Recensioni per
Uchihatober
di Vavi_14

Questa storia ha ottenuto 65 recensioni.
Positive : 65
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/12/24, ore 21:28

Questa è la mia preferita proprio perché così malinconica. I sentimenti di Sasuke, diciamo così, "post Itachi" trovo sempre che siano terribilmente sottovalutati, come se Sasuke stesso avesse perso valore all'esaurisrsi del suo odio / amore verso il fratello, come se fosse stato creato in funzione dello stesso Itachi. Perciò, mi fa piacere vederti prendere in considerazione questo aspetto.
Il suo dolore che resterà latente, i dubbi, quegli appigli che ora Sasuke cerca ovunque, anche se immaginari. In un fiore, in un soffio di vento. Quello che gli occhi di Itachi, pensa, portino con sé, una parte del suo Nii - san comprensiva anche di un pizzico della sua coscienza. Sasuke ha bisogno di attaccarsi alla certezza che Itachi sia sempre lì con lui, che ascolti i suo perdono e che abbia chiara il suo, ormai appurato, ruolo di eroe salvatore di Konoha.
Naruto sa che Sasuke ha bisogno di attaccarsi a tutto questo per lenire quel dolore che non lo abbandonerà mai per il resto della sua vita. Se non è amicizia questa.
Ancora più apprezzato, e gradita ciliegina sulla torta, l'angolino, diciamo così, ItaNaru finale. Un'amicia che un giorno, in un What if, mi piacerebbe vedere.
Non so quante volte l'ho riletta questa.

Recensore Master
07/12/24, ore 22:33

E qui arriviamo a una delle mie preferite, quella che, ti avevo detto, avevo gletto proprio il 30 ottobre, se non ricordo male, e che mi era piaciuta tantissimo. Per questo ho voluto tenerla come ultima. Mi tirerà su.
(Ah, non c'ntra niente, ma due anni fa avevo iniziato a leggere una fanfiction anche se l'autrice l'aveva abbandonata. E' su AO3, un Crossover tra Frozen e Tarzan. Parla di adozione. Comunque, oggi stavo malissimo, entro per caso e... L'autrice l'ha ripresa! Mi ha ringraziata per i commenti che avevo lasciato e ha detto che sono stati anni difficili, ma che ora aggiornerà a giorni alterni fino alla fine della storia, e ne sono davvero felice. Era da un po' che non entravo, e ha pubblicato cinque capitoli in più, quindi ora sono tredici e non nove, e li leggerò in questi giorni. Volevo parlarne solo per dire che, a volte, anche le cose più semplici come una bella fanfiction, come quella o come questa, possono tirarci su il morale e farci sentire meglio. E in quel caso i lbambino ha un anno e mezzo, e si parla sempre di bambini, quindi associo alla purezza anche lui).
Ma passiamo alla tua storia.
Mikoto incinta mi fa troppa tenerezza, e il fatto che dica a Itachi che, secondo lei, a Sasuke piace la voce del piccolo è una cosa dolcissima. Anche perché è incinta di quanto, sette, otto mesi? Mi pare che nell'ottavo mese di gravidanza i bambini comincino a sentire dei suoni, ad esempio se la mamma appoggia un carillon sul pancione. Me lo diceva mia zia quand'era incinta di uno dei miei cugini, la prima dei tre bambini che ha avuto, mi pare, o la seconda? No, la prima.
"il desiderio di rientrare a casa il prima possibile e ritagliarsi un momento, anche solo qualche istante, per stare con sua mamma."
Aww, che cosa dolce!
Itachi ci pensa un po' su. Aveva spesso qualche domanda da fare, "voleva essere pronto per quando sarebbe diventato ufficialmente un fratello maggiore."
Sì, anch'io non vedevo l'ora di tornare a casa da scuola per passare un po' di tempo con mia mamma, quando era incinta di mio fratello, perché ha avuto una gravidanza difficile, perciò non lavorava ed era sempre a casa, a letto o sdraiata sul divano. Doveva alzarsi il meno possibile. Non è stato facile, per lei.
Anch'io ponevo tante domande su come sarebbe stato mio fratello o mia sorella (non ho saputo se era maschio o femmina fino a quando non è nato, e mia mamma l'ha detto a mio papà solo mentre era in travaglio XD XD), e penso che ogni bambino faccia questo e che sia una cosa giusta e bellissima quindi sì, Itachi, fai tutte le domande che vuoi! Ma proprio tutte tutte tutte, anche quelle che ti possono apparire sciocche o stupide, perché in realtà non ce ne sono, quando si sta per diventare fratelli maggiori, credimi. Ed è importante essere attenti, premurosi e preparati, pronti ad accogliere e ad amare e a proteggere e a prendersi cura di questa creaturina che deve nascere. Lo capisco al milleuno per mille.
"«Dici che gli piace la mia voce?»
Mikoto continua a passargli le dita tra le morbide ciocche nere. «Prova a parlargli».
Allora Itachi poggia delicatamente la guancia sul ventre rigonfio: chiude gli occhi ed attende, ascolta, per un po' si lascia cullare dal respiro e dal battito del cuore della mamma."
Bello il fatto che Itachi ponga, appunto, quella domanda dopo la constatazione della mamma e che lei lo incoraggi a parlare con suo fratello. E' importante, per i bambini, sentire che gli altri, da fuori il pancione, parlano loro. Non solo la mamma, anche le altre persone. Io mettevo anche la bocca sul pancione della mia mamma, perché mi diceva che così lui o lei mi avrebbe sentita di più.
Itachi parla al fratello proprio come se fosse lì, e in effetti è proprio così, piccolo! Tuo fratello c'è. Non è ancora nato, ma c'è, quindi sei bravissimo a parlargli con tanta naturalezza delle cose che impari. Che bravo bambino che sei, tesoro!
(Come vedi, qui i sentimenti che provo per Itachi sono del tutto diversi dai capitoli precedenti, ma è ovvio).
"Proprio in quell’istante, un movimento lieve sfiora il palmo del maggiore. I suoi occhi si spalancano, sorpresi. Succedeva spesso, ma lui ogni volta se ne meravigliava; il che lo rendeva ancora più straordinario, dato che c’erano davvero poche cose in grado di stupire il piccolo Itachi."
Sentire i calcetti di un ambino è una sensazione bellissima, e anch'io avevo paura che facessero male alla mamma, ma non è così. La mia diceva che era una sensazione strana, come di qualcuno che ti riempie il cuore e anche il corpo. Spero di poterla provare anch'io, un giorno. Dev'essere meraviglioso, per una mamma!
Oh, comunque aww, quanto è dolce Itachi che si preoccupa che alla mamma facciano male i calcetti! Piccino!
Dean al tempo non lo faceva, ma ciò che ha promesso Itachi a Sasuke è quanto Dean ha sempre promesso a Sam, e l'ha fatto fin da quando il minore era molto piccolo, ne sono sicura. Trovi anche tu questa, diciamo, somiglianza?
E sì, concordo in pieno: è bello avere questa "conversazione esclusiva". Lo adoravo anch'io. Sarei stata lì per ore, se non avessi dovuto fare quei noiosi compiti. Che palle! Poi quando mio fratello è nato, sarei voluta restare sempre con lui, e l'urgenza di tornare a casa da scuola per tenerlo in braccio e aiutare mia mamma a cambiarlo e a dargli il biberon (ha avuto poco latte, lei, purtroppo) era tantissima, ancora di più di quando era incinta. Tieniti anche quest'alra idea nel cassetto, eh? Che ne dici?
"«In realtà vorrei che tu nascessi subito» confessa alla fine, con aria quasi colpevole. «Perché non vedo l’ora di conoscerti».
E come ultima risposta, riceve, puntuale, un altro calcetto da Sasuke e un occhiolino dalla mamma.
«Hai visto? A quanto pare siete in due»."
Anch'io volevo che mio fratello nascesse subito e non vedevo l'ora di conoscerlo. Non avevo mai preso in braccio un bambino appena nato in vita mia. Piccolo sì, neonato mai. Con lui, l'ho fatto quando aveva un giorno. O forse due. Ma mi pare uno. Era minuscolo! E bellissimo! E lì ho capito, anche se inconsciamente, due cose: quanto lo amavo e quanto adoravo i bambini. E' grazie a lui se li adoro e se ne scrivo. Gliel'ho anche detto, l'anno scorso, ma la cosa non l'ha colpito molto come, invece, speravo avrebbe fatto. Pazienzza. Sarà che lui non sopporta i piccoli, invece.
Eh già, Itachi, anche Sasuke vuole conoscerti e non vede l'ora. Siete in due, come dice la tua mamma. Ti ha risposto con un calcetto proprio in quel momento, hai visto, tesoro?
L'innocenza e la purezza di Itachi sono genuine e stupende come quelle di ogni bimbo. E c'è anche la dolcezza di Sasuke, qui, che si fa sentire con i suoi calcetti. :) Ciao, piccolo!
E con questa storia meravigliosa, concludo questa incredibile raccolta.
Grazie per il viaggi oche mi hai fatto fare assieme ai personaggi delle tue fanfiction, Valentina.
Voglio bene a Mikoto, e a Shisui, Itachi e Sasuke quando sono bambini/adolescenti ma soprattutto bambini. Per cui, spero di leggere presto altro di tuo su questo meraviglioso tema, su qqualsiasi Fandom, anche quello dei BTS: i bambini.
Questa fanfiction le batte quasi tutte, è pari solo a quella in cui Sasuke cerca di, e poi riesce a, dire il nome di suo fratello.
Complimenti! Sei stata straordinaria in questa storia, hai superato te stessa! E hia dimostrato, ancora una volta, la dolcezza di Mikoto, che non solo parlava con Itachi e gli accarezzava i capelli e lasciava che parlasse con Sasuke, ma faceva sentire, di sicuro, la voce anche al più piccolo e ce l'aveva in grembo, quindi era con entrambi.
Spero che le mie recensioni ti abbiano fatto piacere, ti abbiano resa felice (anche se in alcune sono stata dura, oppure non sapevo bene come esprimermi), e che tante ti abbiano strappato un sorriso e che, in generale, tu sia stata felice che io abbia letto questa raccolta. Io lo sono stata, e mi dispiace abbandonare i personaggi.
Ti voglio bene, Valentina!
Giulia

