C'è da dire che, dopo tipo i due giorni lavorativi PEGGIORI di tutta la mia vita - per ora -, passare il primo pezzo di fine settimana assieme a Erika e company, è enormemente terapeutico.
Tra l'altro, guarda un po'! A sto giro nemmeno ho fatto il waiting game di un giorno prima di recensiriti! Ma onestamente, a sto giro non potevo. diciamo soprattutto che definire questo appena letto come un 'capitolone' e spaventosamente e terribilmente riduttivo.
Quasi offensivo anzi.
In sostanza, carissima, questo è stato decisamente il punto cardine della vicenda, con tanto di spiegone inquietante e l'inizio ufficiale della Quest di storia principale.
Spero i Boss segreti non siano troppo forti.
Minchiate a parte, l'inizio capitolo è stato veramente molto figo. Primo, perché quando in una storia i personaggi secondari con una storia, che però vengono solo menzionati e basta, quando tornano un pochettino più avanti nella trama con qualcosa da dire e da fare, sono sempre apprezzati. Steven parte subito bene, anche perché il fatto che la sua prima presentazione sia il parlare in modo così affabile e amichevole con due persone fa capire che è uno BRV.
Certo, cambia subito atteggiamento con Erika.
Ma minchia.
Vuoi davvero fargliene una colpa?
Che poi ok, non mi pare sia mai stata direttamente implicata nella rovinosa caduta della sua vita, chiaro, ma è giustificabilissimo l'astio nei suoi confronti visto che era un'affilliata di suo padre.
Che caspita, siamo messi bene con 'figure genitoriali maschili' in questa storia. Sicuramente però Erika se l'è vista meglio con un padre semplicemente assente e non uno che fà letteralmente della sua esistenza l'unico scopo di rovinare la vita del figlio solo perché a quest'ultimo piace il ca- dicevamo, non uno degli incontri più leggeri e non caustici della storia.
Al contempo, tuttavia, qua vediamo il vero potenziale di Erika.
Perché alla fine, questa donna è pur sempre un'assoluta unità nel campo finanziario, e possiamo decisamente vedere che se mette tutto il suo carisma, la sua cazzimma e le sue maledettamente cool abilità oratorie per il bene, è una gioia per gli occhi.
Chiaro.
Mi tocca ammettere che in Economia Aziendale ero tipo uno scarpone - e lo sono tutt'ora. più brava mia sorella ma studia lingue - e quindi di tutti questi campi non ci capisco letteralmente un H. Però mi fido sulla parola da redemption arc e faccio il tifo per lei. Tra l'altro, mi piace che hai appuntato che ciò che sta facendo non lo fa esattamente a cuoricino leggerissimo, perché così facendo si sta prendendo indubbiamente richi non da poco e rischia anche di inimicarsi gente decisamente più potente e stronza di lei, e quindi l'iniziare questa nuova attività per il suo ragazzo e company potrebbe anche essere un piano B nel caso la sua vita dovesse rischiare di andare a rotoli.
Che sì, parole grosse, ma se faccia da Kuller ha rovinato così a schiocco le dita la vita del figlio solo perché omosessuale, non oso immaginare cosa potrebbe fare alla nostra amatissima.
Quindi insomma, il rischio che la prossima macchina rossa che quasi l'ammazza non sia solo guidata da una CRETINA ma da letteralmente un sicario pelato con un codice a barre sul collo, è alta.
Però, sinceramente? Ce la vedo come segretaria sexy di una superpotenza mondiale di meccanica, quindi props to her.
Inoltre, adorabili i due ragazzi. Non sei andata deep, ma hai comunque reso bene la loro chimica. E anche quella di Erika e Lukas, sempre di più.
Less is more, e ci riesci molto bene.
Tra l'altro, si consolida sempre di più il fatto che sti due sono personalità entrambe molto forti. In modo diverso, possiamo dire, perché dove Erika è magari più gelida e calcolatrice, Lukas e sicuramente più emotivo.
E si incazza.
Minchia se s'incazza.
Mi son sbagliato a considerarlo un Golden Retriver, prima.
E più un Dobberman, in un certo senso.
Tra l'altro l'atteggiamento da Jun di Tomo-chan del nostro metalmeccanico esce da tutti i pori - soprattutto per quella sua fuoriuscita di gelosia verso Marko un po' A CASO perché tipo... dai. Ti pare che ci sia del tenero tra Erika e quel poverino che probabilmente sarebbe anche solo terrorizzato da offrirsi a raccogliere una penna da terra? - e ciò me lo fa ancora più voler bene.
Comunque, chiuso il sipario sui rapporti interpersonali, si va avanti con la trama: in primis, scopriamo la backstory più in depth di Estela, che mi chiedo... sono personaggi realmente esistiti questi? E' una domanda stupida, ma sono ignorante su molte cose quindi non vorrei dire stupidagigni. Detto ciò, sembra quasi che per slavare le anime nel Treno serva:
1: permettere che altri conoscano la loro storia
2: far sì che quegli altri perdonino le loro colpe... anche quando non ci sono.
Insomma: proprio un bell'hobby per una donna appena uscita dalla convalescenza! Oh mamma, i feel everything... forse era meglio continuare a pensare fosse tutto un sogno.
Anche perché sti cazzi.
