Sai, questo è un sito molto vasto, e non è poi molto difficile, navigando nel fiume di parole che contiene, imbattersi nelle acque torbide di qualche racconto-spazzatura, di qualche ragazzino montato la cui capacità di introspezione è paragonabile a quella di uno spaventapasseri.
Per questo, quando mi imbatto in racconti del genere, che mostrano un vero talento ancora sconosciuto, ne rimango quasi commossa.
Proprio così: i tuoi brevi racconti introspettivi mi hanno commossa. Mostrano un'anima tormentata e profonda. Oserei definirti una specie di giovane Edgar Allan Poe dei nostri tempi.
Mi raccomando, continua a scrivere e non sciupare il tuo dono e la tua abilità innata. 
P.S. Ho molto apprezzato, in "Cuori infranti", la citazione dei Pink Floyd dal loro più famoso e geniale album, The Wall.

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Veramente tanti complimenti. Mi sono piaciute tutte, forse di più "Solitudine" e "Di ritorno a casa". Ognuna contiene una verità, una piccola lezione di vita da capire e interpretare. Anche i disegni, immagino fatti da te, stilizzati e semplici costituiscono un ottimo accompagnamento:)

Mai letto niente di più vero. A volte penso delle cose ma se provo a spiegarmi sembra che non trovi le parole giuste e allora credo che sia meglio lasciarle in un angolino del cervello.
Penso che sia capitato a tutti più di una volta. Mi piace lo stile ed è scorrevole, complimenti :)

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Ciao cinico! :)
Ho letto volentieri queste tue one shot, mi sono piaciute molto, unica pecca qualche errore di battitura (maledetto linguaggio html!)
Commento su questa storia perché è la mia preferita!
Ben fatta, surreale e gustosamente paranoica.
A presto,

Eva

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