Ecco, è finita...e io ho già letto tutte le tue ff...e adesso?Dammene un 'altra ,anche una dose piccola va bene...sembro una drogata eh?
E' che mi piace proprio tanto come scrivi, sei ricercata, ma non pesante e ci metti sempre l'ironia,il che non guasta mai, visto che la storia è già abbastanza drammatica di suo e poi i tuoi Oscar e André piccoli sono deliziosi.Hai saputo conservare dentro di te la freschezza e la libertà dei fanciulli perchè quando narri della loro infanzia sembra veramente di vederli e di sentirli.Complimenti. Per non parlare del fatto che hai uno stile niente male( niente male è un francesismo, "pas mal" significa molto più di "non male"). E poi, quando uno si rilassa e dice " che lettura facile e piacevole", zac ...arriva il pensierone complesso e la parte densissimo di significati.E' proprio un bello scrivere il tuo.
Ma senti , una critica devo pur fartela: cerca di scrivere un pò meno bene eh?Non so,mettici qualche banalità ogni tanto, così uno non si fa venire le crisi, grazie.
Comunque , questo tuo finale mi è piaciuto tanto, anche se lo avrei voluto più approfondito verso la fine, ma questo per le ragioni di cui sopra.
Per cominciare:lo specchio ed Oscar:bella immagine e bell'oggetto:forse per la prima volta Oscar si sofferma a guardarsi e si vede; vede il suo sguardo, vede qualcosa che non può ignorare ancora per molto e , a quanto pare, decide di fare la furbetta.
Il duello è fantastico:rendi proprio bene il loro studiarsi, il loro gioco. Doveva essere così, perchè era il loro gioco preferito dall'infanzia e io non avevo mai pensato al fatto che avessero i loro rituali, dei gesti abituali , ma tu lo rendi verosimile e anzi, reale.Belli i nostri eroi, sensuali e provocanti, come i paurosetti dell'anime non hanno mai osato mostrarci.Oscar vuol far "vedere"ad Andrè che anche lei è una donna con tutti gli attributi e io vedo una nuvoletta sopra la testa di André con su scritto"gulp!"quando lui intravvede tali"attributi"...e poi naturalmente arriva il belloccio nordico a rovinare tutto.
Bello anche il dialogo a denti stretti tra Andrè e sua nonna, poveretta, tutta la vita a cercare di fargli tenere le mani a posto...e poi GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE...anche ad Andrè piace il pane con il salame, mi mancano solo dieci chili in meno, dieci centimentri in più, un carattere opposto al mio,gli occhi azzurri, un cavallo bianco e una camicetta bianca e poi potrei diventare la sua donna ideale.
Comunque deliri a parte, bellissimo lo sfiorarsi di André e Fersen...e bellissimo lo sguardo di André...e poi decisamente "Andréiana" la compassione per il conte svedese.Hai prorprio ragione, le loro situazioni sono in fondo simili...mi spiace ammetterlo, ma il parallelismo tra alcol e donne quasi mi ha convinta, anzi togli il quasi.In fondo il più forte tra i due è proprio André, che non scappa mai, ma lì non posso darti torto.Mannaggia.
Infine meraviglioso il confronto tra Oscar e Andrè, bellissimo...lei è la sua "zuccona caparbia", lui quello che la salva, la consola, la ama sempre e comunque.Questa volta il duello è fisico, via le spade, via gli studi reciproci, e dopo lo scontro arriva lo sguardo tra i due...e la seduzione irresistibile dI Andrè..mamma mia che brividi...e lei è finalmente consapevole del desiderio che prova per lui , anche se non ancora dell'amore .E lui il solito"mollaccione"che non osa fino in fondo...per fortuna che ci pensa lei.
Ecco, è finita, ho fatto una recensione lunga, perché così ho avuto la scusa per rileggere il tutto.Complimenti, bravissima!!!
(Recensione modificata il 27/10/2010 - 12:39 am) |