Recensioni per
Viaggio nel passato
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 70 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/08/21, ore 11:44
Cap. 4:

Ora capisco perfettamente le lacrime e il sangue che hai messo in questo capitolo...sto scrivendo con un groppo alla gola. Hai reso magnificamente la malinconia e lo struggimento di una vita senza di lei: la carezza delicata al calco delle mani, il tentativo di ritrovarla in ogni angolo, in una lettera, in un profumo...
Ancora non mi capacito di come Andrè sia riuscito a sopravvivere senza di lei. Forse trovando la forza nel ricordo di ogni giorno insieme di cui hai delineato dei momenti preziosi; dolci e divertenti quelli dell'infanzia, romantici anche se già carichi di dolore quelli della loro vita insieme.
Bravissima Dorabella, veramente tanto!

Recensore Junior
02/08/21, ore 08:35
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Forma e costruzione della storia sono curate, la storia è avvincente e originale, mai banale. Molto interessante e piacevole!

Recensore Junior
02/08/21, ore 08:32
Cap. 3:

Buongiorno, Donatella. In linea di massima - ognuno ha le sue priorità 🤣🤣, per così dire - non leggo volentieri racconti in cui Oscar è assente tuttavia questa tua storia è scritta magistralmente ed è , altrettanto, avvincente tanto da farmela leggere d' un fiato. Che dire. Le tue descrizioni, le ambientazioni, il registro ...tutto è piacevole e ti fa immergere completamente nella trama, tanto da riuscire a cogliere rumori, scricchiolii, profumi, voci. Complimenti! Grazie per aver condiviso con noi questo piccolo capolavoro 😊 Barbara

Recensore Veterano
02/08/21, ore 02:22
Cap. 4:

Sopravvivere ad Oscar. Il peggiore incubo di André che si realizza.
E noi siamo ammessi a sbirciare, non senza commozione, in quello che furono questi "quattro anni di felicità completa", che il "punto di svolta" in questione ha regalato, a loro e a noi.
E l'impressione è, anche per noi, come per André, di avere accesso ad un pezzo di vita inedita, dopo che le loro parole sembravano " ormai tutte note, tutte consumate, tutte ordinatamente conosciute e archiviate" nella nostra mente.
Ma siamo in realtà ammessi come spettatori anche ad un passato, filtrato qui dal ricordo di Fersen, in cui Oscar e André vivono fianco a fianco, "sempre insieme, con una confidenza noncurante, così sfacciatamente, candidamente esibita, da apparentemente allontanare, ma che invece alimentava le malelingue della corte; una confidenza quasi...quasi coniugale" . Oscar e André come nessun altro.
E anche il nostro Hans Axel non può che esprimere la sua ammirazione per un amore così grande e puro, da suscitare sospetti e incredulità anche in lui, almeno finché non diviene egli stesso testimone del suo esplodere pieno ed incontrollabile.
Hans Axel non ha ancora imparato, con il tempo, quando e cosa sia opportuno tacere. Ma lui è fatto così.
André senza Oscar ci spezza il cuore, ma, a ben guardare, nel passato come nel presente, André non è "senza Oscar". Luce ed ombra sono ancora insieme.
Mi spezza il cuore.
Mi piace tanto.
Grazie, Dorabella
Octave
(Recensione modificata il 02/08/2021 - 02:24 am)

Recensore Veterano
28/07/21, ore 09:11
Cap. 3:

Allora avevo ragione nel sospettare che Oscar fosse "perduta"; in questo capitolo, i verbi al passato lo confermano. Ed ecco comparire l'Imperatore..
Leggevo la recensione di un'altra utente: in un primo momento ho pensato fosse assolutamente plausibile ma la genetica non è un'opinione, ce lo ha insegnato Mendel. La "nipotina" ha gli occhi "nerissimi"...non può essere figlia di loro due...
Molto dolce l'immagine di quel fiacre in cui lei si dimentica completamente di tutto tranne che di Andrè.
Eh..Va beh, non ci resta che attendere...a presto!

