Già, decisamente non si dovrebbe giocare conlamagia se poi non si conoscono i necessari rimedi, per fortuna le nazoni se la sono cavata solo con un po' di spavento(non male l'ingresso di Malta e delle sue capacità evocatorie, anche se decisamente inquietanti), certo cvedere Vaticano che dimentica la sua indole (sia pure sotto l'effetto di un incantesimo) per gettarsi tra le braccia delle varie nazioni è una scena divertentissima (verrebbe però anche da pensare a tutti gli accordi che lo Stato della Chiesa nei vari secoli ha avuto con le altre nazioni, in uno scenario molto meno licenzioso di questo), non meno divertenti sono state le reazioni degli sgomenti astanti, più propensi a prendersi in giro per vere e presunte malefatte e torti avuti o subiti nel passato che a prendere una soluzione, ma contro quella che aveva una certa forza anche nei suoi pudibondi soliti abiti s'è rivelata decisamente intrattabile quando sotto effetto della fattura ha dimostrato di avere anche altre doti, decisamente desiderabili nel prossimo, specie se di moralità non forte (a cominciare da Francia, che però in definitiva è quello che ci ha rimesso di più).
Quanto alla parte finale, come in ogni saga maledetta che si rispetti, il libro ha proseguito nel suo ruolo malefico andando a colpire un'altra anima candida del cast di Hetalia, credo che non sia stato facile per Svizzera mantenere fede ai suoi propositi...

PS. In utlima analisi, ho trovato questa storia molto carina, ben scritta e divertente.

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Interessante vedere la personificazione del Vaticano provare sentimenti di curiosità verso un modo di vivere diverso dal suo, uscire dalla sua condizione di essere "angelicato" per provare coem si sente a vivere da ragazza qualunque (ottimo il momento in cui la protagonista sente freddo alle gambe ora scoperte, mi è sembrato otimo come simbolo di quella particolare esperienza), in teoria questa passeggiata non deve aver giovato ala sua modestia, ma per fortuna (?) la sua forma mentis è tale che non basta una semplice uscita in abiti più confacenti alla sua condizioen muliebre per farle cambiare idea.
Molto bello anche il momento dell'incontro con Romano, dall'iniziale ritrosia della ragazza nei confronti di quelle che per lei sono avance nemmeno troppo nascoste al momento in cui si concede qualche momento di tranquillità ricordando i momenti in cui entrambi erano giovani, c'era Nonno Roma, i barbari alle porte ed il cristianesimo era da poco diventato religione ufficiale, molti eventi erano passati da allora e non erano mancati screzi, eppure il ricordo di quell'amicizia infantile non poteva essere cancellato tanto facilmente.

Capitolo mlto divertente, è stato difficilc trovare il momento che ho considerato più ilare, da quello (che però aceva un retrogusto amaro) di Antonio che scopre com'è dura la vita del dominato dopo essersi divertito molto in quella del dominante, oppure il povero Lovino costretto a ricoprire un ruolo "neoclassico", e che dire della povera Stato Pontificio costretta ad una mise estremamente offensiva per la pudicizia che rappresenta una delle sue caratteristiche principali (non male inoltre la scena non priva di un certo qual pathos, pur in un contesto che non dovrebbe averne, tra lei e Prussia che si offre come "custode di segreti"), quanto all'ingresso di Francia...evidentemente deve aver appreso la lezione degli scrittori erotici settecenteschi, a cominciare da Sade, dato che quello che vorrebbe fare non sarebbe dispiaciuto al "divin marchese", per fortuna il grande corso è intervenuto, per quanto possa sembrare assurdo, forse è meglio una battaglia che non altro tipo di schermaglie, soprattutto con Francis.

