Recensioni per
Graecia capta
di Octave
Buonasera Octave. |
In questo capitolo Oscar è alle prese con l'insicurezza: una condizione che, anche nell'anime, non le si confà ma che, dall'episodio del ballo in poi, diventa una sorta di costante che trova una sua soluzione definitiva solo nella notte delle lucciole. |
Ecco, Octave, che ci spostiamo dalla scena del ballo e proseguiamo nella trama originae, con l'affair Cavaliere Nero. Immagino quindi che gli eventi che tutti conosciamo saranno da te declinati con i presupposti dei primi capitoli. Di fatto siamo già a casa di Rosalie, dove Oscar si riprende dopo essere stata colpita dagli scagnozzi del duca d'Orleans, in quell'unica sera in cui Andrè non la accompagna. E ritrova Rosalie. Mi piace come l'hai descritta, ormai donna, consapevole e coraggiosa, soprattutto indipendente e libera, come Oscar e anche di più. |
Che grande mistero è l'inconscio! Il Cavaliere Nero che poi nel sogno è Andrè "rideva di come potesse, ancora, non essere evidente, per lei, una cosa così ovvia"...forse non è dell'identità del ladro mascherato di cui si sta parlando ;) |
La vera famiglia di Oscar: André, l'uomo che ama ma non sa di amare. Rosalie la figlia che non avrà mai ma che è per lei fonte di tanta soddisfazione e affetto. |
Meravigliosa quarta puntata! Oscar che si rende conto di non avere più la piena padronanza di sé ("l'altro capo del filo"), che soprattutto vede nella caccia al Cavaliere Nero una occasione per intraprendere una impresa con André, compiti e solidali, quasi a cancellare il sottile disagio restatole addosso dopo il ballo; che di fronte a un André che le dà le spalle -stranamente a parti invertite, rispetto alla loro consueta posa (quante cose si invertiranno e sovvertiranno da questo momento in poi!), mi piace da morire! E poi, onore al merito, diamo a Cesare quel che è di Cesare: mi piace molto la grande considerazione che hai di Rosalie. Bello bello bello. Ci sarà spazio per un ... quinto capitolo? |
Un altro passaggio intenso cara Octave, che ci porta direttamente dentro le inquietudini che scuotono l’animo di Oscar. Aveva iniziato a riflettere, e poi ha continuato a pensare a tutta la vicenda del Cavaliere Nero, sempre con la recondita paura che André potesse avere qualcosa a che fare con l’intera faccenda. Anche i suoi sonni sono turbati dal suo desiderio spasmodico di poter togliere la maschera a quell’uomo imprendibile, per scoprire che non fosse André. André e il Cavaliere nero i quali, durante il sonno, la lusingano ma al contempo la lasciano atterrita perché ancora non capisce. André è sempre più vago, non dà importanza al fatto che il cavaliere sia un ladro, poiché in effetti fa del bene alla gente che non ha niente togliendo solo a chi ha troppo. Pensieri e ragionamenti che ancora non riescono ad avere presa su Oscar, però hanno iniziato a creare delle brecce nella sua corazza. Difficile è diventato parlare e interloquire con André, sempre più sfuggente, seppur presente ad attendere ai suoi compiti. Eppure lei vorrebbe potergli parlare, averlo accanto è diventato importante. |
Rosalie si sta dimostrando più forte e decisa di Oscar, e questo è una bella lezione per lei, che è imbrigliata nel suo impasse verso André.. no, il Cavaliere Nero non basta a distrarla! |
Ciao Octave. Sono lieta abbia sviluppato questo frammento con protagonista André. Sempre interessante leggere quello che scrivono gli autori in base al proprio sentire. Mi é piaciuta l'espressione riguardante la porta chiusa e la chiave e anche quella riguardante gli scacchi. Poetico il finale dove é scritto che André voleva che lo guardasse ancora in quel modo. Mi sono immersa nell'interiore di André attraverso le tue parole. Saró curiosa di leggere il seguito. Un caro saluto. |
Cara Octave, |
Ciao Octave, adoro la tua capacità di analisi, la tua scrittura cerebrale e al contempo scorrevole, veloce, leggera, velatamente poetica, e trovo interessante e originale il tuo punto di vista, come lo esponi e lo sostieni, prendendo spunto da immagini e testi dell'anime. Ma voli troppo in alto per me...e riesco sempre a seguirti fino ad un certo punto. Nel senso che trovo intrigante questa prospettiva, ma mi suona sempre come un "what if". |
Buonasera Octave, |
Quando ho visto e rivisto queste scene, mi sono sempre chiesta come André facesse ad essere così allegro davanti a un evento così enorme che può essere solo paragonato alla discesa dei marziani... Oscar che vuole andare ad un ballo in abiti femminili per Fersen!!! |
Anche questo nuovo passaggio, Octave, è uno di quelli che si instillano persino nella mente del lettore, proprio come in quella di André, il quale ne ha vissuto ogni singolo istante sulla sua pelle, chiudendo sensazioni ed emozioni nelle profondità del suo cuore, per poterle poi assaporare quando fosse stato abbastanza lucido da comprendere che ogni piccolo gesto, ogni sguardo aveva uno scopo. |
Che splendore Octave questa tua versione dei fatti! Oscar fa saltare tutte le strategie prestabilite e questa volta la corazza è costituita solo da un abito e un ventaglio. Per essere ciò che non è mai stata e permettersi di "non distogliere lo sguardo per paura di tradirsi", per essere "al riparo di una zona franca che non esisteva in nessun posto del mondo" da cui si possono anche lanciare sguardi seducenti, tanto, appunto, non esistono. Una Oscar che fa la sua mossa per togliersi dalla posizione di scacco, ma l'avversario è il più scaltro del mondo e, nonostante la celi con abilità, di quella porta chiusa possiede anche la chiave. |