Recensore Master
27/07/21, ore 22:18
Cap. 3:

Ciao Dorabella, sono riuscita a ritagliarmi un momento tutto per me per leggere e partecipare così alla cena insieme ai tuoi commensali. Un capitolo spumeggiante condotto dalla vispa Francoise la quale si rapporta ai due uomini a tavola senza tenere conto di troppe convenienze, sotto lo sguardo, ora vigile ora accigliato, della marchesa sua madre.
Per tutta la durata della cena mi è parso di essere uno degli invitati che osservava in silenzio lo svolgersi della scena, tanto era tangibile quello che si avvertiva avvenire tra i commensali stessi.
E’ evidentemente uno spirito libero che non si riesce ad imbrigliare. E’ spontanea, luminosa, aperta, socievole, ciarliera e senza “pose” particolari. E’ decisamente un carattere con una sua precisa attrattiva, così diversa da Oscar, riservata, amante dei lunghi silenzi e di occhiate discrete che parlavano più di mille parole, ma la giovane sortisce comunque una sorta di fascinazione per il conte di Fersen, che la ascolta tra l’interessato e il meravigliato, né si scompone per il suo poco riguardo alla forma. Nota invece come sia particolarmente attaccata emotivamente allo zio André che, di contro, la ricambia con quel suo sguardo dolce e a volte, proprio durante la conversazione a tavola, perso in ricordi tutti suoi, soprattutto quando vengono rievocati eventi che chissà per quali motivi sono stati tramandati in una specie di contrappasso, come il fortunoso salvataggio di Saint Antoine che Fersen ha ben impresso nella mente, con la voce di Oscar che cercava disperata il suo André. Le occhiate fra i due uomini sono eloquenti ed entrambi, per un muto accordo, seguono il racconto appassionato di Francoise, anche quando parla di Fersen come il miglior amico di Oscar che aveva nel cuore solo André.
L’entusiasmo di Francoise è trascinante, ti conduce lì dove vuole andare, cercando di farti assaporare la gioia e l’interesse che taluni argomenti le provocano, come il parlare di Napoleone, uomo che ammira in particolar modo, rammentando anche a questo proposito come Oscar avesse incontrato quel giovane ufficiale dallo sguardo d’aquila o da imperatore. La motivazione è perché Francoise frequenta i salotti buoni di Parigi, dove spesso incontra Hortense di Beauhornais, e dove forse spera di trovare un giovanotto che possa corteggiarla, dato che lo zio André sembra aver trovato in Palazzo Jarjayes la casa del suo cuore e dei suoi ricordi e raramente vuole allontanarsene.
Fersen osserva i due in rapporto l’uno all’altra e scorge un affetto che non pare avere confini.
Infatti da quando lei e la madre si erano trasferiti a Palazzo Jarjayes, André aveva rivestito la figura maschile che alla giovane Francoise era mancata con la morte del padre in tenera età e non avendo ricordi diretti di lui aveva riversato il suo affetto su André, da quest’ultimo pienamente ricambiato.
Persiste il mistero di Oscar che è stata presente “in spirito” alla cena e alla successiva conversazione, ma l’interrogativo comincia a farsi pressante: lei dov’è? E soprattutto è ancora viva o ci muoviamo nel terreno del tempo che sana i dolori e preserva i ricordi?
La curiosità continua ad essere solleticata da questo mistero, ora a te svelare qualcosa….
Pertanto a prestissimo, spero. Un caro saluto.

Recensore Master
27/07/21, ore 18:16
Cap. 3:

Dopo essere sopravvissuta, "con un coraggio da leonessa", a Saint Antoine, Oscar si è messa con André ed è rimasta incinta. E' morta di parto e la "figlia della colpa" è stata attribuita agli zii. André, per il bene della figlia, si è adattato al defilato ruolo di zio e a vivere di ricordi. Carino! :-D
Un'altra bella storia ambientata in epoca napoleonica, come "La leonessa di Francia"! ;-) Dal primo incontro con Napoleone dell'ottavo capitolo, all'attualità. Bello! ;-) E, anche qui, una seconda generazione di Jarjayes, con una figlia impertinente e molto simile a Oscar, dal nome greco: da me, Antigone, qui, Atenaide. Davvero molto interessante! :-D
A presto!

La famiglia Jarjayes, per fedeltà alla Corona, non avrebbe dovuto dare a una bambina il nome della Montespan. Una favorita reale, anche se influente e momentaneamente riverita dai cortigiani, era pur sempre una violazione delle regole morali e una figura da scaricare alla prima occasione. In punto di morte, il Sovrano allontanava la favorita per salvarsi l'anima e, se a morire era lei, era condotta al cimitero in sordina e da un'uscita secondaria della reggia. Per fedeltà alla Corona, si sarebbe dovuto dare il nome di una Regina o di una Principessa e non di colei che restava sempre, fondamentalmente, un motivo di imbarazzo.
(Recensione modificata il 28/07/2021 - 06:04 pm)

Recensore Veterano
27/07/21, ore 14:26
Cap. 3:

Carissima Dorabella,
con questo nuovo capitolo ci fornisci ulteriori indizi che si incastrano perfettamente come i pezzi di un enorme puzzle.
Bellissima la rievocazione dell’episodio 32 dell’anime, ossia l’attentato alla carrozza Jarjayes nel quartiere di Saint-Antoine. Ho sempre provato una profonda una goduria nel momento in cui Oscar invoca il nome del “suo Andre’” proprio alla presenza di Fersen. Ha un non so che di catartico. Toccante e originale la successiva scena in carrozza nella quale Oscar si prende cura del suo amico rivelando tutto il suo amore attraverso la sua gestualità.
Inoltre ho apprezzato tantissimo il richiamo a una scena presente esclusivamente nel manga: ossia l’incontro con un diciannovenne Napoleone fuori dalla sala del giuramento della Pallacorda. E’ una scena che adoro, visto che ho sempre avuto un debole per il personaggio di Bonaparte, ma non l’avevo mai vista in una FF. Perciò, ti ringrazio per averla inserita. Un bellissimo omaggio, proprio quest’anno che si celebra il bicentenario della sua morte.
Adorabile e deliziosa la nipote di Oscar, il cui aspetto e intraprendenza ricordano molto l’amata e mitica zia, anche se la loro personalità mi sembra diametralmente opposta: Francoise è chiacchierona, socievole e amante della bella vita; mentre Oscar era silenziosa, schiva  ed amante della solitudine. 
Avvicinandosi all’epilogo del capitolo assume sempre più forza l'ipotesi che la nostra beniamina sia venuta a mancare già da un bel po’ di anni. L’ipotesi si era già insinuata in partenza a causa dell’atteggiamento malinconico e nostalgico di Andre’ e del bel Conte svedese.
Sembrerebbe che Oscar sia scomparsa già prima del marzo 1793 (anche prima della morte della regina, avvenuta il 16 ottobre dello stesso anno), momento dell’arrivo di Francoise a Palazzo Jarjayes, dove quest’ultima è stata accolta dal nonno e dallo zio acquisito. 
Mi viene da pensare che probabilmente Andre’ sia riuscito a superare la perdita della sua amata proprio grazie all’arrivo dell’adorata nipote. Ma questa è una mia congettura.
Ormai si è giunti alla fine delle cena e ora Andre’ e Fersen possono parlarsi sinceramente e liberamente, senza mantenere quella versione dei fatti un po’ alterata e patinata che tanto piace alla giovane nipote.
Che dire?! I miei più sinceri complimenti!!!
Resto in impaziente attesa del prossimo capitolo.
Un abbraccio,
Galla

Recensore Master
26/07/21, ore 16:20
Cap. 3:

Ciao Dorabella 27
Osservo che la storia è appena iniziata ma gli interrogativi si moltiplicano.
Nel precedente episodio mi chiedevo dove fosse Oscar e non vedevo l'ora di vedermela comparire innanzi a Von Fersen.
Ora mi chiedo *perché* non ci sia e cosa le è successo 20, 15 anni prima.
L' unica cosa certa è che lei e André si sono sposati ed ora lui ha ereditato Palazzo Jarjayes (dopo la morte di Reiner naturalmente).
La nipote Francoise è molto simpatica, estroversa e schietta mi ricorda moltissimo l' altra nipotina di Oscar, la piccola Loulou, chissà se anche qui ci sarà una sua apparizione e/o verrà menzionata?
Bella la scenetta in cui lei ricorda al conte Fersen l' aggressione di Saint Antoine....con grande imbarazzo (ben camuffato) sia del conte che di André in quanto come ben sappiamo le vicende amorose sono state completamente stravolte ma con molto tatto e signorilità il conte evita e cerca di sviare il discorso.

Si continua a parlare di Oscar al passato.
Ma Oscar è davvero morta oppure è soltanto scomparsa?
Il racconto mi incuriosisce parecchio ma credo ci vorrà pazienza e tempo affinché tutti le domande abbiano una risposta , a parte le domande, qui c' è anche una storia, un nuovo inizio , una rinascita.
Il nuovo secolo che si apre e con esso la Storia che avanza e si avvale di personaggi storici( Napoleone e non solo) che prenderanno vita in queste righe.
Buon lavoro, a presto
(Recensione modificata il 26/07/2021 - 04:24 pm)

Recensore Master
26/07/21, ore 15:35
Cap. 3:

E così quello che André ha raccontato alla nipote è un mondo capovolto.. Mi piace! E la ragazza mi ricorda un po' Oscar da giovane.

