Recensioni per
Graecia capta
di Octave

Questa storia ha ottenuto 74 recensioni.
Positive : 74
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/06/22, ore 07:21

Octave...
che dire? Hai costruito un finale di una sensibilità e di una intelligenza travolgenti: "Si erano dati la buonanotte per tutta una vita, ma quella sera non riusciva loro di farlo. Intuire l’uno i pensieri dell’altra non era mai stato così pericoloso e, proprio per questo, così irresistibile".

L'introspezione su Oscar raggiunge qui il culmine, a mio avviso, nell'allusione allo strappo che NON avviene ("Quello che stava facendo era spaventoso. Stava cercando di provocare in lui una reazione"): la Oscar dei notissimi fotogrammi precedenti alla scena dello strappo viene denudata come mai prima. Denudata non nel corpo ma nelle intenzioni. Ma tu hai scelto di darle una capacità introspettiva che fa sì che lei possa fermarsi prima, prima dell'occhio ferito, prima di provocare André, prima di fare del male a entrambi, prima di scappare da tutto in Normandia.
Meraviglioso quel gesto conclusivo: togliere la maschera, togliere tutte le maschere, e accettare la propria colpevolezza (colpevole di amare? Colpevole di desiderare? Ebbene, se l'accusa è questa, sì, colpevole!), che equivale ad accettare sé stessa. Che pace si respira in questa accettazione!

E mi piace tantissimo questo André, che, benché unicamente filtrato dalla coscienza di lei, emerge silenziosamente riga dopo riga, capitolo dopo capitolo, non facendo nient'altro che essere André.

Non sai quanto mi dispiace che Graecia capta sia finita, ma, in effetti, rileggendo il primo capitolo, non posso che comprendere che la storia ora davvero può dirsi conclusa, in un cerchio che perfettamente si chiude.

Tu però, Octave, continua a scrivere e a regalarci la tua pulitissima scrittura e la tua straordinaria sensibilità.

Un forte abbraccio e grazie,
Sett.
(Recensione modificata il 05/06/2022 - 07:24 am)

Recensore Master
01/06/22, ore 23:55

Cara Octave, avevo letto rapidamente questo capitolo e ci ritorno oggi con calma...perchè sembra la storia originale ma non lo è fino in fondo. Qui il confronto con Fersen avviene prima della cattura del cavaliere nero alias Bernard, e Andrè ha ancora i suoi begli occhioni verdi...Qui Oscar raccoglie i cocci e silascia aiutare da Andrè, mentre pensa che sia chiaro, come lo è per Fersen, che sia proprio il suo attendente l'uomo da cui fuggire per non perdersi del tutto...
Mi piace questa variazione sul tema, che tu rendi così bene da apparire come la vera storia di VnB!
Ma davvero sta per finire?

Recensore Master
22/05/22, ore 10:06

Ciao Octave. Ho letto con interesse i
in modo particolare quanto scritto nel finale dei cocci dove emerge il tuo sentire come anche altri frangenti e la tua interpretazione. Mi ha colpita quanto scritto riguardo Fersen e mi sono concentrata su Oscar nella sua interiorità e nel suo agire attraverso le tue parole. Saró curiosa di leggere il finale. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 22/05/2022 - 10:06 am)

Recensore Veterano
22/05/22, ore 01:51

Buonasera Octave,
che meraviglia.
Mi piace assai questo Fersen, pubblico ministero e giudice allo stesso tempo, insolitamente arguto e perspicace. Capace di intuire chiaramente di non essere lui l'oggetto della recherche. E come scriveva Proust: è sempre in uno stato d'animo non destinato a durare che si prendono risoluzioni definitive.
La risoluzione definitiva di Oscar è che si è accorta (evviva), di amare André.  Assente ai fatti, ma  parte in causa "che non l’accuserà di niente". Vittima del più gradito dei crimini di Oscar,  che si mette a raccogliere con lei i cocci della sua vita...
Brava, bravissima.

Recensore Veterano
21/05/22, ore 17:14

Octave,
ogni capitolo è una scoperta, una rivelazione profonda, in cui ogni pezzetto trova il suo posto e la sua giustificazione.
Persino il duello alla fontana, interrotto dall'importuno svedese, pare molto più di un allenamento.
Qui decidi di anticipare la famigerata visita di Fersen e inserirla tra il ferimento di Oscar nei pressi del Palais Royal e il ferimento di André all'occhio, quindi rendi André ancora capace di reggere la distanza che Oscar gli impone.

Ma è soprattutto Oscar la protagonista di questa vicenda tutta proiettata da un'angolazione straordinaria: "e lei spera che non lo prendano, che non lo prendano mai, il Cavaliere Nero e se davvero fosse André, potrebbero continuare a cercarlo per sempre", e ancora: "Questi sentimenti non sono più nel mio cuore - e non lo sono mai stati -". Cristallina, lucente consapevolezza.

