Recensioni per
Viaggio nel passato
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 70 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/08/21, ore 16:26
Cap. 8:

Oscar dimostra una volta di più la sua onestà morale. E se la rivoluzione è stata tanto sanguinosa, è proprio a causa di nobili come suo cognato!

Recensore Master
28/08/21, ore 13:59
Cap. 8:

Cara Dorabella 27
È stata una piacevole sorpresa ritrovare anche Oscar in questa tua storia, ove presente e passato si susseguono, si fondono ove lo spazio temporale muta e ogni volta ci trasporta in diversi luoghi della memoria, in questo caso il protagonista e' André. Sono flashback più che missing- moment perché non ci riconducono a manga o anime bensì a sequenze di una storia, mai raccontata, di cui forse, chissà, un giorno si verrà a conoscenza...
Ho gradito anch' io il finale di questo episodio centrato sui sentimenti di André; lui in quella cappella dove sono sepolte le spoglie mortali di Oscar, non sente la presenza della sua amata perché "Cosa bella e mortal passa e non dura", però percepisce ,sente alleggiare in ogni angolo della casa il suo spirito, perché la sua anima è immortale e non ha abbandonato Palazzo Jarjayes.
Ti ringrazio, complimenti vivissimi ,buon weekend e a risentirci a presto
(Recensione modificata il 28/08/2021 - 02:05 pm)

Recensore Veterano
28/08/21, ore 12:22
Cap. 8:

Carissima Dorabella,
ogni volta che scorgo la pubblicazione di un nuovo capitolo di "Viaggio nel passato" ho un piccolo tuffo al cuore per l'emozione. 
Lo stile e' impeccabile e sublime, come sempre, e le azioni sono descritte così minuziosamente da essere quasi 'cinematografiche', talmente riesco a figurarmele bene nelle testa. 
Oscar e' magnifica nel tenere testa a quel nobilucolo del cognato, maleducato ed arrogante, e pure Andre', con la consueta classe e aplomb (che lo rendono nobile di fatto), e' semplicemente splendido! Vorrebbe dire tante cose ad Oscar - confortarla e rassicurarla - ma alla fine, sdrammatizza il tutto con una battuta.
Un missing moment davvero  stupendo, molto nelle corde dei personaggi.
L'ultimo paragrafo mi ha commosso davvero: Andre' avverte fortemente la presenza della sua Oscar nei posti dove hanno condiviso la loro vita insieme (così tanto da aspettarsi di vederla comparire da un momento all'altro o risentire la sua voce), più che nella fredda cappella dove sono seppellite le sue spoglie mortali. Semplicemente emozionante e struggente.
I miei più sinceri apprezzamenti e un abbraccio.
G.
 

Recensore Veterano
28/08/21, ore 07:51
Cap. 8:

Questo episodio, custodito nella memoria di André, ci permette di ricostruire un meccanismo tipico del loro modo di essere e di rapportarsi reciprocamente: "avrebbe voluto dire...invece disse solo".
Che nel loro caso non significa necessariamente impoverire la comunicazione, perché, nel caso di Oscar e André, il messaggio passa comunque.
La cifra dell'ironia, per chi si comprende, non toglie nulla alla serietà della comunicazione.
Il "non detto" , d'altra parte, ha nella storia di Oscar e André, e nell'anime in generale, uno spazio e una rilevanza spesso maggiori delle parole effettivamente pronunciate.
Come tu, Dorabella, hai ricordato altrove molto felicemente, "non sempre le parole dicono quel che vorrebbero."
E, detto per inciso, c'erano effettivamente ampi margini per rendere il Marchese di Marivaux molto, molto più odioso.
Complimenti Dorabella e a presto.
Octave

Recensore Junior
18/08/21, ore 15:53
Cap. 7:

Questa storia è andata subito tra le mie preferite, l'ho scoperta giorni fa e non vedo l'ora di leggerne ancora e ancora.
Complimenti, perchè non è per niente banale.
Bea

Recensore Veterano
18/08/21, ore 10:51
Cap. 7:

Ciao! Con il tuo stile impeccabile inizi a mostrarci qualcosa del "presente" di Palazzo Jarjayes...mi sembra di intuire che la visita a Chartres abbia un significato particolare e forse ci sono cose da svelare. Nella seconda parte c'è un ulteriore conferma di ciò che è stata Oscar: apparentemente distaccata ma di una generosità senza eguali. Fersen invece è un pò recidivo...errare è umano ma perseverare è diabolico;)
A presto!