Recensore Master
07/12/24, ore 22:01

Speravo ci sarebbe stata una storia in cui savresti parlato di ciò che provava Sasuke ed eccola qui. Ci avevo pensato spesso, negli scorsi giorni, ed è arrivata con la parola abbandono, una parola che ha un gran peso.
Ci credo che ti sia venuta quest'associazione! Non so con che forza sia rimasto a dormire a casa propria, dove ha trovato morti i suoi genitori (ah, qindi lui non c'era quando Itachi li ha uccisi... Credevo di sì), e hai espresso benissimo il suo dolore, lo smarrimento, la solitudine, gli incubi, e di sicuro il fatto di vivere lì ha acciuto la sua sofferenza. Non so come ci sia riuscito, ma forse non voleva lasciare i ricordi, per quanto facessero anche male. Non voleva lasciare quel posto, perché era l'ultimo in cui aveva visto i suoi genitori vivi per l'ultima volta, prima che Itachi gli portasse via tutto.
Ma possibile che nessuno si sia preso cura di questo povero bambino? Che non l'abbia adottato? Insomma, Itachi bollato va benissimo, ma Sasuke lasciato solo proprio no. E' un bambino di otto anni che h perso i genitori, e siccome non c'è più il suo Clan gli altri Clan lo lasciano da solo? Nessuno si cura di lui e tutto pesa sulle sue spalle? Ma siete pazzi? Cioè, siete dei deficenti senza cuore né cervello! Ma siete andati fuori di matto? Come pensate che un bambino possa sopravvivere a tutto questo? Che razza di idioti! E' rimasto solo. Ed è una cosa a dir poco orribile. A dir poco terribile. Io non so come abbia retto.
Su Itachi mi sono già espressa. E poco mi frega che venga ad ascoltare i lamenti di Sasuke e gli faccia fare sonni tranquilli. Anzi, non me ne frega niente, di lui, in questa OS. Lo vedo come il mostro che lo considera suo fratello, qui. E Sasuke ha tutte le ragioni del mondo per farlo.
Il fatto che sia rimasto solo mi spezza, ti giuro che mi fa una pena immensa. LLo adotterei io, se potessi, e lo manderei di sicuro in terapia in un contesto normale.
Per forza poi ha voluto uccidere suo fratello. Si è aggrappato al dolore per trovare la forza di vendicarsi. Perché ciò che ha vissuto poteva portare solo al desiderio di vendetta.
Giulia

Recensore Master
07/12/24, ore 21:42

Questa mi ha divertita. E' uno sketch (ma si scrive così? Boh) familiare e comico che mi ci voleva, dopo le due precedenti che sono state come pugni e calci allo stomaco e al cuore.
Ma guarda guarda Sasuke che ha paura del Vischio XD. E che pensa "E ti pareva" quando Sakura parla del fatto che, appunto, come sapevo io, chi si ama si deve baciare sotto quella pianta. Eh sì, si vede proprio che non li shippi XD. Mentre sembra che a lei piaccia lui, almeno un pochino, visto come arrossisce.
Itachi è il perfetto padrone di casa, che offre il tè e tutto, mentre Sasuke, forse a causa della giovane età, ha un po' meno il senso del rispetto, anche quando non utilizza l'onorifico, ma lì lo capisco, se è talmente scioccato... XD
Sasuke che prende Itachi per un braccio in modo istintivo per non fargli aprire la porta è stato bellissimo. Mi sono detta:
"Sasuke, sei proprio un furbetto come ha detto Itachi quand'era piccolo."
E da qui i miei sogni a occhi aperti su:
"Valentina, ti imploro, ti prego, ti supplico, ti scongiuro, scrivi di loro da piccoli!"
Comunque, a parte queste mie divagazioni su quanto ami i bambini e come tu ne parli nelle tue storie, anche in alcune di queste, Naruto me lo immaginavo un personaggio più attivo, invece dorme. Ma è perché è una persona pigra? Comunque non si è comportato bene. Ha mancato di rispetto a Sakura, a Sasuke e anche al Maestro Kakashi. Insomma, se devi fare una cosa devi farla, non è che puoi dormire, neanche se sei stanco, purtroppo. Spero si prenderà una bella, e meritata, sgridata.
E' chiaro come il sole che Sasuke non voglia parlare con Sakura, che non voglia nemmeno vederla hahaha.
Però è stata molto gentile quando ha detto a Itachi di fare i complimenti a Mikoto per la bellezza della casa. Anche secondo me dev'essere uno spettacolo, decorata con tutte quelle piante!
Ah, quasi dimenticavo: mi è venuto inl nervoso quando hai scritto che ci mancava solo la storia strappalacrime, perché quando racconto qualcosa di triste mio fratello mi critica sempre e la cosa mi fa stare male, e mi dice che prendo le cose troppo seriamente, ma io le vedo per come sono per me. E, invece, mi hai fatta morire dal ridere quando hai scritto che Sakura stava passando dal congelamento all'autocombustione perché era con due Uchiha in una sola volta XD. Sì sì, Itachi le starà anche simpatico, però Sasuke le piace, qui è ovvio.
Non la conosco, quindi non so dire se li shipperei o no, visto che non so se l'hai trattata come nel manga o nell'Anime, cioè una ragazza gentile e simpatica, o se invece è diversa. L'altra volta l'avevi solo nominata, qui invece compare e mi piace, però boh, non saprei dire.
In ogni caso, grazie per avermi fatta ridere.
Bravissima anche qui!
Sei sempre stupenda in tutto quello che scrivi, che sia divertente, triste o dai contenuti pesanti. Ogni cosa che scrivi per me è fantastica! Perché tu sei una scrittrice fantastica, una persona fantastica e un'amica superipermegaultraextrafantastica!
Ti voglio bene,
Giulia

