Recensioni per
BLADES -La nuova squadra di Levi-
di kamony

Questa storia ha ottenuto 77 recensioni.
Positive : 77
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
14/07/22, ore 12:57

Devo ripetermi, ma anche questa volta mi hai lasciato a bocca aperta! Se uno si immaginava che dietro Saki ci fossero chissà quali intrighi, cospirazioni, servizi segreti eccetera, non può non restare spiazzato: il segreto è di tutt'altra natura, un dolcissimo segreto, probabilmente ancora più scioccante per il diretto interessato, che apre nuovi scenari e, per il lettore, nuovi interrogativi. È ovvio che Levi non lascerà la bambina nel Ghetto, ma nello stesso tempo non può strapparla di colpo da quella che lei pensa sia la sua famiglia. E poi, come potrà occuparsene, con la vita che fa? Ma sono certa che troverà una soluzione ragionevole. Levi, dopo la morte della madre, ha fatto di tutto per non affezionarsi più a nessuno,  evitando qualsiasi forma di amore e ora si ritrova a dover fare i conti con un sentimento che irrompe con forza nella sua esistenza e che non potrà ignorare, perché un figlio è una presenza reale, che non lascia via di scampo, e non credo che Levi potrà essere un genitore anaffettivo, anzi! Mi chiedo perché Saki non glielo abbia detto prima, ma sicuramente c'è una ragione. E intanto rimane il mistero della sua scomparsa...
Ma di questo capitolo ho amato molto anche tutto il resto, a partire dalla lettera di Saki, così essenziale e senza smancerie, come era lei, ma non per questo meno vera o toccante. Se il loro non era amore come si intende comunemente, era la cosa più simile che loro due, con quel passato alle spalle, si potevano permettere e questo lo rende altrettanto intenso e sincero, proprio perché più sofferto. Un aspetto che Saki aveva sempre sottolineato del loro rapporto era il modo in cui lui la trattava, sempre comunque rispettoso.
Mi è piaciuto il modo in cui Levi si rapporta ai suoi sottoposti, a tutto il gruppo, a Eren e Mikasa, con le sue solite maniere ruvide, ma che dimostrano ancora una volta come lui tenga ai suoi.
Un bel capitolo, pieno di sentimento.
Peccato che la storia sia praticamente alla fine... o sbaglio?

Recensore Junior
11/07/22, ore 22:13

Saki è scomparsa, ma ha lasciato una traccia indelebile, dietro di sé. Finalmente Levi ora conosce tutta la verità del passato di Saki: gli ha dato una figlia, una creatura con i suoi stessi occhi grigi. E' stato emozionante vedere questo piccolo, grande uomo alle prese con la scoperta più sconvolgente e meravigliosa della sua vita. Levi ha ricevuto un regalo bellissimo dal destino, ora ha una figlia a cui poter dare tutto l'amore inespresso che lui tiene incatenato dentro di sé da tanto, troppo tempo. Questa è la più bella forma di amore terreno: quella per i propri figli. Levi è un soldato, un ufficiale, di cui hai dato uno splendido e verosimile ritratto, in guerra sono rese lecite azioni anche deprecabili e spesso anche Levi ha dovuto sporcarsi le mani. Ha pure dovuto reprimere per tanto tempo il suo bisogno di dare e di ricevere amore. Ha mortificato i sentimenti per una donna per dedicarsi alla causa. Ma stavolta siamo di fronte a qualcosa di ben diverso. Non puoi voltare le spalle al sangue del tuo sangue. Dici bene parlando di una vita totalmente cambiata nel preciso istante in cui viene aperta una porta: quella della casa di Reika. Levi ritorna alle origini. Si immerge di nuovo nel fetore del ghetto. Ricorda tutti i suoi dolorosi passi, che sono partiti proprio da lì. Dal degrado, dalla sporcizia. Dall'orrore del cadavere straziato di sua madre. Ma talvolta è nel fango che nascono i fiori più belli e profumati. Levi ora sta riscoprendo la sua profonda umanità, troppo a lungo celata. Non sarà mai più la stessa persona. Saki, la donna che forse avrebbe potuto amare e che comunque in qualche modo è stata importante per lui, ha cominciato una lenta magia nel cuore di Levi. Ora più che mai non sarà mai più la stessa persona. Scusa se mi sono dilungata, ma quando leggo qualcosa che mi fa riflettere, lo faccio "mio" ed esprimo i miei personali sentimenti. Nonostante ricordassi quale fosse il "segreto di Saki" ancora una volta, tutte le reazioni relative a questa scoperta fatta da Levi, mi hanno davvero toccata. Complimenti per questo bellissimo capitolo, così intenso, vero ed emozionante.

