Vorrei scriverti tutta la recensione in maiuscolo e grassetto, ma visto che sono una persona simpatica e carina ho deciso di evitare.
Ma tranquillo, non sarò gentile. Per niente.
Tu ci hai fatto aspettare così tanto, crudele come sei, e poi te ne esci con un capitolo tanto bello? Io volevo insultarti e neanche posso. Maledetto, argh.
Avrei voluto anche scriverti una recensione carica di rabbia e frustrazione ma... Questo capitolo è troppo bello. Maledetto, di nuovo.
Cerca di comprendermi, Dì, ci hai fatto aspettare talmente tanto che sicuramente la mia ira funesta -peggio di quella di Achille, fidati- si sarebbe abbattuta su di te se il capitolo non fosse stato così tanto argh non so come dirlo meglio. Seriamente, se avessi postato un altro extra o se il capitolo non fosse stato così bello, avresti rischiato grosso, eh. Per un millesimo di secondo, mentre leggevo, ho anche pensato che questo capitolo sarebbe stato più brutto del capitolo ordinario -e non l'extra- col quale ci avevi lasciato. O meglio bello, sì, perché dubito che tu possa scrivere qualcosa di brutto su loro due, ma bello meno della metà del precedente. E se così fosse stato, saresti incorso nella mia ira. Seriamente. Perché ti sei preso tanto tempo e il capitolo doveva essere come minimo bellissimo. Però i tuoi standard sono talmente alti... Questo ha superato tanti altri capitoli, che erano già molto belli.
In definitiva, questa storia è come delle serie televisive, quelle belle davvero, che si facevano un tempo, un continuo crescendo, ed è difficile eh, soprattutto per i temi che non sono proprio rose e fiori, unicorni scintillanti e arcobaleni. Speriamo solo che, come le serie televisive, non finisca a metà per mancanza di interpreti o per mancanza di audience. (Ma tanto non penso che ci sia questo pericolo, insomma il tuo seguito ce l'hai, se solo aggiornassi più spesso avresti più recensioni v__v Cattivissimo DDDì)
Sappi che comunque io questa recensione ce l'ho pronta dal giorno in cui hai postato, ma visto che sono un infima creatura perfidamente perfida -sì proprio così, non puoi avere tutti lettori adoranti e sbrilluccicanti, caro mio- ho deciso di farti aspettare, e farti penare... come se ce ne fosse bisogno, mica stavi lì ad aspettare la mia recensione, no? O forse sì, visto che le mie recensioni sono bellissime (????). -Lacia fare, sono più folle del solito, oggi-.
Ti ho già fatto presente che mi hai lasciato abbastanza a bocca aperta. Come ti ho detto, sinceramente il mio cervello non si fidava troppo del tuo prossimo aggiornamento, temevo fosse seriamente un qualcosa che mi avrebbe lasciato a bocca asciutta, e quindi avevo cominciato a leggere il capitolo svogliatamente. Anzi, ti dirò di più, ho chiuso e riaperto ripetutamente la pagina, perché non sapevo se leggere o meno.
Però poi...
Beh, ti spiego cosa mi è passato per la testa mentre leggevo, che sennò sembra davvero lo sproloquio di un qualche psicopatico passato su EFP per caso: ci avevi lasciato con Kurogane in preda a quella che noi avevamo allegramente ipotizzato fosse una specie di allucinazione del mago, e ci avevi lasciato così, sostanzialmente. Io non mi aspettavo, te lo dico proprio chiaro e tondo, che riprendessi proprio da quella scena, mi aspettavo -che ne so- un balzo temporale o qualcosa di simile, anche perché rischiava di essere seriamente una ripetizione di tutto il percorso che Kurogane aveva fatto all'andata o aveva fatto poco prima e rischiava di essere noioso, pedante e pesante. E invece no. Cioé sì, c'era la scena in cui Kurogane cammina, avanza lentamente e sembra che gli si stiano staccando gli arti per quanto è debole, ma non è affatto come me la immaginavo. Avevo ringhiato per le prime righe, e poi mi sono subito venuti i lacrimoni agli occhi (ho l'emotività di un pulcino bagnato, mi spiace), e quindi ho cominciato a commentare il capitolo a voce alta. All'inizio dicevo "ma dai, su mica puoi crepare così, ora!", e fin lì tutto normale, ma più mi addentravo nel capitolo, più sentivo un magone infinito montare in gola.