Recensore Master
18/08/21, ore 09:36
Cap. 7:

Ciao Dorabella, appena pubblicato ho voluto leggere immediatamente l'aggiornamento, la curiosità cresce di capitolo in capitolo e la tua scrittura elegante , incisiva e potente, regala più di un' emozione.
Il conte di Fersen appare un po' appesantito e acciaccato dagli anni, ma psicologicamente purtroppo non si smentisce mai,è indelicato con André e la presenza della giovane Francoise non migliora la situazione. Escono fuori degli " altarini" ben poco edificanti, la madre della ragazza è stata vittima di un marito non solo fedifrago ma pure cattivo e violento. Avrebbe preferito che la moglie morisse di parto piuttosto di dover sopportare una donna incapace di generare figli maschi e assicurargli una discendenza.
La maledizione dei Jarjayes colpisce ma non solo in quel senso! Di madre in figlia ecco due donne Marguerite e Clothilde vittime della società e di mariti dispotici, ma almeno il padre di Oscar ebbe più rispetto per la moglie e non l' umilio' a tal punto da farla svergognare a corte .
Ha ragione Francoise a dire che avrebbe preferito di gran lunga essere figlia di Oscar e André (anche se lui non è nobile e non avrebbe goduto di tante ricchezze), la vita in famiglia con una madre così acida e poco amorevole, un padre indifferente e assente in tutte le sue fasi della crescita deve esser stata molto difficile;nonostante ciò la ragazza dimostra forza d'animo e un carattere forte, segno distintivo dei Jarjayes assieme alla testardaggine e alla risolutezza.
I miei complimenti cara,buona giornata e a presto.
(Recensione modificata il 18/08/2021 - 09:40 am)

Recensore Veterano
18/08/21, ore 00:27
Cap. 7:

La giovane Françoise confessa apertamente che avrebbe preferito essere figlia di Oscar e di André e, in realtà, è come se lo fosse.
Del marchese di Marivaux ci facciamo un'idea che lascia poco spazio all'immaginazione e ancor meno ad una anche parziale assoluzione.
Possiamo di conseguenza immaginare le dinamiche che abbiano spinto sua moglie a trincerarsi all'interno di una così impenetrabile corazza.
In Françoise non vediamo tuttavia una vera affinità con nessuno dei genitori, mentre, al contrario, la ragazza è, legata in modo non certo superficiale, non soltanto allo zio, che le ha fatto da padre, non facendole mai mancare il suo affetto e la sua dedizione, ma anche alla zia che ha conosciuto per poco tempo e della quale non può avere che ricordi vaghi, nutriti probabilmente più dai racconti degli altri che dalla memoria diretta. I suoi genitori d'elezione sono, di fatto, i suoi zii.
Sbagliare è umano, dicono, ma perseverare è proprio da Fersen!
"Voi vi sentite mai a disagio, André, in quella grande casa dove tutto parla di Oscar? Non vi sentite mai solo?"
Certe cose davvero non cambiano mai...
Grazie Dorabella e a presto.
Octave

Recensore Master
17/08/21, ore 19:09
Cap. 7:

