ben tornata !
tre giorni in cui Draco non la perse di vista neppure un attimo.
Si occupò di lei con una premura e una dedizione impensabili per uno come lui e le dedicò tutto il suo tempo senza stancarsi mai.La lavava, anche, con una piccola spugna e senza scoprirle parti che, sapeva, lei non gli avrebbe permesso di vedere.Faceva di tutto per tenersi occupato e sentirsi utile in qualche modo, l’alternativa sarebbe stata aspettare e sapeva che non l’avrebbe sopportato.
Mi manchi! Mi manca fare l’amore con te, stringerti, baciarti. Mi manca il tuo corpo, i tuoi ricci, le tue labbra morbide. Mi manca ogni cosa di te. Spero di rivederti domani a lavoro e spero di poter continuare da dove eravamo rimasti. Un bacio, piccola.-
Sembrava che nella stanza fosse di colpo calato il gelo.Nel petto sentì nascere una collera dirompente, come una bestia feroce che squarciava senza pietà le sue interiora.
Chi era quel tizio?
Che voleva dire che gli mancava fare l’amore con lei?
Hermione faceva l’amore con qualcuno?
Era così che consolava il suo dolore per la perdita dei suoi amicSi sentiva tradito, anche se sapeva che non ne aveva il diritto.
Che cosa pensava? Che non avesse avuto una vita prima di incontrare lui?
Certo che no. Ma pensava… credeva che…
Sbuffò.
Era una rabbia ingiustificata e lo sapeva, perché lui non era niente, niente per lei.
Un complice, forse.
Di certo non un amico.
Chissà com’era quando faceva l’amore. Se almeno in quel momento abbandonava quell’espressione severa e saccente che non la lasciava nemmeno nel sonno.
Chissà com’era averla davvero, se avesse implorato il suo nome al colmo del piacere.
Draco si perse in fantasie indicibili e inimmaginabili, almeno per uno come lui. Ma ormai era sceso a patti con la consapevolezza che Hermione le piaceva più di quanto credesse.
Molto di più.
Perciò non pose limiti alla sua immaginazione.
(ma chi è l'idiota che osa lasciare messaggi cosi espliciti nella segreteria della riccia , chiunque sia non vivrà abbastanza se dra dovesse trovarlo. il biondo si sente tradito dal fatto che lei non gli abbia mai detto nulla del tizio e si quando magari mentre tentavano di scappare poteva anche dirgli del babano il risultato sarebbe stato un dra decisamente poco in grado di ragionare e poi non aveva diritti non erano neppure amici . eppure si perde al pensiero di loro uniti poiché ormai aveva accattato che le piacesse e che l'idea di un altro lo facesse imbestialire)
Abbassò gli occhi confusa e rimase bloccata per la sorpresa.
In un groviglio di lenzuola e ciuffi biondi Draco dormiva accanto a lei, con la testa e le braccia appoggiate sulla sponda del letto.
Hermione fu talmente sorpresa da quella visione che rinunciò a qualsiasi tentativo di muoversi, almeno fino a quando non si fosse svegliatoSi ricordò del suo viso teso per lo sforzo e la preoccupazione di non riuscire ad arginare l’emorragia.
Quel ricordo e la sensazione che ne aveva provato la fecero rimanere ancora più di sasso.L’aveva guarita, c’era riuscito davvero!
E poi era rimasto lì, a vegliarla, per tutta la notte.
Si sentì improvvisamente in colpa.
Lo aveva trattato da schifo negli ultimi giorni, anzi, nelle ultime settimane.
Lo trattava da schifo sempre.
D’altro canto lui non faceva nulla per dimostrarsi diverso da quello che sembrava.Era ancora arrabbiata e incredula per quello che era accaduto a Villa Malfoy e ancora s’intestardiva a credere che doveva esserci un’altra soluzione, non quella, non l’uccisione di Harry!
Ma forse era lei l’ottusa. Forse era lei che non voleva capire il grande gesto di sacrificio del suo migliore amico e il grande coraggio del ragazzo che le dormiva affianco.
Forse era per questo che l’aveva guarita, che era stato con lei tutto il tempo. Per farsi perdonare di un gesto che, sapeva, non avrebbe voluto compiere.(herm è stupita che sa non solo riuscita a guarirla ma sia rimasto accanto a lei , di come sia cambiato e di come non sappia come comportarsi .non riesce ad accettare il sacrificio di Harry e ancora lo incolpa e crede che lìabbia vegliata per farsi perdonare di un gesto che non voleva fare ma che era stato costretto)
Era vero che aveva le mani fredde, ma lei non si ricordò di aver mai provato una sensazione tanto piacevole.
Le dita lunghe e magre di Draco le provocavano sobbalzi in tutto il corpo, mentre lui le toglieva la fasciatura e percorreva con i polpastrelli la linea rosea che un tempo era stata la sua ferita.
Sentiva bruciare la sua gamba come non mai e non per il dolore.
Ogni tocco, ogni carezza, ogni contatto con quella pelle fresca e diafana le incideva scie di fuoco sulla pelle.
Cominciava a respirare irregolarmente.
Ma Draco, fortunatamente, non se ne accorse. Le cure di Draco avevano fatto miracoli e lei si sentiva in ottima forma.
Ancora stentava a credere che le avesse salvato la vita e che si fosse preso cura di lei in tutti i giorni in cui era rimasta incosciente.
