Recensioni per
BLADES -La nuova squadra di Levi-
di kamony
In linea con lo scorso capitolo ci dai un po’ di quotidianità, una narrazione che può sembrare un banale racconto di fatterelli insignificanti, ma in verità sono questi che costruiscono e rendono tridimensionali e reali i personaggi, e la realtà dei fatti è che di fronte a un uomo come Levi credo sia facile farsi delle domande, specialmente a mettersi nei panni di una come Mikasa. |
La storia si sta snodando ad un ritmo piuttosto sostenuto, mi è tornato qualcosa in mente, ma ho ancora qua e là delle lacune, quindi leggo quasi ex novo. Ritroviamo Saki fortunatamente ancora viva rimediando "solo" una spalla lussata, quando avrebbe potuto ritrovarsi col collo rotto o con la spina dorsale lesionata. Grazie alla prontezza degli straordinari Levi e Hanji si riportano in salvo i feriti, Eren compreso. Si ritorna quindi al quartier generale per cominciare con le congetture a carico di Saki, messa in discussione da Mike: di solito è sempre l'ultimo arrivato, ad essere il centro dei sospetti. Molto carino l'incontro di Eren con Saki. Come sempre, hai scandagliato alla perfezione (uno psicologo non saprebbe fare meglio, ma è il tuo marchio di fabbrica) gli animi di Levi e Saki e i loro momenti di passione vissuti anni prima. In fondo, anche il sesso è comunicazione, scambio, confronto, ma tra loro funge da collante perché non riescono in altro modo ad esprimere i loro sentimenti essendo frenati da terribili traumi passati. Riusciranno a tornare a riva, insieme? Secondo me Levi non voleva far soffrire Saki, probabilmente gli ricordava sua madre, una donna ferita e usata in modo ignobile. A modo suo Levi è molto empatico e generoso, anche se sembra un misantropo brusco, è fatto così per via della vita che è stato costretto a fare, soprattutto nella città sotterranea dove è nato e vissuto, e dove ha perso la madre. Una parentesi a parte la merita Mikasa con i suoi turbamenti. E' la recluta più brava e talentuosa ma ha pure lei le sue debolezze. Lei sa di essere ossessionata da Eren, solo che non può farne a meno. Essendo intelligente, teme di perdere la stima di Levi per cui si reca da lui, qui si trova a scoprire un uomo (non un ragazzino), affascinante, laddove lei ha sempre visto "solo" il suo superiore gerarchico. Quante emozioni che mi regali, carissima. Non finirò mai di ringraziarti per questo! |
Un limone è meno acido di Levi! Due donzelle si preoccupano per lui e non trova niente di meglio che cacciarle in malo modo! Ma le ragioni di questo comportamento sono evidenti, a lui per primo, e ad un certo punto le fa anche trasparire parlando a Saki, senza volerlo: "Credevo ti fosse capitato qualcosa!". |
Direi che te la cavi alla grande con le scene d'azione, mi è parso di rivedere una scena dell'anime: precisa, concitata, "visiva". La prima parte di questa storia è velocissima, adrenalina che si sparge insieme alla rabbia di Eren. Ed ora nel dettaglio. Ho molto apprezzato la caratterizzazione di Armin, l'unico in grado di calmare Eren inferocito: quel ragazzino ha grandi doti diplomatiche, ed è capace di trasmettere calma e fiducia in chiunque lo ascolti! LUI è la mente. Bellissimo il fotogramma mentale (dico così, dato che ho visto le immagini da te descritte) di Eren/gigante che con delicatezza posa a terra il suo amico biondo. L'apparizione dei giganti suscita orrore, una paura viscerale: gli sguardi vacui di quelle grottesche creature credo che siano ancora più spaventosi degli atti efferati che compiono: hai rappresentato benissimo il raccapriccio dei presenti alla morte orrenda dei soldati in bocca a quei mostri... Una cosa da cardiopalma. Anche Saki, pur essendo una recluta, si dà da fare peccato per quel volo che ha fatto, ora siamo in pensiero per lei... Nel passato invece, vediamo Saki e Levi che a fatica capiscono come gestire il loro delicato e controverso rapporto. Si fidano abbastanza come "soci", ma come "coppia" hanno le loro belle problematiche, per i loro caratteri, per il loro difficile passato, per i ricordi dolorosi che impediscono loro di lasciarsi andare. Chissà cosa mai vorrà dire Levi a Saki? (Non me lo ricordo!) Complimenti come sempre, è davvero bello rileggere questa storia, scritta con attenzione e passione! |