Consapevolezza di una amata presenza che tu, geniale autrice, lasci volutamente sullo sfondo per permetterle di giganteggiare ancora di più: "Ogni suo pensiero è per chi non era presente ai fatti, ma è sempre parte in causa e non l’accuserà di niente."

E che cosa c'è di più affascinante di questo André che ha sempre il controllo, padrone di sé stesso e mai vacillante ("- perché ridi? - le ha chiesto in un sussurro, e lei glielo dice, sottovoce", un brivido!), seducente senza fare nulla di straordinario: "Ha usato altre parole, ma che significano che la trova troppo bella, per quel ruolo, e lei non dice niente, tanto è rapita da ciò che sta accadendo, sotto i suoi occhi: le mani di André e i suoi capelli - quante altre sorprese intendi ancora riservarmi, André, quante altre? - e le sue labbra, intanto, le stanno dicendo qualcosa, mentre indossa la maschera. Ma è piuttosto come se André se la fosse tolta, la maschera, mentre la guarda e la seduce e a lei non importa affatto di non avere il controllo."

E così, mentre leggevo, ammirata e rapita, sono tornata alla domanda iniziale, alla domanda che trascina con sé tutte le risposte e che con un effetto domino potrebbe rovesciare tutto: "Esiste un momento giusto per far crollare il mondo che ti hanno costruito intorno?"

Grazie, grazie Octave, questa storia è un vero gioiello.
Sett.

Recensore Veterano
21/05/22, ore 13:45

Che bello, Octave, che Oscar sia così consapevole di "quello stesso, fierissimo, orgoglio, che poche ore prima l’aveva travolta, dirompente, impetuoso, violento, tanto da trascinare via con sé anche quel retrogusto di malinconia, annidato da qualche parte, nel suo cuore", di fronte ad un Andrè gigantesco negli episodi 26 e 27. E' lui che decide, imperturbabile di fronte a tutto, cosa fare della propria vita, sempre.
E davvero toglie la maschera nel momento in cui indossa quella del ladro mascherato, abbagliando Oscar con tutta la sua fierezza e a lei non importa proprio di nulla se il soggetto non è lui. Non le importa proprio se "la guarda e la seduce e le fa perdere il controllo"; forse è proprio quello a cui anela, sempre meno inconsapevolmente.
Il fatto che lui si chini al suo fianco per raccogliere i cocci di un'illusione sapientemente creata nel tempo ma ormai, appunto, ridotta in frantumi, magari lascia intravedere la possibilità di un frammento di vita che non hanno avuto.
Quell'alba dopo il ferimento all'occhio (che mi sembra non ci sia ancora stato), forse segnerà l'inizio di un giorno diverso...
Complimenti Octave, mi emoziona molto la tua scrittura e il tuo rivelare qualcosa che sotto la superficie, c'è stato da sempre.
Un caro saluto

Recensore Master
21/05/22, ore 11:40

Veramente magistrale ed innovativo il modo in cui, cara Octave, stai conducendo questo tuo racconto, volto a cercare di far aprire, ad Oscar, gli occhi molto prima, con questi continui flussi di coscienza che, a piccoli passi, le fanno prendere piena consapevolezza di se stessa e di chi ha sempre avuto accanto, senza se e senza ma.
Ha voluto provare a se stessa di potercela fare da sola, senza il consueto supporto di André, il quale non si stupisce per la ferita ricevuta nello scontro di cui è caduta vittima, sorprendendola ancora una volta.
André, per Oscar, sta diventando un uomo insondabile, non riesce più a percepirlo a pieno: capisce però che egli abbia delle idee proprie e degli ideali che vorrebbe potessero vedere la luce. Non è più solo la sua ombra, come ha sempre pensato, con il suo servizio espletato sempre con abnegazione, ma per scelta, perché André è un uomo libero di pensare e di agire, e se ne sta accorgendo proprio in questi frangenti della caccia al cavaliere nero.
Sente lentamente scivolarle via da sotto i piedi il terreno su cui ha sempre camminato sicura, perché quella sicurezza era André. Ha paura che si allontani da lei, di perderlo e di perdere, contestualmente, quel sodalizio, o quella vita vissuta in simbiosi, che li ha caratterizzati. Ma André, ancora una volta, è in grado di sorprenderla per renderla edotta di dove passi le sue serate, per provare a farle respirare l’aria di un cambiamento che, se si manifesterà, sarà sicuramente epocale, e darle, in un certo qual modo, l’opportunità per uscire dagli schemi imposti da altri. Nella caccia al ladro ritrovano quella empatia di un tempo, divertendosi anche, durante quelle notti, a saccheggiare le magioni dei nobili. Poi però la vita presenta il conto ed ecco, a destabilizzare e incrinare l’animo di Oscar, la comparsa di Fersen e i suoi tentativi di spiegazioni e rassicurazioni a cui Oscar non vuole più dare spazio, e soprattutto non vuole che determinate parole possano giungere ad altre orecchie ferendone i sentimenti. Ormai la consapevolezza e la portata di ciò che prova per André le si sta palesando dinnanzi ogni minuto che passa.
Questa volta la raccolta dei cocci dei bicchieri infranti viene portata a compimento da entrambi, nel silenzio più totale, che è però denso di mille parole con altrettanti significati comprensibili solo a loro due.
Davvero un “what if” che riserva notevoli e corpose sorprese e, sapendo che questo sia già il penultimo capitolo, attendo con un pizzico di malinconia l’ultimo che, probabilmente, districherà gli ultimi nodi arrivati al pettine.
Sempre complimenti e un augurio per un sereno fine settimana.