Le nuove premure ed attenzioni avevano rafforzato il loro rapporto, anche se erano ancora in po’ in imbarazzo.
Era una bella novità il fatto che adesso non fosse solo un complice, un alleato indispensabile per la lotta contro Voldemort.
Era quasi certa di aver trovato un amico.(decisamente dra inizia fare effetto alla riccia che ha cominciato ha cambiare opinione ora sono alletai e quasi amici )
Travor! – Hermione, ancora ferma sulla porta, lo guardava con occhi sbarrati – Che ci fai qui?-
- E’ così che mi accogli, tesoro? Dopo due mesi che non ci vediamo?- Si spostò dietro di lei e ne annusò i capelli ancora bagnati.
Hermione rabbrividì.
- Esci, per favore! Non sei il benvenuto! -
- Oh no, no, piccola, non fare così. Il tuo Travor potrebbe rimanerci male. – Le posò le mani sui fianchi, attirandola a sé.
Hermione si divincolò – Come hai fatto ad entrare?Il mio ragazzo tornerà a momenti – Mentì lei tentando di convincerlo ad andarsene – Sarà meglio che tu te ne vada -
Travor rise di gusto – Chi, il biondino che ho visto uscire poco fa? Non sarà un problema fermarlo se sarà necessario –Ti ho lasciato un sacco di messaggi, sai? E tu non mi hai richiamato nemmeno una volta. Sei cattiva, Hermione. Cattiva davvero!-
Intento le sue mani si erano spostate sui suoi glutei.
- Non… toccarmi! LasciamiHermione cominciò a piangere, mentre tentava in tutti i modi di liberarsi da quella stretta, ma senza riuscirci.Sei sempre così… eccitante, Hermione. Mi sei mancata davvero!-
La spinse sul divano, tenendola ferma con il suo corpo muscoloso e imponente.In un ultimo disperato tentativo Hermione morse le dita di Travor che le tenevano chiusa la bocca, scalciando con tutta la forza che aveva.
Lui imprecò sonoramente e tolse la mano dalla sua bocca.
- Lasciami! LASCIAMI!-
- Brutta puttana, sta zitta!- Sbottò lui tirandole uno schiaffo.
Hermione gemette singhiozzando (trevor è un porco non sanno che le donne non vanno ne maltrattate ne toccate neppure con un Fiore certo senza il loro consenso , non sa che la serpe è molta possessiva e gelosa e non prenderà bene la sua presenza li se dra dovesse sentire essere chiamato da lei ragazzo credo impazzirebbe di gioia . aiuterà dra ad avvicinarsi a lei )
Che cazzo stai facendoEra quasi arrivato e cercava di afferrare le chiavi dalla tasca, quando sentì un urlo provenire proprio dalla casa di Hermione.
Restò impietrito per un attimo, il tempo di accorgersi che la porta era spalancata, poi cominciò a correre come mai in vita sua.
In quella manciata di secondi gli passò per la mente di tutto: che i Mangiamorte avessero scoperto il loro rifugio; che Voldemort fosse già arrivato; che stesse torturando Hermione in attesa del suo arrivo.
Perciò per un attimo non capì la scena che gli si presentò davanti.
Hermione.Non stava pensando quando si avventò contro quell’uomo e lo trascinò lontano da Hermione.
Non pensava, perché la rabbia si era impossessata di ogni fibra del suo essere, di ogni cellula del suo cervello; altrimenti si sarebbe ricordato di avere la bacchetta in tasca e che poteva schiantare quel lurido bastardo in un attimo.
Ma non pensava e forse era meglio così, perché in questo modo poteva sfogare su di lui tutta la furia che gli era nata dentro.
- Che cazzo stai facendo? – Urlò, prendendolo dal bavero e colpendolo con un pugno così forte da farlo sbattere contro la mensola del camino.
Travor non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa stava succedendo che, gemendo, si accasciò al suolo.
- Che cosa credevi di fare, eh?- Continuava Draco, sollevandolo di nuovo e facendolo sbattere contro il tavolino basso.
- Lurido… bastardo… - Ogni parola era un calcio.(mi sa che non sapeva se era meglio vol o lascena che aveva di fronte , la magia sistema molte cose ma credo che quando si tratta di amore e sistemare i rivali in amore siano meglio i classici e babani cazzotti he hanno permesso a dra di sfogare tutta la rabbia la tensione e l'ansia repressa)
Un altro calcio all’addome e Travor non si mosse più.
- Draco, fermati!- Hermione, ancora terrorizzata, lo raggiunse, con un braccio posto a coprirsi il seno e con l’altro a trascinare via Draco.
- Ha perso conoscenza ormai –
Draco sembrò accorgersi di Hermione solo in quel momento.
Il suo volto trasfigurato dalla rabbia si sciolse in una maschera di preoccupazione – Che ti ha fatto? Che ti ha fatto questo verme?- Disse abbracciandola di scatto.
Hermione si sciolse in lacrime sulla sua spalla – Nulla. Sei…sei arrivato in tempo!-
Draco la stringeva forte, cullandola con le sue braccia.
- Non sarei dovuto andar via. Ti prego, perdonami!-
Hermione singhiozzò ancora più forte.
Draco le baciò i capelli e la strinse con più energia.
- Non permetterò più a nessuno di farti del male -(e credo che her possa stare trnquilla dra si farebbe anche uccidee pur di proteggerla è stato d'avvero un ottimo cavaliere d'altri tempi |