La nostalgia. Una volta ne ho parlato con la psicologa, sai? Stavamo valutando cosa per me è doloroso, cosa è triste e cosa, invece, mi provoca nostalgia. E io ho definito un evento, non ricordo quale, come "solo nostalgico". Lei mi ha risposto:
"Guarda che quel "solo" non c'entra. La nostalgia non è tristezza, è di più. E' un sentimento molto potente."
E questo mi ha fatta riflettere molto. Non l'avevo mai vista, la nostalgia intendo, sotto questo aspetto. Pensavo fosse meno forte della tristezza, e invece ho scoperto, anche sulla mia pelle e dopo quel discorso, che in realtà non è affatto così.
Quindi, quando ho letto "Camelia rosa (nostalgia)" mi sono detta:
"Io non so come sia una Camelia rosa, però il colore rosa di solito porta un sorriso, porta gioia, è sinomimo di delicatezza."
Non posso vederlo, ma lo immagino, okay?
E invece qui il fiore è associato alla nostalgia. Mi piace molto il contrasto tra il rosa e la nostalgia. E' d'impatto. Sono stati bravi, quelli del Writober.
Quindi, quando ho letto:
"«Nii-san, secondo te cos'ha la mamma?»"
mi sono subito preoccupata. Che cos'avrà Mikoto? Come mai è così silenziosa? Certo, tutti abbiamo i nostri momenti/le nostre giornate/i nostri periodi neri, no o storti (dipende, ovviamente, da situazione a situazione), e mi dispiace vederla così. Quindi anch'io mi domando cos'abbia. E forse in realtà lo so. Vediamo se ho indovinato.
E' ovvio che Sasuke sia preoccupato: vedere la propria mamma non stare bene, rendersene conto, è difficile e doloroso. Io lo so bene. Anche troppo bene, benché per motivazioni diverse e che tu conosci benissimo.
Update: stavo recensendo questo capitolo ieri, ma poi è venuta la mia Educatrice e ho, tra virgolette, perso tutta la mattinata. In più ho anche scritto un po' nel tardo pomeriggio, per cui non sono riuscita a continuare.
Però, prima di proseguire ti voglio dire due cose.
Primo: ho letto tutta la storia ieri mattina, per cui ora la recensisco.
Secondo: mi ha ispirata un sacco, e con l'espressione "un sacco" intendo veramente tantissimo, un botto, come si suol dire, perché vedere Itachi e il fratello più piccolo (quanti anni potrebbero avere?) che regalano un fiore alla mamma e le scrivono un biglietto ha ispirato anche me. Ho letto la tua storia e ho pensato:
E se facessi una cosa del genere?
Noi non siamo il tipo di famiglia che si fa regali, di solito, non se non è Natale, e comunque anche in quell'occasione i miei genitori se li fanno tra loro e li fanno a noi, ma noi non ne abbiamo mai fatti a loro. In ogni caso, ieri ho chiesto alla mia Educatrice di andare insieme a comprare dei fiori per mia mamma. Un negozio era chiuso, delle bancarelle vendevano fiori con mazzi già fatti, soprattutto natalizi, mentre io volevo creare un mazzo mio. Prima avevamo guardato su internet:
Fiori da regalare alla mamma. Quali?
E avevamo trovato varie cose interessanti. Per fortuna, il terzo negozio era aperto, e una signora molto gentile mi ha detto quali fiori aveva. Ha fatto per me un mazzo di Gerbere e qualche altro fiore, ci ha messo delle foglie verdi e altre colorate di finto oro. Era un mazzo, mi hanno etto, pieno di luce, comele lucine di Natale. Hio scritto con il pianogomma:
Ti voglio bene mamma grazie
e le ho portato tutto sul posto di lavoro. E' stata felicissima, e quando è venuta a casa ci siamo abbracciate. E' stato bello vederla così contenta, dopo l'anno difficile che anche lei ha passato. Ora i fiori sono in acqua, in un vaso sopra il tavolo del salotto. E tranquilla,i miei gatti non ci saltano sopra. Lo facevano una volta, ma hanno imparato che non si deve.
Quindi, grazie perché questa storia mi ha ispirata a fare un bellissimo gesto. L'idea è stata mia, ma se non fosse stato per te, Itachi, Sasuke e la loro mamma, che ha raccontato questa bella storia d'amore, non mi sarebbe mai venuto in mente. E' arrivato tutto all'improvviso, quando sono giunta alla fine del tuo angolo autrice.