Recensore Veterano
26/07/21, ore 13:54
Cap. 3:

Dorabella carissima, a meno che non si tratti ( ma la cosa mi convince poco) di una citazione dal decimo canto dell'Inferno, ci preoccupa notevolmente l'uso dei verbi al passato.
Mi piace particolarmente la rievocazione, attraverso i ricordi di Hans Axel, di un episodio che amiamo particolarmente "ricordava [...] come lui si fosse sentito incredulo e intenerito di fronte a quella dichiarazione d'amore disperata e involontaria, la dichiarazione di una donna sconvolta per un uomo che non poteva sentirla... " con uno dei "missing moment" a noi più cari "di come, in quel fiacre che sapeva di stantio, lei, dopo averlo ringraziato, non gli avesse rivolto più nemmeno uno sguardo, mentre si teneva Andrè abbracciato stretto, come un naufrago si abbraccia al relitto che lo può portare in salvo, di come a un certo punto avesse cercato di distendergli le gambe troppo lunghe sul sedile, e, mentre lui gemeva per le costole incrinate, lei gli tenesse la testa in grembo, accarezzandogli piano le guance, i capelli, gli occhi, con tenerezza e delicatezza più che materne."
Aspettiamo i successivi sviluppi. Con un po' ( un po' più che un po') di magone.
Grazie
(Recensione modificata il 26/07/2021 - 01:56 pm)

Recensore Veterano
26/07/21, ore 13:39
Cap. 2:

In un'atmosfera che continua ad essere particolarmente malinconica,
fanno irruzione due figure del tutto antitetiche, che appartengono al presente, un presente evidentemente molto diverso dal passato rievocato.
Alla vitalità trascinante della giovane Françoise si contrappone la compassata rigidità dell'arcigna genitrice.
Un capitolo di presentazione dei nuovi personaggi.
André delicato come sempre.
Hans Axel sempre particolarmente sensibile al fascino muliebre.
Grazie, Dorabella

Recensore Veterano
23/07/21, ore 17:56
Cap. 2:

Cara Dorabella,
che carino anche questo secondo capitolo in cui rivediamo André, un po' stagionato ma sempre fascinoso, e conosciamo la nipote di Oscar, la giovane e salvaggia Françoise Athénaïs de Jarjayes-Marivaux, uno spirito libero che richiama nei modi e nell'aspetto la straordinaria zia. Trovo che tu abbia tratteggiato questo nuovo e intrigante personaggio con molta mestria: mi sembrava di averla davanti agli occhi durante la lettura.
Ho adorato il modo in cui hai descritto le sensazioni del Conte di Fersen alla vista della fanciulla, la cui effige ha richiamato subito il ricordo della vecchia amica e del passato che non c'è più. Anche il mio cuore ha fermato un battito.
Non ti chiedo più nulla su Oscar, anche se muoio dalla curiosità. Attenderò gli sviluppi del racconto con calma e secondo le giuste tempistiche (anche se in testa ha già inziato a balenarmi qualche idea, ma non voglio dire nulla).
Che altro aggiungere?! Complimenti e spero di leggerti presto con il prossimo capitolo.
Un carissimo saluto,
Galla88

Recensore Master
23/07/21, ore 15:45
Cap. 2:

Fersen è decisamente rapito dai ricordi, con tanto di fantasma! Purtroppo è così, i ricordi hanno un potere immenso. Fersen vuol proprio farsi male!

Recensore Master
23/07/21, ore 10:51
Cap. 2:

Ma che capitolo stuzzicante, cara Dorabella, ci hai regalato, insieme ad una acquolina in bocca sempre più presente, data dalla curiosità di andare un po’ più a fondo di questi personaggi.
Fersen rivede André dopo molti anni, ma nonostante il tempo sia trascorso, i tratti del suo viso, pur se invecchiato, mantengono quella dolcezza e quella malinconia che ricorda lo avessero sempre accompagnato.
L’incontro tra di loro è privo di qualsiasi formalità, proprio come due vecchi amici che hanno il piacere di trascorrere del tempo insieme, magari a rispolverare vecchi aneddoti e ricordi comuni.
La calma dell’incontro viene però movimentata dall’arrivo di quell’amazzone bionda che, in un primo momento, ha rammentato a Fersen, la sua vecchia amica Oscar. Il portamento fiero, la bellezza innegabile, e una forza di carattere che traspariva dall’atteggiamento tenuto. Lei è la nipote di André, una ragazza decisamente fuori dai canoni del tempo, per quanto concerne una ragazza titolata e di buona famiglia. Giustamente André la definisce una “ragazza moderna”, senza ambiguità e dai modi schietti, diretti e decisamente informali. Di altra pasta deve essere invece fatta la madre, la marchesa Clothilde di Marivaux, la quale ha una leggera somiglianza con Oscar, ma molto ferma nel suo atteggiamento di dama, molto compenetrata nella sua parte di ospite gentile ma che non lascia trasparire alcun sorriso.
Insomma tutti gli ingredienti per rendere la cena particolarmente interessante.
Non vedo l’ora di parteciparvi….
Ti aspetto pertanto prima …. di presto! Un caro saluto.