Finché non ho letto questo:
Doveva essere la fortezza del mago, e non il contrario. Non doveva essere il contrario, perché lui non riusciva a immaginarsi un futuro che non contemplasse Fay, e qualcosa gli mordeva lo stomaco ogni volta che pensava alla fine del viaggio. Era terrorizzato dall´orrenda eventualità di restare senza il mago. E questa eventualità ormai era palpabile.
Ebbene, a quel punto non ce l'ho fatta più e ho cominciato a imprecare contro di te. I miei due coinquilini che in quel momento giocavano a Fifaqualcosa si sono incuriositi e mi hanno domandato cosa stessi leggendo. Ho spiegato in sommi capi la situazione e mi hanno detto che avrei fatto bene a leggerla anche a loro. (Sappi che hanno messo addirittura in pausa un videogame, sentiti onorato. Hanno anche detto che era una storia bellissima e uno di loro ha aggiunto che un giorno, chissà quanto lontano, te la commenterà -non sono tanto rimasti sconvolti dal fatto che si tratta di due uomini insieme, tra le altre cose-).
Comunque, coinquilini e ringhi a parte ai danni tuoi e di Kurogane, davvero da qui in poi mi hai fatto a pezzi. Mi hai proprio distrutto. Però tranquilli, il mio picco d'ira è tornato quando è apparsa la coppia di scartavetra zebedei più famosa al mondo.
*parte la musichettà di super quark*
Il binomio polpettina-moccioso è sempre stato forirero di sventura nelle storie del simpatico autore anglofono __Di. Il lettore si sente particolarmente punto nel vivo dall'esistenza scomoda di queste creature dall'intelligenza decisamente marginale. Normalmente, l'autore, conoscendo l'avversione dell'intero mondo popolato dai fan di TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE nei riguardi del ragazzino, ha il buon cuore di farlo sparire intorno al terzo-quarto capitolo della storia, normalmente il moccioso, che prende il nome di Shaoran, non parla e quelle due o tre volte che parla è davvero petulante. Troppo. La polpettina, Mokona, è già un tantino più simpatica, almeno lei riesce a capire quando starsene zitta, mica come quella specie di coso-strambo-che-non-merita-di-esistere-o-di-essere-classificato-in-maniera-migliore.
*fine musichetta di super quark*
Ora, ringraziamo di cuore Dì che finalmente ci ha tolto dalle palle *sì, divento scurrile* quel rompiscatole di Shaoran. *ringraziamo Dì*. Sappi che Shaoran lo detestano anche i miei coinquilini i quali hanno detto "Ma che ci fa sto tizio qui in questa storia? Non poteva andare a pascere le greggi?!" (utilizzando termini un tantino più coloriti, ma rendono l'idea anche questi).
Bene, andiamo avanti. Dalle brillanti informazioni forniteci dallo scassaballe numero uno, sappiamo che il mago è ancora vivo *cuoricino che gioisce*.
Ti dico solamente che mi si è stretto il cuore a vedere -perché sì, io l'ho visto, solo per il merito della tua capacità descrittiva e non perché ho qualche disguido a livello neuronale-, comunque, mi si è stretto il cuore a vedere Kurogane che stava lì a guardare il mago senza parlare. Poi è arrivato il dottore, qui ho apprezzato il fatto che Kurogane se ne vada perché non riesce a resistere alla vista del sangue, il che è un'immagine forte, perché antitetica. Kurogane che è cresciuto a pane, katane e sangue, fondamentalmente, non riesce a sopportare di vedere il suo -adorato- mago così.
È una scena forte, come ti ho detto, sfido chiunque a stare lì a guardare un dottore togliere le bende alla ferita mortale che ti sta portando via la persona amata. E questo ha reso decisamente umano il caro Kurogane. E tu dirai, perché non è forse umano? Beh, sì certo, però l'hai reso vivo, vero. Non so come spiegarmi meglio. Hai reso le sue reazioni umane, l'hai reso esattamente come dovrebbe essere ed è quasi meglio dell'originale perché normalmente non si mostrerebbe così. Diverso -come dici tu- da quello che. Tant'è che anche lui si sente diverso, si sente qualcun altro.