Molto interessante (e divertente) questa versione in chiave hetaliana dei patti lateranensi, che fu certamente un matrimonio d'interesse (quello dell'Italia di chiudere definitivamente la questione romana, e quella della chiesa di avere un territorio sia pur minimo per essere trattata come uno stato e non come una semplice organizzazione religiosa), a mio parere hai descritto molto bene la preparazione di queste singolari nozze, a cominciare dagli elementi che fanno pensare che già alla domanda sull'essere arrivati a tale scelta in piena libertà e senza condizionamenti qualunque officiante avrebbe potuto/dovuto capire che qualcosa non andava, per non parlare del superiore, cui hai dato quell'aria tronfia di cui andava fiero, e della reazione particolare degli invitati (ottima la frase di Prussia, c'era da aspettarsi che il commento sarcastico sarebbe arrivato da una nazione di cultura luterana) ed anche il finale non è male, sembra proprio quello di una commedia all'italiana...

PS. grazie mille per la nota sul perché di quel particolare nome della personificazione vaticana.

In primis complimenti per il profilo dato all'OC, non è affatto male e credo sia molto confacente alla realtà.

Quanto al capitolo, molto divertente da leggere, specie negli insulti di Lovino (ricambiati calorosamente e non solo dal punto di vista strettamente verbali), il suditaliano ne ha ben donde di prendersela con la nazione erede dello Stato pontificio, dato che essa lo considerava un suo feudo, oltre che per le varie vicissitudini ottimamente trasposte in chiave hetaliana, non male ad es. quando se la prende con Spagna e Germania, immemore che anche grazie ad Antonio versione conquistador un intero continente era passato alla fede romana e che una metà della nazione germanica sia rimasta cattolica, impagabile poi l'arrivo di Giappone, evidentemente per una volta ha visto giusto nel ritenersi fuori posto...

questa è pazzia! pazzia? questa è SPASSOSITà ALLO STATO PURO!
ho riso come una cretina, davvero! è allucinante, geniale! ritorno in grande stile mia cara, sei veramente brava a destreggiarti con la comicità, complimenti!
baci =)
P.S. di quelle che hai proposto, l'ultima idea mi ispira assai ^^

Bellissimo, ho riso come una dannata(se mi sente Vaticano mi stronca!). Poveri...ho detto poveri, poveri un corno povera Vaticano semmai!
Non mi dispiacerebbe leggere qualcosa su Romano e Vaticano, mi piacciono tanto questi due personaggi insieme!

Wow  finalmente!
Devo dire che Vaticano mi piace tantissimo con Romano!
Riesci a far immedesimare il lettore nella parte del personaggio, vedermi nei panni di Vaticano,  voler sembrare donna mentre i suoi doveri glielo impediscono...è triste!
E dire che Romano è adorabile nei confronti di Vaticano, me li sono immaginati che camminano nelle strade di quella magnifica città, culla dell'antico e glorioso Impero Romano, vedersela vestita tutta elegante, ha ha ha!
Amo la tua Fic!!!!!!!!!!!!
Sensei tu mi stupisci ogni giorno!

UN SORRISO? mi hai fatto morire dalla risate! *si rotola per terra*
ancora, ancora ancora! *batte le mani come una bambina* farò tutto quello che vuoi, ma tu va avanti!!!!!!!
è l'assiome dell'arte: all'artista (sia esso disegnatore, musicista o scrittore) non piacerà MAI ciò che ha prodotto. E l'odio verso un certo lavoro è direttamente proporzionale alla genialità dello stesso. U_________U
perciò, lasciamelo dire: FANTASTICO! (<- Prussia approva)

Spettacolo!
Vengo a romperti le scatole pure qui!
Mi piace l'idea che tu abbia reso Vaticano una donna ho sentito che Himuray-sensei lo abbia rappresentato come un uomo grassoccio peccato!
Poi non è vero che non è bello l'ultimo capitolo è spettacolare sopratutto i vestiti di Vaticano, Anto e sopratutto di Romano hahah!

Uuuuuuuh quanto ti invidio io sono domani >< una strizza mostruosa! Complimenti per aver finito, ora passando al capitolo.. non potevo aspettarmi di meno da francia, tutti vestiti sexy e chiccosi moooolto nel suo stile! baci

matrimonio a tre... matrimonio a tre! che fissa! No... cioè... beh... wow... quinmdi, anche Feliciano si è sposato con vaticano, non solo Romano... Carino come capitolo.