Recensioni per
Amor de lonh
di Cunegonda109

Questa storia ha ottenuto 57 recensioni.
Positive : 57
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/04/23, ore 13:56
Cap. 3:

Molto bello davvero, piacevolissimo nella lettura.
Ci restituisci un André che ha una sua vita privata con suoi desideri e volontà (riferiti alla storia della sua famiglia e alla necessità di coltivarne il ricordo), che è vittima di un amore a cui decide scientemente di dedicare se stesso nella totale abnegazione, escludendo così anche la possibilità di avere esperienze con la sessualità (ma è davvero possibile immaginarlo così?!?).
Dall'altra parte c'è un'Oscar che viene messa di fronte a delle novità (l'autodeterminazione di André) e da questo ne derivano pensieri e riflessioni, che forse non emergono completamente alla coscienza ma che comunque smuovono qualcosa.
Come è possibile che queste premesse non diano avvio a un flusso di sensibilità nuove, almeno da parte di Oscar?
Nell'anime lei non la vediamo mai fare delle riflessioni su André, almeno fino allo strappo della camicia e alle sue dichiarazioni.
Qui lo strappo c'è già, anche se diverso: lui che parte in solitudine e lascia Oscar per la prima volta da sola con Rosalie.
Grazie di questo regalo

Recensore Master
22/04/23, ore 13:06
Cap. 3:

Molto interessante e verosimile l'excursus nel passato familiare e personale di André, che ci spiega il motivo del viaggio; peccato che contemporaneamente Oscar sia entrata in confusione e crisi, dato che si rifiuta di accettare quella verità che continua ad affacciarlesi alla coscienza..

Recensore Master
22/04/23, ore 12:16
Cap. 3:

Ciao Cunegonda, molto bello davvero tutto questo passaggio che ci ha dato la possibilità di entrare nel cuore dei pensieri di ognuno dei personaggi coinvolti.
Abbiamo potuto percepire quella sottile inquietudine che si instaura in chi resta perché non può affrontare un viaggio insieme alla persona che ha scelto di partire da sola. La sua non è curiosità soltanto, ma viva preoccupazione che André, in quel viaggio in solitaria, possa incorrere in pericoli e lei non sia al suo fianco per poter intervenire in modo che non gli possa accadere alcun male. Ha continuato ad arrovellarsi fino a dover desistere ed assistere muta alla sua partenza, non perdendolo d’occhio fino all’ultimo momento disponibile, pentendosi di non aver ricambiato il saluto. Ma forse c’è ancora una possibilità per sapere qualcosa circa quel viaggio che per lei si è ammantato di mistero: la nonna di André, la quale però ha fatto una promessa al nipote e certamente, pur con il grande affetto che la lega ad Oscar, non tradirà quella richiesta accorata di riservatezza, sapendo a cosa stia andando incontro in quel viaggio.
E così da Oscar passiamo ad André il quale, durante il cammino, memorizzato tramite le mappe studiate nei giorni precedenti la partenza, riflette sul suo passato e su coloro che sono stati i suoi antenati. Conosciamo quindi le condizioni per le quali si è ritrovato a vivere a Palazzo Jarjayes, dopo aver fatto un excursus su quanto capitato al nonno, che ha lasciato anzitempo la vita e Marie Grandier sola a crescere un figlio che non avrebbe mai potuto conoscere il padre, se non per i ricordi di lei; a quel bambino diventato giovane uomo, che aveva voluto visitare il paese natale dei suoi genitori e, in quel mentre, era rimasto abbagliato dalla bellezza di una giovane fanciulla dai capelli neri come l’uva che raccoglieva nella vigna dove l’aveva scorta, tanto da ripromettersi di tornare in quel luogo per stabilirsi e sposare la giovane creandosi una famiglia propria, forte del fatto di poter disegnare insieme un futuro. Futuro che però era stato avaro con entrambi loro, portandoseli via anzitempo e lasciando un orfano, che era stato accolto da Marie Grandier e portato con lei a servizio presso la famiglia nobile presso la quale lavorava. Il viaggio di André, pertanto, ha un significato profondo e personale, che va al di là del distaccarsi momentaneamente da Oscar, per avvertire in fondo al cuore come potesse resistere alla sua lontananza, e se una tale lontananza avrebbe potuto diventare ugualmente vita da vivere, provando ad osservare altre prospettive, dato che l’amore che nutre per lei mai avrebbe potuto vedere la luce e, quand’anche ciò si fosse reso possibile, non era certo persona che avrebbe voluto portare discredito alla donna che amava infinitamente. Quel suo pellegrinaggio ha la finalità di rendere onore nel tempo con una lapide che portasse incisi i nomi dei suoi genitori, visto che pareva che la stirpe dei Grandier si sarebbe estinta con lui e nemmeno tanto in là nel tempo. Ecco quindi che viene svelato con delicatezza e profondità il mistero di questo viaggio non solo alla scoperta dei luoghi delle sue radici ma quanto di lasciare una traccia tangibile del suo passaggio.
Intanto anche Oscar si sta preparando a partire con Rosalie, sperando che il soggiorno non sia deludente per la giovane, in quanto lei, a differenza di André, non è così abile a rendere piacevole la compagnia, essendo riservata per natura con tutti, i quali rispettavano questo suo tratto distintivo; solo André era in grado di oltrepassare il suo naturale riserbo e arrivare, spesse volte, al nocciolo delle questioni, persino quelle più pruriginose. Era quasi certa che Andrè avesse capito il suo stato d’animo di quel periodo ma che, per deferenza, rispetto, amicizia e tatto, non avesse oltrepassato quel confine che pure li divideva, anche se certi pensieri da lui esternati erano comunque giunti ben in profondità, facendola riflettere, ma poi cercando di mantenere le distanze da una verità che non voleva riconoscere nemmeno a se stessa, poiché sarebbe stata una presa di coscienza a cui non era ancora preparata, quindi meglio per lei demandare il momento in cui ci si sarebbe trovata messa di fronte.
Ora entrambi hanno dinnanzi a loro un lasso di tempo utile per razionalizzare sul senso della vita di ognuno allo stato attuale dei fatti, e la tua narrazione così empatica sta rendendo questo frammento che hai immaginato quanto mai coinvolgente. Molto belle e pregnanti le immagini con cui sai veicolare, descrivendo in maniera ariosa e raffinata, i pensieri e le emozioni avvertite da ogni singolo personaggio e che giungono intatti al lettore in tutta la loro valenza.
Complimenti quindi per il modo elegante, arguto ed intimo con cui stai proponendo ciò che la fantasia ti ha suggerito e che hai deciso di condividere con noi lettori.
Un caro saluto con l’augurio di trascorrere un sereno fine settimana.

Recensore Veterano
22/04/23, ore 08:45
Cap. 3:

Ecco, adesso conosciamo anche il motivo che ha spinto André a tornare nei luoghi in cui è nato! Che la sua misteriosa missione potesse riguardare le sue origini e, nello specifico, anche i suoi defunti genitori un po' forse ce lo aspettavamo, tuttavia...lo stesso André ci rivela, attraverso una fine ed acuta analisi della situazione, che c'è "un’ulteriore ragione, forse la più pressante" ed è questa la vera sorpresa di questo capitolo. Insieme al fatto che questa profonda e spassionata riflessione di André mi sembra - cosa davvero non priva di interesse - richiamare in modo inequivocabile la disamina, altrettanto spassionata che porta Oscar ad ammettere che "Se fosse stata incondizionatamente onesta, avrebbe dovuto riconoscere che le parole di lui, in realtà, c’erano state e non di consolazione, ma dirompenti!", benché lei avesse in quel caso "optato per una lentezza di mente che non le apparteneva, ma che aveva il pregio di tenere al riparo da difficoltose ammissioni e sconvolgenti prese di coscienza."
Un'introspezione accurata, delicatissima, ma al contempo graffiante ed arguta.
Quel momento in cui André " accarezzando una mela, il volto scolpito di ombre magenta dalla luce del tramonto che ne esaltava il profilo forbito, s’era arrischiato a proferire verità audaci" l'ho sempre visto come il punto nodale dell'anime, come quello che ci offre la migliore chiave di lettura, se solo si guarda un po' sotto la superficie. Una sequenza registicamente eccezionale.
Insomma, anche se nelle note leggo solo "missing moment" questa storia, per me, potrebbe anche cominciare ad avere il fascino del "what if".
Mi piace davvero tanto.
A presto.
Octave