Nuovo recensore
08/07/22, ore 16:00

Capitolo pazzesco! Con te non si può proprio stare tranquilli eh! Anche quando uno pensa di aver previsto più o meno che cosa succederà, tu cambi di nuovo le carte in tavola! Per esempio, qui uno si immagina: ecco, adesso Levi, con l'aiuto della sua squadra, fa fuori tutti i giganti,  poi torna da Saki in tempo per darle l'ultimo saluto...  e invece no, troppo semplice, troppo scontato. E dove è sparita adesso? Direi che è impossibile che se ne sia andata con le sue gambe, ma ho come l'impressione che con te non si può essere sicuri di nulla, quindi non cercherò di formulare altre ipotesi, tanto non ci indovino. Quello che è certo è che questa è una vera crudeltà ai danni del povero Levi, perché non sapere che fine ha fatto una persona cara è peggio che saperla morta.
Ci hai proprio fatto "sentire" tutti gli stati d'animo del capitano, in ogni loro sfaccettatura: rabbia, dolore sordo e impotente, sgomento, senso di colpa per essere sempre quello che sopravvive, costretto a guardare gli altri morire. E ognuno di questi stati d'animo lo spinge ad azioni diverse, dall'aggredire con furia cieca i giganti, alla ricerca spasmodica e inutile di Saki, all'impulsiva decisione di dare le dimissioni, al suo comportamento con Mikasa, al desiderio di annegare tutto questo orrore nell'alcol. 
Il modo in cui attacca i giganti ricorda molto quando sono morti Isabel e Farlan, ma forse ora è anche peggio, perché nel frattempo ne sono morti molti altri e Levi, malgrado le apparenze, non ci si è mai abituato, e quindi il carico di dolore è aumentato. Sembra che la perdita di Saki sia la classica goccia che fa traboccare il vaso. In tutto questo, lui cerca di sfuggirlo il dolore, di non lasciarsi sopraffare, non vuole e non cerca comprensione o aiuto, anzi, reagisce esattamente nel modo opposto, isolandosi per leccarsi le ferite in totale solitudine. Per fortuna i suoi compagni, Hanji in testa, lo capiscono e lo lasciano sbollire. 
Chi ne fa le spese è la povera Mikasa, che ha l'ingrato compito di portargli questa busta misteriosa lasciatale da Saki. Solo che commette l'errore di metterci del suo (perché anche lei è una finta fredda, del resto di cognome fa Ackerman pure lei) e lui sbrocca del tutto. La ragazza però capisce subito che sta bluffando, e questo lo fa infuriare ancora di più. Lui non vuole essere "salvato", ma, in realtà, come ci suggerisci tra le righe tu, ne avrebbe un gran bisogno. Per certe persone, però, ammettere una cosa simile è molto difficile, sono già state ferite troppe volte, e pensano che facendo le dure non saranno ferite mai più.
Devo dire che i meccanismi psicologici di tutti i personaggi sono perfetti. 
Ormai vivo questi capitoli senza più certezze e aspetto di scoprire il tuo famoso asso nella manica. Vorrei sperare che fosse Saki viva, ma non ne sono del tutto certa…
(Recensione modificata il 08/07/2022 - 04:01 pm)

