Recensioni per
BLADES -La nuova squadra di Levi-
di kamony

Questa storia ha ottenuto 77 recensioni.
Positive : 77
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/06/22, ore 10:01

In linea con lo scorso capitolo ci dai un po’ di quotidianità, una narrazione che può sembrare un banale racconto di fatterelli insignificanti, ma in verità sono questi che costruiscono e rendono tridimensionali e reali i personaggi, e la realtà dei fatti è che di fronte a un uomo come Levi credo sia facile farsi delle domande, specialmente a mettersi nei panni di una come Mikasa.
La cotta adolescenziale e vagamente inopportuna che ha nei confronti di Capitan culo a rovescio ormai credo sia palese, anche se è un sentimento complesso dentro di lei, comprensibilissimo però all’interno di quella situazione. Ha l’occasione di saperne qualcosa di più e la coglie, Saki la asseconda perché Mikasa le piace, ci rivede se stessa, inconsciamente forse molto più di quello che le salta all'occhio sul momento.
La situazione così caotica e con qualche incidente di percorso sarebbe persino buffa se non fosse che rimane la sensazione di qualcosa di problematico che deve accadere.
Mi ricordavo, anche se confusamente, che sarebbe successo qualcosa di simile, però ero convinta che sarebbe accaduto più tardi. Quindi forse il sentimento di quiete prima della tempesta era per questo. Tutto si compie in un battito di ciglia complicatissimo.
Continuo a leggere…
Ps: indovina con che intonazione mi sono immaginata la litania di parolacce di Levi quando si versa addosso il té bollente…

Recensore Junior
18/06/22, ore 23:21

La storia si sta snodando ad un ritmo piuttosto sostenuto, mi è tornato qualcosa in mente, ma ho ancora qua e là delle lacune, quindi leggo quasi ex novo. Ritroviamo Saki fortunatamente ancora viva rimediando "solo" una spalla lussata, quando avrebbe potuto ritrovarsi col collo rotto o con la spina dorsale lesionata. Grazie alla prontezza degli straordinari Levi e Hanji si riportano in salvo i feriti, Eren compreso. Si ritorna quindi al quartier generale per cominciare con le congetture a carico di Saki, messa in discussione da Mike: di solito è sempre l'ultimo arrivato, ad essere il centro dei sospetti. Molto carino l'incontro di Eren con Saki. Come sempre, hai scandagliato alla perfezione (uno psicologo non saprebbe fare meglio, ma è il tuo marchio di fabbrica) gli animi di Levi e Saki e i loro momenti di passione vissuti anni prima. In fondo, anche il sesso è comunicazione, scambio, confronto, ma tra loro funge da collante perché non riescono in altro modo ad esprimere i loro sentimenti essendo frenati da terribili traumi passati. Riusciranno a tornare a riva, insieme? Secondo me Levi non voleva far soffrire Saki, probabilmente gli ricordava sua madre, una donna ferita e usata in modo ignobile. A modo suo Levi è molto empatico e generoso, anche se sembra un misantropo brusco, è fatto così per via della vita che è stato costretto a fare, soprattutto nella città sotterranea dove è nato e vissuto, e dove ha perso la madre. Una parentesi a parte la merita Mikasa con i suoi turbamenti. E' la recluta più brava e talentuosa ma ha pure lei le sue debolezze. Lei sa di essere ossessionata da Eren, solo che non può farne a meno. Essendo intelligente, teme di perdere la stima di Levi per cui si reca da lui, qui si trova a scoprire un uomo (non un ragazzino), affascinante, laddove lei ha sempre visto "solo" il suo superiore gerarchico. Quante emozioni che mi regali, carissima. Non finirò mai di ringraziarti per questo!