Recensore Junior
21/04/23, ore 19:05
Cap. 2:

Cara Cunegonda,
anche questo capitolo mi è piaciuto molto e confermo il mio sentire riguardo la tua scrittura; coinvolgente, scorrevole, sensibile. Ci sono tre immagini che mi hanno colpito in particolare: la camicia accartocciata, l'abbraccio con nonna Marie e la carezza sul capo 'come se fosse una bambina da consolare', la zolletta di zucchero e il saluto a Cesar. Sono teneri dettagli, tanto teneri, che dicono tanto su André ma anche del tuo amore per questo personaggio... e ciò che restituisci a noi lettori è proprio bello. Quanto al mistero, anche io - come è stato già fatto notare - ho avuto e continuo ad avere la sensazione che sia un viaggio che vada oltre i propri sentimenti per Oscar, già dall'incipit in realtà! E mi piace, perché alla fine anche lei avrà il suo viaggio introspettivo, proprio in Normandia, in un futuro non troppo lontano... André è un personaggio libero, nonostante le convenzioni del tempo, che brama questa 'libertà di vita' sin dal primo episodio dell'anime! La libertà di amare non può non rientrare in tutto ciò.
Rinnovo i miei complimenti, e la mia curiosità!
Alla prossima!
(Recensione modificata il 21/04/2023 - 07:08 pm)

Recensore Junior
18/04/23, ore 18:54
Cap. 2:

Ciao! Io e te non ci conosciamo, quindi piacere, Flitwick! ^.^
Di solito sono una lettrice silente (e anche un poco pigra, lo ammetto), ma tu mi hai veramente colpita.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, scrittura fluida, ambientazione spaziale e questo fiato sospeso, ah! Che dolce sofferenza. Ti prego, non abbandonarci, io aspetto sempre con enorme trepidazione un tuo aggiornamento. Mi hai letteralmente rapita, voglio sapere sempre di più (poi ho un enorme debole per Oscar e André nel periodo che hai scelto), cosa combinerà André e Oscar mannaggia a te, perché non lo fermi?
Non avere alcuna ansia, noi siamo pronte ad accoglierti a braccia aperte, io mi inchino davanti a tanta maestria e non posso che imparare e farmi rapire da questa bellissima storia che si è guadagnata a buon titolo un posto fra i preferiti.
Spero davvero a super presto, perché una perla così merita una collana terminata.
Un inchino e au revoir
Flitwick
(Recensione modificata il 18/04/2023 - 06:54 pm)
(Recensione modificata il 18/04/2023 - 06:55 pm)

Recensore Veterano
16/04/23, ore 21:54
Cap. 2:

In questo secondo capitolo il mistero più che chiarirsi ci sembra infittirsi. Ma è giusto che sia così ;)
Permango, almeno per ora, nella mia opinione che il motivo del viaggio di André non implichi, necessariamente, l'intenzione di allontanarsi da Oscar (allontanarsi a lungo termine, intendo) e che, soprattutto, debba avere una spiegazione del tutto plausibile.
Apprendiamo però, in aggiunta a quanto già sappiamo, che si tratterà un'esperienza "almeno in parte, penosa".
Aspettiamo il seguito con estrema curiosità.
A presto.
Octave

Recensore Veterano
16/04/23, ore 20:27
Cap. 2:

Buonasera Cunegonda, questa tua storia mi incuriosisce sempre di più.
Ho trovato l'immagine della camicia stropicciata profetica. Inevitabilmente mi ha fatto pensare alla camicia strappata: "E, invece, quella adesso gli penzolava stropicciata dalle mani: una cosa ben fatta, una cosa fatta con amore, rovinata.".
Ma quale sarà mai la ragione del ritorno di Andrè nel paese natio? Una questione di famiglia?
Aggiorna presto!
 