Recensore Junior
07/07/22, ore 13:37

Ecco cosa accade quando il picco dell'adrenalina scema: ti ritrovi in preda all'angoscia più totale, specialmente se si è verificata una situazione di forte stress e dolore. Levi ha vigilato sul corpo di Saki agonizzante quasi ferocemente, deciso a proteggerla da quei mostri... Ma non ha fatto i conti con i suoi ragazzi. Talvolta pare non si renda conto di quanto sia apprezzato e ben voluto. Nonostante il suo bel caratterino è un uomo carismatico e nessuno dei suoi soldati potrebbe mai dimenticare il suo valore e il suo eroismo. Hai espresso benissimo questo concetto, mostrando un Levi fuori di sé e sconvolto ma pur sempre padrone della situazione e capace di dare il meglio anche quando sta soffrendo atrocemente. La vita del Ghetto è stata un'amara maestra e le continue, assurde morti di cui è stato testimone lo hanno indurito sempre di più, aiutandolo così a gestire un animo a pezzi... Bellissime e appassionanti le scene di battaglia. Sembra di essere catapultati dentro l'azione, il ritmo incalzante pareva quasi quello di una puntata dell'anime! Alla fine però crolla tutto. Ho provato un forte senso di tristezza nel vederlo così accecato dal dolore: quasi incapace di lavarsi, intento a fissare inebetito il sangue che scorre sul pavimento... oppure quando dice quelle frasi senza senso: "Io me ne vado". No, non è in sé, è troppo sconvolto per ragionare ma ci può stare, con quello che ha appena vissuto, io lo trovo verosimile, anche se sono aspetti che il Levi originale non ha mai esternato, se non nello specifico caso della morte di Isabel e Farlan . Fa un certo effetto vederlo attaccato ad una bottiglia di vodka per annegare nell'alcool il suo dolore, una cosa non da lui, ma che qui ha un suo profondo significato. Un'immagine che turba Mikasa, che lo sorprende in uno stato di disperazione, quando si reca da lui per mantenere una promessa fatta a Saki. Mikasa ha intuito il male di vivere di Levi, lui si sente in colpa per essere sempre vivo, mentre gli altri muoiono. L'ultima vittima è stata Saki e non si sa neppure che fine abbia fatto il suo povero corpo.
Questo capitolo che ricordavo a grandi linee, ma non nei dettagli, nel rileggerlo mi ha profondamente commossa, il senso di colpa e la rabbia provati da Levi credo che ognuno di noi, ovviamente per motivazioni diverse, li abbia sentiti, almeno una volta, così come pure l'atteggiamento di chiusura verso gli altri è quello che si prova davanti ad un dolore, o un forte dispiacere.
Il personaggio di Levi, in mano tua, prende vita, è vero, plausibile, molto fedele all'originale, te ne rendo merito, ringraziandoti di non snaturarlo. Ci tengo però a sottolineare che apprezzo moltissimo anche come rendi gli altri personaggi, Mikasa soprattutto, dato che le conferisci un bellissimo spessore morale, avvicinandoti molto all'opera originale. Per me sei molto brava a muoverti in seno a questa opera così complessa che è AoT, in quello che scrivi, come lo scrivi, come sei attenta ai particolari, come curi i dettagli. Non so spiegarlo a parole ma hai quel qualcosa che mi intriga, so che te lo dico spesso, ripetendomi forse in modo noioso, ma sono assolutamente sincera, tu mi fai provare emozioni e leggerti è sempre un piacere.

Recensore Master
04/07/22, ore 11:29

Levi è troppo sconvolto e non riesce ad essere lucido. Non che sia una persona particolarmente riflessiva, ma contando sul fatto che non sia più un ragazzo (spesso ci si dimentica che lui è sulla trentina, ma essendo piccolino di statura sembra più giovane della sua reale età) e che comunque possiede buone doti di raziocinio, questa reazione così disperata ed inconsulta è dettata dal dolore per la perdita di Saki, di cui non sa più nulla, dato che la sventurata ragazza, moribonda, è letteralmente scomparsa dal campo di battaglia.

Levi avrebbe voluto starle accanto, tenerle la mano fino all'ultimo respiro e poi farle avere un funerale dignitoso. Una lapide ove poter portare dei fiori e magari, chissà, pregare e trovare un po' di conforto.

Con Isabel, Farlan e Petra non ha potuto farlo.

Il suo immenso dolore deve investirlo nuovamente, ancora e ancora.
Levi è stanco.

Tutte queste morti orribili e senza fine, tutte queste giovani vite spezzate come fiori... lui non ce la fa più. E' un uomo forte, il nostro Levi, ha vissuto l'inferno sulla terra, la morte della sua povera madre, la fame, la povertà... la dura vita del Ghetto.
Ma pure le persone forti, ad un certo punto, crollano.
Neppure l'ideale salvifico e la visione ampia di Erwin possono dargli, ormai, una ragione di vita.
E ce lo ritroviamo ubriaco, sconvolto e cattivo anche con chi non c'entra nulla: Mikasa deve subire la sua rabbia, nonostante la fanciulla volesse solo adempiere ad un legato delicatissimo, affidatole da Saki. Quello di Mikasa è un ruolo quasi sacro: deve adempiere al volere di una defunta, con la cosnegna della lettera a Levi.

