Oh Gesù! O.O
E' così terribilmente realistico che mi sono spaventata, quasi.
La scuola -un’altra allegra mattinata scolastica, insomma-, i vicini, la madre di Dominic, Marylin Bellamy e Dominic sono così veri, reali e perfetti che giuro, fanno impressione.
Poi, ormai lo sai, adoro come scrivi.
Quindi, che dirti di più? Mi è piaciuto un sacco quest'inizio, aggiorna prestissimamente presto (?).

Complimenti e mi raccomando, continua a coccolarla questa fic, che si preannuncia come qualcosa di veramente bello. :***

P.S. Sarà Matt quello nell'orribile impermeabile arancione?

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Premettendo che intendo farti un complimento: mi è venuta su una tristezza... Veramente un'ottima descrizione di un'ipotetica, asfissiante vita di provincia, proprio in termini di sensazioni ed emozioni trasmesse.
Dom, suona, ti prego XD il cumino non è tutto nella vita XDDD
A parte gli scherzi, il personaggio della signora Howard è dipinto in maniera inquietantemente realistica. La descrizione della cena mi ha dato la sensazione di una mano chiusa attorno ai polmoni - ho dei ricordi di certi pasti passati così che mio Dio...
Chissà perché il fatto che l'impermeabile arancione sia "orrido" mi dà un'idea di chi potrebbe essere il misterioso sconosciuto XD
Aspetto con ansia il seguito, l'incipit è davvero molto intrigante. Le tue fic sono sempre così... Verosimili. Reali. Poco agiografiche. E' una delle cose che mi piacciono di più del tuo modo di scrivere ^^

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Prima di tutto di  ringrazio di aver tenuto questa ff chiusa dentro per tanto tempo...io su EFp due anni fa non c'ero e mi avesti privato del piacere di leggerla!!!
Continuo a pensare che come scrittrice sei una garanzia!! Davvero brava!!
Hai fotografato la situazione accuratamente ed in modo per nulla banale! Sono curiosa di vedere il seguito!!

Stima nei tuoi confronti
A presto

Roby


 

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Ma che curiosa sorpresa!
E questa da dove viene...?
Hai catturato la mia attenzione, nipote, e del resto non poteva che essere così.
Ho davvero molto apprezzato il modo in cui hai delineato il rapporto tra Dominic e la madre, c'è uno spunto così genuinamente intelligente in quella notazione sugli occhi "chiari, allegri ed incredibilmente ottusi" della donna. Dà il senso di una persona rinchiusa proprio in quel mondo che hai descritto: un mondo dove l'acqua - l'ordinarietà ripetitiva e monotona, senza appigli e senza scorciatoie - ti strappa via ogni sogno, ogni aspirazione.
Come poteva non coinvolgermi?
MEM

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