Buonasera Dorabella, aspetto sempre i tuoi capitoli, e la tua narrazione elegante e raffinata, che si addentra, con estremo tatto, nelle vite dei nostri protagonisti, delineando un quadro che fa meglio comprendere l’atteggiamento algido della marchesa Clothilde. Anche lei, essendo una Jarjayes, era andata in sposa ad un uomo di peso nella corte, ma tale uomo si era subito dimostrato un personaggio dal quale stare alla larga. Dopo la nascita di Francoise, il marchese aveva saputo che sarebbe stata la sua unica figlia, in quanto la moglie, per via di un parto difficile, non avrebbe più potuto dargli altri eredi, e quindi aveva inveito contro la povera donna che avrebbe preferito fosse morta, così da potersi risposare e avere il tanto agognato figlio maschio. Anche con lei la sorte si era accanita con la “maledizione dei Jarjayes” di mettere al mondo solo figlie femmine. Il mito del maschio ad ogni costo, rincorso fino al parossismo. Ma Francoise era comunque cresciuta bene, anche se i battibecchi con la madre dovevano essere all’ordine del giorno. Proprio come era capitato quella mattina, in cui tutta speranzosa aveva invitato per una gita a Chartres il conte e naturalmente lo zio André, l’unico che sembrava comprendere i suoi bisogni e i suoi tempi per dare sfogo al suo spirito inquieto. Durante la visita però Fersen e Andrè avevano anche avuto modo di parlare tra loro, durante una breve sosta, nella quale Fersen non è riuscito ad esimersi dal chiedere ad André se la permanenza nel palazzo di famiglia, dove ogni cosa gli ricordava Oscar, non fossero un peso ed un dolore per lui, accentuato magari dalla convivenza complicata con la marchesa e il suo carattere. Ma anche in questo caso André si dimostra comprensivo nei confronti della cognata, rammentando un episodio, arrivato alle orecchie di Oscar, sulla grama vita della sorella, decidendo poi di invitarla a casa per ristabilirsi dalle fatiche del parto e concedendole così un po’ di respiro da un marito che si recava da lei solo per dovere e riservava a quella bimba poche attenzioni, non essendo il maschio tanto atteso.
A piccoli passi ci addentriamo nelle vicende della famiglia che hanno avuto come protagonisti Oscar e André, per il periodo in cui sono rimasti insieme fino alla dipartita di lei, ma anche della sorella, la quale ha dovuto modificare il suo carattere per difendersi dalle batoste che le aveva già riservato la vita, crescendo una bambina ma mantenendo la visione che lei aveva di quel padre ormai morto e al quale era affezionata.
Sempre molto accattivante. A presto!

Recensore Veterano
17/08/21, ore 17:15
Cap. 7:

Carissima Dorabella,
quando vedo un nuovo aggiornamento di "Viaggio nel passato" i miei occhi si illuminano come quelli di Andre' quando scorge Oscar fasciata in abito da sera in cima alla scalinata di Palazzo Jarjayes. 
Molto interessante questo excursus sul passato della sorella di Oscar, Clothilde - muto simulacro di dignità materna ferita (questa me la segno!)che ci offre maggiori dettagli sul passato della vivace Françoise, che non è poi così spensierata come sembra. Il marchese di Marivaux era davvero un uomo terribile, anche se non meritava di certo la ghigliottina. L'atteggiamento della sorella di Oscar e' perfettamente comprensibile dopo tante tribolazioni. 
In poche righe hai saputo descrivere le due caratteristiche predominanti della famiglia Jarjayes agli occhi del mondo: lo smodato orgoglio e la maledizione delle figlie femmine.
Emozionante il chiaro richiamo all'episodio 10 dell'anime (se non mi sbaglio), con Fersen che rivolge ad Andre' la stessa domanada che rivolse ad Oscar tanti anni prima ("Non vi sentite mai solo?").
Il tuo stile e' sempre sublime ed elegante e leggerti e' un vero piacere.
Che altro aggiungere?! I miei sinceri complimenti!
Come sempre non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo di questa splendida storia.
Un forte abbraccio,
Galla

 
(Recensione modificata il 17/08/2021 - 05:18 pm)

Recensore Master
17/08/21, ore 16:23
Cap. 7:

L'erede maschio: la maledetta fissazione dei Jarjeays (e non solo!)! Si può capire perché Clotilde sia tanto invelenita da una vita di sofferenze! Suo marito meritava di morire e peggio! Però Francoise è cresciuta bene lo stesso, fortunatamente.