Recensore Master
07/12/24, ore 21:17

A volte è bello stare da soli. La solitudine può essere un'acerrima nemica, a volte invece l'unica compagna, altre anche un'amica. Anch'io vorrei trovare un posto, fuori casa mia, dove stare da sola. Vabbè.
Comunque, il molo mi sembra perfetto per farlo.
Izumi ha ragione. Io sono sempre stata convinta che il silenzio sia assordante e faccia male, ma possa anche essere bello, in certi momenti.
"Basta solo saperlo ascoltare."
Appunto.
E' una ragazzina molto saggia e attenta per la sua età, è, come dire, percettiva, se ho usato il termine giusto, nel senso che si rende conto di cosa Itachi prova semplicemente grazie al fatto che resta in silenzio. Forse anche da come la guarda, dal respiro che gli sente uscire dalle narici, chi lo sa...
Mi dispiace che la gente dica questo di lui, è orribile! Sev'essere terribile sentirselo dire. E traumatico, per un ragazzino. Un peso enorme da portare sulle proprie spalle.
Eppure Izumi, con qualche parola, una comprensione che nemmeno io mi aspettavo, un sorriso gentile e un Dango (sono delle specie di gelatine alla frutta, vero? O qualcosa del genere. Ne avevo sentito parlare in un video su YouTube di una ragazza che avrebbe voluto scrivere una mini-long di tipo sei capitoli su Naruto, ma poi non l'ha mai fatto. Parlava anche di questi Dango. Ma, se ho sbagliato a capire o mi ricordo male, ti prego, illuminami XD).
Bellissimo il nome Izumi! Mi piace da matti! L'hai scelto per qualche ragione? Nel senso, ha un significato particolare che, ad esempio, rifletteva ciò che volevi trasmettere della sua personalità? Comunque, anche se non lo conosce bene, è stata gentile con lui, e pure dolce e generosa.
Oh, questa semplice storia mi ha tirata su!
Grazie!
Complimenti anche per questa fanfiction. Bravissima, Vavi!
Giulia

Recensore Master
07/12/24, ore 21:06

Ho gli occhi pieni di lacrime anch'io. E il magone. E un peso che mi grava dentro. Nella testa, nel cuore, nello stomaco. Perché ora non posso ignorare nemmeno io il dolore di Itachi, anche se comunque non lo perdonerò mai per quello che ha fatto, nonostante tutte le motivazioni che ci sono dietro, nonostante gli sia stato ordinato, nonostante tutto quello che vuoi.
Oggi mi era venuta un'idea pazza, che poi non ho messo in pratica, per fortuna. E meno male, altrimenti avrei scritto una trashata. Ho provato a lavorare su altro checonoscessi meglio ma niente da fare. Comunque, era una possibile OS su Mikoto e Itachi (magari ne parlaremo in un'altra sede. Non voglio mischiare i bambini con questo racconto). Comunque, ero andata a leggere alcune informazioni su Mikoto e ho letto su Narutopedia che, come dici tu, prima che lui li uccidesse lei gli ha detto parole di conforto. Non so come... come i suoi genitori siano riusciti a perdonarlo, a non essere terrorizzati da lui dopo averlo visto comunque cambiare, a non aver tentato di fermarlo o a non aver provato a difendere il più piccolo, almeno. Perché le mamme proteggono sempre chi è più debole.
Non riesco nemmeno a immaginare cosa Itachi debba provare, è un dolore troppo grande che, credo, nessuno di noi capirà mai fino in fondo.
Però Mikoto, che si è accorta, perché è vero, forse le mamme sanno sempre tutto, anche più di quello che mostrano o dicono, gli parla, lo riporta all'infanzia, gli asciuga le guance. Non so se mia mamma capisca o meno i miei silenzi, ma comunque anche questa storia mi ha fatta riflettere sulla mi situazione (come sai, parlo poco ai miei di come mi sento davvero, soprattutto quest'anno). E vorrei veramente che mia mamma mi dicesse una cosa del genere. Però, allo stesso tempo anch'io scappo. Mi isolo. In camera. Il più possibile. E quando parlo, cerco di intervenire su argomenti che non siano il "Come stai?". Ne parlerò in terapia, ovviamente.
Mikoto, qui, è stata incredibile, una mamma premurosa, che non sa cosa succede, ma sa che qualcosa non va, e che fa di tutto per aiutare Itachi. Lui resta in silenzio e piange solo davanti a lei. E quell'ultima carezza ricevuta mi ha del tutto spezzata.
Anche qui, sei stata molto brava a trattare ciò che Itachi potrebbe aver provato pochi giorni prima di uccidere la sua famiglia. So che mi hai detto che è stato minacciato. Ma io, se dovessi scegliere tra uccidere la mia famiglia oppure combattere al loro fianco, farei la seconda cosa. Oppure, piuttosto mi ucciderei io. Almeno, non dovrei farlo con chi amo di più, con chi mi ha messa al mondo. E con chi, se devo ucciderli, ovviamente non mi merita.
Giulia

Recensore Master
07/12/24, ore 20:51

Non userò tante parole, perché per quanto possa sentire il dolore di Itachi e per quanto sappia che Sasuke è morto, nel manga, allo stesso modo in cui è morta una mia amica, e quindi per quanto comprenda Itachi, questo è un capitolo molto forte per me, d'impatto, che mi fa soffrire, che fa riaffiorare ricordi ai quali, comunque, io penso ogni giorno. Solo che cerco di metterli in un angolino. Per sopravvivere. Finché non tornano a ghermirmi. Ora con meno forza, una volta di più. Molto di più. E sì, sono d'accordo. Ci saranno notti difficili ma anche giorni difficili. Per me, asono stati dieci anni difficili, i più difficili e dolorosi della mia vita.
E anche se lui ha accettato il suo destino, è un destino ingiusto, uno che nessuno dovrebbe mai vivere. Non sei stata ritpetitiva o banale, anzi, il capitolo è ben scritto, introspettivo e profondo, soprattutto con il paragone fra la notte senza luna e quello che lui prova. Tante volte anch'io penso, e ho pensato, che il buio della notte descriva, e si abbini, a quello che c'è nella mia anima: il dolore. Un dolore che, anche se detto a parole, non potrà mai essere espresso nella sua grandezza fino in fondo. Un dolore che vivo con il pianto, anche. Con il silenzio. Che sfogo nella scrittura. Che cerco di affogare leggendo. Ma che, alla fine, è lì e non passerà mai. Perché, quanto è vero che non si può superare nessun lutto, al assimo ci si può conviere, non si può superare la morte di qualcuno a cui tenevi più della tua vita e che si è suicidato. Io lo so anche troppo bene. Ho accettato di non riuscire a superarlo e non farò passi avanti, come mi ha detto lo psichiatra. NOn li farò perché non ce ne sono da fare. Non volterò pagina, perché non c'è nessuna pagina da voltare. Questo dolore mi accompagnerà per tutta la vita e non mi passerà mai e resterò con i sensi di colpa e le domande senza risposta fino al giorno in cui morirò, è questa la verità. Il problema, purtroppo, è che chi mi sta intorno non lo accetta e quindi soffre forse più di me. Per questo non ne parlo quasi mai.
Quindi... Itachi, mi dispiace per quello che hai dovuto passare. Mi dispiace per il potere che ti ha dato lo Sharingan. Mi dispiace che la pace e la giustizia che sognavi non si siano realizzate. Purtroppo la vita è complicata e spesso non va affatto come vorremmo.
So che questa non è una vera e propria recensione, ma ripeto, non avendo letto il manga e visto l'Anime, non avrei potuto dire molto su di esso, o dirti se hai trattato il tema bene e in linea con quanto successo. Ho solo potuto... Ho solo cercato di farti capire cosa provavo rifacendomi alla mia esperienza personale, dato che siamo amiche e tu la conosci. E non importa che questa recensione sia pubblica. Non sono entrata troppo nel personale, e certe cose, quando senti di dirle, vanno dette, anche nelle recensioni. Anche se a te, che le scrivi nella recensione, fanno male. Anche se ti spezzano, di nuovo, per l'infinitesima volta, il cuore, anche se te lo devastano, se te lo distruggono, se ti straziano la mente e l'anima.
Ma ciò che ho scritto è vero. E con te voglio essere sincera.
Sei stata bravissima nel trattare un tema così delicato, una perdita tanto dolorosa. Non è facile e non è da tutti. A volte si parla diqueste cose e di come chi resta le vie con una superficialità che mi fa venire il voltastomaco (e me lo farebbe venire anche se non fossi stata colpita da questa tragedia che ha cambiat la mia vita per sempre).
Brava davvero!
Ti voglio bene, Valentina!
Grazie di essere mia amica. Grazie di esserci per me. Spero di esserci per te allo stesso modo. E non sentirti in colpa. Non sei tu che mi hai fatto male. E' quello che è successo a Shisui che l'ha fatto. Tu hai scritto una storia intensa e bellissima nella sua tragicità, il che è da lodare. Ricordalo.
Giulia