Facciamo compagnia a Levi, non facciamolo sentire solo.
 
(Recensione modificata il 04/07/2022 - 11:31 am)
(Recensione modificata il 04/07/2022 - 04:31 pm)

Recensore Junior
03/07/22, ore 11:34

È l'ora sì che tu parli! Eccome! Sono 15 capitoli che meni il can per l'aia, MP!
Mica credevi che ce l'avessi con Saki, vero? 😅
Onestamente non so se sia per ricordi pregressi o perché l'ho genuinamente capito da me, però non ho mai pensato che Saki fosse un'alleata dei cattivi, per così dire. La sua era una missione segreta, ma comunque a fin di bene, e mi è piaciuta molto la ricostruzione della lotta nella cucina come l'hai scritta.
E passato un altro momento di tensione, era quasi ovvio si arrivasse anche all'intoppo di cui ti dicevo in commento al capitolo precedente, i sentimenti e i bisogni relativi che escono, che lo si voglia o meno. E quel nanetto scorbutico può anche dire a se stesso che vi cede solo perché tanto lei se ne andrà, o qualsiasi altra scusa che lo renda indulgente verso questa “debolezza” che si concede. Ma tanto anche in altre circostanze sarebbe andata a finire così, gira e rigira.
L'intuizione del richiamo per giganti l'ho trovata molto interessante.
Poi, ovviamente, la tragedia. Che sì, hai perfettamente ragione in riferimento alle tue riflessioni post capitolo, è assolutamente impensabile all'interno di una dinamica di personaggi simili e in quella storia originale credere che potesse andare diversamente, anche se uno poteva sperarlo.
La scena del loro commiato è molto toccante, entrambi cercano di proteggersi a vicenda da qualcosa di inevitabile: Levi le parla di una vita diversa che è praticamente ovvio che Saki non potrà mai avere, Saki invece vuol proteggere Levi dal doversi portare addosso il senso di colpa per la sua morte, ma che lei si lasci finire o meno sappiamo tutti che Levi quel senso di colpa se lo porterà dietro comunque vada.
Non mi addentro a commentare la richiesta di Saki, perché come ti ho già detto quel particolare lo ricordo, quindi lasciamo stare.
Anche per sdrammatizzare un pochino, ti faccio i miei complimenti per la miglior scena di preliminari mai scritta con protagonista Levi: mi sembra assolutamente nel personaggio che si possa cominciare a entrare nel mood a lanci di coltello, standing ovation!
Scusa… 😂

Recensore Junior
03/07/22, ore 10:58

Anche in questo capitolo in un certo senso hai fatto un parallelo tra la gestione adulta e adolescenziale di certi meccanismi sentimentali: da una parte ci sono Saki e Levi che come c'era da aspettarsi, dopo un cedere momentaneo delle loro personali barriere di difesa, non appena la luce del giorno li mette di fronte a ciò che è successo si ritirano immediatamente di nuovo dietro le loro difese, entrambi ragionando a modo loro sul perché decidono sia meglio così. Le motivazioni di entrambi sono assolutamente valide, sia quelle di carattere personale che quelle relative ai loro ruoli nell'esercito, ma in questi casi è sempre più facile prendere certe risoluzioni a parole che poi attenersi con i fatti. È come se questi due avessero finalmente accettato un bisogno, si fossero comportati di conseguenza e adesso vorrebbero ignorarlo come se non fosse nulla, come se cedervi una volta soltanto sia sufficiente. Probabilmente rimettere il tappo sarà molto difficile, sempre che ci riescano.
Dall'altra parte ci sono due adolescenti confusi, che si sono avvicinati senza capire esattamente cosa abbiano fatto e anche nel razionalizzare i loro sentimenti non sanno esattamente da che parte rifarsi. Entrambi hanno anche qui le loro motivazioni, Eren se da una parte si rende conto che forse l'ingerenza di Mikasa nella sua vita non gli da poi così tanto fastidio, dall'altra ha bisogno di affermarsi per se stesso. Mikasa invece ha persino più confusione in testa, in lei c'é una banale confusione tipicamente adolescenziale di chi si è presa qualche cotta di troppo, sebbene quella per Levi sia assolutamente irrilevante perché secondo me ha per prima lei stessa la consapevolezza che è poco più che una fascinazione per il personaggio e nulla più. Eren rimane il suo baricentro, senza dubbio, ma il tutto è gravato dalla situazione impossibile in cui si trovano e in più credo che la richiesta di Carla in punto di morte le stia addosso come un macigno.
E sul finale un po’ d'azione! Vediamo che sta succedendo…