Nuovo recensore
17/06/22, ore 17:02

Un limone è meno acido di Levi! Due donzelle si preoccupano per lui e non trova niente di meglio che cacciarle in malo modo! Ma le ragioni di questo comportamento sono evidenti, a lui per primo, e ad un certo punto le fa anche trasparire parlando a Saki, senza volerlo: "Credevo ti fosse capitato qualcosa!". 
E' molto interessante l'ambivalenza di ciò che Levi prova verso Saki e Mikasa. 
Con la prima ci sono dei sentimenti pregressi molto forti, un fuoco teoricamente spento, ma che ha sempre covato sotto la cenere e rischia di travolgerlo di nuovo (e non è la prima volta che si ritrova a fare certi pensieri... era già successo nella foresta). Con Mikasa è qualcosa di più indefinito, non essendo cieco, Levi non può non accorgersi della indubbia bellezza e del fascino acerbo di questa ragazza, che però è una recluta, una sua sottoposta, immaginare una relazione con lei sarebbe poco opportuno ed eticamente discutibile. Quindi meglio maltrattarla subito, così si toglie dalla vista e lui può riacquistare lucidità. 
Da parte loro, anche le due ragazze sono piuttosto combattute. Saki non ha problemi ad ammettere con se stessa di essere ancora innamorata di lui, probabilmente il suo primo e unico amore. Quello che Levi le dice, e quello che lei riesce a "leggere" tra uno sgarbo e una parolaccia, la induce a pensare che in qualche modo anche per lui sia lo stesso, bisogna vedere quanto lui è disposto a cedere... non un granché, sembrerebbe, anzi, anche con lei fa di tutto per allontanarla, e ci riesce pure.
Mikasa invece è sempre più confusa. Razionalmente si rende conto che il suo cuore appartiene a Eren, ma intanto la sua vicinanza la mette in confusione. Senza volerlo, poi, sia attraverso le parole di Saki (nell'altro capitolo) sia cogliendo Levi in certi atteggiamenti privati, sta scoprendo un uomo inedito, diverso da come appare di solito, più umano e vulnerabile, e in lei scatta l'istinto tutto femminile di lenire quelle sofferenze dell'anima. 
Voglio proprio vedere chi alla fine l'avrà vinta sull'algido capitano! Magari nessuna delle due...
Sei una vera maestra nel tratteggiare i meccanismi psicologici di tutti i personaggi, che tra l'altro sono molto diversi tra loro, eppure tu riesci a immedesimarti allo stesso modo in tutti!
Anche l'altro filone della storia diventa sempre più intrigante: dopo il sabotaggio, un assassinio! E rimane il mistero sulla vera missione di Saki! Che sta succedendo?
Attendo fremente il seguito!

Recensore Junior
16/06/22, ore 17:59
Cap. 5:

Direi che te la cavi alla grande con le scene d'azione, mi è parso di rivedere una scena dell'anime: precisa, concitata, "visiva". La prima parte di questa storia è velocissima, adrenalina che si sparge insieme alla rabbia di Eren. Ed ora nel dettaglio. Ho molto apprezzato la caratterizzazione di Armin, l'unico in grado di calmare Eren inferocito: quel ragazzino ha grandi doti diplomatiche, ed è capace di trasmettere calma e fiducia in chiunque lo ascolti! LUI è la mente. Bellissimo il fotogramma mentale (dico così, dato che ho visto le immagini da te descritte) di Eren/gigante che con delicatezza posa a terra il suo amico biondo. L'apparizione dei giganti suscita orrore, una paura viscerale: gli sguardi vacui di quelle grottesche creature credo che siano ancora più spaventosi degli atti efferati che compiono: hai rappresentato benissimo il raccapriccio dei presenti alla morte orrenda dei soldati in bocca a quei mostri... Una cosa da cardiopalma. Anche Saki, pur essendo una recluta, si dà da fare peccato per quel volo che ha fatto, ora siamo in pensiero per lei... Nel passato invece, vediamo Saki e Levi che a fatica capiscono come gestire il loro delicato e controverso rapporto. Si fidano abbastanza come "soci", ma come "coppia" hanno le loro belle problematiche, per i loro caratteri, per il loro difficile passato, per i ricordi dolorosi che impediscono loro di lasciarsi andare. Chissà cosa mai vorrà dire Levi a Saki? (Non me lo ricordo!) Complimenti come sempre, è davvero bello rileggere questa storia, scritta con attenzione e passione!

