Ciao, mia carissima Lady!
Me ne stavo qui, a fingere che non ci siano tonnellate di stoviglie da lavare & riporre, preferendo fantasticare sulla mia splendida Full English Breakfast che assaporerò domani, per la vigilia del mio compleanno, quando mi è venuto in mente qualcosa di decisamente più pressante degli stupidi piatti.
IO DEVO RECENSIRE TUTTE LE STORIE DI LADY HAWKE... cioé tu.
Ovviamente, ho già letto (e amato) le altre, - non proprio tutte-tutte, mi sono mantenuta sul fandom HP, chiedo venia - ma il problema è che, essendo per la maggior parte formate da più e più capitoli, dovrei fare una supermegaultrahyper recensione di dimensioni allucinanti, e potrei morirne, in effetti.
Per cui ho deciso di focalizzare la mia scarsissima attenzione su questa, puntualizzando che l'attenzione non sarà scarsissima in quanto io poco interessata ai tuoi magnifici lavori, ma proprio perché la mia capacità di concentrazione è arrivata al minimo stor-T'OH! Un evidenziatore giallo! Proprio qui, sulla mia scriva-...
Ehm.
Meglio cominciare.
Tanto per cominciare, complimentoni (ma -oni, -oni e -ONI!) per la scelta dell'argomento. Hanno osato dire a me, che ero originale, a voler parlare di Verity, ma tu batti tutto e tutti. E ti amo ancor di più per esserti ulteriormente tirata la zappona sui piedi, decidendo di ambientare il tutto in una location diversa dall'Inghilterra.
Per quanto riguarda il periodo storico, sono comunque piuttosto ferrata (ma anche tu, ennesima ragione per cui il mio amore per te brucia con l'intensità di una supernova), per cui non dovrei avere difficoltà, perlomeno in quel campo.
Adesso vado a spulciarmi questo primo capitolo, o meglio, prologo, e commenterò via via.
Perfetto, già dall'esordio si evince l'anticonformismo di Guendalina, dettaglio che, per una donna di quei tempi, proprio 'dettaglio' non è. Ma, in compenso, la fa salire nella mia hitlist di stima.
E pensa che siamo al primo rigo di storia.
Ottimo, il punto di vista. Il narratore non è onnisciente (o magari sì, ma non nel senso didattico-letterale del termine) e non parli in prima persona. Hilda, la sorella maggiore di Guendalina. Donna, credo che questo sarà il primo punto di una lunga serie in cui ti definirò 'geniale'. Comincia a farci il callo.
"a me Guendalina fa pensare ad una bella ragazza ben piantala con le guanciotte rubiconde".
Perfetto, anche a me, tantopiù che ne conosco una esattamente così. Adesso dovrò prendermi a mattonate in testa per riuscire a elaborare una nuova immagine del nostro Mito.
"Ungheria nel 1357 da una famiglia di maghi.
Decisamente non era un buon periodo per venire al mondo nella profonda Europa, fidatevi di chi l'ha vissuto. Non lo è nemmeno ora"
Diavolo, continui a confermare di essere un mito assoluto. Tu, Guendalina, entrambe! In UNGHERIA, ti sei andata a cacciare! :DDD Sono ammiratissima!
"con il sopraggiungere delle carestie e della peste, solo pochi anni prima della mia nascita, la situazione era precipitata. In un mondo in cui anche il sole sembrava splendere meno del solito, il timore era la norma. I Babbani sembravano ancora avere in mente il ricordo di creature misteriose e di figure mitiche. Ogni volta che se ne dimenticavano spuntavano in mezzo ai villaggi Banshee o altre creature a rovinare tutto. Ricordandole ne erano affascinati, e proprio per questo le temevano. Cercammo in molti modi di dissuadere queste credenze; ma un faccia a faccia con un Ungaro Spinato è difficile da dimenticare."
Guarda, non so nemmeno come commentare questo passaggio (e quello che lo segue, peraltro). E' un esame talmente inconsueto della situazione, un punto di vista talmente alieno, eppure così comprensibile, al tempo stesso, da farmi rimanere lì, come una balbettante, bambocciona banda di babbuini... in solitaria (Forever Alone).
Bene, sono assolutamente soddisfatta, dopo aver letto questo prologo, e provo un'insopprimibile desiderio di leggere come si siano svolti i fatti.
Animo, Lady, Charme attende ^^
Un bacione & ancora complimentoni, mia cara! |