E' stato molto interessante rileggere e ricordare come stai spiegando il modo in cui è nato e si è evoluto il rapporto tra Levi e Saki. Del resto, l'analisi dei sentimenti è il tuo punto forte! In questa storia poi è davvero difficile, visto che si tratta di due persone fortemente traumatizzate, ferite soprattutto nella sfera emotiva, che quindi per autodifesa respingono proprio ciò di cui invece avrebbero un gran bisogno, cioè amare ed essere amati. Entrambi sono un impasto imprevedibile di durezza, cinismo e fragilità, ed è questa loro somiglianza probabilmente, ad attrarli come due calamite. Levi è assolutamente cosciente delle terribili esperienze della ragazza e riesce, malgrado le apparenze, a non imporle niente, a farle fare solo ciò che davvero anche lei desidera. E lei, attraverso di lui, scopre che non tutti gli uomini sono dei mostri. Questa scena tra loro ha una sorta di sua dolcezza, che colpisce nel profondo. Non sei da meno, comunque, anche nelle parti più d'azione, nella descrizione della dura vita di questi giovani soldati, del loro addestramento, dei rischi mortali che corrono ogni giorno... Divertente anche l'analisi e l' "interrogatorio" di Eren da parte di Hanji! Un microcosmo, insomma, di persone con personalità molto diverse, che a volte cozzano, ma accomunate da un unico obiettivo e da un forte spirito di squadra. Si percepisce che gli ufficiali tengono molto ai loro sottoposti, anche se a volte li strapazzano, per il loro bene! E' un capitolo molto denso e molto bello, brava come sempre! |
In questo capitolo mi è piaciuto rileggere il "ritrovarsi" di Levi e di Saki nel presente. I due si studiano con diffidenza, dopo anni che non si vedevano. Hanno ricordi in comune e chissà, magari pure vecchi sentimenti mai sopiti... questo lo scopriremo nei prossimi capitoli, e che mi sembra, almeno dai miei fumosi ricordi, verta proprio in questa direzione, a meno che nella revisione tu non abbia cambiato le carte in tavola. Ho trovato molto azzeccato ed IC il comportamento di Levi: non ce lo vedo a dare pacche sulla spalla con un bel "Ohi, come va? che bello rivederti! ". Conosciamo bene la ruvidezza di questo uomo. Molto intensa la parte proprio su Levi: mi piace la delicatezza con cui hai affrontato l'argomento della sua infanzia difficile. Il primo bacio ha sempre la sua magia: sia in una bella favola della Disney, sia in un disperato ghetto sotterraneo. Questo bacio ha il sapore della poesia più autentica, e mi piace molto come lo hai reso per questi due ragazzi così complicati. Credo che per tutti e due potrebbe essere la prima medicina per curare le profonde ferite nelle loro anime… |
Certo che una citazione più azzeccata non avresti potuto trovarla, eh? Il background di Saki viene da te ulteriormente sviluppato: pian piano, nello snodarsi della storia ci mostri sempre qualcosa di più della tua Saki rendendocela in tutta la sua umanità. La bimba abusata nasconde le lacrime e la fragilità dietro una corazza, mortificando la sua bellezza e dimenticando di essere una donna. Il suo desiderio di sopravvivere a qualunque costo, prima contro il suo padrone, poi nell'ambito delle gangs del ghetto, infine nei sotterranei della caserma del corpo di Ricerca ha qualcosa di commovente. Allo stesso tempo, ci intrattieni con efficaci ritratti degli altri personaggi: soprattutto, apprezzo molto come rappresenti la fragilità e la complessità dell'animo di Eren, un ragazzino cresciuto troppo in fretta e custode di un potere immenso, troppo grande per lui. Anche Mikasa l'hai tratteggiata bene e sicuramente la svilupperai con la cura e l'attenzione che riservi sempre ai personaggi che tratti nelle tue storie. Levi e Saki ce le mostri come due figure molto complesse, che nascondono al mondo le loro fragilità dietro una dura corazza di ghiaccio (Levi) o di aggressività (Saki), perché hanno dovuto imparare troppo presto a difendersi, da quel mondo crudele e ingiusto che è quello rappresentato dalla storia originale. Che bello rileggere questa storia, grazie di averla ricondivisa! |
Apprezzo molto questo farmi essere lo spettatore di questa vita particolare di questi ragazzi nel quotidiano, con i loro pensieri, dialoghi, battibecchi. Al contrario di come ci si aspetterebbe da questa quotidianità descritta, non vengono a mancare i momenti di riflessioni personali e la maturazione dei sentimenti di ognuno. |