Recensore Junior
15/06/22, ore 16:39

E' stato molto interessante rileggere e ricordare come stai spiegando il modo in cui è nato e si è evoluto il rapporto tra Levi e Saki. Del resto, l'analisi dei sentimenti è il tuo punto forte! In questa storia poi è davvero difficile, visto che si tratta di due persone fortemente traumatizzate, ferite soprattutto nella sfera emotiva, che quindi per autodifesa respingono proprio ciò di cui invece avrebbero un gran bisogno, cioè amare ed essere amati. Entrambi sono un impasto imprevedibile di durezza, cinismo e fragilità, ed è questa loro somiglianza probabilmente, ad attrarli come due calamite. Levi è assolutamente cosciente delle terribili esperienze della ragazza e riesce, malgrado le apparenze, a non imporle niente, a farle fare solo ciò che davvero anche lei desidera. E lei, attraverso di lui, scopre che non tutti gli uomini sono dei mostri. Questa scena tra loro ha una sorta di sua dolcezza, che colpisce nel profondo. Non sei da meno, comunque, anche nelle parti più d'azione, nella descrizione della dura vita di questi giovani soldati, del loro addestramento, dei rischi mortali che corrono ogni giorno... Divertente anche l'analisi e l' "interrogatorio" di Eren da parte di Hanji! Un microcosmo, insomma, di persone con personalità molto diverse, che a volte cozzano, ma accomunate da un unico obiettivo e da un forte spirito di squadra. Si percepisce che gli ufficiali tengono molto ai loro sottoposti, anche se a volte li strapazzano, per il loro bene! E' un capitolo molto denso e molto bello, brava come sempre!

Recensore Junior
14/06/22, ore 11:06

In questo capitolo mi è piaciuto rileggere il "ritrovarsi" di Levi e di Saki nel presente. I due si studiano con diffidenza, dopo anni che non si vedevano. Hanno ricordi in comune e chissà, magari pure vecchi sentimenti mai sopiti... questo lo scopriremo nei prossimi capitoli, e che mi sembra, almeno dai miei fumosi ricordi, verta proprio in questa direzione, a meno che nella revisione tu non abbia cambiato le carte in tavola. Ho trovato molto azzeccato ed IC il comportamento di Levi: non ce lo vedo a dare pacche sulla spalla con un bel "Ohi, come va? che bello rivederti! ". Conosciamo bene la ruvidezza di questo uomo. Molto intensa la parte proprio su Levi: mi piace la delicatezza con cui hai affrontato l'argomento della sua infanzia difficile. Il primo bacio ha sempre la sua magia: sia in una bella favola della Disney, sia in un disperato ghetto sotterraneo. Questo bacio ha il sapore della poesia più autentica, e mi piace molto come lo hai reso per questi due ragazzi così complicati. Credo che per tutti e due potrebbe essere la prima medicina per curare le profonde ferite nelle loro anime…

Recensore Junior
13/06/22, ore 19:00

Certo che una citazione più azzeccata non avresti potuto trovarla, eh? Il background di Saki viene da te ulteriormente sviluppato: pian piano, nello snodarsi della storia ci mostri sempre qualcosa di più della tua Saki rendendocela in tutta la sua umanità. La bimba abusata nasconde le lacrime e la fragilità dietro una corazza, mortificando la sua bellezza e dimenticando di essere una donna. Il suo desiderio di sopravvivere a qualunque costo, prima contro il suo padrone, poi nell'ambito delle gangs del ghetto, infine nei sotterranei della caserma del corpo di Ricerca ha qualcosa di commovente. Allo stesso tempo, ci intrattieni con efficaci ritratti degli altri personaggi: soprattutto, apprezzo molto come rappresenti la fragilità e la complessità dell'animo di Eren, un ragazzino cresciuto troppo in fretta e custode di un potere immenso, troppo grande per lui. Anche Mikasa l'hai tratteggiata bene e sicuramente la svilupperai con la cura e l'attenzione che riservi sempre ai personaggi che tratti nelle tue storie. Levi e Saki ce le mostri come due figure molto complesse, che nascondono al mondo le loro fragilità dietro una dura corazza di ghiaccio (Levi) o di aggressività (Saki), perché hanno dovuto imparare troppo presto a difendersi, da quel mondo crudele e ingiusto che è quello rappresentato dalla storia originale. Che bello rileggere questa storia, grazie di averla ricondivisa!