Recensore Master
07/12/24, ore 19:43

La nostalgia. Una volta ne ho parlato con la psicologa, sai? Stavamo valutando cosa per me è doloroso, cosa è triste e cosa, invece, mi provoca nostalgia. E io ho definito un evento, non ricordo quale, come "solo nostalgico". Lei mi ha risposto:
"Guarda che quel "solo" non c'entra. La nostalgia non è tristezza, è di più. E' un sentimento molto potente."
E questo mi ha fatta riflettere molto. Non l'avevo mai vista, la nostalgia intendo, sotto questo aspetto. Pensavo fosse meno forte della tristezza, e invece ho scoperto, anche sulla mia pelle e dopo quel discorso, che in realtà non è affatto così.
Quindi, quando ho letto "Camelia rosa (nostalgia)" mi sono detta:
"Io non so come sia una Camelia rosa, però il colore rosa di solito porta un sorriso, porta gioia, è sinomimo di delicatezza."
Non posso vederlo, ma lo immagino, okay?
E invece qui il fiore è associato alla nostalgia. Mi piace molto il contrasto tra il rosa e la nostalgia. E' d'impatto. Sono stati bravi, quelli del Writober.
Quindi, quando ho letto:
"«Nii-san, secondo te cos'ha la mamma?»"
mi sono subito preoccupata. Che cos'avrà Mikoto? Come mai è così silenziosa? Certo, tutti abbiamo i nostri momenti/le nostre giornate/i nostri periodi neri, no o storti (dipende, ovviamente, da situazione a situazione), e mi dispiace vederla così. Quindi anch'io mi domando cos'abbia. E forse in realtà lo so. Vediamo se ho indovinato.
E' ovvio che Sasuke sia preoccupato: vedere la propria mamma non stare bene, rendersene conto, è difficile e doloroso. Io lo so bene. Anche troppo bene, benché per motivazioni diverse e che tu conosci benissimo.
Update: stavo recensendo questo capitolo ieri, ma poi è venuta la mia Educatrice e ho, tra virgolette, perso tutta la mattinata. In più ho anche scritto un po' nel tardo pomeriggio, per cui non sono riuscita a continuare.
Però, prima di proseguire ti voglio dire due cose.
Primo: ho letto tutta la storia ieri mattina, per cui ora la recensisco.
Secondo: mi ha ispirata un sacco, e con l'espressione "un sacco" intendo veramente tantissimo, un botto, come si suol dire, perché vedere Itachi e il fratello più piccolo (quanti anni potrebbero avere?) che regalano un fiore alla mamma e le scrivono un biglietto ha ispirato anche me. Ho letto la tua storia e ho pensato:
E se facessi una cosa del genere?
Noi non siamo il tipo di famiglia che si fa regali, di solito, non se non è Natale, e comunque anche in quell'occasione i miei genitori se li fanno tra loro e li fanno a noi, ma noi non ne abbiamo mai fatti a loro. In ogni caso, ieri ho chiesto alla mia Educatrice di andare insieme a comprare dei fiori per mia mamma. Un negozio era chiuso, delle bancarelle vendevano fiori con mazzi già fatti, soprattutto natalizi, mentre io volevo creare un mazzo mio. Prima avevamo guardato su internet:
Fiori da regalare alla mamma. Quali?
E avevamo trovato varie cose interessanti. Per fortuna, il terzo negozio era aperto, e una signora molto gentile mi ha detto quali fiori aveva. Ha fatto per me un mazzo di Gerbere e qualche altro fiore, ci ha messo delle foglie verdi e altre colorate di finto oro. Era un mazzo, mi hanno etto, pieno di luce, comele lucine di Natale. Hio scritto con il pianogomma:
Ti voglio bene mamma grazie
e le ho portato tutto sul posto di lavoro. E' stata felicissima, e quando è venuta a casa ci siamo abbracciate. E' stato bello vederla così contenta, dopo l'anno difficile che anche lei ha passato. Ora i fiori sono in acqua, in un vaso sopra il tavolo del salotto. E tranquilla,i miei gatti non ci saltano sopra. Lo facevano una volta, ma hanno imparato che non si deve.
Quindi, grazie perché questa storia mi ha ispirata a fare un bellissimo gesto. L'idea è stata mia, ma se non fosse stato per te, Itachi, Sasuke e la loro mamma, che ha raccontato questa bella storia d'amore, non mi sarebbe mai venuto in mente. E' arrivato tutto all'improvviso, quando sono giunta alla fine del tuo angolo autrice.
"Mikoto è proprio lì con loro, ma girata di schiena, verso il lavabo, e quei sussurri gli arrivano ovattati, indefiniti."
Hai scritto "gli arrivano", ma si tratta di una donna, quindi è "le arrivano".
Sì, capisco bene. Come sappiamo tutti, quando abbiamo la testa da un'altra parte, facciamo fatica a concentrarci su cosa o chi ci sta intorno, sui discorsi che gli altri fanno, anche se parlano di noi. Prima mio papà mi ha chiesto un'opinione su una cosa, e io ho sentito a mala pena perché stavo pensando a qualcos'altro. Solo quando gliel'ho chiesto ho capito che si stava rivolgendo a me e non a mia mamma che, in quel momento, era di sopra.
Povera Mikoto!
Sì, Sasuke, tesoro, la tua domanda è davvero intelligente. Perché una persona può isolarsi anche quando pensa a qualcosa di bello, come faccio io quando penso a te o alle altre mie amiche, Vavi.
Mi piacerebbe assaggiare una tisana di Mikoto. Sono sicura che sarebbe deliziosa! Poi io amo le tisane, una mia amica me ne ha regalata una scatola completa a giugno e non sono neanche a metà XD. Però ogni tanto me ne faccio qualcuna, per rilassarmi. Mi sa che una, stasera, me la preparo, visto che mi hanno insegnato come si fa.
Come mai non ha mai raccontato ai figli come si sono conosciuti lei e il loro papà? E perché loro non l'hanno mai chiesto alla mamma? E' strano.
Comunque, mi è piaciuto tantissimo questo passaggio.
"Itachi ricorda che, quando Sasuke era ancora molto piccolo, spesso ci andavano tutti e quattro insieme. Si trattava di una serata molto suggestiva; banchi e chioschi erano aperti fino a tardi, e lui che amava i dolci poteva rifarsi gli occhi e le papille gustative con l’enorme varietà di proposte culinarie disponibili. Inoltre, c’era sempre un’atmosfera di festa e di allegria, per non parlare dell’accensione delle lanterne a mezzanotte, quando il cielo diveniva puntellato di migliaia di fuocherelli luccicanti. Sasuke, forse, era troppo piccolo per ricordarselo."
