio a causa di nobili come suo cognato! |
Cara Dorabella 27 |
Carissima Dorabella, |
Questo episodio, custodito nella memoria di André, ci permette di ricostruire un meccanismo tipico del loro modo di essere e di rapportarsi reciprocamente: "avrebbe voluto dire...invece disse solo". |
Questa storia è andata subito tra le mie preferite, l'ho scoperta giorni fa e non vedo l'ora di leggerne ancora e ancora. |
Ciao! Con il tuo stile impeccabile inizi a mostrarci qualcosa del "presente" di Palazzo Jarjayes...mi sembra di intuire che la visita a Chartres abbia un significato particolare e forse ci sono cose da svelare. Nella seconda parte c'è un ulteriore conferma di ciò che è stata Oscar: apparentemente distaccata ma di una generosità senza eguali. Fersen invece è un pò recidivo...errare è umano ma perseverare è diabolico;) |
Ciao Dorabella, appena pubblicato ho voluto leggere immediatamente l'aggiornamento, la curiosità cresce di capitolo in capitolo e la tua scrittura elegante , incisiva e potente, regala più di un' emozione. |
La giovane Françoise confessa apertamente che avrebbe preferito essere figlia di Oscar e di André e, in realtà, è come se lo fosse. |
Buonasera Dorabella, aspetto sempre i tuoi capitoli, e la tua narrazione elegante e raffinata, che si addentra, con estremo tatto, nelle vite dei nostri protagonisti, delineando un quadro che fa meglio comprendere l’atteggiamento algido della marchesa Clothilde. Anche lei, essendo una Jarjayes, era andata in sposa ad un uomo di peso nella corte, ma tale uomo si era subito dimostrato un personaggio dal quale stare alla larga. Dopo la nascita di Francoise, il marchese aveva saputo che sarebbe stata la sua unica figlia, in quanto la moglie, per via di un parto difficile, non avrebbe più potuto dargli altri eredi, e quindi aveva inveito contro la povera donna che avrebbe preferito fosse morta, così da potersi risposare e avere il tanto agognato figlio maschio. Anche con lei la sorte si era accanita con la “maledizione dei Jarjayes” di mettere al mondo solo figlie femmine. Il mito del maschio ad ogni costo, rincorso fino al parossismo. Ma Francoise era comunque cresciuta bene, anche se i battibecchi con la madre dovevano essere all’ordine del giorno. Proprio come era capitato quella mattina, in cui tutta speranzosa aveva invitato per una gita a Chartres il conte e naturalmente lo zio André, l’unico che sembrava comprendere i suoi bisogni e i suoi tempi per dare sfogo al suo spirito inquieto. Durante la visita però Fersen e Andrè avevano anche avuto modo di parlare tra loro, durante una breve sosta, nella quale Fersen non è riuscito ad esimersi dal chiedere ad André se la permanenza nel palazzo di famiglia, dove ogni cosa gli ricordava Oscar, non fossero un peso ed un dolore per lui, accentuato magari dalla convivenza complicata con la marchesa e il suo carattere. Ma anche in questo caso André si dimostra comprensivo nei confronti della cognata, rammentando un episodio, arrivato alle orecchie di Oscar, sulla grama vita della sorella, decidendo poi di invitarla a casa per ristabilirsi dalle fatiche del parto e concedendole così un po’ di respiro da un marito che si recava da lei solo per dovere e riservava a quella bimba poche attenzioni, non essendo il maschio tanto atteso. |
Carissima Dorabella, |
L'erede maschio: la maledetta fissazione dei Jarjeays (e non solo!)! Si può capire perché Clotilde sia tanto invelenita da una vita di sofferenze! Suo marito meritava di morire e peggio! Però Francoise è cresciuta bene lo stesso, fortunatamente. |
Il dolore di questo capitolo, ed è un dolore cocente, si stempera nella dolcezza di ciò che né il tempo né le avversità della vita né le ingiustizie della storia possono portare via a chi si ama. |
Avevo già visto ieri l'aggiornamento ma ho aspettato di avere un momento di tranquillità per potermelo "gustare" come meritano i tuoi scritti. Ha il sapore dolceamaro della malinconia questo capitolo in cui due uomini, non più giovani, fanno i conti con il ricordo del grande amore della loro vita, ciascuno il suo. E' vero, Andrè è fortunato: ha visto Oscar vivere con gli ideali che sempre l'avevano contraddistinta potendo starle accanto fino alla fine, scavalcando le differenze sociali. Questa fortuna non è toccata a Fersen, ma molto bello che tu abbia "escogitato" un modo per fargli avere un ricordo tangibile della regina. Significativo anche il libro che usavano per comunicare: un amore assoluto, incompatibile ed impossibile da realizzare nella Francia dell'epoca. Un caro saluto. |
Li vedo, questi due uomini. |
Testo della tua recensione:
Che stretta al cuore questo capitolo!! Di una tristezza, una malinconia e un' angoscia indescrivibili! Come mi è dispiaciuto vedere Oscar soccombere davanti a Robespierre e André rimanere impotente innanzi a tanta arroganza e spregevolezza! L' unica cosa confortante è sapere che nel 1794 la ghigliottina arrivò anche per lui! |