Nuovo recensore
13/06/22, ore 14:45

Apprezzo molto questo farmi essere lo spettatore di questa vita particolare di questi ragazzi nel quotidiano, con i loro pensieri, dialoghi, battibecchi. Al contrario di come ci si aspetterebbe da questa quotidianità descritta, non vengono a mancare i momenti di riflessioni personali e la maturazione dei sentimenti di ognuno.
Saki è più grande rispetto agli altri ragazzi, e riesce a rapportarsi ad essi un po' come una "sorella maggiore". Con Mikasa c'è un tentativo, di instaurare un contatto, in cui il filo conduttore è Levi.  A quanto pare la ragazza prima vedeva in Levi solo un capitano violento, scorbutico e poco comunicativo, adesso, anche grazie a Saki, si rende conto che Levi è molto di più di questo. E' un personaggio complesso, nasconde un mondo dietro a quegli occhi grigi. Solo che lui preferisce mostrare al prossimo soltanto alcuni lati del suo carattere: ovviamente, quelli meno gradevoli. Forse è una corazza. Forse ha paura di soffrire se si lascia andare all'empatia con gli altri. Forse è colpa del suo passato o forse è solo molto stanco: concentrandosi sul suo ruolo di capitano ed essendo responsabile di molte vite, non ha le energie sufficienti per instaurare rapporti con gli altri, credo che si tratti di un po' di tutto questo. Ma si farebbe a pezzi se questo fosse utile per salvare gli altri. Quando rinuncia a "tornare indietro" è solo per salvare almeno gli altri: ma il suo cuore sanguina. Soffre ancora per le morti di Isabel, di Petra, di Farlan... e sono certa che ogni volta che muore un suo soldato un pezzetto di lui appassisce. Per questo hai fatto un ottimo ritratto di questo piccolo, grande uomo, sondandone l'interiorità. Mostri rispetto per i personaggi e ce li riveli in modo nitido e senza inutili divagazioni.
Questa storia sta acquistando sempre più profondità e la cosa mi piace.

Recensore Junior
13/06/22, ore 10:52
Cap. 2:

Mi è piaciuto molto questo capitolo. E' scorrevole e intenso nello stesso tempo. Promette molto bene l'incontro di Saki con il nostro Levi e noto con grandissimo piacere con quanta naturalezza fai muovere i personaggi del racconto. Brava! Il ritmo è vivace e i personaggi sono vividi e perfettamente IC (parolacce comprese: ma Levi è bello così!), la storia di base è quella originale, bella di suo, che tu arricchisci con del tuo. In più, si preannunciano molti interessanti risvolti, alcuni dei quali sicuramente legati al tuo personaggio originale. La storia di questa tua ragazza è da brividi, anche se verosimile: esistono eccome, gli orchi. Esistono uomini depravati che rubano l'innocenza ai ragazzini. Per questo motivo, apprezzo la drammatica serietà con cui ce l'hai raccontata, ma da te non potevo aspettarmi di meno, ormai ti conosco! Sarà bello per me rileggere della "crescita" e dello sviluppo di questa tua storia molto interessante. Soprattutto sono curiosa rileggere l'interazione di Saki nel passato e nel presente, con il nostro scorbutico preferito, perché molte cose non le rammento bene, ma ricordo che mi emozionai tanto! Brava anche per la precisione sulla declinazione al femminile dei cognomi russi, cosa che non sapevo e che ho imparato leggendoti!

Recensore Junior
11/06/22, ore 21:41
Cap. 1:

Toc toc, permesso? Allora ti premetto che io come autrice ti avevo scoperta proprio qui, nella sezione de L'attacco dei Giganti e proprio con questa storia e poi mi sono innamorata anche della tua bellissima raccolta su Levi che è tra le mie preferite! A differenza di quella di Harlock che per me, invece è nuova. Mi pare anche, se non mi rammento male di averti lasciato qualche recensione all'epoca. Comunque a parte questo, questa fanfic, ricordo che mi piacque moltissimo, forse una delle poche che ho letto in questo fandom che mi abbia lasciato qualcosa a livello emozionale. Ammetto però, dato che sono passati diversi anni, che mi ricordo la trama a grandi linee, ma qualcosa invece è nebuloso, e allora ho deciso che voglio rileggermela, rigustarla e commentartela come si deve. E vado a cominciare! Dunque, il prologo, che ricordavo, è molto invitante, dal ritmo veloce e cadenzato, praticamente si legge divorandolo! I personaggi sono belli nitidi e soprattutto Levi spicca in tutta la sua unicità! Ci dai uno spaccato della città sotterranea povera e malfamata, davvero calzante e verosimile, dato che i rapporti tra gangs sono certamente basati su equilibri delicati e facili a spezzarsi. La tua OC è originale ed accattivante, conoscendoti e da quello che mi ricordo, so già che mi coinvolgerà e convincerà! Dalle premesse e dai mie sbiaditi ricordi si annuncia una trama ricca di avvenimenti ed emozionante. Come ci hai abituati anche in altri lidi, in ciò che scrivi c'è sempre un'attenzione molto precisa ai particolari e alla caratterizzazione dei personaggi, nulla è lasciato al caso. In questo breve scorcio, sembra quasi leggere what if dell'oav, su le origini di Levi. Non posso che farti i complimenti: brava come sempre. Ora con pazienza, un po' per volta mi rimetto in pari anche con questa!

Recensore Junior
11/06/22, ore 10:41

Probabilmente mi sbaglio, la memoria della lettura di qualche anno fa non mi assiste per quanto mi sforzi di ricordare, ma questo capitolo mi da proprio la sensazione della quiete prima della tempesta, è pervaso da un senso di catastrofe imminente per certi versi che va a intaccare l'atmosfera calma e riflessiva di certi momenti in cui ci hai raccontato la parte più intima di questi personaggi. È come se avessi far voluto dire cose che andavano raccontate prima che fosse troppo tardi.
È difficile definire il tutto, perché pure nella stasi dell'azione in verità è una narrazione molto tumultuosa per certi versi, tutti i personaggi a modo loro sono caricati di preoccupazioni. Saki ha una sua agenda, Eren è tormentatissimo all'idea di non essere all'altezza di cosa lo aspetta, anche tutti gli altri hanno i loro pensieri inscrivibili alla complicata situazione in cui il Corpo di Ricerca si trova.
Mi è piaciuto il paragone che hai fatto su come certi sentimenti e urgenze si manifestino in stadi diversi della vita. Da una parte ci sono due adolescenti impacciati, che si cercano senza avere esattamente le idee chiare su quello che stanno facendo e sui sentimenti che li stanno portando l'uno verso l'altra, su cui soprattutto Mikasa si interroga dal suo unico punto di vista. Dall'altra invece ci sono due adulti assolutamente coscienti di cosa provano e su dove possano arrivare se si lasciassero andare, tanto più che è un’esperienza che hanno già fatto insieme.
Ma non è semplice come appare: tanto per cominciare, se si leggesse la situazione in chiave unicamente ormonale già sarebbe molto sbagliato, vale per entrambe le coppie ma più per Saki/Levi in questo caso. Lo hai spiegato molto bene come fossero più che altro spinti verso un'intimità fisica come un bisogno primario, per esprimere cose che altrimenti non sarebbero capaci di fare a parole.
Aspetto la tempesta, a questo punto.