Quando il dottore gli fa presente che lui si è svegliato, anche io ho gioito. E ho quasi sperato di sentirgli dire le parole che anche Fay, seppure continui a negarlo, vuole sentirsi dire.
Ma Kurogane non parla, ed è normale, tenerello, lui è un attimino traumatizzato. Ma, se prima guardava Shaoran come si guarda una notizia senza significato, ora si vede -anche se tu non l'hai detto- che dai suoi occhi traborda amore inenarrabile.
Passiamo al mago.
Oh, Fay, quante boiate dici e dirai? (fa anche rima, yuppi!)
Torniamo a Kurogane, perché sì, qui quello che ha bisogno di un minimo di supporto emotivo e psicologico è lui, non il mago (tanto Fay è un treno deragliato, ormai).
«Non puoi mica pensare di essere solo tu, mh? Siamo una coppia, te l´ho detto cento volte.» riuscì a dire. «Siamo una coppia, e quindi devi calcolare anche me. Io non riuscirei a dimenticarti neanche se volessi. E, a maggior ragione, è una cosa che non voglio. Anche se tu hai fatto tutto da solo e mi stai lasciando, perché è questo che stai facendo.» continuò, la voce che tradiva una certa emozione, ma comunque il tono era ancora profondamente serio. «Dimenticare è facile. Io non sono portato per le cose facili, altrimenti non starei con te, non credi?».
Kurogane, sei una cosa meravigliosa. Non so se fare i complimenti all'autore o al personaggio. Perché boh, io me lo immagino Kurogane, quello vero, arrabbiato per le sciocchezze che il mago ha detto in questo e nello scorso capitolo. E mi immagino una risposta simile da parte sua. Sì, sicuramente. Dietro quell'aria da cane randagio che si ritrova (sì, cane randagio perché i cani randagi sono forti costituzionalmente e anche a livello intellettivo, perché sennò non sarebbero durati molto per la strada, però hanno anche quegli occhioni tristi di chi ha vissuto tante sventure) c'è uno spirito saggio e combattivo.
"Dimenticare è facile." sì, Kurogane non sarebbe mai in grado di dimenticare. Ed è esposto talmente bene questo concetto qui, in questo momento, che non so se restare senza fiato o argomentare ancora di più. Più rileggo questo pezzo più il cuore mi si stringe, comunque, sappilo.
Ora ti dirò una cosa che riguarda il titolo del capitolo, perché per un momento mi è venuto in mente che potessi metterci un'altra canzone come titolo. (conoscendo gli Alter Bridge, insomma)
«Chiudi gli occhi e ascolta solo la mia voce. Ci sono tante di quelle cose che dovrei dirti ancora».
Solo in questo momento, e per un momento, ho pensato "Dio mio, qui ci sta troppo bene Wonderful Life". Però Zero ci sta di gran lunga meglio alla luce di quanto stanno perdendo entrambi e delle considerazioni a inizio capitolo. Evidentemente la mia mente era offuscata dall'ascolto della versione live di Wonderful Life che fa parte ormai della playlist fissa della lettura di Watch Over You, che tra l'altro si sta ampliando con dei pezzi di nicchia -perché io neanche l'avevo messo in conto Zero, francamente, essendo una bonus track.
Comunque, torniamo a noi, e mettiamo da parte ragionamenti astrusi riguardanti delle inutili preferenze in ambito di titoli di capitoli associati a titoli di canzoni. (quanto sta diventando lunga questa recensione, normalmente non mi dilungo così tanto, ma questo capitolo merita. Merita, davvero).
Ora, Kurogane comincia a parlare, e sì, sicuramente le cose che dice valgono più di una qualunque altra dichiarazione d'amore eterno. Mi aspettavo una qualche considerazione sull'amore dagli occhi vigili di un Giapponese, visto che sono personcine particolari loro... Mi sarebbe piaciuto leggere delle varie accezioni e traduzioni dell'amore in giapponese, ma boh? Sarà per la prossima volta? Davvero, comunque se ricevessi un simile e orgoglioso racconto del mio futuro, per quanto non possa essere raggiungibile sul mio letto di morte, morirei felice. O forse no, mi sentirei sotto a un treno proprio come si sente Fay.