Recensore Junior
02/07/22, ore 18:28

Questo capitolo lo ricordavo, anche se non nei dettagli ovviamente. Rileggerlo è stato comunque un colpo al cuore.
Si passa dalla dinamica scena di lotta nella cucina, con un Levi a metà tra la preoccupazione e il sospetto verso Saki , a un momento di stasi, in cui riposano l'uno nelle braccia dell'altro, come un tenero ultimo momento per dirsi addio, anche se l'addio purtroppo sarà davvero per sempre, per poi arrivare ad un momento assai difficile e doloroso.
Ma necessario.
Nelle storie, se si vuole essere coerenti e credibili, soprattutto se si è intrapreso un certo corso, purtroppo non tutti i personaggi possono essere risparmiati, per questo, pur provando dispiacere per la sorte di Saki, non posso che approvare la tua coraggiosa scelta narrativa. Saki ha sempre fatto parte del ricordo e del vissuto di Levi. Riaffiora dal passato del ghetto per condividere ancora qualche momento con il Capitano per poi tornare ad essere nuovamente un ricordo. Si avvicina, per poi allontanarsi di nuovo. Pur essendo triste è davvero bello come passaggio
Bellissima e straziante, senza diventare patetica e melodrammatica, la scena di Levi che vuole stare accanto alla ragazza moribonda, per farla morire con dignità, seppure per sua mano in un ultimo pietoso gesto. Ma la vera pietà e amore, li dimostra Saki, impedendo a Levi di darle il colpo di grazia: la statura morale di questo personaggio emerge ancora una volta, dato che non vuole che Levi resti condannato a vita da un atroce senso di colpa.
Perché l'uccisione è sempre uccisione, anche se per pietà.
Ecco, è questo che fa la guerra, ti porta via la giovinezza per sempre, prima di portarti via anche la vita.
Ho trovato questo capitolo davvero coinvolgente e molto emozionante. Ora aspetto trepidante di leggere i capitoli a seguire, perché so cosa accadrà e non vedo l'ora!

PS
Evviva! Sono in pari!!!! :-)
(Recensione modificata il 02/07/2022 - 06:29 pm)

Recensore Junior
02/07/22, ore 13:22

Quanto è bello guardare la persona che amiamo mentre dorme, completamente rilassata e senza pensieri? Quasi alla nostra mercé...ancora di più nel caso di un uomo complesso come Levi, che da sveglio di pensieri ne ha fin troppi. Oltretutto soffre pure d'insonnia... bellissima imagine, mi è piaciuta tantissimo leggerla e immaginarla. La reazione del giorno dopo di Levi e Saki è tipica di chi vive senza mai potersi appoggiare a qualcuno. Paura della debolezza, paura di aver scalfito le proprie difese. Paura di perdere il controllo. Ora ciascuno dei due si è ritirato nel proprio guscio e chissà quando ne verrà fuori di nuovo. Poi, improvvisamente, assistiamo ad uno scenario abbastanza trucido: Saki armata di coltello e Donnie morto. Sgozzato. Levi ha una reazione più che comprensibile, anche se violenta. Ancora non gli riesce di fidarsi di Saki e qui mi si è sbloccato un ricordo e non vedo l’ora di leggere il seguito! Un capitolo ancora è finalmente sono in pari e potrò seguire la storia "in diretta"!