Nuovo recensore
10/06/22, ore 14:22

Un titolo davvero bello e adatto a questo capitolo così malinconico e agrodolce. L'accampamento, la notte, le stelle, tutto sembra fatto apposta per ispirare le confidenze.
E' bello questo momento di tregua, in cui sembra che tutti per un momento riescano a dimenticare il pericolo, la morte e si scoprano per quello che sono: esseri umani, bisognosi di speranza, capaci perfino di immaginarsi un futuro "normale". In fondo, sono tutti più o meno giovani e come tali dovrebbero pensare alla vita, non essere votati esclusivamente alla morte. Anche nell'opera originale c'è questo senso incombente della fine sempre dietro l'angolo, che non lascia spazio ad altro. Affezionarsi troppo a qualcuno è pericoloso. Eppure sogni e desideri sono più forti, e ogni tanto riaffiorano, scatenati da una presenza familiare: Saki per Levi, Eren per Mikasa. Levi ha un rapporto complesso e conflittuale con Saki (molto lucida e coinvolgente l'analisi che ne fai), eppure sembra che solo a lei riesca a mostrare i suoi lati più umani, togliendosi per un attimo la sua maschera di imperturbabilità. Mikasa, invece, ancora inesperta in fatto di educazione sentimentale, sente l'esigenza di capire se Eren per lei rappresenti più di un fratello. Mi sento di dire di sì, ma Mikasa deve ancora scoprire, una volta per tutte, cosa desideri il suo cuore di giovane donna. Un'altra cosa che mi ha colpito dell’opera originale, soprattutto nell'anime, e che ritrovo anche in questo capitolo, è il contrasto tra la natura, così bella, rigogliosa, invitante, che c'è fuori dalle mura, e l'insidia dei feroci giganti che nasconde, ma c'è anche il tempo di godersela in attesa di svolgere la ricognizione, con tutti i rischi del caso, mentre i personaggi si prendono il lusso di stare statici su loro stessi e riprendere fiato.
Trovo che questo capitolo sia scritto con sensibilità. Soprattutto, che sia molto vero, ricco di significato e di sincerità, o almeno è ciò che mi è arrivato forte e chiaro leggendolo.
Complimenti!

Recensore Junior
08/06/22, ore 16:35

Se per le motivazioni personali di Saki la memoria un po’ mi assiste, per le altre motivazioni invece riscoprirò tutto adesso perché per quanto mi sforzi proprio non mi viene in mente nulla. Meglio così, mi lascia un po’ di suspense!
Dicevo della comprensibile confusione dei ragazzini in un’altra recensione, ma anche gli adulti non mi sembra che scherzino, specialmente Levi che mi pare si sia lasciato mandare in confusione dall’inaspettato arrivo di Saki. Anzi, in verità all’inizio sembrava tenere botta benissimo, ma evidentemente il vederla ferita ha intaccato la sua imperscrutabilità, la vicenda di babbo Ral poi non credo abbia aiutato.
Fanno un po’ tira d molla questi due, ma fondamentalmente perché si vogliono bene, certo che se mentre una si rilassa un po’ l’altro si irrigidisce, la vedo male! Hanji pensaci te 🥰
Tempi oscuri per il Corpo di Ricognizione e per Commander Handsome, ma immagino che si possa ben dire che sarebbe strano il contrario, e considerando che sappiamo benissimo cosa riserva loro la trama canonica in un futuro non lontano, ohi ohi bimbi, aggrappatevi perché si ballerà di brutto.
Nonostante tutto però Levi un punto fermo ce l’ha ed è quello di guidare i suoi nuovi compagni di squadra. Con Mikasa ha parlato molto chiaro, con Eren non proprio moltissimo, ma in fondo ha ragione, perché Eren deve imparare a capire da solo cosa deve fare in ogni occasione, anche perché forse solo lui capisce la sua condizione. Però porino, è anche come dice Levi, buttato in una situazione più grande di lui.
Armin invece è già un piccolo boss con gli impicci suoi direttamente con il comandante, non c’ha tempo da perdere con le piccolezze…
👏👏👏