Recensore Junior
16/04/23, ore 18:22
Cap. 2:

É una storia bellissima! La sto leggendo con molto entusiasmo! Complimenti !

Recensore Master
16/04/23, ore 15:01
Cap. 2:

Mia carissima,
amo André Breton, e amo la tournure dei tuoi periodi: due ottimi motivi per cui mi dispongo a leggere il seguito di questa tua storia con molta curiosità, dopo aver gustato questo aggiornamento.
Quanto è bello il particolare dello sguardo di Oscar che segue, incredulo, André in procinto di partire; quanto è tenero André, che, accartocciando la camicia "croccante di amido" (bellissima immagine: mi sembra di risentire il suono delle camicie bianche che mi inamidava la nonna...), pensa al lavoro della stiratrice che aveva , a sua volta, certo pensato al prodotto della sua fatica posarsi sui muscoli guizzanti del giovane, sui quali avrà non poco fantasticato: una cosa fatta con amore andata rovinata. Come il suo rapporto con Oscar: o forse no? Amo che ci sia un mistero da dipanare, e resto dunque in attesa. Ciao, cara, e buona domenica,
d

Recensore Veterano
16/04/23, ore 14:54
Cap. 2:

Ciao Cunegonda! Questo secondo capitolo conferma la mia aspettativa sulla tua storia, ma non voglio darti altra ansia da prestazione, sia chiaro! 😄 Anche se ho capito solo ora che Andrè davvero deve partire per fare qualcosa. Non ti nascondo che avevo creduto fosse solo una scusa per allontanarsi da Oscar. E infatti non capivo cosa avesse effettivamente detto al Generale e alla nonna. Forse aveva accennato qualcosa riguardo ai suoi sentimenti verso di lei? Mi sembra di capire quindi che non è niente del genere.
Oscar è risentita e forse anche un po’ gelosa? Possibile che durante il loro colloquio del primo capitolo, quando lui le dice che è una faccenda privata e personale e che entrambi sono adulti abbastanza per avere segreti, non le baleni che Andrè possa avere una vita intima? Che non prenda in considerazione ci possa essere un’altra donna nella sua vita?
Vediamo in quale direzione andrà la storia. Sono molto curiosa ☺️

Recensore Master
16/04/23, ore 12:42
Cap. 2:

Scusa, ma i misteri su André rimangono: cosa sta andando a fare laggiù? Ciò che è certo è la palese gelosia di Oscar per la decisione di lui.. stai a vedere che la sua partenza è una forma di ripicca per quella di lui!!

Recensore Master
16/04/23, ore 11:59
Cap. 2:

Ciao Cunegonda, non ti nego che il precedente passaggio avesse lasciato in me una certa qual curiosità per tutto il mistero che girava intorno alla decisione di André di fare questo viaggio in solitaria, al fine di cercare ancora non ho compreso bene cosa, a parte delle risposte circa il suo rapporto con Oscar.
Lo vediamo mentre si prepara, con una certa titubanza, come se di quell’esperimento che vuole mettere ugualmente in atto non fosse completamente convinto. Ci aveva pensato per parecchio tempo ma ora che era venuto veramente il momento di agire, un sacco di perplessità sembrano palesarsi alla sua mente. Una situazione davvero inusuale quella che si trova a dover affrontare in questo frangente, in quanto loro due avevano sempre fatto tutto quanto praticamente insieme, sin da quando Palazzo Jarjayes era divenuto, in un certo qual modo, anche casa per André.
Mi è piaciuto come lo hai rappresentato, mentre componeva i suoi bagagli e, tra una riflessione e l’altra sorta in quel contesto, con un moto di stizza ha stazzonato una delle sue camicie ben stirate da una delle cameriere di palazzo, come fosse una manifestazione di dubbio sui propositi che aveva deciso di compiere. Sa che prima di partire avrebbe dovuto andare a salutare Oscar, anche per non lasciarsi in un modo tale che sarebbe parso diverso e più definitivo di ciò che realmente era.
Anche Oscar sta pensando, inevitabilmente, che, tra poco, lui sarebbe partito e non sarebbero rimasti insieme come sempre. Lui verso una destinazione non rivelata e lei insieme a Rosalie per il soggiorno presso la villa in Normandia.
Il loro ultimo incontro è direi quasi asettico: ognuno ha paura di incontrare lo sguardo dell’altro per il timore di leggere cose che è meglio restino avvolte, per il momento, in un limbo. Poche parole, nessun gesto consumano quel loro congedarsi, ma con la prospettiva di ritrovarsi quando tutto si sarà compiuto.
Un saluto anche alla nonna, la quale, premurosa come sempre, gli ha preparato una sacca con delle provviste e vorrebbe donargli anche del denaro che lui rifiuta, poiché quello che deve fare, evidentemente, deve scaturire solo da se stesso. André ha confermato alla nonna di non aver fatto parola della destinazione con Oscar e la prega ardentemente di mantenere il riserbo, proprio perché vuole almeno pensarla in serenità durante il suo periodo di riposo, anche se riflettendoci bene sopra, una tale situazione, con troppi segreti o vuoti, possa ingenerare solo una marea di dubbi e quindi appesantire la mente anziché distrarla.
Ma ciò che deve fare André ha a che fare con il suo passato, a cui forse vuole mettere la parola fine, e quel viaggio servirà a quello scopo e a comprendere come possa essere vivere lontana dalla persona che occupa la maggior parte del cuore e della mente. La nonna sa bene cosa si agiti nell’animo di suo nipote, ma è cresciuto e deve lasciare che agisca secondo quanto sente.
Molto intensa la scena finale, con André che si avvia verso le scuderie, non voltandosi più verso il palazzo dalle cui finestre una figura dallo sguardo accigliato lo stava osservando ancora non capacitandosi del suo agire.
André si congeda anche dal cavallo di Oscar, Cesar, affidandola a lui affinché le possa stare vicino e la assista sempre. Con la cura e la gentilezza consuete stabilisce di fatto un rapporto con l’animale, con quel parlargli all’orecchio, dandogli uno zuccherino, segno dell’affetto che lo lega sia a lui che alla sua padrona e della momentanea difficoltà di abbandonare entrambi.
Il viaggio è cominciato con lui che diviene un puntino indistinguibile sull’orizzonte, seguito sicuramente fino a quando è stato visibile da due impenetrabili occhi celesti.
Sempre più incuriosita e attratta dalla tua narrazione attendo l’evolversi della situazione.
Un caro saluto.

Recensore Master
16/04/23, ore 08:54
Cap. 2:

Molto coinvolgente questo racconto, credo per il modo delicato con cui ce lo racconti e per la forte caratterizzazione dei personaggi che sono proprio loro.
Intuisco che André torni al suo paese natale per trovare qualcosa del suo passato, per scogliere qualche nodo, ma non riesco a capire come questo sia allora un test in riferimento al pensiero sulla possibilità di fuggire da lei.
Aspetto quindi con ansia gli aggiornamenti per poterlo scoprire
(Recensione modificata il 16/04/2023 - 08:59 am)

Recensore Junior
14/04/23, ore 17:24
Cap. 1:

Sfido chiunque a non rimanere incuriosito dall'introduzione di questa storia! Il link si apre da sé, e si legge in un istante fin troppo breve. Non so dove André prenda tutta questa pazienza, ma l'ho sentita forte e chiara in queste righe... e l'ostinazione di Oscar, che più volte sembra rimanere sconcertata e meravigliata dalla 'vita fuori dal [suo] palazzo' di lui.
"Se tuo padre non ha avuto da ridire e mia nonna non mi ha picchiato con il mestolo, non può essere nulla di così disdicevole, non credi?"
E' lui, è proprio lui! E quanto ho riso. Quanto mi manca questo André... aspetto il seguito, complimenti Cunegonda e ricambio gli auguri di Pasqua anche se decisamente in ritardo.
Lucrezia