Recensore Junior
21/05/22, ore 01:04

Cara Octave
Questo flusso di coscienza che ci trasporta nei pensieri e nelle sensazioni che prova Oscar è come un fiume in piena che mi ha lasciata senza fiato.

Oscar capisce di aver perso il controllo sul proprio cuore e di conseguenza sulla propria vita e questa scoperta passa per l’accettazione che probabilmente da sempre il gioco è stato in mano ad Andre’. Colui che non ha mai opposto un rifiuto ad un suo ordine, che ha sempre svolto il suo ruolo con abnegazione e rispetto, ha degli ideali da difendere e portare avanti con coraggio. Una vita colma di dignità che è altro da se ma che lui non esita a mostrarle con fiducia sapendo di ricevere rispetto. E una volta scoperto questo non c’è più posto per il dubbio, il sospetto, l’inquietudine. È orgoglio quello che sente per quell’uomo che non smette mai di sorprenderla e stupirla, un uomo che è sempre stato libero e che la serve e la protegge per scelta. Un uomo che indossando liberamente una maschera gli ha mostrato la parte più vera e profonda di se. Il travestimento, i furti, nulla è reale eppure con quell’uomo accanto si sente viva, libera, felice.
Ma la sentenza arriva. Non le importa di essere giudicata colpevole, in fondo lo sapeva già. Le importa che Andre’ non veda e non senta le parole di chi ha capito con frustrazione e dolore di non essere lui la persona a cui erano rivolti i palpiti di quel cuore acerbo.
Eppure, ancora una volta Andre’ è lì e non la giudica ma è pronto a raccogliere insieme a lei i cocci di una vita che pensava perfetta ed invece è andata in frantumi.

Aspetto che la tua penna e la tua sensibilità sappiano dare una forma nuova e sorprendente a quei cocci noti e tanto amati ma ancora in grado di regalarci emozioni.

Recensore Veterano
20/05/22, ore 23:07

Buonasera Octave,
Mi emoziono sempre non appena scorgo un nuovo aggiornamento di “Graecia capta”.
Nell’ultimo capitolo il lettore ripercorre i momenti salienti degli episodi 26, 27 e 28, ma in chiave del tutto originale e con qualche significativa variazione. E devo ammettere che la tua personale lettura mi piace un sacco!
Nella partita a scacchi che è la loro vita è quasi sempre Andre’ a dirigere il gioco e ad anticipare le mosse di Oscar (e mi trovo d’accordo con te sul fatto che abbia reagito con una calma inaspettata al ferimento di Oscar da parte del cavaliere nero… in fondo lui avrebbe dovuto essere lì con lei a proteggerla!).
Ho adorato in modo particolare questo passo:
“Ma è piuttosto come se André se la fosse tolta, la maschera, mentre la guarda e la seduce e a lei non importa affatto di non avere il controllo”.
E come se Oscar si accorgesse di Andre’ come uomo per la  prima volta solo quando quest’ultimo si taglia i capelli e indossa il costume da cavaliere nero!
Ma al giudizio della Corte non si può certo sfuggire e Fersen arriva, puntuale come la morte! A te il merito di avergli regalato qualche neurone in più, perché Fersen è tanto buono e tanto bello, ma un po’ tonto e grossolano (gli vogliamo un gran bene comunque).
Anche Oscar è indubbiamente già più consapevole dei suoi sentimenti.
Il finale con Andre’, ancora perfettamente vedente, che la aiuta a raccogliere i cocci invece di allontanarsi, mi porta ad attendere con grande curiosità il prossimo e - sigh - ultimo capitolo!
Sono molto curiosa di scoprire come affronterai lo scontro con il cavaliere nero e come concluderai questo splendido what if con la “W” maiuscola.
Intanto complimenti, un caro saluto e buon weekend!
Con affetto,
G.