Cosa numero uno: ti prego, scrivi una OS con Sasuke piccolo e loro che vanno, come famiglia felice, a questa festa della lanterne. Ti prego! Io voglio vedere questi bambini! Non li conosco bene e ci ho fatto pure un disegno che ho attaccato per ricordarmi di quanto in questa raccolta li stia amando, per cui... Magari, mettiti anche questa nel cassettino delle idee, se ti va. :)
Hai descritto benissimo quella serata particolare, e le tradizioni di famiglia sono sempre bellissime. Ognuna ha le sue, ma è proprio questo il bello. Per curiosità, la festa delle lanterne esiste davvero in Giappone, o è qualcosa che accade nel manga? O nell'Anime' O te la sei inventata tu? Perché, se si tratta della terza opzione, sei stata ancora più brava! Io, che sono non vedente, grazie a te sono riuscita a immaginarmi tutto come se fossi stata lì con loro quattro, sia il cielo, sia la felicità dei bambini, in particolare di Itachi, sia i dolci che il bambino mangiava (come sai amo il cioccolato e i dolciumi in generale, quindi figurati se non mi sarei strafogata, se ci fossi andata). Comunque, più di tutto mi ha colpita il fatto che, in poche righe, nel giro di qualche frase, sei riuscita a descrivere un momento familiare molto intimo, per quanto ci fosse stato tutto il villaggio a quella festa.
Una conoscenza alquanto insolita, quella fra Fugaku e Mikoto, ma le loro mani che si sfiorano... NOn lo so, anche se odio lui, la cosa mi ha colpita. Sono sicura che fosse una persona diversa, una volta.
Eh, Sasuke, infatti. Hai iniziato tu il discorso, ora ti sorbisci la storia d'amore dei tuo i genitori con tanto di particolari hahaha XD. Comunque, se ti fa senso anche uno sfioramento di mani, cosa penserai dopo?
"Scgli me" più una camelia. Senza essersi parlati e conosciuti? Spero l'abbiano fatto in seguito, però sì, in parte è imperativo come ha detto Itachi, in parte (non so come siano le camelie, me le descrivi?), se Mikoto lo ritiene un fiore bellissimo e pensa che il gesto sia romantico... Sì, può darsi. Sono felice per lei, se lo pensa. Io credo che questo, o almeno voglio pensarlo (Giulia, smettila di ripetere la parola "pensare", damn it!), che si sia trattato di un'infatuazione, che poi si è trasformata in amicizia, in innamoramento e in amore con la a maiuscola, cioè quello di coppia.
E hai ragione quando dici che, probabilmente, in realtà si è trattato di un matrimonio combinato. (Immagino che il manga sia ambientato in un'epoca antica, giusto? Tipo nel Medioevo o prima? Ti avevo già posto questa domanda, mi pare, ma non ricordo se mi hai risposto. Non mi sembra, per cui te lo chiedo di nuovo e, per questo, mi scuso. Non voglio annoiarti o darti fastidio).
Comunque, i matrimoni combinati esistono, purtroppo, ancora oggi in alcune zone dell'Asia, e credo sia una cosa molto triste. Tempo fa, fino all'Ottocento, accadeva anche qui, ed era considerato normale. E' ovvio che per noi moderni sia scandaloso, che facciamo fatica a calarci nel, come dire, modo di pensare di quelle epoche, di vedere le cose, il mondo, le tradizioni con gli occhi di chi ci ha preceduti, e più indietro si va, più fatica si fa. Comunque, sono felice che tu abbia voluto immaginare una storia d'amore diversa per Mikoto e Fugaku, una in cui si sono trovati e amati liberamente.
"«Oh no, era la cosa più romantica che qualcuno avesse mai fatto per me! E poi, alla fine della serata, ci scambiammo il nostro primo bacio».
«Bleah» è l’ovvia conclusione di Sasuke che, per quella mattinata, di smancerie ne aveva avute abbastanza.
Come risposta, si becca un’affettuosa scompigliata di capelli dalla mamma."
Oh, mio Dio Vavi, questa scena mi ha fatta morire! Sto ridendo così tanto che mi devo trattenere, altrimenti mi sentono i vicini XD e poi rischio di sbattere la testa sulla tastiera XD. Hahaha oddio , se ha detto "Bleah" significa che non dev'essere molto grande, mentre Itachi mi pare più colpito.
Bellissimo il gesto che fanno per la mamma: comprarle una Camelia e scrivere un biglietto del genere. Sarà stata felicissima e li avrà abbracciati e baciati e ringraziati, come mia mamma ha fatto con me! Si sarà emozionata un sacco. Insomma, se racconti una cosa, anche importante come questa, non ti aspetti un regalo. E, invece, i suoi due figli la sanno sorprendere.
Come sempre, però, le cose che mi colpiscono, quando c'è Mikoto, sono l'amore e l'affetto che prova verso i figli. E' dolcissima, gentile, buona, ama i suoi figli come ogni giusta madre dovrebbe fare, e li ama incondizionatamente. Dettagl iall'apparenza insignificanti, o quanto meno semplici, come un bacio sui capelli a entrambi, cosa che fa ogni mattina, il che è bellissimo e una cosa super dolce, e il fatto che li scompiglia a Sasuke dopo che ha detto "Bleah", sono una dimostrazione di quanto li ama attraverso i gesti, non solo le parole. E penso che questo sia stupendo e mi lascia senza fiato.
Ripeto: sai scrivere di mamme e bambini, quindi lanciati! Fai come me! Scrivi di mamme e bambini!
Non è un ordine, ovviamente. Non è nemmeno un'imposizione, figurati! Però, secondo me, saresti brava.
Complimenti anche qui! Rileggerla e concludere la recensione mi a tirata su. E' l'unico modo in cui posso starti vicina, in questo momento, oltre a pensarti sempre, cosa che mi viene automatica e naturale.
Ti voglio bene,
Giulia
P-S.: per non dimenticarmi ciò che avevo scritto fino a ieri, mi sono salvata il primo pezzo di recensione in un file. Lo facevo anche una volta, quando recensivo storie lunghe, con capitoli dlunghi che non riuscivo a leggere in un solo giorno (perché anche uno solo era molto, molto corposo) e quindi per non perdermi nulla usavo questa tecnica.
E comunque sì, se te lo stai chiedendo, ti meriti recensioni così lunghe e dettagliate, anzi, te ne meriteresti ancora di più, te l'assicuro!