"Mikoto è proprio lì con loro, ma girata di schiena, verso il lavabo, e quei sussurri gli arrivano ovattati, indefiniti."
Hai scritto "gli arrivano", ma si tratta di una donna, quindi è "le arrivano".
Sì, capisco bene. Come sappiamo tutti, quando abbiamo la testa da un'altra parte, facciamo fatica a concentrarci su cosa o chi ci sta intorno, sui discorsi che gli altri fanno, anche se parlano di noi. Prima mio papà mi ha chiesto un'opinione su una cosa, e io ho sentito a mala pena perché stavo pensando a qualcos'altro. Solo quando gliel'ho chiesto ho capito che si stava rivolgendo a me e non a mia mamma che, in quel momento, era di sopra.
Povera Mikoto!
Sì, Sasuke, tesoro, la tua domanda è davvero intelligente. Perché una persona può isolarsi anche quando pensa a qualcosa di bello, come faccio io quando penso a te o alle altre mie amiche, Vavi.
Mi piacerebbe assaggiare una tisana di Mikoto. Sono sicura che sarebbe deliziosa! Poi io amo le tisane, una mia amica me ne ha regalata una scatola completa a giugno e non sono neanche a metà XD. Però ogni tanto me ne faccio qualcuna, per rilassarmi. Mi sa che una, stasera, me la preparo, visto che mi hanno insegnato come si fa.
Come mai non ha mai raccontato ai figli come si sono conosciuti lei e il loro papà? E perché loro non l'hanno mai chiesto alla mamma? E' strano.
Comunque, mi è piaciuto tantissimo questo passaggio.
"Itachi ricorda che, quando Sasuke era ancora molto piccolo, spesso ci andavano tutti e quattro insieme. Si trattava di una serata molto suggestiva; banchi e chioschi erano aperti fino a tardi, e lui che amava i dolci poteva rifarsi gli occhi e le papille gustative con l’enorme varietà di proposte culinarie disponibili. Inoltre, c’era sempre un’atmosfera di festa e di allegria, per non parlare dell’accensione delle lanterne a mezzanotte, quando il cielo diveniva puntellato di migliaia di fuocherelli luccicanti. Sasuke, forse, era troppo piccolo per ricordarselo."
Cosa numero uno: ti prego, scrivi una OS con Sasuke piccolo e loro che vanno, come famiglia felice, a questa festa della lanterne. Ti prego! Io voglio vedere questi bambini! Non li conosco bene e ci ho fatto pure un disegno che ho attaccato per ricordarmi di quanto in questa raccolta li stia amando, per cui... Magari, mettiti anche questa nel cassettino delle idee, se ti va. :)
Hai descritto benissimo quella serata particolare, e le tradizioni di famiglia sono sempre bellissime. Ognuna ha le sue, ma è proprio questo il bello. Per curiosità, la festa delle lanterne esiste davvero in Giappone, o è qualcosa che accade nel manga? O nell'Anime' O te la sei inventata tu? Perché, se si tratta della terza opzione, sei stata ancora più brava! Io, che sono non vedente, grazie a te sono riuscita a immaginarmi tutto come se fossi stata lì con loro quattro, sia il cielo, sia la felicità dei bambini, in particolare di Itachi, sia i dolci che il bambino mangiava (come sai amo il cioccolato e i dolciumi in generale, quindi figurati se non mi sarei strafogata, se ci fossi andata). Comunque, più di tutto mi ha colpita il fatto che, in poche righe, nel giro di qualche frase, sei riuscita a descrivere un momento familiare molto intimo, per quanto ci fosse stato tutto il villaggio a quella festa.
Una conoscenza alquanto insolita, quella fra Fugaku e Mikoto, ma le loro mani che si sfiorano... NOn lo so, anche se odio lui, la cosa mi ha colpita. Sono sicura che fosse una persona diversa, una volta.
Eh, Sasuke, infatti. Hai iniziato tu il discorso, ora ti sorbisci la storia d'amore dei tuo i genitori con tanto di particolari hahaha XD. Comunque, se ti fa senso anche uno sfioramento di mani, cosa penserai dopo?