Non è che l'America è esattamente dietro l'angolo.
Ma comunque, non sarebbe una storia se non ci fosse la mega quest da svolgere, no? Detto ciò: Mika.
Ommioddio, Mika.
Ti conosco da poche righe, e già ti voglio bene.
Certo, non posso condonare la tua esattamente non proprio innocenza negli eventi... però porca troia, DAI: io che mi ero già fatto film mentali su chi potesse essere una delle causa dell'anchilosazione quasi permanente di Erika, forse un cliente insoddisfatto e - lo ammetto - pensavo potesse essere anche tipo Carmen super mega incarognita, invece è solo una RINCOGLIONITA che invece di andare a pregare le sue divinità quella sera ha deciso di fare Dominic Toretto dei poverissimi.
Ammetto che Lukas è stato un signore nel suo comportamento.
Perché se fosse stato un vero propotore della parità dei sessi come Kazuma, Mika se ne usciva da quella casa dopo la potenza d'impatto di un calcio rotante sul suo bel musino tutto lentiggini.
Ma nonostante ciò, non la odio: alla fine, si è in primis scusata sentitamente perché sa di aver fatto la cazzata, e poi non è scappata non appena ha fatto il danno ma ha anzi tentato di fare del suo meglio per aiutare Erika. Le ha incrinato quattro costole nel processo, eh, però dai. Inoltre, letteralmente questa piccoletta ha fatto partire la trama e ha permesso a quattro anime nel purgatorio di avere una speranza di scappare.
Quindi non tutto il male viene per nuocere.
Continuo a condividere l'incazzatura di Lukas, inoltre, però alla fine non è lui che ha rischiato di creparci, quindi se Erika decide di lasciar correre easy, diciamo.
(Tra l'altro sono io, o Lu ha tipo un grave problema nella gestione della rabbia? Dico io, eh!)
Comunque sia, tutto questo macello fa da sfondo a quello che è, finalmente, il pezzo di lore definitivo della storia: il Treno non è un Treno,ma è un'aspetto di un luogo liminale - DETTA! DETTA LA PAROLA MAGICA CHE MI FA CAPIRE PERCHE' AMO STA STORIA - dove chi deve pagare pegno rimane per un po', a soffrire e piangersi addosso finché finalmente non ci si capacita di dire che è il momento di ricominciare un nuovo ciclo.
Che figo.
Soprattutto la menzione del 'liminale' che è la mia ossessione assoluta.
Parlo da persona che ogni volta che nella vita di tutti i giorni capita in un luogo dove la realtà sembra contraffatta, tira fuori il telefono e fa una foto.
Sto male.
Comunque sia, altro reveal gigantesco, il nome delle creature che non devono essere nominate: gli Slaugh. Confesso: io amo le creature in una storia fantasy/sovrannaturale/horror. Sono letteralmente anche il motivo che mi spinge a scrivere, il poter portare su carta i mostri terribili che mi circolano nella testa. E alle volte, quando questi mostri vengono direttamente dalla mitologia reale umana, e non da universi fittizi, io vado in brodo di giuggiole. Tra l'altro, tipo, i celtici hanno tipo uno dei bestiari più giganteschi dell'UNIVERSO quindi c'è solo l'imbarazzo della scelta. Tra l'altro: i Kelpie erano i cavalli marini che ti fanno annegare se provi a cavalcarli, giusto?
Io adoro in assoluto la figura del Nuckelavee, che letteralmente è un mostro Lovercraftiano/un centauro che ha perso la battaglia contro la metanfetamina.
C'è da dire però che sti celtici hanno un accanimento contro i cavalli che mamma mia...
Dicevamo che, in pratica, queste ombre sono fondamentalmente anime dei defunti che non hanno mai trovato pace e hanno perso loro stesse, rimanendo fondamentalmente solo sagome vuote e oscure che provano un super mega rosico per chi ancora sta tentando di fare pace con il mondo. Insomma, come avevo previsto, ciò che accade sul Treno non è esattamente voluto da una volontà superiore.
Non una benevola, quantomeno.
Mi piace. Il concept di spettri che non trovano pace e diventano demoni mi affascina da Bleach, quindi sono super mega in hype.
Non credo vedremo mai Erika brandire una Zampakuto, ma adesso sto chiedendo troppo ey?
Ma ciò detto, veniamo finalmente anche a capire cos'era quel bracciale trovato a caso nell'inventario di Erika: fondamentalmente, un regalo dalla nostra Dominic Toretto Pagana di pronta guarigione, con aggiunta di qualche runa di protezione per non diventare spuntino di Hollow Celtico. E meno male che me lo hai spiegato perché già lo avevo notato, però ero tipo in ansia di fare la figura del cretino pensando che fosse un item lasciato da qualcuno sul treno e fuoriuscito nel mondo della veglia, di cui mi ero dimenticato.
Mi conosco troppo bene e so di essere in grado di fare sti scivoloni.
Comunque sia, sfiorato il quasi tentato omicidio da parte di Lukas, ecco che arriva la mail da parte di Carlo Castelli, e si va in Italia, signore e signori!
Tra l'altro, mi sento tirato in causa perché mia nonna materna aveva quel cognome.
Devo indagare sul mio passato?
Gran delivery, carissima, e aspetto con ansia il prossimo!
A presto!
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