Recensore Master
06/12/24, ore 08:45

Ciao Valentina, eccomi.
Scusa il ritardo di qualche giorno. Sarei voluta passare prima, ma fra un po' di editing, revisione, scrittura e malanni vari, non ci sono riuscita.
Ew, il succo di pomodoro. Oh mamma che schifooo! Io non l'ho mai bevuto, ma mio papà mi racconta che, una volta, suo zio andava al bar e lo ordinava sempre, e glielo davano con una fettina di limone, perché a quei tempi era normale. Io non l'ho mai bevuto, non ho mai assaggiato cose tipo la conserva o il pomodoro in bottiglia, per cui posso solo immaginare quanto faccia schifo a Shisui. E, se Sasuke ne andava matto da bambino, è evidente che ora non è più così. Forse gli piacciono i pomodori come verdura o sugo nel... riso? Magari i giapponesi lo usano anche come sugo? Nonne ho idea, non so quasi niente del Giappone, anche se dev'essere affascinante, pure dal punto di vista culturale.
In ogni caso, Itachi, il tuo è stato proprio un colpo basso, come hai scritto tu, Vavi.
Mikoto era tutta contenta e soddisfatta. Poverina, l'aveva preparato apposta al figlio e invece... I gusti cambiano, nella vita. A me una volta piaceva il Nesquic (be', diciamo la verità, andavo letteralmente pazza, pazza, pazza per il Nesquic, tanto che per un periodo, da piccola, ne mettevo sei cucchiai nel latte! Ma come cacchio facevo? Ero scema?), però poi, diventando grande, non l'ho più sopportato. Troppo dolce. Il latte con il cacao e lo zucchero, però, mi piace. Non lo bevo spesso, a causa della dieta, ma lo amo. E lo stesso mi è successo con il caffè amaro. Mia mamma mi aveva convertita, come dice lei (cit.) a berlo, e invece poi, a un certo punto, non l'ho più sopportato. Ora nel caffelatte metto la Stevia (pastigliette di zucchero con meno calorie dello zucchero normale).
Mikoto non ha pensato che a Sasuke poteva essere cambiato qualcosa riguardo i gusti che ha sul cibo? Voglio dire, se sono passati anni, si sarà resa conto che alcune cose gli piacciono e altre no. Possibile che non gli abbia mai chiesto del succo di pomodoro?
Ho notato qualche errore, ad esempio mi ricordo che avevi scritto "volto" senza parola "il" prima e poi forse un altro, ma niente di che.
Comunque, le vorrei sentire anch'io le storie di Mikoto. Se sono aneddoti imbarazzanti, o dolci, o teneri, sull'infanzia dei suoi due figli, dei quali (si vede, e tu ne hai parlato benissimo), è innamorata persa (vedi che sai parlare di mamme anche tu? Io te l'avevo detto!), mi piacerebbe assistere. Che dici, ci facciamo un viaggio in Giappone apposta per andare a parlare con lei e con questi tre ragazzi? Lo immaginiamo con la fantasia? Ne parliamo negli audio futiri? E' un po' una cavolata, ma potrebbe essere divertente.
E poi, se ti vengono in mente aneddoti del genere, segnateli per una, potenziale e da me, di sicuro, amatissima, possibile raccolta sull'infanzia di questi due bambini, con taanto Fluff e tantissimo amore di mamma!
Mikoto sempre dolcissima, e allegra, qui. La apprezzo tanto, pur essendo un personaggio secondario. Ed è, come dire, particolare che un personaggio secondario mi colpisca tanto (a meno che nonn si tratti di un bambino, come in qualche libro, perché i bambini ti entrano sempre nel cuore, giusto Vavi? Lo sai anche tu). Però nelle fanfiction e in altri libri è strano. Mi è successo con qualche personaggio dei libri di Abbie Emmons e poi basta, per cui il fatto che tu mi abbia colpita, in positivo, super positivo, iperpositivo, superipermegapositivo e superipermegaextraultrapositivo con Mikoto, è stupendo. Significa che sai dare rilevanza anche ai personaggi secondari. Che hanno un ruolo, e non sono solo spalle su cui piangere o messi lì a caso. A volte, noi scrittori tendiamo a dimenticare i personaggi minori, a non dare loro personalità, a renderli piatti e noiosi, senza volontà, senza obiettivi da raggiungere, senza desideri, senza qualcosa che vogliono (shame on me, a me è successo. Per fortuna ho rimediato, in una delle fanfiction che devo ancora pubblicare). E invece, queste cose le devono avere eccome! E Mikoto le ha, per quanto non compaia molto.
Qui aveva un obiettivo: far bere a Sasuke il succo di pomodoro;
una volontà: averglielo preparato con amore, quindi anche un desiderio di fargli una sorpresa, e di fargli capire, anche in questo modo, che lo ama;
una sua caratterizzazione: è dolce, materna, gentile, simpatica, allegra, un po' rompipalle (nel capitolo in cui fa il discorso prima della missione, o almeno, rompipalle dal punto di vistadi Sasuke e di qualunque altro figlio adolescente o pre-adolescente che ci sia al mondo);
e quindi è... perfetta. Ne hai delineato, nella tua testa, un Character Profile (un profilo del personaggio) davvero completo, come se l'avessi fatto nel modo in cui li scrivo io.
Bravissima anche in questo! Non è facile, ma tu ce l'hai fatta.
Anche Fugaku è ben fatto, ma non parliamo di lui, perché lo odio.
Complimenti, sei una scrittrice stupenda!
Mi hai fatto riflettere ancora di più sull'importanza dei personaggi secondari. Lo dico sempre, io, che ho tanto da imparare da te. Ed è vero. Non hai nemmeno idea di quanto tu mi abbia insegnato sulla scrittura in questi mesi, grazie alle tue storie.
Ti voglio bene,
Giulia

Recensore Master
03/12/24, ore 14:26

Direi che qui Sasuke è stato geloso di Itachi e del fatto che volesse allenarsi con Naruto al posto suo, e non solo arrabbiato per il fatto che faccia caldo (ma Naruto è scemo? Come si fa ad allenarsi quando fa un caldo bestia? Ci si può sentire male. Vabbè che sono allenati, però Mikoto ha ragione. Se Sasuke si ammala, Naruto, sarà tutta colpa tua, sappilo). Comunque, questa storia, o meglio, il comportamento di Sasuke mi pare simile a quando faceva i capricci. Anche questo lo è, si tratta di gelosia, più che di un capriccio, ma sempre perché Itachi voleva fare qualcosa con un'altra persona. Mi fa piacere che tu, come ti piace fare, sia rimasta IC. Io non ho idea del carattere che ha Sasuke, però sì, sono d'accordo con te quando dici che, nel tempo, dovrà imparare a mitigare questa sua gelosia.
Non mi aspettavo Naruto in questa raccolta, la cosa mi ha sorpresa. Non so nemmen oche oce abbia, quindi non me lo immagino, non riesco, però ssapevo che era biondo perché l'avevo letto in un'altra fanfiction diversi anni fa.
Che dire? Sasuke ha ragione, Naruto è pazzo. E Itachi voleva fare alzare a suo fratello il culo, ma insomma, fa caldo, accidenti. Lui se ne sta a casa bello bello al fresco e gli altri due si allenano perché Naruto vuole e l'altro fa il geloso. Ma Itachi, vacci anchetu, no? Ti sorbisci il caldo pure tu, come tuo fratello. E invece no, lui se ne sta a casa al fresco.
Okay, altra recensione senza senso.
Sto crivendo cavolate o cose ovvie, lo so. E sì che sono concentrata, quando leggo. Non so cosa mi sta succedendo. Scusa se le mie recensioni fanno schifo.
Giulia

Recensore Master
03/12/24, ore 14:13

Vabbè, ma onestamente chi se ne frega se a Sasuke le ragazze piacciono con i capelli lunghi o no? A me, sinceramente, non frega nulla. Non so quanti anni abbia, però se è adolescente ci sta che sia confuso sull'argomento, e che le consideri vanitose. Mio fratello ora ha la ragazza, ma fino a pochi anni fa, quando vedeva qualcuno baciarsi in televisione, diceva sempre:
"Che schifo, io non lo farò mai."
Hahahahahahaha XD XD Shisui che prende appunti su quello che ha detto Sasuke e Itachi che incenerisce tutto. Oddio, a me pare il più saggio dei tre, gli altri due qui sembrano scemi ma in senso buono, fanno battute che mi hanno alleggerita un po', anche se oggi il morale è a terra, e Itachi, comunque, è stato il poiù saggio. Sno d'accordo con lui: se la coversazione fosse continuata, forse Shisui e Sasuke sarebbero venuti alle mani, o magari no ma la diatriba si sarebbe trasformata in una discussione, che può anche essere costruttiva, per carità, ma se diventa una litigata sono ca**i amari, per cui ha fatto bene a fermarli, anche se in un modo un po'... inaspettato. Anzi, molto inaspettato. Non sarebbe bastato gettare il foglio in acqua? No, eh? Insomma, hai messo un plot twist (ovvero un colpo di scena), che mi ha un po' stupita.
Comunque, tanto per la ronaca, a me piacciono i ragazzi con i capelli corti. Dio Santo, ma perché in questo momento tanti hanno i capelli lunghi? Ciop, ognuno fa quello che vuole, ma a me i raazzi con quei capelli, tipo mio fratello, fanno un po' impressione. Così come le donne con i capelli corti, come mia mamma. Boh, mi pare assurdo.
E nulla, questa recensione è proprio idiota, ammettiamolo XD. In pratica non ho detto niente.
Comunque sei bravissima nel gestire i dialoghi tra i personaggi, a differenziarli, nel senso che dai a oguno una voce diversa, e come voce non intendo la voce nel senso di quella che hanno, voce in senso letterale, ma del modo in cui parlano. Si capisce chi è uno, chi è l'altro e chi è l'altro ancora, perché hanno modi diversi di esprimersi, e questa è una grande abilità che hai nello stile di scrittura. Io mi sento una completa scema deficente rispetto a te, per quanto riguarda i dialoghi, ad esempio. Cioè, leggo le tue fanfiction e mi dico:
"Che bei dialoghi!"
O:
"Ma questa scena è fantastica!"
E poi penso alle mie e dico:
"Boh, tante mi paiono con personaggi tutti uguali e che parlano in modo simile, anche se io cerco di differenziarlo"
e 'sta cosa, lo ammetto, mi butta parecchio giù.
Nel caso tu la pensassi diversamente riguardo le mie FF, dimmelo. O anche nel caso la pensassi come me. Sii onesta.
Bravissima anche qui!
Giulia

