Per fortuna sono riusciti a non farla trasformare! Certo che il centro Chronos è molto restio a dare notizie! Come mai i lupi non fanno domande a Eva e Matt? Li osservano da lontano? e per questo che loro non li trovano? mi chiedo se bella ricorda qualcosa. e se i due aesir saranno costretti a intervenire ancora e se sarà necessario andare a volterra. |
Diciamo che mi è piaciuto di più la parte dove loro sono alla spiaggia e poi la parte in cui lui entra in azione. Scusa se te lo dico ma i suoi monologhi interiori li ho trovati un pochino ripetitivi. Mi piacerebbe avere un chiarimento alla spiaggia mi pare di capire che Jacob non si era ancora trasformato ( ha i capelli lunghi) e il giorno dopo (giusto?) lui è insieme agli altri, non ti pare un pò strano visto che quell'attacco a Bella avviene dopo alcuni giorni che Jacob è diventato lupo? |
Interessanti le spiegazioni che hai dato sui viaggi temporali. Volevo domandarti ma hoover l'hai preso come nome dal primo capo dell'F.B.I? e Craig dall'attore che interpreta 007 o e solo un caso? trovo che irina con il volto di judi dench ci starebbe bene, non per niente interpreta M in james bond.Mi chiedo a che conclusioni arriverà il professore e sopratutto cosa vuol dire che non devono uccidere nessuno? sono proprio curiso. |
Mi chiedo quando appariranno i cullen? perchè se dietro alla anomalia c'è dietro Aro loro devono esserci per forza! comunque mi sono divertito a leggere delle faccie estasiate per il cayenne, per matt che del canton ticino, e per il fatto che non sa più come resistere al fascino di Eva. |
Complimenti anche per questo capitolo, quindi Aro insieme al suo nuovo discepolo stanno facendo dei tentativi per modificare la storia. Ma devono ancora capire come fare per farlo bene. Mi è piaciuto molto l'arrivo di matt ed Eva a scuola. |
Mi piace molto l'impronta che hai dato alla storia! sopratutto nei due protagonisti Eva mi piace molto, la trovo molto interessante e spigliata! Mi chiedo come reagirà il loro istinto quando incontreranno i cullen, visto che con i lupi i loro sensi erano molto allerta! La complicità tra i due è stupenda. Matt riuscirà a dirle che la ama? Complimenti per la ff |
Bello l'inizio! mi è piaciuto molto! quindi se non ho capito male loro sono delle specie di cyborg giusto? molto interessante! quindi loro ritornano indietro nel tempo per assicurarsi che non ci siano anomalie spazio temporali. Per questa polizia temporale ti sei ispirata/o a timecop il film con van damme? Molto belle le descrizioni tecnologiche! e mi piace il feeling che c'è tra i due! complimenti! |
Il prologo mi ha incuriosito molto e poi sono un appassionato di fantascienza. sono proprio curioso di leggere come si evolve la storia. Complimenti intanto per questo inizio è davvero bello e molto ben descritto! |
Allora, questo è il primo capitolo che riesco a leggere “in diretta-pubblicazione” quindi provvedo anche ad una recensione generale, anche se mi rendo contro che sarebbe stato meglio farlo via via mettendomi in pari. |
Ma buongiorno! |
Iniziamo con il dire, caro Abraxas, che questo Matt mi piace molto di più del Matt depresso. |
Ciao! Certo che Matt soffre di masochismo acuto! Diciamo che si frega da solo... |
Ma se lo sapevo che era di fantascienza la leggevo prima! |
Figliolo, preparati a una recensione chilometrica. Che la Forza sia con te. Aeon mi fa venire in mente quel gioco di abilità che consiste nello sfilare di scatto la tovaglia con la tavola ancora apparecchiata, senza fracassare piatti e bicchieri. A dire il vero, tu fai una cosa ancora più complicata: inserisci la tovaglia senza toccare le stoviglie, il che è tutto dire. La trama thriller/sci-fiction si adatta a quella soprannaturale/sentimentale di Twilight e ne diventa la cornice, abbracciandone personaggi, eventi e atmosfere e dando loro una veste completamente nuova. I veri protagonisti sono due personaggi originali, il Comandante Matt D'Aquila e il Tenente Eva Julia Cortéz, e il narratore è proprio lo stesso Matt. Scelta interessante. Attraverso i suoi occhi noi lettori seguiamo le due linee narrative, quella familiare di New Moon e quella meno familiare ma a mio parere più interessante