Recensore Veterano
11/08/21, ore 12:01
Cap. 6:

Il dolore di questo capitolo, ed è un dolore cocente, si stempera nella dolcezza di ciò che né il tempo né le avversità della vita né le ingiustizie della storia possono portare via a chi si ama.
Oscar e André sono invincibili, agli occhi di Fersen, sopraffatto dalla semplicità disarmante del loro essere ancora e sempre insieme.
Trovo di una estrema delicatezza la complicità tra questi due uomini, che, in un modo in cui, prima, non avrebbero potuto, si ritrovano e si comprendono.
Il Generale che, in apprensione e per più di un motivo, aspetta sulle scale il loro ritorno e dopo il cenno di diniego di André, rivolge il suo sguardo carico di dolore alla figlia e si avvia lungo il corridoio buio è veramente sublime.
Grazie Dorabella
A presto
Octave

Recensore Veterano
11/08/21, ore 10:55
Cap. 6:

Avevo già visto ieri l'aggiornamento ma ho aspettato di avere un momento di tranquillità per potermelo "gustare" come meritano i tuoi scritti. Ha il sapore dolceamaro della malinconia questo capitolo in cui due uomini, non più giovani, fanno i conti con il ricordo del grande amore della loro vita, ciascuno il suo. E' vero, Andrè è fortunato: ha visto Oscar vivere con gli ideali che sempre l'avevano contraddistinta potendo starle accanto fino alla fine, scavalcando le differenze sociali. Questa fortuna non è toccata a Fersen, ma molto bello che tu abbia "escogitato" un modo per fargli avere un ricordo tangibile della regina. Significativo anche il libro che usavano per comunicare: un amore assoluto, incompatibile ed impossibile da realizzare nella Francia dell'epoca. Un caro saluto.

Recensore Junior
11/08/21, ore 10:01
Cap. 6:

Li vedo, questi due uomini.
Stretti nei loro ricordi nell'atmosfera immobile probabilmente impregnata dell' odore del legno, gli sguardi, i gesti e le parole pesate, la voce appena percettibile. Lo vedo, Andrè, offrire il ricordo della Regina al suo Fersen, immagino la sensazione e l' emozione di quest' ultimo.
È tutto tangibile, hai dipinto la scena come un quadro, ancora meglio del solito. Davvero impressionante anche la figura di Robespierre: in poche righe hai condensato e riassunto la follia di un uomo e ciò che ne deriverà.
Non posso che complimentarmi, ancora una volta!
Barbara

Recensore Master
11/08/21, ore 00:11
Cap. 6:

Testo della tua recensione: Che stretta al cuore questo capitolo!! Di una tristezza, una malinconia e un' angoscia indescrivibili! Come mi è dispiaciuto vedere Oscar soccombere davanti a Robespierre e André rimanere impotente innanzi a tanta arroganza e spregevolezza! L' unica cosa confortante è sapere che nel 1794 la ghigliottina arrivò anche per lui!
Purtroppo la Rivoluzione Francese, il periodo del Terrore, il Direttorio e infine l' ascesa al potere di Napoleone Bonaparte, furono tutti caratterizzati da una pesante disuguaglianza uomo/ donna non così evidente quando a regnare in Francia erano i Borboni,monarchi assoluti, lì la differenza era più il rango che il sesso . Io sono una di quella fans che non ha mai contestato Rijoko Ikeda per la scelta di far morire i protagonisti come degli "eroi " piuttosto mi sono arrabbiata quando sono state trasmesse in TV quelle puntate così traumatizzanti per una bambina/adolescente come me. Ho sempre rimproverato sia Dezaki che Ikeda, quello sì, di non aver regalato nulla di bello ai nostri Oscar e André se non un unica notte di felicità . Davvero troppo poco!
Cara Dorabella la tua storia invece è molto intensa,sofferta ,emozionante e curata molto nei dettagli storici e nell' introspezione di tutti i protagonisti .
Ti saluto cordialmente augurandoti la buona notte e ti aspetto. A presto