Wow, ho i brividi lungo la schiena. Primo perché è stato un epilogo perfetto, raccontato quasi con una voce narrante con tono festoso e pacato ma perché mi hai fatto venir voglia di rivedere l'anime, conscia che tra quei due non c'è ancora nulla. Per ora, attenzione!
Quel bacio... sì, un gesto così semplice da poter attirare critiche. Ma un saldo amore, ricucito con attenzione, non si farà sfaldare per così poco. Ed è questo che ha reso l'impatto meraviglioso ai miei occhi.
Mentre leggevo, sentivo il tifo che esultava, i neon bianchissimi nell'alto soffitto dello stadio, l'eccitazione e le lacrime per aver vinto e quel senso di momentanea non-realizzazione di avercela fatta dopo una bruciante sconfitta: il bacio ha fatto come esplodere migliaia di emozioni in un gesto semplice.
Non mi resta che dirti che mi hai molto preso con questa storia, ho adorato il tuo stile, che tu abbia usato anche il presente. Un tempo lo facevo anche io. E che abbia raccontato di un rapporto un po' frastagliato con una delicatezza incredibile.
Il talento c'è.
I complimenti te li ho fatti e credo che ne meriteresti di più.
Non mi resta che salutarti e dirti, alla prossima!

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Credimi, ho gli occhi lucidi per il patos magnifico di questo capitolo invernale. Ho letteralmente assaporato il freddo della neve, di questo Natale un po' più diverso e di quando sei immerso nei tuoi pensieri che inizi a chiederti perché tutto questo silenzio e freddo e quanto sarebbe paradossalmente facile riallacciare ogni cosa.
Non si può vivere perennemente da soli, Shouyou lo ha capito molto bene durante la pandemia del secolo, chiuso in quattro mura a staccarsi dal suo sè energico e solare e a provare, anzi, vedere emergere nello specchio un riflesso estraneo.
Wakatoshi mi ha colpito al cuore, per la sua semplicità, come se fosse un bambino che spiega un concetto importante a parole sue. Vederlo però spiegare tutto, proponendo a Shouyou di vedersi mi ha fatto capire molto. Non si tratta più solo di un racconto di fantasia, tu hai saputo intrecciare personaggi fantastici in un contesto sin troppo reale.
E questo mi ha attratta molto!
Hai i miei complimenti e la mia ammirazione.
Corro per l'ultimo capitolo!

Meraviglioso questo capitolo, dai colori autunnali, gli altissimi edifici della Grande Mela e l'aroma del caffè. Non so da dove iniziare per dire che cosa mi ha provocato leggere questo capitolo.
Non spaventarti, si tratta di elogi senza fine, perché le sensazioni che hai trasmesso, il profumo, le foglie aranciate, l'ansia a mille e soprattutto la venuta di Ushijima che, nonostante tutto si è presentato ad ascoltare le parole di Shouyou fanno capire moltissimo.
Avere un ragazzo che ti ama così tanto e ti aspetta non è cosa da poco; il rapporto tra Shouyou e Wakatoshi e qualcosa di puro, come un bacio tra due bimbi, fatto senza malizia. Ma contornato da paure e senso di oppressione.
Complimenti, sono rimasta a bocca aperta. Ormai sono già ripetitiva! Non conosco altri termini, sarebbe inutile allungare il brodo e risultare ciclica.
Un capitolo perfetto, io che adoro l'autunno, poi!!
Vado al penultimo capitolo!

Povero Shouyou, mi fa stringere il cuore quando inizia a provare sentimenti oscuri e contrastanti. Non sono una grandissima fan della UshiHina ma non è niente male, anzi, già dal precedente capitolo mi ha preso molto, considerando che hai scelto un periodo temporale in cui non possiamo far altro che camuffare il nostro volto e cercare di sopravvivere.
Tobio amico di Shouyou fa una strana sensazione ma ho letto il manga, quindi non mi sorprendo. Anzi, mi sorprendo invece per come riesci a coinvolgere chi legge con quella semplicità che manca nelle mie storie. Mi piace il tuo stile.
Mi piace anche quando interponi questi momenti di passato che danno un senso di calma, di aria familiare e amori puri e intrecciati. Dolce come cosa.
Povero Shouyou, però!
Corro al prossimo capitolo!

Ciao! Per caso facendo una ronda nella sezione di Haikyuu mi sono imbattuta nella tua storia e ho iniziato a leggerla per curiosità; la prima cosa che mi preme per farti i complimenti è la semplicità e il senso di leggerezza che hai impresso in questo primo capitolo, dai toni delicati, silenziosi, un moto di emozioni che va dall'inquietudine delle prime righe, all'allegro chiacchiericcio di una serata a un bar con amici di vecchia data, all'offuscamento dei pensieri nati dall'aver alzato troppo il gomito e al quel senso di pace prima della tempesta delle rivelazioni.
Ti faccio i complimenti, mi è piaciuto molto.
Leggo il secondo capitolo!