dei due Aesir in missione nel passato per conto della CHRONOS. Molti avvenimenti sono divertenti anche solo per la voce di Matt che li racconta. È spiritoso, e piuttosto imprevedibile: in lui convive una componente umana molto forte, ma appena l'atmosfera si "scalda" scatta anche la parte Aesir che è in lui. Quella degli Aesir è una trovata che mi ha affascinata particolarmente, ma sul serio. Aeon è ricco di azione, ma non rinuncia alla componente sentimentale/romantica tanto cara alle lettrici di Twilight. In poche parole ce n'è per tutti i gusti: sparatorie e intrighi da una parte, i turbamenti emotivi di Matt dall'altra. Io sono per la parte delle sparatorie e degli intrighi, ecco. Che poi io ho una mezza passione per 'ste cose. Installazioni biomeccaniche, viaggi nel tempo, distorsioni, strappi nel continuum-spaziotemporale, cioè, LOL. E tutto questo in Twilight! Praticamente appaghi la mia parte femminesca-emotiva e quella maschile da nerd di Star Wars e compagnia bella. È come se avessi inventato il gelato senza calorie. Aeon è uno sci-fantasy e ha le atmosfere dei vecchi Urania - quelli come dico io, eh, non quelli di adesso, che fanno più o meno tutti cagare in egual misura. Io adoro i vecchi Urania. Mi sembra di essere tornata piccola, quando sventravo gli scaffali di mio papà che ne fa collezione, e leggevo, leggevo, leggevo, finché non c'era più niente da leggere perché le parole erano finite, e a quel punto allora tenevo il muso perché non ce ne erano più. Angolo della rompicoglioni Abraxas, sei proprio "uno spiegone". Sei clamorosamente affetto da infodump. *bacchetta le mani* L'infodump è l'impellente necessità dell'autore di dare informazioni al lettore. L'autore si rende conto il lettore ha bisogno di certe informazioni per comprendere gli sviluppi della storia, e perciò gliele vomita addosso. Ci sono due modi di essere uno spiegone: uno è l'intervento diretto dell'autore nella storia ("Io e Vivianne eravamo stati insieme sin dal primo istante della nostra… rinascita. Fra i primi soggetti all’AdvancEd Soldier ImpRovement program… AESIR per farla breve. Entrambi reduci da incidenti quasi mortali, ci era stata offerta la possibilità di una nuova vita al servizio dei reparti speciali dell’esercito.") e l'altro è l'impostazione di dialoghi o di pensieri forzati, dove è chiaramente l'autore a mettere in bocca certe battute al personaggio per spiegare una certa cosa o una certa situazione («Come voi tutti ben saprete, i tachioni sono particelle che viaggiano a velocità superiori a quelle della luce. Sono stati utilizzati nei primi prototipi di motori relativistici, come quello progettato dall’equipe del professor Black nel 2207, ma trovano un’applicazione ben più precisa oggigiorno nel viaggio temporale. Saprete altresì che, secondo le teorie di Einstein, una volta raggiunta la velocità della luce è teoricamente possibile muoversi nella quarta dimensione, ossia il tempo… cosa che portò al fallimento il progetto Horizon.») Il primo modo è il più fastidioso. La narrazione si interrompe e comincia la "lezione". Partiamo dal presupposto che un buon racconto è come la realtà virtuale: il lettore, quando legge, non si deve accorgere di star leggendo. È come assistere a un gioco di prestigio: sai che la magia non esiste, sai che c'è sicuramente un trucco, da qualche parte, ma mentre osservi il prestigiatore che tira fuori da un fazzoletto un grosso coniglio bianco è tutto così realistico da farti credere, anche solo per una manciata di minuti, che tutto sia vero. Vale lo stesso per un buon racconto: una parte del tuo cervello lo sa che stai leggendo, che sei seduto in poltrona nel tuo salotto, ma l'altra, beh, l'altra deve essere dentro la storia. Deve credere nei draghi, nei vampiri, nei viaggi nel tempo; deve vedere le navi da combattimento in fiamme a largo dei bastioni di Orione, e i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser, perché, diamine, sì, noi umani ce le possiamo immaginare queste cose, se l'autore è capace di mostrarcele. Lo spiegone spegne la realtà virtuale. Nel momento in cui comincia la spiegazione, la parte del cervello che sa che stiamo leggendo prende il sopravvento