Bene, Fay, è il tuo turno.
Anche qui, mi si è stretto il cuore. Anche Fay non è solo un personaggio su carta, qui molto meglio degli altri capitoli -per fino!- c'è una dimensione del tutto diversa del mago. Lui ha cercato la morte tante volte, ma senza mai riuscirci e ora che è lì, a un passo dal limbo ha paura. Ed è così vera, si sente così bene questa sensazione di terrore. La senti anche tu, lettore. Anche qui è un concetto antitetico. Il mago ha sempre cercato di ammazzarsi e ora che la morte è lì a portata di mano, si sente oppresso. Questa cosa mi fa impazzire (nel senso buono, chiaramente). Ora può guardare la sua felicità e salutarla, può guardare quel futuro che non è più vero per lui, che non è più raggiungibile e si sente lo sconforto, il dolore, il rimpianto e sono emozioni palpabili e il mio cuore si è stretto ancora di più. Ci sono poche cose che mi hanno fatto sentire così. Tipo certe poesie di Izet Sarajlic (se non hai letto niente di suo, vai, vola e rimedia al danno) o boh, Aceto arcobaleno di Erri de Luca. Quindi boh, ti sto facendo un gran bel complimento?
Comunque, torniamo a noi.
Ho adorato il conflitto interiore di Fay, ora, sul ciglio del grande portone. Ho sorriso leggendo il paragone che hai costruito tra Fay e un cocktail mal fatto -e quasi mi domando, visto il gergo che hai usato, se non sei del mestiere. Anche se poi ho ricollegato il fatto che tu sei un Americano e non solo noi baristi usiamo il termine "oncia".
E ancora ho adorato anche il modo di descrivere il freddo. Quasi l'ho sentito anche io. (Anche se qui fa un caldo atroce).
Comunque, ripeto, il conflitto di Fay spiegato in questo modo, il suo vedersi strappare via il futuro ora che c'era così vicino, il suo egoismo e la sua gelosia -giustificatissimi, peraltro- mi hanno appagato decisamente. Mi sembrava di vedere tutto e di sentire lo stesso dolore. Davvero questo è la cosa che manca a moltissimi autori su questo sito, la vividità (o come la chiameresti tu, che sei Americano, graphicness), come davvero un bel film. Di quelli di Tornatore, per dirti, o quelli di Jonathan Demme. Ecco, boh? Complimenti!
Torniamo a noi e, argh, c'è di nuovo Shaoran, però stavolta se ne va, giusto? GIUSTO?! Tanto Kurogane è così poco ospitale oggi, per fortuna. Tanto ci frega poco di quel che dicono i ragazzini, "vogliamo Fay, vogliamo Kurogane" urla la folla. Quindi, via, toglietevi dalle palle. (Ah, già, Kurogane è stato anche troppo collaborativo, ha pure detto - per dirla alla buona - "andatevene pure, io resto qui col mago che tanto neanche so se vive o muore", bellino Kurotan).
Allora, lo sciolse dall´abbraccio, guardandolo con una tenerezza negli occhi che nessuno avrebbe mai immaginato di vedere in un ninja.
Ecco, io dico, perché mi immagino le cose, perché le vedo? Ah, perché tu sei un bravo autore! Certo, chiaramente, e quindi ho avuto modo di gustare Kurogane che si guarda il mago un'ultima volta prima di allontanarsi, ora che è arrivato il medico. Perché sicuramente questo sarà un addio e... un momento!
Il medico, in quel momento, parlò. «Sembra stare meglio».
E ora che succede?! Che succedeh?! Perché sei ancora qui a leggere la recensione e non hai ancora postato, Maledetto, argh?!
Comunque, Questo capitolo è decisamente il più bello che tu abbia mai scritto, sei stato davvero in gamba e sì, ti sei fatto perdonare.
Vorrei tanto vedere come andrà avanti la storia, ma ti sei guadagnato del tempo.
Complimenti ancora e, argh, davvero, sei troppo bravo. Ti meriteresti una super bandierina verde, awh!
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