Nuovo recensore
06/06/22, ore 15:09

Inizio questa recensione con due doverose parole sull'altro capitolo che ho trovato molto denso: prima l'incontro col padre di Petra, poi quello con Saki. Levi è duro e lucido. Sa ciò che è meglio fare e lo fa, eppure le debolezze e le sofferenze che si vedono filtrare come una luce dalle crepe ci sono e lo rendono splendidamente umano. Hai descritto benissimo tutte e due le scene, le ho proprio viste.
Tornado a questo capitolo mi è piaciuta molto la caratterizzazione di Hanji Zoe che è una figura di spicco e anche se spesso sembra starsene su una dimensione tutta sua, in realtà non è affatto fuori dal mondo, anzi. Con il suo sguardo indagatore, è capace di capire molte cose, come il vecchio e forse mai sopito legame tra Saki e Levi? Con la scusa di scoprire qualcosa di più sul passato della detenuta, Hanji non esita a farle un bel po' di domande, ma Saki si chiude a riccio, pur scoprendo, a sua volta, molte cose sul conto di Levi, come la sua devozione alla causa di Erwin.
Levi nonostante i modi  non molto delicati è in grado di rimproverare, sì, Mikasa ed Eren, ma al contempo li sprona e li incoraggia, concedendo loro la sua fiducia, sebbene il Corpo di Ricerca stia vivendo un momento poco facile, rischiando lo scioglimento. La missione di ricognizione si preannuncia molto pericolosa: un solo passo falso, ed il Corpo di Ricerca rischia di essere eliminato, cosa che comporterebbe per Eren un ben triste fine (a cui Levi aveva mosso ostacolo, chiedendo che il ragazzo-titano gli venisse affidato e salvandolo da morte certa). Ma Levi non abbandona i suoi uomini e cerca sempre di ribaltare la situazione. Al tempo stesso, prova a proteggere gli elementi che reputa più vulnerabili, come Saki che è convalescente e lui vorrebbe impedirle di uscire in missione.
Ricordi dolorosi, decisioni difficili da prendere, adrenalina a mille.
Per ora mi piace molto questa tua creatura, sai muovere molti personaggi, restando IC e dando anche qualche novità in più, uscendo e rientrando nella storia originale con molta scioltezza. Mi piace il tuo dare maggiore spazio anche alle relazioni e interazione tra i personaggi, senza dimenticare l'azione, l'avventura e svolgimento dei fatti. Mi stai incuriosendo davvero con questa storia, ben scritta e interessante.

 

Recensore Master
05/06/22, ore 18:18

Le dinamiche all'interno del Corpo di Ricerca sono una delle cose che mi piacciono di più di SnK.
E' un'opera eminentemente corale, ove un po' tutti i personaggi, persino quelli secondari e comprimari, hanno un messaggio da trasmetterci.
Non esiste il protagonista assoluto intorno al quale tutti gli altri si muovono, un  po' come se fosse una sorta di sistema solare.
Se anche il personaggio di Eren Jaeger appare per certi versi più di spicco nell'opera di Isayama, in realtà neppure lui è il protagonista assoluto.
Adoro vedere le interazioni tra tutti loro ed il modo in cui affrontano questa vita così complicata e sofferta, nell'universo distopico che andiamo a conoscere, a volte con sommo sgomento (mio, soprattutto). 
Adoro soprattutto come fai muovere i "Fabulous Five" (Eren, Mikasa, Armin, Connie e Jean), mi pare di vederli muovere e parlare.
Per questo apprezzo il fatto che tu faccia "muovere" un po' tutti i personaggi, come se in una immaginaria scacchiera tu facessi le tue "mosse", perdonami il paragone. La tua OC si integra perfettamente in questo quadro, non è "il" personaggio-chiave senza il quale non accadrebbe nulla. Non voglio cadere nel solito, banale discorso della Mary-Sue, dato che centinaia di romanzi e soprattutto di film e serie TV, anche molto ben orchestrati ed amati, si basano su protagoniste pressoché perfette, cui prestano volto attrici bellissime e ricche di fascino. 
Inutile nasconderci: la perfezione stanca, di sicuro, ma è un anelito normalissimo. La realtà di tutti i giorni spesso è deludente perfino nella tragedia... e quindi si vuole evadere, anche grazie ad eroine create dalla nostra fantasia.
Ma va bene, anzi benissimo, anche cercare di percorrere delle strade nuove e meno battute, con un personaggio femminile inconsueto: dall'aspetto particolare, dall'animo complesso e dall'eloquio non propriamente da contessina.
Questo per dirti che pur essendo la tua OC un personaggio molto distante dai miei personali in questa piattaforma, mi piace immensamente.
Ed ora Levi. 
Personaggio complicato, difficile da intelligere.
Ma a te vien fuori magnificamente.
E' assolutamente da lui assumere la maschera del "senza-cuore"  per proteggere gli altri. Lui, che ha un cuore buono e caldo, il dono più prezioso che gli ha donato la sua dolce e sventurata madre.
La bellezza di questo personaggio va svelata con immenso rispetto e delicatezza: cosa che ti sta riuscendo in modo straordinario.