e improvvisamente non siamo più nella storia, stiamo leggendo la spiegazione da manuale dell'autore su questo o quell'altro punto del suo romanzo. Il secondo modo, quello dei dialoghi, è meno grave, perché almeno è racchiuso nella realtà virtuale, sono i personaggi che parlano, non l'autore; ma i dialoghi sono forzati, e i dialoghi inverosimili rovinano la credibilità della storia. «Come ben sai, amico mio...» Ma se l'amico tuo lo ben sa, allora perché glielo dici? La soluzione allo spiegone è mostrare. Se un'informazione è così vitale per l'economia del racconto, allora non bisogna raccontarla, ma mostrarla, oppure rendere il dialogo informativo verosimile. Esempio: gli zombie si possono uccidere solo colpendoli alla testa. [1] Tommaso prese la pistola e la puntò contro lo zombie che barcollava verso di lui. Gli zombie sono creature non-morte e il loro nome deriva dalla tradizione dei riti voodoo. Il loro corpo è attraversato dagli ultimi impulsi nervosi che ciò che rimane del loro cervello riesce a trasmettere da bla bla bla [2] Tommaso prese la pistola e la puntò contro lo zombie che barcollava verso di lui. «Guarda bene come si fa, Gianluca,» disse. «Come ben sai, gli zombie non muoiono se li colpisci al petto o se gli affetti le braccia. L'unico modo è colpirli alla testa, perché è lì che si trovano gli ultimi impulsi nervosi!» [3] Tommaso prese la pistola. Le mani gli tremavano. Buio e concitazione fecero andare a vuoto i primi due proiettili, ma gli altri trovarono il petto, la spalla e lo stomaco dell'uomo, che ad ogni impatto fu scosso da contrazioni e spasmi. La canna del revolver fumava ancora quando la forma sbilenca dell'uomo riprese a zoppicare verso Tommaso. «Perché non muori» sussurrò arretrando di un passo. «Perché non muori.» L'ultimo colpo gli si conficcò tra gli occhi. L'uomo si bloccò di colpo. Dal foro di proiettile si gonfiò una grossa bolla di sangue nero. L'uomo fu scosso da un lungo tremito e poi cadde a terra, come un sacco vuoto. [4] (Dialogo preso dalla serie The Walking Dead, tra i personaggi Morgan e Rick) «Ma sai delle persone morte, vero?» «Sì. Ne ho viste molte. Fuori, sul marciapiede. Erano ammassate e...» «No, non quelle che stanno per terra, ma quelle che camminano. Come quello a cui ho sparato oggi. Ti avrebbe attaccato, cercando di mangiarti, strappandoti la carne. Forse è la prima volta che ne senti parlare. Posso immaginare quello che stai provando.» «Siamo sicuri che siano morti?» «Sono morti, ma hanno qualcosa nel cervello. Per questo devi colpirli alla testa.» [Rick si è risvegliato dal coma, in ospedale, e si è ritrovato in un mondo devastato dall'apocalisse zombie. È normale che non sappia le cose. Morgan, invece, che l'ha vissuta fin dall'inizio, gli spiega cosa succede, a modo suo, perché non è un medico e gli dice semplicemente quello ha capito.] Conclusioni Il tuo racconto mi piace e mi piace parecchio. Non solo è originale, è brillante, perché non basta inserire un elemento nuovo, per fare la differenza, bisogna anche saperlo gestire. E tu lo gestisci a meraviglia. Migliora con l'avanzare dei capitoli, forse perché anche tu, man mano che vai avanti, sei più sicuro di quello che fai. I dialoghi si fanno più spigliati e le scene d'azione più... fluide. Nei primi capitoli si sente molto l'ansia del "far capire tutto per bene", ma piano piano ti sei sciolto, con ottimi risultati. Lo stile è ancora un po' acerbo, ma soprattutto per questioni di sfumature. Come la cosa dello spiegone. Sono "trucchi" del mestiere, e sono sempre facili da spiattellare in teoria, ma è solo con la pratica che ci si fa l'occhio e la mano (io per prima, conosco la definizione, conosco i rischi, ma più o meno ci casco con la puntualità di uno spiegone ogni tre pagine :D *risata isterica*). In sostanza, complimenti. La tua storia dovrebbe avere più visibilità, per la miseria. Adesso comincio con un vergognoso passaparola. PS - Il motivo per cui io finisco per fare lo spiegone è che ho sempre paura che non mi capisca nessuno. Lo si può notare anche dalle recensioni che lascio :D Coso, ma tu dà retta a me, a te ti si capisce. (Recensione modificata il 08/01/2011 - 12:07 pm) |
Buon anno! |