Recensore Master
03/12/24, ore 13:54

Sì, Sasuke ha sicuramente ottenuto più di quanto avrebbe dovuto.
Sentirsi trascurati da qulcuno non è una bella sensazione, e anche se Sgisui cerca di spiegarlo a Sasuke, ci credo che l'atro non sia convinto, almeno all'inizio. E Itachi si sente in colpa, ovviamente, anche se sa che non può fare altrimenti.
Io mi sento così quando sto male, o mi sentivo in questo modo quando studiavo all'università, ed ero fuori tutto il giorno e poi dovevo studiare e fare esercizi anche a casa, sistemare le quindici pagine di appunti che prendevo a ogni lezione (davvero, a volte erano quindici o venti, scrivevo tutto come una matta), e i miei gatti piangevano e io mi sentivo una m****a perché li trascuravo, li coccolavo di meno, e anche adesso che non sto bene perdo momenti preziosi con loro. Momenti che non riavrò più. E forse è questo che prova Itachi. Ed è questo che percepisce Sasuke, a suo modo, pur essendo piccolo, e quindi chiedendo dell'allenamento e tutto il resto.
Shisui è stato moltobravo a spiegargli ogni cosa, e mi ha intenerita il fatto che l'altro avesse messo il broncio e si fosse arrabbiato perché aveva pensato che Itachi preferisse l'amico a lui. Dev'essere davvero brutto, se non addirittua traumatico, per un bambino, pensare che suo fratello lo preferisca a qualcun altro, che suo fratello stia più spesso con qualcun altro e non con lui, che lo trascuri. Mi sarei aspettata, infatti, un pianto disperato da parte del più piccolo, ad esempio, o qualcosa di più drammatico.
Nel senso, mio papà una volta mi ha detto che una persona, non so chi perché non me l'ha voluto rivelare, ha detto ai miei genitori:
"So che voi non prefferite vostra figlia a vostro figlio, e che date più attenzioni a lei perché è una bambina con disabilità, ma anche (nome di mio fratello che non metto qui per questioni di privacy) ha bisogno di voi. E ci siete, ma state attenti a non esserci più per l'una che per l'altro."
Non so in che contesto, non so in che momento, non so che cosa sia successo, non so niente, non so quanti anni avessi io, quanti ne avesse mio fratello... So solo quello che ti ho appena detto. E allora i miei si sono resi conto che avevano sbagliato e avranno sistemato le cose, anche se io non mi sono resa conto di nulla e non ho idea se mio fratello l'avesse fatto o se ci avesse sofferto come Sasuke, o se fosse stato troppo piccolo per rendersene conto, boh. Però questa tua storia mi ha fatto venire in mente ciò e volevo condividerlo con te, anche se forse non c'entra molto con la storia.
E niente, almeno ora il piccolo è felice (l'espressione "trotterellare", mi pare tu abbia scritto), rende benissimo l'idea e mi piace l'immagine di questo bambino che saltella tutto contento, e almeno potrà allenarsi un po' con loro e passare del tempo con suo fratello. Così si è calmato. Shisui e itachi sono stati grandi e poi è vero, gli occhi dolci funzionano sempre.
Shisui ci tiene davvero a Sasuke, sembra un altro fratello per lui, più che l'amico di suo fratello. Gli vuole davvero molto bene. Un bene che mi commuove, sul serio! Soprattutto in questa storia, ma anche in altre è stato così.
Inoltre, i più grandi si sono dimostrati responsabili, ovvero sono stati attenti al fatto che lui avesse detto alla mamma che sarebbe stato fuori, e quindi si sono assicurati che Mikoto non si sarebbe preoccupata. Sasuke avrebbe potuto mentire, ma non l'ha fatto. Bravo piccolo.
Sono stati gentili e pazienti con lui e, insomma, ho adorato questi tre insieme.
Mi piacerebbe vedere altri momenti così, con Sasuke che fa i capricci per altri motivi e magari è più piccolo. Qui quanto avrà? Sei anni? Cinque? Boh, questa è l'età che io mi immagino.
Sei stata bravissima a costruire le dinamiche fra i personaggi, il loro rapporto e, in generale, tutto quanto. Penso che dalla mia recensione si capisca. (All'inizio, spesso, quando leggo questa raccolta mi chiedo:
"E adesso cosa dico? Cosa le scrivo? Magari salto un capitolo."
E poi mi viene qualche riflessione e scrivo tanto, oppure mi dico:
"No, ti sei imposta di leggere tutta la raccolta e la leggi fino in fondo, anche se nessuno ti obbliga."
E mentre recensisco, magari, mi vengono in mente altre cose e le aggiungo).
Ti dà fastidio che io ti parli di alcune esperienze cheho avuto e che si ricollegano alla storia, ma che non sono parte di essa?
Complimenti anche qui!
Giulia

Recensore Master
03/12/24, ore 13:34

Povero Sasuke, mi ha fatta str male che si sia sentito tanto disperato e mortificato per aver rotto il vaso. Ma itachi è stato gentile e onesto con lui. Gli ha spiegato cose importanti e, prima di tutto, si è assicurato che il piccolo stesse bene, che non si fosse tagliato o fatto male (era questo che temevo, ma per fortuna non è stato così).
Hanno incollato il vaso, e tu sei riusita a trasformare quest'operazione in una sorta di metafora, diciamo, con ciò che si è rotto e che non si può riparare.
Io penso che non bisogni mentire ai bambini, cioè, a volte le bugie sono necessarie, quando si tratta di nascondere qualcosa di grave e se il bimbo è troppo piccolo per capire, però itachi gliel'ha spiegato in modo semplice, anche con esempi adatti a lui, senza indorare la pillola e spiegandogli perché aveva sbagliato e come rimediare. E' questo che mi piace anche per quanto riguarda le mamme: che facciano capire ai loro figli non solo perché hanno sbagliato (e Sasuke, questo, l'aveva già compreso), ma anche come sistemare le cose, sempre se è possibile.
Io sono convinta diquello che dice Fugaku, e trovarmi d'accordo con lui mi fa strano e mi porta una sensazione di schifo, della serie "Magari anch'io faccio schifo come persona, se sono d'accordo con un uomo tanto orribile", però mi sento un vaso rotto, in parte riparato, ma che non tornerà mai più come prima, come quando ero piccola, senza pensieri ed era tutto intero e bello e perfetto. La vita mi ha segnata così tanto che le cicatrici, anche se guariscono, restano comunque. Non fuori ma nell'anima. E sono le peggiori, perché fanno male. Sempre.
E comunque no, non possibile rimediare a ogni sbaglio, secondo me. Nemmeno parlando con l'altra persona a cui hai fatto un torto. Perché, e questo lo so per esperienza, se commetti un errore grave, ad esempio in amicizia, le cose non possono tornare come prima.
Devo dire che questa storia mi ha lasciato due sentimenti contrastanti, anzi, tre: tenerezza per Sasuke perché è piccolo e perché, comunque, vuole rimediare e imparare e aiutare a sistemare ciò che ha rotto, e tristezza perché, appunto, un vaso rotto, anche se si ripara, resta comunque danneggiato. Mi lascia l'amaro in bocca, questa cosa. Mi fa affiorare tanti ricordi, tanti pensieri che spesso faccio, tante cose che... Be', tu lo sai. Qui non entro nel personale. So che tu sai di cosa sto parlando.
Comlimenti anche qui! Itachi è sempre molto bravo a spiegare le cose a suo fratello, e si vede, ancora una volta, che tu ci sai fare con i bambini, e lo mostri attraverso Itachi e anche nei comportamenti di Sasuke. Sei una persona molto saggia, sai? Oltre che un'ottima scrittrice. Perché si sente che queste parole ti sono venute dal cuore. Sono profonde, e anche preziose, proprio come lo sei tu.
Giulia