Recensore Master
20/05/22, ore 21:16

"Questi sentimenti non sono più nel mio cuore- e non lo sono mai stati": una sintesi perfetta, caro Octave. Per non parlare di come rievochi le serate passate da Oscar e Andrè intenti a compiere furti nelle magioni nobiliari, con quella strana euforia, quella intimità ritrovata, e con una Oscar memore del brivido sottile procuratole dal vedere Andrè vestire i panni del ladro (poco) gentiluomo e rivelare appieno quelle doti di inventiva, audacia, coraggio, iniziativa, che aveva sempre tenuto sottotraccia
Insomma: date a un uomo una maschera, e vi dirà la verità! Un saluto caro, combattuta come sono fra il desiderio di leggere il prossimo capitolo e la consapevolezza malinconoca che sarà l'ultimo, D.

Recensore Master
20/05/22, ore 21:12

Sembrava che andasse tutto bene, che avessero ritrovato quel loro mondo fatto di una complicità speciale.. finché non è arrivato Fersen a distruggere il cuore di Oscar, che si è autodifesa rivoltandosi contro il povero André!

Recensore Veterano
20/05/22, ore 21:07

È la prima volta che leggo la tua opera e ti devo dire che è molto bella! I momenti sono quelli delle anime e del manga , ma alla fine c è una sorpresa perché André non aiuta Oscar a raccogliere i cocci che sia un lieto fine? E quella testona qui si accorge prima di amare André e non il damerino? Alla prossima

Recensore Master
20/05/22, ore 19:16

Cara Octave.
Mamma mia quanta carne al fuoco!!
Primo qui André non ha perso l'occhio. Giusto?
Secondo Per Oscar scoprire che lui vagheggia una società diversa, le fa temere di perderlo.
Terzo. Fersen sembra aver capito che l'uomo per Oscar non è lui. Ha capito che è André?!
Non pensavo che il prossimo capitolo sarebbe stato l'ultimo. Quindi tutti i pezzi andranno al loro posto?!
Questa Oscar innamorata, saprà arrivare al dunque molto prima?!
Mi lasci con mille interrogativi....
Aspetto paziente

Recensore Veterano
13/05/22, ore 00:55

Carissimo Octave,
mi prostro, ti chiedo perdono, mi scuso per il ritardo con cui recensisco, ma ti giuro che questo ultimo aggiornamento mi era proprio sfuggito! Me ne sono resa conto solo stasera e, dopo il breve infarto, mi sono  fiondata immediatamente a leggere l'ennesimo capitolo capolavoro!
L'apertura onirica e freudiana dell'ultimo capitolo, che si collega in maniera magistrale ai capitoli precedenti con il tema del ballo, è semplicemente geniale: nel suo sogno Oscar balla presumibilmente con Andre' mascherato da cavaliere nero (ma anche lei la sera del ballo con Fersen era in maschera!). A un certo punto non capisce più se è vestita da donna, o è in divisa, o, addirittura, nuda! Nuda sotto lo sguardo irriverente e insolente di Andre' e la sua risata di scherno (perché Oscar sa che Andre' l’ha sempre vista per quello che è veramente).
In questo sogno ci sono tutti i timori, tutti i sospetti che hanno attanagliato la vita di Oscar nelle ultime settimane, in cui ha avuto l'impressione che Andre' fosse più lontano che mai. Per la prima volta Oscar realizza che Andre' è altro da sé: che ha anche una vita al di fuori di lei (e questo per lei è sconcertante).
Anche io sempre pensato che Oscar, Andre' e Rosalie fossero una sorta di famiglia sui generis, dove quest'ultima era la figlia putativa della coppia para coniugale: ed è proprio la figlia a dare alla tutrice una lezione di vita!
Grazie di cuore per questo splendido capitolo: con il tuo acume e la tua sensibilità innata sei riuscito ad approfondire dei momenti, delle percezioni e dei sentimenti salienti di una puntata fondamentale dell'anime. In futuro, quando la rivedrò, la mente correrà di certo alle tue riflessioni e considerazioni così profonde, brillanti e garbate (ma vogliamo parlare di Andre' che stavolta è il sole nella stanza?!).
Complimentissimi, come sempre e grazie davvero per questo piccolo gioiello!
Perdonami ancora!🙏
Un caloroso saluto e buonanotte, 
G.
(Recensione modificata il 13/05/2022 - 01:00 am)

Recensore Master
10/05/22, ore 12:57

Ciao Octave. Mi sono immersa in quanto descritto e mi é piaciuto in modo particolare il finale riguardo quanto scritto del coraggio. Ho riflettuto pensando a Oscar correlata ad André e Rosalie attraverso le tue parole. Mi piace come abbia scritto riguardo quest'ultima, ho percepito il tuo sentire nei confronti di questo personaggio. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 10/05/2022 - 12:59 pm)
(Recensione modificata il 10/05/2022 - 12:59 pm)