Nuovo recensore
01/07/22, ore 18:47

Che colpo di scena! Ma che è successo in questo capitolo? Ho rischiato di piangere davvero...
Mi ci sono voluti dei giorni per metabolizzare e poter scrivere una recensione, perché il colpo è stato bello duro da digerire.
Mi ero davvero affezionata a Saki, se è dura dirle addio per me, figurati per Levi e soprattutto per te che l'hai creata!
Hai reso davvero molto bene il momento drammatico, mi sono immedesimata ed emozionata parecchio. Sembra troppo facile dirlo adesso, a posteriori, ma io un po' me lo sentivo che per questi due finiva male, anche se speravo non così male! Il loro è un rapporto davvero strano, vanno da un eccesso all'altro, si lanciano coltelli e si baciano come se fosse la stessa cosa... e loro ne sono consapevoli: "Siamo due teste calde, lo siamo sempre stati. Credo che la violenza faccia parte di noi ormai e non sempre la sappiamo domare…". Però è un rapporto molto forte, anche se loro, soprattutto Levi, non sembrano volerlo ammettere. E comunque sapevano entrambi che per loro non c'era un futuro.
Intanto si scopre che Saki è sempre stata dalla loro parte, ma secondo me non sappiamo ancora tutto e chissà se lo sapremo mai!
La seconda parte del capitolo è davvero toccante. La scena è già di per sé tragica, ma tu sei riuscita a renderla, se possibile, ancora più drammatica, facendocela vivere attraverso l'animo straziato di Levi, che passa dall'incredulità alla rabbia, dal dolore all'odio. Saki è lucidissima, riesce a trasmettergli un messaggio e a impedirgli di fare un gesto estremo, anche se pensato con le migliori intenzioni, per non caricarlo di un altro senso di colpa. Si preoccupa per lui fino alla fine, insomma. E adesso, dopo questa ennesima batosta, chi tirerà più fuori il nostro capitano dall'abisso della sua disperazione? In più, temo che i guai non siano ancora finiti...
Ti faccio davvero i complimenti perché sei riuscita a trattare questa materia così delicata in modo da colpire il lettore nella carne viva!
E ora cosa ci aspetta?


 

Recensore Junior
30/06/22, ore 23:23

Levi è un uomo che porta molte cicatrici nella sua amima. E' giovane, ha poco più di trent'anni, ma ha vissuto delle tragedie atroci che lo hanno segnato irrimediabilmente. Sin da piccolo è stato privato dell'amore di sua madre, di cui tu ci hai regalato uno scorcio toccante, che commuove profondamente. Hanji ha compreso che il Capitano, in realtà, è un uomo molto più profondo di come vorrebbe apparire e si permette di punzecchiarlo amabilmente, anche per scuoterlo. Ho trovato divertente e arguto lo scambio di battute tra loro! Molto bella la scena di rèunion affettiva tra Levi e Saki. Credo pure io che più che dell'effimero piacere fisico, Levi e Saki abbiano bisogno di stare abbracciati, cuore contro cuore. E questo proprio perché sono spesso le persone più forti, quelle che si sono dovute rialzare in piedi da sole senza l'aiuto di nessuno, che qualche volta hanno il bisogno, e il diritto, di un abbraccio, di una parola gentile. Una scena d'amore con la A maiuscola, molto delicata, senza essere esagerata, né inutilmente anatomica, o peggio volgarmente esplicita, brava! Hai la mia approvazione. PS sono quasi in pari!! :-)

Recensore Master
30/06/22, ore 17:57

Un capitolo che mi raggiunge come un montante, cara Autrice.
E' stato magnifico vedere un momento di amore tra Levi e Saki, è evidente che questi due si appartengano, nel cuor e nello spirito, al di là delle brutture del passato e delle incognite del futuro. Saki si apre con Levi, confessando il vero motivo della sua presenza nel Corpo di Ricerca. La giovane con Levi può essere se stessa: con la sua innata dolcezza e con i suoi spigoli, frutto di una vita travagliata. Ma Levi la capisce, perché per lui è proprio la stessa cosa.
Solo lui potrebbe dire "Ti porto via. Devi curarti e devi farti crescere quei cazzo di capelli! Voglio vederti conciata come una donna chiaro?": è una dichiarazione d'amore tutta speciale, alla Levi, appunto, che mi commuove profondamente.
Vedere la povera giovane in fin di vita è qualcosa che strazia, avendo sperato, sino all'ultimo, non dico in un happy end, ma che almeno questa coppia avesse una chance.
Reika... questo nome non è di certo pronunziato per nulla, giusto?
Complimenti per il pathos naturale e verosimile che hai saputo imbastire, senza sfociare nel melodramma.
 