"Scgli me" più una camelia. Senza essersi parlati e conosciuti? Spero l'abbiano fatto in seguito, però sì, in parte è imperativo come ha detto Itachi, in parte (non so come siano le camelie, me le descrivi?), se Mikoto lo ritiene un fiore bellissimo e pensa che il gesto sia romantico... Sì, può darsi. Sono felice per lei, se lo pensa. Io credo che questo, o almeno voglio pensarlo (Giulia, smettila di ripetere la parola "pensare", damn it!), che si sia trattato di un'infatuazione, che poi si è trasformata in amicizia, in innamoramento e in amore con la a maiuscola, cioè quello di coppia.
E hai ragione quando dici che, probabilmente, in realtà si è trattato di un matrimonio combinato. (Immagino che il manga sia ambientato in un'epoca antica, giusto? Tipo nel Medioevo o prima? Ti avevo già posto questa domanda, mi pare, ma non ricordo se mi hai risposto. Non mi sembra, per cui te lo chiedo di nuovo e, per questo, mi scuso. Non voglio annoiarti o darti fastidio).
Comunque, i matrimoni combinati esistono, purtroppo, ancora oggi in alcune zone dell'Asia, e credo sia una cosa molto triste. Tempo fa, fino all'Ottocento, accadeva anche qui, ed era considerato normale. E' ovvio che per noi moderni sia scandaloso, che facciamo fatica a calarci nel, come dire, modo di pensare di quelle epoche, di vedere le cose, il mondo, le tradizioni con gli occhi di chi ci ha preceduti, e più indietro si va, più fatica si fa. Comunque, sono felice che tu abbia voluto immaginare una storia d'amore diversa per Mikoto e Fugaku, una in cui si sono trovati e amati liberamente.
"«Oh no, era la cosa più romantica che qualcuno avesse mai fatto per me! E poi, alla fine della serata, ci scambiammo il nostro primo bacio».
«Bleah» è l’ovvia conclusione di Sasuke che, per quella mattinata, di smancerie ne aveva avute abbastanza.
Come risposta, si becca un’affettuosa scompigliata di capelli dalla mamma."
Oh, mio Dio Vavi, questa scena mi ha fatta morire! Sto ridendo così tanto che mi devo trattenere, altrimenti mi sentono i vicini XD e poi rischio di sbattere la testa sulla tastiera XD. Hahaha oddio , se ha detto "Bleah" significa che non dev'essere molto grande, mentre Itachi mi pare più colpito.
Bellissimo il gesto che fanno per la mamma: comprarle una Camelia e scrivere un biglietto del genere. Sarà stata felicissima e li avrà abbracciati e baciati e ringraziati, come mia mamma ha fatto con me! Si sarà emozionata un sacco. Insomma, se racconti una cosa, anche importante come questa, non ti aspetti un regalo. E, invece, i suoi due figli la sanno sorprendere.
Come sempre, però, le cose che mi colpiscono, quando c'è Mikoto, sono l'amore e l'affetto che prova verso i figli. E' dolcissima, gentile, buona, ama i suoi figli come ogni giusta madre dovrebbe fare, e li ama incondizionatamente. Dettagl iall'apparenza insignificanti, o quanto meno semplici, come un bacio sui capelli a entrambi, cosa che fa ogni mattina, il che è bellissimo e una cosa super dolce, e il fatto che li scompiglia a Sasuke dopo che ha detto "Bleah", sono una dimostrazione di quanto li ama attraverso i gesti, non solo le parole. E penso che questo sia stupendo e mi lascia senza fiato.
Ripeto: sai scrivere di mamme e bambini, quindi lanciati! Fai come me! Scrivi di mamme e bambini!
Non è un ordine, ovviamente. Non è nemmeno un'imposizione, figurati! Però, secondo me, saresti brava.
Complimenti anche qui! Rileggerla e concludere la recensione mi a tirata su. E' l'unico modo in cui posso starti vicina, in questo momento, oltre a pensarti sempre, cosa che mi viene automatica e naturale.
Ti voglio bene,
Giulia
P-S.: per non dimenticarmi ciò che avevo scritto fino a ieri, mi sono salvata il primo pezzo di recensione in un file. Lo facevo anche una volta, quando recensivo storie lunghe, con capitoli dlunghi che non riuscivo a leggere in un solo giorno (perché anche uno solo era molto, molto corposo) e quindi per non perdermi nulla usavo questa tecnica.
E comunque sì, se te lo stai chiedendo, ti meriti recensioni così lunghe e dettagliate, anzi, te ne meriteresti ancora di più, te l'assicuro! |