Recensore Master
03/12/24, ore 13:17

L'amicizia tra Itachi e Shisui è davvero potente e forte, e anche se l'altro parla del suo potere, Itachi sa che non lo userebbe mai per fargli del male o per farlo agli altri. Avere un potere così grande addosso, dentro di sé, uno che non riesco nemmeno a immaginare non avendo letto il manga e non riuscendo a capire, senza vederlo, cosa scatena (probabilmente, se ci riuscissi, comprenderei meglio), dev'essere un fardello non da poco, e il fatto che la gente abbia paura di lui perché pensa:
Cavolo, questo potrebbe manipolarmi la mente, leggere i miei pensieri e modificarli,
è spaventoso. E' spaventoso per chi lo pensa ed è terribile per chi lo vive e se lo sente dire, o magari Shisui non solo lo sente, ma lo vede da come lo guardano le persone, ad esempio. Quelle che, appunto, hanno paura. Paura di lui e del suo potere. Come se considerassero solo il suo potere e non lui come persona. Mi viene in mente una frase di una canzone di Beth Crowley, che ti ho cantato e che si intitola I'll Find A Way, che dice:
"Now you despise what I am
'Cause we fear what we don't understand"
E' vero, la gente, spesso, ha paura dell'ignoto, di ciò che non conosce. Ce l'ho anch'io. Ma i miei genitori mi hanno insegnato ad apprezzare e a voler bene anche alle persone che non sono come me, che sono diverse da me ad esempio per l'etnia, o per un'altra malattia che hanno (io sono non vedente e ho la Retinopatia del Prematuro, ma di certo no sminuisco chi è autistico, o ha la Sindrome di Down, o ha un colore della pelle diverso dal mio, o una religione diversa dalla mia e così via). Fin tanto che gli altri rispettano il fatto che io sia in un certo modo, io rispetto loro. In questo caso forse, però, è diverso e mi sto confondendo. Altri possono avere questo potere se arrivano a un certo... livello, giusto? Oppure mi sbaglio e Sasuke, vista la velocità e le capacità, è lunico ad averlo? Oddio, sono confusa XD. Scusa, mi sento una scema e una cretina totale. Non i sei spiegata male tu, anzi, sono i oche non avendo letto il manga non capisco e non riesco ad abituarmi a certe cose, no sono in grado di entrare in certe situazioni, ecco.
Però Itachi capisce tutto questo e, anche se non sfodera perle di saggezza, è sempre gentile e sincero con Shisui, gli fa domande dirette, gli dà risposte dirette (oddio, io no so se sopporterei una schiettezza tale, preferisco la pacatezza e giri di parole più dolci), ma comunque è sincero e gli fa capire che la loro amicizia supera ogni confine e qualsiasi paura e qualsiasi differenza. Perché, alla fine, è questo ciò che conta: che la loro amicizia sia solida, che si vogliano bene, che siano uniti. Ed è questo che conta anche per me e te, Valentina. Ho visto, in Itachi e Shisui, la stessa forza che ha la nostra amicizia, anche se ci conosciamo da meno tempo.
A questo proposito, ti dedico una frase che hai scritto tu stessa, ma che risuona con quello che provo per te e che Shisui condivide con Itachi, anche se loro si conoscono, appunto, da molto più tempo di noi.
"«Direi più come un fratello maggiore»."
Tu, per me, stai pian piano diventando una sorella maggiore, come le altre mie amiche. Non siamo ancora a quel punto, ma ci avviciniamo sempre di più, e per me è importantissimo, e ne sono felice.
"«Credimi, Shisui, se è di questo genere di persone che stai parlando, meglio non averle vicine».
L’altro abbozza un sorriso. «E infatti guardaci» commenta, aprendo le braccia e riferendosi al fatto che, in fin dei conti, c’erano sempre stati solo loro due."
Che bello questo passaggio! "Solo loro due" mi ricorda un po' quello che Dean dice a Sam quando sta morendo:
"You and me."
Anche se la relazione è diversa da quella di Itachi e Shisui, come sappiamo.
E sono d'accordo con Itachi: meglio non avere vicino persone che hanno paura di te solo per un pregiudizio.
Complimenti, sei stata bravissima anche qui. Sono io che mi sento scema, in queste due ultime recensioni. Non so se ti stanno aiutando, se ti piacciono o se sto dicendo cose scontate o un sacco di cavolate prive di senso.
Giulia

Recensore Master
03/12/24, ore 12:51

Allora, shame on me, totalmente, per quanto corta sarà questa recensione. E probabilmente farà pure schifo. Più che altro perché non so bene cosa dire, non avendo idea se sia accaduto o no nel manga, se sia un What if o no, e...
Ecco, posso sicuramente capire, in parte, il nervosismo di Itachi, nel senso che ricoprire un ruolo che lui sapeva che avrebbe dovuto ricoprire è un conto, ma arrivare al giorno in cui lo fa è un altro. E' come quando inizi una nuova attivit, un nuovo lavoro, e sei in ansia, e io questa sensazione l'ho provata e fa davvero schifo, è terribile, è orribile e mi scatena sempre inl panico, oppure quando faccio una cosa nuova per diventare più autonoma, una cosa che magari non è di mia iniziativa. Ma ricoprire un incarico così importante, di Capitano, è tutta un'altra cosa. Deve lasciargli un peso sulle spalle non indifferente.
Bello che Shisui cerchi di farlo parlare, ma Sasuke è un tipo silenzioso. Quanti anni hanno i personaggi in questa storia? A quanti anni si può ricoprire il ruolo di Capitano? Bisogna essere maggiorenni o qualcosa del genere? E, a proposito, ti avevo già posto questa domanda, ma essendo Ninja, essendo questo un manga, cioè... è ambientato in qualche epoca in particolare? Le mie sono solo curiosità.
Comunque, se si aggiunge questo peso al fatto che Itachi, la persona più importante per Sasuke, non c'è in quel giorno così importante, e oon perché non vuole (figurarsi, l'avrebbe voluto con tutte le sue forze!), ma poiché non può in quanto è via, è ovvio che renda il fratello minore triste e, forse, anche meno sicuro di se stesso e più ansioso. Si sta meglio, a volte, quando si ha qualcuno vicino, che si ama, in momenti come questi.
Itachi che torna, pur con una spalla lussata, e che si è fatto i chilometri di corsa per salutare Sasuke e che sa che poi dovrà correre di nuovo senza dormire, eppure l'ha fatto, penso sia una forma d'amore grandissima che non è affatto scontata, e che non tutti sarebbero disposti a dare, o che non riuscirebbero a dare, perché, a volte, se uno non può, non può. Come quando mio fratello ha dato gli esami di... non ricordo se la terza media o le superiori, e mia mamma non è potuta venire perché era al lavoro e non poteva prendersi un giorno, non rammento come mai.
Itachi, però, è tornato. E ne sono felice, perché Sasuke si è sentito meglio. Adoro il fatto che il maggiore sia sempre, o quasi, dolce e pacato con lui. Itachi è rilassante, in questi momenti.
Nonostante volessi concentrare il capitolo più su Sasuke, a me è piaciuto tantissimo lo scambio di battute fra i due più grandi, che fanno considerazioni importanti. Mi spiace che Fugaky faccia pressione a Sasuke e che non riuscisse a dormire da quanto era in ansia. Meno male che c'era Itachi ad aiutarlo, poverino. E Mikoto? L'avrà aiutato anche lei? Immagino di sì. Come mai non è lì? Devono starci solo gli uomini del villaggio?
Che altro posso dire? Itachi haragione a dire a Shisui si lasciar stare Sasuke, ovvero che non importa che non l'abbia salutato. Il nervosismo, a volte, può fare brutti scherzi.
Ecco, non sono riuscita a commentare molto, però sei stata brava, e le considerazioni dei magiori sono profonde e mature.
Bravissima, complimenti! E scusa per questa recensione un po' così.
Giulia
P-S.: Sasuke, capisco che tu voglia dimostrare che sei il migliore, ma stai calmino XD.

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