Mi è piaciuto molto questo capitolo. E' scorrevole e intenso nello stesso tempo. Promette molto bene l'incontro di Saki con il nostro Levi e noto con grandissimo piacere con quanta naturalezza fai muovere i personaggi del racconto. Brava! Il ritmo è vivace e i personaggi sono vividi e perfettamente IC (parolacce comprese: ma Levi è bello così!), la storia di base è quella originale, bella di suo, che tu arricchisci con del tuo. In più, si preannunciano molti interessanti risvolti, alcuni dei quali sicuramente legati al tuo personaggio originale. La storia di questa tua ragazza è da brividi, anche se verosimile: esistono eccome, gli orchi. Esistono uomini depravati che rubano l'innocenza ai ragazzini. Per questo motivo, apprezzo la drammatica serietà con cui ce l'hai raccontata, ma da te non potevo aspettarmi di meno, ormai ti conosco! Sarà bello per me rileggere della "crescita" e dello sviluppo di questa tua storia molto interessante. Soprattutto sono curiosa rileggere l'interazione di Saki nel passato e nel presente, con il nostro scorbutico preferito, perché molte cose non le rammento bene, ma ricordo che mi emozionai tanto! Brava anche per la precisione sulla declinazione al femminile dei cognomi russi, cosa che non sapevo e che ho imparato leggendoti! |
Toc toc, permesso? Allora ti premetto che io come autrice ti avevo scoperta proprio qui, nella sezione de L'attacco dei Giganti e proprio con questa storia e poi mi sono innamorata anche della tua bellissima raccolta su Levi che è tra le mie preferite! A differenza di quella di Harlock che per me, invece è nuova. Mi pare anche, se non mi rammento male di averti lasciato qualche recensione all'epoca. Comunque a parte questo, questa fanfic, ricordo che mi piacque moltissimo, forse una delle poche che ho letto in questo fandom che mi abbia lasciato qualcosa a livello emozionale. Ammetto però, dato che sono passati diversi anni, che mi ricordo la trama a grandi linee, ma qualcosa invece è nebuloso, e allora ho deciso che voglio rileggermela, rigustarla e commentartela come si deve. E vado a cominciare! Dunque, il prologo, che ricordavo, è molto invitante, dal ritmo veloce e cadenzato, praticamente si legge divorandolo! I personaggi sono belli nitidi e soprattutto Levi spicca in tutta la sua unicità! Ci dai uno spaccato della città sotterranea povera e malfamata, davvero calzante e verosimile, dato che i rapporti tra gangs sono certamente basati su equilibri delicati e facili a spezzarsi. La tua OC è originale ed accattivante, conoscendoti e da quello che mi ricordo, so già che mi coinvolgerà e convincerà! Dalle premesse e dai mie sbiaditi ricordi si annuncia una trama ricca di avvenimenti ed emozionante. Come ci hai abituati anche in altri lidi, in ciò che scrivi c'è sempre un'attenzione molto precisa ai particolari e alla caratterizzazione dei personaggi, nulla è lasciato al caso. In questo breve scorcio, sembra quasi leggere what if dell'oav, su le origini di Levi. Non posso che farti i complimenti: brava come sempre. Ora con pazienza, un po' per volta mi rimetto in pari anche con questa! |
Probabilmente mi sbaglio, la memoria della lettura di qualche anno fa non mi assiste per quanto mi sforzi di ricordare, ma questo capitolo mi da proprio la sensazione della quiete prima della tempesta, è pervaso da un senso di catastrofe imminente per certi versi che va a intaccare l'atmosfera calma e riflessiva di certi momenti in cui ci hai raccontato la parte più intima di questi personaggi. È come se avessi far voluto dire cose che andavano raccontate prima che fosse troppo tardi. |
Un titolo davvero bello e adatto a questo capitolo così malinconico e agrodolce. L'accampamento, la notte, le stelle, tutto sembra fatto apposta per ispirare le confidenze. |
Se per le motivazioni personali di Saki la memoria un po’ mi assiste, per le altre motivazioni invece riscoprirò tutto adesso perché per quanto mi sforzi proprio non mi viene in mente nulla. Meglio così, mi lascia un po’ di suspense! |
Inizio questa recensione con due doverose parole sull'altro capitolo che ho trovato molto denso: prima l'incontro col padre di Petra, poi quello con Saki. Levi è duro e lucido. Sa ciò che è meglio fare e lo fa, eppure le debolezze e le sofferenze che si vedono filtrare come una luce dalle crepe ci sono e lo rendono splendidamente umano. Hai descritto benissimo tutte e due le scene, le ho proprio viste. |
Le dinamiche all'interno del Corpo di Ricerca sono una delle cose che mi piacciono di più di SnK. |