(Recensione modificata il 01/07/2022 - 09:15 am)

Recensore Junior
30/06/22, ore 14:38

Veramente un bellissimo capitolo, scritto magnificamente e ricco di descrizioni veramente stupende! Una su tutte, Levi nella sua stanza che ascolta il carillon, unico ricordo di sua madre. Un'immagine delicata e dolce, che mi ha profondamente toccata. Poi c'è Saki che forse vuole tornare veramente a vivere. Nonostante le brutture del suo passato vuole rubare al destino un po' di felicità . Io, almeno, questo vedo nella sua decisione di tornare a far ricrescere i capelli: Saki vuol fare la pace con il suo essere donna. E una volta che sarà riuscita a fare ciò, nulla le impedirà di amare qualcuno, con tutto il cuore. Non mi lascio distrarre dalle zuffe tra i tuoi protagonisti: spesso le "male parole" sono il sintomo di un disagio e di una richiesta di aiuto, mal espressi. Quello che conta sono le mani: mani che accarezzano, che curano, che leniscono ferite. Esprimi sentimenti, sia in modo dichiarato che in modo sommesso, con il tuo caratteristico modo di scrivere che sempre più mi incantata. Ho amato tanto questa storia e devo dire che ancora oggi mi rapisce, come allora.

Recensore Junior
29/06/22, ore 12:26

Questo è uno di quei capitoli: montagne russe, in cui si passa con disinvoltura dal comico al drammatico. La scena del risveglio l’ho trovata irresistibile! Da Levi che si alza già inc***to nero, soprattutto perché ha dormito meno del solito e bacchetta subito tutti, cominciando da Eren che se la prende con il suo compagno di tenda, colpevole di sognare Mikasa… E che dire della figuraccia che Levi fa fare a Eren, spiattellando davanti a tutti cosa era successo la sera prima! Nello stesso tempo, però, gli dà una bella lezione di vita: non si mettono mai in mezzo le signore, non è da gentiluomini! Infine, ci stendi del tutto con la visione del capitano seminudo… Hanji, dì la verità, l’hai fatto apposta per ricompensare le fanciulle del gruppo dei maltrattamenti subiti! La parte successiva ci riporta brutalmente alla loro realtà, fatta di continui pericoli e di rischi enormi… Levi non si dà pace di aver perso tre compagni, tra cui la sua vecchia amica, e non esita un attimo a tornare indietro a cercarli, ahimè senza risultato. Levi tiene sicuramente molto a Saki, per i motivi che hai ben spiegato, e lo dimostra in modo chiaro, ma non riesce ad ammetterlo. Come sempre, hai rappresentato un meccanismo psicologico ben noto (credo che tutti l’abbiamo sperimentato almeno una volta) con grande naturalezza attraverso i gesti e i pensieri dei personaggi. Ma i tuoi personaggi sono sempre così vivi, veri e “carnali” in ogni loro manifestazione, che sembra sempre di essere lì con loro. Ci tenevo a dire che approvo al 100% la tua rappresentazione di Levi. Ti dirò, io non l’ho mai trovato indisponente, sì è duro, tagliente, diretto, ha sempre quell’aria da annoiata e apparentemente non gliene importa nulla di nessuno… ma non è così, è qualcuno su cui si può sempre contare… Bella, come sempre, la citazione iniziale!

Recensore Junior
27/06/22, ore 18:51

In questo capitolo, in cui il cielo stellato fa da muto testimone, i protagonisti sono i desideri dei protagonisti.(scusa il giro di parole) Desideri mai espressi ma custoditi nel cuore. C'è chi desidera scoprire la verità dei Giganti, come Hanji. C'è chi desidera avere più fiducia in se stesso, come Eren. C'è chi non osa desiderare un po' di normalità: una piccola bottega del te... come Levi. Poi c'è chi desidera l'amore, anche se in modo ancora non ben definito, come Mikasa, che bacia con tenerezza Eren, mettendo alla prova i suoi stessi sentimenti. Li vaglia, li esamina, solo in questo modo Mikasa può capire, una volta per tutte, cosa desideri il suo cuore. E infine, c'è chi desidera essere capita ed accolta, come Saki. Non essere mai più presa e buttata via, come accadde nella sua infanzia violata. Il tempo si ferma un attimo in attesa della ricognizione. Complimenti, dai sempre il meglio di te, in queste parti così profondamente introspettive!